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Un musical capace di coinvolgere ed entusiasmare a suon di rock. L' importante produzione internazionale è fino al 20 maggio al Teatro della Luna di Assago e dal 22 al 24 maggio al PalaCredito di Romagna, a Forlì. -

Parma, 13 maggio 2015 - di Pietro Razzini -

Partiamo dalla fine: l'ovazione inonda il Teatro della Luna di Assago, gremito di fan che non riescono proprio a rimanere incollati alle sedie mentre gli artisti del Rocky Horror Show interpretano brani resi noti dagli oltre 40 anni che questo musical porta con sé.

LO SHOW - Nell'aria si respirava la voglia di assaporare di nuovo, dal vivo, le celebri note di Time Warp, I Can Make You a Man o Sweet Transvestite. L'attesa è stata ampiamente premiata dalla performance di alto livello del cast originale, affiancato dalla sicura presenza scenica di Maurizio Lombardi, voce narrante locale che ha introdotto e accompagnato il percorso di Brad (David Ribi) e Janet (Harriet Brunton) con interventi chiarificatori per coloro che avevano bisogno di qualche "ragguaglio" sulla storia del Rocky Horror Show. Ben presto, tuttavia, anche i non fedelissimi hanno distinto i bizzarri caratteri e le incredibili estensioni vocali del Dottor Frank'n Furter (Rob Fowler), di Riff Raff (Stuart Matthew Price), di Columbia (Hannah Cadec), di Rocky (Vincent Gray), di Magenta (Maria Franzén) e del Dott. Scott (Charles Brunton).

MUSICA - A coronare una scena già ricca di proposte singolari e stravaganti, al piano superiore dello stage compaiono loro, gli scatenati musicisti: la colonna sonora che dà vita a un vero concerto rock. Le note entrano nelle vene del pubblico che si sente piacevolmente coinvolto e si unisce alla festa senza troppe sollecitazioni.

SORPRESE E MORALE - Piccole sorprese durante lo show e personaggi particolari si aggirano in platea, tengono sempre alta l'attenzione degli spettatori. Fuori da qualsiasi schema e spaventosamente brillante, il Rocky Horror Show porta con sé un sotto testo di non poco valore che, al di là della maestria del suo ideatore, ha contribuito a far superare a questo musical la prova del tempo: "don't dream it, be it".

DATE - Uno spettacolo che, nonostante l'età, non mostra nemmeno una ruga, ma, al contrario, sprigiona tutta la sua potenza nelle due ore in scena. The Rocky Horror Show sarà al Teatro della Luna fino al 20 maggio. A dieci anni di distanza dalla sua ultima apparizione nel capoluogo lombardo, e in concomitanza con l'inaugurazione di Expo 2015, "The Rocky Horror Show" torna protagonista a Milano.

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A Habitat Pubblico 2015 il frutto performativo della pluriennale collaborazione di Lenz Fondazione con il Dipartimento Assistenziale integrato di Salute Mentale dell' Ausl di Parma. Adelchi vede in scena persone "affette da disturbi dello spettro autistico", che Lenz preferisce chiamare "attori sensibili". Da martedì 12 a sabato 16 maggio alle ore 21. -

Parma, 12 maggio 2015 - foto nella galleria immagini -

«Adelchi è il secondo esito del progetto biennale che abbiamo dedicato a Manzoni. È il lato oscuro de I Promessi Sposi: una tragedia-blind spot, un'area cieca, una zona di non visione a luminosità intermittente. In questa macchia scura, a tratti illuminata dalla presenza di Dio, si compie il comune destino luttuoso dei due fratelli - Ermengarda e Adelchi. Questi due piani si rispecchiano nel buio/luce interiore dell'interprete Carlotta Spaggiari (Ermengarda), attrice con sindrome dello spettro autistico, e coincidono con la sua più intima natura: duplice nel suo assoluto desiderio di presenza e bisogno di ritiro, nella ipersensibilità emotiva dispiegata in silenzio espressivo, nella straordinaria densità artistica silenziata dalla fobia comunicativa. La sua duplicità assume nella creazione scenica forme misteriose; scardinando i processi logici e analogici, le prevedibilità comportamentali, ci avvicina al sublime: forza distruttrice e rigeneratrice dell'atto performativo» - Maria Federica Maestri introduce Adelchi, il denso progetto performativo di Lenz Fondazione di cui ha curato regia, installazione ed elementi plastici.

In Adelchi si sostanzia la ricerca pluriennale di un "verbo" pedagogico che renda le persone affette da disturbi dello spettro autistico in grado di esprimere le emozioni silenziate attraverso le stimolazioni drammaturgico-sensoriali dell'esperienza teatrale. «Attraverso questo processo si ribalta la prospettiva dalla quale guardare alla sensibilità» - aggiunge Francesco Pititto - «gli apparenti limiti cognitivi e comportamentali delle persone sensibili non sono più considerati unicamente sintomi di un deficit patologico, ma divengono elementi da elaborare e tradurre in linguaggio estetico contemporaneo. Attraverso il confronto e l'agone -anche fisico e vocale- con i classici».

In scena attori con sensibilità psichica formati nel corso degli anni all'interno del laboratorio permanente realizzato da Lenz in collaborazione con Ausl di Parma – Dipartimento Assistenziale integrato di Salute Mentale. Tutti gli interpreti di Adelchi collaborano da lungo tempo con l'ensemble guidato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: Ermengarda è la giovane attrice sensibile Carlotta Spaggiari, già Monaca di Monza bambina ne I Promessi Sposi, Carlo Destro, già Fra' Cristoforo ne I Promessi Sposi, affronta il difficile ruolo del giovane Adelchi, eroe "morale", figura fondamentale nella poetica manzoniana; insieme a lui, Franck Berzieri, interprete di numerose creazioni di Lenz, impegnato nel duplice ruolo del padre Desiderio e di Carlo Magno.

Dopo il debutto, avvenuto al Festival Natura Dèi Teatri nel dicembre scorso, che ha riscosso un profondo interesse da parte della critica nazionale, Adelchi torna ad abitare gli spazi di Lenz Teatro nell'ambito del progetto annuale Habitat Pubblico 2015. Lo spettacolo va in scena da martedì 12 a sabato 16 maggio alle ore 21.00. Nel mese di giugno, Habitat Pubblico prosegue con il colossale progetto di Lenz Fondazione dedicato all'Orlando Furioso. Stay tuned.

Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.lenzfondazione.it

(Fonte: Ufficio stampa Lenz Fondazione)

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I musical più celebri di sempre interpretati dalle principali star del musical italiano. Sino al 17 maggio al Teatro Nazionale di Milano. -

Parma, 11 maggio 2015 - di Pietro Razzini -

Amate il mondo dei musical? Siete catturati da quelle magiche note che vi accompagnano ore e ore al termine dello show? A Milano è arrivato lo spettacolo che fa per voi. Il Teatro Nazionale, in piazza Piemonte, vi aspetta fino al 17 maggio con "The Best of Musical": sarete immersi nelle colonne sonore delle rappresentazioni che hanno fatto registrare sold out in tutto il mondo, rese magistralmente sul palco da professionisti capaci di modulare la voce al di là delle umane possibilità.

LA REGIA

La regia di Chiara Noschese porta sul palcoscenico le star del musical italiano esaltando le produzioni "Stage Italia", realizzate dal 2009 al 2013: "La Bella e La Bestia", "Mamma Mia!", "SisterAct" e "La Febbre del Sabato Sera" vi faranno trascorrere un'ora e mezza ricca di ricordi e adrenalina, in un crescendo di emozioni e partecipazione.

I PROTAGONISTI

Quanta qualità in scena al "Nazionale". A partire da Arianna Bergamaschi (da brividi nel duetto con Michel Altieri) e Michele Carfora, artista completo, grande trascinatore all'interno dello show. Brillanti anche le performance di Gabrio Gentilini (da Dirty Dancing a The Best of Musical in un crescendo di sicurezza e presenza scenica), Simona Di Stefano (magnetica agli occhi del pubblico ogni volta che sale sul palco), Francesca Taverni (eclettica nella sua vocalità) e Giulio Benvenuti (piacevole sorpresa in un cast stellare). E ancora, Elisa Lombardi, Chiara Materassi e Samuele Cavallo: dieci artisti capaci di regalare il sorriso a tutti coloro che sceglieranno questo concert live show.

LO SPETTACOLO 

Come resistere al ritmo di Stayin' alive, You should be dancing, Dancing queen, Night Fever, Disco Inferno? Mission impossibile. Inevitabile, quindi, che anche i presenti in sala si alzino dalle proprie postazioni durante lo spettacolo per shakerare i bacini e lasciarsi contagiare dalle emozioni che si disperdono nella sala. Gli artisti, in maniera intelligente, rompono il muro tra palco e pubblico, ballando e cantando tra le file della platea. Il risultato? "Simply the best"... the best of musical.

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Venerdì, 08 Maggio 2015 17:26

Modena - Quei ragazzi con la "Fame di successo"

Domenica 10 maggio, presso il Teatro Cittadella di Modena, alle ore 17, debutto per gli allievi adolescenti della scuola d'arte MU.MO Musical Modena. Lo spettacolo è ispirato al film "Fame"del 1980 e narra le vicende di un gruppo di allievi tra sogni, aspettative, delusioni e corsi di danza, canto e musica. -

Modena, 8 maggio 2015 - di Manuela Fiorini -

Debutto in grande stile, domenica 10 maggio, alle ore 17, per gli allievi adolescenti della scuola di arte MU.MO Musical Modena, che portano sul palcoscenico del Teatro Cittadella lo spettacolo "FAME di successo", ispirato al film Fame del 1980, conosciuto anche in Italia con il titolo "Saranno famosi". Sotto la direzione degli insegnanti di canto Heron Borelli, che ha anche adattato le musiche, di recitazione Irene Guadagnini e di danza Alessandra Piga, gli scatenati teenager, dai 10 ai 18 anni, portano in scena le vicende di un gruppo di allievi che frequentano i corsi di danza, canto, musica e recitazione presso una scuola artistica, tra sogni, aspettative, difficoltà, delusioni, piccole sconfitte e grandi soddisfazioni. "Lo spettacolo -  spiega Heron Borelli, direttore artistico e presidente di MU.MO, "rappresenta nella finzione quello che effettivamente succede all'interno della nostra scuola. I nostri allievi arrivano qui con dei sogni che vorrebbero realizzate o con una passione che vorrebbero coltivare. Noi non insegniamo loro solo la parte artistica, come canto, danza, musica, o recitazione, ma anche l'importanza dell'allenamento giornaliero e della disciplina."

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Ma quanto contano la disciplina e la costanza in un mondo dove oggi tutti si improvvisano "artisti", "cantanti", ballerini e dove spopola in fenomeno dei talent-show?

"Conta veramente tanto" – continua Heron Borelli – "Personalmente, ho iniziato a cantare e a recitare quando ero molto piccolo. Sono quasi 40 anni che faccio questo mestiere, e ancora, sto studiando e cercando di migliorarmi. Purtroppo, guardando questi talent show, siamo abituati a pensare che sia tutto facile. Invece, non basta sapere cantare, ballare o recitare, è necessario avere la mente aperta per continuare a studiare e a imparare. Questo mestiere è bello proprio perché ogni spettacolo, per l'artista, è un'esperienza nuova, una messa alla prova, una sperimentazione. Invece, oggi, c'è "fretta" di arrivare al successo. Ed è per questo che ci sono tante "comete". Ci sono persone che hanno la fortuna di cogliere l'occasione giusta, ma poi, se non è gestita da un lavoro costante, rimane fine a se stessa. Solo se c'è un impegno continuo, se c'è disciplina, il classico "colpo di fortuna" può essere sfruttato al massimo e dare i risultati migliori nel tempo.

Heron, il tuo nome è legato soprattutto al celebre musical Notre Dame de Paris. Che cosa porti di quella esperienza ai tuoi allievi?

Soprattutto la passione. Quando hai la possibilità di fare della tua passione il tuo lavoro, allora l'impegno deve essere massimo. Quello che sto cercando di insegnare è che alla base di tutto c'è sempre un sogno. Qui al MU.MO facciamo anche corsi con persone di 50 o 60 anni, che un bel giorno hanno aperto il cassetto e hanno tirato fuori di nuovo il loro sogno. Allora lo prendiamo e andiamo insieme a riscoprirlo. Per me, Notre Dame de Paris è stato un grande punto di arrivo, ma anche un punto di partenza. Ho ancora davanti agli occhi lo spettacolo all'Arena di Verona, con 15.000 persone. C'era davvero tanta energia, ma eravamo tutti consapevoli che dietro a quel successo c'era tanto lavoro, anche 10 o 18 ore al giorno di prove. Ancora oggi, quando mi chiedono "Che lavoro fai" e dico "l'artista", spesso mi rispondono "ma io intendevo il lavoro vero" e io penso a tutta la fatica che c'è dietro a ogni spettacolo e a ogni performance.

Spesso, chi insegue un sogno e magari fa tanti casting o provini, va incontro anche alla sconfitta, alle delusioni. Tu che cosa insegni ai tuoi ragazzi a riguardo?

La sconfitta va accettata, perché fa parte del gioco. E deve essere vista come una risorsa, perché attraverso i nostri errori impariamo e ci evolviamo. Ai miei ragazzi insegno che non dobbiamo mai avere paura di sbagliare, ma dobbiamo provare a sbagliare. Spesso siamo giudicati in base ai nostri errori. Invece non è importante quante volte sei andato al tappeto, ma come ti rialzi ogni volta. L'arte è fatta di tanti fallimenti che vengono trasformati in successi. Gli artisti sono alchimisti che trasformano il loro lavoro in emozioni.

Parlaci invece di MU.MO, una vera e propria "accademia" dove seguire corsi di canto, musica, dizione, recitazione, musical.

MU.MO è relativamente giovane. E' nata quasi tre anni fa. Io già insegnavo musical altrove, poi ho pensato che mi sarebbe piaciuto creare questa accademia, dove poter portare quello che è il mio pensiero dell'arte: il lavoro, la passione, lo stare insieme. Perché attraverso il teatro trovi un'altra famiglia, la famiglia artistica, che ti arricchiste tanto. In questi pochi anni abbiamo fatto davvero tantissime cose. Questa estate, poi, inaugureremo il Campus "Saranno Famosi", un centro estivo artistico dedicato ai ragazzi dai 3 ai 14 anni, che funzionerà dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 16.30. Sono previste tre attività giornaliere tra danza, musica, magia, giocoleria, mimo e altre discipline artistiche. Le iscrizioni sono già aperte. Per quanto riguarda, MU.MO, invece, possono iscriversi ai corsi persone dai 3 ai 99 anni. Il bello del teatro è che non esiste età.

INFO
MU.MO Musical Modena
Via Emilia Est 798, 41125 Modena
Tel e fax 059/8396370
www.mumomusicalmodena.com 

Spettacolo "Fame di successo"
Domenica 10 maggio, ore 17
Teatro Cittadella, Piazza della Cittadella 11, Modena
Info e prenotazioni 059/8396370, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Il fragore del limite, esito del laboratorio di II livello condotto da Ilaria Gerbella e Patrizia Mattioli, in scena a Europa Teatri sabato 2 e domenica 3 maggio 2015. - 

Parma, 1 maggio 2015 -

Sabato 2 e domenica 3 maggio alle ore 21.15 a Europa Teatri va in scena l'esito del laboratorio di II livello "Il fragore del limite" condotto da Ilaria Gerbella e Patrizia Mattioli, ispirato a La fine del Titanic di Hans Magnus Enzensberger, testo da cui tutti i laboratori di Europa Teatri hanno tratto le suggestioni che accompagnano il lavoro di formazione di questa Stagione.
In scena: Antonella Azzali, Arianna Cappellini, Federica Cola, Gaia De Luca, Elisa Del Sante, Andrea Friggeri, Jasmine Lonetti, musiche originali dal vivo di Patrizia Mattioli, luci Yannick De Sousa Mendes, immagini video realizzati all'interno del laboratorio.

"La nostra volontà – si legge nelle note di regia - ci ha condotti a imbarcarci, a salpare, a partire, abbiamo affrontato l'oceano, l'incertezza del viaggio, il mistero che appartiene ad esso, questo ci fa sentire uniti, membri di un'unica stirpe. E ora c'è un'unica certezza che pervade la nostra coscienza, è il sapere di essere predestinati al sogno. Il fragore fa vibrare l'aria, infrange il limite del suono del pensiero e arriva all'anima, scuote il motore. Per questo viaggio il fragore non appartiene solo all'elemento sonoro, ma penetra l'immagine video, l'azione dei corpi e delle voci; diventa parte della narrazione, della vita e della morte di chi veramente si è imbarcato sul Titanic. Il limite circoscrive, indirizza il nostro pensiero, il nostro sentire e ci trasporta in una nuova dimensione del sogno e della realtà. Ci pone davanti all'ignoto, più si limita un'immagine, un azione, più si scopre la possibilità di percorrere vie nascoste e questo inevitabilmente porta ad inabissarsi".

Info e prenotazioni: Europa Teatri, via Oradour, 14, tel. 0521.243377
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.europateatri.it

(fonte: ufficio stampa Europa Teatri)

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Tratto dall'omonimo cult movie, uno spettacolo unico nel suo genere per la capacità di coinvolgere e interagire con il pubblico, accompagnato dalla strepitosa colonna sonora rock. L' importante produzione internazionale dal 5 al 20 maggio al Teatro della Luna, ad Assago e dal 22 al 24 maggio al PalaCredito di Romagna, a Forlì. -

Parma, 25 aprile 2015 - di Pietro Razzini -

Spettacolo leggendario, tradotto in tantissime lingue e visto in 5 continenti da oltre 20 milioni di persone, trae origine dall'omonimo cult movie "The Rocky Horror Picture Show" (con Tim Curry e una giovane Susan Sarandon), pellicola di cui si festeggiano i 40 anni dall'uscita proprio nel 2015: tutto questo e molto di più è "The Rocky Horror Show", eccezionalmente a Milano a inizio maggio.

LO SHOW

Spettacolo unico nel suo genere, The Rocky Horror Show porta con sè una strepitosa colonna sonora rock che include hit come "The Time Warp" e "Sweet Transvestite". La sua peculiarità è quella di coinvolgere e interagire con i presenti. E' proprio questo aspetto a rendere il fenomeno cult del "Rocky", ancora più particolare. Ogni sera il pubblico è spontaneamente partecipe, quasi seguisse un copione parallelo fatto di gesti e parole, accompagnando le battute degli attori in scena. La versione in Italia è in lingua originale, accompagnata da un allestimento di spettacolare eccentricità che ha suscitato attorno a sé grande fermento.

La storia racconta l'incredibile e surreale avventura di due fidanzati, Brad Majors e Janet Weiss in visita al loro vecchio insegnante, il dottor Evrett Scott. Durante il viaggio in macchina, a causa di una gomma bucata, sono costretti a raggiungere a piedi un castello nelle vicinanze, il Frankestein Place. Il loro arrivo capita in una notte speciale mentre si sta svolgendo la convention annuale dei Transylvani. Bizzarre e singolari creature accolgono alla porta i due fidanzatini, fino all'arrivo dell'eccentrico padrone di casa: Frank'N' Furter che, rivelando di essere uno scienziato in procinto di compiere la sua speciale opera suprema "Rocky", li invita a trascorrere la notte al castello come suoi ospiti. Che succederà poi?

GLI APPUNTAMENTI

Date da non dimenticare: dal 5 al 20 maggio al Teatro della Luna, ad Assago. A dieci anni di distanza dalla sua ultima apparizione nel capoluogo lombardo e in concomitanza con l'inaugurazione di Expo 2015, "The Rocky Horror Show" torna protagonista a Milano. A seguire, come spettacolo di apertura del prestigioso Ravenna Festival, dal 22 al 24 maggio sarà al PalaCredito di Romagna, a Forlì. Queste le uniche due tappe italiane della tournée europea dell' importante produzione internazionale firmata BB Promotion Gmb, uno dei maggiori punti di riferimento del live-entertainment europeo.

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                                                                           credits Thommy Mardo ph

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Habitat Pubblico 2015 inaugura la sezione Corpo Politico con la tragedia La Gloria, al Lenz Teatro dal 21 al 23 aprile. Aspettando lo spettacolo Bruno Longhi, dedicato a una figura fondamentale del movimento di resistenza antifascista di Parma. -

Parma, 20 aprile 2015 -

«Tutto quel che è terribile ed ignoto somiglia alla tua maschera. Ma chi sei tu? Chi sei tu? Non t'ho conosciuta mai. Morirò di te, senza conoscerti. Sei viva? Sei estranea? Hai il tuo respiro?»: in quest'opera pochissimo conosciuta, Gabriele D'Annunzio crea una partitura drammatica che, oltre a evidenti coincidenze storiche con la condizione attuale del nostro Paese, richiama elementi portanti della ricerca artistica contemporanea. «I titoli degli episodi basteranno forse a dare una chiara idea del mio intendimento: La Fame, La Pestilenza, La Paura, La Ribellione, La Vittoria». Il Vate scrisse La Gloria tra febbraio e marzo del 1899 a Villa Marmalus, a Corfù. «Qualcosa del mio cervello si scompose», disse Eleonora Duse, prima interprete della tragedia, sofferente di violente crisi di nervi e sull'orlo della follia. Da questa "scomposizione" nacque la figura di Elena Comnèna: D'Annunzio disse di averne concepito il personaggio dopo averne «udito la voce nel vento che passava sul deserto arabico, mentre spingevo il mio cavallo al galoppo sotto il gran sole omicida».

Lenz Fondazione opera per via scultorea, "in sottrazione": «Per restituire all'opera la sua profonda ed inesaurita modernità linguistica» spiega Maria Federica Maestri, che dello spettacolo cura installazione e regia, «ne è stato smantellato l'impianto originale, riducendo la pluralità dei personaggi ad una sola coppia scenica. Scrostata la superficie dai manierismi primonovecenteschi, è emersa la crudezza e la violenza quasi patologica del poeta più inquieto e contraddittorio della letteratura italiana. Ne è rimasto un 'al di qua' pietrificante, un monumento alla fisica fascista del potere che prefigura l'altra notte luttuosa degli anni settanta, quella dello stragismo nero, rimossa dalla nostra memoria quanto quella del terrorismo brigatista».

La Gloria è interpretata da Valentina Barbarini e Roberto Riseri, che interagiscono con le musiche composte ad hoc da Andrea Azzali. Maria Federica Maestri in merito all'attrice-icona di Lenz Fondazione aggiunge: «Valentina Barbarini è da anni una trasduttrice gloriosa del disegno e dei segni che contraddistinguono la nostra estetica teatrale. Nel suo corpo minuto e solitario grandeggia scarnificato il monumento testuale eretto da D'Annunzio per glorificare la decadenza della funzione eroica. La retorica del potere dittatoriale, la necessità della guerra civile permanente ammorbano questa opera, che continua – come una premonizione – il racconto di un epos tragico anticipatore del nostro presente».

La Gloria sarà in scena da martedì 21 a giovedì 23 aprile: il 21 e il 22 alle ore 21.00, il 23 alle ore 22.00. In questa ultima data, La Gloria sarà presentata in dittico serale con Bruno Longhi, lo spettacolo dedicato a una delle figure più importanti del movimento di resistenza antifascista a Parma realizzato in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma e riallestito in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della Lotta di Liberazione.

Entrambi i lavori abiteranno gli spazi di Lenz Teatro, in via Pasubio 3/e a Parma. Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.lenzfondazione.it. 

(Fonte: Ufficio stampa Lenz Fondazione)

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Martedì, 14 Aprile 2015 10:05

Con Grease è tempo di rock'n roll

Un tuffo negli anni '50 fra giacche di pelle, brillantina e gonne a ruota. Al Teatro della Luna di Assago la Compagnia della Rancia porta in scena la mitica storia d'amore fra Danny e Sandy. -

Parma, 14 aprile 2015 - di Pietro Razzini -

"Wop-bop-a-loom-a-blop-bam-boom": Danny Zuco punta il dito verso l'alto, invitando tutti gli artisti a rientrare sul palco e a esibirsi per il bis del medley finale, mentre il pubblico applaude, sorride e, in alcuni casi, si emoziona. Magia dei musical, in generale, e di Grease, in particolare. Al Teatro della Luna di Assago (a pochi metri dal Forum) tornano di moda giacche di pelle e brillantina. Un tuffo negli anni '50 fino al 3 maggio 2015, quando la Compagnia della Rancia si trasferirà a Roma, al Teatro Brancaccio. Gioia ed energia regalano il buon umore e spensieratezza durante le due ore di show offerte al pubblico. Un mix di canzoni storiche, di ricordi indelebili, di suggestioni fresche e spontanee. La Greasemania è ancora viva nonostante siano passati ben 18 anni dal debutto italiano del musical e addirittura 37 dalla pellicola che ha reso celebri John Travolta e Olivia Newton John.

LE SORPRESE - Nuove traduzioni di Franco Travaglio di alcune delle canzoni più famose, particolari arrangiamenti del direttore musicale Riccardo Di Paola (con la supervisione musicale di Marco Iacomelli), brillanti costumi creati da Carla Accoramboni, irresistibili coreografie firmate da Gillian Bruce. Queste solo alcune delle sorprese "tecniche" che attendono gli amanti dello spettacolo che vede protagonisti Beatrice Baldaccini nel ruolo di Sandy e Giuseppe Verzicco nei panni di Danny.

IL CAST - Frizzante nelle sue individualità, equilibrato nella coralità, il cast di Grease porta alla ribalta alcuni elementi che spiccano per personalità e carisma: Gianluca Sticotti (Kenickie) mixa il fascino del "bello e dannato" a brillanti abilità artistiche in grado di farlo eccellere nel ballo, nel canto e nella recitazione. La sua "compagna" di scena, Floriana Monici (Rizzo), non è da meno: tanto brava nel rendere odioso il suo personaggio quanto impossibile da non amare per le sue doti canore. Citazioni particolari per Giulia Marangoni, bizzarra nell'interpretare con grande ironia la sua Jan, e per l'ugola d'oro di Gioacchino Inzirillo (Doody).

IL CONTAGIO - Nel complesso, lo show portato in scena dalla Compagnia della Rancia è l'occasione giusta per unire la famiglia in una serata di festa, l'opportunità per proporre alla propria amata qualche ora di distrazione dai pensieri quotidiani, lo strumento per fare un viaggio nel tempo con chi ha vissuto il periodo del rock 'n roll e delle gonne a ruota. Lasciarsi contagiare è semplice: nessuno sforzo di volontà. È qualcosa di spontaneo. E alla fine dello spettacolo, anche voi griderete: " Wop-bop-a-loom-a-blop-bam-boom".

 

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In occasione del V-Day 2015 tornano in scena i “Monologhi della Vagina”. L’appuntamento è per il 19 Aprile al Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia.

Di Chiara Marando - Lunedì 13 Aprile 2015

Dare voce al mondo femminile, osservarlo in  tutte le sue sfaccettature più intime portando alla luce le diverse esperienze, anche quelle più dolorose, legate alla sessualità, con lo scopo di sensibilizzare ed aumentare la consapevolezza verso quei temi considerati ancora tabù.

Questa è la filosofia sulla quale si fonda il V-Day, giunto quest’anno alla sua 5° edizione, un movimento internazionale fondato dall'autrice del libro “Monologhi della Vagina” Eve Ensler che si pone l’obiettivo di promuovere eventi creativi per raccogliere fondi e rivitalizzare lo spirito delle associazioni non violente a favore delle donne in difficoltà. Una realtà divenuta tra le più efficaci campagne di sensibilizzazione contro la violenza domestica.

Il 19 Aprile, al Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia, andrà in scena lo spettacolo “I Monologhi della Vagina”, regia di Stefania Maceri, una rappresentazione teatrale che riesce a raccontare il mondo delle donne attraverso stralci di vita emozionanti e coinvolgenti che portano sul palco uno spaccato dell’esistenza femminile del quale è necessario parlare. Il tutto affrontato con un mix di ironia, serietà, drammaticità, gioia, nonché riferimenti a storie reali tratte dal libro e raccolte attraverso interviste a donne in tutto il mondo.

Per maggiori info e prenotazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamare il 3470735639
Tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza

Martedì, 17 Marzo 2015 13:02

Al Lenz Teatro di Parma, la poesia e la mistica

Due performance su testi poetici e spirituali di Juan de la Cruz, Friedrich Hölderlin, Cristina Campo, Clemente Rèbora e Pier Luigi Bacchini: prosegue la preziosa stagione "Habitat Pubblico 2015". Dal 19 al 21 marzo, al Lenz Teatro di Parma. -

Parma, 17 marzo 2015 -

La Chiesa cattolica lo ha definito Doctor Mysticus: è Giovanni della Croce, al secolo Juan de la Cruz, presbitero e poeta a cui Lenz Fondazione dà voce, nell'ambito del grande progetto annuale Habitat Pubblico 2015, nelle performance Canciones del alma e L'Impronta di un Dio. L'appellativo usato per il celebre spagnolo vissuto nel XVI secolo non potrebbe essere più pertinente, in questo caso: se è vero che a differenza dell'asceta, santo solitario e ritirato, il mistico è colui che si incammina sulle strade del mondo per illuminare altri uomini, incarnare oggi i suoi versi fa -letteralmente- risuonare un preciso intento della Fondazione diretta da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: aprire alla comunità multiformi esperienze artistiche, implementando la conoscenza e la diffusione dei linguaggi performativi contemporanei.

«Canciones del alma» spiega il regista Francesco Pititto «continua l'investigazione sul sentiero obscuro di Juan de la Cruz sulla "conoscenza sperimentale di Dio", come la definisce Giorgio Agamben. L'esperienza della nudità e del vuoto, dell'oscurità e del divino si sviluppa in uno spazio di rappresentazione ristretto, costringendo l'attrice Sandra Soncini a mutazioni continue. I temi della maturità e del divenire impongono autorevolezza nell'organizzazione della fabbrica del corpo – così come in quella dell'Universo, scriverebbe Calderón – e, soprattutto nell'organizzazione dell'anima contenuta al suo interno, liberata in canzoni poetico-mistiche che sondano incessantemente l'invisibile».

I testi poetici di Juan de la Cruz, intessuti ad altri di Friedrich Hölderlin, Cristina Campo, Clemente Rèbora e Pier Luigi Bacchini (il grande poeta di Parma protagonista, nei giorni scorsi, di un doppio importante omaggio che Lenz Fondazione ha voluto porre in apertura di Habitat Pubblico 2015) sono la materia su cui è costruita L'Impronta di un Dio. La regista Maria Federica Maestri suggerisce: «La poesia rifiorisce tra specie diverse, tutte però interroganti il mistero della vita e della morte. Ognuno di questi autori è Segno, non lasciano segni, ma essi stessi sono il Segno». Questa densa mise en parole, interpretata da Valentina Barbarini, è intessuta alle potente corporeità delle immagini di Francesco Pititto e ai suoni di Andrea Azzali, il musicista e compositore che da quindici anni collabora a gran parte delle produzioni di Lenz.

CALL PER POETI E VIDEOMAKERS. Habitat Pubblico | Open Poetico/Visuale

Durante ogni serata di spettacolo, saranno lette tre brevi scritture poetiche in forma di Aiku e proiettate tre brevi sequenze video di due minuti, sempre in forma di Aiku – selezionate dalla direzione artistica tra quelle inviate dagli autori entro le ore 18 di ogni giorno – all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Canciones del alma e L'Impronta di un Dio saranno presentate negli spazi di Lenz Teatro, in via Pasubio 3/e a Parma, da giovedì 19 a sabato 21 marzo, con inizio alle ore 21. Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , www.lenzfondazione.it

(Fonte: ufficio stampa Lenz Fondazione)

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