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Martedì, 14 Giugno 2016 17:04

Debutta Il furioso (2) di Lenz Fondazione

In occasione dei cinquecento anni del poema di Ludovico Ariosto, Natura Dèi Teatri si apre con la presentazione degli ultimi quattro episodi del progetto di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Al Tempio della Cremazione di Valera, a pochi chilometri da Parma.

Parma, 14 giugno 2016

«A cinquecento anni dall'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, il poema della modernità e della condizione umana continua a produrre invenzione e linguaggio. Come una rinnovata chanson contemporanea: un movimento incessante non di narrazione epica, ma di selvaggia rappresentazione di una fiaba che non ha fine» Maria Federica Maestri, responsabile di installazione e regia del progetto biennale Il Furioso, introduce la nuova, stratificata proposizione artistica di Lenz Fondazione «La nuova installazione trova luogo in un palazzo che comprende tutti e quattro i temi, con interni ed esterni per la follia più grandiosa, il passo più importante, un nuovo palazzo d'Atlante dell'illusione conclamata e poi svelata, cioè la vita vera, dove paladini e donne in fuga non si riconoscono l'un l'altro se non nel reciproco trapasso, nell'incessante "cercare senza mai trovare", con gli occhi sulla Luna a guardarsi sulla Terra a dimenarsi invano».

L'Illusione, La Follia, La Morte e La Luna, ultimi quattro episodi del progetto (dopo i primi quattro messi in scena nel 2015: La Fuga e L'Isola ambientati al Museo Guatelli e L'Uomo e Il Palazzo al Padiglione Rasori dell'Ospedale di Parma), debutteranno nell'imponente Tempio per la Cremazione di Valera, a pochi chilometri da Parma, luogo di valore storico-architettonico assoluto (la recente Storia dell'architettura italiana edita da Einaudi si conclude proprio con un'immagine del Tempio) tuttora in piena attività che, come suggerisce l'architetto Paolo Zermani, «ospita e sospende nel tempo il rito del passaggio, rendendolo un unico grande simbolo urbano, quasi altare, in cui la città celebra, in modo incessante, la memoria di sé attraverso la memoria dei suoi morti».

Precisa Francesco Pititto, autore di drammaturgia e imagoturgia de Il Furioso (2): «Accolto dal colonnato monumentale della facciata, il pubblico attraverserà insieme agli attori la solenne e austera sala del commiato, per giungere attraverso il passaggio "inevitabile" della sala macchine del crematorio al campo lunare del cinerario comune, dove si concluderà il viaggio di Orlando». Lo spettacolo, che si avvale della potente drammaturgia sonora di Andrea Azzali, è ancora una volta interpretato dall'ensemble degli attori sensibili di Lenz - Walter Bastiani, Frank Berzieri, Massimiliano Cavezzi, Carlo Destro, Paolo Maccini, Delfina Rivieri, Carlotta Spaggiari e Barbara Voghera, con la collaborazione di Marco Cavellini, pluriennale esperienza realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell'AUSL di Parma: «Gli attori armati del vivere di ogni giorno, corazzati e al contempo sensibili al passato e al presente, già impressi nel corpo e nella mente gli eroi cavallereschi, maghi e maghe loro stessi, fanciulle in fuga senza direzione e senza sosta, attivano trasmettitori dell'invenzione e del gesto essenziale, e la grande opera diventa affresco senza tempo».

Il Furioso (2) aprirà, giovedì 16 giugno alle ore 21, la ventunesima edizione del Festival Internazionale di Performing Arts Natura Dèi Teatri. Repliche il 17, 18, 23, 24 e 25 giugno, sempre alle ore 21.

Inoltre giovedì 16 giugno alle ore 23 a Lenz Teatro, debutta Il Furioso (2) – Mindful Madness Improvisation, esito della residenza internazionale che il performer e coreografo austriaco Simon Mayer ha realizzato per indagare, su indicazione della Direzione Artistica del festival, alcune suggestioni del poema di Ludovico Ariosto. L'artista, formatosi alla Vienna State Opera Ballet School e alla Performing Arts and Research Studios di Bruxelles, in passato collaboratore di Anne Teresa De Keersmaeker, Wim Vandekeybus e Zita Swoon, è stato presente all'edizione 2015 di Natura Dèi Teatri con SunBengSitting, spettacolo programmato anche a ImPulsTanz, lo storico Festival viennese dedicato alla migliore danza contemporanea internazionale, e tuttora in tour. Simon Mayer ha creato assoli, duetti e coreografie di gruppo presentati in tutto il mondo. Da questa edizione è in residenza a Lenz Teatro per il triennio 2016-2018.

Il Tempio della Cremazione di Valera si trova in Strada Valera di Sopra 115, Parma. Lenz Teatro in Via Pasubio 3e, Parma. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0521 270141, 335 6096220, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.lenzfondazione.it
Natura Dèi Teatri è un progetto di Lenz Fondazione che si realizza grazie al sostegno di: MiBACT_Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Chiesi Farmaceutici, Università degli Studi di Parma, Musei Fondazione Monteparma, Ser.Cim, So-Crem, Aurora Domus e Forum Austriaco di Cultura di Milano.

(fonte: Ufficio stampa Lenz Fondazione)

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Martedì, 17 Maggio 2016 17:17

Midsummer Night's Circus

Una rivisitazione del tutto originale del "Sogno di una notte di mezza estate" in occasione del 400° anniversario della morte di William Shakespeare.

Di Pietro Razzini

Parma, 17 maggio 2016

Una festa di colori, luccichii, risate e allegria, inserite in maniera del tutto originale in una rivisitazione del "Sogno di una notte di mezza estate" in occasione del 400° anniversario della morte di William Shakespeare. E' tornato a Milano, questa volta al Teatro della Luna, Midsummer Night's Circus, per la regia di Marco Bellocchio, con la partecipazione di Michel Altieri (nei panni di Oberon), Simona Samarelli (nel ruolo di Titania), Pietro Pignatelli (Egeo) e Giovanni Abbracciavento (Lisandro). Con loro, in scena, oltre 40 performer capaci di sorprendere il pubblico presente in sala durante i due giorni di show (13 e 14 maggio) nel capoluogo lombardo.

IL RACCONTO Una trama apparentemente complessa, ma egregiamente raccontata dal cantastorie incaricato di guidare gli spettatori durante le due ore e trenta di spettacolo, mixa in maniera naturale risate e riflessioni, amori e rincorse, battute ironiche e assoli canori. La gioia, l'irrazionalità e gli istinti di quattro giovani amanti si alternano sul palco agli esilaranti siparietti di un gruppo di maldestri comici e al mondo di fate ed elfi, rappresentati, in questa occasione, con costumi sfarzosi da clowns, acrobati e majorettes di un circo dei primi anni del '900. Ed è proprio da incroci curiosi e situazioni inverosimili che nasce una piacevole comicità, in grado di coinvolgere tutti i presenti e di portare il loro stato d'animo a un livello di serenità superiore.

LA FORMAZIONE Prodotto da "MTS – Musical! The Show" in collaborazione con "Il Mosaico", Midsummer Night's Circus esalta sul palco un gruppo di lavoro molto giovane, legato alla prima accademia professionale che studia questo genere di spettacolo. Accanto a loro alcuni nomi noti nel settore, vere icone del musical italiano. Da tale fusione nasce un piacevolissimo show, fatto di testi che uniscono passato e presente. Si potrebbe tranquillamente definire come un incrocio tra la tradizione della commedia musicale italiana e il musical d'oltre Oceano, dal cui scontro prende vita una storia senza tempo, in cui le passioni giovanili e le visioni oniriche trasudano di fascino antico con note moderne.

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Martedì 10 maggio i sette finalisti si sfideranno a colpi di risate. Ospiti della serata i comici Paolo Migone, Andrea Ferrari, Mimmo Foresta, Gian Piero Sterpi e il vincitore della scorsa edizione Andrea Fratellini. Conduce il patron Riccardo Benini.

Di Manuela Fiorini

Modena, 7 maggio 2016

E' uno degli appuntamenti annuali più attesi, giunto ormai alla sua 23° edizione. Come da tradizione, anche quest'anno la finalissima del Festival del Cabaret Emergente si terrà al Teatro Storchi di Modena, martedì 10 maggio, a partire dalle 21.

Il Festival, ideato e organizzato da Riccardo Benini, che sarà anche il presentatore della serata, ha visto sfidarsi ben 221 comici provenienti da tutta Italia. Dalle selezioni sono emersi i sette finalisti, che si contenderanno la vittoria nella cornice del Teatro Storchi. Sono Christian Cappellone da Chieti, già ospite de "La Botola" di Rai 1, che presenta una parodia di alcuni dei cantanti più famosi, Gli Irrequieti da Milano, un duo composto da Angelo Catalano e Raffaele Renna, che hanno partecipato al programma "Tu sì que vales" con Maria de Filippi, che propongono una parodia dei quiz televisivi, Il Merc, al secolo Marco Di Biase, da Varese, già semifinalista nel 2015, che propone un cabaret musicale. Il quartetto c'era, trio torinese composto da Andrea Bruno, Carmen Maimone e Massimo Pica, che presenta un numero sui grandi rapporti di coppia nella storia, Ugo Sanchez, all'anagrafe Guido Nardin, da Prato con all'attivo partecipazioni in programmi Rai e Mediaset, che presenta un numero di clownerie, I Sano, duo composto da Sara Carbone e Gaetano di Natale, da Asti che si cementano in un numero basato su un equivoco telefonico e, infine, Ruben Spezzati da Brescia, che ha frequentato lo Zelig Lab di Milano e presenta un monologo sui problemi di famiglia.

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Tanti anche gli ospiti della serata, a cominciare da Paolo Migone, direttamente da Zelig, che propone uno show di 20 minuti. Ci sarà anche Andrea Ferrari, nei panni del Notaio Scrittore, Mimmo Foresta, imitatore di cantanti al femminile, una scoperta proprio del Festival del Cabaret Emergente, poi portato al successo da Fiorello, Gian Piero Sterpi, in una veste inedita che gli permetterà di interagire con il pubblico e la giuria, e Andrea Fratellini, vincitore dell'edizione 2015.

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Il vincitore e gli altri comici usciti dalla finalissima saranno poi in tour per tutta l'estate 2016, con una tappa modenese il prossimo 28 giugno in Piazza XX settembre.
I biglietti per la serata del 10 maggio ancora disponibili (solo posti in prima e seconda Galleria) si possono acquistare al costo di 10 euro presso la Biglietteria del Teatro Storchi (largo Garibaldi, tel 059/9120911, martedì 10-14 e 16.30 -19; dal mercoledì al venerdì dalle 10 alle 14, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19), oppure presso Riccardo Benini Spettacoli (via Rainusso 130), tel 059/331355.

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Il Teatro Comunale di Fontanellato ospita il monologo della talentuosa attrice Arianna Scommegna in "La Molli. Divertimento alle spalle di Joyce", in scena venerdì 29 Aprile alle ore 21.00: nella libertà del flusso di coscienza, scorrono gioie e drammi di una quotidianità universale.

Di Cristina Pedretti

Parma, 27 aprile 2016

Sarà "La Molli. Divertimento alle spalle di Joyce" lo spettacolo conclusivo della stagione 2015/2016 al piccolo e bellissimo scrigno del Teatro Comunale di Fontanellato (Parma). Venerdì 29 Aprile alle ore 21 il palco sarà tutto per Arianna Scommegna, attrice lombarda (classe 1973) che interpreterà Molli, una versione "milanese" e contemporanea della Molly Bloom di James Joyce, il personaggio che chiude il romanzo "Ulisse" con un monologo in flusso di coscienza: pensieri e parole in assoluta libertà. E così la Molli della Scommegna per circa un'ora aprirà il "rubinetto" dei suoi pensieri, raccontando con intensità il suo universo quotidiano: una sedia, un bicchiere, qualche fazzoletto e nient'altro che la Vita, a scorrere nella voce di una donna che si lascia parlare fino in fondo.

Come Molly Bloom, Penelope infedele, aspettava il ritorno a casa del marito Leopold nel testo di Joyce, così questa Molli attende il marito Poldi, e la sua attesa è specchio di un'esistenza fatta di solitudine e insoddisfazione: l'ironia però si insinua a distendere la tensione, e nel flusso di coscienza lacrime e risate sono pronte a mescolarsi. Una prova notevole per Arianna Scommegna, che ha già visto riconosciute le sue doti ottenendo il Premio della Critica 2010, il Premio Hystrio 2011 e il Premio UBU 2014, e che insieme al regista Gabriele Vacis ha ideato questo spettacolo. La produzione è della Compagnia ATIR (Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca), fondata nel 1996 da un gruppo di ragazzi neo-diplomati alla Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano: una di loro era proprio Arianna Scommegna.

Il Teatro Comunale è in via Sanvitale, 21 a Fontanellato, Parma. Per informazioni: 327 4089399 e www.teatrofontanellato.it 

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Il musical campione di incassi a Broadway e Londra, racconta la grandiosa ascesa verso la celebrità di una delle band di maggior successo nella storia della musica pop: i leggendari Four Season. 20 milioni di spettatori in tutto il mondo hanno già applaudito Jersey Boys.

Di Pietro Razzini

Parma, 23 aprile 2016

Una promessa: uscendo dal Teatro Nuovo di Milano anche voi tenterete di canticchiare in falsetto i grandi successi dei Four Season. Con "Jersey Boys", in scena fino al 15 maggio, si torna negli anni '60, quando quattro ragazzi bianchi dominarono la scena internazionale con oltre 175 mila dischi venduti. Tratto dalla vera storia di un gruppo proveniente dal New Jersey, il musical è stato un successo ovunque sia stato rappresentato, campione di incassi a New York e a Londra. Ora è sbarcato a Milano e, a quanto sembra, anche la capitale della moda ha recepito il valore della rappresentazione.

LE CANZONI - Sherry, Big girls don't cry, Walk like a man, December, 1963 (Oh what a Night) e l'immortale Can't take my eyes off you: è incredibile come, nell'arco dello spettacolo, cresca la passione del pubblico per questo gruppo. Impossibile non rimanere abbagliati da brani che emozionano a più di 50 anni di distanza. Il momento di massima devozione si avverte alle prime note di "Can't take my eyes off you", singolo rimasto mitico nel tempo grazie alla reinterpretazione di Gloria Gaynor, Diana Ross, i Muse e Mina. La musica pop dei Four Season ferma il tempo nelle oltre due ore di show: spensieratezza e buon umore sono le componenti principali di una storia che, grazie alla bravura dei suoi performer, regala tante risate, oltre che piacere sonoro.

LA STORIA - Francesco Stefano Castelluccio, nome d'arte Frankie Valli, è un giovane italo-americano con doti canore al di sopra della media. Con tre amici del New Jersey fonda un gruppo dal "nome instabile". La versione definitiva, dopo diversi tentativi, sarà "Four Season". Il chitarrista Tommy DeVito, il bassista Nick Massi, il tastierista e compositore Bob Gaudio iniziarono insieme a Frankie una scalata verso il successo, condita da vicissitudini personali, ben raccontate all'interno dello show, capaci di mantenere lo spettacolo a contatto con la realtà. Il loro percorso artistico fu celebrato con l'ingresso nella Rock'n'roll Hall of Fame, nel 1990.

I PROTAGONISTI - Testo italiano, canzoni in inglese (troppo famose per tradurle): il lavoro del regista Claudio Insegno, del direttore musicale Angelo Racz e del produttore Lorenzo Vitali ha offerto uno spettacolo assolutamente gustoso: Alex Mastromarino, nel ruolo di Frankie Valli, gioca con la voce tra un falsetto e l'altro, Flavio Gismondi è un Bob Gaudio fresco e convincente, Marco Stabile entra nei panni di Tommy Devito con una ironia ammaliatrice e Claudio Zanelli porta in scena un Nick Massi arrogante ma, contemporaneamente, impossibile da odiare. Insomma, il gruppo funziona e, tutto intorno a loro, il cast suona uno spartito eccellente, che rimarrà nella testa del pubblico per diverse ore al termine dello spettacolo. E' una promessa.

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Giovedì, 21 Aprile 2016 11:45

"The Human Jubox": divertimento assicurato

I grandi della musica italiana e internazionale, pronti a essere mixati, parodiati, affrontati in duelli verbali e musicali. Gli Oblivion sono partiti da Bologna alla conquista dell'Italia. Subito dopo Milano, dal 3 al 15 maggio, saranno in scena a Roma.

Di Pietro Razzini

Parma, 21 aprile 2016

"Lasciate ogni speranza (di non ridere) voi ch'entrate". Dante Alighieri nel terzo canto dell'Inferno aveva una visione un po' differente, scrivendo queste parole. Gli Oblivion le hanno reinterpretate, offrendo un'occasione di divertimento puro a tutti coloro che hanno scelto di andare al Teatro Leonardo per assistere al loro "The Human Jubox". A Milano fino all' 1 maggio, il gruppo propone un flusso di note e ritmi a dir poco infinito: nel loro repertorio, infatti, ci sono tutti i grandi della musica italiana e internazionale, pronti a essere mixati, parodiati, affrontati in duelli verbali e musicali da cui nascono spontaneamente risate convinte da parte del pubblico. Davanti agli occhi attoniti degli spettatori prendono vita ogni sera brani nuovi, tratti dalle canzoni di Ligabue e dai Cori Gospel, dagli inni immortali di Gianni Morandi e dalle note senza tempo dei Queen.

THE HUMAN JUKEBOX – Ma cos'è "The Human Jukeboxe"? In base alla definizione data dagli artisti, si tratta di una playlist che nessuno ha mai avuto il coraggio di fare, uno Spotify vivente che provoca scene di panico, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis. E tutto parte proprio dal pubblico che propone le hit dei propri cantanti preferiti. Ed è qui che inizia il delirio, che si innesta la creatività di uno show capace di legare palco e platea. Raramente si crea un'interazione così diretta e spontanea.

DIVERSO OGNI SERA – Vista l'unicità dello spettacolo, ogni appuntamento con The Human Show è qualcosa di irripetibile: dati alcuni punti fermi (la parodia de Il Volo, la storia dei vincitori di Sanremo in pochi minuti, un medley sul tema dei fiori), il resto è improvvisazione studiata a priori. Per essere più chiari, si creano momenti musicali nuovi partendo da uno studio e un lavoro incredibile fatto dal gruppo nella fase di preparazione dello spettacolo. Ecco quindi una versione rap di "Una zebra a pois", un giradischi rotto sulle note di Renato Zero, il mimo delle canzoni di Vasco Rossi.

IL GRUPPO - Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli: il pokerissimo degli Oblivion è servito. Il primo incontro a Bologna. Da lì è partita la conquista dell'Italia. Subito dopo Milano, dal 3 al 15 maggio, saranno in scena a Roma. Il Teatro Sistina li accoglierà per più di dieci giorni diventando la casa della risata e della musica. Nel periodo lombardo, tuttavia, ci sarà una sostituzione, rispetto allo starting five: Clara Maselli prenderà il posto di Francesca Folloni, "impegnata" a dar vita a un capolavoro (umano e non artistico, questa volta). Cambia un addendo ma il risultato non muterà.

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Lunedì, 18 Aprile 2016 16:19

Il giardino degli amanti

I personaggi mozartiani, che giocano o forse si prendono gioco degli ospiti della festa coinvolgendoli nelle loro ben note schermaglie amorose. Come in un sogno dove tutto si mescola, il reale e l'illusione si fondono.

Di Pietro Razzini

Parma, 18 aprile 2016

In occasione del 225° anniversario dalla scomparsa di Wolfgang Amadeus Mozart, dal 9 al 19 aprile il meraviglioso Teatro alla Scala di Milano si trasforma in un giardino misterioso, popolato da figure dispettose, affascinanti e divertenti. Sono i personaggi mozartiani che prendono vita dalle musiche dei magnifici quartetti e quintetti del compositore austriaco. 
L'étoile Roberto Bolle e Nicoletta Manni sono le figure centrali della nuovissima produzione "Il Giardino degli Amanti" che certamente coinvolge con grande trasporto tutti gli innamorati del balletto, ma che, con la sua freschezza, è capace di affascinare anche un pubblico meno abituale. La magia che avvolge il teatro per un'ora e mezza lascia gli spettatori sospesi in una realtà che stuzzica la curiosità e invita al sorriso.

SPERIMENTAZIONE E CREATIVITÀ


Viene affidata al già ballerino e coreografo Massimiliano Volpini questa nuova splendida creazione per il teatro, portata in scena e trasmessa il 9 aprile in prima assoluta su Rai 5, con diffusione cinematografica internazionale a partire da giugno. 
Si alza il sipario ed è come se cominciasse un incantesimo. Sul palcoscenico le sinuose ed eleganti movenze di personaggi bizzarri s'intrecciano nel caleidoscopio di colori degli abiti di scena, variopinti e meravigliosamente valorizzati da ogni salto o pirouettes. La scenografia delle siepi del giardino si muove labirinticamente insieme ai suoi protagonisti, diventando complice dei loro divertenti siparietti amorosi. 
In accompagnamento, ma allo stesso tempo guida della scena, la musica ricca e dinamica di Mozart, straordinariamente eseguita dal quartetto della Scala e dai solisti dell'Orchestra del Teatro alla Scala.

LA STORIA


Durante una festa nel giardino di una villa barocca, una orchestra da camera suona quartetti e quintetti di Mozart; l'ambiente è carico di rimandi al compositore. Quasi d'incanto, dal giardino affiorano le personificazioni dei personaggi mozartiani che si rincorrono, scherzano animatamente e si prendono gioco degli ospiti della festa coinvolgendoli nelle loro avventure amorose. Il giardino si anima di danze virtuosistiche e appassionate che si susseguono con grande dinamicità e cambi di atmosfera. Come in un sogno dove tutto si mescola, dove il reale e l'illusione si fondono e si confondono.

Applausi scroscianti riempiono il teatro al termine del balletto, in un'atmosfera di festa gioiosa che pervade gli animi di interpreti raggianti e di un pubblico visibilmente appagato. È l'incanto senza tempo del teatro.

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Ogni componente è il tassello unico e prezioso che porta alla completezza, al "Puzzle" appunto capace di dare vita ad un insieme senza uguali. Ogni tassello, essenziale, trova la giusta collocazione solo nel gruppo, in un orizzonte comune di creazione.

Sabato al Teatro Regio di Parma questa alchimia perfetta, frutto di un lungo percorso che scommette sulle singole idee, è stata portata in scena entusiasmando tutti i presenti.

La compagnia Kataklò ha travolto il pubblico italiano ed estero con la sua ondata di freschezza, raccogliendo un grandissimo successo di pubblico e di critica in quasi vent'anni di attività.

"Puzzle" è una composizione corale e poliedrica, realizzata attraverso l'accostamento di coreografie storiche che hanno fatto grande la compagnia. I danzatori stessi hanno avuto "licenza di fantasia" da Giulia Staccioli, che ne firma la regia e la supervisione artistica, divenendo "danzautori".

Danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi si fondono per uno spettacolo unico ed emozionante.

Foto di Francesca Bocchia

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Con "Stasera sono in vena", monologo ironico ed amaro, Oscar De Summa racconta e canta la Puglia della sua adolescenza: tra droghe, gioventù allo sbando e mafia, la tenace lotta per restare padroni della propria vita.

Di Cristina Pedretti

Parma, 8 aprile 2016

Sarà Oscar De Summa il mattatore della serata di sabato 9 aprile 2016 al Teatro del Cerchio: con il suo "Stasera sono in vena", l'attore, autore e regista pugliese ha già collezionato importanti riconoscimenti (premio Cassino Off 2015, finalista premio Ubu 2015 come migliore novità, finalista premio Rete Critica come miglior produzione del 2015) e continua a riscuotere consensi. Uno spettacolo divertente e amaro, un monologo che si tinge di blues e affida alla musica il ruolo di co-protagonista, per dipingere una storia dagli spunti autobiografici: la Puglia degli anni '80, quelli in cui De Summa viveva il tormentato periodo dell'adolescenza, reso ancora più tormentato dalla nascita e affermazione dell'organizzazione mafiosa della Sacra Corona Unita e dove, nel diffondersi del disagio giovanile, a vincere su tutto era la droga. La droga: la "panacea per tutti i mali", la "medicina che toglie dall'imbarazzo di vivere" e soprattutto quel qualcosa che "ci toglie a noi stessi sottolineando la necessità di appartenerci". E l'urlo coraggioso e deciso del protagonista "Io sono qui! Sono vivo!" scava nelle coscienze e ricorda, tra i momenti di comicità, che si sta parlando di vita vera e di fatti reali, di esistenze segnate, di chi riconquista se stesso "dopo aver passato una stagione all'inferno". Per citare la motivazione del premio Cassino Off, questo è "un tema difficile cui serve la luce di un attore, oggi, che se ne carichi il peso ma lo vada a misurare con l'astuzia delle immagini, con il colore della musica". "Stasera sono in vena", di e con Oscar De Summa, va in scena sul palco di via Pini alle 21.00.

Per informazioni e prenotazioni: 3318978682 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Si apre oggi la vendita dei biglietti per gli spettacoli del Festival Verdi 2016. I biglietti per I masnadieri al Teatro Verdi di Busseto in vendita dal 15 aprile, gli spettacoli in programma al Teatro Farnese in vendita dal 19 aprile.

Parma, 5 aprile 2016

Si apre oggi la vendita dei biglietti per gli spettacoli del Festival Verdi 2016 presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma e online su sito. I biglietti per I masnadieri al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto saranno in vendita, dal 15 aprile 2016 e online dal 16 aprile 2016.

Il Teatro Regio di Parma informa che i biglietti per gli spettacoli in programma al Teatro Farnese (Giovanna d'Arco, Mezzogiorno in musica al Farnese, Vinicio Capossela, Schiller Gala, Lettera a mio padre, Uri Caine Ensemble) saranno in vendita dal 19 aprile 2016 (e non dal 5 aprile 2016, come precedentemente annunciato) presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma e online e su teatroregioparma.it dal 20 aprile 2016.

L'acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio. I biglietti del Festival Verdi 2016 sono inoltre disponibili presso lo Iat Ufficio informazione e accoglienza turistica di Parma in Piazza Garibaldi, aperto da lunedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 19.00 (Tel. 0521218889) e su vivaticket.it e ticketone.it. 

Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ReggioParma Festival, Regione Emilia-Romagna. Main partner Cariparma Crédit Agricole. Major partner Fondazione Cariparma. Media partner Mediaset.

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