Personalmente la rispetto, ma non posso condividerla in alcun modo. In primo luogo, anche se l'astensionismo raggiungerà una percentuale molto elevata, non arriverà mai al 100%.
La pretesa di delegittimazione del sistema, pertanto, durerà pochi giorni per essere poi riassorbita dalle discussioni inerenti alla formazione del nuovo Governo. In secondo luogo, l'astensionismo o altre forme di critica del voto costituiscono una elemento di deresponsabilizzazione verso la collettività e verso gli altri. In terzo luogo, è vero, da un lato, che il crescente disagio politico, economico e sociale è in costante aumento e spinge per una simile scelta, ma, dall'altro, non si capisce quale sia la soluzione alternativa: sostituire le elezioni con il metodo del sorteggio come ha sostenuto David von Reybrouck (storico ed archeologo belga contemporaneo di origine fiamminga) in suo recente saggio dal titolo "Contro le elezioni. Perché non votare è più democratico"? O una "Costituente del non voto" che ricada nella stessa filosofia "anfibia", "modulare", "compromissoria" della Costituzione vigente?
Italexit per l'Italia con Gianluigi Paragone è la sola alternativa seria, competente, che intende portare un nuovo modo di vivere la politica ed il potere per evitare le "derive" di questi oltre due anni. ITALEXIT C'È!!!