I personaggi mozartiani, che giocano o forse si prendono gioco degli ospiti della festa coinvolgendoli nelle loro ben note schermaglie amorose. Come in un sogno dove tutto si mescola, il reale e l'illusione si fondono.
Di Pietro Razzini
Parma, 18 aprile 2016
In occasione del 225° anniversario dalla scomparsa di Wolfgang Amadeus Mozart, dal 9 al 19 aprile il meraviglioso Teatro alla Scala di Milano si trasforma in un giardino misterioso, popolato da figure dispettose, affascinanti e divertenti. Sono i personaggi mozartiani che prendono vita dalle musiche dei magnifici quartetti e quintetti del compositore austriaco. L'étoile Roberto Bolle e Nicoletta Manni sono le figure centrali della nuovissima produzione "Il Giardino degli Amanti" che certamente coinvolge con grande trasporto tutti gli innamorati del balletto, ma che, con la sua freschezza, è capace di affascinare anche un pubblico meno abituale. La magia che avvolge il teatro per un'ora e mezza lascia gli spettatori sospesi in una realtà che stuzzica la curiosità e invita al sorriso.
SPERIMENTAZIONE E CREATIVITÀ
Viene affidata al già ballerino e coreografo Massimiliano Volpini questa nuova splendida creazione per il teatro, portata in scena e trasmessa il 9 aprile in prima assoluta su Rai 5, con diffusione cinematografica internazionale a partire da giugno. Si alza il sipario ed è come se cominciasse un incantesimo. Sul palcoscenico le sinuose ed eleganti movenze di personaggi bizzarri s'intrecciano nel caleidoscopio di colori degli abiti di scena, variopinti e meravigliosamente valorizzati da ogni salto o pirouettes. La scenografia delle siepi del giardino si muove labirinticamente insieme ai suoi protagonisti, diventando complice dei loro divertenti siparietti amorosi. In accompagnamento, ma allo stesso tempo guida della scena, la musica ricca e dinamica di Mozart, straordinariamente eseguita dal quartetto della Scala e dai solisti dell'Orchestra del Teatro alla Scala.
LA STORIA
Durante una festa nel giardino di una villa barocca, una orchestra da camera suona quartetti e quintetti di Mozart; l'ambiente è carico di rimandi al compositore. Quasi d'incanto, dal giardino affiorano le personificazioni dei personaggi mozartiani che si rincorrono, scherzano animatamente e si prendono gioco degli ospiti della festa coinvolgendoli nelle loro avventure amorose. Il giardino si anima di danze virtuosistiche e appassionate che si susseguono con grande dinamicità e cambi di atmosfera. Come in un sogno dove tutto si mescola, dove il reale e l'illusione si fondono e si confondono.
Applausi scroscianti riempiono il teatro al termine del balletto, in un'atmosfera di festa gioiosa che pervade gli animi di interpreti raggianti e di un pubblico visibilmente appagato. È l'incanto senza tempo del teatro.