I droni sono ormai una realtà consolidata. L’impiego di queste macchine si è diffuso in numerose applicazioni e nelle più diverse professioni, compreso l’ambito della sicurezza e della vigilanza. Il fenomeno è destinato a crescere, con l’attuazione del nuovo Decreto Sicurezza e delle nuove norme europee.

Un drone viene definito tecnicamente un aeromobile a pilotaggio remoto, in poche parole un velivolo senza un pilota umano a bordo. Il suo volo, infatti, è controllato da remoto attraverso un computer da un navigatore che si trova a terra o su un altro veicolo.

L’utilizzo dei droni è ormai consolidato in ambito militare e attira sempre più appassionati e professionisti anche in applicazione civili, come in operazioni di prevenzione e intervento in emergenza incendi, per usi di sicurezza non militari, per sorveglianza di oleodotti, con finalità di telerilevamento e ricerca, ma anche a scopo ricreativo per scattare fotografie e girare filmati.

Utilizzo dei droni
In Italia, la normativa per l’utilizzo dei droni è responsabilità dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). Le regole cambiano a seconda delle diverse fasce di peso, che sono fondamentalmente quattro:

- pari o sotto i 300g;
- tra i 300g e i 2kg;
- tra i 2kg e i 25kg;
- sopra i 25kg.


Con i SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) si possono effettuare due tipi di operazioni:

- operazioni specializzate non critiche (per cui è necessario richiedere il riconoscimento);
- operazioni specializzate critiche (per cui è necessario richiedere l’autorizzazione).


L’utilizzo dei droni nelle attività di sicurezza
Questa tipologia di velivolo si è dimostrata una vera e propria rivoluzione tecnologica nel campo della sicurezza (sicurezza del volo, sicurezza degli ambienti e dei lavoratori, ispezioni industriali, ispezioni e rilievi di impianti di produzione industriale ed energetico), della security (sicurezza dei cittadini, in ambito urbano ed extraurbano per società specializzate e forze dell’ordine o di prevenzione), e della privacy (impatto sul trattamento e conservazione dei dati raccolti).

Questa rivoluzione viene accompagnata da aggiornamenti delle normative necessari a rendere più semplice l’utilizzo di queste apparecchiature. Infatti, finora, con il regolamento ENAC, gli aeromodelli erano i droni utilizzati per scopi ludico, mentre SAPR erano i droni operati per qualunque altra funzione/operazione di tipo professionale (sicurezza pubblica e privata). Invece, con il nuovo regolamento europeo dal 2018 aeromodelli e droni vengono classificati univocamente sotto la sigla UA: Unmanned Aircraft.

A Torino è già stato sviluppato un progetto pilota, coordinato dal dipartimento di ingegneria meccanica del Politecnico, nel quale l’uso dei SAPR è risultato un valido aiuto alle operazioni di polizia contro lo spaccio di droga, permettendo di scovare i nascondigli degli spacciatori anche in ambienti molto piccoli e insospettabili.

Droni e sicurezza: cosa prevedono le nuove regole
Come abbiamo accennato, delle recenti regole volute dal Consiglio Europeo, hanno aggiornato i regolamenti degli Stati UE. D’ora in poi, i droni dovranno essere progettati in modo da poter essere utilizzati senza pericoli per le persone. In base al rischio, ad esempio al peso del drone o all’area operativa, il drone avrà bisogno di dotarsi di caratteristiche specifiche, come l’atterraggio automatico, nel caso in cui l’operatore perda il contatto con il drone, o i sistemi anticollisione.

Gli operatori dei droni dovranno conoscere le normative, per cui alcuni di loro dovranno seguire corsi di formazione ad hoc. Inoltre, i piloti dovranno essere iscritti in registri nazionali e i loro droni contrassegnati per l’identificazione, tranne per i velivoli di dimensioni più piccole.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei droni nell’ambito della sicurezza, vanno recepite le disposizioni contenute nei recenti decreti legge sulla sicurezza. Infatti, se prima l’utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto era focalizzato sulle attività di monitoraggio al largo delle coste italiane, adesso verrà massicciamente esteso per le attività di polizia delle forze dell’ordine.

Anche per scopi diversi dal contrasto al terrorismo ed alla prevenzione dei reati di criminalità organizzata e ambientale, quali, ad esempio sicurezza stradale, sicurezza ferroviaria sicurezza delle frontiere; sicurezza postale e delle comunicazioni, sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari, sicurezza in materia forestale, ambientale e agroalimentare; sicurezza in materia di lavoro; sicurezza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale.

( di Coopservice 30 maggio 2019 )

È stato presentato presso la Sede UICI di Modena, alla presenza del Presidente provinciale Dott. Ivan Galiotto, l'audiolibro "Informatica, insieme verso la conoscenza”, disponibile nel catalogo delle opere del libro parlato nazionale. Un libro di testo con il quale l’autore Guido Zaccarelli si è rivolto ai suoi studenti e ai lettori, di ogni genere ed età, con lo scopo di infondere una nuova modalità didattica, volta ad apprendere in modo semplice, ed efficace, l’utilizzo delle moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione.


Per l’occasione abbiamo incontrato l’autore Guido Zaccarelli, al quale abbiamo chiesto di illustraci come è nato il progetto del libro parlato:
Il progetto del libro parlato di informatica, è nato dopo la positiva esperienza vissuta con il libro parlato “Dalla Piramide al Cerchio”. Anche in questo caso, il progetto ha incontrato l’attenzione del Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di Modena, e il parere favorevole dell’Associazione UICI, per l’interesse condiviso nel diffondere il senso etico, e i valori, che stanno alla base del libro: insieme verso la conoscenza. Il testo è stato registrato dai volontari del Centro di Produzione del Libro Parlato di Modena che ha prodotto la versione audio dell'opera. Donare un libro, perché diventi un audiolibro, è un gesto di straordinaria importanza e di rara bellezza, che dovrebbe coinvolgere una vasta platea di persone per il valore che accompagna il gesto naturale di condividere la conoscenza.


Come nasce l’idea del libro di testo?
Frutto di una esperienza pluriennale matura nel campo dell’informatica e della formazione, anche universitaria, il libro di testo è stato realizzato per creare le fondamenta e permettere alle persone, che non hanno le necessarie competenze, di accedere al primo livello di conoscenza del mondo digitale, come funziona un computer, cos’è un dato e una informazione, come funziona la rete di internet, la privacy, come scrivere un documento o elaborare i dati. Le informazioni, e le nozioni presenti del testo, sono state rappresentate con immagini grafiche associate a brevi paragrafi, riprodotti in modo molto semplice, per favorire lo studio e l’apprendimento.


Il libro parlato come un viaggio, dove ogni pagina, genera nuove esperienze e conoscenze:
Il progetto del libro parlato è stato realizzato grazie alla semplicità didattica, fornita dalla chiarezza espositiva dei singoli paragrafi. Il libro è stato concepito come un viaggio, che il lettore può affrontare a piccoli passi nel mondo dell’informatica, per accedere ogni giorno a nuove forme di conoscenza, da integrare e sviluppare in ulteriori gradi di specializzazione. Il lettore, anche se non dispone di nessuna preparazione, è certo di trovare nel testo un habitat naturale dove acquisire la necessaria fiducia, per procedere ogni giorno sulla via della conoscenza informatica, da impiegare nel lavoro come nel tempo libero. Un viaggio che esige di essere fatto in compagnia di altre persone che condividono il valore e il senso etico che sta alla base della conoscenza informatica.

Il Dr. Ivan Galiotto, è il presidente della sezione provinciale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, fondata a Genova il 26 ottobre 1920. Quali sono gli scopi dell’associazione?
Il Centro Nazionale del Libro Parlato (CNLP) è un servizio che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti offre gratuitamente da oltre sessant’anni ai non vedenti, agli ipovedenti e a tutte le persone che hanno difficoltà di lettura. Il servizio costituisce uno strumento di emancipazione culturale e sociale non solo per i ciechi ma anche per tutte quelle persone che per patologia o per l’età avanzata hanno gravi problemi di vista e si svolge alternativamente tramite dazione in comodato delle opere prodotte in formato digitale su cd in standard Daisy ovvero acquisizione delle stesse tramite il servizio denominato “libro parlato on-line”.


Dove sono le sedi del centro nazionale del libro Parlato?
Il Centro Nazionale del Libro Parlato ha sede in Roma presso la Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. In tale sede e negli uffici distaccati di Firenze, Lecce, Brescia e Modena, insistono gli studi professionali per la produzione su cd delle opere lette da speaker professionisti.


Chi sono gli autori delle registrazioni?
Oltre agli speakers professionisti i centri si avvalgono inoltre di donatori di voce volontari che registrano in casa nel tempo libero. Le opere prodotte dai primi sono denominate di "Primo livello", mentre quelle realizzate dai secondi di "Secondo livello". Sul territorio nazionale, infine, l’organizzazione si avvale della collaborazione delle Sezioni Territoriali, per l’erogazione del servizio di distribuzione.


In conclusione, chiediamo all’autore Guido Zaccarelli, il futuro cosa ci offre?

L’informatica ha contributo a cambiare i nostri comportamenti e stili di vita, nel lavoro come nel tempo libero. Ha avvicinato civiltà e culture diverse portandole prossime a noi con un semplice clic. La speranza offerta dal libro parlato è di offrire alle persone, in possesso di gravi disabilità, la possibilità di utilizzare con maggiore consapevolezza, e quindi con minore avversione e paura, ciò che l’informatica ci mette a disposizione, per poterne maggiormente gioire e proficuamente farne uso, per un futuro sereno ed eticamente sostenibile.

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Il primo modello di apprendimento automatico che genera versi poetici con il Machine Learning. Il progetto nasce dal laboratorio congiunto tra QuestIT e il Siena Artificial Intelligence Lab - SAILab

Siena 7 agosto 2019 -  Come può una macchina comporre versi che rispettano lo stile di perso-naggi del calibro di Dante Alighieri e Francesco Petrarca? È questa la sfida del progetto “Dante vs Petrarca", un modello di apprendimento automatico in grado di replicare lo stile poetico delle terzine e dei versi tratti da La Divina Commedia e da Il Canzoniere, simulando il comportamento creativo di un essere umano attraverso due algoritmi che generano un contenuto originale e corretto nella forma stilistica, sfruttando la tecnica del Deep Learning.


Il lavoro di ricerca nasce nell’ambito del laboratorio congiunto tra QuestIT, azienda del gruppo The Digital Box e guidata dal presidente Marco Landi - ex COO di Apple Computer - e SAILab - Siena Artificial Intelligence Lab, il laboratorio di ricerca e sperimentazione di applicativi di intelligenza artificiale del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche dell’Università di Siena.
Per vedere il funzionamento della piattaforma è possibile visualizzare il progetto al link https://www.dantepetrarca.it/ .

Il progetto “Dante vs Petrarca”. Lo studio nasce dall'idea di replicare, attraverso le macchine, la peculiarità tipicamente umana di comporre poesie, in modo da trasmettere significati emotivi profondi proprio come fanno i poeti nel loro pro-cesso creativo. “Dante vs Petrarca” è un vero duello a colpi di poesia, dove il con-fronto procede generando un verso o una terzina, utilizzando come incipit una parola ripresa dal verso precedente con la tecnica del Machine Learning.

«Il progetto Dante vs Petrarca - commenta Marco Maggini, docente del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Scienze Matematiche dell’Università di Siena - nasce da una collaborazione congiunta nell’ambito del laboratorio su tecnologie di analisi semantica del linguaggio artificiale, con il quale è possibile, per la prima volta, dare vita a nuovi versi poetici replicando la creatività di un poeta».

«Oltre alla sfida in sé, puramente di carattere scientifico e tecnologico - spiega Leonardo Rigutini, responsabile di ricerca e sviluppo di QuestIT- disporre di mac-chine addestrate, in grado di generare versi e terzine nello stile di autori scom-parsi, può anche costituire un valido strumento per studiare e comprendere le ca-ratteristiche chiave di un poeta».

Il profilo di QuestIT. QuestIt si occupa di realizzare soluzioni di intelligenza arti-ficiale basate su tecnologie cognitive e di apprendimento automatico, supportan-do le aziende a dare valore ai propri dati e migliorandone i processi e l’organizzazione. Nasce nel 2007 come spin-off del gruppo di ricerca in Intelligenza Artificiale dell’Università di Siena, sotto la guida di Marco Gori, docente del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Scienze Matematiche.

Nel 2010 QuestIT consolida il team: un organico di 25 figure professionali, giovani e competenti, che vantano oggi numerose pubblicazioni di alto livello scientifico. Nel 2016 viene acquisita da The Digital Box, azienda leader nel settore del Mobile Marketing & Advertising nata nel 2013 nella “Murgia Valley“ tra Gravina in Puglia e Gioia del Colle, con sedi anche a Barcellona e Palo Alto, e grandi investitori come Mobyt, Atlantis Ventures e Macnil Gruppo Zucchetti. Con l’entrata in TheDB, Que-stIT si inserisce come uno dei primi laboratori di innovazione di Intelligenza Artificiale italiani per lo sviluppo e ricerca software in ambito digitale. Nel 2019 l’azienda inaugura il Siena Artificial Intelligence Lab, il primo laboratorio congiunto di Intelligenza artificiale nel Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Siena.

In Emilia, e precisamente in zona Parma, opera l’agenzia Bu.On. Impresa (buonimpresa.com) “Enterprise Partner” e agenzia con Certificazione avanzata Customer Experience ALGHO.
Per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Internet gioca un ruolo molto importante per le numerose aziende che vogliono promuovere o pubblicizzare i propri prodotti o servizi e raggiungere un numero maggiore di potenziali clienti che, con i mezzi tradizionali, è più difficile intercettare. Uno degli strumenti fondamentali per la pubblicità su internet è costituito dai social network che, ogni giorno, sono frequentati da migliaia di persone: proprio in questi mezzi si nascondono ricche opportunità da sfruttare per le aziende. Fra i social network più diffusi ci sono sicuramente Facebook, Instagram, Linkedin, Google+ e YouTube.

Perché è importante il Social Media Marketing

Utilizzando Facebook e Instagram, per esempio, le aziende possono pubblicare dei post (cioè degli annunci pubblicitari) che appariranno sulle bacheche degli utenti che utilizzano quel social network, in base al target prescelto da quella data azienda. Come parametri per selezionare un certo target si possono usare, fra gli altri, l’età, il sesso, l’area geografica, gli interessi.
La branca del marketing che si occupa dei social network si chiama “Social Media Marketing” e si avvale di diverse strategie e strumenti molto utili per le aziende per avere successo. Sarebbe importante rivolgersi ad un’agenzia di social media marketing.
Come visto, i social network sono un mezzo di comunicazione molto utile per le aziende che vogliano comunicare un certo messaggio ai potenziali clienti, oltre che promuovere o pubblicizzare la propria offerta di prodotti o servizi.
Per un’azienda, scegliere di puntare sul Social Media Marketing, consentirà di raggiungere diversi vantaggi:
* maggiore visibilità del proprio brand e quindi maggiore possibilità di guadagni e di incrementare il business;
* maggiore velocità nel diffondere informazioni ai propri potenziali clienti o clienti;
* favorire il miglioramento del posizionamento, sui motori di ricerca, del proprio sito internet (dato che i social network favoriscono il traffico verso i siti web collegati a quel profilo social).
Per non parlare della possibilità di selezionare con molta più facilità il target di clienti ideale al quale indirizzare i propri annunci oppure della possibilità di stringere relazioni più durature con i propri clienti, in modo da farli sentire parte di un gruppo.

Come fare la propria strategia di Social Media Marketing

Una volta capita l’importanza del Social Media Marketing per il successo di un’azienda, occorre impostare un’adeguata strategia, perché non tutti i social network sono uguali.
Occorre, quindi, conoscerne profondamente il funzionamento per capire quale di questi utilizzare per la comunicazione della propria azienda. Infatti, il punto in comune di tutti i social network è che tutti consentono di comunicare il proprio messaggio e i valori dell’azienda.
Tuttavia si differenziano fra loro in base al particolare scopo che perseguono: accrescere la “brand awareness”, cioè la consapevolezza del marchio, essere funzionali per le vendite, alimentare il concetto di community e di gruppo, reindirizzare il traffico sul proprio blog o sito internet.

In ogni caso, per poter impostare una strategia di Social Media Marketing efficace, ci sono due strade principali:
* farlo da soli: quindi, dopo aver studiato attentamente il funzionamento dei Social network e degli strumenti connessi (ad esempio, quelli per pubblicare o gestire i post o per misurare i risultati), effettuare le proprie campagne pubblicitarie;
* affidarsi ad un professionista, cioè a quella figura che viene definita Social Media Manager. Questa persona riuscirà ad implementare la giusta strategia per il successo dell’azienda sulla base dello studio del social network più adeguato alle esigenze comunicative dell’azienda stessa.

Le aziende stanno finalmente iniziando a ottenere valore dall'uso di chatbots.

Aziende come Sephora, Nitro Cafe, 1-800 Flowers, Marriott, Snap-Travel e Coca-Cola stanno iniziando a vedere ricavi importanti da questo nuovo strumento, sviluppati anche in Italia da aziende com IVE, bot agency parmigiana attiva con già più di un bot attivo con personalità e funzioni proprie.

"Non è passato un secolo dai miei tempi, ma molti secoli. La tecnologia di oggi era impensabile cinquanta-sessant'anni fa. Ma la tecnica da sola non basta, serve una visione più ampia. "

Rita Levi Montalcini

Dopo aver raggiunto i primi obiettivi, molte di queste realtà, stanno andando a sviluppare chatbot per ogni piattaforma disponibile come: Messenger, Telegram, Instagram, Skype, WhatApp ecc.

Tutto sommato i robot stanno finalmente iniziando a conquistare aziende e, secondo un sondaggio Oracle, l'80% delle aziende desidera chatbot entro il 2020.

I siti di e-commerce hanno iniziato a utilizzare i chatbots in vari modi, raggiungendo obbiettivi inaspettati, e spesso aggiungendo e integrando lo strumento dei chatbot ai già presenti sistemi di marketing automation.

Sostituiscono l'email: Messenger e i chatbot hanno tassi di apertura più elevati e percentuali di clic superiori rispetto all'email.

Funnels di vendita: proprio come l'email marketing, le Bot Agency come Ive utilizzano sales funnels per segmentare il pubblico e vendere prodotti.

Gamification dei contenuti: poiché i chatbot sono interattivi, possono rendere i contenuti più interattivi e personalizzati. Aumentano il rapporto con il marchio, raccontano una storia e portano a una vendita.

"Messenger ci offre l'opportunità di interagire direttamente con i nostri fan in un'avventura interattiva mai realizzata prima - in Call of Duty: Infinite War o su Messenger. È stato molto divertente vedere il raduno della comunità lavorare insieme e con il tenente Reyes su Messenger. "

Questa strategia è stata così popolare da generare più di 6 milioni di messaggi nelle prime 24 ore e di conseguenza alle vendite!

Relationship Marketing: i chatbot sono molto più personali rispetto all'utilizzo di social media.

È naturale per gli utenti trasportare caratteristiche umane su un chatbot e persino svilupparne dei sentimenti, il rapporto di fedeltà con i marchio aumenta sensibilmente.

Upselling & Downselling: dopo che un cliente ha acquistato, il 33% di probabilità in più di comprare di nuovo, questo rende l'upselling subito dopo l'acquisto una grande opportunità per aumentare le vendite. Carrello abbandonato: un enorme 68% dei carrelli della spesa viene abbandonato. L'email è stato un ottimo modo per recuperare i carrelli abbandonati recuperando fino al 50%. I chatbots si stanno unendo al processo e grazie a tassi di clic più elevati aumenteranno sicuramente questo numero.

Lead Generation: la scoperta di Messenger, WhatApp, Telegram, i principali sistemi di messaggistica istantanea possono essere un modo efficace per ottenere ancora più visibilità per il tuo Brand.

Personalizzazione e analisi predittiva: i chatbots sono un ottimo modo per segmentare il tuo pubblico e permette di regalare un'esperienza su misura.

Quando si parla di fidelizzazione, i bot battono le app da soli, i bot hanno il vantaggio di essere transitori, non devi scaricarli, registrarti, ecc e questo già basterebbe per comprenderne il vantaggio.

Ive condivide il principio dello "Smart Messaging": i messaggi dovrebbero essere intelligenti, il che significa che hanno almeno 2 caratteristiche intrinseche.

Altamente prezioso perchè il messaggio è così prezioso che il pubblico sarà pazzo se non lo ha ricevuto.

Ad esempio, il tuo bancomat dovrebbe avvisarti se ci sono "attività irregolari" nel tuo account o un offerta super esclusiva per eventi.

Predittivo perchè i messaggi devo puntare a risolvere un problema prima che si verifichi.
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Rita Levi Montalcini

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Relationship Marketing: i chatbot sono molto più personali rispetto all'utilizzo di social media.

È naturale per gli utenti trasportare caratteristiche umane su un chatbot e persino svilupparne dei sentimenti, il rapporto di fedeltà con i marchio aumenta sensibilmente.

Upselling & Downselling: dopo che un cliente ha acquistato, il 33% di probabilità in più di comprare di nuovo, questo rende l'upselling subito dopo l'acquisto una grande opportunità per aumentare le vendite. Carrello abbandonato: un enorme 68% dei carrelli della spesa viene abbandonato. L'email è stato un ottimo modo per recuperare i carrelli abbandonati recuperando fino al 50%. I chatbots si stanno unendo al processo e grazie a tassi di clic più elevati aumenteranno sicuramente questo numero.

Lead Generation: la scoperta di Messenger, WhatApp, Telegram, i principali sistemi di messaggistica istantanea possono essere un modo efficace per ottenere ancora più visibilità per il tuo Brand.

Personalizzazione e analisi predittiva: i chatbots sono un ottimo modo per segmentare il tuo pubblico e permette di regalare un'esperienza su misura.

Quando si parla di fidelizzazione, i bot battono le app da soli, i bot hanno il vantaggio di essere transitori, non devi scaricarli, registrarti, ecc e questo già basterebbe per comprenderne il vantaggio.

Ive condivide il principio dello "Smart Messaging": i messaggi dovrebbero essere intelligenti, il che significa che hanno almeno 2 caratteristiche intrinseche.

Altamente prezioso perchè il messaggio è così prezioso che il pubblico sarà pazzo se non lo ha ricevuto.

Ad esempio, il tuo bancomat dovrebbe avvisarti se ci sono "attività irregolari" nel tuo account o un offerta super esclusiva per eventi.

Predittivo perchè i messaggi devo puntare a risolvere un problema prima che si verifichi.
Giovedì, 23 Maggio 2019 10:52

Gioco e imparo anche con il digitale

Gioco e imparo anche con il digitale: Primi passi per apprendimenti consapevoli e inclusivi
Il progetto è realizzato dalla Fondazione ASPHI Onlus di Bologna con UniCredit attraverso il Fondo Carta Etica. Coinvolti due scuole dell'infanzia di Calcara e Crespellano (Bologna)

La scuola dell'infanzia rappresenta un tassello importante per i futuri apprendimenti delle bambine e dei bambini che oggi vengono al mondo in un ambiente in cui il digitale è intorno a loro, sin dalla nascita. Alle famiglie e alla scuola spetta il compito di educare tutti i bambini, compresi quelli con disabilità, ad un uso corretto degli strumenti e dei loro prodotti. Per poter affrontare questa tematica, in modo costruttivo, è opportuno che gli ambienti di apprendimento contengano anche materiali e strumenti/giochi tecnologici/digitali (a cui i bimbi sono spesso esposti, anche in modi inappropriati, nelle loro case), che incuriosiscano i bambini e li portino, per scoperta, ad un apprendimento consapevole e partecipato che li coinvolga in modo attivo e costruttivo.

Questo l'obiettivo del progetto "Gioco e imparo anche con il digitale: primi passi per apprendimenti consapevoli e inclusivi" che è partito lo scorso gennaio e ha coinvolto le due scuole dell'infanzia di Calcara e Crespellano che fanno capo all'Istituto Comprensivo di Crespellano (Valsamoggia) in provincia di Bologna nella realizzazione di due laboratori per attività esplorative anche con uso del digitale. In entrambi i plessi sono presenti anche bambini con difficoltà.
Il progetto è realizzato dalla Fondazione ASPHI Onlus di Bologna che si sta occupando della formazione e del supporto dei docenti dei due plessi scolastici.

UniCredit ha voluto sostenere l'iniziativa attraverso i fondi raccolti con UniCredit Card Flexia Classic Etica, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il cliente, permette ad ogni utilizzo di contribuire a iniziative solidali. Grazie al suo particolare meccanismo, infatti, con il contributo della banca pari al 2 per mille di ogni spesa effettuata, si alimenta il Fondo Carta Etica che negli ultimi dieci anni ha permesso ad UniCredit di supportare più di 650 iniziative benefiche in tutta Italia.

I nuovi strumenti di "Gioco e imparo" – ad esempio il microscopio, microfono bluetooth e un grande schermo interattivo - sono stati così acquistati con il contributo del Fondo Carta Etica di UniCredit e affiancano i tradizionali materiali didattici. Il digitale viene utilizzato non solo per favorire una maggiore partecipazione/inclusione dei bambini con difficoltà ma anche per educare tutti i bambini a creare qualcosa di nuovo a partire dalla loro fantasia, dalle loro esperienze dirette della vita quotidiana.

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