Regione Emilia Romagna
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Ricostruzione post sisma, il sistema bilaterale delle costruzioni e dell'edilizia dona alla Regione 1 milione e 66 mila euro per realizzare micro residenze per anziani nei comuni modenesi di Concordia e Camposanto -
Modena, 4 luglio 2014 –
Continua la gara di solidarietà per la ricostruzione dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012. Il sistema bilaterale delle costruzioni e dell'edilizia dona alla Regione Emilia-Romagna 1 milione e 66 mila euro: la donazione servirà a realizzare due micro residenze per anziani nei comuni modenesi di Concordia e Camposanto. Con le due strutture di Concordia e Camposanto si completa il "Progetto Casa insieme", programma per la realizzazione di 9 micro residenze, ciascuna con una decina di posti letto, in ogni comuni modenese dell'area nord.
Oggi a Bologna i vertici nazionali di Cnce (Commissione Nazionale Casse Edili), Formedil (Ente nazionale per la formazione e l'addestramento professionale nell'edilizia) e Cncpt (network della sicurezza in edilizia) hanno consegnato i fondi raccolti agli assessori regionali Luciano Vecchi (Attività produttive) e Paola Gazzolo (Protezione civile).
«Un significativo contributo alla ricostruzione, un messaggio di speranza. Un gesto reso ancora più importante per la natura sociale degli interventi che andranno a finanaziare incentrati non al recupero di strutture distrutte dal sisma, ma aggiuntive. Solidarietà – ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi - che si va ad aggiungere a un complesso di generosità che è stata strategica per la ricostruzione e per il ritorno alla normalità delle popolazioni».
Inoltre, l'assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo ha aggiunto che «la solidarietà, espressa da oltre 7 milioni di donatori, è stata un elemento fondale e straordinario per dare fiducia alle comunità colpite dal sisma».
I due edifici verranno costruiti da imprese di costruzione selezionate dal sistema bilaterale delle costruzioni sulla base di un progetto fornito dalla Regione ai comuni di Concordia e di Camposanto. La soluzione progettuale si caratterizza per assicurare agli anziani di poter vivere in un contesto domiciliare con servizi, facilitando le relazioni sociali e garantendo la necessaria assistenza.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
A sollevare il caso è Galeazzo Bignami (Fi-Pdl), in una interrogazione alla Giunta in cui chiede all'esecutivo regionale di "intervenire per tutelare imprenditori, artigiani e professionisti" -
Parma, 2 luglio 2014 -
Ad "imprese e possessori di partita Iva" nei giorni scorsi sono state inviate "lettere di sollecito per il pagamento del così detto Canone speciale Rai" che spetta a "chi detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive fuori dall'ambito familiare nell'esercizio di un'attività commerciale e a scopo di lucro diretto o indiretto". Ma questa imposta "è stata applicata al possesso non solo di televisori ma anche di qualsiasi altro dispositivo adattabile a ricevere il segnale Tv, paradossalmente anche a sistemi di videosorveglianza tanto che alcuni imprenditori si ritroverebbero a dover pagare il canone per il possesso di un impianto antifurto".
A sollevare il caso è Galeazzo Bignami (Fi-Pdl), in una interrogazione alla Giunta in cui chiede all'esecutivo regionale di "intervenire per tutelare imprenditori, artigiani e professionisti", ricordando come "già nel 2012 il ministero dello Sviluppo economico, a seguito di una richiesta di pagamento simile a quella in questione, decretò che il pagamento del canone era dovuto in presenza di un'antenna o di sintonizzatori su tutti quei dispostivi capaci di consentire la ricezione del segnale". Il consigliere avverte infine che "l'importo di questo canone è di 407,35 euro, ma potrebbe variare dai 200 ai 6.800 euro a seconda dell'azienda".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
"Conoscili, proteggiti, previeni": la campagna informativa regionale per contrastare la diffusione di zanzare comuni, tigre e pappataci e per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di proteggersi dalle punture -
Parma, 2 luglio 2014 –
Contrastare la diffusione di zanzare comuni, tigre e pappataci. Al tempo stesso, informare e sensibilizzare sulla necessità di proteggersi dalle loro punture. La Regione Emilia-Romagna lancia in questi giorni la campagna informativa per dare ai cittadini alcune semplici indicazioni per impedire la proliferazione di questi insetti che, in quanto "vettori", possono trasmettere malattie virali anche gravi. "Conoscili, proteggiti, previeni" è il messaggio della campagna che ha per slogan "Zanzara tigre e altri insetti: pericoli pubblici": dépliant, locandine, video e una specifica campagna sul web sono gli strumenti scelti per favorire la partecipazione di tutti.
I trattamenti e gli interventi di disinfestazione dei Comuni sul suolo pubblico, anche se molto accurati, riguardano infatti solo una percentuale del territorio; è quindi importante il contributo dei singoli cittadini che possono adottare semplici misure per ridurre il più possibile la diffusione di questi insetti nelle aree private. Bisogna dunque evitare i ristagni d'acqua, usare i larvicidi per contrastare la proliferazione di zanzare tigre e zanzare comuni, tenere i giardini puliti e l'erba sempre sfalciata per evitare la diffusione dei pappataci. Anche la protezione individuale dalle punture è importante: all'aperto, in zone ricche di vegetazione, è buona abitudine vestirsi sempre con abiti di colore chiaro, indossare pantaloni lunghi, maglie a maniche lunghe e non utilizzare profumi. Per proteggersi dalle punture è consigliabile usare repellenti sulla pelle e sugli abiti (con cautela nei bambini e nelle donne incinte).
In tutta l'Emilia-Romagna sono in distribuzione 5.000 locandine e 110.000 dépliant, proposti in tre versioni: "Proteggiti dalle punture", "Previeni la proliferazione", "Consigli per chi viaggia" (indicato per chi si sposta all'estero, per lavoro o in vacanza). I materiali sono disponibili negli ambulatori vaccinali dei Dipartimenti di sanità pubblica, negli Spazi donne immigrate e loro bambini dei Consultori familiari e, in generale, nelle sedi dei Servizi delle Aziende sanitarie. Un video con alcune indicazioni da seguire nei propri balconi, cortili, giardini e orti sarà diffuso nei prossimi giorni nelle sale d'attesa delle Aziende sanitarie e sul web, nel portale del Servizio sanitario regionale (www.saluter.it) e nel sito www.zanzaratigreonline.it, dove è possibile scaricare tutti i materiali e approfondire i temi della campagna. Sul web, in particolare, la Regione lancia una campagna informativa specifica attraverso il motore di ricerca Google e il canale Youtube. Su Google vengono proposti banner grafici (anche animati) con i messaggi informativi, su Youtube il video con le indicazioni per contrastare la proliferazione degli insetti viene visualizzato in apertura di tutti i filmati caricati.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)