Di Andrea Caldart Cagliari, 26 ottobre 2022 (Quotidianoweb.it) - Come una sensazione di malessere, il pensiero che più frequentemente si ascolta nei dialoghi tra le persone nei luoghi di aggregazione, ad esempio, bar, centri commerciali, riguarda la libertà.
Forse però è meglio dire apertamente, ma questa libertà esiste? Ha un valore?
La risposta che ne consegue spesso è: sì che esiste, ma tutto ha un valore, un suo prezzo e anche la libertà è diventata “cara”.
Ma quanto è “cara” la libertà?
Purtroppo, è triste dirlo, ma bisogna convenire che, chi si è piegato alla paura e al “ricatto di stato” costruito dal “sistema elitario”, ha barattato sé stesso, in cambio di quello che è un bene naturale comune, cioè la libertà.
Il controllo sociale ed economico, oggi sono divenuti merce di scambio per la libertà dove, la massa delle persone è pronta a sacrificare sé stessa, per barattare una finta, o meglio, una finzione di libertà.
Riprendere a vivere, tornare in noi, persone umane, è l’imperativo al quale siamo chiamati ora, rifiutando di “appoggiarsi” alla sudditanza imbonitrice di false verità.
È passato nel cervello il messaggio discriminante che “immunizzati rende liberi”, nulla di più falso e oggi è anche dimostrato, dalle ammissioni di Janine Small di Pfizer, che la farmaceutica non aveva condotto nessun test per verificare se il siero era efficace a proteggere l’individuo, rendendolo immune dalla trasmissibilità.
La scienza è davvero sé stessa se è capace di riconoscere il dubbio, attuando anche un dialogo di confronto, in ragione di un dibattito etico.
Chi lavora per la verità e la libertà d’informazione, è considerato un essere pericoloso per l’opinione pubblica, quella gestita dagli interessi finanziari sovranazionali, perché estremamente nemico degli interessi di aziende, come quelle che producono i sieri.
Per sopravvivere, l’inganno ha bisogno di diffondere la paura, aumentando così il suo consenso verso la massa.
C’è ben poco da stupirsi in tutto questo perché, ora come ora, viviamo nell’illusione di essere liberi, anzi dobbiamo seriamente preoccuparci se davvero siamo liberi.
Ciascuno di noi deve ragionare se ha capito, dopo questi due anni, se veramente si sente libero oppure, se questa libertà “acquisita”, ma in realtà “forzata”, abbia un prezzo perché, purtroppo un prezzo altissimo ce l’ha, la propria incolumità fisica.
Caro nuovo Ministro della Salute Schillaci cominci il suo mandato chiedendo scusa a tutti gli italiani, dal momento che è stato tra gli artefici di tutti questi immensi danni materiali e soprattutto fisici, e forse potrebbe essere il segnale dell’inizio di una possibile ritrovata fiducia tra cittadino e Stato.
Si può anche sbagliare caro Ministro, ma non si può continuare in questa follia della distruzione dell’uomo.
A noi, i comuni cittadini, rimane solo la semplice opzione di ripartire da noi stessi, dalla nostra dignità di essere umani e liberi, dalla nostra “cara” libertà.
Link utili:
https://www.open.online/2022/10/22/governo-meloni-orazio-schillaci-green-pass-video/