Domenica, 09 Aprile 2017 15:00

F1, Cina: spettacolo Vettel ma vince Hamilton In evidenza

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F1, Cina: spettacolo Vettel ma vince Hamilton Fotografia tratta dalla pagina Facebook "Scuderia Ferrari"

L'inglese torna alla vittoria con una gara impeccabile. Vettel combatte ed è secondo. Il Gran Premio di Cina regala spettacolo.

di Matteo Landi

Nel 2007 il Gran Premio di Cina coincise con il momento più basso della sua carriera. L'allora leader del mondiale Hamilton gettò all'ortiche il suo primo titolo, insabbiandosi mentre cercava di rientrare ai box con gomme ormai sulle tele. A circa dieci anni di distanza sulla stessa pista Hamilton regala la prima vittoria del 2017 alla Mercedes, ed il pilota britannico si riprende la vetta della classifica a pari punti con un altro grande di giornata, Sebastian Vettel. Il campionato è ancora in fase embrionale ma già si intuisce quelli che sono i valori in campo. Dopo un gran premio di Australia lineare, in cui i top team Ferrari e Mercedes si sono sfidati a viso aperto in condizioni di pista "normali", in Cina le condizioni atmosferiche hanno condizionato l'intero fine settimana ad eccezione del sabato, quando Hamilton ha nuovamente stabilito la pole position ricordando che sul giro secco il migliore è lui.

Weekend condizionato dal maltempo ma che gara!

Venerdì la nebbia ha portato la direzione gara all'annullamento della seconda sessione di prove libere e domenica i piloti hanno fatto i conti con una partenza bagnata e le incognite relative all'utilizzo di gomme intermedie poco provate nei test invernali. Ne è venuta fuori una gara emozionante, con Vettel costretto ad inseguire quando si è ritrovato dietro al compagno Raikkonen ed alle due Red Bull. Era della partita anche Bottas, fino a quando non si è girato in regime di safety car ed è sprofondato a centro classifica. In Australia il finlandese di casa Mercedes non aveva affatto sfigurato nei confronti del plurititolato Hamilton. In Oriente ha invece mostrato tutti i suoi limiti. Quei limiti che dividono un ottimo pilota da un top driver. Al di là del brutto errore, non accettabile da un pilota che guida l'astronave Mercedes, Bottas non è mai stato incisivo rimanendo sempre lontano dal ritmo del suo caposquadra. Il momento chiave della gara è avvenuto dopo pochi giri, quando è entrata in pista la safety car, necessaria per permettere la rimozione della vettura di Giovinazzi rimasta gravemente danneggiata sul rettilineo di partenza. A quel punto la direzione gara ha saggiamente deciso di far transitare tutte le vetture all'interno della pit lane, visti i numerosi detriti che invadevano la pista.

L'incidente di Giovinazzi scompagina i piani Ferrari

L'incidente del terzo pilota Ferrari ha compromesso la gara del team di Maranello che aveva saggiamente deciso di far entrare Vettel prima di tutti gli altri piloti di vertice per fargli montare pneumatici da asciutto. La scelta non ha pagato: chi gli era davanti ha potuto svolgere l'operazione di cambio gomme approfittando della scelta della direzione gara, rimanendo davanti al tedesco. Se tante volte in tempi recenti si è crocefisso, non sempre a torto, il muretto box Ferrari per scelte inadeguate, stavolta senza l'incidente di Giovinazzi Vettel si sarebbe ritrovato davanti a tutti al momento delle loro soste ai box, necessarie in quanto la pista andava ormai asciugandosi.

Vettel: secondo posto e tanta grinta

Dopo la vittoria di Melbourne un secondo posto avrebbe potuto togliere il sorriso agli uomini di Maranello ma, per come è maturato, così non è stato. Vettel, decisamente più incisivo di un abulico Raikkonen, ha mostrato gli artigli del campione con sorpassi memorabili. Uno su tutti quello su Ricciardo: i due sono arrivati persino al contatto ma Vettel, forte di una Ferrari veramente performante su pista asciutta, non si è fatto intimorire dalla difesa dell'ex compagno di squadra e lo ha passato. Già, i sorpassi. Con le nuove vetture dotate di tanto carico aerodinamico dovevano essere i grandi assenti del 2017. Vetture veloci sì, ma lo spettacolo avrebbe potuto risentirne. Ebbene, sono calati, ed in Cina nonostante un lunghissimo rettilineo e l'artifizio del DRS i piloti faticavano a prendere la scia della vettura che seguivano. Così si sono dovuti ingegnare e sono venute fuori manovre di qualità: staccate al limite, ruote fumanti, contatti e quindi spettacolo. Meno quantità, più qualità. Il momento più bello rimane comunque il duello fra Ricciardo e Vettel, il quale una volta liberatosi delle Red Bull si è gettato all'inseguimento del leader Hamilton, ormai lontano oltre 10 secondi. La Ferrari a questo punto ha mostrato la sua velocità ed il tedesco ha rosicchiato parte dello svantaggio accumulato arrivando poi al traguardo a soli 6 secondi da Hamilton. I due ora sono appaiati in testa alla classifica di un mondiale che si preannuncia veramente interessante dopo anni di dominio teutonico incontrastato.

Verstappen show, va sul podio. Haas a punti. McLaren, ma ha corso?

Dietro ai due è arrivato Verstappen. Poderosa la sua rimonta se si pensa che partiva addirittura 16esimo dopo un sabato da incubo. L'olandese ha compiuto un primo giro da urlo, passando piloti in ogni punto della pista quando questa era ancora bagnata. Negli ultimi giri si è difeso dal rimontante Ricciardo, mostrando tuttavia il lato debole della sua giovane età quando ha ripetutamente chiesto via radio l'intervento dei commissari verso Grosjean che, a suo dire, non gli facilitava il doppiaggio. In realtà Verstappen faticava a raggiungerlo ed il francese della Haas non poteva certo smaterializzarsi. A proposito della squadra americana è da rimarcare la prestazione convincente di Magnussen, il primo pilota, Grosjean a parte, a portare punti alla squadra di Kannapolis da quando questa è in Formula 1. Il danese è giunto ottavo riscattando la deludente prestazione di Melbourne. Ha continuato a deludere invece la McLaren, ancora incommentabile.

Giovinazzi, che peccato!

Fra le note negative del weekend, come detto, vi è la prestazione di Raikkonen, solo quinto, e la gara di Giovinazzi. In Cina è arrivato il suo primo grave errore. Anzi, i primi, se si considera la scontro contro il muretto del sabato. Alle prese con problematiche per lui nuove da affrontare con queste potenti monoposto, si è lasciato ingannare dall'asfalto ancora parzialmente bagnato e si è schiantato contro il muro a lato del rettilineo. Tutta esperienza per l'italiano di Martina Franca che potrà rifarsi domenica prossima in Bahrain se dovrà ancora sostituire Wehrlein. Altrimenti continuerà il suo processo di maturazione da terzo pilota Ferrari, all'inseguimento di un sogno tutto Rosso. Intanto a Maranello possono godersi l'inizio di stagione decisamente positivo di Vettel, nell'attesa che anche Raikkonen si svegli dal torpore.

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