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Tredici, complessivamente, gli istituti superiori reggiani che hanno aderito all'iniziativa con quasi 400 studenti iscritti. Esperienze vissute fianco a fianco con imprenditori e professionisti. Negli interessi dei giovani prevalgono le professioni sanitarie, socio-assistenziali e le attività degli studi professionali. -

Reggio Emilia, 25 gennaio 2016

Sono le professioni sanitarie ad esercitare il maggior fascino sui quasi 400 studenti reggiani che hanno partecipato in queste settimane al "JobDay" della Camera di Commercio, l'originale esperienza di orientamento al lavoro che consente ai giovani che si avvicinano al diploma di maturità di entrare a diretto contatto con imprenditori e professionisti, vivendo al loro fianco l'esperienza di una giornata di lavoro.
Ben 100 dei quasi 400 partecipanti al "JobDay", infatti, sono stati protagonisti degli incontri che, grazie alla collaborazione del Servizio Formazione, Qualità, Rapporti con Università e Terzo Settore dell'Arcispedale "Santa Maria Nuova", hanno vissuto una testimonianza diretta sulle competenze richieste ogni giorno per lavorare come chirurgo, fisioterapista, logopedista, ostetrica, rianimatore, patologo, psicologo, oculista, bio-informatico e neuropsichiatra infantile.

Incontro all Arcispedale Santa Maria Nuova rid

Nelle scelte degli studenti hanno largamente prevalso, oltre al settore sanitario, anche il socio-assistenziale, della libera professione, di marketing e dei servizi turistico-commerciale, ambiti nei quali sviluppare il percorso di orientamento e tutoraggio. Numerosa inoltre la richiesta di affiancare figure istituzionali come quelle delle forze dell'ordine, di formazione e istruzione e culturali.

Un dato - sottolinea la Camera di Commercio - che si spiega alla luce di un quadro complessivo delle iniziative di orientamento attivate nella provincia di Reggio Emilia nel quale l'interesse per il lavoro nell'industria manifatturiera viene soddisfatto attraverso altri canali che chiamano in causa l'intenso lavoro sviluppato dalle associazioni imprenditoriali reggiane del comparto e dagli Istituti tecnici e/o professionali.
Tredici, complessivamente, gli istituti superiori reggiani che hanno aderito all'iniziativa con quasi 400 studenti iscritti - il dato più rilevante dall'avvio del "JobDay" (nel 2012) ad oggi - per la maggioranza dei quali è stato poi possibile realizzare questa esperienza diretta e coinvolgente (e alcune sono ancora in corso) nel mondo del lavoro.

Affiancamento con un imprenditore agricolo rid

Fra le richieste più singolari spicca l'esperienza - realizzata - di una giovane aspirante sceneggiatrice, insieme a quelle di fumettista, restauratore, designer di gioielli.
"Siamo molto grati – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - agli enti, alle imprese e ai professionisti che si sono resi disponibili per ospitare i ragazzi, consentendo loro di allargare orizzonti di conoscenza e di verificare sul campo quali siano le possibilità concrete e gli impegni richiesti per un inserimento nel mondo del lavoro".
Sono già partite le operazioni preliminari per il JobDay 2016. Le aziende e i professionisti disponibili ad ospitare gli studenti, possono inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A fianco della Polizia di Stato rid

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Anche le scuole di Parma aderiscono al 'Progetto cittadinanza digitale a scuola'. Incontri di formazione per i genitori sull'uso consapevole dei social network. Martedi 26 gennaio dalle ore 18 alle ore 20, al Teatro della Scuola primaria Pezzani, si terrà un primo appuntamento.

di Alexa Kuhne

Parma, 23 gennaio 2016

I genitori sono messi a dura prova dai figli. Un assioma indiscutibile. La colpa è della rivoluzione digitale che ha fatto diventare il dialogo con gli adolescenti una missione impossibile.
Si ha l'impressione di veder crescere i figli in un universo parallelo, imperscrutabile.
Forse non tutti i genitori sono consapevoli dell'effetto dirompente che internet e i social stanno avendo sulle menti dei ragazzi. O forse lo sanno e non riescono a gestire la complicatissima convivenza con la tecnologia che è costante e forgiante, nel bene e nel male.
Per questo è nato un Patto educativo fra scuole e famiglie per uso consapevole dei social, che offre un paio di incontri alle mamme e ai papà con gli esperti.
A Parma, martedi 26 gennaio dalle ore 18 alle ore 20, al Teatro della Scuola primaria Pezzani, si terrà un primo appuntamento.
Un necessario spazio di riflessione con genitori e docenti per favorire l'incremento delle competenze tecniche e relazionali che consentono di trovare dei punti di contatto con i ragazzi che hanno abbracciato entusiasticamente la rivoluzione digitale.
Quelli messi a dura prova sono, ancora una volta, i genitori che non sempre hanno la consapevolezza o le competenze per supportare i figli a un uso responsabile dei media. Inoltre, la rapida evoluzione delle tecnologie ha ampliato la normale distanza generazionale, fondamentale per ogni adolescente per crescere e definire la propria identità.
Essere nativi digitali può dare l'illusione di gestire facilmente quanto connesso al mondo virtuale, vissuto come luogo in cui esprimere diverse parti di sé (cognitivo, emotivo e relazionale) per la destrezza con la quale si padroneggia la tecnologia e per l'apparente sicurezza fornita dallo schermo che tutela e nasconde. In questo senso è necessario che gli adulti siano un riferimento con cui confrontarsi per sviluppare la propria capacità critica e di comprensione e da cui sviluppare una maggiore competenza relazionale.
Per il genitore è importante non solo sapere usare le nuove tecnologie, ma comprendere in che modo sono vissute dai figli,
di quali significati sono investite e a quali bisogni rispondono.
I temi previsti per i due incontri riguardano l'utilizzo di internet – in particolare dei social network - , da parte dei genitori e dei figli, con l'obiettivo sia di accrescere le risorse, in modo tale da permettere un uso non dannoso della rete, sia di riflettere sulla relazione tra utilizzo di internet e processo di crescita degli adolescenti ponendo l'accento sulle opportunità e sui rischi.

Dal 22 gennaio al 22 febbraio 2016 si aprono le Iscrizioni on-line per gli alunni che iniziano un nuovo percorso scolastico: l'Istituto Tecnico Tecnologico Rondani ha chiesto alla psicologa e psicoterapeuta Bianca Trifirò di fornire una serie di consigli dedicati ad alunni, genitori e docenti per affrontare al meglio questo passaggio importante. Tutte le videopillole su Orientando TV
 
Parma, 21 Gennaio 2016 -
 
Dal 22 gennaio al 22 febbraio 2016 si aprono le Iscrizioni on-line per gli alunni che iniziano un nuovo percorso scolastico: i bimbi che da settembre saranno al primo anno delle elementari e i ragazzi che frequenteranno per la prima volta le medie o le superiori sono tenuti a registrarsi sul sito www.iscrizioni.istruzione.it e a seguire la procedure di iscrizione on-line.
 
Soprattutto la scelta delle scuole superiori rappresenta un momento importante nel percorso evolutivo dei ragazzi, con effetti a lungo termine sull'autostima e sulle future possibilità occupazionali. Per questo l'Istituto Tecnico Tecnologico Rondani ha chiesto a un'esperta dell'età evolutiva e dell'apprendimento, la psicologa e psicoterapeuta Bianca Trifirò, di fornire una serie di consigli dedicati agli alunni, ai loro genitori e ai docenti per affrontare al meglio questo passaggio importante.
 
Le indicazioni della Dott.ssa Trifirò sono state raccolte nelle videopillole di Orientando TV, disponibili sul canale Youtube dell'ITT Rondani.

Inoltre il 28 gennaio alle 17 la Dott.ssa Trifirò sarà all'ITT Rondani (v.le Maria Luigia 9/A) per un incontro rivolto a studenti e genitori per affrontare in modo più approfondito il tema della scelta delle scuole superiori e per favorire un dialogo diretto e personalizzato con chi, proprio in questi giorni, deve prendere una decisione.

Al via mercoledì 20, all'interno di Spazio 2 a Piacenza, quattro seminari promossi dal Centro per l'Impiego della Provincia in collaborazione con Amministrazione comunale, Azienda Usl e Direzione territoriale del Lavoro, dedicati alle tematiche nel mondo del lavoro. Gli incontri sono gratuiti e con iscrizione obbligatoria. 

Piacenza, 19 Gennaio 2016 -

Un ciclo di seminari informativi e di orientamento promossi dal Centro per l'Impiego della Provincia in collaborazione con Amministrazione comunale, Azienda Usl e Direzione territoriale del Lavoro.

Questa è l'iniziativa che partirà mercoledì 20 gennaio e si svilupperà in quattro incontri, presso la sede di Spazio 2 in via XXIV Maggio 51-53, rivolti a giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Diversi i temi che saranno approfonditi, a cominciare dal seminario di mercoledì 20 gennaio, dalle 10 alle 11, incentrato sul progetto Garanzia Giovani, indirizzato in particolare ai ragazzi che non stiano studiando o lavorando, né siano inseriti in percorsi di tirocinio o formazione.

Nuovo appuntamento giovedì 21 dalle 9 alle 13, dedicato alla sicurezza sul lavoro, per le persone disoccupate ai sensi del Decreto legislativo 150/2015.

Sempre dalle 9 alle 13, lunedì 25 gennaio si parlerà di tecniche di ricerca attiva del lavoro; venerdì 29, per tutta la mattinata, sarà la volta delle regole del mercato del lavoro per chi è attivamente in cerca di occupazione.

Il percorso di orientamento e conoscenza rientra nell'ambito delle attività previste dal recente patto di contrasto alla disoccupazione giovanile sottoscritto da Comune e Provincia di Piacenza.

La partecipazione è gratuita, ma è necessaria l'iscrizione: per ulteriori informazioni, si può contattare il Centro per l'Impiego allo 0523-795716, Spazio 2 al 392-3319001 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ulteriori dettagli sulla pagina Facebook spazio2piacenza.

seminario spazio2 locandina

Pubblicato in Cronaca Piacenza

Si parla di approcci smart e digital per la gestione, innovazione e promozione della propria impresa nel quarto seminario formativo riservato ai partecipanti di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da

Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Il seminario si svolge dopodomani – mercoledì 9 dicembre – alle 17 presso la Casa della Gioia e del Sole, la struttura per anziani che si trova alla Crocetta ed è gestita dall'omonima cooperativa sociale. Sono un'ottantina gli iscritti alla seconda edizione di Imprendocoop. Hanno presentato 28 idee d'impresa che spaziano dalle nuove tecnologie ai servizi alla persona, dalla promozione turistica del territorio ai prodotti biologici e solidali. I partecipanti hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti.

Al termine del percorso formativo avverrà la selezione di tre progetti d'impresa che saranno premiati con 2.500, 1.500 e mille euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

Bormioli Rocco, in collaborazione con ALMA La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, promuove "Lezioni di Management" la nuova rubrica rivolta ai professionisti della ristorazione: i docenti di ALMA metteranno a disposizione il loro know-how per fornire consigli ed analizzare gli aspetti chiave in grado di fare la differenza nella gestione di un ristorante. Il primo appuntamento è per  mercoledì 2 dicembre.

Di Chiara Marando - Mercoledì 02 Dicembre 2015 -

La cucina è uno di quegli argomenti che sempre di più riscuote un grande interesse tra il pubblico di professionisti ed appassionati. Ogni canale televisivo propone programmi culinari e, mai come in questo momento, l’attenzione dei consumatori verso le materie prime e la qualità di ciò che viene proposto è alta.

Si tratta di un settore in continua evoluzione all’interno del quale è molto difficile orientarsi, soprattutto per i ristoratori che vedono cambiare gusti e tendenze, spesso senza sapere come muoversi.

Per trovare queste risposte, Bormioli Rocco, da sempre attento alle esigenze del mercato, ha deciso di promuovere  una serie di “Lezioni di Management” volte ad analizzare gli aspetti chiave che possono fare la differenza nella gestione di un ristorante: dal marketing alla pianificazione, dalla misurazione delle performance alla costruzione della cantina, dalla gestione dell’happy hour fino alla creazione della carta dei dolci.

Una realtà d’eccezione affiancherà Bormioli Rocco in questo progetto: saranno i docenti di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana fondata da Gualtiero Marchesi, a gestire le diverse lezioni, fornendo il loro know-how a quei professionisti che desiderano ampliare non solo le conoscenze legate al settore, ma apprendere nuove metodologie e tecniche per accrescere le proprie competenze e fornire un servizio in linea con le necessità di una clientela esigente e variegata.

Sul sito Bormioli Rocco MyBusiness, a partire da mercoledì 2 dicembre e con cadenza mensile, sarà possibile seguire le “Lezioni di Management” nella sezione dedicata e scaricare i pdf completi con tutti contenuti forniti dai docenti di ALMA. Inoltre, ogni appuntamento sarà impreziosito da una illustrazione della graphic designer Elena Locatelli.

La prima lezione affronterà le caratteristiche del mercato HoReCa, fornendo una panoramica generale del comparto attraverso l’analisi dell’evoluzione dei costumi. Per farlo, i docenti approfondiranno la figura del consumatore mediante la lettura di un’indagine di TradeLabche permetterà di capirne preferenze, abitudini, desideri e comportamenti. Oltre a questo, una rapida carrellata su nuove tendenze e competitors evidenzierà le molteplici opportunità che ogni professionista della ristorazione potrà cogliere per sviluppare il proprio lavoro.

 

Pubblicato in Cultura Emilia

Terzo seminario formativo riservato ai partecipanti di Imprendocoop domani – mercoledì 2 dicembre – alle 17 al caseificio 4 Madonne, a Lesignana di Modena. 75 gli iscritti che hanno presentato 25 idee d'impresa che spaziano dalle nuove tecnologie ai servizi alla persona, dalla promozione turistica del territorio ai prodotti biologici e solidali. -

Modena, 1 dicembre 2015

Si parla di modelli innovativi per raccogliere finanziamenti nel terzo seminario formativo riservato ai partecipanti di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Il seminario si svolge domani – mercoledì 2 dicembrealle 17 al caseificio 4 Madonne, a Lesignana di Modena. Sono 75 gli iscritti alla seconda edizione di Imprendocoop. Hanno presentato 25 idee d'impresa che spaziano dalle nuove tecnologie ai servizi alla persona, dalla promozione turistica del territorio ai prodotti biologici e solidali. I partecipanti hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti. Al termine del percorso formativo avverrà la selezione di tre progetti d'impresa che saranno premiati con 2.500, 1.500 e mille euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Laboratorio tecnologico di altissimo livello all'interno dell'Istituto "Vallauri" di Carpi. L'inaugurazione sabato 28 novembre a Carpi. Il nuovo laboratorio, chiamato LAB.IN.TEC., (Laboratorio Tecnologico Integrato) sarà il luogo in cui si svilupperà lo studio teorico e applicativo di Impiantistica di ultima generazione sia tradizionale, sia nel settore delle Fonti di Energie Rinnovabili, con particolare riferimento all'impiantistica civile. -

Carpi, 26 novembre 2015 -

Innovazione, cooperazione, professionalità: queste sono le parole chiave che hanno portato alla realizzazione di un laboratorio tecnologico di altissimo livello all'interno dell'Istituto "Vallauri" di Carpi che sarà inaugurato sabato 28 novembre, alla presenza delle autorità regionali, provinciali e comunali. Il progetto di questo nuovo laboratorio nasce da un'idea dei docenti e degli imprenditori appartenenti a CNA Impianti, l'Associazione degli installatori di CNA, per dare un seguito concreto alla Riforma della Scuola Secondaria che ha portato alla nascita di un nuovo indirizzo di studi denominato "Manutenzione ed Assistenza Tecnica".
Coerentemente con la propria tradizione ultra cinquantennale, che lo caratterizza come importante punto di riferimento per le aziende artigiane e per le piccole e medie imprese del territorio di riferimento, l'Istituto "Vallauri" ha infatti inteso sviluppare la propria missione educativa, realizzando un nuovo laboratorio tecnologico per far sì che i propri studenti acquisiscano le competenze necessarie per sviluppare una professionalità spendibile in un mondo del lavoro sempre più tecnologicamente avanzato.
Il laboratorio, ideato e progettato dai docenti del "Vallauri", è stato realizzato con i contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, di CNA Impianti di Modena e Ecipar, l'ente di formazione di CNA.
Il nuovo laboratorio, chiamato LAB.IN.TEC., (Laboratorio Tecnologico Integrato) sarà il luogo in cui si svilupperà lo studio teorico e applicativo di Impiantistica di ultima generazione sia tradizionale, sia nel settore delle Fonti di Energie Rinnovabili, con particolare riferimento all'impiantistica civile. Il suo layout è "tutto a vista", in modo che gli allievi possano identificare i componenti, eseguire le operazioni di controllo parametri, rilievo dati, manutenzione ordinaria e straordinaria. Questa modalità di presentare l'impiantistica poggia sulla convinzione che dal punto di vista didattico sia la migliore metodologia per apprendere quegli schemi di base che accompagneranno tutta la vita professionale dei futuri tecnici installatori e manutentori.
L'utilizzazione di macchine moderne, consentirà agli studenti di prepararsi per affrontare il mondo del lavoro (non solo come dipendenti, ma eventualmente anche come imprenditori) così come è davvero è oggi, anche da un punto di vista strettamente operativo.
La presenza di questo nuovo laboratorio farà sì che scuola e mondo del lavoro cooperino per permettere agli studenti di sviluppare conoscenze e competenze specifiche per completare la propria identità professionale, come, ad esempio arrivare ad organizzare e gestire una consegna di lavoro con importanti contenuti tecnologici. La didattica sarà infatti erogata non solo dai docenti del "Vallauri", ma anche da specialisti che provengono dal mondo del lavoro e in particolare da quello dell'artigianato, delle imprese qualificate e/o certificate, dal mondo dei produttori della tecnologia.
La cerimonia di inaugurazione, aperta a tutta la cittadinanza, avrà inizio alle ore 10,30 nell'Aula "Fieni" dell'Istituto Vallauri di Carpi, in via Peruzzi 13. Il Dirigente Scolastico, Federico Giroldi, accoglierà gli ospiti. Seguiranno i saluti delle autorità: l'Assessore regionale alle attività produttive Palma Costi, la vice presidente della provincia Luisa Turci, il vice sindaco di Carpi Simone Borelli e il presidente di CNA Impianti Modena Gennaro Petrillo. Alle ore 12.00 il taglio del nastro, a cui seguirà la benedizione del Vescovo di Carpi, Mons. Cavina.
I presenti alla cerimonia potranno quindi visitare il nuovo fiore all'occhiello dell'Istituto Professionale "Vallauri" di Carpi.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

I dati sulla violenza in Emilia-Romagna e le attività dei centri antiviolenza presentati in Regione dall’assessore Emma Petitti e dal presidente della Commissione regionale per la parità e per i diritti delle PersoneRoberta Mori

Bologna – 25 Novembre 2015 -

Il 25 novembre, ovvero la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, sarà un appuntamento all’insegna dell’informazione, dell’educazione e dell’attenzione verso le giovani generazioni, per insegnare loro il rispetto fin dai banchi di scuola, per trasmettere loro la cultura, elemento imprescindibile per contrastare gli atti di violenza e discriminazione.

Sarà questo il tema al centro del convegno “Primo passo: educare”, promosso dall'assessorato regionale alle Pari opportunità della Regione e dall'Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, affiancato dalla campagna “Ma l’amore non c’entra”, raccontata via web e comunicata anche tramite uni striscione esposto per alcuni giorni all’ingresso della sede della Regione.

E’ stata l’Assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti, durante una conferenza stampa in Regione, ha presentare gli incontri della giornata e gli ultimi dati aggiornati. Con le il Presidente della Commissione regionale per la parità e per i diritti delle Persone Roberta Mori, Presidente del Coordinamento dei centri antiviolenza della Regione Samuela Frigeri, la consigliera del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di Pari opportunità Giovanna Martelli e la Presidente della Commissione Anci nazionale Pari opportunità Simona Lembi.

In occasione della giornata presentiamo i dati sulla violenza - ha spiegato Emma Petitti - che raccontano di 3301 donne seguita dai centri dell’Emilia-Romagna. Tra queste, 2978 hanno subito una violenza, nell’80% dei casi si tratta di donne con figli che hanno subito violenze in contesti familiari, intimi, e quasi nel 36% di donne straniere. Per combattere questo fenomeno abbiamo messo in campo una rete che riunisce le istituzioni, i servizi socio-sanitari dei Comuni, le associazioni, le forze dell’ordine e stiamo lavorando anche sull’aspetto fondamentale dell’educazione e dell’informazione –  e continua -  così come va avanti il lavoro per il piano regionale contro la violenza alle donne, che a breve presenteremo, e che servirà a consolidare il sistema dei centri antiviolenza territoriali, a sostenere la prevenzione e a istituire un monitoraggio costante attraverso il nuovo osservatorio regionale”.

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Prevenzione, cultura, alleanze forti e solide sono la base per la costruzione di politiche di contrasto alla violenza - ha sottolineato Roberta Mori - e per creare un fronte compatto, tale da sradicare questo fenomeno odioso. In qualità di coordinatrice degli organismi di parità delle Regioni, sto lavorando ad un Accordo con il Dipartimento pari opportunità del Governo, che potenzi l’intervento in materia di lavoro, contrasto alla violenza e piena attuazione della Convenzione di Istanbul mediante una legge quadro nazionale. In occasione del prossimo 25 novembre faremo insieme un altro passo confrontandoci e discutendo in particolare del ruolo e dell’importanza dell’educazione alla parità, partendo dai giovanissimi e dagli adolescenti”.

La Regione sostiene il lavoro e monitora l’attività dei centri antiviolenza e la realtà delle donne accolte e assistite. In collaborazione con il Coordinamento dei centri dell'Emilia Romagna, ed in occasione della giornata del 25 novembre, pubblica ogni anno l’aggiornamento di due Quaderni che fotografano l’attività dei centri ed i dati sul femicidio, raccolti dalla Casa delle donne di Bologna, sulle vittime di questa forma estrema di violenza.

Le pubblicazioni sono consultabili e scaricabili nel sito http://parita.regione.emilia-romagna.it/violenza.

Nel 2015, a seguito dei finanziamenti nazionali del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, la Regione ha ripartito 1,2 milioni di euro tra i Comuni sedi di case e centri antiviolenza: sia per finanziare o ampliare servizi già operativi (854 mila euro) sia per sostenere l’apertura di nuovi centri o case rifugio (346 mila euro).

Nel 2014, dopo l'approvazione delle linee di indirizzo per l'accoglienza di donne vittime di violenza, è stato stanziato dalla Regione un fondo di 500 mila euro per la diffusione delle medesime e per la formazione degli operatori.

Tra gli obiettivi prioritari dell’azione della Regione contro la violenza, vi è l’attenzione alla formazione, informazione e sensibilizzazione soprattutto delle giovani generazioni.

Pubblicato in Cronaca Emilia

L’Istituto Tecnico Tecnologico Rondani di Parma promuove “Orientando 2015”, incontro rivolto ai docenti delle scuole secondarie di primo grado per parlare di opportunità e competenze per la difesa dell’ambiente. Il famoso geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi guiderà il convegno.

Parma  - 23 Novembre 2015 -  

Difendere l’ambiente non è solo questione di etica e civiltà, ma può rappresentare anche una grande opportunità di specializzazione per le nuove generazioni.

Ma quali tecnologie si affermeranno e quali competenze saranno richieste in futuro ai professionisti di tali ambiti?

A queste domande cercherà di dare risposta l’incontro “Orientando 2015” promosso e ospitato dall’Istituto Tecnico Tecnologico Rondani, che si terrà giovedì 3 dicembre alle ore 14. L’obiettivo è quello di fornire ai professori delle scuole secondarie di primo grado una panoramica aggiornata sulle dinamiche del mercato del lavoro, in riferimento a tematiche scientifico-ambientali di estrema attualità, come il dissesto idrogeologico, l’edilizia sostenibile ed il risparmio energetico.

Per farlo è stato scelto un esperto d’eccezione, il famoso geologo, conduttore televisivo e divulgatore scientifico Mario Tozzi che, con le sue domande, cercherà di fare emergere il punto di vista degli altri ospiti sul palco: Serena Carpentieri, responsabile nazionale campagne Legambiente; Simona Torre, general manager di B-ventures, l’acceleratore di imprese di Buongiorno-NTT Docomo; Giorgio Ugozzoli, fondatore di Aerodron, startup specializzata in rilevamenti ambientali evoluti con l’uso di droni; e, in collegamento da Londra, il giovane architetto parmigiano Matteo Vecchi, dello studio dell’archistar Norman Foster.

L’evento gode del patrocinio del Comune di Parma e dell’associazione ambientalista Legambiente.

Per partecipare è richiesta la registrazione al n. 0521 1626609 o all’email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’incontro si rivolge in primis ai docenti delle scuole secondarie di primo grado, sono tuttavia disponibili alcuni accrediti anche per le famiglie degli studenti di terza media interessati ai temi trattati.