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Mercoledì, 25 Ottobre 2017 05:58

Cereali e dintorni. Mercati in tiepida flessione.

Stock più che sufficienti, clima positivo e buone produzioni anche se non eccellenti, scambi normali e il mercato internazionale continua a girare sui medesimi valori da diversi mesi.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 24 ottobre 2017 - Il mercato continua a ridimensionare i propri valori:

SEMI nov 978,6 (-7,6) gen 989,2 (-7,6) mar 992,2 (-7,6)
FARINA dic 317,1 (-4,3) genn 319,3 (-4,4) mar 322,3 (-4,6)
OLIO dic 34,14 (+0,33) genn 34,31 (+0,32) mar 34,53 (+0,31)
CORN dic 344,4 (-4,4) mar 358,4 (-4,2) mag 367,2 (-4)
GRANO dic 426 (-6,6) mar 444,4 (-6,2) mag 458,6 (-6,4)

Di merce non vi è carenza, il clima non sta dando problemi, le produzioni sono buone, seppure non ottime, a ogni latitudine, il commercio internazionale tiene ma non ha sufficiente inerzia per ulteriori aumenti in volume e così il mercato gira da mesi sugli stessi valori.

Allo stato attuale sarebbe difficile ipotizzare cali sensibili, stante anche la resistenza dei produttori primari a immettere merce sul mercato.

Ecco alcune quotazioni recenti, partenza porto di Ravenna: farina di soya 44% 303 sul pronto e 312 sul pronto e sino a dicembre, 312 e 322 sul 2018, girasole proteico a 175 pronto e sui mesi, colza a 210 partenza silos interni.
Mais stazionario, gravato dalle enormi quantità presente in porto dove il prodotto è offerto a 172-173 euro partenza sul disponibile, e qualche euro in più sulle posizioni sui mesi.

Il mercato interno registra carenza di merce sui silos riforniti dall'estero e il prodotto nazionale continua ad essere snobbato dai consumatori nazionali per il difficile controllo della qualità sanitaria, mentre l'orzo tiene i suoi valori.
Cruscami ancora rialzo. Fuori dal coro il seme di soya nazionale che rincara, mentre al porto, il seme estero quota, da gennaio a marzo, 364 euro partenza. Una situazione di cui se ne giova la farina di soya convenzionale che sta tenendo un differenziale sulla normale di 100 euro alla tonnellata.

Il comparto delle bioenergie risente del rincaro dei cruscami e perciò è alla ricerca di alternative nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso.

Mercato quindi sempre fiacco. L'unica possibilità per rivitalizzarlo potrebbe arrivare solo da elementi esterni e comunque non prevedibili.
Indicatori internazionali 24 ottobre 2017 
l'Indice dei noli è salito a 1578 punti, il petrolio è attorno a 52,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,17390

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Editoriale: Manovre elettorali - Gran rimbalzo del latte scremato pastorizzato spot estero - Cereali e dintorni. Tentativi per tornare alla normalità - Latte di pecora. Troppo piombo. Una "tegola" sui produttori italiani o sulla salute?. -

SOMMARIO Anno 16 - n° 42 22 ottobre 2017
1.1 editoriale
Manovre pre elettorali
2.1 lattiero caseario Gran rimbalzo del latte scremato pastorizzato spot estero
3.1 cereali e dintorni  Tentativi per tornare alla normalità.
4.1 irrigazione e bonifica Il Consorzio di Bonifica dell'Emilia centrale presenta i dati d'irrigazione 2017.
5.1 sicurezza alimentare Latte di pecora. Troppo piombo. Una "tegola" sui produttori italiani o sulla salute?.
5.2 sicurezza alimentare Ministero della salute richiama un lotto di vino
6.1 ambiente Acqua e valutazioni dei rischi ambientali nel Nord Italia
6.2 rischio idraulico Rischio di dissesto idrogeologico in Emilia Romagna:
7.1 Bonifica e tecnologia Il Consorzio di Bonifica è anche sviluppo e tecnologia
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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20171022-42-cibus 

 

77 sedi in tutta Italia, di cui 9 in Emilia Romagna, collegate in streaming per formare le imprese su Innovazione, Filiera e Qualità. L'incontro è stato seguito in diretta audio/video anche a Bologna da una quarantina di rappresentanti delle aziende ed esperti del settore agroalimentare, accolti dai saluti introduttivi di Simona Caselli, Assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna e di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit.

Bologna, 19 ottobre 2017 – Il settore agroalimentare genera un giro d'affari di 50 miliardi di euro e contribuisce per il 2% al valore aggiunto totale (dati Istat), confermando un trend anticiclico grazie a una crescita del 3,5%, dal 2008 al 2016, a fronte di un calo del 13,6% del settore industriale. UniCredit crede nel ruolo dell'agroalimentare come volàno per la crescita del Paese e si sta impegnando per supportarlo a 360 gradi.

Con riferimento alle aziende fino a 5 milioni di fatturato, la banca conta oltre 34 mila imprese clienti operanti nel settore agricoltura, ed eroga credito per quasi 2 miliardi di euro, di cui la parte prevalente a supporto degli investimenti a medio lungo termine.

Il rapido sviluppo dell'Agritech, con un crescente numero di startup italiane che puntano sull'agricoltura, e un potenziale ancora tutto da esprimere sull'export, sono i tratti peculiari di un business che richiede formazione continua e sempre più conoscenze specifiche per far fronte a un profondo periodo di trasformazione e innovazione, testimoniato dallo sviluppo di nuove tecniche di coltivazione e agricoltura di precisione, dai nuovi processi produttivi e di distribuzione e da una crescente attenzione alla tracciabilità del prodotto e della filiera produttiva.

Di questi trend in atto e di come UniCredit si stia adoperando per consentire ai propri clienti di coglierne le alte potenzialità, si è parlato ieri nel corso dell'Agritalk tenutosi presso la Tower Hall 'UniCredit di Milano.

Nel corso dell'evento il moderatore Patrizio Roversi, noto conduttore del programma televisivo Linea Verde, ha animato conversazioni con relatori d'eccezione, al fine di illustrare le principali trasformazioni che stanno rivoluzionando il business dell'agrifood e i suoi processi.

77 erano le sedi di UniCredit collegate in streaming in tutta Italia, di cui 9 in Emilia Romagna a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Carpi, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì.

Ciò ha permesso agli imprenditori presenti - oltre 2200 a livello nazionale, circa 350 quelli emiliano romagnoli - di interagire in diretta e di porre domande ai relatori mediante una piattaforma di instant feedback.
L'incontro è stato seguito in diretta audio/video anche a Bologna, a Palazzo Magnani, da una quarantina di rappresentanti delle aziende ed esperti del settore agroalimentare, accolti dai saluti introduttivi di Simona Caselli, Assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna e di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit. Ha moderato il dibattito finale Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit, cui sono state affidate le riflessioni conclusive.

L'Agritalk è stato anche l'occasione per presentare "UniCredit per l'Agricoltura", il nuovo modello di servizio della rete commerciale italiana, e i prodotti UniCredit a supporto del settore: dai servizi dedicati, all'impiego di gestori specializzati, oltre 140 a livello nazionale, dalle analisi specifiche delle filiere alimentari alle attività di formazione e promozione che rispondono alle istanze che emergono dai territori sui quali la banca è impegnata ogni giorno.

Obiettivo, un dialogo costante, quello tra aziende agricole e banca, che permette di trovare le soluzioni finanziarie più idonee a soddisfare le esigenze legate alle diverse fasi di produzione dell'impresa.

Tra cui il prodotto "Riserva", per l'affinamento e la stagionatura di prodotti di qualità del Made in Italy, o il supporto alle filiere agroalimentari per la valorizzazione del loro potenziale economico.

Questo in sintesi l'elenco dei contributi che hanno caratterizzato il dibattito:

Dopo i saluti dei Manager di Territorio di UniCredit, Andrea Casini, Co-Head UniCredit Italy ha aperto i lavori; ha quindi preso la parola Filippo Renga, Direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood School of Management Politecnico di Milano, che ha illustrato come l'innovazione aggiunga valore alla tradizione agricola italiana con l'avvento delle nuove tecnologie (l'agricoltura di precisione, le nuove tecniche di coltivazione il vertical farming, i Big Data); Fabio Brescacin, Presidente EcorNaturaSì SpA, ha poi parlato di "Food revolution" e mutamento dei processi di trasformazione e distribuzione, illustrando il case history di NaturaSI, la principale rete di distribuzione del bio in Italia; mentre Francesco Marandino, Fondatore e AD di Penelope Spa ha spiegato come la tracciabilità e la digitalizzazione dell'intera supply chain "from field to fork" rappresentino un supporto alla valorizzazione dell'eccellenza dei prodotti Made in Italy; Costantino Vaia, Direttore Generale del Consorzio Casalasco del pomodoro, ha illustrato in che modo si stia declinando l'innovazione di filiera nel consorzio e quali siano strategie adottate per introdurre il cambiamento tecnologico all'interno dei propri processi, nell'aggregazione e nelle politiche della filiera; infine Massimo Macchitella, responsabile per UniCredit di Small Business & Financing Products, ha presentato "UniCredit per l'Agricoltura".

L'Agritalk rientra nel più ampio alveo degli UniCredit Talk, attività di formazione lanciate dalla Banca nel 2016: il format prevede conversazioni tra esperti e imprenditori con l'obiettivo di formare e informare le imprese sulle sfide strategiche e le tendenze che stanno rivoluzionando i loro business.

20171019-unicredit

Pian piano la "bolla" generata dai dati comunicati da USDA la scorsa settimana, sta sgonfiando. Per il mercato interno è da segnalare la pressione delle giacenze stoccate al porto di Ravenna, a conferma dei risotti consumi.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 18 ottobre 2017 - Dopo gli aumenti registrati a seguito dell'ultimo USDA, lentamente il mercato sta di nuovo rientrando nel proprio alveo:
SEMI nov 984,6 (-6,2 ) gen 995,2 (-6,2 ) mar 1005 (-5,6 )
FARINA dic 321,6 (-2,9 ) genn 323,9 (-2,8 ) mar 327 (-2,7 )
OLIO dic 33,59 (0) genn 33,74 (-0,01 ) mar 33,98 (-0,01 )
CORN dic 350 (-0,4 ) mar 363,6 (-0,4 ) mag 372 (-0,6 )
GRANO dic 434,6 (-1,6 ) mar 453,6 (-1,2 ) mag 467,4 (-0,6 )

Le motivazioni che possiamo desumere sono legate al fatto che i dati produttivi descritti da USDA non erano nulla di straordinario, Inoltre, la Cina non è presente in mercato da circa 10 giorni e infine il clima è favorevole un poco ovunque.

I rincari sono pertanto in parte rientrati, come di seguito cerchiamo di sintetizzare con partenza dal porto di Ravenna: farina soya 44% 305 sul pronto e 315 sul pronto e sino a dicembre, 316 e 326 sul 2018, girasole proteico a 275 pronto e sui mesi, colza a 210 partenza silos interni.

Per il mercato interno vale la pena di segnalare le enormi giacenze presenti al porto di Ravenna a dimostrazione dei ridotti consumi: 280.000 tonnellate di farina di soya proteica normale, 209.000 tonnellate di grani di vario genere, 81.000 tonnellate di mais, 66.000 tonnellate di girasole proteico, 40.000 tonnellate di semi di girasole, 23.000 tonnellate di semi di soya ogm. Anche il porto di Venezia si è appesantito con mais e soya.

A fronte di quanto sopra illustrato, il grano è stabile risentendo della concorrenza e della spinta alla vendita proveniente in modo particolare dalla Francia. Il mais respira aria di stabilità, probabilmente per effetto delle enormi quantità presenti in porto che fungono da calmiere anche per il mercato interno. Si avverte la deficienza di merce dall'estero, dovuta ai noti problemi di problemi di logistica gommata e ferrata. A questi elementi si aggiunga l'effetto di un certo snobbismo verso le produzioni nazionali macchiate dalle voci, sufficientemente infondate, circa la difficoltà di controllo della qualità sanitaria. L'orzo tiene i suoi valori. Cruscami in deciso rialzo cosa che potrebbe continuare.

Il mercato delle bioenergie risente del rincaro dei cruscami e gli operatori sono alla ricerca di alternative, nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso.

In sintesi il mercato continua a tenere le sue posizioni; non sono presenti molti spazi per scendere ma al momento non sembra esistano nemmeno le condizioni per una risalita delle quotazioni. In assenza di elementi esterni, questa è una situazione che potrebbe perdurare diverse settimane.

Indicatori internazionali 18 ottobre 2017


l'Indice dei noli è salito a 1552 punti, il petrolio è attorno a 52,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,174955

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Editoriale: Ma come pensano? - Lattiero caseario. Segnali di cedimento per il Grana Padano. - Cereali e dintorni. All'improvviso tutto si alza. - Salta la trattativa per protocollo sul prezzo del latte a Parma - Italian Sounding. Ritirati prodotti falsi "made in Italy" - Ministero Salute: presenza di Listeria nel tacchino al forno di Casa Modena - Gelato Ben & Jerry contaminato da erbicida, riunione UE -

SOMMARIO Anno 16 - n° 41 15 ottobre 2017
1.1 editoriale
Ma come pensano?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Segnali di cedimento per il Grana Padano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. All'improvviso tutto si alza.
4.1 Latte & Formaggio Salta la trattativa per protocollo sul prezzo del latte a Parma
4.2 made in italy Mulino Alimentare a Colonia.
5.1 made in italy Italian Sounding. Ritirati prodotti falsi "made in Italy"
6.1 sicurezza alimentare Ministero Salute: presenza di Listeria nel tacchino al forno di Casa Modena
6.2 sicurezza alimentare Gli "Spinaci Millefoglie Bonduelle" surgelati sono sicuri.
7.1 Culatello e "Verdi" Sua maestà il Culatello di Zibello Dop celebra il compleanno del Maestro Giuseppe Verdi
7.2 gelato con glifosato Gelato Ben & Jerry contaminato da erbicida, riunione UE
8.1 Rischio idraulico 13 ottobre: Giornata Internazionale per la Riduzione del rischio di disastri naturali
9.1 carne Bovini da carne, la ripresa dei prezzi.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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20171015-Cibus COP 

 

Domenica, 15 Ottobre 2017 08:09

Cereali e dintorni. All'improvviso tutto si alza.

Quando ormai sembrava che il mercato fosse inchiodato ecco che un nuovo aggiornamento dei dati USDA muove drasticamente i listini.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 13 ottobre 2017 - Una drastica impennata, inaspettata solo giovedì mattina, dopo che nuove stime USDA sono state pubblicate.

Le chiusure dei mercati di giovedi sera:
SEMI nov 992 (+26,6) gen 1002,4 (+26,4) mar 1012 (+26,4)
FARINA oct 322,7 (+11,5) dic 326,3 (+11,4) gen 328,3 (+11,3)
OLIO oct 33,07 (+0,16) dic 33,28 (+0,13) gen 33,45 (+0,12)
CORN dic 349 (+3) mar 362,6 (+3,2) mag 371,6 (+3,6)
GRANO dic 430,4 (-2,6) mar 449,4 (-2,6) mag 461,6 (-3)

Proviamo a suggerire delle considerazioni "plausibili" sui nuovi fatti.
Gli operatori si aspettavano un aumento delle produzioni e invece questo non è avvenuto seppure il differenziale, per quanto concerne le produzioni USA, non particolarmente rilevante. La produzione USA è stata infatti stimata a 120,58 milioni di tonnellate contro quella degli analisti a 121,02 e USDA settembre 120,59.
Probabilmente, il fatto che non si siano riscontrate produzioni migliori, questo ha dato l'impulso ai fondi di spingere sull'acceleratore per una più decisa posizione rialzista.

Le rese per acro statunitensi dei semi di soia sono state stimate al ribasso rispetto a quelle di settembre seppure la produzione USA sia rimasta pressoché uguale per l'aumentata superficie investita.
Gli stock di fine raccolto 2016/17 sono diminuiti, così come pure è stata diminuita la stima degli stock del raccolto 2017/18 che da 12,93 milioni di tonnellate sono scese, a settembre, a 11,72.
Quest'ultimo è effettivamente l'unico indicatore che avrebbe giustificato una ripresa dei prezzi. Infatti, anche la stima della produzione del Brasile a 107 milioni di tonnellate era già entrata nella stima dello scorso settembre, così come peraltro confermavano i dati diffusi ieri dal CONAB: da 114 milioni di tonnellata del 2016/17 a 107 del 2017/18.

Il rialzo del seme ha sostenuto anche quello del corn e del grano, ma le cifre dell'USDA ,su questi ultimi, sono state tutte sostanzialmente ribassiste.
Nelle prossime giornate verificheremo se i fondi riusciranno a dare rinnovata spinta al mercato o se questo si accomoderà, ancora un'altra volta, sul segno di stabilità.

Il mercato delle bioenergie è ancora alla ricerca di mais inquinato da B1 e sottoprodotti di vario genere, specie ora che i cruscami di grano stanno arrivando a quotazioni non più particolarmente convenienti.


Indicatori internazionali 13 ottobre 2017


l'Indice dei noli è salito a 1458 punti, il petrolio è attorno a 51,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,18265

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: il rigurgito delle autonomie - Precipita il latte spot - Minori stock di corn rispetto alle previsioni - Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui - Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense - Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali - Ismea: import e export in crescita

SOMMARIO
Anno 16 - n° 40 8 ottobre 2017
1.1 editoriale
Il rigurgito delle autonomie.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Precipita il latte spot
3.1 cereali e dintorni Minori stock di corn rispetto alle previsioni
4.1 vino e biodiversità Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui.
6.1 bonifica / nomine Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense
7.1 sicurezza alimentare Taleggio Contaminato. Tre casi in un mese per la valsassinese Carozzi
7.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci surgelati, scatta il richiamo del Ministero della Salute.
8.1 allarme prosecco belgio Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali
8.2 eventi -ANUGA Mulino Alimentare Spa, presente all'ANUGA dal 7 all'11 ottobre.
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio mantiene alti i prezzi.
10.1 import export Ismea: import e export in crescita
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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 20171008-cibus40-COP

 

Domenica, 08 Ottobre 2017 07:21

Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi.

Il mercato è da mesi in questa fase di stagnazione e, a meno di fenomeni esterni non prevedibili, ha poco spazio per scendere e comunque non trova per ora la forza di salire.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 6 ottobre 2017 -.
Sempre più difficile interpretare il mercato che nella giornata del 5 ottobre ha chiuso con questi valori:

SEMI nov 968,2 (+10) gen 979 (+10,2) mar 988 (+9,6)
FARINA oct 312,9 (+6) dic 316,9 (+5,9) gen 319 (+5,9)
OLIO oct 32,77 (-0,22) dic 33 (-0,23) gen 33,18 (- 0,23)
CORN dic 349,4 (+1,2) mar 362,4 (+1,2) mag 371,4 (+1,2)
GRANO dic 440,6 (-1,6) mar 459,4 (-1) mag 473,6 (-0,4)

contro un venerdì 29/10 a:

SEMI nov 968,2 (+8,6) gen 978,4 (+8,2) mar 987,6 (+8,2)
FARINA oct 311,5 (+4,7) dic 315,8 (+4,3) gen 317,8 (+4,2)
OLIO oct 32,57 (-0,02) dic 33,82 (0) gen 32,99 (-0,01)
CORN dic 355,2 (+2,6) mar 367,6 (+2,4) mag 376,2 (+2,4)
GRANO dic 448, 2 (-6,6) mar 466,4 (-7,6) mag 479,2 (-0,01)

Variazioni limitate quindi, ma la vera differenza è in capo alla quotazione del cambio Euro Dollaro a 1,1700 contro 1,1774.

A fronte di quanto sopra, segnaliamo i prezzi delle farine di soya franco partenza porto di Ravenna: sul disponibile 310 per la 44% e 320 per la 46,50%, e così anche per l'ottobre dicembre, mentre sul 2018 si registrano 316 per la 44% e 326 per la 46,50%, senza storia gli altri proteici, colza 210-215 partenza, girasole alto proteico 175, e quello basso a 120.

Variazioni anche in questo caso limitate ma comunque tutte con segno positivo.

Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora poco da segnalare, i consumi restano bassi con conseguente stabilità dei grani di forza mentre sono rincarati quelli panificabili e biscottieri in ragione dell'anomalia del indice doppio w che caratterizza questa campagna. Si è allargata la forbice tra minimo e massimo; in calo il granoturco, con particolare riferimento a quello extra comunitario; continua il recupero dei cruscami di grano; in salita l'orzo ormai da diverse settimana; il seme di soya nazionale, partito con valori più alti di quanto ipotizzato, dovrà scontare nuove quotazioni a regime di raccolta e tra poco inizieranno a farsi sentire gli effetti dell'estero, in particolare dell'ogm free, non sempre di chiara origine.

Il mercato è da mesi in questa fase di stagnazione e, a meno di fenomeni esterni non prevedibili, ha poco spazio per scendere e comunque non trova per ora la forza di salire. Certamente le parole del Presidente Trump "la quiete prima della tempesta" non aiutano certo a schiarire la nebbia sull'orizzonte.

Il mercato delle bioenergie continua la sua ricerca di mais inquinato da B1, e sottoprodotti di vario genere.

Indicatori internazionali 6 ottobre 2017


l'Indice dei noli è a 1382 punti, il petrolio è attorno a 51,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1700

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Ancora smentite. I dati pubblicati dall'USDA hanno generato nuove reazioni contrastanti rispetto alle attese e la stabilità dei mercati non si è ancora palesata.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 2 ottobre 2017 -
Il mercato ha voluto smentire l'ultima affermazione "sembra aver ritrovato una via di recupero" e tra alti e bassi è tornato a valori pre USDA del 12/09

SEMI nov 965,4 (+2) gen 976,2 (+2,2) mar 985,4 (+2)
FARINA oct 308,8 (0) dic 313,3 (+0,2) gen 315,5 (+0,2)
OLIO oct 33,02 (-0,21) dic 33,22 (-0,23) gen 33,39 (-0,23)
CORN dic 354 (+1,6) mar 366,6 (+1,4) mag 375,6 (+2)
GRANO dic 461,4(+7,6) mar 480,6 (+7,2) mag 493,4 (+6,4)

questo scrivevamo il 28/09 poi sono arrivati i dati USDA del 30/09 ed ecco le chiusure:

SEMI nov 968,2 (+8,6) gen 978,4 (+8,2) mar 987,6 (+8,2)
FARINA oct 311,5 (+4,7) dic 315,8 (+4,3) gen 317,8 (+4,2)
OLIO oct 32,57 (-0,02) dic 33,82 (0) gen 32,99 (-0,01)
CORN dic 355,2 (+2,6) mar 367,6 (+2,4) mag 376,2 (+2,4)
GRANO dic 448, 2 (-6,6) mar 466,4 (-7,6) mag 479,2 (-0,01)

E siamo di nuovo da capo. L'USDA di venerdì segnala che al 01/09 si registrano meno stock del previsto di corn, e del seme di soya, motivando perciò un effetto rialzista, mentre la produzione di grano USA sarebbe più alta del previsto stimolando, al contrario, una tendenza ribassista.

A fronte di quanto sopra riportato seguono i prezzi delle farine di soya franco partenza porto di Ravenna:
sul disponibile 308 per la 44% e 319 per la 46,50%, e così anche per l'ottobre dicembre, mentre sul 2018 si registrano 315 per la 44% e 324 per la 46,50%, senza storia gli altri proteici, colza 210-215 partenza, girasole alto proteico 175, e quello basso a 120.

Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora poco da segnalare, i consumi sono sempre a bassi livelli che comporta: stabilità dei grani; calo del granoturco; recupero dei cruscami di grano. Rincara invece l'orzo che conferma questo trend da diverse settimana. Il seme di soya nazionale, partito da prezzi più elevati di quanto ipotizzato, dovrà scontare nuove quotazioni a regime di raccolta..
Il mercato è da mesi che si trova in questa fase di stagnazione e, a meno di fenomeni esterni non prevedibili, trova poco spazio per scendere ma non trova per ora la forza di salire.

Continuano le difficoltà di logistica da settimane, sia su gomma che su treno.

Il mercato delle bioenergie continua ad apprezzare il mais inquinato da B1, tant'é che è riuscito a assorbire gran parte di uno stock posta sotto vincolo sanitario sito in Piemonte e cedibile solo a impianti di Biodigestione. (merce raccolto 2016). A questa si è aggiunta la disponibilità di farine e di scarti da essiccatoio.

Indicatori internazionali 2 ottobre 2017


l'Indice dei noli è in costante ascesa, oggi è 1356 punti, il petrolio è attorno a 51,5 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1743.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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SOMMARIO Anno 16 - n° 39 01 ottobre 2017 - Editoriale: Italia - Francia, pace armata - Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte. - Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa - Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi - Salmone o non Salmone, questo è il problema! - Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.

SOMMARIO Anno 16 - n° 39 1 ottobre 2017

1.1 editoriale
Italia - Francia, pace armata.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa
4.1 turismo Turismo da record in Emilia Romagna
5.1 economia / Viabilità Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi
6.1 campagna cereali Consorzio Agrario di Parma: primo bilancio della stagione cereali
6.2 sisma 2012 fondi sicurezza Sisma 2012. Fondi aperti anche per il settore agricolo.
7.1 nutrizione, scienza e fake Salmone o non Salmone, questo è il problema!
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Niente di scontato. In attesa degli aggiornamenti di USDA.
9.1 crisi e occupazione Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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