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Domande entro il 13 novembre 2015. Caselli: le api presidio fondamentale della biodiversità

Bologna - Oltre 467 mila euro dalla Regione per sostenere l'apicoltura emiliano-romagnola. E' la terza ed ultima annualità del Programma 2014-2016, cofinanziato dalla UE nell'ambito dell' Organizzazione comune di mercato e dallo Stato italiano, che assegna complessivamente all'Emilia-Romagna circa 1 milione 400 mila euro per migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e degli altri prodotti dell'apicoltura.

Il bando scade il 13 novembre 2015 e le domande vanno presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea.

"Sono risorse che servono a qualificare un settore importante da un punto di vista economico, ma anche ambientale – spiega l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli - le api sono un importante presidio della biodiversità, insetti fondamentali per l'impollinazione e oggi sappiamo che la loro presenza è minacciata". Verranno finanziati l'acquisto di arnie anti varroa (un acaro che provoca la distruzione delle famiglie di api) e di arnie ed attrezzature per la razionalizzazione della transumanza (lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire le fioriture). Risorse anche per l'assistenza tecnica e l' aggiornamento degli operatori, l'acquisto di sciami per il ripopolamento del patrimonio apistico, le analisi del miele, la ricerca. Potranno presentare domanda: gli apicoltori, singoli o associati, comprese le Associazioni dei produttori, l'Osservatorio Nazionale Miele ed il CREA-API, Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura.

I contributi andranno dal 20 al 100% in relazione alla tipologia di intervento, così come stabilisce il Programma regionale ed il bando di attuazione.

Il bando (determina n. 1154 del 3 agosto 2015) è pubblicato sul BUR n. 214 (parte seconda) del 13 agosto 2015.

(Fonte regione emilia romagna 17 agosto 2015)

L'esodo della disperazione si può fermare solo con l'agricoltura. Questo il messaggio che la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha lanciato in Expo nel corso della giornata "Dalla terra la sola speranza di pace e sviluppo" organizzata da Ases, l'Ong promossa dalla Confederazione, che opera da anni in tutte le zone svantaggiate del mondo e oggi ha illustrato un progetto mondiale di cooperazione. Dino Scanavino, presidente di Cia e di Ases, ha ribadito come il modello portato avanti dalla Ong dei coltivatori italiani "ha dimostrato che è possibile una via diversa allo sviluppo della cooperazione internazionale".

"E' indispensabile -ha spiegato Scanavino- operare per creare attraverso l'attività agricola, attraverso la valorizzazione delle comunità rurali e la promozione dei prodotti identitari dei diversi Paesi una migliore condizione di vita delle popolazioni. La tragedia dei migranti che si sta consumando sulla sponda sud del Mediterraneo impone di trovare soluzioni durature capaci di ricostruire un tessuto economico e sociale tale da scongiurare la fuga disperata di quelle popolazioni. Noi abbiamo il dovere di contribuire alla crescita di quei Paesi; di rafforzare, attraverso l'impostazione di nuovi e maggiori programmi di cooperazione agricola, una politica di sviluppo sostenibile tale da offrire alle popolazioni, e soprattutto ai giovani di quei Paesi, una prospettiva". Con i progetti di Ases, ha aggiunto, "abbiamo dimostrato che un modello alternativo è possibile: coltivare la terra per alimentare la speranza e nutrire davvero il pianeta".

per approfondire: http://www.improntaunika.it/2015/08/expo-dai-campi-profughi-ai-campi-coltivati-cia-un-progetto-di-cooperazione-mondiale/#sthash.HpZtTu2J.dpuf

Domenica, 30 Agosto 2015 10:15

Mais e Soia - Agosto 2015

Mais e Soia: agosto 2015. La produzione di Mais è in contrazione dello -0,2% rispetto alle previsioni di luglio mentre segna un +0,4% la produzione di Soia sulla base delle maggiori produzioni statunitensi e dell'Ucraina. 

MAIS: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 985.61 Mio t, -0.2% rispetto alle previsioni di Luglio, con riduzioni in Cina (-4 Mio t) e UE (-3.5 Mio t) parzialmente bilanciate da incrementi negli Stati Uniti (+4 Mio t) e Brasile (+2 Mio t).
 La produzione statunitense è stimata a 347.64 Mio t, con una resa dei terreni di 168.8 bushels/acro (+2 bushels rispetto alle stime precedenti). Si prevede un aumento dell'impiego di Mais nella produzione di etanolo.
 Le scorte del "vecchio raccolto" 2014-15 sono previste al ribasso con un maggior utilizzo del Mais nei dolcificanti.
 Si prevede una riduzione del Mais ad uso zootecnico in Cina, Unione Europea e Ucraina. Infatti, mentre in Cina è previsto un maggior utilizzo di sorgo, in UE e Ucraina è atteso un maggior utilizzo di frumento nell'alimentazione animale.
 L'export è previsto in crescita per Ucraina, Brasile e Russia, parzialmente bilanciato da riduzioni per UE, USA e Serbia. L'import Europeo è stimato in aumento.

SOJA: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è attesa a 320.05 Mio t, +0.4% rispetto alle previsioni di Luglio, riflettendo maggiori raccolti previsti negli Stati Uniti e in Ucraina.
 Negli USA la produzione prevista è di 106.59 Mio t, grazie ad un incremento della resa dei terreni, che bilancia la riduzione delle aree coltivate. La resa è attesa a 46.9 bushels/acro (+0.9 bushels rispetto al mese scorso, -0.9 bushels rispetto alla resa record della stagione in 2014-15).
 Si prevede un aumento della trasformazione in farina e olio (crush) in Cina, UE e USA, determinando una diminuzione degli stock finali globali (-4.9 Mio t), che si mantengono comunque a livelli record (86.88 Mio t).
 Le esportazioni di Soia sono attese in rallentamento per gli USA, e in aumento per il Brasile e l'Argentina. Le importazioni della Cina, che importa un quarto della produzione mondiale di Soia, sono previste in aumento a 79 Mio t.

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Domenica, 30 Agosto 2015 09:07

Pomodoro, nel segno della qualità

Pomodoro da industria, una campagna nel segno della qualità e del rispetto delle programmazioni. L'assessore Caselli: dal Psr risorse per favorire l'aggregazione e i progetti di filiera.

Bologna 25 agosto 2015 - È una campagna nel segno della qualità del prodotto e di rese produttive nella norma, seppur disomogenee da provincia a provincia, quella del pomodoro 2015. È questa la fotografia scattata in occasione della visita dell'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, allo stabilimento di trasformazione Conserve Italia di Pomposa (Ferrara), uno degli impianti più grandi e moderni d'Europa in grado di lavorare oltre 4.500 tonnellate al giorno di "oro rosso" per produrre passate, polpe ed altri derivati.

Visita Caselli Gardini Ferrari

All'incontro erano presenti il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini, accompagnato dal direttore generale Angel Sanchez, oltre ai presidenti dell'Organizzazione interprofessionale pomodoro da industria Nord Italia, Pier Luigi Ferrari, e dell'Op Apo Conerpo, Davide Vernocchi.
"Pur in presenza di un'annata caratterizzata da forti anomalie climatiche, con piogge abbondanti nei primi cinque mesi dell'anno ed intense e prolungate ondate di calore da luglio in avanti - ha detto l'assessore Caselli - i risultati di questa prima parte della stagione evidenziano l'importanza di una filiera coesa e ben organizzata, che fa leva sull'efficacia della programmazione produttiva e sulla trasparenza e il rispetto delle regole contrattuali. Proprio per questo è fondamentale che anche il Ministero riconosca il ruolo e l'attività delle Oi già costituite come quella del pomodoro del Nord Italia".

Secondo le prime stime nell'Italia settentrionale saranno prodotte quest'anno intorno ai 2,6 milioni di tonnellate di pomodoro da industria, sostanzialmente in linea con l'obiettivo di produzione 2015 fissato tra i 2,45 e i 2,65 milioni di tonnellate, su una superficie complessiva di quasi 39.000 ettari in tutto il Nord Italia, di cui poco meno del 70% in Emilia-Romagna (+6,5% sul 2014).

All'incontro l'assessore Caselli ha annunciato importanti novità riguardo la politica di sostegno al settore. "Il nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 - ha sottolineato - sarà certamente un canale privilegiato da cui attingere risorse per gli investimenti per l'innovazione e l'ammodernamento tecnologico delle aziende agricole e delle strutture di lavorazione, stoccaggio e commercializzazione. I bandi saranno attivati dal prossimo autunno, con l'obiettivo di favorire le aggregazioni e i progetti di filiera". L'assessore ha ribadito inoltre l'importanza del modello cooperativo per lo sviluppo del sistema agroalimentare, che trova in Conserve Italia un esempio di eccellenza.

"Sono tante le sfide che attendono il nostro settore, ma è fondamentale affrontarle come filiera unita per essere competitivi su scala globale – ha commentato il presidente dell'Oi Pier Luigi Ferrari -. L'esperienza della nostra organizzazione si contraddistingue per essere un buon modello nazionale che ci auguriamo possa essere d'esempio per altri territori sotto il profilo della programmazione e della governance di filiera, dell'attenzione alle tematiche ambientali e della ricerca e sviluppo".

Il quadro produttivo provincia per provincia
La provincia con la maggiore estensione colturale in regione è Piacenza, con più di 9.800 ettari, seguita proprio da Ferrara, al secondo posto con oltre 6.850 ettari. La provincia estense, che peraltro vanta la maggior estensione di superfici bio, pari a circa 980 ettari, è quella che quest'anno sta risentendo di più dell'avverso andamento meteo. Il risultato sono rese produttive al di sotto della media anche di un 15-20%, mentre la situazione si presenta discreta nella zona di Parma e Piacenza. Buone performance produttive nel Modenese, mentre anche il Ravennate è in sofferenza.

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Martedì, 25 Agosto 2015 08:35

Il crollo delle borse trascina le commodities.

Scoppia la bolla finanziaria in Cina trascinando con sé tute le borse asiatiche e coinvolgendo poi anche quelle occidentali. Il crollo di Shanghai (-8,5%) scatena la valanga delle vendite sulle Borse europee. Colpiti soprattutto minerari, energia e utility - Il crollo del Greggio che tocca anche i 38 $.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 agosto 2015 -

Le tre svalutazioni consecutive dello yen di metà agosto avevano fatto temere l'inizio di una fase critica per i mercati finanziari che, in effetti, si è pienamente manifestata lunedi 24 agosto. Shanghai ha perso  l'8,5% e le borse europee hanno ceduto dal 5 al 6%. Maglia nera la borsa milanese con un -5,96% ma Londra e Francoforte non sono poi molto distanti con perdite del 4,6 e 4,7% rispettivamente.
Solo Wall Street riesce a contenere le perdite al 1,6%.

Nel vortice di questa tempesta perfetta a farne le spese sono state soprattutto le commodities e i settori dell'energia, minerari e il petrolio che arriva a toccare anche i 38 dollari al barile.

I fondi, in questo frangente, hanno alleggerito le loro posizioni con cospicue perdite.

In questa situazione a preoccupare di meno, il che è tutto dire, sono le condizioni meteo nonostante il NOOA (National Oceanic and Atlantic Atmospheric Administration) nei giorni scorsi avesse evidenziato una situazione di stress largamente diffusa in tutto il continente confermata dall'estate più calda degli ultimi 135 anni.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è intanto sceso ulteriormente a 994 punti, il petrolio quota crolla a 39,5 dollari al barile, il cambio risale sensibilmente sino a toccare 1,1486

Sul mercato interno gli operatori stanno vivendo una situazione di difficile interpretazione e alla psicosi del danno che investe il mais e i semi oleaginosi, girasole e soia, si aggiunge la questione finanziaria legata alla volatilità del cambio €/$.

Da non sottovalutare il problema della contaminazione del mais da Aflatossina b1, ragione per la quale già si sono manifestati spostamenti di consumi dal mais verso il grano e il sorgo.

Il mercato delle Bionergie sta facendo il pieno di Trinciati (spesso magri di granella) e di granella da pastone ormai al limite della umidità necessaria, in quando sta passando a stato di granella semi vitrea.

MP 24ago15

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Domenica, 23 Agosto 2015 11:20

Agriturismo: presenze +5%

Vacanze: agriturismi premiati nella prima estate col segno più, presenze in aumento del 5%. Secondo Turismo Verde della Cia una tendenza nazionale che trova conferme anche nel reggiano.

Reggio Emilia, 23 agosto 2015 -

Nell'estate della prima inversione di tendenza, con un aumento dell'8% degli italiani che vanno in vacanza rispetto al 2014, l'agriturismo si conferma una meta ambita per i turisti, con oltre 1,4 milioni di ospiti attesi fino alla fine di agosto, soprattutto stranieri (+3%), e una stima di crescita del 5% delle presenze a circa 6 milioni di visitatori per tutta la stagione estiva. E' quanto segnala Turismo Verde, l'associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori. Una tendenza che trova conferma anche in base ad un sondaggio nei 16 agriturismi della provincia di Reggio Emilia aderenti all'Associazione: sembra essere particolarmente significativo l'incremento di presenze presso le strutture collocate nell'area montana.

Infatti, se è vero che torna a salire il numero di italiani che parte, è altrettanto vero che la scelta per 7 vacanzieri su 10 è quella di non spostarsi troppo, perché la crisi morde ancora e i salari restano fermi. Quindi si scelgono località vicine, soggiorni brevi e soluzioni "low-cost" -spiega Turismo Verde Cia-. Tutti elementi che premiano le strutture agrituristiche, che permettono di ottimizzare il rapporto qualità-prezzo, grazie anche ai listini sostanzialmente invariati sull'anno scorso e l'aumento di "pacchetti" personalizzati (offerte coppia, offerte famiglia, percorsi benessere).

Negli agriturismi -sottolinea Turismo Verde Cia- c'è il relax della campagna ma non così lontano dal centro urbano; l'opportunità di soggiornare, risparmiando, vicino al mare o alle città d'arte; e soprattutto c'è l'aspetto enogastronomico, con una ristorazione attenta alla stagionalità dei prodotti e menù legati al territorio e alle tradizioni locali. D'altra parte, per metà degli italiani andare in vacanza vuol dire proprio questo: riposo (25 per cento), buona tavola (19 per cento) e attività ricreative e culturali (13 per cento).

In Italia -ricorda Turismo Verde- gli agriturismi sono 20.897, con una crescita del 2,1 per cento nell'ultimo anno, per un totale di 224.933 posti letto, 406.957 coperti a tavola e 8.180 piazzole di sosta per l'agri-campeggio. In più, oltre la metà delle strutture (12.096) permettono di praticare equitazione, escursionismo, trekking, mountain bike, osservazioni naturalistiche, sport, Spa e piscina, corsi vari, soprattutto di cucina.

(Fonte Cia Reggio Emilia)

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 34 23 agosto 2015 (in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 34 23 agosto 2015
1.1 editoriale Il profumo della monnezza
3.1 cereali Materie prime, mercati in stand-by dopo i ribassi della scorsa settimana
4.1 Lattiero caseario Lattiero caseario: NQ
5.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015-2016
6.1 economia energetica Il mistero buffo del prezzo dei carburanti
7.1 lavoro e caporalato Morire di fatica per 27 euro al giorno
7.2 turismo Agriturismo: presenze +5%
8.3 agroalimentare AgrOsserva: dall'export ancora una spinta propulsiva per l'agroalimentare italiano
9.1 turismo emilia romagna Eductour con quattro reporter degli Stati Uniti
10.2 promozioni "vino" e partners

Ormai certo l'incremento di valore della imminente campagna maidicola. Il rischio di Aflatossina B1 sta spostando i consumi verso il grano e il sorgo a discapito del mais.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 agosto 2015 -

Dopo i ribassi dei giorni scorsi il mercato sta vivendo un momento di "riflessione". I fondi si sono alleggeriti delle loro posizioni pur restando comunque mediamente lunghi, e le condizioni atmosferiche sembrano migliorare seppure il notiziario del NOOA (National Oceanic and Atmospheric Administration) evidenzia una situazione di stress largamente diffuso e percepito in tutto il continente Europeo, da Est a Ovest.

Una situazione che non si verificava da almeno 10 anni e il 2015 si è qualificato come l'anno conl'estate più calda dal 1880 (135 anni).

Quindi mercato ancora "spezzato" in due da un lato speculazione e produzioni, di materia prima non vi è carenza di disponibilità sui mercati, e consumi stabili, dall'altro evidenti segnali di psicologia del danno, e consumi sempre molto contenuti.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è intanto sceso a 1041 punti, il petrolio quota circa 41 dollari al barile, il cambio gira a 1,1130

Come è prevedibile, la psicosi del danno investe il mais e i semi oleaginosi, girasole e soia, specie per chi segue il mercato della soia convenzionale Ogm free.

Il mercato del mais è inoltre sottoposto alla spada di Damocle circa la presenza di Aflatossina b1, e per tale ragione già si sono manifestati spostamenti di consumi dal mais verso il grano e il sorgo.

Alcune quotazioni
Sono stati fatti contratti di mais da Ottobre a Gennaio da 186 a 189 euro tonnellata e Ottobre Marzo sino a 191 euro tonnellata per merce estera o nazionale con garanzie di Don e di Afla B1, mentre per la farina di soia proteica contratti per 12 mesi a 355 €/ton partenza dal porto di Ravenna.

Il mercato delle Bionergie sta facendo il pieno di Trinciati (spesso magri di granella) e di granella da pastone ormai al limite della umidità necessaria, in quando sta passando a stato di granella semi vitrea.
I più avveduti hanno fatto incetta di mais vecchio raccolto sia in granella che farina e o contratti di altri amidacei in previsione della campagna maidicola entrante che, ormai sembra accertato, dovrebbe registrare valori sensibilmente più elevati.

Indicatori internazionali 20/8/2015-
l'Indice dei noli è salito 1197, il petrolio è nuovamente sceso sceso e il prezzo scende nuovamente e raggiunge anche 41,50 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,11.

MP 20ago15

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mais e Soia: agosto 2015. La produzione di Mais è in contrazione dello -0,2% rispetto alle previsioni di luglio mentre segna un +0,4% la produzione di Soia sulla base delle maggiori produzioni statunitensi e dell'Ucraina. 

MAIS: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 985.61 Mio t, -0.2% rispetto alle previsioni di Luglio, con riduzioni in Cina (-4 Mio t) e UE (-3.5 Mio t) parzialmente bilanciate da incrementi negli Stati Uniti (+4 Mio t) e Brasile (+2 Mio t).
 La produzione statunitense è stimata a 347.64 Mio t, con una resa dei terreni di 168.8 bushels/acro (+2 bushels rispetto alle stime precedenti). Si prevede un aumento dell'impiego di Mais nella produzione di etanolo.
 Le scorte del "vecchio raccolto" 2014-15 sono previste al ribasso con un maggior utilizzo del Mais nei dolcificanti.
 Si prevede una riduzione del Mais ad uso zootecnico in Cina, Unione Europea e Ucraina. Infatti, mentre in Cina è previsto un maggior utilizzo di sorgo, in UE e Ucraina è atteso un maggior utilizzo di frumento nell'alimentazione animale.
 L'export è previsto in crescita per Ucraina, Brasile e Russia, parzialmente bilanciato da riduzioni per UE, USA e Serbia. L'import Europeo è stimato in aumento.

SOJA: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è attesa a 320.05 Mio t, +0.4% rispetto alle previsioni di Luglio, riflettendo maggiori raccolti previsti negli Stati Uniti e in Ucraina.
 Negli USA la produzione prevista è di 106.59 Mio t, grazie ad un incremento della resa dei terreni, che bilancia la riduzione delle aree coltivate. La resa è attesa a 46.9 bushels/acro (+0.9 bushels rispetto al mese scorso, -0.9 bushels rispetto alla resa record della stagione in 2014-15).
 Si prevede un aumento della trasformazione in farina e olio (crush) in Cina, UE e USA, determinando una diminuzione degli stock finali globali (-4.9 Mio t), che si mantengono comunque a livelli record (86.88 Mio t).
 Le esportazioni di Soia sono attese in rallentamento per gli USA, e in aumento per il Brasile e l'Argentina. Le importazioni della Cina, che importa un quarto della produzione mondiale di Soia, sono previste in aumento a 79 Mio t.

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Domenica, 23 Agosto 2015 10:36

Morire di fatica per 27 euro al giorno

Martina, il caporalato è come la mafia. Sarebbe meglio dire che il caporalato è strumento della mafia e lo è sempre stato. 14 morti (l'ultima una 39enne, deceduta il 21 agosto con disturbi cardiaci e con estrema necessità di lavorare) in questa torrida estate del 2015 sono un segnale inquietante della diffusione del fenomeno

Parma 23 agosto 2015 - Che le condizioni lavorative in agricoltura e in particolar modo al sud sono, siano estremamente dure e spesso disumane, mai come quest'anno, alla luce del sole.

Non è raro, anzi è frequentissimo, osservare ai margini delle strade del Sud nuvole multicolori di braccianti con la faccia a pochi centimetri dalla terra a raccogliere, ad esempio, i pomidoro.
In quelle terre l'automazione della raccolta non si è ancora diffusa ma quel che sgomenta è che anche le operazioni di trapianto delle piantine avviene manualmente.

Un'assurdità che un prodotto ideato per la macchina trapiantatrice venga invece deposto nel terreno per mezzo di un succhiello solidale al corpo di un un uomo o una donna, di nazionalità italiana o straniera senza alcuna distinzione razziale ma accomunati dalla estrema necessità di racimolare quei maledetti e sudati, è il caso di dirlo, 3 euro o poco più all'ora.

Schiavi della miseria e martiri del lavoro che riempiranno le pagine dei giornali ancora per qualche giorno e poi andranno nel dimenticatoio e nessuno si preoccuperà di loro e dei sopravvissuti ustionati dal sole e feriti dal lavoro nel corpo e nell'anima..

Dubito che gli ispettori INPS e INAIL, del Mipaaf o di altra struttura statale abbiano insistentemente tenuto sotto pressione gli imprenditori agricoli sfruttatori del sud.

Se così fosse stato oggi non si conterebbero tanti morti e tanti soggetti sfruttati che stando a una indagine della Flai Cgil conta che ogni anno siano 400 mila in tutta Italia i lavoratori schiavizzati.

Meglio tardi che mai.

C'è da augurarsi che le dichiarazioni rilasciate a caldo dal Ministro Martina a La Repubblica circa la necessità di un inasprimento delle pene contro il caporalato vengano messe in atto con urgenza. "È necessaria una riflessione: spesso le norme che sanzionano il caporalato sono di difficile applicazione".

Difficili ma non impossibili, perciò suvvia Ministro, metta in agenda quanto dichiarato lo scorso 7 agosto e coinvolga rapidamente la cla Cabina di regia della "Rete del Lavoro agricolo di qualità". Con la Rete, introdotta con il provvedimento Campolibero e operativa da febbraio, per la prima volta in Italia si è creato un coordinamento per il contrasto dello sfruttamento nel lavoro agricolo, avviato un percorso di semplificazione e istituita una certificazione delle aziende agricole in regola, aumentando i controlli su quelle non iscritte alla Rete stessa. Della cabina di regia, presieduta dall'Inps, fanno parte le organizzazioni sindacali, le organizzazioni professionali agricole, insieme ai rappresentanti dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni.

Una raccomandazione: che il tavolo di lavoro individui le azioni e soprattutto che le metta in campo con celerità.

La vita e la dignità umana sono sacri.

raccolta meccanica del pomodoro

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