Regione Emilia Romagna
Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/
Agricoltura. Multe ai proprietari di fondi con rampe di accesso ad argini.
Bologna, 18 giugno 2014 -
"Una situazione grottesca". È il giudizio di Gianguido Bazzoni (Fi-Pdl) a proposito delle sanzioni amministrative che il Servizio tecnico di bacino di Romagna, sede di Ravenna, sta facendo pervenire, a seguito di accertamenti ai sensi della L.r.7/2004), ai proprietari di fondi agricoli che hanno rampe di accesso su strade che corrono sulla sommità degli argini dei fiumi e che, tra l'altro, - precisa - "spesso servono più fondi, e non solo quello che si affaccia sulla strada".
Sulla questione, Bazzoni ha presentato un'interrogazione alla Giunta, ricordando che "le rampe esistono da più di cent'anni e non era mai stato richiesto un contratto di concessione", a differenza di quanto "normalmente fanno i Comuni o i Consorzi di bonifica per situazioni analoghe". E tuttavia – sottolinea il consigliere - la Regione "invece di informare per tempo gli utenti che bisognava iniziare a pagare, è passata subito alla sanzione senza che nessun bollettino sia mai arrivato a domicilio con l'importo da pagare". Inoltre, "a differenza dei Consorzi di bonifica, non ha predisposto l'invio di bollettini a casa dei proprietari, creando notevoli disagi e incertezze".
Il capogruppo Fi-Pdl chiede pertanto alla Giunta regionale se non ritenga che si possa configurare un abuso nel fatto di sanzionare improvvisamente i proprietari senza che prima vi sia stata la richiesta di un contratto di concessione e la definizione dell'importo da pagare. Bazzoni sollecita infine la Regione ad intervenire immediatamente per "sanare il pregresso annullando le sanzioni" e per "definire modalità precise per le concessioni", rendendo pubblici gli importi da pagare e soprattutto predisponendo l'invio dei bollettini agli interessati. (is)
(Regione Emilia Romagna)
A San Paolo dal 24 al 27 giugno, sette aziende dell'agroalimentare regionale porteranno il meglio della loro produzione -
Parma, 20 giugno 2014 -
Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano alla conquista dei Mondiali di calcio. I prodotti tipici emiliano-romagnoli salpano infatti per il Brasile dove saranno tra i protagonisti di "Sial Brazil" la fiera dell'alimentare in programma all'Expo Center Norte di San Paolo dal 24 al 27 giugno 2014.
Un'altra occasione di incontro tra il made in Italy e il mondo del pallone, sulla scia della campagna "Io mangio italiano" del Mipaaf che ha come testimonial d'eccezione il ct della Nazionale Cesare Prandelli. Ma anche una vetrina importante per le eccellenze regionali e per sette aziende: le modenesi ABCD, Società Agricola Aceto Modena, Fondo Montebello, Compagnia del Montale, tutte produttrici di aceto balsamico e tradizionale di Modena;la piacentina Il Casello produttrice di Gutturnio, Malvasia, Ortrugo; la bolognese Felsineo con la Mortadella Bologna Igp e l'azienda Forgrana di Reggio Emilia con il Parmigiano Reggiano.
L'iniziativa è organizzata nell'ambito di Deliziando, il progetto di promozione all'estero dei prodotti e vini regionali di qualità promosso da dall'Assessorato Agricoltura della Regione e da Unioncamere Emilia-Romagna.
"Una grande opportunità per il nostro agroalimentare in un momento di particolare visibilità per il Brasile, senza dubbio un mercato emergente tra i più interessanti – commenta l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – l'Emilia-Romagna vanta il più altro numero di prodotti Dop e Igp ed è la prima regione italiana per export agroalimentare, con il 16% del totale nazionale. Iniziative come questa sono importanti per rafforzare ulteriormente la nostra presenza all'estero e far conoscere nel mondo lo straordinario patrimonio di eccellenze enogastronomiche dell'Emilia-Romagna".
"La partecipazione a Sial Brazil – sottolinea il presidente di Unioncamere regionale, Maurizio Torreggiani - testimonia la grande attenzione del mercato sudamericano per i prodotti dell'agroalimentare italiano, percepiti come di eccellente qualità e simbolo di ricercatezza e di "saper vivere" e conferma la forte attività di incoming svolta dal progetto Deliziando negli ultimi anni per rafforzare il ruolo delle produzioni di eccellenza dell'Emilia-Romagna. "
Buyer brasiliani avranno incontri mirati con le aziende regionali. La presenza emiliano-romagnola è supportata anche da una serie di attività di comunicazione e di promozione, a cura del Desk camerale a San Paolo, che costituisce un punto di riferimento per coinvolgere operatori di settore e stampa specializzata.
Successo dei vini emiliano-romagnoli a Londra
I grandi vini dell'Emilia-Romagna anche a Londra dove si è da poco conclusa la London Wine Fair, il più importante punto d'incontro tra i produttori, importatori e ristoratori dei diversi settori della distribuzione organizzata e della ristorazione. Sono tredici le piccole medie imprese emiliano-romagnole che hanno partecipato, oltre ai principali consorzi Dop e Igp. Tanti gli operatori economici presenti che hanno potuto degustare i vini emiliani Gutturnio, Malvasia, Lambrusco, Pignoletto e i vini romagnoli capitanati dal Sangiovese, l'Albana, il Trebbiano e il Pagadebit. Queste le 13 aziende che hanno partecipato alla fiera di Londra: Cantine Quattro Valli, Casabella, "Il Casello" (Piacenza), Ariola (Parma), Donelli Vini e Lusvardi Wine (Reggio Emilia) Compagnia del Montale (Modena), Due Aironi (Bologna), La Casetta e Treré (Ravenna), e le romagnole Lucchi Sergio, Celli, Condè (Forlì-Cesena).
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Ricerca e innovazione: con Spinner 149 aziende, 2000 nuovi occupati e oltre 500 mila persone coinvolte. L'assessore Patrizio Bianchi: "Con Spinner abbiamo creato un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio" -
Parma, 20 giugno 2014 -
Imprese innovative, startup, spinoff, ricerca, sviluppo e soprattutto nuovi occupati: sono queste le parole chiave emerse dal racconto dell'esperienza Spinner, il Programma regionale di interventi per la qualificazione delle persone nel settore della ricerca e della innovazione tecnologica cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Oltre 13 anni di lavoro che hanno permesso in Emilia-Romagna di investire nella crescita del territorio e far nascere 149 nuove aziende delle quali 115 ancora attive, con un tasso di sopravvivenza pari al 77% e un fatturato medio in crescita costante. Tra queste anche 60 spinoff accademici, risultati che rendono la Sovvenzione Spinner best practice delle politiche per gli spin off in ambito universitario. I traguardi di Spinner sono stati presentati ieri in Regione al convegno Work Maker.
"Durante la sua attività, Spinner è stato capace di creare un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio - ha detto l'assessore regionale alla Ricerca e Università Patrizio Bianchi - Continueremo ad investire per creare nuova occupazione e occasioni di autoimprenditorialità, coinvolgendo le scuole medie superiori, rivolgendoci non solo alla ricerca ma anche alla creatività e pensando un programma rivolto non soltanto ai giovani".
"Spinner è stata un'esperienza di lungo periodo - ha detto Paolo Bonaretti, presidente del Consorzio Spinner - con cui si è trasferita l'alta specializzazione di laureati e dottorandi alle imprese che volevano innovarsi, creando le condizioni per un ambiente stimolante che tutela e valorizza i talenti e permette lo sviluppo tecnologico ed economico del territorio".
Nelle azioni di trasferimento tecnologico degli 869 nuovi posti di lavoro creati, circa il 60% coinvolge le imprese ospitanti o l'ambito della ricerca per un legame stretto con l'università. Investire sul capitale umano, premiare l'istruzione e supportare l'innovazione delle imprese sono stati i pilastri delle azioni Spinner che hanno messo al primo posto le persone. Più di 500 mila persone che hanno potuto usufruire di questo percorso, avviato nel 2001, che ha dato ai giovani laureati e laureandi un incentivo alla creatività e al mettersi in gioco.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)