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PRESENTATO A PALAZZO GIORDANI IL CONTRATTO DI FIUME PARMA-BAGANZA. Uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata. È il mezzo idoneo a definire un impegno condiviso da parte dei diversi soggetti pubblici e privati, che si sviluppa attraverso un processo partecipato finalizzato alla condivisione di un programma operativo.

Parma, 9 Luglio 2018 – Il Contratto di Fiume è uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata. E' il mezzo idoneo a definire un impegno condiviso da parte dei diversi soggetti pubblici e privati, che si sviluppa attraverso un processo partecipato finalizzato alla condivisione di un programma operativo teso a:

1) MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO
2) MIGLIORARE LA QUALITA' ED IL BILANCIO DELLA RISORSA IDRICA
3) RIQUALIFICARE E TUTELARE L'AMBIENTE ED IL PAESAGGIO
4) VALORIZZARE IL TERRITORIO MIGLIORANDONE ACCESSIBILITA' E FRUIBILITA'
5) RIGENERARE LA COMPONENTE SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO COMPRESO NEL BACINO IDROGRAFICO
6) INFORMARE, FORMARE E COINVOLGERE I CITTADINI NEL PROCESSO DECISIONALE

CHI PARTECIPA AL CONTRATTO DI FIUME – ENTI GESTORI
• Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdbPo)
• Regione Emilia Romagna
• AIPO
• Provincia di Parma
• Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale
• Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
• Consorzio di Bonifica Parmense
• Unione dei Comuni Parma Est

I COMUNI
Berceto, Calestano, Collecchio, Colorno, Corniglio, Felino, Langhirano, Lesignano de' Bagni, Mezzani, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Palanzano, Parma, Sala Baganza, Terenzo Tizzano Torrile, Traversetolo

IL PUBBLICO
La natura partecipativa del Contratto di Fiume individua nel pubblico uno dei soggetti principali. Cittadini, associazioni, imprese e chiunque fosse interessato è invitato a partecipare attivamente alla gestione e alla pianificazione del territorio in cui vive e lavora.

PERCHE' LO PROPONIAMO?
Nel territorio oggetto del Contratto di Fiume coesistono rilevanti criticità ambientali e socio-economiche, la cui complessità risulta in gran parte nota, e valori territoriali riconosciuti, ma non ancora pienamente sviluppati in termini di opportunità per il territorio.
Il Contrato di fiume, attraverso la partecipazione pubblica, avrà il compito di integrare la conoscenza, rafforzando la collaborazione tra i diversi Enti e i cittadini e condividendo una strategia di azione comune.

AREA DI SVILUPPO
Il Contratto si sviluppa sul bacino idrografico del torrente Parma e del suo affluente Baganza.
L'approccio a scala di bacino consente di valutare contestualmente le interazioni monte-valle, le possibili sinergie e le aspettative di tutti i decisori, dei portatori di interesse e dei cittadini. Il territorio del bacino si articola in tre ambiti operativi, distinti in relazione alle peculiarità evidenziate dagli attori locali: ambito Val Parma, ambito Val Baganza e ambito Parma-confluenza del Fiume Po. (Ambito Val Parma, Ambito Val Baganza, Ambito Parma-Confluenza Po).

LA CRONOLOGIA DEL PERCORSO PARTECIPATIVO VERSO IL CONTRATTO DI FIUME
Le attività si sono svolte fino ad ora e si svolgono in tavoli di concertazione a cui prendono parte gli attori che vivono nel territorio, chiamati a riunirsi e a fornire contributi rispetto a criticità che interessano l'intero bacino considerato di Parma e Baganza. Data la complessità delle attività e i molteplici soggetti coinvolti e da coinvolgere sono stati costituiti UN TAVOLO DI ORIENTAMENTO (con funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività al quale partecipano tutti gli Enti firmatari) UN TAVOLO TECNICO in ogni Comune, i cui sono state sviluppate le singole attività tecnico-operative finalizzati alla conoscenza e all'approfondimento sia dei valori che delle problematiche.

2018
Gennaio-Luglio 2018
ASCOLTO 7 mesi per esaminare valori e criticità territoriali ed elaborare un DOSSIER preliminare con firma del Documento di intenti
Agosto-Ottobre 2018
CONFRONTO 3 mesi per la Condivisione degli scenari futuri su cui operare e Definire gli obiettivi primari
Novembre-Dicembre 2018
PIANO DI AZIONE 2 mesi per la Concertazione e Definizione di un Programma Operativo

2019
ATTIVAZIONE CONTRATTO DI FIUME 18 mesi
Elaborazione del Piano di Azione
ATTUAZIONE e CONSOLIDAMENTO 36 mesi
per il raggiungimento degli obiettivi e per la gestione integrata, condivisa, partecipata delle risorse idriche, delle opportunità locali e delle criticità attraverso una costante azione di monitoraggio.

Condividi con noi la Tua conoscenza del territorio, partecipa al Contratto di Fiume segnalandoci una potenzialità, opportunità o criticità dell'area dei bacini dei torrenti Parma e Baganza scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Resta aggiornato sullo sviluppo del progetto consultando il sito:
www.parmabaganza.it 

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Editoriale: - L'ultima zampata di Marchionne? - Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano" - Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!- Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019! - Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou. -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 27 08 luglio 2018
1.1 editoriale
L'ultima zampata di Marchionne?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano".
3.1 vino eventi Vinitaly a New York. Vini italiani nel mondo: +4,4% Gli USA restano il primo mercato.
3.2 ambiente - contratto di fiume Il contratto di fiume Parma – Baganza
4.1 sport e natura Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!
5.1 PO - sicurezza degli argini Argini del PO: una priorità per il Paese
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou.
7.1 XTractor - sud africa Xtractor, si conclude la seconda edizione in Sudafrica .
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il giorno dei dazi.
9.1 ambiente Il contratto di fiume Parma – Baganza
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

 

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Presenti i rappresentanti dei Consorzi di tutta Italia. Attenzione particolare alle infrastrutture, al problema delle discariche abusive e al caso DMV.

Roma – La delegazione parmigiana del Consorzio di Bonifica Parmense  ha preso parte alla seconda giornata di Assemblea nazionale dell'ANBI che si è tenuta a Roma per approfondire le tematiche legate alla gestione della risorsa idrica e al contributo garantito dall'irrigazione per la competitività delle imprese agricole nel contesto della PAC 2014-2020.

Particolare attenzione è stata dedicata alle infrastrutture, non ancora realizzate, e proposte da ANBI attraverso la redazione di un corposo Piano Invasi in grado di assicurare l'acqua alle esigenze concrete di un agricoltura mediterranea e soprattutto italiana che ha esigenze spesso molto differenti dai paesi del nord Europa.

Al dibattito sotto forma di talk show – moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli – hanno preso parte il neo Ministro dell'Agricoltura e Turismo Gianmarco Centinaio, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella, il Capo dipartimento del MIPAAF Giuseppe Blasi, il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo e il Segretario della Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Centrale e naturalmente i padroni di casa presidente di ANBI Francesco Vincenzi e il direttore generale Massimo Gargano.

Nella prima giornata di lavori interventi e firma congiunta di ANBI e Arma dei Carabinieri di un protocollo operativo contro le discariche abusive con Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà.

Intervento sul deflusso ecologico e direttiva europea quadro Acque del segretario generale dell'Autorità di Bacino del fiume Po Meuccio Berselli e sulle infrastrutture motore mancante dell'economia o suo volano da parte del presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e di Maurizio di Zio, vice presidente nazionale della CIA, unitamente ad altri ospiti ed esperti.

(FOTO da sinistra: il direttore Fabrizio Useri, il presidente Luigi Spinazzi insieme al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Gianmarco Centinaio al centro, il vice presidente Marco Tamani e Giovanni Grasselli)

Ad oggi 18 dei 26 impianti di depurazione gestiti dalla SpA sono certificati UNI EN ISO 9001, tra questi anche quelli di Coltaro e Tabiano.

Adottare lo standard di qualità ISO 9001 significa implementare un Sistema di Gestione che consenta di erogare con continuità un servizio regolare ed uniforme sul territorio, adeguato ai requisiti richiesti dal cliente e a quelli prescritti dalla normativa cogente.
Negli ultimi giorni di giugno l'organismo di certificazione IMQ ha svolto la sua visita annuale agli uffici e agli impianti di EmiliAmbiente SpA per verificare la conformità del sistema di gestione dell'Azienda ai requisiti espressi dalla norma UNI EN ISO 9001.

L'esito della visita ispettiva è stato positivo: oltre alla conferma della certificazione per gli aspetti già implementati – tutti i servizi di EmiliAmbiente, dalla captazione, alle reti di distribuzione ed al servizio di fognatura e depurazione, ma anche le attività e i servizi comuni indispensabili alla gestione dell'azienda come approvvigionamento, risorse umane, sistemi informativi e assistenza clienti - la commissione IMQ ha infatti esteso il certificato UNI EN ISO 9001: 2015 ai depuratori di Coltaro (Comune di Sissa Trecasali) e Tabiano (Comune di Salsomaggiore Terme).

"Ad oggi - afferma a questo proposito Andrea Peschiuta, Direttore Generale di EmiliAmbiente SpA - 18 dei 26 impianti di depurazione gestiti dall'azienda sono certificati: si tratta di un'importante garanzia di trasparenza ed efficienza che è nostra intenzione estendere nei prossimi anni all'intero territorio servito".

 

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Editoriale: - Prima l'Italia! - Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari - Farm Run - Una spettacolare festa dello sport  - Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone -

Anno 17 - n° 26 01 luglio 2018
1.1 editoriale
Prima l'Italia!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari
3.1 conflupo - progetto life Progetto LIFE "ConfluPO". Migliora Habitat e faunistica
4.1 sport e natura Farm Run - Una spettacolare festa dello sport
5.1 sicurezza alimentare Frodi alimentari e biodiversità. Se ne è discusso da "Medici" a Montecchio Emilia.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi ancora in flessione
7.1 Pizza e champagne Pizza e Champagne, che connubio! A ogni pizza il suo champagne.
8.1 spumanti C'è fermento in città!
9.1 salute e benessere Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 01 Luglio 2018 08:37

Full Immersion, informativa sui flussi ecologici.

Chiamati a raccolta dall'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po centinaia di portatori di interesse da tutto il Nord si sono ritrovati a Parma per approfondire i temi ambientali e socio economici del bacino del Grande Fiume. Le recenti emergenze scaturite dagli effetti dei cambiamenti climatici in atto pongono l'urgenza di riesaminare a riadattare in modo più flessibile, la gestione integrata quali-quantitativa e la razionale utilizzazione delle risorse idriche in particolare nelle condizioni di carenza idrica sempre più frequente. Berselli (segretario generale ADBPO): "Ecco le azioni sulla gestione idrica per mitigare i danni dalla siccità"

Parma, 29 Giugno 2018 – Camera di Commercio di Parma gremita da oltre 200 portatori d'interesse del Nord Italia (istituzioni, enti, amministrazioni, imprenditori, multiutility, consorzi di bonifica, ecc.) operanti ed insediati nel bacino del Po per confrontarsi sui deflussi ecologici e sulle aggiornate applicazioni delle stesse normative in uno scenario di strategica e fondamentale importanza sia a livello ambientale che a livello socio-economico.

Ad organizzare la giornata l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po che come obiettivo principale ha avuto l'approfondimento sulla direttiva comunitaria 2000/60.

L'Autorità di Bacino, coordinata dal neo Segretario Generale Meuccio Berselli, ha ideato una vera e propria full immersion informativa dedicata a tutti i numerosissimi stakeholder del territorio di bacino considerato pianificando due sezioni di approfondimento con differenti tematiche.

Molto nutrito il numero dei presenti che ha stipato la sala aurea della Camera di Commercio di Parma. La finalità più evidente era quella rappresentata dall' attività di informazione capillare e del coinvolgimento di tutti gli utilizzatori della risorsa idrica allo scopo di fornire lo stato attuale della situazione per l'implementazione dei deflussi ecologici nel rispetto degli obiettivi ambientali comunitari.

Creare opportunità per entrare nel dettaglio per la transizione dal Deflusso Minimo Vitale al cosiddetto Deflusso Ecologico: tenendo conto degli aggiornati contesti legislativi e delle mutate esigenze ambientali, socio-economiche del distretto con particolare attenzione agli scenari futuri legati ai cambiamenti climatici in atto.
Focus ulteriore con gli stakeholder quello sulle pratiche virtuose per la riduzione degli agenti inquinanti nelle acque, per garantire la resilienza degli stessi corpi idrici come richiesto i modo esplicito dalla Commissione Europea.

La giornata ha avuto una sessione dedicata all'ascolto dei portatori di interesse intervenuti, al fine di raccogliere tutti gli elementi più utili per la progettazione e realizzazione pianificazioni necessarie nell'area fluviale.
Una giornata tecnico scientifica dedicata ai Deflussi ecologici per il raggiungimento di standard qualitativi migliori del DMV, più vicini alle realtà territoriali considerate, con attenzione ai criteri che definiscono le priorità di intervento da perseguire attraverso una sostanziale e generale forma di riesame delle necessità singole dei corpi idrici considerati.

Le recenti emergenze scaturite dagli effetti dei cambiamenti climatici in atto (trend in aumento delle temperature, diminuzione delle piogge e conseguenti e prolungati periodi di siccità) pongono ulteriori bisogni e l'urgenza di riesaminare a riadattare in modo più flessibile la gestione integrata quali-quantitativa e la razionale utilizzazione delle risorse idriche in particolare nelle condizioni di carenza idrica sempre più frequente.

"Per avviare questi percorsi – ha commentato il Segretario Generale di ADBPO Meuccio Berselli - attiveremo da subito diverse azioni: un'accurata analisi economica per gli usi idrici e servizi idrici, strumenti innovativi di ultima generazione per la valutazione costi-efficacia e costi-benefici, ambientali ed economici, una puntuale valutazione sull'impatto occupazionale e sul lavoro indotto in generale. Attraverso il fondamentale contributo del nostro staff tecnico elaboreremo le linee guida per la valutazione degli impatti economici della siccità la cui conoscenza è essenziale per operare scelte gestionali sostenibili nei frangenti di crisi idrica finalizzate ad una riduzione del danno economico. Tale azione oltre a supportare il riesame del Piano di Gestione delle acque intenderà fornire il necessario supporto all'attuazione del Piano di gestione delle siccità".

STOP BRACCONAGGIO: PIEMONTE, LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA E VENETO UNITE NELLA LOTTA ALLA PESCA ILLEGALE

L'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha sottoscritto il protocollo d'intesa triennale per il controllo della pesca illegale nel Bacino del Fiume Po.

Il Segretario Generale Berselli: "Prosegue percorso di lotta strenua alla pesca abusiva e illegale, ringrazio l'Assessore all'agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli, coordinatrice della Consulta Interregionale, per il suo prezioso apporto"

Monticelli d'Ongina (PC), 29 Giugno 2018 – Sottoscritto stamane ad Isola Serafini, nel Comune di Monticelli d'Ongina, in provincia di Piacenza, il Protocollo di Intesa su base sperimentale triennale per la verifica, monitoraggio e controllo delle attività illegali di pesca nel bacino del Fiume Po.

Il primo accordo che risale a pochi mesi fa ed avviato con la Regione Emilia Romagna nella sede dell'Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po a Parma, è stato replicato tra le Regioni Lombardia, Veneto e Piemonte e la stessa Emilia Romagna, le prefetture di Milano, Torino, Venezia e Bologna e naturalmente l'Autorità competente di bacino distrettuale rappresentata dal Segretario Generale Meuccio Berselli.

Il Po ha subito nel corso del tempo notevoli mutamenti, forti pressioni da parte dell'uomo e le specie ittiche autoctone ne hanno subito gravi conseguenze in particolare lo storione e l'anguilla. Inoltre si è verificato un progressivo aumento delle specie invasive aliene che hanno ulteriormente peggiorato il contesto e ridotto la presenza delle specie autoctone. Questo, unitamente alla fondamentale opera dell'apertura della infrastruttura di Isola Serafini nel piacentino e alla scala di risalita consente ora di ripopolare le specie autoctone, ma il fenomeno della pesca invasiva e del bracconaggio con modalità gravemente inquinanti hanno creato un nuovo annoso problema che le regioni rivierasche oggi hanno deciso di affrontare seriamente sia firmando un protocollo, ma soprattutto avviando le azioni concrete utili alla lotta a questa pratica illegale.

Così in proposito il Segretario Generale di AdbPo Meuccio Berselli: "Proseguiamo nel percorso di lotta strenua alla pesca abusiva e illegale, sempre al centro del coordinamento grazie anche al prezioso contributo dell'Assessore all'agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli, coordinatrice della Consulta Interregionale".

Lunedì, 18 Giugno 2018 15:24

Bonus condizionatori 2018 ecco come ottenerlo

Nella miriade di proclami, agevolazioni e finanziamenti che ogni anno nascono e a volte si rinnovano è facile non aver chiaro cosa è possibile detrarre dalla nostra dichiarazione dei redditi, così molto spesso la maggior parte di noi non riesce ad usufruirne. Mattia del sito condizionatoreportatile.com ci spiega come richiedere il bonus per l'acquisto di un condizionatore e come sia possibile farlo anche per acquisti fatti online (in modo da risparmiare e ottenere il bonus)

I soggetti che sostengono delle spese per opere di riqualificazione energetica hanno, pertanto, diritto a recuperare parte del costo sostenuto, grazie ad una detrazione dall'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche).

Con l'arrivo dell'estate e del caldo afoso, comprare un condizionatore diventa per molti indispensabile ma molto oneroso soprattutto se si vuole acquistare un modello con una classe di consumo molto bassa, un classe A+++ per intenderci.

Attraverso il bonus condizionatori 2018 si possono acquistare i condizionatori per la propria abitazione o per l'ufficio usufruendo, a seconda dei tipi di intervento, di una detrazione IRPEF che varia dal 50% al 65% e di un'IVA agevolata al 10%.

Grazie agli incentivi quindi, comprare un buon condizionatore che consuma poco può essere davvero una spesa intelligente da affrontare.

È possibile usufruire delle detrazioni IRPEF in 2 diversi modi:

· Ecobonus: se si sostituiscono i vecchi condizionatori, la detrazione IRPEF sarà del 65%; il limite massimo di spesa detraibile sarà di 46.154€.

· Bonus mobili: per questa detrazione IRPEF, il limite massimo di spesa detraibile è 96.000€ e il rimborso del 50% sarà erogato in 10 rate.

L'IVA agevolata al 10% invece si applica solo al costo e all'installazione del condizionatore.

Usufruire della detrazione è abbastanza semplice ma è importante seguire una procedura per far sì che la nostra detrazione IRPEF vada a buon fine: all'atto dell'acquisto bisogna farsi rilasciare una regolare fattura, il bonifico deve riportare la causale con il codice fiscale dell'acquirente, la partita IVA e l'intestazione del rivenditore, insomma, per ottenere il bonus il pagamento dev'essere tracciato in modo da poter essere detratta la spesa sostenuta.

All'atto della compilazione del modello 730 agevolato o del modello Unico va integrata tutta la documentazione attestante l'acquisto del condizionatore e solo seguendo questo iter è possibile usufruire delle detrazioni fiscali.

Le agevolazioni del bonus condizionatori 2018 valgono per il 2018 e si usufruiranno per la dichiarazione di quest'anno nel 2019.

Editoriale: - Ma che splendidi alleati (4) - Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot. - #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce" - Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù. - Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
SOMMARIO Anno 17 - n° 24 17 giugno 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (4)
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot.
3.1 sport all'aria aperta #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce"
4.1 diete speciali Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù.
5.1 salute e benessere Integratore alimentare ritirato in via precauzionale
5.2 Farm Run Le antiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano per il terzo anno saranno al fianco della Farm Run
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'incertezza non tende a attenuarsi.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
8.1 crisi idrica Fabbisogno idrico e crisi. Nuovo summit al Consorzio di Bonifica Parmense
8.2 salute e benessere Un buon motivo per bere il caffè
9.1 BRANDS Ipsos: il Parmigiano Reggiano è il primo marchio DOP al mondo per influenza
10.1 ospitalita' sport FARM RUN #FARM RUN. L'ospitalità si chiama INC Hotels
10.2 enogastronomia Serata Stellata a Arte & Gusto di Parma
11.1 miele Sull'appennino bolognese il polo di produzione di miele più grande d'Europa,
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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Presenti tutti i rappresentanti tecnici delle istituzioni firmatarie del Protocollo d'Intesa del marzo scorso. Monitoraggio e soluzioni al centro dell'incontro operativo.

Parma, 12 Giugno 2018 –

Nuovo incontro presso la sede del Consorzio della Bonifica Parmense dei rappresentanti tecnici di istituzioni ed enti, ideatori e firmatari nel marzo scorso del Protocollo d'Intesa sulle Crisi Idriche volto a individuare i nuovi e mutati fabbisogni del territorio in materia di approvvigionamento di acqua e le possibili e praticabili soluzioni strategiche per contrastare la siccità.

Anche se il 2018 è iniziato meglio, sotto questo profilo, viste le precipitazioni anche nevose dell'inverno scorso, non bisogna abbassare la guardia soprattutto alla luce delle gravi crisi che si sono manifestate negli ultimi anni in particolare quella storica del 2017 che ha dimostrato quanto sia necessaria un'azione concertata da parte di chi svolge gestione e governo dei flussi. Occorre promuovere un utilizzo consapevole e virtuoso a 360° della risorsa disponibile.

Il fabbisogno idrico, anche nella nostra provincia infatti è mutato.  Le criticità dovute al fenomeno della siccità si fanno pressanti a tal punto che nell'estate 2017 anche la Provincia di Parma è stata tra le prime in Italia a dichiarare lo stato straordinario di emergenza. Le precipitazioni cadute in modo violento e in tempi molto ristretti, a testimonianza di una variabilità idrologica quasi endemica, rischiano di non essere più sufficienti per soddisfare a pieno il fabbisogno idrico complessivo. Partendo da questi dati di fatto, si sono valutate le carenze manifestatesi soprattutto circa l'approvvigionamento idrico dal punto di vista agricolo, civile e industriale. Nell'occasione sono state presentate dal Consorzio della Bonifica Parmense le progettualità ideate: quattro bacini in zona Medesano, due in fase di progettazione e due in fase di realizzazione, candidati a finanziamenti regionali le condotte di alimentazione e scarico di uno dei bacini di valle, la condotta di distribuzione dei restanti bacini partecipa al bando di finanziamento PSR 2014-2020. Tre bacini zona Noceto, di cui uno in fase di progettazione e due in fase di realizzazione, le condotte di adduzione e distribuzione partecipano al bando di finanziamento PSR.

Per quanto concerne l'utilizzo irriguo dell'acqua a sostegno indispensabile delle produzioni tipiche del nostro territorio, si è fatta l'analisi delle disponibilità idriche attuali e si sono individuati i criteri per una valutazione più approfondita dei fabbisogni idrici futuri. Uno degli strumenti valutati nell'incontro è il SICC-Idrometro che è la base conoscitiva necessaria alla scelta delle misure di mitigazione. In un unico ambiente sono visualizzati gli impatti sul territorio della riduzione della disponibilità idrica, le possibili misure di mitigazione e i relativi effetti.

Ai primi di luglio si terrà il prossimo incontro tecnico-operativo con la presentazione di ulteriori e approfondite analisi di monitoraggio idrico frutto della ricerca interna del Consorzio e in forza delle collaborazioni con le istituzioni coinvolte, tra queste per esempio verrà illustrata una innovativa soluzione progettuale sulla Ricarica Artificiale in Falda.

Il Direttore Generale della Bonifica Parmense Fabrizio Useri ha coordinato il tavolo rappresentato insieme ad esperti e tecnici consortili: Davide Malvisi e Daniele Scaffi, Paolo Mignosa dell'Università degli Studi di Parma, Claudia Vezzani dell'Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po, Giovanni De Leo del Comune di Parma, Marco Tamani di Coldiretti Parma, Nicola Bassi di Emiliambiente, Valentino Piramide di Ireti, Maria Chiara Albertini dell'Unione Parmense degli Industriali e da Davide Graziani dell'Ordine degli Ingegneri di Parma.

 

Fonte: Consorzio della Bonifica Parmense

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