1) anticipazione della scadenza dell'obbligo vaccinale dal 31 dicembre 2022 al 01 novembre 2022 per il personale medico, paramedico ed amministrativo delle strutture sanitarie avente come effetto la riammissione dei sospesi;
2) modifica dell'istituto dell'ergastolo ostativo per venire incontro alle indicazioni della Corte costituzionale ed evitare una declaratoria di incostituzionalità;
3) introduzione di una nuova fattispecie delittuosa volta a prevenire ed a contrastare i raduni illegali;
4) slittamento al 01 gennaio 2023 del decreto legislativo delegato 10 ottobre 2022, n. 150 contente la c.d. "riforma Cartabia" del processo penale.
Ora, sebbene alcune scelte siano politicamente condivisibili, l'utilizzo di un provvedimento provvisorio avente forza di legge ex art. 77, comma 2, del Testo fondamentale vigente dai contenuti così eterogenei lascia aperte alcune perplessità. In particolare, la Corte costituzionale, con la sentenza n. 22/2012, se, da un lato, soprattutto in presenza di scadenze di termini (si pensi all'imminenza dell'entrata in vigore della riforma del processo penale), ammette l'uso della decretazione legislativa d'urgenza anche in presenza di ambiti materiali non omogenei ma collegati ad una ratio unitaria, dall'altro l'introduzione, nell'art. 5, del nuovo reato di occupazioni abusive e raduni illegali (art. 434 bis c.p.), che pone alcuni problemi sul piano della formulazione e dell'esatta individuazione del bene protetto, si fonda su presupposti giustificativi diversi che avrebbero dovuto richiedere un decreto-legge ad hoc.
Il giudice delle leggi, sempre nella sentenza n. 22/2012, ha precisato come "risulta...in contrasto con l'art. 77 Cost. la commistione e la sovrapposizione, nello stesso atto normativo, di oggetti e finalità eterogenei, in ragione di presupposti, a loro volta, eterogenei".
Attenzione dunque.
(*) prof. Daniele Trabucco.
Prof. Daniele Trabucco
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.