In provincia di Reggio Emilia i portalettere fanno correre il commercio elettronico. Dall'inizio dell'anno recapitati oltre 300mila pacchi derivanti da acquisti on line
Reggio Emilia, 17 agosto 2017 - Nei primi sei mesi dell'anno i volumi di pacchi consegnati attraverso la rete dei portalettere e del corriere espresso del Gruppo (SDA) sono arrivati a toccare nel Reggiano, il numero di oltre 300mila da ordini effettuati su Internet.
Il successo registrato in questi primi mesi dell'anno è legato alla capillarità del servizio di recapito di Poste Italiane disponibile per i grandi e piccoli merchant delle vendite on line. Di fatto la figura storica del portalettere, punto di riferimento insostituibile per le comunità locali sta cambiando il proprio ruolo di pari passo alle nuove abitudini di consumo.
Dotato di palmare, Pos e stampante, il postino telematico versione 2.0, viaggia equipaggiato di una vera e propria piattaforma tecnologica che garantisce sicurezza ed efficienza nel processo di recapito.
Poste Italiane sta innovando e investendo in mezzi e persone introducendo nuovi macchinari per lo smistamento dei pacchi, in particolare quelli internazionali, migliorando i sistemi di tracciatura per assicurare un monitoraggio puntuale e accurato delle spedizioni. In alternativa al recapito a casa, i pacchi si possono ritirare in 82 uffici postali della provincia di Reggio Emilia.
Poste Italiane sta affrontando una grande riorganizzazione per conciliare la sostenibilità del business con la qualità del recapito. Venticinque milioni di pacchi sono già stati consegnati nei primi sei mesi del 2017, di cui oltre 2 milioni e 400mila in Emilia Romagna, con l'obiettivo di superare i 50 milioni entro la fine dell'anno.
In relazione agli articoli apparsi sulla stampa locale, inerenti ai disservizi riscontrati nella giornata di sabato 5 Agosto presso gli uffici comunali di viale Beverora, l'assessore Filiberto Putzu (con delega ai Servizi al Cittadino), anche per conto del sindaco Patrizia Barbieri (con delega personale all'Innovazione dei Servizi Informativi), precisa quanto segue.
"Un'area importante della città di Piacenza è stata oggetto di interruzione di energia elettrica nel tardo pomeriggio/sera di venerdì 4 agosto. Il black out ha investito anche la zona di viale Beverora, sede di Uffici comunali e Centro Elaborazione Dati (Ced) dell'Ente. L'interruzione di alimentazione elettrica è perdurata per un tempo prolungato e ha comportato, nella notte di venerdì, il conseguente spegnimento dei sistemi informatici comunali, piattaforma con un sistema di 140 macchine virtuali. Tale problema – proseguono gli amministratori comunali – è stato segnalato dal cluster di monitoraggio e dal gruppo di continuità. La segnalazione è stata presa in carico dal servizio di reperibilità di presidio e con tempismo sono iniziate le operazioni di ripristino, prolungatesi per tutta la notte e per la successiva giornata di sabato. Il Presidio informatico è stato costantemente in contatto con i fornitori degli applicativi più importanti, per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni necessarie al ritorno della normale operatività".
"Gli Sportelli Polifunzionali – prosegue, anche a nome del sindaco, l'assessore Putzu – sono stati costantemente informati delle operazioni in corso e, in ragione di ciò, hanno attuato le procedure di gestione in emergenza sui procedimenti erogabili allo sportello. In particolare sono state attivate procedure manuali per il rilascio di carte di identità cartacee e certificati di stato Civile a soggetti per i quali era possibile attestarne i requisiti. Si è provveduto inoltre ad informare l'utenza in transito al Quic di eventuali soluzioni alternative alle richieste. Ove necessario, per impedimenti tecnici il personale in servizio ha comunque utilizzato, anche fuori orario di lavoro, i propri telefoni cellulari privati per il transito delle comunicazioni, rimanendo a disposizione oltre il normale orario di apertura previsto. Nella mattinata di lunedì 7, a circa un'ora dall'apertura degli sportelli, l'operatività è ripresa in modo regolare. Per la giornata di domani, giovedì 10 agosto – concludono sindaco e assessore – è calendarizzato un incontro tra il Presidio informatico comunale e i fornitori degli applicativi, per verificare tempi e modi di quanto effettuato".
Apple Pay da oggi disponibile per i clienti italiani UniCredit. Al via un modo di pagare semplice, sicuro e privato.
Milano, 17 maggio 2017
UniCredit annuncia che Apple Pay è da oggi disponibile per i suoi clienti italiani. Apple Pay trasformerà i pagamenti su mobile in modo semplice, sicuro e privato, ma anche veloce e conveniente.
UniCredit è la prima banca in Italia a offrire la possibilità di utilizzare tutti i tipi di carte – siano esse di credito, prepagate e di debito – ai suoi 6 milioni di clienti che ne sono in possesso per pagare con Apple Pay nei negozi, via app e online.
Per utilizzare Apple Pay, basta avere una carta UniCredit e un iPhone, iPad, Apple Watch o MacBook con Safari. E' sufficiente attivare la App MonHey dal Mobile Banking di UniCredit e aggiungere le carte al Wallet.
Apple Pay può essere utilizzato dai titolari di carte UniCredit con uno dei POS italiani che accettano pagamenti contactless o ovunque nel mondo in cui i pagamenti contactless vengono accettati. I clienti UniCredit possono pagare con Apple Pay:
• con il Touch ID, tenendo l'iPhone vicino al lettore POS contactless;
• da Apple Watch semplicemente facendo doppio clic sul pulsante laterale e posizionando Apple Watch sopra al lettore;
• via App e su siti web che accettano Apple Pay, selezionando Apple Pay come metodo di pagamento e posizionando il dito sul Touch ID.
L'offerta di Apple Pay rappresenta un'importante tappa nella strategia di UniCredit relativa alla innovazione e alla digitalizzazione, che è parte rilevante del processo di trasformazione del modello di business della banca previsto da Transform 2019, con lo scopo di migliorare l'esperienza dei clienti e rinforzare la relazione della banca con gli stessi. Con l'integrazione di Apple Pay, i clienti UniCredit avranno a disposizione un sistema di pagamento sicuro, veloce e semplice.
Sicurezza e privacy sono l'elemento chiave di Apple Pay. Quando si utilizza una carta di credito o di debito con Apple Pay, i numeri della carta non vengono memorizzati sul dispositivo né sui server Apple. Un numero identificativo unico viene assegnato, criptato e salvato in sicurezza nell'elemento protetto del dispositivo. Ogni transazione è autorizzata con un unico codice dinamico di protezione, che cambia di volta in volta.
"Siamo entusiasti di portare in Italia Apple Pay fin dal giorno del suo lancio nel nostro Paese, poiché è una delle più rilevanti innovazioni tecnologiche e uno dei più diffusi sistemi di pagamento. In UniCredit, infatti, siamo costantemente impegnati a fornire ai nostri clienti soluzioni concrete a supporto dei loro bisogni finanziari e Apple Pay va proprio in questa direzione, con un meccanismo di pagamento semplice" - ha sottolineato Gianni Franco Papa, Direttore Generale di UniCredit. "In un mondo sempre più digitale, come dimostrano anche i recenti dati di Gruppo per il perimetro Italia con circa 3 milioni di clienti attivi online, 1.5 milioni di clienti mobile e la crescita di oltre il 60% delle vendite remote nell'ultimo anno, l'offerta di Apple Pay ai possessori delle nostre carte di credito in Italia testimonia la nostra forte attenzione a digitalizzazione e innovazione per servire al meglio i nostri clienti e rafforzare la nostra offerta commerciale; questo ci permette allo stesso tempo di generare valore per i nostri clienti, i nostri investitori e i nostri clienti".
Apple Pay è facile da configurare e gli utenti continueranno a ricevere tutti benefici e i vantaggi offerti dalle carte di credito e di debito.
Per fare acquisti nei negozi, Apple Pay è utilizzabile su iPhone SE, iPhone 6 e versioni successive e Apple Watch.
Lo shopping online tramite le app e i siti web che accettano Apple Pay consiste semplicemente nel tocco di un dito con Touch ID, senza compilare manualmente lunghi moduli o digitare ripetutamente le informazioni di spedizione e di fatturazione. Quando si pagano beni e servizi su app o Safari, Apple Pay è utilizzabile con iPhone 6 e versioni successive, iPhone SE, iPad Pro, iPad Air 2 e iPad mini 3 e versioni successive. Si può anche utilizzare Apple Pay su Safari con qualsiasi Mac prodotto dal 2012 in poi e dotato di sistema operativo MacOS Sierra e confermare il pagamento con iPhone 6 o versione successiva o Apple Watch o con Touch ID sul nuovo MacBook Pro.
Per maggiori informazioni: http://www.apple.com/apple-pay/
UniCredit è un Gruppo Pan-Europeo solido con un modello di banca commerciale semplice e con una piattaforma di Corporate & Investment Banking perfettamente integrata che mette a disposizione dei suoi 25 milioni di clienti una rete unica in Europa Occidentale e Centro Orientale. UniCredit offre competenze locali nonché una rete internazionale unica in grado di accompagnare e supportare la propria ampia base di clientela a livello globale, attraverso banche leader in 14 Paesi ed un network che si estende ad altri 18 Paesi in tutto il mondo. Le banche del Gruppo UniCredit hanno posizioni di leadership in Italia, Germania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Turchia.
Sciatori, snowboarder, camminatori di alta e bassa montagna, semplici curiosi: c'è un nuovo modo per vivere il mondo roccioso "in pendenza", la nostra amata montagna. Un modo per essere più sicuri durante le spensierate giornate di vacanza. Un modo per conoscere con precisione dove ci si trova, che massicci si hanno davanti ai propri occhi, che caratteristiche hanno i monti tutt'intorno. Ciò è possibile tramite una semplice app da scaricare sul proprio smartphone. Si chiama "PeakVisor" ed è l'innovativo prodotto di Routes Software, un'azienda con sede a Lomazzo (in provincia di Como), nata all'interno del polo tecnologico di ComoNext.
Ogni volta che siete in mezzo alla natura, prendete il vostro smartphone e aprite PeakVisor.
Inquadrate l'orizzonte e immediatamente visualizzerete il nome e l'altezza dei monti che sono intorno a voi. Potete condividere l'informazione con tutti i vostri amici, scattare foto e inviarle a chi desiderate. PeakVisor è il compagno perfetto in ogni zona di montagna.
Qualche esempio delle sue funzionalità? Permetterà di orientarsi e di sapere sempre con precisione il punto in cui ci si trova grazie all'altimetro e alla bussola 3D inseriti nell'applicazione. La videocamera del cellulare, inoltre, sfrutterà la realtà aumentata attraverso la funzione "Panorama di montagna 3D ad alta precisione": in questo modo tutte le cime avranno un nome e si potranno sapere, in un attimo, le loro caratteristiche principali.
Quante volte, davanti a un favoloso spettacolo della natura, ci si chiede: "Ma di che monte si tratta?". Ora tutti i dubbi saranno spazzati via. Mancanza di rete? No problem: PeakVisor funziona anche nella modalità off-line. Proprio un bel vantaggio in montagna dove spesso non è così semplice collegarsi a Internet.
In continuo aggiornamento sui contenuti e sulla qualità della user experience, l'applicazione è già disponibile per iPhone. È in fase di sviluppo, e pronta tra non molto, anche per Android. Già ora PeakVisor si sta dimostrando uno strumento utile per svariati tipi di persone di età differenti. Gli appassionati di sci alpinismo, ma anche gli amanti dell'arrampicata. Coloro che si limitano a una escursione giornaliera con tappa in baita o chi organizza vacanze (in famiglia o con amici) in luoghi di montagna.
Club Alpini, enti del turismo, gruppi di promozione del territorio e realtà che curano la sicurezza sui monti stanno iniziando a conoscere PeakVisor, capendone l'utilità anche per la propria attività.
Navigando sul sito peakvisor.com sarà più facile rendersene conto. Sicurezza e divertimento in montagna: PeakVisor offre questo e molto di più.
Fare acquisti dal PC poteva sembrare una scena di vita futuristica fino a qualche anno fa, invece oggigiorno questa scena appartiene alla quotidianità di moltissime persone. Nato e sviluppatosi dapprima negli Stati Uniti, il fenomeno dell'e-commerce ha preso sempre più piede anche nel territorio italiano diventando ormai una pratica comune.
Lo shopping online è più pratico di quello nei negozi perché permette di saltare la fila alla cassa e offre pagamenti sempre più sicuri e garantiti al 100%. I vantaggi degli acquisti sul web non si limitano al risparmio di tempo, ma si estendono anche alle tasche degli utenti, infatti online si trovano sempre ottime offerte. Il risparmio è la caratteristica tipica degli store virtuali e tra le diverse piattaforme promotrici di risparmio, si colloca Piucodicisconto, portale web gratuito che raccoglie le diverse promozioni relative a più di 1000 store in rete sia italiani che internazionali.
Il sito offre solo promozioni verificate suddivise tra offerte e codici sconto. Le prime segnalano uno sconto già applicato a listino o che si attivano automaticamente a carrello. I secondi invece sono il cuore del portale e usarli è davvero semplice e immediato: basta selezionare quello di nostro interesse e cliccare su "copia il codice". In questo modo il coupon è stato copiato in automatico e siamo pronti a raggiungere lo store tramite il tasto "vai al sito". Una volta riempito il carrello, al suo interno troveremo un box dove ci viene richiesto di inserire il codice promozionale, ed è lì che va finalmente incollato il nostro codice sconto. Una volta attivato, potremo verificare se lo sconto è stato applicato a carrello.
Con l'obiettivo di soddisfare le esigenze di ogni utente, Piucodicisconto raccoglie e propone occasioni di risparmio suddivise in ben 28 categorie: dall'abbigliamento all'elettronica, dai viaggi agli articoli per lo sport e tanto altro.
Una sezione è poi dedicata agli eventi: qui potrai trovare tutte le migliori occasioni di shopping per celebrare con il giusto acquisto ogni occasione dell'anno. Scegli che offerta visualizzare nelle feste come San Valentino, Natale, Pasqua, festa della mamma e del papà, ma anche i saldi online e le occasioni per il ritorno a scuola e approfitta delle occasioni a tema.
Inoltre, iscrivendoti alla newsletter potrai essere costantemente informato sulle promozioni relative ai diversi store, così ad essere sempre al passo col risparmio.
Si scarica gratuitamente dai principali store, funziona sia con il sistema iOS che con Android e consente sia di essere informati sulla presenza di bocconi avvelenati, ma anche di persone sospette, animali vaganti, risse, rifiuti abbandonati, sia di inviare la propria segnalazione anonima e allertare gli altri utenti.
Di Manuela Fiorini
"Carne trita con veleno rosso x topi + chiodi" è l'ultima segnalazione, di sabato 25 marzo, fatta da un utente di Parma che allerta su bocconi avvelenati trovati in piazzale Lubiana. Una delle tante, visibile sulla pagina Facebook della Comunità per Animali di Shally App.
Oltre 23.500 segnalazioni di cani avvelenati nel 2016, con un incremento di 5700 rispetto all'anno precedente. Randagi che "davano fastidio", ma anche cani di proprietà che durante una passeggiata hanno trovato un boccone avvelenato e ne sono rimasti vittime, con grande dolore di chi li considera veri e propri membri della famiglia. Di come intervenire e come denunciare ne abbiamo parlato in un recente articolo.
Un ulteriore aiuto arriva dalla tecnologia. Disponibile sui principali store per iOS e Android c'è Shelly, un'APP che consente di segnalare e di ricevere la segnalazione di bocconi avvelenati e di segnalarne a propria volta, in maniera rigorosamente anonima, la presenza.
All'APP si accede registrandosi e creando un proprio profilo. Attraverso la geolocalizzazione, viene visualizzata la zona in cui ci si trova con le eventuali segnalazioni. Si può zoomnare e spostarsi a piacimento sulla mappa per monitorare le segnalazioni attive in zone diverse dalla propria.
Ogni utente può inserire, poi, una o più sentinelle, cioè dei punti di interesse monitorabili (casa, ufficio, scuola, parco ecc) semplicemente inserendo l'indirizzo. Il primo è gratuito, gli altri hanno un costo di € 0,99, ma il punto gratuito può essere modificato senza costi aggiuntivi.
Attraverso l'icona con il logo di Shelly, che si trova in basso a destra, si apre il menù delle segnalazioni, che sono rigorosamente anonime. Si possono scegliere 12 diverse tipologie, tutte facilmente identificabili attraverso le icone. Oltre alla presenza di bocconi avvelenati, infatti, si può anche segnalare un animale vagante, ma anche atti vandalici, truffe, incendi, scippi, furti e rapine, bullismo, mezzi e persone sospette, risse, persone moleste e rifiuti abbandonati.
Una volta confermata la segnalazione, l'APP invierà una notifica agli utenti registrati nell'area di 1,5 km e a coloro che hanno posizionato nella zona una Sentinella. Le segnalazioni rimangono visibili alla Community sulla mappa per un tempo limitato in base alla tipologia. L'APP include anche una piccola guida sull'utilizzo e una breve descrizione delle segnalazioni.
INFO
Shelly si può scaricare gratuitamente dai principali Store. Disponibile per iOS e Android
www.shellyapp.co/animals
www.facebook.com/bocconiavvelenati
Sviluppo. La Regione sblocca 10,6 milioni di euro per portare la banda ultralarga in 96 comuni rurali, priorità a quelli di montagna: "Crescita e territorio, strategico investire in aree Appennino"
Da Piacenza a Rimini, gli interventi attraverso la programmazione dei fondi del Psr 2014-2020. L'assessore Caselli: "Rilanciare l'agricoltura di montagna, spesso penalizzata da difficili condizioni ambientali". L'assessore Donini: "Nuove opportunità di crescita con la realizzazione dell'Agenda digitale, entro il 2020 coperto l'intero territorio dell'Emilia-Romagna"
Bologna – La Montagna va in Rete. La Giunta regionale ha sbloccato oltre 10,6 milioni di euro di fondi europei per completare entro il prossimo quadriennio la copertura con la rete Internet ultraveloce del territorio rurale e in particolare di quello appenninico.
Il programma di infrastrutturazione digitale interessa 96 comuni (si tratta di interventi per collegare 33 municipi e 83 aree produttive) di cui 21 nella provincia di Bologna, 20 in quella di Parma, 10 in quella di Piacenza, 13 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Rimini, 11 in quella di Modena, 11 in quella di Forlì-Cesena, 2 in quella di Ravenna e 3 in quella di Ferrara.
I 10,6 milioni rappresentano la prima tranche di una dotazione finanziaria complessiva di circa 49,6 milioni che la nuova programmazione 2014-2020 del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) ha espressamente destinato all'implementazione delle infrastrutture digitali nelle aree rurali non ancora raggiunte delle reti in fibra ottica, con priorità - appunto - per quelle dell'Appennino. Un territorio dove praticare l'agricoltura spesso significa essere penalizzati da costi più elevati a causa di condizioni ambientali difficoltose. Un intervento che si inquadra nell'attuazione del piano dell'Agenda digitale regionale, che attraverso l'investimento di 255 milioni di euro tra risorse statali, regionali e comunitarie porterà entro il 2020 la banda ultra larga a 30 Megabit per secondo e a 100 Megabit per secondo rispettivamente nel 100% e nell'85% del territorio dell'Emilia-Romagna.
"Quella di montagna- sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli- è un'agricoltura di grande qualità, che dà prodotti tipici eccellenti. Senza dimenticare il ruolo degli agricoltori come 'custodi' del territorio, per ridurre il rischio idrogeologico e contrastare l'abbandono di aree vitali per la nostra regione. È pertanto strategico investire in queste zone, sia per rendere più agevole il fare impresa sia per favorire una maggiore competitività delle aziende agricole".
"Questa iniziativa- aggiunge l'assessore regionale all'Agenda digitale, Raffaele Donini- rientra nelle molteplici azioni dell'Agenda digitale dell'Emilia-Romagna e si inquadra in una strategia di ampio respiro per creare nuove opportunità di crescita e sviluppo per l'intero territorio regionale e migliorare l'accessibilità ai servizi digitali più avanzati".
Il programma degli interventi
L'intervento nei 96 comuni sarà realizzato da Lepida SpA, società in house della Regione per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione e dei servizi informatici di ultima generazione, nelle cosiddette "aree bianche", cioè quelle dove gli operatori privati non investono per scarsa redditività. In particolare, Lepida interverrà per estendere la rete delle dorsali. I lavori di installazione delle infrastrutture digitali, già appaltati alle ditte esecutrici, partiranno all'inizio di dicembre in base ad un cronoprogramma approvato nel maggio scorso dalla Giunta regionale. La seconda tranche di 39 milioni di euro di fondi del Psr sarà invece utilizzata per la realizzazione, a partire dal 2017, da parte di un concessionario che verrà selezionato da Infratel Italia, società in house del ministero dello Sviluppo economico, degli interventi necessari per l'accesso alla banda ultralarga di case, imprese e servizi pubblici. L'intero programma sarà appunto completato entro il 2020.
Le tratte già realizzate
Quest'ultimo intervento fa seguito a quello già realizzato nel 2015 grazie ad uno stanziamento di 8,5 milioni di euro del vecchio Psr 2007-2013 che portato alla posa di 250 chilometri di cavo in fibra ottica suddivisi in 16 tratte in ulteriori 33 Comuni appenninici dell'Emilia-Romagna.
I cittadini possono accedere alla rete internet con pc, smartphone o tablet. Accedere alla rete all'interno degli uffici postali è semplice e a portata di click.
Una realtà postale, quella dell'hinterland Parmense, più digitale ma anche più moderna e facile per i cittadini, le imprese e la Pubblica Amministrazione: è l'obiettivo principale di Poste Italiane con il lancio del nuovo servizio WiFi gratuito, facile e sicuro negli uffici postali.
Il collegamento gratuito alla rete internet è stato recentemente attivato anche nell'ufficio postale di Via F.lli Folli a Noceto. E' a disposizione della clientela un hot spot gratuito che ha il vantaggio di migliorare la Customer Experience e dà la possibilità di svolgere alcune attività propedeutiche ai servizi richiesti. E' stato inoltre già pianificato il progressivo ampliamento del numero degli uffici abilitati nel territorio provinciale.
In Emilia Romagna gli uffici postali con il servizio WiFi sono attualmente 157, di cui 15 nel Parmense (11 nel capoluogo) e saliranno ulteriormente nel corso dell'anno.
Accedere alla rete all'interno degli uffici postali è semplice e a portata di click: basta infatti registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale verrà inviato un messaggio con le credenziali per l'accesso al WiFi. A quel punto, attraverso smartphone, tablet o pc sarà possibile navigare su internet, dialogare sui social network o lavorare in attesa del proprio turno allo sportello.
Parma, 18 agosto 2016
Approda in Italia TensorTip MTX, un prodigio tecnologico creato dalla ricerca israeliana della CNOGA: in una scatoletta di 99,9 grammi è concentrato un laboratorio di analisi ematochimiche ed emodinamiche capace di restituire in tempo reale e senza prelievo di sangue 14 parametri fondamentali per valutare la condizione del paziente.
Giovedì 02 Giugno 2016 -
Approda in Italia TensorTip MTX, un prodigio tecnologico creato dalla ricerca israeliana della CNOGA: in una scatoletta di 99,9 grammi è concentrato un laboratorio di analisi ematochimiche ed emodinamiche capace di restituire in tempo reale e senza prelievo di sangue 14 parametri fondamentali per valutare la condizione del paziente: frequenza cardiaca (battiti al minuto), pressione arteriosa, saturazione di ossigeno, emoglobina, pH capillare, pressione parziale di O2, pressione parziale di CO2, Ossigeno ml/dL, Biossido di Carbonio mmol/L, pressione arteriosa media, portata cardiaca, gittata cardiaca, ematocrito, viscosità ematica, eritrociti oltre al flusso d’onda dal vivo della pressione ematica e il polso, mostrati sul display da 2,2 pollici.
Il dispositivo non invasivo TensorTip MTX è il primo al mondo in grado di misurare la pressione arteriosa emodinamica senza il pompaggio d'aria. Il Prof. Sergio Pillon, Presidente dell’ONSET, Osservatorio Nazionale Sanità Elettronica e Telemedicina, e membro del panel consultivo di eHealth Ventures, ha affermato: “Queste nuove tecnologie consentono il monitoraggio di parametri che finora potevano essere monitorati soltanto con test invasivi, condotti esclusivamente presso laboratori specializzati e in ospedale. Le opportunità offerte dalla tecnologia CNOGA possono ridurre enormemente le visite al pronto soccorso e valorizzare la figura del medico. Nel giro di pochi secondi, il medico può salvare sul computer una dettagliata valutazione del paziente e, se necessario, trasmetterla allo specialista per una seconda opinione”.
Il Prof. Pillon ha osservato inoltre: “L’analisi del flusso d’onda può fornire dati ancora più significativi, salvando parametri continui di pressione del sangue, saturazione ossigeno, portata cardiaca, gittata cardiaca e tutti gli altri parametri, per un’analisi offline “.
Il TensorTip Matrix sarà distribuito in Italia dalla Artech di Cavezzo (Modena), l'azienda rasa al suolo dal sisma emiliano del 2012, rinata con le proprie forze e oggi proiettata, attraverso la controllata al 100% Artech Virtual Clinic, verso il settore dei servizi evoluti nel campo della telemedicina.
Distribuzioni rivoluzionarie, alcune assunzioni e una nuova divisione per la telemedicina: così la Artech di Cavezzo, dopo la devastazione del 2012, torna a scommettere nel futuro. ll presidente Contini:“Risultato di sacrifici enormi e di duro lavoro, ancora neanche un euro dalle pratiche risarcitorie”
Modena, 30 Maggio 2016 -
Era il 29 maggio 2012 e, con la scossa di terremoto delle 9 di mattina che distrusse edifici e capannoni, della Artech di Cavezzo, piccola impresa distributrice di dispositivi biomedicali all’avanguardia come i cuori artificiali Jarvik 2000 e le protesi valvolari On-x, non rimase che un cumulo di macerie. “Dell’azienda – spiega Emilio Contini, presidente della Artech - restavamo io, mia moglie e i nostri collaboratori. Le persone per fortuna c’erano tutte, anche se piuttosto shoccate. E non c’era altro: computer, archivio, scorte erano persi per sempre. Allora abbiamo sentito banche e fornitori e abbiamo deciso: ripartire, da zero, senza delocalizzare, per rispetto dei nostri dipendenti e di questo territorio da cui eravamo partiti 20 anni prima”.
Dopo quasi tre anni passati in due container nel giardino dei Contini e il trasferimento, l’anno scorso, in una struttura all’avanguardia, realizzata in bioedilizia, negli ultimi mesi Artech ha ottenuto due nuove importanti distribuzioni: le rivoluzionarie sonde htee Imacor, per monitorare il paziente in continuo in terapie intensiva, e i sistemi di monitoraggio da remoto Techmedic NL, per domiciliarizzare i pazienti con la sicurezza di un flusso costante di dati sui parametri vitali, in tempo reale, verso le app dei medici in ospedale e nei data center delle strutture cliniche abilitate. Tutto ciò attraverso connessioni crittografate sia wifi sia su rete cellulare, per trasmettere in totale sicurezza informazioni sensibili sulla condizione del paziente e sulla sua localizzazione. E oltre alle nuove tecnologie, sono arrivate anche nuove persone: tre assunzioni per rinforzare il team.
Oggi viene ufficializzata la Artech Virtual Clinic (AVC), una divisione, sotto forma di nuova società controllata al 100% da Artech, che gestirà i servizi collegati alla telemedicina secondo i modelli proposti nelle linee guida ministeriali sull’argomento. “Ci rivolgiamo in primis al sistema sanitario – dice Contini – ma le applicazioni sono molto indicate anche per le assicurazioni e in generale per tutte le organizzazioni che hanno interesse a far stare bene i propri dipendenti e i propri clienti. Annunceremo presto una nuova distribuzione, un dispositivo che cambierà la vita ai medici italiani e ai loro pazienti perché si potrà avere in pochi minuti un insieme di parametri senza ricorrere a prelievi e procedure invasive, si sfrutta infatti una combinazione di ottica, laser e algoritmi di matematica quantistica”. La AVC si svilupperà con l’inserimento di giovani professionisti “nativi digitali” che dovranno immaginare e concretizzare sistemi di servizi basati sulle tecnologie distribuite dalla Artech.
“La nostra missione – conclude Contini – è di scovare tecnologie promettenti, validate scientificamente, per fare stare meglio i pazienti. Crediamo inoltre nel valore di dare lavoro ai talenti presenti nel nostro territorio. Noi vogliamo proiettarci verso il futuro, sia anticipando le dinamiche di mercato che creando del valore e delle opportunità per Cavezzo. Per questo non tolleriamo più gli appesantimenti burocratici legati alle procedure di risarcimento del terremoto. Non abbiamo a oggi ricevuto un solo euro di rimborso. Se ci fossero stati liquidati i fondi che ci spettano, pari a una piccola frazione del valore del danno che abbiamo subito nel 2012, non avremmo fatto altro che investirli in nuove opportunità di lavoro. Invece le pratiche, dopo mille passaggi, dopo essere state approvate ufficialmente, sono chiuse in qualche ufficio in attesa che qualcuno si ricordi di metterle in pagamento. E la beffa è che nel frattempo le imprese in odore di criminalità organizzata, come leggiamo sui giornali, continuano ad aggirare vincoli e controlli e trovano sempre il modo di addentare il denaro pubblico”.
Arriva anche a Parma e provincia l'innovativa T-Frutta, la prima app in Italia a introdurre il cash-back, meccanismo che permettere ai consumatori di risparmiare denaro quando acquistano prodotti in promozione presso la grande distribuzione.
Parma, 23 Maggio 2016
Arriva anche a Parma e provincia l'innovativa T-Frutta ( www.t-frutta.it ), la prima app in Italia a introdurre il cash-back, meccanismo che permettere ai consumatori di risparmiare denaro quando acquistano prodotti in promozione presso la grande distribuzione.
Come? Il sistema è semplicissimo: si fotografa lo scontrino e lo si invia a T-Frutta.
A spiegarlo meglio sono i promotori di questo servizio, ovvero Ubiq la start-up nata da uno spin-off dell'Università di Parma e acquisita poi da Sia all'inizio del 2016: "l'accredito del denaro - spiegano - avviene in modo facile e veloce, su conto corrente bancario, PayPal o tramite assegno, ed è spendibile liberamente, senza alcun vincolo o obbligo di nuova spesa o conversione in buoni. L'app è scaricabile gratuitamente dall'App Store o da Google Play". La tecnologia utilizzata da T-Frutta è quella di un sistema, proprietario e brevettato, che si basa sul riconoscimento dei dati contenuti negli scontrini di cassa cosiddetti "parlanti", ossia quelli che riportano le indicazioni dei prodotti acquistati).
Il servizio è già disponibile a Bologna, Ferrara, Milano, Modena, Reggio Emilia, Roma, Torino e nell'area Monza-Brianza. Oggi arriva anche Parma ed il passo successivo è quello di estenderlo su tutto il territorio nazionale entro l'estate. I numeri parlano di un vero successo: oltre 47mila utenti attivi, più di 385mila scontrini gestiti, per un cash-back erogato ai consumatori di oltre 486mila euro. E tutto questo a soli 12 mesi dal lancio della App.
"Con questa iniziativa – ha commentato Davide Pellegrini, Co-founder di T-frutta – intendiamo rivolgerci da un lato ai consumatori più orientati all'uso di strumenti digitali come app, wallet, mobile payment e interessati alle promozioni personalizzate, dall'altro alle industrie di marca che cercano nuove modalità di contatto e di fidelizzazione della clientela". Ad oggi sono circa 25 le aziende del largo consumo che hanno già utilizzato T-Frutta, tra queste Unilever, Barilla, Ferrero, San Pellegrino, Bolton Food, Lavazza, Grandi Salumifici Italiani, Heineken, Nivea Beiersdorf, Conserve Italia, ParmaReggio, Monini, Ponti, Branca, Campari, Fater, Rana, Alpro, Procter & Gamble, Auricchio, Yakult, A&D e Industrie Cartarie Tronchetti.
Come funziona l'App?
Si scarica gratuitamente dall'App Store o da Google Play, la si installa sullo smartphone e si possono vedere le promozioni sui prodotti che fanno risparmiare. Gli acquisti possono essere effettuati in tutti i negozi che utilizzano scontrini riportanti i dettagli dei prodotti comperati. Una volta scelto, si fotografa lo scontrino e lo si invia attraverso l'App a T-Frutta che, dopo aver letto le informazioni contenute nella ricevuta, accredita il denaro che potrà essere ricevuto con la modalità prescelta e speso liberamente.
Grazie alla segnalazione del sito monopattinoelettrico.eu diffondiamo la notizia dal mercato USA di molti hoverboard ritirati dagli scaffali dei principali centri commerciali.
Come segnalato dal sito monopattinoelettrico.eu, tutto questo sta accadendo in quanto l'Agenzia di sicurezza federale degli Stati Uniti, pare avesse richiesto una certificazione apposta per evitare che si verificassero fenomeni di auto combustione. Questo problema è legato soprattutto alle batterie che si potevano incendiare a causa del surriscaldamento e alla vicinanza del motore elettrico.
Per questo motivo le grosse catene di negozi hanno ritirato questi hoverboard dalla circolazione e anche ad Amazon è toccato bloccare le vendite dei prodotti privi di questa certificazione.
In Europa invece tutto tace ma altre certificazioni sono state richieste dai produttori di queste tecnologie si innovative, ma che possono diventare pericolose. Inoltre molti di questi prodotti sono utilizzati da bambini e per tale motivo è obbligatorio un occhio di riguardo in più.
Vedremo come andrà a finire questa storia, per ora Amazon USA ha ritirato numerosi hoverboard e la Comunità Europea ha richiesto normative e certificazioni più rigide per la diffusione nei mercati.
E' un grande giorno per gli amanti delle serie tv e del cinema: da oggi Netflix, la piattaforma tv via internet che ha cambiato le abitudini del pubblico nel mondo, è arrivata anche in Italia. Ai 63 milioni di abbonati in 50 paesi diversi, oggi si aggiungono anche quelli italiani. -
Parma, 22 Ottobre 2015 -
Lo possiamo definire un D-Day perché finalmente, dopo tanta attesa e parlare, Netflix è arrivato anche in Italia. Una piattaforma tv via internet che in pochi anni si è fatta largo nel mondo portando il pubblico a cambiare le proprie abitudini casalinghe perché, diciamolo senza mezzi termini, induce dipendenza. Chi conosce il mezzo saprà certamente di cosa si parla: maratone di serie tv, con tutti gli episodi da guardare uno dopo l'altro, ma anche un catalogo film fornitissimo e semplice da consultare. Il tutto ad un prezzo molto più che competitivo, ovvero il primo mese gratuito e poi con cifre che non superano i 12 euro per avere l'offerta completa.
Quindi, ai 63 milioni di abbonati in 50 paesi diversi, oggi si aggiungono anche quelli italiani.
Netflix è la piattaforma che offre film, serie tv originali e spesso esclusive, ma anche tanti programmi provenienti dal mondo, spesso con la possibilità di scegliere la lingua straniera desiderata, con o senza sottotitoli.
L'arrivo in Italia rappresenta un'ulteriore opportunità per Netflix, come sostiene il creatore Ted Sarandos "siamo qui non per distruggere il sistema italiano, ma per partecipare facendolo crescere e contribuendo alla produzione, il che significa lavoro per gli italiani. Aprire in Italia è un atto di fiducia''.
La grande comodità consiste nel fatto che si potrà accedere da Smart TV, tablet e smartphone, computer e da una serie di console per videogiochi e set-top box connessi a Internet, oltre che da Apple TV e Google Chromecast. All'attivo due le partnership già siglate: Telecom Italia e Vodafone.
La piattaforma tecnologica debutterà nel gennaio 2016. Dopo l'accredito sul portale sarà possibile, per chiunque, eseguire ogni tipo di transazione anche via telefonino, micropagamenti compresi. Borghi: siamo di fronte alla possibilità di semplificare i pagamenti con la pubblica amministrazione riducendo sensibilmente il costo dell'operazione.
di Lamberto Colla Parma 11 settembre 2015 -
Nella splendida cornice dell'Abbazia Valserena, è stato presentato l'innovativo progetto per le transazioni finanziarie che rivoluzionerà, agevolandoli e abbattendone sensibilmente i costi, qualsiasi tipo di pagamento, verso pubbliche amministrazioni comprese.
Semplicemente utilizzando il proprio "telefonino" che, in questa nuova veste, assumerà la funzione di vero e proprio "borsellino o meglio portafoglio elettronico". Dall'acquisto del pane al pagamento della retta dell'asilo per passare alle multe o qualsiasi altra necessità.
Un progetto nato in seno all'Università di Parma che si avvale delle competenze di partner tecnici che, c'è da scommetterci, porterà l'ateneo parmense a svettare nelle classifiche nazionali.
Innovazione e alto contributo di servizio sembra essere il principio ispiratore del progetto.
A fare gli onori di casa al qualificato pubblico intervenuto all'Auditorium del CSAC (Centro Studi e Archiviazione dell'Università di Parma) ospitato all'interno dell'Abbazia Valserena recentemente restaurata, è stato lo stesso Rettore dell'Università di Parma professor Loris Borghi sottolineando che "siamo di fronte alla possibilità di semplificare i pagamenti della pubblica amministrazione e anche forse di fare risparmiare qualcosa all'utente a alla pubblica amministrazione. Questo è uno strumento che, mi sembra di avere inteso, sia piuttosto innovativo nel panorama nazionale. Non voglio entrare nello specifico del progetto ma ringraziare tutti coloro che hanno lavorato attorno a questa realizzazione tra i quali, visto che non è al tavolo dei relatori, il professor Franceschini".
Al Professore Luca Fornaciari, Delegato del Rettore al Bilancio, il compito di illustrare nel dettaglio il progetto, le motivazioni, gli scopi e i tempi di realizzazione. "E' uno strumento che consentirà di effettuare pagamenti veloci, sicuri e a costi molto minori rispetto agli strumenti attualmente in uso come ad esempio la carta di credito. Sostanzialmente questo strumento consente di realizzare direttamente i pagamenti verso la pubblica amministrazione semplicemente con il trasferimento diretto dal conto del cittadino al conto corrente dell'ente con un semplice click utilizzando lo smartphone. E' uno strumento informatico di pagamento che agevola il trasferimento di contante, riduce il numero di intermediari tra cittadino e ente e abbatte i costi Stimiamo che dovrebbe costare un terzo rispetto a quello che attualmente costa l'utilizzo delle carte di credito."
Sarà una società "Spin-Off" - illustra l'accademico - a dare concretezza al progetto alla quale parteciperanno anche i qualificati partner tecnici e la nuova società assumerà il ruolo di AISP (Account Information Service Provider) in quanto gestore delle coordinate IBAN che il Cittadino conferirà al momento della registrazione. Attraverso l'APP messa a disposizione dalla piattaforma digitale, il Contribuente autorizzerà il pagamento verso un Ente pubblico che si realizzerà attraverso la partecipazione dello "Spin-off" in qualità di depositario delle coordinate bancarie e di un partner dell'Ateneo che, fornendo infrastrutture tecnologiche e bancarie, verrà ad assumere il ruolo di PISP (Payment Initiation Service Provider), garantendo il collegamento con il sistema bancario.
Il programma, conclude il professor Fornaciari, prevede l'inaugurazione nel gennaio 2016 con la piattaforma completata e, seppure i tempi siano molto stretti, completate le convenzioni con gli enti almeno dell'Emilia Romagna.
Sono quindi intervenuti i rappresentanti dei due partner tecnici del progetto universitario a illustrare le motivazioni del loro coinvolgimento nel progetto "Iban to Iban".
Per Federico Ruggiero, intervenuto in rappresentanza di CREDEMTEL (Gruppo CREDEM) la partecipazione al progetto è coerente con le motivazioni che stanno alla base della creazione stessa di società fondata nel 1989. "Credemtel è sorta per costituire una sorta di osservatorio tecnologico libera da vincoli e osservando il mercato per cercare di individuare quelle che avrebbero potute diventare le soluzioni tecnologiche più innovative. Noi crediamo che il progetto IBAN TO IBAN rappresenti proprio una innovazione tecnologica nell'ambito dei servizi di incasso pagamento con un forte potenziale in termini di sviluppo."
Conclude la serie di interventi Zoran Radumilo in rappresentanza di SAP Italia Spa, sottolineando come la digitalizzazione abbia realizzato una connessione del solo 2% di quanto connettibile e perciò molta strada e molto lavoro c'è da fare in questo senso. Molto importante per una attività del genere sono la "tecnologia e una costellazione di partner. Parlando di SAP in Italia abbiamo 200 partner e abbiamo iniziato a collaborare molto intensamente con le università. Ne abbiamo 14 adesso che aderiscono al SAP University Alliance Program." In sintesi per essere di successo in questo contesto le aziende non possono lavorare isolate ma creare un ecosistema di partner per sviluppare le soluzioni effettivamente richieste dal mercato. "Siamo orgogliosi, conclude Radumilo, di essere stati coinvolti in un progetto così importante che darà vantaggi ai cittadini".
Molte le domande che sono seguite e incentrate a comprendere i livelli di sicurezza che il sistema potrà garantire al cittadino.
Fuori programma ma ben accolto da tutti l'invito del Rettore a seguirlo nella visita all'interno dell'Abbazia Valserena che oggi, dopo soli 10 mesi lavoro, ospita il CSAC con il museo dove sono esposte 700 opere dei 12 milioni di pezzi raccolti dal professor Quintavalle in 50 anni di lavoro.
Un risultato di recupero eccellente che val la pena di andare a visitare.
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