I grandi della musica italiana e internazionale, pronti a essere mixati, parodiati, affrontati in duelli verbali e musicali. Gli Oblivion sono partiti da Bologna alla conquista dell'Italia. Subito dopo Milano, dal 3 al 15 maggio, saranno in scena a Roma.
Di Pietro Razzini
Parma, 21 aprile 2016
"Lasciate ogni speranza (di non ridere) voi ch'entrate". Dante Alighieri nel terzo canto dell'Inferno aveva una visione un po' differente, scrivendo queste parole. Gli Oblivion le hanno reinterpretate, offrendo un'occasione di divertimento puro a tutti coloro che hanno scelto di andare al Teatro Leonardo per assistere al loro "The Human Jubox". A Milano fino all' 1 maggio, il gruppo propone un flusso di note e ritmi a dir poco infinito: nel loro repertorio, infatti, ci sono tutti i grandi della musica italiana e internazionale, pronti a essere mixati, parodiati, affrontati in duelli verbali e musicali da cui nascono spontaneamente risate convinte da parte del pubblico. Davanti agli occhi attoniti degli spettatori prendono vita ogni sera brani nuovi, tratti dalle canzoni di Ligabue e dai Cori Gospel, dagli inni immortali di Gianni Morandi e dalle note senza tempo dei Queen.
THE HUMAN JUKEBOX – Ma cos'è "The Human Jukeboxe"? In base alla definizione data dagli artisti, si tratta di una playlist che nessuno ha mai avuto il coraggio di fare, uno Spotify vivente che provoca scene di panico, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis. E tutto parte proprio dal pubblico che propone le hit dei propri cantanti preferiti. Ed è qui che inizia il delirio, che si innesta la creatività di uno show capace di legare palco e platea. Raramente si crea un'interazione così diretta e spontanea.
DIVERSO OGNI SERA – Vista l'unicità dello spettacolo, ogni appuntamento con The Human Show è qualcosa di irripetibile: dati alcuni punti fermi (la parodia de Il Volo, la storia dei vincitori di Sanremo in pochi minuti, un medley sul tema dei fiori), il resto è improvvisazione studiata a priori. Per essere più chiari, si creano momenti musicali nuovi partendo da uno studio e un lavoro incredibile fatto dal gruppo nella fase di preparazione dello spettacolo. Ecco quindi una versione rap di "Una zebra a pois", un giradischi rotto sulle note di Renato Zero, il mimo delle canzoni di Vasco Rossi.
IL GRUPPO - Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli: il pokerissimo degli Oblivion è servito. Il primo incontro a Bologna. Da lì è partita la conquista dell'Italia. Subito dopo Milano, dal 3 al 15 maggio, saranno in scena a Roma. Il Teatro Sistina li accoglierà per più di dieci giorni diventando la casa della risata e della musica. Nel periodo lombardo, tuttavia, ci sarà una sostituzione, rispetto allo starting five: Clara Maselli prenderà il posto di Francesca Folloni, "impegnata" a dar vita a un capolavoro (umano e non artistico, questa volta). Cambia un addendo ma il risultato non muterà.