Mercoledì, 13 Novembre 2013 09:10

Protezione Civile e Social Media.



Se ne discuterà venerdì 15 novembre 2013 dalle 09:30 alle 13:30 a Roma presso il Dipartimento della Protezione Civile.
Windows 8.1 è tra noi. Finalmente Microsoft ha terminato e reso disponibile al download il nuovo “Major” update del nuovo sistema operativo di casa Redmond, Windows 8.

Di Walter - 19 ottobre 2013 - Questo aggiornamento porta diversi miglioramenti del sistema, un layout leggermente ritoccato e con una discreta personalizzazione aggiuntiva, con una grafica resa ormai universale sia nella versione desktop che in quella per tablet e smartphone.. Ma l’annuncio che ha suscitato maggiore interesse è stato proprio il ritorno del tanto agoniato tasto Start

Richiesto a gran voce dagli utenti, dopo che nelle precedenti versioni del sistema era stato tolto per lasciare spazio ad un semplice pulsante con il logo Microsoft.

La vera novità però oltre che alle leggere differenze del layout è l’avanzamento nel campo della stampa, in particolare con l’arrivo del supporto Plug&Play per stampanti 3D, riservata ahimè però solo ai computer desktop, in particolare Microsoft sembra essere interessata a dire a gran voce che è presto per parlare di era post pc

Altra possibilità per l’utente è la scelta della schermata iniziale, indi da ora potrà essere avviato il pc senza vedere la nuova interfaccia in stile metro, ma con la classica vista di windows. 

Il campo ricerca ora offre le tecnologie di Bing(Bing Smart Search) e verranno proposti risultati dei file trovati sul pc, in rete e sul proprio cloud Skydrive e Xbox Music.

Per accedere alla rete il nuovo windows 8.1 è stato dotato dell’ultima versione del browser di MS, Internet Explorer 11.

Inoltre le App che si trovano nel Microsoft Store verranno aggiornate in automatico, avvisando l’utente alla fine del processo di aggiornamento con una notifica.


Stai già usando Windows 8.1? Lascia il tuo commento!

Servizio Allerta è un sito che raccoglie e pubblica le informazioni riguardanti servizi o siti internet off line. 

Di Walter - 12 ottobre 2013 - 

Cos’è Servizioallerta.it?

Grazie alla tecnologia degli algoritmi il servizio allerta cerca messaggi in giro per la rete di malfunzionamenti. Grazie al loro servizio possiamo avere idea se il sito o la linea cellulare che stiamo usando abbiamo o meno dei disservizi reali e non sia un solo un momento di “buio”. Ad esempio ieri(10-10-13n.d.r.) il servizio di Spotify(musica on line) è cessato e le segnalazioni sono arrivate in massa sul sito, come possiamo vedere dalla pagina degli archivi.

Ma come funziona?

Il concetto è semplice, gli utenti che fanno uso di un dato servizio sono i migliori informatori che possano esserci per dirti se il servizio funziona. Da questo concetto base hanno sviluppato un algoritmo che cerca i rete i messaggi degli utenti che riguardano proprio i disservizi. 

Certo non tutti i messaggi possono essere classificati come malfunzionamento di un servizio, così l’algoritmo si interessa principalmente dei picchi di sistema, ad esempio la rete di un gestore di telefonia cellulare salta, migliaia saranno i messaggi in arrivo su quel disservizio, e così questi dati si trasformano in allerte da archiviare.

Se siete curiosi e volete avere idea prima di un acquisto di un dato servizio vi consiglio caldamente di dare un’occhiata alle pagine delle varie azienda presenti sul sito di servizioallerta.it, si trovano decisamente delle buone informazioni. 

Ma ecco la top ten italiana attualmente segnalata:

Twitter (58729)

Facebook (21301)

Whatsapp (9840)

Youtube (7592)

Libero (6325)

Google (5195)

Sky (4054)

Instagram (4045)

TIM (4042)

Yahoo (3779)

Ma quando sarà servizioallerta.it ad essere off line, chi ci avvisa?

La sentenza ai commenti.

Sabato, 28 Settembre 2013 11:18

BackBerry: spezzatino di more

La compagnia di telefonia Canadese un tempo regina del mercato Business dei cellulari, sembra davvero aver gettato la spugna e il suo futuro sembra essere quello di una compagnia privata. Basta public company, gli azionisti verranno pagati con 9 dollari ad azione(qualche spicciolo in più del valore attuale), se oltre alla Fairfax non si presenterà nessuno e la gara finirà per così dire in casa. La Fairfax è una finanziaria canadese, intenzionata a mettere sul piatto 4,7 miliardi di dollari per ottenere l’acquisto.

di Walter - 28 settembre 2013

La Crisi di BlacBerry.

Fino al 2009 padroneggiava quasi in solitaria nel regno dei business man di tutto il mondo, poteva vantare l’unico telefono praticamente inattaccabile da fonti esterne, un telefono sicuro, l’unico sicuro. Ma allora cosa è successo? 

Nel frattempo è arrivata Apple che ha davvero cambiato il mondo della telefonia mobile, in meglio o in peggio secondo i pareri più discordanti. Sta di fatto che Apple con “l’aiuto” di Samsung ha fatto terra bruciata intorno al mondo BackBerry. 

Ci hanno provato.

BackBerry non si era arresa definitivamente fino a poco tempo fa, aveva provato a muovere verso la concorrenza con l’avvento del nuovissimo Z10. Tecnologia BackBerry e touch. Questo mix però non è stato gradito dalla clientela abituale e la compagnia canadese è dovuta correre ai ripari svendendo le rimanenze dei magazzini. 

I numeri.

Ad oggi RIM ricopre solo il 2,9% del mercato smartphone. Davvero poco se pensiamo che prima del 2009 era una delle compagnie che potevano fare la differenza. Invece, ha perso ben il 95% del suo mercato in pochi anni. Nei giorni scorsi BalcBerry ha annunciato un taglio dellla forza lavoro di 4500 unità, per riuscire a dimezzare le spese. Previste perdite operative per quasi un miliardo di dollari.

Insomma non si capisce bene quale potrebbe essere il futuro per la telefonia mobile canadese, resterà in vita e magari cambierà nome? A me viene in mente una solo risposta, da RIM(Research In Motion) a RIP(Rest in Peace).
Venerdì, 20 Settembre 2013 18:00

Il nuovo style di Google

Parma, 20 settembre 2013
 
Google, il motore di ricerca per eccellenza, si rinnova cambiando look e lo fa partendo dal logo. Versione "minimal" più asciutta ed essenziale, sulla falsa riga dello style del nuovo IOS 7 di Apple. La novità del logo sarà accompagnata da una nuova barra del menu di ricerca, spiega il blog di Mountain View, che sarà visibile nelle prossime settimane con una home page profondamente ridisegnata. Balzerà subito all' occhio dell' utente, la nuova barra delle applicazioni, presente nella parte in alto a destra dello schermo in una griglia delle applicazioni, simile a quella presente nelle app mobile di Google. La barra superiore nera che veniva utilizzata per entrare nei vari Google+, Gmail, Youtube ecc. sparirà, lasciando spazio alla nuova grafica: un bel restyling!
 
 
Schermata 2013-09-20 alle 17.57.39
 
                                                                                                                                                                          immagine by tech.fanpage.it
 
 
 
 
 
 
                       

Eccolo qui, niente di nuovo tutto nuovo, low cost ma niente low cost e ci troviamo un nuovo iPhone, il modello “c”, coloratissimo e di plastica.

By Walter - Emilia 14 Settembre 2013 -  

Per chi fosse stato impegnato in altre faccende, il 10 settembre Apple a presentato la nuova gamma dei Melafonini. Si ora parliamo proprio di gamma in quanto abbiamo 2 “diversi” iPhone, ma non parlate di low cost! 

Tutti lo vogliono, ma non tutti sono disposti a dare fondo ai propri risparmi per un iPhone e così Apple ha deciso in cuor suo di creare un nuovo modello che doveva essere più abbordabile per molti. Ma è così? Non credo, i prezzi europei non scendono sotto i 599 euro per il modello Colorato il “c” appunto. Ma non credo che questo fermerà le vendite.

Ma cos’ha di nuovo il modello c?

All’interno questo iPhone è più dotato del suo predecessore iPhone 5. Con LTE migliorata(anche per le bande medio basse) e componentistiche ridisegnate totalmente, anche se Il cuore del sistema è il processore A6 che monta anche il “vecchio” iphone 5. 

ip5c 

All’esterno c’è la plastica, ma che plastica! Apple si sa che è maniacale nella cura dei prodotti, e anche qui di certo non è da meno, chi ha potuto toccare con mano il nuovo iPhone di plastica dice che invoglia a toccarlo e quando lo impugni la sensazione è davvero piacevole. Dopo l’esperienza sulle scocce degli iphone 3g/3gs e dei MacBook bianchi che soffrivano di piccole crepe, Apple ha dotato il nuovo device di una plastica in policarbonato di finitura glossy, con ulteriori strati interni di altri tipi di plastiche e alla fine la struttura interna in parte di metallo che insieme all’antenna sono la base portante del “mattoncino”.

caseiph5c

Chi si aspettava dunque di acquistare un iPhone con 200 euro è chiaramente avvisato, apple non vuole e probabilmente non farà mai un iPhone low cost, non gli interessa proprio secondo me. 

Ovviamente i concorrenti no si sono lasciati scappare nulla e Nokia durante lo special event di Apple ha fatto girare in rete delle immagini che richiamavano una possibile copia da parte di Apple dei colori della gamma dei Nokia Lumia. Come in molti hanno già fatto vorrei ricordare a Nokia che gli iPod colorati sono usciti decisamente prima di un telefono Nokia colorato, dunque la frittata potrebbe essere tranquillamente girata a Nokia. Nokia epic fail.

 

E il modello “s”? Cosa c’è di nuovo?

Se il modello “c” rappresenta l’era Cook, bhè il modello “s” rappresenta senza ombra di dubbio l’era Steve.

iphone5s

Inizierei parlando del design che è rimasto quasi invariato se no per un paio di questioni che sia sulla parte frontale che sul retro fanno notare la differenza sicuramente più che sul passaggio da iPhone 4 a 4s. Abbiamo sia un nuovo flash con dual led e cromaticamente capace di adattare la luce e far si che i soggetti fotografati non escano come zombie. E poi la vera differenza la fa il nuovo tasto Home. Non solo per il design ma anche perché integra un sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali. Si avete capito bene, sul prossimo iphone non dovremmo più fare Slide to unlock ma basterà toccare col nostro dito e lo schermo si sbloccherà. Basta maledette password, lo stesso si potrà fare per la richiesta di password per altre applicazioni tipo App Store. E speriamo anche per tutte le altre.

touchID

Il nuovo iPhone 5 s è il primo smartphone con sistema operativo a 64 bit. Una vera chicca questa, anche perchè per passare i computer a 64 ci sono voluti moltissimi anni, mentre per gli smartphone è bastato poco meno di un decennio. Per chi usa Mac, Mountain Lion è il primo sistema operativo desktop interamente a 64 bit. Windows invece continua ad avere entrambe le versioni, 32 e 64 bit.

iphone-5s-64bit 

Interessante vedere il grafico con cui Aplle spiega l’evoluzione della velocità nelle diverse versioni e pare che questo ultimo modello sia in assoluto il balzo in avanti più imponente fatto fina ad adesso.  Da notare il 4s risultava essere molto più veloce del precedente mentre il 5 mostra una avanzamento quasi della metà. Apple dichiara che le prestazioni sono aumentate da un 40% ad un 57%. Incredibile risultato a mio parere. Il 64 bit a sicuramente dato una mano. Più avanti però avremo maggiori informazioni e magari anche la RAM di cui non si è parlato possa contribuire al salto.

Vi lascio ora al video introduttivo di Jony Ive nel quale vi spiega il nuovo iPhone 5 c(in inglese).

 

Parma, 26 agosto 2013 -

T - Frutta è la prima applicazione italiana che permette di guadagnare facendo la spesa -

Sembrerebbe un ossimoro ma invece è realtà, ora si può davvero guadagnare facendo la spesa, basta avere uno smartphone che fotografi lo scontrino. T - frutta è un' applicazione gratuita scaricabile facilmente da App Store™ e Google Play™, progettata da Ubiq Lab, spin off dell'Università degli Studi di Parma, che ha tra le sue finalità la prototipazione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche per il marketing. Tra i suoi soci fondatori, ricercatori del Dipartimento di Economia e ingegneri specializzati sul tema del gaming e della information security.
Basterà guardare questa applicazione per far spesa più volentieri! L' app giornalmente darà suggerimenti personalizzati al consumatore proponendo una serie di articoli in offerta sulla base dei gusti personali individuati, divenendo così l' aiutante che tutti vorrebbero; ci conosce, sa cosa proporci e cerca per noi le offerte. Non solo, fotografando lo scontrino si accumulano crediti, che verranno poi convertiti in centesimi direttamente sulla carta inserita dall' utente o su conto corrente. Il sistema si basa sulle indicazioni contenute nello scontrino, a cui viene dato un valore monetario. T-Frutta riesce infatti a verificare quali sono i gusti dei consumatori: dove compri, cosa compri, a quale prezzo, etc.
L'elaborazione di queste informazioni, consente all' app di fornire dati di mercato alle aziende partner come: Barilla, Ferrero, Heineken, Kraft, Lavazza, L'Oreal, Pampers, PostePay, Unilever ed ecco fatto ad ogni scontrino fotografo equivale denaro che ritorna in tasca nel portafoglio virtuale e che verrà poi monetizzato.
Per ora il servizio è attivo in via sperimentale in molti punti vendita della grande distribuzione di Modena, sul sito individuabili su www.t-frutta.it.

Sabato, 24 Agosto 2013 10:00

Marketing, il Volantino si fa digitale

 

di Virgilio -  24 agosto 2013 - -

Una volta era il volantino a riempire le cassette postali, oggi è invece il volantino elettronico a intasare la casella elettronica.


Una evoluzione naturale, molto più ecologica, che ha affinato le armi con la georeferenziazione.
Potrebbe apparire superato e invece il "volantinaggio" rimane il punto di riferimento pubblicitario dei rivenditori anche nella sua transizione al digitale.
Un settore quello della comunicazione pubblicitaria a mezzo volantinaggio che, stando a quanto pubblicato da MarkUP, muove oltre 1 miliardo di euro di soli costi di stampa e distribuzione già solo con riferimento alle due categorie principe di retailer (Gdo e Elettrodomestici - Eldom), che coprono il territorio con oltre 12 miliardi di copie ogni anno. Inoltre viene regolarmente utilizzato da oltre la metà delle famiglie italiane (11,9 milioni, fonte Nielsen 2012). L'investimento dei retailer sul volantino vale più del doppio della pubblicità radio in Italia (€ 430 milioni nel 2012), più della stampa periodica (€ 738 milioni nel 2012), più o meno come tutto l'internet advertising (€ 995 milioni nel 2012) e quasi come la pubblicità su stampa quotidiana (€ 1,2 miliardi nel 2012). (Fonte: Proiezione annuale su dati semestrali 2012 Nielsen).
Numeri impressionanti che confermano quanto la propensione all'acquisto dei consumatori sia ancora fortemente legata alla territorialità o ancor meglio, alla prossimità.
Se il mezzo non fosse efficace avrebbe perduto appeal e conseguentemente mercato scomparendo completamente soprattutto in tempi di recessione economica quale è quella che il sistema occidentale sta attraversando.
Nemmeno l'avvento e la diffusione dell'e.commerce ha scalfito l'acquisto di prossimità e il volantinaggio. Anzi, al contrario sembra essersi rafforzato.

Volantino digitale e georeferenzazione gde
Un nuovo stile comportamentale è nato proprio a seguito della diffusione di internet e soprattutto degli smartphone: nasce il cosiddetto ROBO (Research Online Buy Offline), ovvero cercare su internet, confrontare qualità e prezzi e infine comperare al punto vendita. Le stime del ROBO indicano un giro d'affari doppio dell'e.commerce. Ecco quindi la nascita e diffusione degli aggregatori digitali, quei particolari applicativi, in grado di proporre i volantini elettronici, con le loro offerte ovviamente, più vicini e prossimi alla posizione rilasciata dal "telefonino" consentendo però di accedere rapidamente alla mappa con i negozi più vicini, gli orari di apertura, i contatti da chiamare.
Il fenomeno diffuso da diversi anni in nord europa è approdato in Italia circa tre anni fa raccogliendo, a fine 2012, ben due milioni di utenti al mese. La Germania, partita alcuni anni prima, ha già superato i 4 milioni di utenze mensili

In conclusione l'efficacia del volantino, al di là della modernità di un media che combina da sempre copertura territoriale e geolocalizzazione, affonda le radici nella risposta a un bisogno del consumatore: abbinare la convenienza a un'esperienza di ricerca, per certi versi anche ludica, del prodotto.

By Walter, 10 agosto 2013 - 

La mitica App di messaggistica istantanea che ha conquistato(quasi) tutto il mondo degli smartphone, si allarga e include i messaggi vocali nella scelta di come comunicare.

"Stiamo rilasciando i messaggi vocali su tutte le nostre piattaforme contemporaneamente" spiega il team di Whatsapp sul blog. "Abbiamo lavorato molto duramente per fare in modo che i dispositivi iPhone e Android fossero perfettamente funzionanti con la nuova opzione dei messaggi vocali e abbiamo fatto sì che gli utenti BlackBerry, Nokia e Windows Phone potessero godere della stessa esperienza ricca e potente di messaggistica vocale".

In pratica da ora ogni WhatsApp trasformerà in una sorta di "radiolina" in stile walkie-talkie. Basterà premere sull'apposito pulsante microfono per iniziare la registrazione e lascire il "tap" per inviare automaticamente il messaggio vocale.

Vi lascio al video in basso per la spiegazione direttaemtne dal team di sviuluppo. E buona registrazione a tutti!

 

Di Walter - 4 agosto 2013 - 

Google festeggia i sui primi dieci anni, di fallimenti. Ultimo a cadere nella reti dei prodotti "morti" di BigG il Reader, l'agregatore di notizie probabilmente più famoso sulla faccia del web. Ragiorni quasi mistiche questo abbandono. Ma Google rilancia dicendo che sta lavorando ad un nuovo sistema diverso e più evoluto. Nel frattempo si lacia nei festeggiamenti e per l'occasione è arrivata che una infografica che ci spiega(in inglese) la storia dei prodotti defunti da Google in 10 anni di storia.

Ecco l'infografica.

google-graveyard