Visualizza articoli per tag: sicurezza

La Questura di Parma fa gioco di squadra. La Polizia arresta una borseggiatrice seriale, una rapinatrice e un noto pusher del quartiere San Leonardo.

Parma 20 febbraio 2020 – A seguito di un attento lavoro di analisi e di squadra, la Squadra Volanti e la Sezione Antidroga della Squadra Mobile, ciascuna negli ambiti di propria competenza, hanno tratto in arresto due soggetti noti alle forze dell’ordine in quanto atti a vivere di espedienti e dei proventi delle illecite attività che ponevano in essere.

In particolare, un equipaggio della Squadra Volante alle ore 12:30 indagava in stato di arresto una donna avente cittadinanza bulgara, classe 1971, per il reato di tentato furto aggravato ai danni di anziane Signore a bordo delle linea nr. 3 del pubblico trasporto. La donna, che voleva evidentemente approfittare delle circostanze di tempo e di luogo sicuramente favorevoli, considerato il sovraffollamento del mezzo, si muoveva con fare sospetto affiancandosi alle vittime selezionate, donne rigorosamente anziane, e con atteggiamento serafico, facendo passare la propria mano attraverso il proprio cappotto, la introduceva all’interno della borsa delle stesse. La donna veniva tuttavia colta in flagranza dal figlio di una delle vittime il quale ne seguiva i movimenti e la approcciava chiedendole spiegazioni circa le sue azioni. L’avveduto cittadino richiedeva quindi l’intervento delle forze dell’ordine le quali, dopo aver individuato e identificato la donna, la accompagnavano presso gli Uffici della Questura di Parma. Dagli accertamenti effettuati attraverso la banca dati interforze la cittadina moldava risultava avere a suo carico plurimi pregiudizi di polizia, circostanza che, unitamente alla condotta connotata da offensività e insidiosità, ha determinato l’arresto della donna. Il Pubblico Ministero ha disposto di trattenere la donna a sua disposizione nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima.

E ancora, nella serata di ieri, sempre la Squadra Volante, poneva in arresto, per il reato di rapina impropria in concorso, una giovane donna di nazionalità bosniaca che all’interno del supermercato ALDI, unitamente ad un'altra donna poi datasi alla fuga, sottraeva della merce dagli scaffali e dopo averla riposta nel carrello faceva spingere lo stesso oltre una delle casse chiuse dal figlio minore con cui si accompagnava.
Il responsabile alla sicurezza, che aveva seguito l’intera azione delittuosa, avvicinatosi per chiedere spiegazioni veniva spinto contro la vetrata dell’attività commerciale. Frangente nel quale la donna perdeva la propria borsa e per il recupero della quale veniva fermata e bloccata dallo stesso addetto alla sicurezza. L’equipaggio giunto sul posto identificava la donna, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, e la poneva in arresto.

Quanto all’attività posta in essere dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, nel pomeriggio di ieri è stato tratto in arresto un cittadino di origini nigeriane, classe 1996, in quanto intento a svolgere attività di spaccio nel lungo la via San Leonardo.

A seguito delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini ivi residenti, gli uomini della Squadra Mobile ponevano in essere una meticolosa operazione attraverso servizi di appostamento e controllo che hanno determinato l’individuazione del soggetto segnalato in tipico atteggiamento da pusher. In particolare, lo stesso veniva colto nell’atto di cedere della sostanza stupefacente a un avventore sopraggiunto a bordo della propria autovettura. Monitorati gli spostamenti e seguiti, gli Agenti bloccavano l’avventore automunito e procedevano alla sua identificazione e perquisizione che dava esito positivo. L’uomo veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente , nel dettaglio una dose di tipo cocaina, proprio quella che aveva appena acquistato dal pusher.

Nella medesima circostanza un altro equipaggio procedeva a identificare il noto pusher che nel frattempo si era allontanato raggiungendo il gruppo a cui si accompagnava. Il medesimo, dopo un primo tentativo di fuga e dopo aver esercitato violenta resistenza nei confronti degli Agenti, veniva posto in arresto e sottoposto a perquisizione, che permetteva di sequestrare il provento del delitto, ovvero una banconota da euro 50.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura veniva posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che in data odierna procederà nei suoi confronti con rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca Parma

In attesa dell'evento grave, quotidianamente giungono notizie di poliziotti penitenziari che hanno avuto bisogno delle cure dei medici. Il "bollettino" odierno dal carcere informa che ieri sera un nuovo incendio si è scatenato al reparto isolamento.

Di Lamberto Colla Parma 20 febbraio 2020 - Ieri mattina avevamo comunicato dei 10 giorni di prognosi affibbiati a un poliziotto penitenziario, degli istituti di Pena di Parma, a seguito di un pugno ricevuto in pieno volto da un detenuto italiano.

Era l'ennesimo di una sequenza che sembra inasprirsi tutti i giorni (vedi sequenza). Da Parma, Reggio Emilia ma anche da Bologna ogni giorno un custode, quando non sono addirittura 8 come accadde la scorsa settimana, deve ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso.

La notizia di stamane è che nella serata di ieri, al reparto isolamento MS, da parte dello stesso magrebino che aggredì un medico pochi giorni fa, si è scatenato un incendio. La notizia è giunta in redazione alle primissime ore del mattino con la segnalazione che questa volta sono stati due i poliziotti a essere intossicati dal fumo ai quali sono stati riconosciuti 7 giorni di prognosi.

Fatto sta che il vivace detenuto non è ancora stato trasferito e, nel dare la notizia dei comportamenti recidivi del detenuto, Gianluca Giliberti, segretario regionale del sindacato Sinappe, ha così commentato: "Vanno presi provvedimenti esemplari per punire i detenuti facinorosi e forniti strumenti efficaci di contrasto alle condotte aggressive. La situazione è esplosiva e prima o poi accadrà qualcosa di irreparabile"

Solo a titolo di promemoria elenchiamo gli episodi di cui siamo venuti a conoscenza nel solo mese di febbraio (https://www.gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=carcere&searchphrase=all&Itemid=371)

Non serve un paragnosta per prevedere che, presto o tardi, qualcosa di particolarmente grave potrà accadere per cui urge che vengano presi drastici provvedimenti al riguardo; per l'incolumità dei poliziotti, dei sanitari ma anche dei detenuti stessi.

Segue elenco e buona lettura.

LINK alla ricerca:


1. Carcere di Parma, un altro poliziotto infortunato nel tentativo di sedare una lite tra due detenuti ...
(Cronaca Parma)
... a manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma)  ...
Creato il 19 Febbraio 2020


2. Carcere di Parma, altri due poliziotti hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso ...
(Cronaca Parma)
... one del 14 febbraio davanti al carcere di Parma)  ...
Creato il 18 Febbraio 2020


4. Il presidio davanti al carcere di Parma delle organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria ...
(Cronaca Parma)
...  di trasporto. Di Lamberto Colla Parma, 14 febbraio 2020 - Era stato annunciato già da qualche giorno il sit-in delle 3 organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria, davanti ai cancelli del Carcer ...
Creato il 14 Febbraio 2020


5. Domani dalle 10 alle 12 sit-in davanti all'istituto di pena di Parma
(Cronaca Emilia)
Domani mattina dalle 10 alle 12,00 si svolgerà un Sit-in di protesta davanti al carcere di Parma, organizzato dalle segreterie regionali delle sigle sindacali della Polizia penitenziaria, per sollecitare ...
Creato il 13 Febbraio 2020


6. Istituti di Pena di Reggio Emilia: gravi eventi critici, gli ennesimi
(Cronaca Reggio Emilia)
... del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico ...
Creato il 12 Febbraio 2020


7. Carcere di Parma. Salvini: "incredibile il silenzio e l’immobilismo del Guardasigilli Alfonso Bonafede ...
(Cronaca Parma)
Carcere di Parma, altri tre agenti ricoverati. Salvini: “è ancora colpa dello stesso detenuto, incredibile l’immobilismo di Bonafede” “Aveva mandato otto agenti in ospedale due giorni fa, e oggi ne ha ...
Creato il 06 Febbraio 2020


8. Carceri: altro evento critico in serata, questa volta a Reggio Emilia
(Cronaca Reggio Emilia)
Dopo i gravi eventi critici di Parma, un altro episodio di violenza si sarebbe verificato, in serata, stavolta presso il carcere di Reggio Emilia. Un poliziotto intervenuto a dividere due detenuti che ...
Creato il 06 Febbraio 2020


9. Nuovi problemi dal detenuto che mandò in ospedale 8 agenti
(Cronaca Parma)
Parma 5 febbraio 2020 - Il detenuto dei fatti narrati il giorno 3 febbraio continua a creare problemi. Sembrerebbe infatti che il magrebino si sia barricato in altra cella ed appiccato fuoco agli oggetti ... Creato il 05 Febbraio 2020


11. Grave episodio al carcere di via Burla ...
(Cronaca Parma) - Parma 3 febbraio 2020 - Un gravissimo episodio è avvenuto quest'oggi all'interno del carcere di Parma. Un detenuto si è barricato in cella ed ha aggredito i poliziotti intervenuti a ripristinare l'ord ...
Creato il 03 Febbraio 2020


14. Reggio Emilia, detenuto incendia la cella e un agente rimane intossicato
(Cronaca Reggio Emilia)
... parte di alcune Direzioni, tra cui quella del carcere reggiano, che potrebbero, a nostro avviso, concorrere ad aumentare il rischio che simili eventi abbiano conseguenze gravi e difficilmente gestibili. ...
Creato il 31 Gennaio 2020

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Il Sindacato non si sente ascoltato e promette nuove iniziative di protesta dopo quella del 14 febbraio scorso. In particolare chiedono "di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti (ad esempio, i taser), per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale."

A seguire l'ultimo comunicato del sindacato

II.PP. DI PARMA: altro Poliziotto infortunato

Parma 18 febbraio 2020 - Non sembra arrestarsi il numero degli infortunati nelle carceri regionali ed in particolar modo nell’Istituto di Parma, ove gli eventi critici si susseguono senza tregua.
Questa mattina, verso le 10:30, in un reparto detentivo a regime aperto della media sicurezza, 2 detenuti italiani sarebbero venuti alle mani, per futili motivi. L’agente di sezione, con grande prontezza e professionalità, sarebbe intervenuto a dividere i due ed a mettere in sicurezza la sezione, garantendo l’incolumità dei contendenti, accompagnando uno dei due nel box agenti presente nel reparto, fino all’arrivo dei rinforzi allertati per i successivi provvedimenti del caso.
Purtroppo, il suddetto Poliziotto sarebbe stato costretto a ricorrere successivamente alle cure dei sanitari del P.S. del nosocomio cittadino, ove gli sarebbe stato diagnosticato un trauma distrattivo cervicale, spalla destra e lombare, guaribile in 10 gg, salvo complicazioni.

Il Sinappe, continua ad esprimere il proprio profondo sconcerto e la propria rabbia per il continuo verificarsi di tali episodi a danno del personale in divisa, che testimoniano come la situazione non sia più sotto controllo, anche a causa del disinteresse dell’Amministrazione e della politica, che nulla stanno mettendo in pratica per garantire la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria.

Ribadiamo, pertanto, l’intenzione di organizzare nuove iniziative di protesta per chiedere l’adozione di immediati provvedimenti che garantiscano il ripristino di condizioni lavorative dignitose e sicure per il personale in divisa.

Si sollecitano, in particolare ed ancora una volta, le richieste di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti (ad esempio, i taser), per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti

(Foto di copertina: un momento della manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 18 Febbraio 2020 09:55

POLVERE SOTTILE: Storie di Narcotraffico

In data 21 febbraio 2020 si svolgerà alle ore 20 e 45 presso l'Auditorium Toscanini (via Cuneo 3 - Parma), un incontro organizzato da LIBERA PARMA unitamente ad alcune Associazioni del Quartiere San Leonardo (Amici della Biblioteca San Leonardo - AVIS San Leonardo - CCV San Leonardo Parma - Comunità Solidale - Intesa San Martino – Manifesto per San Leonardo - Punto di Comunità - Quartiere San Leonardo) dal titolo

"POLVERE SOTTILE": storie di Narcotraffico

L'iniziativa ha lo scopo di affrontare il tema dell'illegalità e della sicurezza partendo dai principali fattori che determinano la grande diffusione di sostanze stupefacenti e, al termine della catena di passaggi illegali, producono la situazione di insicurezza e spaccio diffuso nei quartieri. Il Questore, il Prefetto, il Colonnello della Guardia di Finanza, il Colonnello dei Carabinieri illustreranno le principali vie di smercio della droga e le azioni messe in atto, per arrivare ad una presentazione delle principali azioni messe in atto sul territorio al fine di reprimere/affrontare il problema.

In allegato la locandina

(E’ possibile ancora compilare un questionario che ha lo scopo di raccogliere opinioni ed informazioni sul Quartiere per avere una maggiore consapevolezza di ciò che la popolazione pensa, al fine di avere dati utili al colloquio con le Istituzioni.
I dati sono raccolti in forma anonima.https://forms.gle/BAYB2tom5jZjTbxd9 )

 

POLVERE_SOTTILE_definitivo.jpg

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 17 Febbraio 2020 08:50

Polizia di Stato: eseguite 5 espulsioni

Polizia di Stato: eseguite 5 espulsioni di 4 cittadini moldavi ed 1 cittadino tunisino, tutti irregolari sul territorio nazionale.

Parma – Nella giornata di sabato scorso il Questore di Parma ha eseguito, mediante accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica, 5 provvedimenti di espulsione emanati dal Prefetto di Parma nei confronti di altrettanti cittadini stranieri irregolari sul territorio nazionale.

D. I. moldavo di 39 anni, in data 06.12.2018 è stato arrestato e successivamente condannato dal Tribunale di Parma per maltrattamenti in famiglia e lesioni, reati posti in essere contro la propria compagna. Il Questore di Parma, per le rilevanti condotti penali del soggetto aveva provveduto a revocargli il titolo di soggiorno.

M. V. nato in Moldavia, 32enne, irregolare sul territorio nazionale, con precedenti per reati contro il patrimonio. In data 31.10.2019 è stato arrestato da personale della Squadra Mobile della Questura di Parma perché responsabile del reato di ricettazione e riciclaggio, con conseguente condanna da parte del Tribunale di Parma.

C. A. nato in Moldavia, 21enne, irregolare sul territorio nazionale, in data 31.10.2019 è stato arrestato da personale della Squadra Mobile della Questura di Parma perché responsabile del reato di ricettazione e riciclaggio, con conseguente condanna da parte del Tribunale di Parma.

P. V. nato in Moldavia, 35enne, irregolare sul territorio nazionale in quanto rientrato illegalmente in Italia prima del termine previsto e senza la speciale autorizzazione del Ministro dell’Interno. In data 31.10.2019 è stato arrestato da personale della Squadra Mobile della Questura di Parma perché responsabile del reato di ricettazione e riciclaggio e violazione dell’Art. 13 comma 13 D.l.vo 286/98, con conseguente condanna da parte del Tribunale di Parma.

I quattro cittadini moldavi in quanto irregolari e poiché gravati da reati ostativi al soggiorno in Italia e da profili rilevanti di pericolosità sociale, al momento della scarcerazione dai locali Istituti Penitenziari per fine pena, sono stati presi in carico dall’Ufficio Immigrazione che, previa autorizzazione del Giudice di Pace di Parma, ne ha curato il trattenimento presso i locali della Questura, in attesa dell’Udienza di Convalida all’esecuzione della misura dell’allontanamento “coatto” in frontiera.
La materiale esecuzione dell’allontanamento è stata attuata nel corso del pomeriggio di sabato scorso, allorquando gli stranieri sono stati accompagnati da personale della Polizia di Stato in servizio presso la Questura, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, all’Aeroporto di Parma per essere successivamente imbarcati su un aereo con destinazione Moldavia.

B. A. M., nato in Tunisia, 54enne, pregiudicato per reati inerenti gli stupefacenti e con titolo di soggiorno revocato dal Questore di Parma per notizie di reato penalmente rilevanti, in data 14.02.2020 è stato rintracciato sul territorio dai Carabinieri di Fidenza, i quali, hanno contattato l’Ufficio Immigrazione della Questura di Parma, che ha verificato la sua condizione di irregolare sul T.N.

Stante l’elevato profilo criminale e la capacità che lo stesso ha dimostrato nell’alterare l’ordine e la sicurezza pubblica, la posizione del cittadino straniero (già gravato da due espulsioni determinate rispettivamente dal Prefetto di Piacenza e dal Prefetto di Parma e contestuale Ordine del Questore di Parma ad abbandonare lo Stato entro 7 giorni - disposizione alla quale non ha mai ottemperato) è stata quindi attentamente vagliata dall’Ufficio Immigrazione, che è riuscito ad ottenere, presso le competenti rappresentanze diplomatiche, i documenti necessari ad attuare l’effettivo allontanamento dallo Stato dello straniero. Di fatti, a seguito dell’Espulsione emessa a suo carico da parte del Prefetto di Parma, B.A.M. è stato colpito da Provvedimento di allontanamento coatto in frontiera a mezzo della forza pubblica, il quale, previa convalida del Giudice di Pace, è stato eseguito, sempre nella giornata di sabato, dai militari dell’Arma dei Carabinieri, che lo hanno accompagnato alla frontiera marittima di Genova e da lì, imbarcato su una nave con destinazione Tunisia.

 

Pubblicato in Cronaca Parma
Sabato, 15 Febbraio 2020 09:20

Sicurezza al Solari di Fidenza, esposto all'Ausl

Fidenza 14 febbraio 2020 - Nella giornata di oggi è stato formalizzato un esposto indirizzato al Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell'Ausl, sede di Fidenza, affinché i tecnici compiano un'ispezione nella sede fidentina dell'Istituto Magnaghi- Solari sita in Via Croce Rossa.

'iniziativa della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, si è resa necessaria dopo le recenti notizie relative al cedimento di un lucernario all'interno dell'edificio scolastico, l'atto firmato dal coordinatore Salvatore Pizzo è stato indirizzato anche al Sindaco di Fidenza, al Presidente della Provincia di Parma ed agli assessori alla pubblica istruzione dei due enti, oltre che al Dirigente Scolastico ed al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell'Istituto.

Ciascuno dei destinatari è stato sollecitato ad intervenire per quanto di propria competenza. La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, a tal proposito commenta: "Se ci sono situazioni di pericolo per i docenti, gli studenti e gli operatori del Solari pretendiamo che vengano eliminate e che vengano sanzionati i responsabili".

Sede di Parma – Borgo delle Colonne 32 -43121 - Parma
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. –tel.338/8103820 – tel.fax 0521/684809

SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 0523 314046 – 338/8103820

Parma: nella scorsa mattinata, la Questura di Parma, nell’ambito del progetto “QUESTO NON E’ AMORE”, ha organizzato un altro gazebo a Sorbolo, per offrire, anche in provincia, un servizio di informazione e sensibilizzazione relativamente al fenomeno della violenza contro le donne (c.d. violenza di genere).

Abbiamo, non a caso, deciso di essere presenti nel periodo di San Valentino perché la Polizia di Stato vuole ricordare tutto ciò che amore non è.

L’argomento della violenza di genere è un fenomeno trasversale a tutte le fasce sociali, per combatterlo è necessario anche un deciso cambiamento culturale che possa aiutare le donne a vincere la paura, rompendo l’isolamento e la vergogna, nella consapevolezza di avere degli strumenti di contrasto, di sostegno e di tutela. Per questo fine precipuo, quindi, vengono organizzati i gazebo, ossia per far conoscere alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sociale, che esiste una fitta rete di istituzioni, enti locali ed associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano per affermare una parità di genere contro stereotipi e pregiudizi e che il poliziotto rappresenta uno snodo fondamentale di questa rete.

Il progetto tende a stabilire un contatto diretto con le donne che saranno accolte da psicologi, operatori della polizia giudiziaria e rappresentanti di associazioni, pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.

Durante l’incontro era presente il Dirigente della Divisione Anticrimine, il Vice Questore Dott.ssa Silvia Gentili.

 PR_Polizia_questo_non_è_amore_sorbolo-85176890_2756994547747342_79262247058145280_o_1.jpg

Pubblicato in Costume e Società Parma
Mercoledì, 12 Febbraio 2020 15:59

Servizio congiunto forze dell'ordine e personale A.S.L.

Resoconto servizio congiunto, forze dell’ordine e personale A.S.L., svolto nel pomeriggio dell’11 febbraio 2020.

Parma – Il pomeriggio dell’11 febbraio 2020 la Questura di Parma ha posto in essere una proficua attività di prevenzione e repressione nell’ambito del servizio di controllo straordinario del territorio.
In particolare, il servizio svolto è stato concepito e realizzato per effettuare incisivi controlli presso gli esercizi commerciali destinati alla compravendita di merci, alimentari e non, presso i pubblici esercizi adibiti alla vendita di bevande e alimenti e nei centri scommesse. Controlli finalizzati a verificare la regolarità, tanto sul piano amministrativo che sanitario, degli esercizi predetti nonché la loro frequentazione accertando l’eventuale presenza di soggetti pregiudicati, di cittadini extracomunitari pericolosi non in regola sul Territorio Nazionale e di minori cui sono preclusi tanto l’alcool quanto le scommesse. A questi controlli amministrativo/preventivo si accompagnavano quelli repressivo/preventivi finalizzati al contrasto delle attività di spaccio nelle zone cittadine maggiormente interessate dal fenomeno.

Detta attività ha visto il coinvolgimento di due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, di una Unità del Reparto Cinofili di Bologna accompagnata dal cane poliziotto Irvin, di due Ispettori della locale Azienda Sanitaria, di un equipaggio del locale Comando di Polizia Municipale, e della locale divisione P.A.S.I., tutti coordinati da un equipaggio della Questura di Parma.
Il coinvolgimento dei soggetti predetti si innesta nell’ambito di una strategia collaborativa volta a massimizzare le forze pubbliche impiegandole nei relativi settori di competenza, in un’ottica sinergica.

In particolare, il servizio svolto ha interessato 3 pubblici esercizi adibiti a vendita e consumo di bevande e alimenti e 4 esercizi commerciali destinati alla compravendita di merci alimentari e non. Qui gli Ispettori della locale Azienda Sanitaria, unitamente all’equipaggio del locale Comando di Polizia Municipale, verificavano l’adeguatezza strutturale e l’igiene dei locali, il conseguimento del certificato HACCP, la rintracciabilità dei prodotti venduti e somministrati nonché la modalità di conservazione degli stessi, la divisione P.A.S.I. accertava invece il possesso delle prescritte autorizzazioni amministrative. Al termine dei controlli di rito venivano consegnati ai titolari Verbali di Ispezione attestanti “non conformità minori”. Contestualmente ai predetti controlli si procedeva a identificare gli avventori presenti e venivano nella circostanza rintracciati alcuni cittadini extracomunitari già gravati dall’ordine di lasciare il t.n., ancora in corso di validità(tempo per ottemperarvi 7 giorni).

L’attività di prevenzione e controllo si estendeva a 2 sale scommesse, denominate Admiral Club, presso le quali la divisione P.A.S.I della Questura di Parma, unitamente a un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, accertava il possesso della licenza di pubblica sicurezza e della concessione rilasciata dall’Agenzia Autonoma Monopolio di Stato. I controlli sono stati estesi agli avventori delle stesse i quali sono stati debitamente identificati. Presso le sale in oggetto non sono state riscontrate anomalie.

Sul piano delle attività volte al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, Irvin, il cane poliziotto condotto dalla unità del Reparto Cinofili di Bologna, rinveniva 134,96 grammi di sostanza stupefacente del tipo Marijuana e 1,4 grammi di sostanza stupefacente del tipo Hashish nella zona compresa tra Viale dei Mille e Viale Vittoria e presso il Parco Ducale.
I controlli ai locale e ai c.d. Africa Market si sono estesi lungo le vie del quartiere Oltretorrente e lungo quelle del quartiere S. Leonardo.

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Reggio Emilia 11 febbraio 2020 - Questa mattina, presso l’Istituto reggiano il personale di Polizia Penitenziaria sarebbe stato costretto ad un surplus di lavoro a causa di svariati eventi critici causati da detenuti che definire intemperanti sta diventando un vero e proprio eufemismo.

Sarebbero stati tre gli eventi di maggior rilievo affrontati con la consueta elevatissima professionalità dal personale in divisa, che continua a sacrificare la propria incolumità fisica pur di portare a termine il mandato istituzionale cui è preposto dal giorno in cui ha giurato fedeltà allo Stato.

Ci risulta, difatti, che altri 3 Poliziotti Penitenziari avrebbero dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del nosocomio cittadino, dopo aver affrontato e risolto i suddetti eventi critici, consistiti in un tentativo di impiccagione, in un rifiuto di far rientro nel reparto detentivo di appartenenza dopo l’ora d’aria e, per finire, in una gravissima aggressione perpetrata ai danni del personale in divisa, da parte di un detenuto magrebino che, addirittura, si sarebbe procurato dei tagli per poi schizzare sangue contro i Poliziotti intervenuti a mitigare la sua furia animalesca, finendo per centrarne uno in pieno volto.

Gli uomini in divisa avrebbero vissuto attimi di grande spavento, paura che perdura e cresce a causa delle procedure di profilassi cui, almeno uno di loro, si starebbe sottoponendo presso il pronto soccorso dell’ospedale reggiano a seguito del contatto col sangue del detenuto.

Ci siamo persino stancati di invocare il trasferimento di questi soggetti, secondo quanto previsto dalla circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico del problema senza più alcun indugio e fornire strumenti (taser?), formazione (altri corpi, ad esempio, partecipano a continui corsi di aggiornamento sulle regole d’ingaggio), adeguate strutture detentive (noi siamo per la creazione di reparti di osservazione psichiatrica per il contenimento e la cura dei detenuti psichiatrici, appurato il fallimento inappellabile delle Rems).

D’ora in avanti grideremo con forza la nostra rabbia ed il nostro risentimento nei confronti di chi potrebbe e dovrebbe intervenire, ma ha scelto di non farlo, a cominciare dal sit-in del 14/02/2020 organizzato unitamente ad altre OO.SS. dinanzi al Carcere di Parma.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
Mercoledì, 12 Febbraio 2020 06:04

Rissa al Fast Food, interviene la Polizia

Alle ore 23:45 di sabato scorso, una Squadra Volante è intervenuta presso il fast food di Via Eritrea a seguito di una segnalazione di rissa.

Reggio Emilia 11 febbraio 2020 - I quattro corrissanti erano venuti alle mani per futili motivi riguardanti la somministrazione di una pietanza.
Era iniziato tutto quando un cliente reggiano V.M. classe 1997, palesemente in stato di ebbrezza etilica, aveva iniziato a proferire espressioni offensive all’indirizzo del proprietario del locale di nazionalità pakistana A.W., classe 1990, di un suo dipendente A.M., classe 1998, anch’egli pakistano, ed un altro cliente di nazionalità ghambiana, D.Z. classe 1998, frasi offensive da cui è scaturita la colluttazione.

Uno dei soggetti è stato trasportato con l’ambulanza presso il locale Arcispedale Santa Maria Muova, e accettato con codice 1.

Le persone coinvolte sono state tutte deferite in stato di libertà per rissa.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia