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Stop di 48 ore, l'attività di irrigazione riprenderà regolarmente già il 16 agosto, nel frattempo la rete di canali sarà completamente invasata e la Sala di Telecontrollo terrà monitorati i livelli full-time, 24 ore su 24.

Parma, 10 agosto 2016

Il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale comunica ai propri consorziati (tra Reggio Emilia e Modena) che nei giorni 14 e 15 agosto la distribuzione irrigua sarà temporaneamente sospesa. Le irrigazioni potranno pertanto essere effettuate entro il 13 agosto e/o riprese dopo il 16 agosto, attraverso apposita richiesta al numero verde 800501999 che come sempre è attivo tutti i giorni feriali dalle 7,00 alle 14,30 e il sabato (13/08 compreso) dalle 8,00 alle 12,30. S'invitano gli imprenditori agricoltori a segnalare per tempo le necessità irrigue degli appezzamenti e di particolari colture in modo da consentire al Consorzio un'adeguata organizzazione del personale, degli impianti e della rete di canalizzazione, finalizzata a garantire la consegna dell'acqua. Resteranno invasati d'acqua tutti i canali principali e secondari pertanto resterà aperta full time -24 ore su 24- (sabato domenica e festivi compresi) la Sala di Telecontrollo presso la sede di Reggio Emilia www.emiliacentrale.it. Sarà pienamente operativo e presente sul territorio il personale guardiano e reperibile per eventuali irrigazioni di soccorso, per garantire il controllo della rete, la sicurezza idraulica del territorio in caso di maltempo e per ogni altra evenienza e segnalazione.

Nel corso della scorsa settimana il mercato dei cereali ha vissuto andamenti speculari. Tra tendenze al ribasso e rialzi fermi e decisi.


di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 agosto 2016 -

Nella giornata di lunedi il seme guadagnava 9 punti, la farina dai 2 ai 6 dollari, mentre i cereali mostravano un andamento misto. In questa circostanza, la scintilla è stata innescata dal grano e dalle quotazioni molto ridotte e soprattutto ha fatto la comparsa la notizia dei raccolti francesi che, dai 36 milioni di tonnellate dello scorso anno, si attesterà sui 29 milioni di tonnellate con una più che sensibile riduzione di merce disponibile.

Cereali-5ago16

Per far fronte a questa situazione di perdurante crisi del settore cerealicolo il Ministro Maurizio Martina il 20 luglio scorso è corso ai ripari illustrando le proposte operative per un intervento complessivo a favore del settore.

In particolare sono 6 le azioni del Ministero presentate alla filiera:
- fondo da 10 milioni di euro inserito nel decreto legge enti locali.
Si tratta di un primo stanziamento per dare avvio a un organico piano nazionale cerealicolo e sostenere investimenti anche infrastrutturali per valorizzare il grano di qualità 100% italiano;
- creazione di una Cun (Commissione unica nazionale) per il grano duro.
L'obiettivo è favorire il dialogo Interprofessionale e rendere più trasparente la formazione del prezzo;
- conferma degli aiuti accoppiati europei Pac per il frumento che equivalgono a circa 70 milioni di euro all'anno fino al 2020 per quasi 500 milioni investiti nei 7 anni di programmazione;
- rafforzamento dei contratti di filiera, per proseguire negli investimenti che hanno visto 50 milioni di euro impiegati dalla filiera cerealicola. I nuovi bandi in autunno prevedono un budget totale di 400 milioni di euro (metà in conto capitale e metà in conto interessi) ai quali potranno attingere anche i progetti legati al grano;
- marchio unico volontario per grano e prodotti trasformati per dare maggiore valore al grano di qualità certificata, che rispetti il disciplinare del sistema di qualità della Produzione integrata e risponda a determinati requisiti organolettici;
- sperimentazione dalla prossima campagna di un nuovo strumento assicurativo per garantire i ricavi dei produttori proteggendoli dalle eccessive fluttuazioni di mercato. Un modello innovativo che è allo studio e che verrà presentato alla Commissione Ue per il via libera.

Indicatori internazionali 5 agosto 2016


l'Indice dei noli è sceso a 636 punti, il petrolio è ancora a 42,00 $ e l'indice di cambio è attorno a1 1,10839

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Dopo la recente inaugurazione del centro scientifico sperimentale "Acqua Campus" a Budrio il CER ottiene finanziamenti per 900 mila euro a sostegno dei nuovi progetti cdi ricerca che spingono forte sulle tecniche più all'avanguardia per il risparmio di acqua in agricoltura.

Bologna, 9 Agosto 2016

Dopo aver guadagnato il finanziamento per alcuni importanti progetti europei e aver inaugurato il rinnovato spazio per le ricerche scientifiche applicate all'agricoltura "Acqua Campus" a Budrio,
I progetti che potranno avere immediati e misurabili riflessi anche sulla realtà quotidiana di chi opera in campagna, avranno una durata che non potrà oltrepassare i tre anni e il cui esito sarà subito diffuso attraverso la Rete del Partenariato europeo per l'innovazione (Pei).
Tra i Goi (Gruppi Operativi per l'Innovazione) che uniscono circa 400 soggetti tra università, enti di ricerca e formazione e imprese agroalimentari i Laboratori scientifici agronomici del Consorzio di Bonifica per il Canale Emiliano Romagnolo hanno ottenuto in questi giorni altri importantissimi risultati che saranno finanziati dalla Regione Emilia Romagna per un totale di circa 900mila euro a conferma dell'ormai più che collaudato metodo di conoscenza operativa e lavoro sul campo legati al risparmio idrico in agricoltura. 8 progetti che vanno ben al di la del valore economico e che testimoniano concretamente come nel corso tempo e soprattutto negli ultimi anni il CER, forte della sua tradizione sessantennale nel settore della ricerca, ricopra sempre di più una funzione scientifica primaria di vero e proprio apripista nell'applicazione al comparto agricolo delle scoperte che consentono e consentiranno nel futuro di migliorare e ottimizzare l'utilizzo "intelligente" della risorsa idrica. Una risorsa naturale esauribile che enti come il CER comprendono al meglio come sia indispensabile conservare e farne un uso oculato e parsimonioso.

Oltre all'opera irrigua esercitata dall'autostrada di acqua rappresentata dal canale che permette alla gran parte delle colture tipiche di tutta la Romagna e di parte dell'Emilia di beneficiare di flussi continui il CER ha messo al centro dei propri obiettivi tutti quei progetti studiati sul campo e che hanno preso corpo direttamente dalle attività svolte per lo più proprio all'interno "Acqua Campus" di Mezzolara di Budrio (Bo). Tra i vari progetti ideati hanno assunto particolare rilievo quello sulla "razionalizzazione dei sistemi irrigui sulle colture arboree in risposta ai cambiamenti climatici" e quello sull' "automazione della rete di consegna delle acque irrigue mediante il calcolo specifico dei fabbisogni delle aziende agricole aderenti a IrriNet"; due progetti molto "pragmatici" legati strettamente a temi agricoli ed ambientali particolarmente attuali e utili alle fasi più operative.

Gli altri progetti sono: 1) Acqua in Mostra 2) Gestione della rete di misura della falda ipodermica in funzione delle precipitazioni e del sostegno dei canali della rete dei Consorzi di Bonifica 3) Automazione della rete di consegna delle acque irrigue mediante calcolo dei fabbisogni delle aziende agricole aderenti a IrriNet 4) Razionalizzazione dei sistemi irrigui sulle colture arboree in risposta ai cambiamenti climatici 5) Sensori e IRRINET: integrazione delle informazioni provenienti da reti di stazioni meteorologiche e sensori privati con il modello di bilancio idrico IRRINET 6) Implementazione nel servizio IRRINET di un software per la gestione della fertirrigazione. Altri due progetti – pensati in collaborazione sinergica insieme a CRPV ed ASTRA – riguardano innovazioni in campo viticolo e frutticolo. "Oltre al risparmio idrico – ha sottolineato il presidente del Canale Emiliano Romagnolo Massimiliano Pederzoli – va evidenziato il valore aggiunto che l'acqua irrigua che portiamo con continuità alle colture genera in termini di reddito quantificabile; oggi – secondo i nostri calcoli più recenti – un ettaro irrigato rispetto ad uno senza risorsa genera un incremento di reddito dovuto all'aumento della produzione di circa 1.100 euro (in un range che va da 500 fino a 4000 euro). E' proprio per questo che i nostri nuovi progetti puntano ai benefici prodotti dall'irrigazione proprio a partire dalla stabilizzazione delle rese".

Editoriale: Stress Test e quello che non ti aspetti. "parmigiano" in crescita. Al via la Campagna Pomodoro alla Mutti. Green Economy. Zucchero, iniziata la campagna. Turismo e FARM RUN. Vino, Ambiente e Ekoclub. Ismea, prezzi agricoli. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 31 07 agosto 2016 (File pdf scaricabile in allegato)
1.1 editoriale Stress Test e quello che non ti aspetti
3.1 Lattiero Caseario Nuovo segnale positivo per il "Parmigiano". Arretra il latte spot.
4.1 pomodoro Al via la campagna pomodoro Mutti 2016
5.1 Green economy Green Economy. Dalla Regione oltre 245 mln disponibili per i prossimi 3 anni.
5.2 zucchero COPROB: iniziata l'unica produzione di zucchero 100% italiano
6.1 turismo e farm run FARM RUN. I servizi
7.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati in altalena
8.1 Farm Run indicazioni FARM RUN. Indicazioni per gli atleti che parteciperanno alla gara il 7 agosto
8.2 vino lambrusco Lambrusco in crisi: le proposte di alcune cooperative modenesi e reggiane
9.1 ambiente Ekoclub, l'intensa attività estiva delle varie sezioni territoriali
10.1 prezzi agricoli Ismea. Vino, tendenze e dinamiche recenti
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-31-7ago16-COP

Energia. Oltre 245 mln di euro nei prossimi tre anni per green economy, risparmio energetico, ricerca e fonti rinnovabili. Bonaccini: "Una svolta, scelta energetica sostenibile per una miglior qualità della vita e come opportunità di crescita e sviluppo"

Approvato dalla Giunta il nuovo piano energetico regionale e il piano triennale che delinea gli scenari fino al 2030: al 2020, -20% emissioni climalteranti,+20% fonti rinnovabili, +20% efficienza energetica. Ora 60 giorni per le osservazioni. Il documento on line sul sito 'ER Energia'. L'assessore Costi: "Obiettivi importanti e ambiziosi"


Bologna - Oltre 245 milioni di euro nei prossimi tre anni destinati alle nuove strategie energetiche dell'Emilia-Romagna, tra risorse europee, regionali e nazionali.
Investimenti dedicati allo sviluppo di energie rinnovabili, al risparmio energetico, ai trasporti, alla formazione, alla ricerca e all'innovazione, al rafforzamento dell'economia verde.
E' il nuovo piano energetico regionale, approvato dalla Giunta e disponibile da oggi sul sito 'ER Energia' - all'indirizzo http://bit.ly/2ayBmC4  - per le osservazioni possibili nei prossimi 60 giorni.

"Puntiamo a una vera e propria svolta anche in campo energetico- afferma Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna-. La nostra regione è stata una delle prime, pochi anni fa, a dotarsi di un piano energetico regionale e oggi rilanciamo quella scelta con obiettivi di sostenibilità, energia verde e green economy che guardano al 2030. Abbiamo bisogno di migliorare la qualità della vita anche attraverso interventi che incidano sul risparmio energetico e sulla riduzione delle emissioni, per questo il tema energetico è trasversale a tutti i Piani che la Regione sta mettendo in atto per le imprese, i trasporti, l'agricoltura, la gestione dei rifiuti, l'innovazione. Una scelta energetica sostenibile è anche una grande opportunità di crescita dell'occupazione e quindi un'ulteriore spinta alla nostra economia".


"Il piano indica obiettivi importanti e ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni e di risparmio energetico- spiega Palma Costi, assessore alle Attività produttive e Piano energetico- ma la nostra regione è in grado di centrarli perché abbiamo una società e un tessuto economico molto reattivi, che in questi ultimi dieci anni hanno dimostrato di saper innovare e raccogliere le sfide sui temi energetici e ambientali".


L'approvazione del documento segue un percorso partecipato, aperto alla società regionale e dedicato alla stesura del nuovo Piano, avviato dopo gli stati generali del 27 novembre scorso. Un percorso che ha visto la realizzazione di 9 convegni e 4 workshop tecnici con la presenza di portatori di interesse, cittadini, enti, associazioni, parti sociali.

Il documento fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima e energia fino al 2030 ed è affiancato dal Piano triennale di attuazione 2017-2019 finanziato con risorse pari a 245,1 milioni di euro complessivi: 104,4 dal programma Por Fesr; 27,4 dal Psr Feasr e 113,3 da ulteriori risorse della Regione.

Il Piano fa propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come fondamentale fattore di sviluppo della società regionale.

In particolare, tali obiettivi sono la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l'incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l'impiego di fonti rinnovabili, l'incremento dell'efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030.

Trasporti, elettrico e termico, con le loro ricadute sull'intero tessuto regionale, sono i tre settori sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall'Unione europea e recepiti dal Piano./BB

ER-GreenEconomy-Tabella-risorse

(fonte Regione Emilia Romagna)

La campagna bieticolo saccarifera 2016 avrà una durata di 100 giorni e vedrà 4.100 aziende agricole conferire agli stabilimenti di Minerbio e Pontelongo oltre 2 milioni di tonnellate di bietole coltivate su 33.000 ettari

Bologna, 28 Luglio 2016 – COPROB – Cooperativa Produttori Bieticoli – dal 2016 diventa l'unico produttore di zucchero certificato 100% italiano a dimostrazione che la filiera bieticolo saccarifera nazionale è attiva.

La campagna saccarifera ha preso il via il 26 luglio nello stabilimento di Minerbio (BO), cui seguirà Pontelongo (PD) il 1 agosto. Gli zuccherifici della Cooperativa saranno chiamati a lavorare gli oltre 2 milioni di tonnellate di barbabietole provenienti da 33.000 ettari coltivati da soci e produttori conferenti della Cooperativa.

Il miglioramento della professionalità degli agricoltori, supportato da quello delle pratiche agronomiche e della genetica, sta costantemente avvicinando le nostre produzioni alle medie nord europee e in questa campagna sono ulteriormente avvantaggiate da un andamento stagionale favorevole alla coltivazione della bietola sia in fase primaverile che di inizio estate.

COPROB fornisce ai bieticoltori un'assistenza tecnica d'avanguardia supportata anche dall'acquisizione del know how tecnico di BETA – società di ricerca e sperimentazione in agricoltura.
"COPROB, grazie alla partecipazione diretta della base associativa, ha fatto fronte alle difficoltà di questi anni – afferma Claudio Gallerani, Presidente di COPROB – facendo leva sul senso di responsabilità sociale, ambientale ed economica per la difesa della filiera bieticolo-saccarifera nazionale."
"I nostri soci hanno continuato a credere nella bieticoltura e nella Cooperativa – prosegue Gallerani – ed oggi sono gli unici a garantire all'Italia la produzione di un ingrediente fondamentale per il nostro Paese e la sua industria agroalimentare ed intendono promuovere tutti quei valori distintivi ed importanti da trasferire ai consumatori e che caratterizzano "l'italianità" del proprio zucchero".

La Cooperativa, quindi, continua ad investire con importanti innovazioni nel settore sia sul piano agricolo che su quello industriale per migliorare le produzioni di zucchero, il risparmio energetico e la tutela ambientale perché intende garantire nel futuro, con costanza, l'approvvigionamento di zucchero 100% italiano, prodotto con pratiche serie e sostenibili, ad un comparto fondamentale per l'economia italiana come quello dell'industria agroalimentare, vanto nazionale nel mondo. Un vero Made in Italy non può infatti prescindere dalla presenza di tale ingrediente primario.
"COPROB è forte del sostegno della base sociale – ribadisce Gallerani – ed anche della dedizione dei propri collaboratori che hanno fatto fronte a un importante piano di ristrutturazione aziendale.
Oggi, tutti insieme, affrontiamo la cinquantaquattresima campagna – conclude Gallerani – pronti e fiduciosi di raccogliere risultati positivi, anche grazie ad una risalita del prezzo dello zucchero".


COPROB IN PILLOLE
COPROB associa circa 5.600 aziende agricole in Emilia-Romagna e Veneto e, con due stabilimenti attivi a Minerbio (BO) e a Pontelongo (PD), è l'unico produttore nazionale di zucchero. Attraverso la marca Italia Zuccheri, che commercializza il primo zucchero certificato "100% italiano", il Gruppo COPROB detiene una quota del mercato nazionale pari al 21%.

Mercoledì, 03 Agosto 2016 15:47

Cereali e dintorni. Mercati in altalena

Dopo la chiusura in aumento dello sorso venerdi 29 luglio, la riapertura agostana registra un profondo ribasso.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 03 agosto 2016 -
Agosto si apre con una pesante negatività. Una perdita di valore ben superiore al recupero realizzato venerdi scorso, a dimostrazione della grande volatilità dei mercati delle materie prime.

cereal-2ago16


Le cause sono principalmente da ricercarsi nella volontà di liquidazione da parte dei fondi di investimento, mentre sembrano attenuarsi le influenze determinate dai timori di condizioni meteo avverse.

Se il mercato dei proteici si sgonfia, ieri il 2017 la farina di soia proteica quotava sui 355 euro alla tonnellata, sarà più conveniente avviare le fasi di ricopertura anche se difficilmente si toccheranno i livelli del periodo pre 8 aprile e, comunque, il punto più basso dovrebbe essere toccato nel corso del mese di settembre, salvo il caso di imprevisti di percorso e i dati USDA del prossimo 12 agosto.

Sul mercato interno è da segnalare la solita resistenza alla vendita da parte dei produttori di cereali, frenati e spaventati dalle basse quotazioni di orzo, grano e triticale. Per il mais si prevede una buona campagna di raccolta.

Riguardo al mercato dei bioenergetici sono in corso i primi tentativi di trinciatura dei precoci, che comunque si presentano bene. In questo periodo si stanno registrando rincorse a aree di raccolto nella consapevolezza che il seminativo dovrebbe risultare inferiore alle presumibili necessità.

Indicatori internazionali 02 agosto 2016


l'Indice dei noli è sceso a 650 punti, il petrolio scende nuovamente e segna 40,15$ e l'indice di cambio invece sale a 1,12011

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Non c'é più religione. Cereali, mercati confusi. Rimbalzo del Parmigiano Reggiano. Caccia e apicoltura. Farm Run tra turismo e sport. Alessandro Bezzi, ecco come vuole cambiare il consorzio del parmigiano reggiano. Parco Eolico, Cantarelli interviene su quello abruzzese. Costi dei mezzi agricoli.

SOMMARIO Anno 15 - n° 30 31 luglio 2016
1.1 editoriale Non c'é più religione
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercato ancora volatile e confuso.
3.1 Lattiero Caseario Leggero rimbalzo per il Parmigiano Reggiano
4.1 pomodoro OI Pomodoro: bio +42% rispetto 2015
4.2 montagna 2000 Montagna 2000 presenta i risultati al 30 giugno 2016
5.1 caccia Caccia. Parere favorevole in commissione a modifiche del calendario venatorio 2016/17
5.2 apicoltura Agricoltura. Apicoltura, approvato il programma triennale da 2 milioni
6.1 turismo e farm run FARM RUN. I servizi di accoglienza e ristoro per una gara originale e un soggiorno da ... ricordare.
7.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati volatili e difficilmente interpretabili
8.1 ambiente energia Parco eolico. Cantarelli: un tributo non solo estetico alla necessità di produrre energia pulita.
8.2 birra e farm run Una valanga di schiuma sulla Farm Run 2016 a Noceto
9.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, il nuovo presidente del Consorzio e i progetti in cantiere.
10.1 prezzi agricoli Ismea, costi di produzione stabilmente bassi a giugno
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

Sì da Pd e Sel, no da Ln e Fdi-An, astenuto M5s. Caselli: le modifiche si sono rese necessarie "per recepire accordi locali specifici sottoscritti in alcuni ambiti provinciali"

Parere favorevole in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ad alcune modifiche introdotte al Calendario venatorio regionale per la stagione 2016/2017. Hanno approvato il provvedimento i gruppi Pd e Sel, hanno espresso voto contrario i gruppi Ln e Fdi-An, mentre si è astenuto il gruppo M5s.

Le modifiche al Calendario venatorio regionale, ha evidenziato l'assessore alla Caccia, Simona Caselli, si sono rese necessarie "per recepire accordi locali specifici sottoscritti in alcuni ambiti provinciali dai rappresentanti delle associazioni venatorie, di quelle agricole e di quelle ambientali nonché per adeguare il provvedimento ad alcune novità legislative nazionali".

Massimiliano Pompignoli (Ln) ha espresso perplessità su talune modifiche, invitando la Regione, "alla luce della sentenza odierna del Tar che ha rigettato l'ennesimo ricorso sull'uso dei telefonini da parte dei cacciatori, a eliminare dalla normativa regionale ogni riferimento in merito all'utilizzo del cellulare, come chiedono reiteratamente le associazioni venatorie, per evitare qualsiasi possibilità di ricorso".
Per Manuela Rontini (Pd) "il recepimento degli accordi locali specifici, come quello sottoscritto dai soggetti interessati in provincia di Ravenna, testimonia il rispetto della Regione per le peculiarità dei territori, come garantito in sede di approvazione del Calendario venatorio regionale 2016/2017". In merito all'uso dei telefonini da parte dei cacciatori, ha sollecitato i tecnici regionali "a emanare con rapidità una circolare di buon senso".
Tommaso Foti (Fdi-An) ha invitato la Regione a "inserire nella circolare il divieto dell'uso del cellulare unicamente nel momento della pratica venatoria e come richiamo per la selvaggina".
Per Gian Luigi Molinari e Barbara Lori (Pd), "solo l'abuso del cellulare, esplicitando nella circolare regionale unicamente i casi di utilizzo distorto, deve essere vietato e sanzionato".
(Bologna 27 luglio 2016 - Luca Govoni)


Marchetti (Pd): "La Regione da tempo attua interventi di sostegno e di indirizzo al settore apistico". Foti (Fdi-An) ha lamentato "l'assenza dell'assessore, del relatore di maggioranza e di una relazione"

Un programma triennale da due milioni di euro, di cui, già certi, 509 mila euro per l'anno in corso. È il piano di investimenti per l'apicoltura in Emilia-Romagna approvato dall'Assemblea legislativa con il sì di Pd e Sel, contrari Ln, M5s, Fi e Fdi-An, astenuta AltraER.
"Il programma- si legge nel testo della delibera- ha l'obiettivo di favorire lo sviluppo e il miglioramento qualitativo e quantitativo dei prodotti dell'apicoltura, delle condizioni economiche e di reddito degli operatori e delle produzioni agricole regionali, nel rispetto della tutela dell'ambiente e della salute dei consumatori.

La Regione Emilia-Romagna, ha specificato in Aula Francesca Marchetti (Pd), "da tempo attua interventi di sostegno e di indirizzo al settore apistico, anche per incentivare le produzioni biologiche e integrate. In regione operano attualmente più di 2.600 apicoltori, per un numero di alveari che annualmente, in media, è pari a circa 107.853. La produzione media è stimata in circa 2.900 tonnellate all'anno di miele".
Tommaso Foti (Fdi-An) ha lamentato "l'assenza dell'assessore, del relatore di maggioranza e di una relazione".
(Cristian Casali)

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