Lunedì, 21 Settembre 2015 09:17

F1, Singapore: il ruggito di Vettel In evidenza

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Vettel Ferrari Vettel Ferrari Di Morio (Opera propria) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], attraverso Wikimedia Commons

La Ferrari divora gli avversari. Vettel stravince e Raikkonen torna sul podio. Mercedes debacle totale. -

Parma, 21 settembre 2015 - Matteo Landi -

La Ferrari torna a vincere nella città del leone, traduzione letterale del nome Singapore. Lo fa con il leone Vettel sbranando gli avversari. La squadra di Maranello domina l'intero weekend in maniera inaspettata. A Monza Arrivabene aveva dichiarato che per la Ferrari la gara asiatica sarebbe stata diversa, preannunciando un ritorno alla massima competitività, ma nessuno poteva prevedere un dominio così schiacciante. La Ferrari ha ritrovato le condizioni ideali: una pista che non privilegia la potenza massima dei motori Mercedes, le gomme soft e supersoft portate dalla Pirelli ma soprattutto un tracciato che mette in risalto le qualità dei piloti.

Vettel: quando il campione fa la differenza

La Ferrari ha dominato ma con il solo Vettel. Raikkonen, comunque autore di una solida prestazione conclusa sul podio dietro a Ricciardo, ha sofferto per tutto il weekend il confronto con il compagno di squadra. Lo dimostrano i 7 decimi rimediati in qualifica da Vettel, che ha riportato una rossa in pole position dopo più di tre anni, guidando come i campioni del passato, sfiorando i muri e rischiando il tutto per tutto con la pole già in mano. Quasi a voler dimostrare la sua schiacciante superiorità di guida, rifilando addirittura 1 secondo e mezzo alle due Mercedes, sprofondate in terza fila. Il tedesco della Ferrari è stato più forte di tutto e tutti. Alla partenza della gara ha staccato subito Ricciardo ed ha mantenuto alta la concentrazione quando per due volte è intervenuta in pista la safety car, prima per favorire la rimozione della vettura di Hulkenberg, scontratosi con Massa, poi a causa di un'insolita, ma non inedita, invasione di pista. Il ricordo è andato al Gp di Germania del 2000 ed a quello d'Inghilterra del 2003 quando accadderò analoghi episodi e, per gli amanti della cabala, in entrambi i casi a vincere fu proprio una Ferrari.

Mercedes che succede? Una disfatta che ha origini precise.

Singapore rispetto a Monza è dall'altra parte del mondo, sia come distanza che come valori in pista. Se in Italia Hamilton si era fatto un sol boccone degli avversari, nella città del leone è sembrato un gattino impaurito. Partito solamente quinto non è riuscito a risalire la classifica perdendo terreno dalle Ferrari e dalle Red Bull che comandavano la gara, per poi terminare con un ritiro a causa di un problema tecnico. Se la Ferrari ha fatto un notevole passo avanti, la Mercedes ne ha fatti un paio indietro. Probabilmente i motivi della sua debacle sono da ricercare nel successo di Monza. In Brianza aveva sì fatto la voce grossa con Hamilton, ma aveva anche subito lo scotto del ritiro della vettura di Rosberg, proprio in concomitanza con l'arrivo degli ultimi sviluppi sulla power unit, oltre a rischiare di perdere il successo di Hamilton a causa di una pressione irregolare delle sue gomme rilevata prima della partenza. Proprio per la gara di Singapore Pirelli e Federazione Internazionale hanno in parte chiarito una zona grigia del regolamento mettendo di fatto Mercedes nell'impossibilità di usare pressioni al di sotto di quelle imposte dal costruttore di pneumatici. Che si spieghino così le scarse prestazioni delle vetture tedesche, mai così in difficoltà negli ultimi due anni?

Red Bull.......Guarda chi si rivede?!

Chi invece, oltre alla Ferrari, ha fatto un notevole passo avanti è stata la Red Bull. Un anno di polemiche fra la casa austriaca e il fornitore Renault non hanno spento le capacità degli uomini Red Bull di sviluppare la vettura, dimostrando che con un motore adatto potrebbe lottare costantemente per il bottino grosso. Con loro è risorto anche Ricciardo: veloce per tutto il weekend ha vinto la concorrenza interna di Kvyat e la sfida con Raikkonen. Il finlandese, nonostante come detto sia risultato meno veloce del compagno Vettel, ha però messo in mostra quell'affidabilità chiesta da Arrivabene andando a completare la festa con una seconda rossa sul podio e tanti punti alla Ferrari nella classifica costruttori, allontanando forse definitivamente il pericolo Williams. Se nel costruttori la vittoria Mercedes appare scontata, nella lotta al titolo piloti adesso si fa interessante. Con il quarto posto ottenuto da Rosberg, Vettel ha portato a sole 8 le lunghezza di svantaggio dal connazionale, al secondo posto dietro ad Hamilton. L'inglese è ancora saldamente al comando, ma con sei gare ancora da disputarsi ed un Vettel così tutto è possibile. Intanto la Ferrari si gode il terzo successo stagionale, andando a centrare le più rosee aspettative di Marchionne prima dell'inizio di questo mondiale.

 

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