Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 25 luglio 2021 - Il decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105 ha esteso il c.d. “green pass", che nel nostro ordinamento è stato introdotto dall'art. 9 del decreto-legge n. 52/2021 (ad esempio per spostarsi da una Regione gialla ad una arancione o rossa salvo che per motivi di lavoro, di salute e di necessità), ad altri ambiti: accesso a piscine, discoteche, per consumazioni al tavolo e al chiuso in bar e ristoranti, partecipazione a concorsi pubblici etc...
Esso intende, principalmente ed in modo surrettizio, introdurre l'obbligo vaccinale in assenza di una specifica disposizione di legge come prevede il comma 2 dell'art. 32 della Costituzione vigente e, al contempo, comprimere in modo non proporzionato la libertà di autodeterminazione con riguardo a trattamenti sanitari al momento non obbligatori.
All'obiezione circa il dovere di solidarietà che lega l'individuo alla comunità di appartenenza, va osservato che, per quanto attiene nello specifico alla sfera della salute, esso non va inteso in senso etico, risolvendosi nell'attribuzione alla legge ordinaria o ad un atto normativo avente forza di legge del potere di eventualmente imporre trattamenti sanitari obbligatori in deroga al principio generale della libertà di cura.
Purtroppo, tanto il Governo Conte II, quanto l'Esecutivo Draghi, dietro il velo della legalità costituzionale in senso formale, hanno sposato un pensiero unico nutrito di imperativi categorici che la scienza medica concorre in modo decisivo a determinare, che sono indiscutibili e intestano gravi responsabilità giuridiche a chi anche soltanto osi dubitare della loro verità scientifica.
Lo Stato di prevenzione è servito...
(Prof. Daniele Trabucco)
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(*) prof. Daniele Trabucco. Costituzionalista presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona/INDEF.
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Professore a contratto in Diritto Internazionale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano.