Domenica, 25 Aprile 2021 08:35

Il Grillo parlante: Movimento Me Too cercasi. In evidenza

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Dov'è finito quell'esercito di "pasionarie" che hanno colonizzato le Tv sino alla vigilia della pandemia? Dove sono le paladine della giustizia, quelle riunite sotto l'hastag #MeToo orgogliosamente e correttamente difenditrici della denuncia ritardata, addirittura di vent'anni e oltre?

Le parole di Grillo, così come quelle di qualsiasi altro padre ferito, avrebbero dovuto farle imbestialire e prenotarsi per un intervento in ogni talk show, da ieri sino alla fine dell'emergenza sanitaria. E invece nulla. 

Come spesso ho sostenuto in passato, il nostro destino sociale è di "morire di demagogia", ma questa volta è stato fatto harakiri.

Di Lamberto Colla  25 aprile 2021 47° giorno dell'anno 2 dell'era  COVID-19 - domenica-

Vergogna! E' la parola che meglio descrive il sentimento che dovrebbero provare tutte e tutti coloro i quali hanno taciuto dopo la sfuriata del "Grillo Parlante" in difesa del figlio 19enne accusato, a torto o a ragione, di violenza sessuale, consumata con un gruppetto di amici "in mutande," ai danni di una ragazza.

In pochi minuti Beppe Grillo è riuscito a frantumare la residua credibilità del movimento di cui è stato co-fondatore e leader, i traguardi con tanta fatica conquistati e converti nel "Codice Rosso", peraltro ancora da perfezionare, e la dignità delle donne rappresentate da quella ragazza che ha avuto il coraggio di denunciare "ben 8 giorni dopo" il presunto fattaccio avendo persino consumato, il giorno seguente, un'uscita in Kitesurf. 

Era "consenziente" afferma il "grillo parlante" e i ragazzi sono degli schiocchini ma non degli stupratori, "c'è un video" che lo conferma, è la difesa accorata sia del padre che della madre di "Ciro" e se fosse colpevole, conclude il teorema grilliano, dovrebbe essere in galera e invece è sotto tortura dei media per una vicenda inconsistente.

Un intero pasto luculliano servito, ma purtroppo non consumato, alle pasionarie di sinistra, sempre così attente a ogni  parola maldetta, a ogni declinazione di genere mancata e così solidali verso le innumerevoli, attrici o attricette che hanno avuto il coraggio di denunciare le aggressioni sessuali decenni dopo e dopo aver percorso tutta la carriera professionale tacendo un fatto così grave e perciò rendendosi pure complici di tutti i presunti atti di aggressività sessuali successivi ai danni delle loro colleghe che sono passate, dopo di loro, dal medesimo letto. 

Niente, tutte svanite nel nulla e l'hastag #MeToo, almeno in questa circostanza, è rimasto nella cartella del computer.

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Dal punto di vista umano tutta la solidarietà verso Grillo e famiglia, ma dal punto di vista politico ed etico la totale disapprovazione.

Ignobile è stato sfruttare la propria visibilità per attaccare la giustizia nel tentativo di intimidirla, meglio avrebbe fatto a cogliere l'occasione del dramma personale per chiedere una riforma della giustizia, almeno nella fase di procedura, e eventualmente di lanciare una offensiva al dramma delle ingiuste detenzioni o della strumentalizzazione politica della giustizia.

Cosa avrebbero dovuto dire i familiari della dirigente scolastica che solo una settimana prima aveva tentato il suicidio gettandosi dal secondo piano, a seguito della vergogna per una perquisizione realizzata in casa dalla polizia giudiziaria?

Cosa dovrebbero urlare l'esercito dei 1.000 che ogni anno vengono detenuti inutilmente e ingiustamente in carcere per fatti non commessi?

Una "ingiustizia" altamente diffusa all'interno della nostra società che nessuno vuole cavalcare. Ma dietro ogni fatto vi  sono drammi familiari e personali devastanti. Devastanti dal punto di vista economico, dal punto di vista delle relazioni familiari e delle relazioni lavorative e sociali.

Migliaia di persone innocenti riescono a ottenere giustizia solo al terzo grado di giudizio dopo oltre 10 anni di tortura, di vergogna e di isolamento sociale.

Donne e uomini sfregiati nell'anima e costretti a inenarrabili traversie e aggrediti da un tarlo, quello della ingiustizia e della vergogna, che dalla sera alla mattina lavora nei loro cervelli. 

Caro Grillo, cosa vuoi che siano due anni di attesa, hai perso una grande occasione per attrarre a te migliaia di voti di silenti in sofferenza, triturati nelle coclee della giustizia… e per fortuna che ci sono il secondo e il terzo grado di giudizio per ripristinare ordine e giustizia ma nulla possono per ripristinare una o più stagioni della vita perduta e tantomeno risarcire economicamente una difesa che non doveva essere.

Buongiorno demagoghi, domani potrebbe accadere anche a voi!

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LINK:

Video Grillo: https://www.youtube.com/watch?v=fFazaDn-Ef0

Dirigente scolastica che tenta il suicidio 13/4/2021 - https://www.repubblica.it/cronaca/2021/04/14/news/scuola_indagati_il_ras_della_disabilita_e_la_dirigente_del_ministero-296443856/

Codice rosso: https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/25305-il-codice-rosso-e-le-sostanziali-novità-introdotte-a-tutela-delle-vittime-di-violenza.html

 

 Giustizia avvocato ribelle: https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/31292-giustizia-giusta-o-giusto-giudice.html

 

Errori giudiziari: https://www.errorigiudiziari.com/category/primo-piano/

 

 

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