Pino Agnetti promotore della campagna "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!", che tramite la pagina Facebook ha già raggiunto 1.700 firme, denuncia la situazione di degrado urbano dovuta al problema rifiuti e la mancata risposta del Sindaco Pizzarotti al confronto pubblico. -
Parma, 3 settembre 2015 -
"Credo che i bambini della foto (i cui volti sono stati volutamente oscurati) abbiano diritto, almeno a Parma, a non giocare fra i rifiuti. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa anche il sindaco Pizzarotti... Impresa per altro impossibile, a giudicare dal silenzio assoluto – complimenti per l'educazione – seguito alla mia proposta di un confronto pubblico sul tema che oggi sta più a cuore ai parmigiani. Non che mi fossi illuso, sia chiaro. Sta di fatto che, ancora una volta, il "primo cittadino" ha mostrato il più completo disinteresse per i propri cittadini. Segnatamente, per gli oltre 1.700 firmatari del mio appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!". Proprio oggi, in una intervista pubblicata su un quotidiano nazionale, lo stesso Pizzarotti ha dichiarato che "Occorre che si apra un dibattito a livello locale. Bisogna conoscere chi andiamo a votare. Altrimenti finisce, come è capitato, che ci ritroviamo in lista persone che non abbiamo mai visto né conosciuto, solo grazie ai voti online". Parole sante, signor sindaco. Infatti, sempre più spesso a Parma ci si domanda chi siamo andati a votare tre anni fa! Anche se va detto che il suo silenzio sprezzante la dice lunga in proposito. Motivo in più per andare avanti in questa battaglia di civiltà dietro cui non ci sono né partiti, né lobbies o interessi di parte. Solo il desiderio e la speranza di non vedere più i bambini di Parma giocare fra i rifiuti!".
Pino Agnetti, promotore dell'appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!"
Numero dei firmatari dell'appello: 1.715
Le strutture consentono il conferimento di rifiuti per la raccolta differenziata 24 ore su 24, 7 giorni su 7 -
Parma, 31 agosto 2015 -
Quattro strutture collocate in città che da oggi saranno attive per agevolare il corretto conferimento dei rifiuti e renderlo flessibile. Le 4 nuove Ecostation sono punti fissi di conferimento dei rifiuti a servizio di tutte le utenze, sia domestiche sia non domestiche. L'8 agosto scorso ha preso il via la prima Ecostation nella zona di sosta del cimitero della Villetta e da oggi, 31 agosto, sono attive sul territorio comunale tutte e quattro le strutture.
Dove sono collocate
Le eco stazioni fisse, sorgono presso il parcheggio della Villetta, il parcheggio scambiatore Est, il parcheggio scambiatore Ovest e il parcheggio San Leonardo (il parcheggio scambiatore Sud è già servito da un centro di raccolta) e rappresentano un ausilio fondamentale per un coerente sviluppo del sistema di raccolta differenziata, andando incontro alle esigenze dei cittadini che si trovino in difficoltà a conferire i rifiuti secondo il normale calendario, per le esigenze più svariate (ferie, week-end, pendolari, turnisti, etc).
Cosa sono le Ecostation
Le Ecostation sono strutture simili a container (circa 2,5 metri per 6,5 metri) con accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che funzionano tramite l'utilizzo dell'ecocard (quella utilizzata per l'accesso ai centri di raccolta) o di tessera sanitaria dell'intestatario del contratto di igiene urbana, e sono dotate di sportelli per la raccolta di plastica, lattine, carta e cartone, organico e rifiuto residuo.
Per il rifiuto residuo possono essere utilizzati comunissimi sacchi neri o borsine della spesa di volume non superiore ai 40 litri, compatibilmente con le dimensioni della bocchetta di conferimento. Sorvegliate in modo permanente da una telecamera, le Ecostation sono anche dotate di sensori che segnalano il livello di riempimento per ogni tipologia di contenitore rifiuti comunicando direttamente al gestore la richiesta di intervento per svuotamento.
Le nuove strutture si possono utilizzare in concomitanza con l'introduzione della tariffazione puntuale, sistema che permette di suddividere più equamente il costo del servizio in base al suo effettivo utilizzo, grazie alla conteggio degli svuotamenti del bidone dell'indifferenziato dei singoli utenti. Il Comune ricorda infatti che ogni conferimento del rifiuto residuo all'Ecostation ha un costo di 0.70€ e non rientra all'interno degli svuotamenti minimi previsti per il calcolo della tariffazione puntuale. Il conferimento delle altre tipologie di rifiuto è invece gratuito.
Gli Eco Wagon
Da settembre saranno operativi, per il centro storico, anche gli Eco Wagon, mezzi che effettueranno la raccolta lungo un percorso ben preciso al di fuori degli orari e dei giorni previsti dal calendario, proprio in centro storico.
Un ulteriore misura che va nel senso di aumentare la flessibilità proprio nella raccolta stessa. L'assessore Folli a questo proposito dichiara - "Le persone che ho avuto modo di incontrare all'Eco-station della Villetta hanno mostrato apprezzamento per questa iniziativa e sembra che dai primi dati vi sia una buona risposta dei parmigiani a questo nuovo servizio. Verificheremo in questi mesi l'andamento e non escludiamo per l'anno prossimo di aggiungerne altre più centrali a servizio dei quartieri".
Questione Rifiuti Liguri: il sindaco Dosi prende la parola durante una conferenza stampa a Palazzo Mercanti per fare chiarezza“E’ scorretto generare preoccupazione immotivata e infondata nella cittadinanza“
Piacenza – 29 Agosto 2015 -
Continua la questione “Rifiuti Liguri”, ed a distanza ormai di un mese dalla stipula dell’accordo all’accordo tra la Regione Emilia Romagna e la Liguria sullo smaltimento di 10mila tonnellate di rifiuti urbani a Piacenza, il sindaco Paolo Dosi prende la parola, durante una conferenza stampa a Palazzo Mercanti, per smentire le voci che incrementano lo svilupparsi di preoccupazioni infondate ed immotivate: “Da un lato voglio dare un primo bilancio dopo qualche settimana dall’avvio del ricevimento dei rifiuti liguri nell’impianto di Borgoforte, mentre dall’altro mi preme rimarcare come questa operazione sia virtuosa, a fronte di alcune dichiarazioni uscite in queste settimane da associazioni, categorie e consiglieri comunali di minoranza – e continua - Vorremmo sottolineare i dati ed i parametri veritieri che secondo noi sono stati travisati. In un momento di impossibilità nella gestione dei rifiuti della Liguria, in questa emergenza, c’è un accordo per ricevere 10mila tonnellate di rifiuti urbani in 50 giorni. Tecnoborgo annualmente può smaltire 100mila tonnellate annue tra rifiuti ordinari e speciali: queste 10mila tonnellate di rifiuti urbani di Genova non si vanno ad aggiungere a quanto già in gestione a Piacenza, ma in sostituzione di 10mila tonnellate di rifiuti speciali che verranno dirottati da Borgoforte verso altri territori. Non aumenta né il carico di rifiuti, né le emissioni. I 14 euro dell'accordo - che la Liguria dà al Comune di Piacenza per ogni tonnellata - non sono una voce di ristoro o indennizzo ambientale – e conclude Dosi - Sono un costo accessorio che viene riconosciuto e che, come Amministrazione abbiamo deciso di assegnare alla riduzione delle tariffe dei rifiuti a carico delle famiglie nel 2016”.
Durante il suo lungo intervento, il Sindaco ha precisato molti punti della questione che ancora potevano non risultare chiari, ed ha parlato anche della presunta lettera anonima inviata al quotidiano locale da altrettanto presunti lavoratori di Borgoforte. In questa lettera si segnalava lo scoppio di un incendio all'interno dell'impianto a causa di rifiuti in eccedenza provenienti da Caserta. Su questo punto Paolo Dosi specifica: “I materiali di scarto provenienti dalla Campania non sono frutto di transazioni segrete tra gli impianti. Sono frutto di un ciclo di gestione di rifiuti ben conosciuto tra gli impianti”.
Infine, ha affrontato ed evidenziato l’importante contributo fornito da Tecnoborgoche ha investito negli ultimi anni 20 milioni di euro per ammodernare gli impianti e ridurre le emissioni, evidenziando che l’incidenza dell’emissione del termovalorizzatore è inferiore dell’1% sull’inquinamento della città: “Abbiamo invitato le associazioni a Tecnoborgo negli ultimi anni per vedere di persona il corretto funzionamento dell’impianto. Ogni giorno la società pubblica i dati delle emissioni sul proprio sito: rinnovo l’invito anche ai privati cittadini a partecipare all’iniziative.“
"Mentre il sindaco Pizzarotti annunciava l'arrivo in via Cavour delle panchine (simili a quelle sedute "tombali" che hanno già trasformato l'adiacente piazza Cesare Battisti nel principale ritrovo delle "baby-gang" nostrane), il mio appello per liberare Parma dall'incubo dei rifiuti raggiungeva e superava largamente le 1.500 firme in meno di una settimana.
Abbiamo atteso invano, dopo avergli offerto ampia e incondizionata ospitalità sulla pagina dell'appello, che il sindaco ci rispondesse sulla situazione dei rifiuti a Parma.
A questo punto, e a nome di tutti i firmatari di "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!", propongo al sindaco Pizzarotti un pubblico confronto. Da tenersi dove e quando riterrà più opportuno e condotto da un soggetto "terzo" di reciproco gradimento.
Libero ovviamente lui di rifiutare l'invito, o di non risponderci neanche stavolta. Ma liberi anche noi di pensare che il suo ostinato silenzio sia dettato dal più totale disprezzo verso la società civile e da una altrettanto totale mancanza di argomenti seri sul tema che più di ogni altro oggi sta a cuore a tutti i parmigiani. Se poi il sindaco preferirà continuare a occuparsi di panchine, faccia pure. Noi intanto andiamo avanti!".
Pino Agnetti, promotore dell'appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!"
Numero firmatari dell'appello: 1.574
(comunicto stampa)
Il contatore della pagina web "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!" si incrementa di ora in ora. La petizione web lanciata da Pino Agnetti ha già raccolto oltre 1.200 adesioni in soli 4 giorni, numeri che l'amministrazione comunale dovrà, in qualche modo, tenere in considerazione. La polemica continua nel silenzio del Sindaco.
A seguire la dichiarazione di Pino Agnetti sui primi risultati dell'iniziativa.
"Nessun trionfalismo. - dichiara Pino Agnetti - Ma avere raggiunto e superato in appena tre giorni le mille firme al mio appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!" è un risultato che si commenta da sé. Tenuto anche conto che, "dietro", non ci sono né partiti, né lobbies e interessi d'alcun genere. Ma solo quella Parma che da troppo tempo nessuno ascolta più e alla quale, come già per piazza Duomo, mi sono impegnato a dare voce. Torno a ripetere ancora una volta che noi non siamo "contro" la raccolta differenziata. Anzi! Ma contro un "sistema" che ha chiaramente fallito e che a questo punto rischia di provocare danni irreversibili. Oggi Parma - lo dicono e lo vedono tutti! - è un immondezzaio a cielo aperto, con i crescenti problemi di igiene pubblica e di più generale degrado ambientale che ciò comporta (penso anche ai mezzi per la raccolta antiquati e altamente inquinanti nonché fonte per tutto il giorno di grave disturbo alla quiete pubblica!). Se a questo si aggiungono le bollette alle stelle, il quadro è completo. Sarebbe dunque questo il "modello" da proporre e allargare al resto del Paese? Assurdo solo pensarlo! Ancor di più, averlo scritto in una lettera ufficiale al capo del governo! Una offesa bella e buona per una città già esasperata e che, giustamente, si è sentita presa in giro. L'inciviltà (sempre da condannare e nel caso sanzionare) nasce anche da qui. Dal sentirsi completamente abbandonati come cittadini. E dal rifiuto ostinato di chi li amministra di dare loro ascolto. Né le cose potranno certo migliorare ricorrendo a dei "correttivi" - tipo le "isole ecologiche" - destinati solo ad aumentare costi e disagi per i cittadini stessi. No, ciò che serve è un cambiamento radicale. Sapendo che un degrado così, di cui i rifiuti sono solo l'aspetto più evidente, a Parma non si era mai visto. Dall'America dove si trova il sindaco Pizzarotti tace. Noi però non ci rassegniamo. E finché qualcuno non deciderà di ascoltarci, andremo avanti!".
Pino Agnetti, promotore dell'appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!"
Numero dei firmatari dell'appello: 1.200
https://www.facebook.com/pino.agnetti
https://www.facebook.com/pages/Parma-non-%C3%A8-un-discarica/1615595672035841?ref=hl
Rifiuti: gestione del servizio sempre più oneroso e sempre meno efficiente. Gli italiani schiavi di sacchetti colorati e orari di consegna. Al disagio di un sempre più sofisticato ciclo casalingo di separazione il premio è un buon salasso.
di Lamberto Colla - Parma, 23 agosto 2015 - Il vasetto dello yogurt deve essere lavato prima di riporlo nello speciale contenitore di raccolta della plastica, bisogna ricordare che la confezione delle merendine, almeno per la maggior parte, deve essere collocata nel recipiente della carta mentre è un po' più complicato smaltire le cartucce della stampante in quanto rifiuto speciale vanno riconsegnate al negoziante o portata all'isola ecologica attrezzata. E poi il vetro, le plastiche e l'umido.
Ormai la gestione dei rifiuti casalinghi è diventata una specialità familiare a metà tra la logistica e la chimica.
La tradizionale pattumiera posta sotto il lavabo è roba da preistoria. Adesso occorrerebbe una stanza dedicata alla separazione dei rifiuti. E fin qui ci si può arrivare, più sfiancante invece il doversi ricordare le giornate e gli orari di consegna dell'uno o dell'altro prodotto della separazione e guai a sbagliare, si rischia pure la multa.
E pensare che quando la raccolta differenziata venne promossa venne anche promessa una sensibile riduzione di costi a fronte del maggior onere richiesto al cittadino e il sensibile miglioramento delle performance delle aziende municipalizzate.
La solita fregatura.
Invece di diminuire le tariffe sono aumentate così come è notevolmente aumentato l'onere della gestione casalinga sia per quanto riguarda il tasso di specializzazione richiesto per la selezione sia per quanto concerne lo spazio che deve essere dedicato alla "differenziata". Per chi ha la fortuna di vivere in campagna un luogo isolato e nascosto alla vista e alle narici riesce a metterlo a disposizione, ma per chi vive in città la cosa si fa più complicata se non si ha la fortuna di avere un balcone.
E poi c'è la schiavitù dei tassativi orari di consegna calendariati dal lunedì alla domenica a seconda della categoria di rifiuto da consegnare.
Italiani diligenti come sempre, amanti dell'ambiente e sognatori di un mondo più pulito, primeggiano in coscienza civica ma subiscono l'ennesima fregatura.
La sensazione ormai ampiamente diffusa di essere oppressi e tartassati dalla gestione dei rifiuti è stata confermata dalla CGIA di Mestre, la potente organizzazione degli artigiani veneti specializzata nelle indagini socio economiche.
Mentre a Parma, nelle stesse ore, si è scatenata la protesta sulla raccolta "Porta a Porta" dando vita anche a una petizione web "Parma non è una discarica" che, nel corso delle prime 48 ore aveva già raccolto ben 800 adesioni mentre, al contrario, il Sindaco pentastellato Federico Pizzarotti, la proponeva come modello nazionale al premier Renzi, la CGIA di Mestre se ne usciva con la fotografia del Paese dei rifiuti che, manco a dirlo, è sempre più pesantemente onerosa per il cittadino mentre è una gallina dalle uova d'oro per le municipalità, sempre più in difficoltà per i tagli imposti dalla amministrazione centrale.
Un pozzo d'oro per i gestori e un salasso costante per il cittadino.
Tra il 2010 e il 2015, fa notare l'Ufficio studi della CGIA, una famiglia con 4 componenti che vive in un casa da 120 mq ha subito un aumento del prelievo relativo all'asporto rifiuti del 25,5 per cento, pari, in termini assoluti, ad un aggravio di ben 75 euro. Quest'anno dovrà versare al proprio Comune ben 368 euro di Tari. Un'altra di 3 componenti, che abita in un appartamento da 100 mq, ha subito un aumento del 23,5 per cento (+57 euro). Nel 2015 dovrà versare quasi 300 euro. Un nucleo di 3 persone che risiede in un'abitazione da 80 mq, invece, ha dovuto pagare il 18,2 per cento in più (+35 euro). In questo caso, l'importo complessivo che dovrà pagare per i rifiuti sarà pari a poco più di 227 euro.
Per le attività economiche, le cose sono andate anche peggio. Nonostante la forte riduzione del giro d'affari, ristoranti, pizzerie e pub con una superficie di 200 mq hanno subito un incremento medio del prelievo del 47,4 per cento, pari, in termini assoluti, a +1.414 euro. Un negozio di ortofrutta di 70 mq, invece, ha registrato un incremento del 42 per cento (+ 560 euro), mentre un bar di 60 mq ha dovuto versare il 35,2 per cento in più, pari ad un aggravio di 272 euro. Più contenuto, ma altrettanto pesante, l'aumento subito dal titolare di un negozio di parrucchiere (+23,2 per cento), dai proprietari degli alberghi (+17 per cento) e da un carrozziere (+15,8 per cento).
Questi risultati, sottolinea la CGIA, sono stati ottenuti dopo aver preso in esame le tariffe sui rifiuti applicate alle famiglie e alle imprese nei principali Comuni capoluogo di regione.
Con l'introduzione della Tari, è stato ulteriormente confermato il principio che il costo del servizio in capo all'azienda che raccoglie i rifiuti dev'essere interamente coperto dagli utenti, attraverso il pagamento della tassa. E il problema, purtroppo, sta proprio qui. Segnala Paolo Zabeo della CGIA:
"Queste aziende, di fatto, operano in condizioni di monopolio, con dei costi spesso fuori mercato che famiglie e imprese, nonostante la produzione dei rifiuti sia diminuita e la qualità del servizio offerto non sia migliorata, sono chiamate a coprire con importi che in molti casi sono del tutto ingiustificati. Proprio per evitare che il costo delle inefficienze gestionali vengano scaricate sui cittadini, la legge di Stabilità del 2014 ha ancorato, dal 2016, la determinazione delle tariffe ai fabbisogni standard. Grazie all'applicazione di questa nuova modalità, è probabile che dall'anno prossimo la tassa sui rifiuti diminuisca".
Sebbene in questi ultimi anni il costo economico sulle famiglie sia decisamente aumentato, dall'inizio della crisi ad oggi la produzione dei rifiuti urbani ha subito una forte contrazione. Se nel 2007 ogni cittadino italiano ne "produceva" quasi 557 kg, nel 2013 (ultimo dato disponibile) la quantità è scesa a poco più di 491 Kg per abitante. "In buona sostanza – conclude Zabeo - nonostante abbiamo prodotto meno rifiuti, la raccolta e lo smaltimento degli stessi ci sono costati di più".
In conclusione, con l'aumento del tasso di raccolta differenziata si è assistito a una impennata delle tariffe e delle imposte, un aumento del disagio familiare a fronte di un cospicuo arretramento sia della massa di rifiuti da smaltire sia della qualità del servizio.
In sintesi il risultato ottenuto è perfettamente il contrario di quanto vorrebbero logica e principi economici.
I soliti miracoli italiani.
Ecco cosa prevede l'accordo tra Emilia e Liguria...
Piacenza, 11 agosto 2015 -
E' iniziato ufficialmente l'accordo che prevede il trasferimento di rifiuti dalla Liguria a Tecnoborgo, il termovalorizzatore di Piacenza.
Il primo carico arrivato in terra emiliana è di 200 tonnellate.
I viaggi verso Piacenza saranno sette: già lo scorso fine settimana è iniziato il primo test e ora il carico è salito a circa 400 tonnellate.
Si tratterebbe di una emergenza reale, che ha obbligato le due amministrazioni regionali a questo accordo.
"La Regione Emilia Romagna ha accolto la richiesta perché quella della Liguria è una condizione molto difficile - aveva affermato qualche giorno fa l'assessore all'ambiente dell'Emilia Romagna – . La decisione è stata presa con il coinvolgimento dei territori e dei capigruppo dell'Assemblea legislativa".
A.K.
Dalla Regione arriva la conferma ufficiale sulla questione rifiuti liguri: toccherà a Piacenza smaltire le 10mila tonnellate in 50 giorni. -
Piacenza, 28 Luglio 2015 -
Era già stato annunciato nei giorni scorsi, ma ora la Regione conferma ufficialmente l'arrivo in Emilia-Romagna dei rifiuti provenienti dalla Liguria. Toccherà alla provincia di Piacenza smaltire 200 tonnellate di rifiuti al giorno, per un totale di 50 giorni.
Le rassicurazioni arrivano dall'Assessore all'Ambiente Paola Gazzolo: «Piacenza è stata scelta per il principio di prossimità e lo smaltimento rientrerà comunque nei limiti provinciali autorizzati – e precisa - la Liguria pagherà la stessa tariffa dei cittadini piacentini, più un rimborso ambientale di 14 euro a tonnellata al Comune di Piacenza. Dobbiamo ricordare che quella della Liguria è un'emergenza vera. Come abbiamo sempre ribadito non prenderemo rifiuti da fuori regione a meno che non si tratti di emergenze conclamate e limitate nel tempo. Le scelte dell'Emilia-Romagna in materia di rifiuti sono chiare e coerenti con il progetto di legge da poco approvato dalla Giunta e che sarà in aula a settembre. Con quel testo puntiamo a superare il 70% di raccolta differenziata nel 2020 e a chiudere in prospettiva discariche e inceneritori».
In conclusione, sempre la Gazzolo aggiunge: «La decisione di oggi è stata presa con il coinvolgimento dei territori e dei capigruppo dell'Assemblea legislativa, tutti hanno condiviso il nostro approccio, ad eccezione del Movimento 5 stelle che ha perso l'occasione di dimostrare di condividere il valore della solidarietà. Complessivamente dalla Liguria arriveranno massimo 10.000 tonnellate di rifiuti. Una quantità facilmente gestibile se pensiamo che la sola provincia di Rimini produce nel mese di agosto quasi il doppio di rifiuti».
Sulla questione ha preso pozione anche l'Iren, i cui vertici che hanno in gestione il termovalorizzatore, hanno parlato durante una conferenza stampa a Borgoforte proprio per puntualizzare alcuni aspetti molto importanti, nonché per tranquillizzare la comunità. Ad intervenire è stato l'ingegner Claudio Mazzari, responsabile della struttura: «Partiamo col dire che è ingiusto chiamarlo inceneritore perché qui con i rifiuti produciamo energia elettrica». Da Iren precisano - «I nostri dipendenti questa preoccupazione non ce l'hanno, anzi, sono più preoccupati per l'ipotetica chiusura dell'impianto nel 2020, rispetto all'arrivo dei rifiuti dalla Liguria. Però è vero che l'impianto è saturo: stiamo smaltendo oltre 300 tonnellate al giorno di rifiuti urbani, quando il massimo possibile è poco sopra i 400».
«Noi facciamo quello che gli enti ci dicono – spiega invece l'amministratore delegato di Tecnoborgo Giovanni Chinosi -, a fronte di un ingresso dei rifiuti liguri, dovremo dirottare rifiuti speciali verso altre parti perché siamo pieni. Risolvere la situazione della Liguria per noi significa trovare impianti che possano recepire i nostri rifiuti speciali, visto che il nostro impianto è saturo. Dovremmo prendere i rifiuti speciali di Piacenza e portarli altrove. Va detto che gli impianti, per questi ultimi, idonei e pronti, sono più facili da trovare».
Pronto l'accordo per lo smaltimento di tonnellate di rifiuti provenienti dalla Liguria. La Giunta di Pizzarotti si è opposta e la scelta è ricaduta su Piacenza, la città più vicina al confine ligure. -
Parma, 23 luglio 2015 -
La Regione confinante con l'Emilia smaltirà 200 tonnellate al giorno di rifiuti dell'area metropolitana di Genova, che ha subito un duro colpo dopo l'emergenza alluvione e la chiusura della discarica di Scarpino, nel termovalorizzatore di Piacenza per un periodo limitato dai 70 ai 90 giorni e a parità di costo dell'impianto piemontese in cui sono stati portati fino a pochi giorni fa con una spesa di circa 100-120 euro a tonnellata. In queste ore dovrebbe essere siglata l'intesa tra le due Regioni. Lo ha detto l'assessore regionale della Regione Liguria Giacomo Giampedrone che ha motivato questa scelta a margine dei lavori del consiglio regionale.
La situazione si è venuta a creare a seguito del blocco delle autorizzazioni nell'impianto di smaltimento in Piemonte che accoglieva i rifiuti genovesi fino a pochi giorni fa e che li riaccoglierà appena sciolto il nodo dell'autorizzazione ambientale.
"Ora l'Emilia, poi il ritorno in Piemonte, ma a lungo termine bisognerà trovare nuove soluzioni, - sottolinea - la Liguria non smaltisce quasi nulla in casa, non ha grandi discariche disponibili".
Una normativa europea imporrebbe la possibilità di costruire nuovi termo-valorizzatori solo quando tutti gli impianti esistenti in Italia sono a regime. Gli impianti oggi esistenti basterebbero per coprire tutti i rifiuti prodotti nel nostro Paese. Con la scelta di Piacenza i rifiuti genovesi nei prossimi due-tre mesi non passerebbero così dall'inceneritore di Parma, perché il sindaco Federico Pizzarotti e la sua Giunta si sono opposti all'arrivo del residuo da fuori provincia a Parma. La Regione Emilia Romagna indirizzerà le tonnellate di rifiuti verso l'altra città emiliana più vicina al territorio genovese.
L' assessore all'Ambiente dell'Emilia Romagna Paola Gazzolo, ha chiarito che l'intesa riguarderebbe lo smaltimento di 200 tonnellate al giorno di rifiuti per 90 giorni e che da parte dei territori è stato espresso un orientamento positivo per la dimensione limitata dei rifiuti da smaltire, la scadenza certa e la non reiterabilità della richiesta.
Nei giorni scorsi era stata effettivamente verificata anche la possibilità che i rifiuti fossero portati all'inceneritore di Parma dove la multiutility Iren ha richiesto l'autorizzazione per aumentare la capacità dell'impianto di Ugozzolo e di poter bruciare rifiuti da fuori.
Ma l'opposizione della Giunta è stata così tenace da far ripiegare su Piacenza.
Aldo Caffagnini porta d'esempio la vicenda dell'isola ecologica a Vittoria Apuana nel Comune di Forte dei Marmi. -
Parma, 21 luglio 2015 -
Forte dei Marmi, Versilia, ha da anni un efficace sistema di raccolta differenziata porta a porta.
Vengono recuperate a domicilio le frazioni di plastica, vetro, carta-cartone, tetrapack e indifferenziato.
A Vittoria Apuana insisteva però fino all'estate scorsa un'isola ecologica open air, che altro non era che una serie di cassonetti interrati con bocche esterne suddivise per tipologia di rifiuto.
I cosiddetti cassonetti intelligenti, quelli che a Parma l'opposizione indica come soluzione ottimale alla gestione dei rifiuti domestici.
Il top del top, secondo i fenomeni locali.
L'isola ecologica di Vittoria Apuana è stata immortalata innumerevoli volte letteralmente "sommersa" di rifiuti di ogni genere, che residenti e vacanzieri solerti collocavano alla rinfusa, in enormi cumuli maleodoranti.
I cassonetti intelligenti...
Talmente tali che quest'anno l'amministrazione ha preso una drastica decisione: chiudere l'isola.
Con tanto di avviso che indica nella maleducazione il casus belli che ha portato allo stop.
L'isola che non c'è più è ora transennata ma non mancano regali tardivi dei vacanzieri disattenti.
La soluzione dei rifiuti è nella nostra mani, nelle dieci dita che con poche e semplici manovre consentono di differenziare ciò di cui non abbiamo più bisogno avviandolo nella corretta corsia che porta al riciclo.
Ci sono ancora difetti, ma sono a monte.
Se si permette ancora di produrre materiali non riciclabili o di difficile gestione qualcosa rimarrà sempre.
Se non si ribalta il pensiero comprendendo che i rifiuti hanno ancora un valore economico non indifferente, li considereremo ancora ciò che non sono, scarti da gettar via.
O da bruciare.
Con conseguenze pesanti sul benessere nostro e dei nostri figli.
Aldo Caffagnini
Piacenza, 20.12.2024&nb... Leggi tutto
21-12-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
Piacenza, 19 Dicemb... Leggi tutto
18-12-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
L’Assemblea è stata anche l’oc... Leggi tutto
20-12-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Consorzio Parmigiano Reggiano
Un impianto ad alta effi... Leggi tutto
19-12-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Soprattutto le aree montane de... Leggi tutto
19-12-2024 Comunicati Ambiente Parma
Consorzio Bonifica Parmense
Focus su formazione, supporto ... Leggi tutto
19-12-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Unicredit
BARDI e BORE: DA GENNAIO... Leggi tutto
19-12-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
Piacenza, 17 d... Leggi tutto
18-12-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
Albareto (PR) 13.12.... Leggi tutto
18-12-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
11.12.2024 - C... Leggi tutto
29-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
KTS Finance, società fondata n... Leggi tutto
18-12-2024 Comunicati Economia Emilia
Redazione
Parma, 13 dicembre 2024&n... Leggi tutto
16-12-2024 Comunicati Culturali Parma
Consorzio Bonifica Parmense
Le nuove tecnologie digitali e... Leggi tutto
16-12-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Redazione
Inaugurato ieri sera a Bologna... Leggi tutto
16-12-2024 Comunicati Salute e Benessere
Unicredit
Il rappresentante di un sodali... Leggi tutto
16-12-2024 Comunicati Scuola Educazione Piacenza
GILDA Insegnanti Parma
Riapre oggi (sabato 14 dicembr... Leggi tutto
14-12-2024 Comunicati Trasporto e Viabilità Parma
Redazione
Fonte: Unsplash Parla... Leggi tutto
13-12-2024 Comunicati Economia Emilia
Redazione
Parma, 9 dicembre 2024 – Giuse... Leggi tutto
13-12-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Redazione
Oramai sono due anni che, sola... Leggi tutto
13-12-2024 Comunicati Scuola Educazione Parma
GILDA Insegnanti Parma
Il giorno di Natale verranno d... Leggi tutto
12-12-2024 Comunicati Sanità Parma
Redazione2
A Palazzo Madama (Torino) sugg... Leggi tutto
12-12-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Redazione
Attualmente la struttura ospit... Leggi tutto
12-12-2024 Comunicati Solidarietà Reggio Emilia
Redazione2
Simbolo della laboriosità del ... Leggi tutto
11-12-2024 Comunicati Agroalimentare Parma
Redazione
Nuova dotazione per le sale in... Leggi tutto
11-12-2024 Comunicati Scuola Educazione Emilia
Unicredit
Domani mattina alle 11.00, in ... Leggi tutto
13-12-2024 Lavoro
Redazione2
A calendario un prossimo appun... Leggi tutto
11-12-2024 Lavoro
Redazione2
“Tra il dire e il fare c’è di ... Leggi tutto
26-11-2024 Salute e Benessere
Redazione
Dubai si sta affermando sempre... Leggi tutto
09-11-2024 Cucina
Redazione2
L'evento, che si svolgerà dall... Leggi tutto
07-11-2024 Lavoro
Redazione2
Di Eva Bergamo(Quotidianoweb.i... Leggi tutto
26-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di Dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
19-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
15-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
La parrocchia di Coloreto ospi... Leggi tutto
14-10-2024 Salute e Benessere
Redazione2
Il principio attivo si chiama ... Leggi tutto
11-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Domenica 6 ottobre, il centro ... Leggi tutto
07-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di Erica Ferrari Parma, 30 set... Leggi tutto
01-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Le ragazze di DiversitAbility ... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
Redazione
Un convegno in memoria del com... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
Redazione
Si è conclusa con grande succe... Leggi tutto
18-09-2024 Eventi
Redazione 1
"Inclusione: a scuola ... Leggi tutto
28-08-2024 Formazione
Redazione2
Morso dal ragno violino muore ... Leggi tutto
19-08-2024 Salute e Benessere
Redazione
Pellegrino, 3 luglio 2024&nb... Leggi tutto
05-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
Presenti alla inaugurazione ... Leggi tutto
03-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
Da diverso tempo a questa part... Leggi tutto
24-06-2024 Salute e Benessere
Redazione
Torna l’appuntamento con il To... Leggi tutto
24-05-2024 Eventi
Redazione 1
Di Mita Valerio Roma, 15 marzo... Leggi tutto
19-03-2024 Salute e Benessere
Redazione
Non solo i ragazzi dimostrano ... Leggi tutto
03-03-2024 Salute e Benessere
Redazione
Sabato 2 marzo intera giorna... Leggi tutto
15-02-2024 Turismo
Redazione2
Appartamento con Eleganti Fini... Leggi tutto
13-11-2016 Vendita immobili
Press-One
Signorile Appartamento in Vend... Leggi tutto
13-11-2017 Vendita immobili
Press-One
Appartamento come Nuovo in Ven... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - 0216 - CAMPAGNA PIA... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - INFRANGIBILE In pic... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - CARPANETO PIACENTIN... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PARMA - VIA PONTREMOLI A due p... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PARMA SUD, LOC. VIGATTO A poch... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
in contesto costruito nel 2005... Leggi tutto
19-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Proponiamo prestigiosa soluzio... Leggi tutto
13-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Rustico completamente ristrutt... Leggi tutto
11-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Cesare Battisti nel cuore del ... Leggi tutto
04-07-2016 Vendita immobili
Press-One
La casa, libera su due lati, h... Leggi tutto
27-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Porzione di Bifamiliare su 3 L... Leggi tutto
19-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Alloggio finemente ristruttura... Leggi tutto
08-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Via Avogadro, appartamento COM... Leggi tutto
09-05-2016 Vendita immobili
Press-One
Composto da ampio soggiorno co... Leggi tutto
03-05-2016 Vendita immobili
Press-One
Splendida casa indipendente a ... Leggi tutto
24-04-2016 Vendita immobili
Press-One
CONGELATORE VERTICALE OCEAN &n... Leggi tutto
24-03-2017 Messaggi Personali
AmicoAnnunci
L'ha incontrata su un treno ch... Leggi tutto
20-03-2017 Messaggi Personali
Redazione