Per conoscere il mondo del Lambrusco la giornalista ARGA Francesca Caggiati intervista Mascia Fochi - general manager del Marcello experience di Pilastro di Langhirano (PR) - fornisce una gustosa ricetta, consigli di lettura e per finire nella splendida cornice della Biblioteca Monumentale del Monastero di San Giovanni Evangelista a Parma, il prof. Giovanni Ballarini racconta la storia del lambrusco. Riprese e montaggio a cura di Sale in Zucca.
Un viaggio nel “lambrusco”, tra aromi, tradizione, cucina e storia.
By Food & Wine ARGA - UNAGA
Per conoscere il mondo del LAMBRUSCO la giornalista ARGA Francesca Caggiati intervista Mascia Foschi - general manager del Marcello experience di Pilastro di Langhirano (PR) - fornisce una gustosa ricetta, consigli di lettura e per finire nella splendida cornice della Biblioteca Monumentale del Monastero di San Giovanni Evangelista a Parma, il prof. Giovanni Ballarini racconta la storia del lambrusco. Riprese e montaggio a cura di Sale in Zucca.
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https://www.youtube.com/watch?v=rFYx1IQ238A&feature=youtu.be
Per conoscere il mondo del Lambrusco la giornalista ARGA Francesca Caggiati intervista Mascia Fochi - general manager del Marcello experience di Pilastro di Langhirano (PR) - fornisce una gustosa ricetta, consigli di lettura e per finire nella splendida cornice della Biblioteca Monumentale del Monastero di San Giovanni Evangelista a Parma, il prof. Giovanni Ballarini racconta la storia del lambrusco. Riprese e montaggio a cura di Sale in Zucca.
Premiati i migliori lambruschi selezionati dal Concorso Enologico “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco”.
La decima edizione del Concorso enologico “Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco” si è chiusa nella splendida cornice del Teatro Valli con l’assegnazione dei Lambrusco Awards ai 9 lambruschi migliori prodotti da aziende di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova. Le etichette premiate hanno primeggiato sui 94 vini selezionati.
La cerimonia di consegna degli oscar del lambrusco - promossi dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia ed APT servizi Emilia-Romagna in collaborazione con la Regione, ed i Consorzi di tutela e promozione del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia – ha avuto come ospite d’onore Chiara Giallonardo e si è svolta alla presenza di 27 operatori commerciali provenienti da diversi Paesi europei, Russia e Nord America ed un folto gruppo di giornalisti esteri.
Durante la serata è stato conferito anche il premio per “l’etichetta più glamour”. Giudici d'eccezione per questo riconoscimento sono stati gli operatori esteri che hanno indicato nel Reggiano Dop Lambrusco Secco 2017 "Labrusca" prodotto da Lini Oreste & Figli SRL (RE) il vincitore di questa categoria.
Ecco l’elenco dei magnifici 9 vini premiati:
Colli di Scandiano e di Canossa Doc Lambrusco Grasparossa Secco 2018 "Remigio 100"
Prodotto da: Ca' De' Medici SRL (RE)
Modena Dop Lambrusco Secco 2018 "Dei Tenori"
Prodotto da: Azienda Agricola Campana Sergio (MO)
Lambrusco di Sorbara Dop Secco 2018
Prodotto da: Società Agricola Garuti Dante, Elio & Romeo S.S. (MO)
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop Secco 2018
Prodotto da: Cantina di Santa Croce SAC (MO)
Lambrusco Mantovano Dop Secco 2017 "946 - Corte del Poggio"
Prodotto da: Cantina di Carpi e Sorbara SAC (MO)
Lambrusco Salamino di Santa Croce Dop Secco 2018 "Tradizione"
Prodotto da: Cantina di Santa Croce SAC (MO)
Nella FOTO: I vincitori dei Lambrusco Awards 2019: a sinistra Stefano Landi (Presidente CCIAA), al centro Luca Vecchi (Sindaco Reggio Emilia) e Chiara Giallonardo madrina della serata
Ottimi risultati per le cantine cooperative carpigiane impegnate nella settima edizione del “Gran Premio Nazionale Vino della Cooperazione – Gino Friedmann”, svoltosi nei giorni scorsi a Nonantola nell’ambito della sagra “Sòghi, Saba, Savòr”.
La Cantina di S. Croce si è aggiudicata il primo posto – insieme alla Cantina Valle Isarco – con il Lambrusco Salamino di S. Croce Secco 2018, mentre la Cantina di Carpi e Sorbara ha vinto – in coppia con la Cantina Tollo - nella categoria riservata ai vini maggiormente fedeli alla tradizione grazie al Lambrusco di Sorbara Secco “Omaggio a Gino Friedmann” a fermentazione naturale in bottiglia 2018.
Gli “Oscar” del vino sociale sono stati assegnati da “Æmilia Storie di territori e di comunità”, associazione culturale per la valorizzazione della storia e del patrimonio culturale del territorio e delle comunità emiliano-romagnole.
La manifestazione è dedicata al modenese Gino Friedmann, considerato il padre della cooperazione vitivinicola del nostro Paese. Nato nel 1876, possidente dalla visione illuminata, intuisce potenzialità e vantaggi della cooperazione, specie per lo sviluppo e il benessere della comunità di quegli anni. Nel 1913 Friedmann si fa promotore della Cantina Sociale di Nonantola e della Federazione nazionale delle cantine sociali.
L'impegno per la valorizzazione del territorio è la dimostrazione di appartenenza e di responsabilità che sta tratteggiando le linee di sviluppo territoriale sostenibile di questi ultimi anni, approccio tipico di un'economia basata sulle opportunità che le nostre comunità locali hanno saputo riscoprire dopo anni di anticamera forzata.
da L'Equilibrista -
Nel weekend appena trascorso, sono andate in scena ben 113 Cantine in una Viadana che ha visto alternarsi ai più romantici appassionati, addetti del settore vitivinicolo ed enogastronomico, nonché la Proloco di Viadana, le Autorità e le strutture ricettive che hanno accolto gli ospiti ed i giornalisti.
Un unico Lambrusco in degustazione per cantina, scelto a riferimento per simboleggiare la vera anima del produttore e che posto al giudizio delle persone, è riuscito a far emergere un' identità, quel saper fare creatore della vera passione tutta emiliana.
Ideatore delle tre giornate è Matteo Pessina che grazie all'Osservatorio del Lambrusco, ha dato ormai vita ad un'associazione culturale che dal 2015 si prefigge di divulgare la conoscenza del Lambrusco monitorandone la produzione, salvaguardando le piccole realtà artigianali fino alle Aziende cooperative. Si procede dalle nuove annate immesse sul mercato per osservarne l'evoluzione in bottiglia da un anno all'altro, alle più classiche e conosciute per confermarne evoluzioni e sentori tipici. L'attività, a chiara impronta didattica e tecnica incentrata sulla degustazione e la divulgazione, si svolge prevalentemente in manifestazioni popolari quali la Festa del Lambrusco di Viadana nel periodo di Maggio, o Torrile vicino Parma o a chiusura nella modenese Castelvetro a Settembre.
Specificamente, il gruppo cura l'allestimento di un banco d'assaggio dedicato andando a descrivere più di un centinaio di Aziende rappresentate e cercando di toccare i punti più salienti aprendo alla conoscenza e all'approfondimento perché ogni Lambrusco è descritto con scheda tecnica e proposto al calice grazie al racconto da parte dei degustatori del territorio.
Il periodo invernale è contrassegnato da sinergie che vedono la collaborazione presso ristoranti quali:" Lambrusco&Fish" a Novembre o presso la Barrique di Poviglio o ancora "Maialight" presso Agriturismo Cavalca di Gainago a Parma solo per citarne alcuni.
Il tutto strettamente legato ad un approccio che veda l'evoluzione della didattica a vantaggio dell'approfondimento, tanto che il format "A scuola di Lambrusco", della durata di 90 minuti, prevede si possano degustare circa sei tipologie facendo un excursus storico del Lambrusco nell'ottica di divulgare la consapevolezza su questo vitigno. Oltre alle aziende della provincia di Parma, Modena , Reggio Emilia e Mantova che hanno proposto circa 150 Lambruschi a rotazione, è stata l'occasione anche per ospitare due aziende cremonesi ed una ferrarese.
A Settembre poi, è come di consueto la volta di Alma, Scuola Internazionale di cucina Italiana con sede a Colorno, che ospita l'assegnazione del Premio Lambrusco " a seguito ad una degustazione comparata alla cieca.
La formazione e la voglia di migliorarsi è per i degustatori un momento importante e per tutti coloro che vogliono lavorare per far crescere il movimento vitivinicolo nell'ottica di migliorarne la diffusione attraverso pareri tecnici e consigli preziosi.
In considerazione delle incerte condizioni meteo e delle tante persone attese in centro domani con relativi problemi di parcheggi nelle adiacenze del centro gli organizzatori della Lambruscolonga hanno deciso di RINVIARE la manifestazione a VENERDI' PROSSIMO 10 MAGGIO per permettere alle centinaia di cittadini e turisti la migliore esperienza nello svolgimento di una festa enogastronomica e musicale.
I ticket già acquistati rimarranno validi per il 10 maggio. Chiunque avesse gia' acquistato il biglietto e non potesse partecipare potra' avere la restituzione dello stesso contattando gli organizzatori entro e non oltre lunedi' prossimo 6 maggio.
C'è anche la Cantina Formigine Pedemontana nella top ten delle cantine italiane con la più alta web reputation. Lo rende noto Marketing Management, un istituto bolognese di ricerche di mercato italiano. Con un Wr (indicatore di web reputation) di 27,7, la cooperativa formiginese aderente a Confcooperative Modena è al settimo posto.
«Per noi è un eccellente risultato, ottenuto grazie al restyling del sito internet www.lambruscodoc.it con l'aggiunta di uno shop online e al potenziamento dei nostri profili Facebook, Instagram e Linkedin – commenta il presidente della Cantina Formigine Pedemontana Dante Chiletti – Con un mercato del vino così frammentato come quello italiano e un consumatore comprensibilmente confuso, l'influenza dei contenuti online sulle decisioni d'acquisto non può che essere alta».
Nata nel 1920, la Cantina Formigine Pedemontana ha 380 soci che coltivano uva in 600 ettari solo di vitigni autoctoni; l'80% del vino prodotto è Lambrusco, soprattutto Grasparossa.
Come riportato nel suo sito web, nel quarto trimestre 2018 Marketing Management ha rinvenuto 13.778 documenti in cui si parla delle principali 400 cantine italiane e dei loro vini. In tutta Italia sono stati rinvenuti 1.287 influencer che hanno pubblicato post e articoli, orientando di fatto la web discussion intorno al vino. Si tratta di utenti talvolta autorevoli, con una media di oltre 3.200 follower ciascuno (qualcuno arriva a 22 mila), per una platea potenziale complessiva di oltre 4,1 milioni di internauti che hanno garantito oltre 1,8 milioni di visualizzazioni, ricevendo più di 56 mila like.
La capacità della web discussion di generare emozioni intorno al mondo del vino appare molto alta: 83 documenti su 100 indicano un sentiment positivo. L'indicatore di web reputation (Wr) adottato da Marketing Management, che tiene conto simultaneamente del rumor e del sentiment delle cantine, ha un range di variazione 0-100.
«Il nostro posizionamento nella top ten mostra come la dimensione aziendale non sia un fattore rilevante per attrarre spontaneamente interesse e approvazione online – sottolinea Chiletti – Nel 2018 abbiamo prodotto 1,3 milioni di bottiglie e fatturato 6 milioni di euro tra imbottigliato e sfuso. Sono piccoli numeri, se confrontati alle grandi cantine. Però siamo capaci di coinvolgere gli influencer del mondo del vino e non solo: sono stati importanti, infatti, anche gli eventi in cui abbiamo abbinato il vino a musica, moda, arte, sport e che ci hanno permesso di attrarre potenziali consumatori da ambienti diversi».
Possiamo ormai interpretarlo nei modi più diversi questo evento perché si parla di appuntamento senza vincoli ma principalmente votato all'intraprendenza di una collettività. Dedicato alla storia ed alla cultura del luogo che ravvivandosi di anno in anno, è giunto alla sua terza edizione creando simpatie, senza mai perdere quel pizzico di ironia ma soprattutto ponendo temi cruciali per la promozione del territorio e delle sue eccellenze.
da L'Equilibrista - La giornata del 18 novembre è scandita in modo veloce ed organizzato, a tal punto che ognuno ormai ha il suo compito preciso da assolvere e senza battere ciglio sa cosa fare. Gli attori sono sempre loro e questo ormai è fonte di tranquillità per il Pubblico presente tanto d'aver creato una squadra ben rodata che ogni anno aggiunge qualcosa per la Comunità locale senza mai scadere nell'ovvietà.
Il palio è un momento conviviale è vero, non vuole essere preso alla leggera però perché i giurati sono persone del territorio e soprattutto fanno parte di quella fascia di persone che consuma Lambrusco con regolarità e quindi può fornire un parere sincero e soprattutto anonimo, vista la rigorosa scelta delle degustazioni alla cieca.
Ci accoglie l'assessore alle attività produttive Cristian Bezzi che insieme al sindaco di Canossa, Bolondi Luca, fanno gli onori di casa e si capisce subito quanto il lavoro delle comunità locali sia prezioso, soprattutto per la passione e la genuinità che serve per la buona riuscita di eventi che hanno come primo obiettivo quello della crescita dei prodotti del territorio. Per questo l'idea di aprire la mattinata all'introduzione della Spergola vitigno bianco autoctono reggiano, non è banale ma è strategica, perché come hanno ricordato bene sia Giorgio Monzali che Tiziana Montruccoli, in qualità di rappresentanti della Compagnia della Spergola, per promuovere un territorio al meglio c'è bisogno di tutti senza distinzioni, concetto ripreso anche dall'intervento di Clementina Santi, assessore alla cultura.
Esercizio di divulgazione e di crescita che il Comune di Canossa, di concerto con l'Associazione Italiana Sommelier di Reggio Emilia, ha ideato per portare conoscenza e soprattutto testimoniare come il lavoro di squadra sia centrale per lo sviluppo collettivo. I sommelier intervenuti, hanno condotto la giornata e Romeo Catellani, responsabile della Didattica AIS di Reggio Emilia, ha gestito il banco di assaggio descrivendo le modalità di fruizione ed i punteggi da assegnare ai vini testimoniando in prima persona come iniziative al pari di questa siano un volano senza eguali per il turismo e per la consapevolezza delle ricchezze italiane nel Mondo. Non per citare sempre i soliti ma c'è una nazione al di là delle Alpi che lo fa benissimo da diversi anni.
Ovviamente come in tutte le edizioni abbiamo assistito ad un podio che ha sancito un vincitore assoluto. Sul gradino più alto troviamo pertanto la Cantina Albinea Canali con l'Ottocentonero, tallonato a stretto giro dalla Cantina Ermete Medici che ha piazzato ben due attori di prim'ordine, l'Assolo ed il Concerto, rispettivamente secondo e terzo.
A seguire, Cantina di Aljano con la Rosa del Borgo, Cantina Puainello con la Scorza Amara, Cantine Riunite con il 1950, ancora Cantina di Aljano con il Settefilari, Cantina Masone con il suo Latorre, Cantina di Gualtieri con il Buccia Amara, Cantina Puianello con l'Amarcord, Cantina Masone Campogalliano con il loro Reggiano, Cantina Gualtieri con Ligabue, Cantina Venturini Baldini con il Marchese Monodori, Cantina Prati con il Tralcio, Cantina Venturini Baldini con il Rubino del Cerro, Cantina Emilia Wine con il Grasparossa e a chiudere Cantina Casali con il Lambrusco 13.
La chiusura dell'evento ed i saluti regalano il naturale suggello di una giornata che continua a generare consenso e soprattutto quest'anno, ha sancito l'impegno da parte del Comune di Ciano per la divulgazione della conoscenza dei due vitigni, nonché la voglia di impegnarsi per strutturare sempre nuove iniziative che possano dare slancio ed impulso alle Comunità locali.
Passando dal Lambrusco si è già arrivati a parlare di Spergola, quindi chissà cosa ci riserverà questo gruppo di lavoro per l'anno prossimo...