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Con la scusa del Black Friday i mercati si sono arroccati alzando le quotazioni già dal 22 novembre, per poi replicare ancora un leggero rialzo il 24, così come pure in apertura della settimana scorsa. Non sussistono le condizioni, ma i prezzi sono ancora in aumento.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 4 dicembre 2017 -
Se i fattori fondamentali non giustificherebbero gli aumenti che si stanno registrando da circa 10 giorni, il sostegno a un andamento anomalo, viene dal meteo. Le previsioni di 10-15 giorni di caldo secco in Argentina potrebbe provocare danni al seme di soya e al mais, mentre in Australia le piogge torrenziali che colpiscono il Paese, lanciando un allarme sulla produzione di cereali, sono le notizie che il mercato attendeva per scatenare la corsa al rialzo.

SEMI gen 994,2 (+8,4) mar 1006 (+8,2) mag 1017 (+8,4) lug 1025,6 (+8,4)
FARINA dic 328,2 (+3,2) gen 330,2 (+3,7) mar 333,5 (+3,7) mag 336,1 (+3,7)
OLIO dic 33,60 (-0,15) gen 33,69 (-0,16) mar 33,91 (-0,15) mag 34,11 (-0,15)
CORN dic 344,6 (+3) mar 358,6 (+3) mag 366,4 (+2,6) lug 374,4 (+3)
GRANO dic 414,4 (+5,2) mar 438,4 (+5,4) mag 451 (+6) lug 464,2 (+6)

Oggi i prezzi della farina di soya, a causa di quanto sopra, saranno più alti così come riprenderà maggior vigore la tendenza rialzista della farina di girasole proteico, che ha risentito degli accordi bilaterali Russia -Turchia con conseguenze d'influenzamento, nel breve periodo, anche sulla farina colza.

Persiste l'accentuato differenziale fra soya ogm free e quella geneticamente modificata, mentre sul seme la differenza è decisamente più contenuta.

Per il mercato interno/domestico da segnalare, un acutizzarsi dei problemi logistici sconnessi ai vettori per via ferroviaria che su gomma. Una situazione che andrà a aggravarsi in conseguenza delle festività natalizie e alla minore disponibilità di mezzi. I costi lieviteranno come "i panettoni" e i tempi di consegna potrebbero sensibilmente aumentare in ragione delle previsioni meteo. Tutti fattori che sul breve e medio termine avranno grande influenza sul mercato.

Per il mercato delle bioenergie nessuna novità. Non si attenua il rincaro dei cruscami per i quali le aziende tamponano anche con crusca di farro in pellet e crusca di avena, che arriva dai paesi del Nord, e farine/farinette di mais. Quasi introvabile il mais da bioenergia mentre sul mercato si trovano spezzati e vagliature di mais e sottoprodotti dell'industria risiera.

Indicatori internazionali 4 dicembre 2017


l'Indice dei noli è salito ancora a 1626 punti, il petrolio è attorno a 58,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,18605

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 03 Dicembre 2017 07:15

c.a.s.e.a. SOMMARIO Anno 16 - n° 48 3 dicembre 2017

Editoriale: -Libertà di stampa, tra correttezza, rispetto e buon gusto - Lattiero caseari. Leggera flessione per il Grana Padano - Cereali e dintorni. L'onda lunga dei rincari prudenziali. - Si, al Glifosate. La posizione delle Organizzazioni professionali - Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or. - Altro ...

SOMMARIO Anno 16 - n° 48 3 dicembre 2017

1.1 editoriale
Libertà di stampa, tra correttezza, rispetto e buon gusto
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Leggera flessione per il Grana Padano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'onda lunga dei rincari prudenziali.
4.1 HO.RE.CA. Cibus prepara un focus speciale sull'Ho.Re.Ca.
4.2 nutrizione. La Cannella, contro l'obesità.
5.1 Glifosate Si, al Glifosate. La posizione delle Organizzazioni professionali
6.1 turismo emilia romagna Vola il turismo in Emilia Romagna
7.1 allerta alimentare Cozze vive pericolose per la salute
7.2 Eventi Consorzio Agrario dell'Emilia: Sabato prossimo a San Giorgio di Piano l'Open Day
8.1 pomodoro Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or.
8.2 confcooperative i 70 anni di confcooperative Parma.
9.1 consumi. Lo Yogurt Lattiero caseario: tra il 2012 e il 2016 acquisti di yogurt in crescita del 4%
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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20171203-cibus-48-COP 

 

Con la scusa del Black Friday i mercati si sono arroccati alzando le quotazioni già dal 22 scorso, per poi replicare ancora un leggero rialzo il 24, così come pure in apertura di settimana si è assistito a qualche aumento.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 29 novembre 2017 -
Basandosi sui fattori fondamentali non vi ravviserebbero le condizioni per giustificare tali variazioni positive. Questo dovrebbe far supporre che, se non si manifestassero eventi nuovi i prezzi dovrebbero tornare a valori di inizio settimana scorsa.

Nella mattinata di oggi i prezzi della farina di soya, a causa di quanto sopra, ruotano attorno a 306 per la normale, 313 per la proteica sul pronto e 317 e 324 euro sul 2018, mentre sul 2019 la proteica vale 323 euro.

Da notare che è possibile fissare il prezzo della soya per i prossimi due anni. Una opportunità che sembrava sparita ma che la dice lunga sulle condizioni di stasi dei mercati.

In un passato, non tanto remoto, si osservavano condizioni opposte, dove il pronto costava più del distante (ad esempio lo spot 100 mentre a 4-6 mesi 110-115). Una situazione che non si viveva dalla seconda metà degli anni 70.

Fanno eccezione altre materie prime quali il grano, che comunque ha perso un poco di forza rialzista, e l'Orzo di cui l'Europa è deficitaria.
Stanno invece cambiando alcuni scenari internazionali per via di accordi, che la Russia del Presidente Putin sta prendendo con paesi terzi, non coinvolti negli embarghi contro la sua nazione.
Questo potrebbe portare un poco di movimento nel mercato dei semi oleosi e loro farine, specialmente colza e girasole.
Continua la forte differenza fra soya ogm free e quella geneticamente modificata, mentre sul seme la differenza è decisamente più contenuta.

Per il mercato interno/domestico ancora poco o nulla da segnalare. Continua invece il rialzo dei cruscami, anche se ormai potrebbe essere a fine corsa.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna. Continua il rincaro dei cruscami per i quali si tampona ancora con della crusca di farro in pellet e crusca di avena che arriva dai paesi del Nord, o farine farinette di mais. Quasi introvabile mais da bioenergia mentre sul mercato si trovano spezzati e vagliature di mais.

Indicatori internazionali 29 novembre 2017 


l'Indice dei noli è risalito sensibilmente a 1596 punti, il petrolio è attorno a 58,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,18624

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 47 26 novembre 2017 -

Editoriale: - Il quinto potere trasloca?- Cereali e dintorni. Rincari prudenziali in previsione del lungo week end del "ringraziamento"- Ancora allarmi alimentari per prodotti contaminati. - L'autostima, cos'é e a cosa serve.- Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare - Altro ...

1.1 editoriale
Il quinto potere trasloca?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini stabili.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Rincari prudenziali in previsione del lungo week end del "ringraziamento".
4.1 sicurezza alimentare Ancora allarmi alimentari per prodotti contaminati.
5.1 management e organizzazione L'autostima, cos'é e a cosa serve.
6.1 crisi, lavoro e suicidi La crisi spinge sulla povertà e sui suicidi. I giovani sono i più colpiti.
7.1 vino export Vino: nascono in Cina i primi corsi per "insegnare-imparando" il mercato cinese
7.2 Cibo e Salute La cura è servita: Un libro per guarire con il cibo
8.1 export La Food Valley punta alla Cina
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Gli aumenti di protezione.
10.1 agroalimentare Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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 20171126-Cibus47-COP

 

Domenica, 26 Novembre 2017 06:13

Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare

Migliora il clima di fiducia dell'industria alimentare e delle imprese agricole, trainato dai segnali positivi della domanda interna e estera.

È una tendenza in miglioramento quella che emerge dal nuovo Rapporto AgrOsserva relativo al terzo trimestre 2017, pubblicato dall'Ismea.

Un segnale colto anche dagli operatori del settore: nel terzo trimestre, l'indice Ismea di clima di fiducia dell'industria alimentare aumenta sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso dell'anno precedente e anche l'indice di clima di fiducia delle aziende agricole mostra un miglioramento sia rispetto al trimestre precedente che allo stesso periodo del 2016.

La domanda interna, dopo anni di stagnazione, è tornata a crescere: +1,3% la spesa delle famiglie per i prodotti alimentari nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016.

Ma prosegue anche il forte impulso al comparto proveniente dalla domanda estera, che aumenta del 6,5% nel periodo gennaio-agosto del 2017 e si avvia a chiudere l'anno al livello record di oltre 40 miliardi di euro.

Il 2017, è stato segnato tuttavia da anomalie meteorologiche che hanno influito negativamente sulla produzione di valore del settore primario, quello più esposto: secondo le ultime informazioni disponibili, il terzo trimestre dovrebbe comunque vedere un'attenuazione del calo fatto registrare nel secondo trimestre dal valore aggiunto agricolo (-2,5%).

A fronte della stabilità del numero d'imprese agricole, prosegue l'espansione di quelle giovanili che, a settembre 2017, sono aumentate del 5,8% su base annua e hanno sfiorato le 53,5 mila unità (7% del totale delle imprese del settore primario). Anche per quanto riguarda l'occupazione nel settore agricolo, secondo i dati disponibili, relativi al secondo trimestre, si evidenzia una crescita del 2,2% in confronto allo stesso trimestre dell'anno scorso.

A livello industriale, cresce la produzione del 2,6% su base annua nei primi nove mesi, continuano ad aumentare le imprese (+0,5% la variazione annua in ognuno dei tre trimestri) e aumenta il credito erogato al settore (+2,1% su base annua) portando lo stock di giugno 2017 a 32,4 miliardi di euro, in un contesto generale di flessione del credito alle imprese.

(Ismea 22 novembre 2017)

Venerdì sera il mercato ha chiuso in aumento, ma sostanzialmente in una settimana scorsa non è portato sostanziali cambiamenti del valore dei listini.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 21 novembre 2017 -
L'aumento dei listini segnalati in chiusura della scorsa settimana sono essenzialmente dovuti alle informazioni meteo (NOAA) che annunciano probabili fenomeni di siccità che il "Nina" potrebbe far ricadere sul Brasile e condizioni di eccesso di umidità in Argentina.

Notizie queste, che un mercato statico e depresso, attende di poter sfruttare.

SEMI gen 990,4 (+18,4) mar 1001,4 (+18,2) mag 1011 (+18,2)
FARINA dic 318,2 (+7,7) gen 320 (+7,5) mar 323,1 (+7,6)
OLIO dic 34,44 (+0,01) gen 34,59 (0) mar 34,80 (-0,01)
CORN dic 343 (+6,4) mar 355 (+6) mag 363,4 (+6)
GRANO dic 427,2 (+5,6) mar 443,4 (+5,6) mag 454,2 (+4,4)

Inoltre, in considerazione del fatto che la settimana in corso è contraddistinta dalla festa del ringraziamento, i mercati, di norma, tendono a effettuare rincari prudenziali di protezione da eventi straordinari che potrebbero verificarsi durante il lungo week end.

Si sono inoltre manifestati segnali di indebolimento dell'euro a causa della difficoltà di comporre la compagine di governo in terra tedesca.

Per il mercato interno/domestico ancora poco o nulla da segnalare,

Prosegue invece il rialzo dei cruscami, così come il rialzo dei grani di base e dell'orzo.

Il seme di soya ha subito una battuta d'arresto, mentre tiene il mercato delle farine convenzionali. che continuano a mantenere un differenziale con la 44% geneticamente modificata di 100 euro circa alla tonnellata.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna novità. Prosegue il rincaro dei cruscami. Una condizione che pone gli operatori nelle condizioni di tamponare anche con della crusca di farro in pellet proveniente dai paesi del Nord. Molto probabilmente coloro che utilizzano i cruscami dovranno variare la dieta del proprio impianto da qui a febbraio in quanto la situazione si prevede non possa migliorare. Le possibili alternative sono: farinette e farine di mais e mais tossinato e Mix dell'industria risiera.

Indicatori internazionali 20 novembre 2017


l'Indice dei noli è sceso leggermente a 1371 punti, il petrolio è attorno a 55,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,17836

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Martedì, 21 Novembre 2017 10:22

Porte aperte al Consorzio Agrario di Parma

PORTE APERTE AL CONSORZIO AGRARIO DI PARMA: UNA DUE-GIORNI DA NON PERDERE - 25 E 26 NOVEMBRE AL CAP CON INIZIATIVE, DIBATTITI, PROVE SPERIMENTALI, DRONI E LE ULTIMISSIME NOVITA' NELLA MECCANIZZAZIONE AUTOMATIZZATA. L'INVITO DEL PRESIDENTE GRENZI "VENITECI A TROVARE NON RESTERETE DELUSI".

Parma - 21-11-2017 - Un week-end ricco di appuntamenti quello che il Consorzio Agrario di Parma ha programmato per Sabato 25 e Domenica 26 Novembre presso la propria sede di Strada dei Mercati n. 17. Una due-giorni di Porte Aperte che lo staff del Consorzio ha voluto rendere fruibile a 360° per coinvolgere tutti gli operatori del settore e non nelle diverse iniziative proposte.

Nell'occasione si potranno apprezzare i più nuovi e sofisticati modelli di meccanizzazione agricola New Holland di ultima generazione e al contempo fare un salto nel passato, apprezzando l'esposizione "Una storia che parte da lontano" di trattori storici (tirati a lucido per l'occasione) che, nella loro semplicità meccanica, hanno consentito ai nostri nonni e padri agricoltori di consolidare la centralità del comparto agricolo nell'economia del nostro territorio. L'occasione del Porte Aperte però non sarà motivo esclusivo di curiosità dal punto di vista della vasta offerta di servizi e di prodotti che il Consorzio Agrario di Parma offre ai propri Soci e ai numerosi clienti, ma consentirà al contempo ad addetti ai lavori e agli interessati di scoprire e approfondire diverse tematiche di stretta attualità. Sabato 25, a partire dalle ore 10,00, dopo un caffè di benvenuto offerto da Assicap – Cattolica Assicurazioni, si terrà un importante convegno dal titolo: "Agricoltura 4.0: meccanizzazione e fienagione d'avanguardia per la produzione del Parmigiano Reggiano".

Il programma prevederà molteplici interventi di esperti del settore: Valutazione e qualità delle foraggere a cura di Carlo Fornari, Presentazione varietali e campi prove di Francesco Belletti, Utilizzo nuove tecnologie per una foraggicoltura di eccellenza e sostenibile a cura di Eros Gualandi, Ottimizzare la gestione dei foraggi in stalla: problemi e soluzioni con la partecipazione del Prof. Andrea Formigoni, Meccanizzazione e Innovazione per l'agricoltura di precisione a cura del Consorzio Agrario e New Holland. Le conclusioni saranno affidate al direttore del Consorzio Agrario Giorgio Collina. Il convegno sarà moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli. Inoltre sempre Sabato 25 si effettueranno prove dinamiche con trattori dotati di sistema di guida automatica INTELLISTEER con correzione RTK. A partire dalle 15 in poi si terrà, grazie alla partecipazione di Marco Zambelli e AERMATICA 3D, una interessante dimostrazione pratica di utilizzo del drone per lotta alla piralide del mais.

Domenica 26 l'attività di dimostrazione con il drone si terrà dalle ore 10 alle ore 11,30. In entrambe le giornate verrà offerto un buffet ai partecipanti. "Queste giornate speciali in cui apriamo le nostre porte al pubblico per mostrare le numerose attività che svolgiamo con passione al Consorzio – ha commentato il presidente del Consorzio Agrario di Parma Giorgio Grenzi - rappresentano l'occasione ideale per dare informazioni utili, aggiornare le imprese agricole sulle ultime innovazioni e comprendere meglio le prospettive e le migliori pratiche del nostro settore: invito davvero tutti a venirci a trovare, non resteranno delusi".

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Editoriale: - Tanta fatica per nulla. - Cereali e dintorni. Ancora segnali di stanchezza. - Bolle di sapone killer. Ministero Salute lancia allerta per rischio microbiologico - Merano Wine Festival. Il vincitore del "Premio Godio 2017" -Guida Michelin 2018: Salite e discese - All'orizzonte un maxi colosso dell'agricoltura - Altro ...

SOMMARIO Anno 16 - n° 46 19 novembre 2017
1.1 editoriale
Tanta fatica per nulla.
2.1 lattiero caseario Si allarga la forbice tra Padano e Parmigiano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Ancora segnali di stanchezza.
4.1 sicurezza alimentare Bolle di sapone killer. Ministero Salute lancia allerta per rischio microbiologico
4.2 vino eventi Merano Wine Festival. Il vincitore del "Premio Godio 2017"
5.1 fake news Fake news. Mutti smentisce il ritiro della propria passata di pomodoro per contaminazione da arsenico.
5.2 management e organizzazione La comunicazione d'impresa verso il Technical Report UNI T/R 11642
6.1 Guida Michelin 2018 Guida Michelin 2018: Salite e discese e un nuovo tre stelle con lo chef Norbert Niederkofler
7.1 maxi fusioni All'orizzonte un maxi colosso dell'agricoltura
7.2 rischi alimentari Ostriche contaminate. Disposto il ritiro.
8.1 mais tendenze Ismea. tendenze del mais
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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 20171119-Cibus-46-COP

 

Domenica, 19 Novembre 2017 05:41

All'orizzonte un maxi colosso dell'agricoltura

All'orizzonte un maxi colosso dell'agricoltura.  Sei società prossime alla fusione: potrebbe nascere il più grande oligopolio agricolo della storia.

Sei colossi dell'agricoltura sono prossimi alla fusione, che darebbe vita a tre diverse società: le ripercussioni a livello mondiale e l'impatto che questo evento potrebbe avere sul sistema alimentare rendono inquieti sia i consumatori che gli agricoltori.

Gli alti dirigenti di Bayer, Monsanto, Dupont, Dow Chemical e Syngenta sono stati ascoltati dalla commissione giustizia del Senato degli Stati Uniti a Washington e hanno sostenuto le proprie argomentazioni sul perché le autorità di regolamentazione federali dovrebbero approvare queste mega-fusioni, che andrebbero a riorganizzare in maniera radicale l'agricoltura mondiale.

I dirigenti presenti hanno sostenuto che le fusioni proposte permetterebbero di combinare le competenze aziendali e permetterebbero una maggiore efficienza nel servire agricoltori e consumatori.

Tuttavia, rimane da capire se i benefici di una maggiore efficienza siano superiori agli effetti negativi di una simile concentrazione, come i possibili aumenti di prezzo e una minore concorrenza sul mercato. In sostanza, si può credere che queste tre aziende accompagneranno consumatori e agricoltori in un mondo che possa nutrire la crescente popolazione mondiale in maniera responsabile.

Roger Johnson, presidente della National Farmers Union, ha messo in guardia i senatori, sostenendo che l'approvazione delle fusioni non solo porterebbe ad un aumento dei prezzi, ma anche ad un minor numero di innovazioni e di prodotti tra cui gli agricoltori potranno scegliere.

"Nel nostro settore, il cambiamento è in atto. Gli agricoltori traggono vantaggio da aziende che investono di più in nuove tecnologie", afferma Robb Fraley della Monsanto. Fraley fa notare come 15 anni fa, la Monsanto investiva 300 milioni di dollari in ricerca e sviluppo; quest'anno ha investito 1,5 miliardi di dollari. A titolo di paragone, spiega, importanti imprese del settore tecnologico, come Apple, spendono fino a 10 miliardi di dollari l'anno in ricerca e sviluppo.

Le aziende hanno omesso di dire, però, che ad eccezione della Bayer, i giganti europei e statunitensi hanno registrato una contrazione delle vendite.

Da questo punto di vista, le fusioni sono funzionali tanto al mantenimento del profitto (e all'essere finanziariamente sane) quanto allo sviluppo di nuove tecnologie.

Non si tratta solo di agricoltori statunitensi che necessitano di strumenti tecnologicamente più avanzati, ma anche della lotta che le grandi imprese agricole stanno combattendo, nonostante la loro efficienza e le loro invenzioni, contro un mercato statunitense che esige strumenti che permettano agli agricoltori di coltivare cibi biologici e naturali in modo più semplice e più redditizio.

Se questa tendenza si confermerà non è ancora dato sapere. Per ora, le fusioni sono un chiaro segno che le compagnie che investono in sementi e prodotti chimici high-tech stanno attraversando una fase difficile e ritengono che questa sia la sola strada per uscirne.

da: Chase Purdy, portale – rassegna stampa estera n. 1221 a cura di Agrapress, ottobre 2017

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Domenica, 19 Novembre 2017 05:22

Ismea. tendenze del mais

La campagna commerciale 2016/17 del mais nazionale si è chiusa ad un prezzo medio di 176,17 euro/t, in aumento del 2,4% rispetto alla precedente annata.

Più nel dettaglio, il mercato ha mostrato un consistente e repentino calo delle quotazioni tra luglio e settembre 2016 in conseguenza dei livelli record dell'offerta e delle scorte mondiali, successivamente il prezzo si è lievemente rivalutato.

Per il 2017, le stime della produzione mondiale e delle scorte indicano un lieve calo annuo, rimanendo comunque su livelli considerevoli; il quadro produttivo non è comunque ben definito e gli aggiornamenti delle stime vengono ancora rivisti mensilmente indicando, soprattutto per gli USA, cali meno consistenti.

In tale contesto, unitamente anche alla abbondante disponibilità di granella dello scorso anno, i prezzi hanno mostrato a partire da luglio 2017 un costante decremento, passando dai 183,81 euro/t ai 173,03 euro/t di ottobre 2017.

Nonostante il buon risultato produttivo e la crescita delle scorte mondiali di soia nel 2016, la campagna 2016/17 ha mostrato una rivalutazione dei listini all'origine che hanno raggiunto un valore medio pari a 388,32 euro/t (+9,7% sul 2015/16); andamento questo da imputare in larga misura alla rivalutazione del dollaro osservata, seppur in maniera incostante, a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno.

Con l'esordio dell'attuale campagna il mercato ha mostrato segni di cedimento, i prezzi sono scesi a 374,25 euro/t a ottobre 2017 contro 420 euro/t dello scorso luglio. Anche per questo prodotto la dinamica produttiva globale nel 2017 non appare ancora ben definita, l'offerta e le scorte vengono indicate in flessione ma per gli USA, primo produttore ed esportatore, le stime indicano una crescita di entrambe le variabili.
(Ismea novembre 2017)

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