Regione Emilia Romagna
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Si vota solo domenica a Fidenza, Correggio, Modena, Sassuolo, Vignola, Molinella, Savignano sul Rubicone, Lugo e Riccione. Interessati 304.289 elettori. Si vota dalle 7 alle 23 -
Parma, 6 giugno 2014 –
Turno elettorale supplementare per nove Comuni dell'Emilia-Romagna (tra cui un capoluogo di provincia, Modena) con oltre 15 mila abitanti. Domenica 8 giugno turno di ballottaggio, tra i due candidati meglio piazzati al primo turno, per eleggere il primo cittadino a Fidenza, Correggio, Modena, Sassuolo, Vignola, Molinella, Savignano sul Rubicone, Lugo e Riccione.
A tornare in cabina elettorale saranno 304.289 elettori (145.186 uomini e 159.103 donne) circa il 15% di quelli che hanno votato il 25 maggio scorso (dove gli elettori nei 255 comuni erano oltre 2,1 milioni).
Si vota dalle 7 alle 23 e l'elettore dovrà esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale.
Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione. Per il turno di ballottaggio si sceglie solo tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti: l'elettore vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
Al ballottaggio viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori "apparentamenti" nel secondo.
Essendo il turno di ballottaggio come una prosecuzione delle operazioni del primo turno, potranno votare in occasione del ballottaggio solo gli elettori che abbiano maturato il relativo diritto entro il 25 maggio 2014 (giorno in cui ha avuto inizio la votazione del primo turno). Gli elettori aventi diritto al voto, potranno partecipare al turno di ballottaggio anche se non si sono recati alle urne per la votazione del primo turno.
Sul portale della regione un sito dedicato alle elezioni europee ed amministrative
http://www.regione.emilia-romagna.it/elezioni
I ballottaggi in Emilia-Romagna
Nella città della Ghirlandina Gian Carlo Muzzarelli (sostenuto da Pd, Sel, Centro Democratico, Moderati per Modena e Comunisti Italiani) con il 49,71% dovrà affrontare nel secondo turno il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Marco Bortolotti che ha raggiunto il 16,33% dei voti.
A Sassuolo (Mo) tra centrosinistra e centrodestra. Claudio Pistoni (sostenuto da Pd, Lista Civica - Pistoni Sindaco, Sel e Lista Civica – Usai) che ha raggiunto il 46,49% dei consensi (10.156 voti) e il sindaco uscente Luca Caselli (31,64%, pari a 6.913 voti) sostenuto da Forza Italia, Lista Civica – Sassolesi, Lega Nord e Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale.
Sarà ballottaggio anche a Vignola (Mo) tra Giancarlo Gasparini, candidato espresso da Pd e "La Vignola che vogliamo", e Mauro Smeraldi, sostenuto da tre liste civiche ("Vignola cambia", "Vignola per tutti" e "Città di Vignola": il primo ha raccolto 5.649 voti (44,87%), il secondo 4.278 (33,98%).
Ballottaggio a Fidenza (Pr) tra Andrea Massari che ha raccolto il 48,27% delle preferenze (pari a 6745 voti) e Francesca Gambarini che ha raggiunto il 20,75% (con 2899 voti). I due candidati sono sostenuti rispettivamente da una coalizione di centrosinistra e da una coalizione di centrodestra.
Turno di ballottaggio per decidere il sindaco di Lugo (Ra): tra due settimane si confronteranno Davide Ranalli con il 48,39% pari a 8875 (Pd, "Lista civica Propsettiva 2030", Sel e Idv) e Silvano Verlicchi con il 21,87% pari a 4011 voti (liste Per La Buona Politica - Lugo Popolare - Lugo Libera).
Sfida supplementare per stabilire il sindaco di Molinella (Bo). Si sfideranno Lorenzo Catozzi (Alleanza civica Riformista e Molinella Civica) che ha raggiunto il 41,81% dei consensi (3.664 voti) e Dario Mantovani (Pd) al secondo posto con il 40,67% (3.564 voti).
A Correggio (Re) ballottaggio tutto in rosa. Confronto tra Ilenia Malavasi (48,24%, pari a 6.617 voto), sostenuta da Pd, Forum per Correggio, Italia dei Valori e Centro Democratico, e Manuela Bertani (12,76%, pari 1.750 voti) del Movimento 5 Stelle.
Nel Comune di Riccione (Rn) turno supplementare di ballottaggio tra Fabio Ubaldi (sostenuto da coalizione centrosinistra) che ha ottenuto 8.853 voti (45,06%) e Renata Tosi (centrodestra) con 6.820 voti ( il 34,71%) .
Turno di ballottaggio anche a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena): la sfida sarà tra Filippo Giovannini, che con il Pd e "La sinistra per Savignano" ha ottenuto il 38,35% (3.460 voti), e Rodolfo Baldacci, a cui è andato il 27,53% (2.484) con Forza Italia, Lega Nord e la lista civica "Savignano Oltre".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Dopo i 210 milioni ottenuti dal Governo, partono i risarcimenti ai privati con un plafond di 50 milioni di euro. Definite le modalità di concessione dei contributi. Altri 25 milioni per gli interventi sul nodo idraulico di Modena. In arrivo ulteriori ordinanze per attività economiche, opere pubbliche e beni culturali. Il presidente Errani: "Un riconoscimento importante per i cittadini che, dopo il terremoto, hanno dovuto affrontare anche questa calamità"
Modena, 5 giugno 2014 -
Al via i risarcimenti per i danni causati dall'alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d'aria del 3 maggio 2013: tre provvedimenti firmati oggi dal commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani definiscono le modalità per ottenere i contributi per i privati e il primo piano di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena. Reso disponibile un plafond fino a 50 milioni di euro per i risarcimenti ai privati, firmata anche l'ordinanza necessaria per la messa in sicurezza del territorio con interventi programmati per 25 milioni di euro (di cui 15 provenienti dai 210 milioni previsti dal Governo), che partiranno già nel mese di giugno.
Si procederà poi al ripristino delle opere pubbliche danneggiate delle strutture pubbliche sociali e sanitarie, religiose, sportive e dei beni di interesse storico e artistico. Quindi si procederà con le ordinanze per le attività economiche e per la piena ripresa delle attività produttive ed agricole, ma anche con un secondo programma di interventi per la sicurezza del nodo idraulico di Modena.
"Dopo aver ottenuto dal Governo lo stanziamento di 210 milioni di euro per far fronte alle calamità che hanno colpito il nostro territorio già duramente provato dal terremoto, è ora importante che si avvi il percorso di pieno riconoscimento dei danni - ha commentato il presidente Errani -, con significativi contributi anche per le abitazioni colpite ed il ripristino della loro funzionalità".
Istituita una cabina di regia
L'ordinanza numero 1 formalizza la creazione, all'interno del Comitato istituzionale e di indirizzo per il sisma 2012, di una cabina di regia con il compito di assicurare il raccordo istituzionale tra gli enti interessati e di concordare gli interventi necessari per il superamento delle emergenze. Ne fanno parte, oltre al commissario, i presidenti delle province di Bologna e Modena e i sindaci dei comuni colpiti: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena, Castelfranco Emilia, Mirandola, San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna.
Per assicurare la presenza di un organismo operativo nel territorio più prossimo alle comunità interessate, viene contemporaneamente costituito uno staff tecnico presso la struttura organizzativa di Protezione civile della Provincia di Modena e coordinato dalla Dirigente della protezione civile della Provincia di Modena in accordo con l'Agenzia regionale di protezione civile, a supporto del Comitato istituzionale. É composto dai rappresentanti delle strutture tecniche della Regione, delle Province di Modena e Bologna, di Aipo e dei Consorzi di bonifica interessati.
Come ottenere i contributi
L'ordinanza numero 2 del 5 giugno 2014 stabilisce che saranno risarciti (con un plafond fino a 50 milioni) i danni conseguenti alla tromba d'aria del 3 maggio 2013 nelle province di Bologna e Modena e agli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014 nella provincia di Modena in riferimento a parti comuni di immobili ad uso abitativo, unità immobiliari adibite ad abitazione principale comprese le unità abitative rurali, beni mobili essenziali e funzionali all'uso abitativo ubicati nelle abitazioni principali danneggiate, beni mobili registrati.
In particolare sono riconosciuti i danni fino ad un massimo di 15.000 euro per il ripristino di beni mobili essenziali e funzionali all'uso abitativo, tra cui arredi ed elettrodomestici. Per quanto riguarda i beni immobili viene riconosciuto il valore del danno comunicato in fase di ricognizione, fino ad un massimo di 85.000 euro. Per facilitare i cittadini, per valori inferiori a 15.000 euro si presentano le sole documentazioni giustificative di spesa, mentre per valori superiori sarà richiesta una perizia asseverata il cui costo viene coperto. I danni superiori ad 85.000 euro saranno oggetto di apposito e successivo provvedimento.
Tutte le spese sostenute successivamente alla data di entrata in vigore dell'ordinanza sono ammissibili solo se giustificate da fatture, ricevute fiscali o altri documenti intestati al beneficiario e corredati da quietanza di pagamento.
Le principali scadenze
Entro il 31 luglio 2014 devono essere presentate le domande di contributo.
Entro il 30 ottobre devono essere sostenute le spese per la riparazione dei danni o l'acquisto di beni mobili ammissibili, distrutti o danneggiati.
Entro il 30 giugno 2015 devono essere sostenute le spese per il ripristino dei beni immobili distrutti o danneggiati.
Nei casi in cui alla domanda di contributo da presentare entro il 31 luglio 2014 siano allegate tutte le documentazioni di spesa, i Comuni provvederanno a liquidare i privati. Le documentazioni di spesa sono comunque da presentare entro il termine massimo del 30 giugno 2015.
Per quanto riguarda, invece, le automobili (quindi beni mobili registrati), il risarcimento riconosciuto è equivalente al valore commerciale del bene alla data dell'evento calamitoso, secondo il listino ufficiale Eurotax Giallo del mese di gennaio 2014 per gli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014, del mese di maggio 2013 per la tromba d'aria del 3 maggio 2013. Potrà essere risarcito, secondo tali parametri, un numero di auto riacquistate pari a quelle perdute.
Interventi nodo idraulico di Modena
L'ordinanza numero 3 che riguarda gli interventi urgenti da effettuare sugli argini dei fiumi Secchia e Panaro è l'altro tassello fondamentale approvato per un primo stralcio di interventi urgenti, funzionali al ripristino del reticolo colpito per giungere a una piena operatività prima della prossima stagione autunnale.
Gli interventi (per 25 milioni di cui 15 previsti dal decreto governativo) riguardano la mitigazione del rischio idraulico sul reticolo idrografico minore, per i fiumi Secchia e Panaro è previsto il completamento degli interventi già accantierati da gennaio a oggi e quelli immediatamente accantierabili per il miglioramento della stabilità degli argini nei confronti dei fenomeni di filtrazione (in particolare per il fiume Secchia); la riduzione del dissesto attraverso la ripresa di frane (nello specifico per il fiume Panaro); il ripristino della percorribilità sulle sommità arginali; il ripristino delle arginature danneggiate da tane di animali; la rimozione del materiale flottante, la modellazione morfologica, uno sfalcio straordinario, la riduzione di presenze arbustive e arboree sulle arginature e in alveo. Infine gli interventi saranno mirati anche al ripristino del reticolo di bonifica interessato dagli eventi alluvionali, a partire da quelli realizzabili anche su canali invasati per la stagione irrigua.
I provvedimenti sul sito della Regione
I provvedimenti - come prevede il Decreto legge numero 74 del 12 maggio del Consiglio dei ministri - sono stati adottati da Errani in qualità di Commissario delegato alla ricostruzione, in accordo con le amministrazioni locali e l'Agenzia regionale di Protezione civile. Le ordinanze firmate oggi (numero 1 e 2, 3 del 5 giugno 2014) e il decreto legge sono consultabili sul sito della Regione all'indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/i-provvedimenti-per-alluvione-e-tromba-daria.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Rabboni: siamo la prima regione per export, con una quota del 16% del dato nazionale. Ma dobbiamo crescere ancora facendo gioco di squadra a livello nazionale
Parma, 3 giugno 2014 -
Cresce l'export dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli che nel 2013 hanno raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi 471 milioni, mettendo a segno rispetto all'anno precedente un + 5,4% , a fronte di un aumento, su scala nazionale del 4,9%. Un dato tanto più importante se confrontato con il calo dei consumi interni in atto da alcuni anni. Il dato è stato fornito oggi a Bologna in occasione della presentazione del Rapporto agroalimentare dell'Emilia-Romagna, promosso da Regione e Unioncamere, che fotografa l'andamento dell'agricoltura e dell'industria alimentare regionale. "Siamo la prima regione per export agroalimentare in Italia, con una percentuale del 16%, dato che ci pone davanti anche alla Lombardia – ha spiegato oggi l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – ma vogliamo crescere ancora, perché siamo la terra della Food Valley, abbiamo la più alta quota di prodotti Dop e Igp e grandi marchi famosi nel mondo".
Per Rabboni la ricetta per competere sui mercati sta in un rafforzato gioco di squadra a livello nazionale. "Dobbiamo muoverci in sintonia con i recenti provvedimenti assunti dal Governo, per contrastare le barriere non tariffarie e per garantire anche fuori dall'Europa la tutela dalle contraffazioni delle nostre più importanti Dop Igp. Per questo è indispensabile che anche l'accordo di libero scambio che si sta predisponendo tra Ue e Usa sia sulla falsariga di quello con il Canada che introdotto anche in quel Paese il riconoscimento dei prodotti a denominazione d'origine europei" - ha sottolineato l'Assessore, ricordando l'accordo in corso con lo Stato del Delaware per l'esportazione di Pere Abate e delle altre Dop e Igp dell'Emilia-Romagna.
Tra i recenti provvedimenti del Governo richiamati da Rabboni anche la decisione per il prossimo anno di triplicare i fondi per la commercializzazione e promozione delle Dop e Igp in Usa e Canada attraverso la grande distribuzione organizzata.
Proprio per concorrere al gioco di squadra nazionale l'assessore ha indicato la necessità che Regione e Unioncamere "indirizzino su Canada, Stati Uniti e Cina le proprie iniziative di accompagnamento all'estero delle piccole imprese agroalimentari, integrando tale azione con la formazione di reti di impresa e aggregazioni commerciali che possano agire autonomamente".
Dal canto suo la Regione aiuterà le imprese agroalimentari dell'Emilia-Romagna ad andare sui mercati esteri, sia grazie alle risorse dell'Ocm vino (circa 9 milioni di euro all'anno per la promozione extra Ue), sia attraverso le risorse del nuovo Psr espressamente destinate alla promozione e alle reti di impresa per la commercializzazione sui paesi esteri.
Molto potrà venire anche da Expo 2015. In vista di questo importante appuntamento già ora si sta lavorando a una serie di eventi commerciali incardinati sulle fiere Cibus, Cibus Tech e Sana oltre a un bando che finanzierà iniziative di incoming di buyer stranieri.
Anche per Maurizio Torreggiani presidente di Uniocamere, "il primato dell'Emilia-Romagna nell' export di prodotti agroalimentari va considerato un punto di partenza. Sta a noi, come sistema territoriale, lavorare d'iniziativa per aumentare il numero delle imprese esportatrici aiutandole a cogliere le opportunità. Le Camere di commercio sono impegnate a sostenere il riposizionamento delle aziende nello scenario internazionale, agendo in sinergia con i principali soggetti, a cominciare dalla Regione. Raccogliere la sfida di Expo 2015 significa puntare a ottenere ricadute permanenti sullo sviluppo del territorio regionale".
Proprio sull'internazionalizzazione dei mercati ha centrato l'attenzione il Rapporto 2013, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Giovanni Anania, professore di politica economica esperto in commercio e relazioni internazionali dell'Università della Calabria, John Pastor, direttore dell'International Trade and Development dello Stato del Delaware (Usa), Helmuth Senfter consigliere di Grandi salumifici italianie Li Shaofeng, primo segretario dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.
L'andamento delle esportazioni
Le esportazioni agroalimentari emiliano-romagnole crescono e crescono di più delle importazioni (+5,4% contro +1,8%), con effetti positivi sul saldo commerciale che tra 2012 e 2013 migliora di 164 milioni di euro. Disaggregando il dato complessivo, tra le voci più significative dell'export emiliano-romagnolo vi sono i salumi con un valore di 608 milioni di euro e un aumento sul 2012 del 9%, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari con 604 milioni e un +6% , pasta e derivati dai cereali (600 milioni, +3,6%), il vino (392 milioni, +9,8%). Tra i prodotti agricoli regina incontrastata è la frutta fresca ( che rappresenta da sola il 55,9% delle esportazioni agricole regionali ) con un valore di 469 milioni di euro, ma una flessione rispetto al 2013 del 3,4%.
L' annata agraria 2013
Per quanto riguarda l'annata agraria 2013, il Rapporto, curato dal professor Roberto Fanfani dell'Università di Bologna, ha evidenziato, confermando le prime anticipazioni, una riduzione del 3 % della produzione lorda vendibile. Un arretramento dovuto essenzialmente al forte maltempo primaverile, con diffusi fenomeni di dissesto specialmente nelle aree appenniniche, e la tromba d'aria che a maggio ha colpito le province di Bologna e di Modena. Tale flessione tuttavia non ha impedito all'agricoltura emiliano-romagnola di confermare un valore di 4,35 miliardi di euro di Plv, consolidando i buoni risultati degli ultimi anni. In aumento, dell'1,5% netto il valore aggiunto, ma a causa dell'aumento dei costi fissi, la redditività delle aziende scende dell'1,3%.
In allegato: la plv per provincia
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)