Quattro ore di Imola: vincono gli appassionati. Presso l'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari dai prototipi alle vetture Granturismo, per il secondo appuntamento dellla European Le Mans Series. Ferrari prima fra le Gran Turismo. -
Parma, 20 maggio 2015 - di Matteo Landi -
Trenta vetture, ognuna condotta da 2 o 3 piloti che si alternano alla guida durante le 4 ore di gara e 4 categorie di auto insieme in pista, dai prototipi alle vetture Granturismo, per la European Le Mans Series accolta ad Imola lo scorso weekend. Accesso gratuito in tribuna e con 15 euro la possibilità di poter visitare il paddock, incontrare tutti i piloti prima della gara per la sessione autografi e godersi eventualmente lo spettacolo dalle terrazze sovrastanti ai box, sono la formula che ha portato migliaia di tifosi e curiosi sul circuito ad assistere all'antipasto in terra italiana di quella che sarà la maratona francese nel mese di giugno.
Imola, un asfalto che non viene messo a dura prova dalla forza motrice delle Formula 1 dal lontano 2006, una pista che ha saputo sopravvivere ad un addio importante proponendo sempre appuntamenti di alto livello, come la seconda tappa del campionato di supporto alla storica 24 ore di Le Mans. Enzo Ferrari, grande sostenitore delle gare di durata, riteneva la gara francese una tappa fondamentale nelle attività sportive della sua azienda ed è infatti durante la vita del suo fondatore che la casa di Maranello ha raccolto le sue nove vittorie nella classica francese. Fa piacere e sensazione che sia stato proprio il circuito intitolato a lui ed a suo figlio Dino ad avvicinare domenica scorsa tante persone alle gare di durata ed a regalare a tanti appassionati una corsa entusiasmante e combattuta fra piloti professionisti di altissimo livello. Berthon, pilota che milita anche in GP2, Gommendy, ex Champ Car, il campione del mondo turismo Priaulx e fra gli altri, i velocissimi italiani Giammaria, Cressoni e Pierguidi. E' stato proprio quest'ultimo, al volante di una bellissima Ferrari 458 Italia, a vincere fra le GT dopo un'appassionante lotta con le altre Ferrari e la Porsche 997 condotta da Lietz, Mapelli e Ried. Pierguidi ha trascinato verso la vittoria Talkanitsa Sr. e Talkanitsa Jr., la famiglia bielorussa più veloce della terra.
Una storia nelle storie che il circuito sulle rive del Santerno ha saputo regalare ai tanti spettatori accorsi. Come quella della vittoria nella classe LMP3, della Ginetta-Nissan della University of Bolton, sviluppata in collaborazione con l'università della città inglese. La vittoria assoluta invece è stata appannaggio della Oreca-Nissan condotta da Thiriet, Badey e Gommendy, vincitori quindi anche di categoria fra i potenti prototipi LMP2. Sul podio, dietro di loro, sono giunti i Murphy's boys Berthon, Lyons ed il simpaticissimo 63enne Mark Patterson. Ai piedi del podio centinaia di spettatori, che hanno potuto godersi la premiazione fra meccanici, ingegneri e le mogli dei festeggiati. Per quanto le corse siano qualcosa di terribilmente serio e professionale come ci ricorda la Formula 1, possono essere anche una festa che coinvolge i tifosi, pur mantenendo un'altissima professionalità, come ci ricorda la Le Mans Series.