Prima Parma-Territorio & Autonomia: "Ora almeno si invitino i firmatari a partecipare alla discussione della mozione." -
Parma, 16 settembre 2015 -
Riceviamo e pubblichiamo la replica a Marco Vagnozzi, Presidente del Consiglio Comunale, dopo la denuncia al Prefetto, di Giampaolo Lavagetto e Cecilia Zanacca per la mancata risposta in merito alla petizione "Città Sicura" che aveva raccolto oltre 200 firme. -
"Caro Presidente del Consiglio Comunale di Parma,
La sua "repentina" risposta alla nostra richiesta di intervento da parte del Prefetto di Parma al fine di vedere tutelate le richieste di oltre 2000 cittadini di Parma relativamente alla petizione "Città Sicura", più che da portavoce dei cittadini ( ci sembra che sia questo il modo in cui si facciano chiamare gli eletti del M5S), rischia di apparire come una stizzita replica stile Prima Repubblica. E' davvero questo il punto cui il logorio dell'amministrazione vi ha portato ? Speriamo davvero di no! Diversamente tutti i proclami che vi hanno portato ad amministrare la città, sarebbero svaniti nel nulla come una bolla di sapone!
Caro Presidente, a noi non interessa la polemica pretestuosa, ne tanto meno gli attacchi personali, ma il rispetto dei diritti dei Cittadini di Parma. Quello ci sta davvero molto a cuore!
Ci siamo infatti rivolti al Prefetto di Parma semplicemente perchè non avevamo avuto alcun riscontro da chi di dovere; soprattutto non l'avevano avuto più di 2000 parmigiani che, confidando nell'attuale amministrazione, avevano scelto un modo da voi caldeggiato (vedi attuale statuto comunale) per risolvere questioni particolarmente urgenti. Un anno di totale silenzio avrebbe scatenato reazioni ben più energiche di quelle da noi seguite, assolutamente in linea con quanto previsto dalla legge. Soprattutto perchè ci era parso che il suo movimento facesse di questo tema un cavallo di battaglia; non è forse vero?
Da 12 mesi le viene gentilmente chiesto dai primi firmatari della petizione di fare chiarezza sull' iter della medesima, visto che lo Statuto impone all'Ente di fornire agli interessati, risposta ai quesiti posti. Solo ora, purtroppo a seguito di quello che abbiamo ritenuto dover fare per tutelare la fiducia ricevuta da oltre 2.000 Parmigiani, ci si risponde che la responsabilità del ritardo sembra essere dell' intero Consiglio Comunale. Soprattutto, apprendiamo che in modo unilaterale si è deciso, senza interpellare gli interessati, di sciogliere la petizione in una unica seduta con altre iniziative dei Consiglieri, cosa che non ci sembra rispettosa dei cittadini firmatari ne dello stesso Statuto.
Naturalmente agendo nell'interesse dei cittadini di Parma, siamo ancora assolutamente pronti a riprendere il discorso in modo costruttivo con lei e con tutto il Consiglio Comunale, a patto che tutto si svolta con la massima urgenza e condivisione. A tale proposito, ci sembra doveroso che i primi firmatari della petizione siano invitati nella sede di quella che lei ha annunciato essere la prossima discussione della mozione, al fine di potere illustrare ai consiglieri il punto di vista degli oltre 2.000 parmigiani firmatari.
E' forse pretendere troppo?
Cecilia Zanacca - Giampaolo Lavagetto
La nota stampa di Cecilia Zanacca, leader di Prima Parma-Territorio & Autonomia sulla petizione per Parma "Città Sicura": "Bene la raccolta firme sulla differenziata. Ora, però, il Consigliere Ghiretti coerentemente si attivi i affinché il consiglio comunale dia risposta agli oltre 2.000 parmigiani che hanno sottoscritto la petizione." -
Parma, 14 settembre 2015 -
Da ormai oltre 1 anno, più di 2.000 parmigiani attendono che il Consiglio Comunale di Parma dia una risposta alla petizione sul progetto "Città Sicura". Nel settembre dello scorso anno, infatti, il Presidente del Consiglio Comunale, in chiusura della discussione, si era impegnato a trasformare in mozione la petizione affinché, come da Statuto, fosse data una risposta ai firmatari. Da allora numerosi appelli ai consiglieri sono stati fatti affinché venisse mantenuto l'impegno preso. Non ultimo, l' appello di oltre 10 consiglieri di quartiere inviato a giugno di quest'anno a tutti i capigruppo, ma anche questo toltalmente ignorato dai destinatari. Prendiamo atto che il consigliere Ghiretti, con il suo gruppo Parma Unita, in questi giorni ha avviato una condivisibile raccolta firma sulla petizione per un miglioramento della raccolta differenziata. Augurandogli il buon esito dell' iniziativa e complimentandoci per la meritoria iniziativa, ritenendo assolutamente condividibile il fatto che non esistano firme di cittadini di Parma di serie A e di serie B, chiediamo al Consigliere Ghiretti di attivarsi al fine di stimolare il Consoglio Comaunale a dare la doverosa risposta, ormai attesa troppo a lungo.
Ci auguriamo pertanto che, finalmente tutti i parmigiani sottocrittori della petizione "Città Sicura" abbiano la dovuta attenzione e risposta.
Cecilia Zanacca
Prima Parma - Territorio & Autonomia
Si rinnova l'allarme per la zanzara killer. Due vittime gravi in pianura padana. Nell'uno per cento dei casi l'infezione può portare la meningite. I sintomi sono simili a una comune influenza. Le raccomandazioni.
di Virgilio, Parma 26 agosto 2015 -
Sono 2 le persone ricoverate nel reparto di malattie infettive e tropicali dell'ospedale di Sant'Angelo Lodigiano. Ai pazienti, che mostravano uno stato confusionale con febbre alta, è stata diagnosticata la febbre del Nilo occidentale, un virus che si trasmette a causa delle zanzare culex pipiens.
La malattia indicata come west nile disease, che è al centro delle attività di sorveglianza e prevenzione della Regione Emilia Romagna ormai da diversi anni (2009), seppure in modo non grave ha colpito, anche recentemente, un cittadino di Reggio Emilia e uno di Scandiano.
West Nile Disease
La West Nile Disease o Malattia del Nilo Occidentale è un'infezione virale trasmessa dalle zanzare, che trova negli uccelli (corvidi) il serbatoio naturale. Può essere contratta dall'uomo e dal cavallo, se punti da una zanzara portatrice del virus. Con maggiore frequenza i vettori della malattia del Nilo occidentale sono le zanzare del genere culex, (zanzara comune), anche se non è possibile escludere che anche le zanzare tigre, che vivono prevalentemente di giorno e che sono considerate i principali vettori delle forme di malattia Chikungunya e Dengue, possano trasmettere la malattia del Nilo Occidentale.
Le zanzare del genere culex pungono più frequentemente nelle ore crepuscolari e serali, e si sviluppano vicino a terreni ricchi di vegetazione in prossimità di grandi raccolte di acqua. La maggior parte delle persone infette malattia del Nilo occidentale non mostra alcun sintomo.
Circa nel 20% dei casi si manifesta nella forma conclamata con tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia (linfonodi ingrossati) e difficoltà a respirare. Questi sintomi durano solitamente 3-5 giorni e possono variare molto a seconda dell'età della persona. In pochi casi, negli anziani e nei soggetti più deboli (immunodepressi), possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche quali meningite o encefalite; i sintomi più gravi (malattia neuro invasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (1 persona su 150).
Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un'encefalite letale o esiti permanenti. Come già detto la forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane o con ridotta efficienza del sistema immunitario. Anche gli animali possono essere colpiti da questo virus, in particolare uccelli selvatici e cavalli. Nel cavallo il decorso della malattia è simile a quello dell'uomo: di solito si notano febbre, difficoltà di movimento degli arti posteriori, fino ad arrivare all'impossibilità ad alzarsi da terra. La zanzara rappresenta l'unico vettore del virus e quindi l'unica possibilità di contrarre l'infezione.
Nel 2009 La Regione ha emanato il Piano di sorveglianza e controllo malattia di West Nile Disease, Chikungunya e Dengue e altri arbovirus in Emilia-Romagna. Nel 2015 Il sistema regionale di sorveglianza ha rilevato il virus in zanzare comuni e uccelli selvatici e conseguentemente sono state attivate tutte le misure previste dal Piano regionale. Ai Comuni è stato chiesto di continuare gli interventi straordinari contro gli insetti adulti, in caso di manifestazioni all'aperto in ore serali che comportino la presenza di molte persone, e di potenziare l'informazione e la comunicazione sulla necessità di proteggersi dalle punture delle zanzare:
- rimuovere con frequenza ogni raccolta di acqua permanente da sottovasi, bidoni, ciotole per animali, teli e quanto altro. L'acqua va gettata nel terreno, dove le larve moriranno, e non nei tombini, dove invece sopravvivono fino a diventare zanzare adulte
- consigliabile trattare ogni 20 giorni con prodotti antilarvali tombini e caditoie di grondaia.
- all'interno degli edifici il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere, a maglie strette, applicate a porte-finestre e finestre, ma anche direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.
- nei luoghi all'aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro – quelli scuri o colorati sono più attrattivi per gli insetti - che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi).
- vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
- Un buon livello di protezione è assicurato dall'uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Le sostanze repellenti applicate sulla cute ostacolano, infatti, il raggiungimento della pelle da parte della zanzara, impedendo ai sensori delle zanzare di intercettare i vasi sanguigni.
- questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione.
- nell'uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili. I repellenti non vanno applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l'effetto protettivo.
Una risoluzione, a firma del consigliere Foti, impegna la Giunta regionale a verificare, insieme ai competenti organi di Polizia, la reale situazione in cui versano le maggiori stazioni dell'Emilia-Romagna e in particolare quella di Bologna e a promuovere azioni che garantiscano la tutela e la sicurezza dei viaggiatori e di chi opera in quei contesti
La situazione in cui versano le principali stazioni ferroviarie non è più tollerabile visto il "costante aumento" di "borseggi, scippi, rapine, aggressioni verbali e fisiche da parte di persone di varie etnie che inducono, quando non obbligano, i viaggiatori a usufruire dei loro servigi in cambio di denaro e, in caso di risposta negativa, fanno oggetto il malcapitato di insulti e maltrattamenti".
Lo scrive il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) in una risoluzione, dove segnala che le stazioni, e in particolare quella di Bologna, si stanno riducendo sempre più a ricettacoli di "emarginati di ogni genere".
"Non è difficile ritenere- si legge nel testo- che molti di coloro che si prestano a 'fornire aiuto' ai passeggeri (sia proponendosi per il trasporto delle valigie, sia per procurare il titolo di viaggio) sono il braccio operativo di violenti organizzati in racket che sovrintendono qualsiasi attività: l'invalido che fa la questua, il portabagagli abusivo, il clochard per poter dormire 'tranquillamente' nel proprio cartone, solo per citarne alcuni, devono tutti versare il 'pizzo' al racket".
Di qui, l'invito alla Giunta regionale ad assumere iniziative per verificare, in accordo con i competenti Corpi di Polizia, quale sia la reale situazione delle stazioni dell'Emilia-Romagna e, in primo luogo, di quella del capoluogo regionale "così da promuovere un'azione coordinata, congiunta e condivisa che garantisca la tutela e la sicurezza dei passeggeri e di coloro che prestano regolarmente la propria attività nelle stazioni, a partire dalle donne e dagli uomini in divisa".
(Fonte Regione Emilia Romagna) - (Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa (ac)
Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante durante il servizio di controllo del territorio ha effettuato accurate verifiche nella zona della stazione dei treni e all'interno della stessa.
Gli agenti hanno proceduto all'identificazione di un gruppo di persone che stazionava sotto la pensilina esterna senza apparente motivo; tra questi vi era una donna, già nota alle forze dell'ordine, tale G.D., classe 1987, con numerosi precedenti penali a proprio carico, che stava discutendo animatamente con un'altra persona.
Al termine del controllo il gruppetto di senza tetto è stato invitato ad allontanarsi dalla zona.
Intorno alla mezzanotte, la Sala Operativa, allertata da una telefona al 113, ha inviato una pattuglia presso la Stazione Ferroviaria. Era stata segnalata la presenza di una ragazza, appena scesa da un treno in transito, la quale in stato di agitazione aveva lanciato per terra la custodia di un telefono cellulare cercando nel contempo di spegnere il dispositivo, nonostante lo stesso continuasse a suonare e finendo per nasconderlo all'interno di uno stivale.
Grazie alle indicazioni del richiedente l'intervento, gli agenti sono riusciti ad individuare la donna e a fermarla. La ragazza identificata per G.D., la stessa che nel pomeriggio stazionava sotto la pensilina della stazione unitamente ad altri soggetti poco raccomandabili, dopo parecchie insistenze ha consegnato il cellulare in suo possesso, affermando di appartenerle.
G.D., stante i numerosi precedenti di polizia e essendo evidente la provenienza illecita del cellulare, il cui PIN d'accesso era sconosciuto alla donna, è stata accompagnata presso la Questura per ulteriori accertamenti.
Nel frattempo, è stato contattato il capotreno del convoglio dal quale la ragazza era scesa, il quale ha riferito che un dipendente delle FF.SS., in servizio su quel treno, si era accorto della sottrazione del proprio cellulare, ma non era riuscito a bloccare la donna prima che il treno ripartisse da Modena.
Alla luce di quanto sopra, G.D. è stata trattenuta presso le locali celle di sicurezza in stato di arresto, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
(Fonte Questura di Modena)
Obbligo di registrazione delle sostanze chimiche per le PMI. Iniziativa gratuita per informare le imprese su come utilizzarle. Unioncamere Emilia-Romagna gestisce l'unico sportello informativo territoriale. Risposte e soluzioni per raggiungere l'obiettivo REACH
Tutte le sostanze chimiche prodotte o importate nello Spazio economico europeo (SEE), in una fascia compresa tra 1 e 100 tonnellate l'anno, dovranno essere registrate presso l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) entro il 31 maggio 2018. E' questo il termine ultimo di registrazione ai sensi del regolamento REACH (acronimo che significa registrazione, valutazione, autorizzazione dei prodotti chimici), grazie al quale saranno raccolti tutti i dati su sostanze prodotte o utilizzate in Europa, al fine di migliorare la salute dell'uomo e lo stato dell'ambiente.
Ai sensi del REACH, occorre avere una conoscenza approfondita del portafoglio prodotti della propria azienda. Le imprese dovranno analizzare i volumi di vendita e produzione delle sostanze, verificare gli obblighi previsti e pianificare le registrazioni.
Già da oggi è essenziale una identificazione corretta delle sostanze. Unioncamere Emilia-Romagna, nell'ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, e d'intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), coordina lo Sportello Informativo Territoriale per le imprese (SIT REACH) per l'intera regione.
Per aiutare le imprese a orientarsi nella complessa fase di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche, il sistema camerale emiliano-romagnolo, in collaborazione con il Coordinamento REACH-CLP della Regione Emilia-Romagna, a cui partecipano i Dipartimenti di Sanità Pubblica delle 11 Aziende USL, ha attivato anche il portale www.reach-er.it mettendo a disposizione un servizio informativo telematico gratuito per la risoluzione dei quesiti (in forma anonima) delle imprese.
Il Regolamento REACH impone a produttori e importatori di sostanze chimiche di gestire in modo sistematico i rischi che questi materiali possono comportare per la salute: una vera "schedatura" che impatta in modo significativo su un numero sempre crescente di imprese, non solo per l'industria chimica, ma per tutti i comparti in cui si utilizzano sostanze chimiche (tessile, legno e mobili, produzione carta e stampa, gomma e plastica, meccanica, elettronica, petrolifero, automotive).
La finalità del servizio dello Sportello informativo telematico è quindi di aiutare le aziende della regione a orientarsi nella complessa fase di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche.
(Fonte Unioncamere Emilia Romagna)
Un giorno da pompieri: un sogno diventato realtà per un centinaio di bambini e bambine dei campi giochi comunali e della piscina comunale di Novellara qualche settimana fa, grazie ai Vigili del Fuoco volontari di Reggio Emilia e di Paese Pronto in collaborazione con l'associazione di Protezione Civile novellarese Nubilaria ed il Comune che ha concesso gli spazi pubblici.
I vigili volontari hanno allestito un percorso ad ostacoli con scale da percorrere, pertica da cui scendere, ponte mobile e tunnel da attraversare con tanto di salvataggio di un gattino arrampicatosi su una pianta. Infine, i bambini hanno potuto spegnere insieme ai pompieri il fuoco e hanno ricevuto un attestato di partecipazione. Diversi cittadini incuriositi si sono fermati ad assistere alle varie prove e alcuni genitori hanno potuto ammirare i propri piccoli eroi in azione.
Un'avventura sicuramente indimenticabile che ha dato lo spunto ai volontari di protezione Civile Nubilaria d'organizzare a proprie spese la festa di fine campo giochi estivo l'11 settembre, nel cortile della Rocca, insieme a Civilino, la mascotte della Protezione Civile nazionale che tra gioco e lezioni insegnerà tante cose utili a tutti i bambini.
(a seguire galleria immagini)
Cresce il dibattito sulla collocazione dei profughi nel centro cittadino parmene. La posizione di "Prima Parma - Territorio & Autonomia" espressa attraverso il comunicato stampa che segue.
Comunicato stampa.
Prima Parma - Territorio & Autonomia: se non fosse il nome di un movimento politico potrebbe essere il miglior titolo per un articolo ...
Gli sbarchi continui di profughi sulle coste Italiane coinvolge sempre più anche la nostra città. Profughi che fuggono da territori problematici o semplicemente persone in cerca di fortuna nel tanto ,da loro agognato, paese oltremare a noi non è dato di sapere e comunque non cambia le cose.
In un paese già tanto in difficoltà, in una città - Parma - che sta cercando di resistere alla tanto declamata "Decrescita Felice", l'arrivo di altri 40 profughi non fa felice nessuno.
Inutile sottolineare che pur essendo un problema che riguarda tutti gli stati europei, chi si trova in prima linea ad affrontare le difficoltà che l'assistenza ad un tale numero di immigrati comporta, è il nostro Paese.
Noi come città non possiamo sottrarci a questo gravoso impegno ma, non occorre sottolineare, ne faremmo volentieri a meno!
Un plauso a Don Scaccaglia ed ai frati dell'Annunziata che hanno subito dato la loro disponibilità ad ospitare questi profughi; iniziativa meritoria ed assolutamente in linea con la missione che hanno scelto di svolgere vista la loro scelta di vita; una missione che però non si può chiedere sia condivisa indistintamente anche da tutti gli altri cittadini di Parma.
La decisione poi di ospitarli proprio nel centro della città, lascia davvero increduli molti.
Tanti sono gli sforzi che più soggetti hanno fatto e le iniziative in progetto per il rilancio del centro storico al fine di incrementare il turismo, il commercio e gli eventi artistici ... la presenza di strutture ricettive di immigrati in tale zona non è certo una aiuto in tal senso; il disappunto espresso da tantissimi parmigiani testimonia il timore che anche questa zona diventi luogo di criminalità incontrollata, di spaccio e di disturbo della quiete pubbblica così come già avvenuto per altre aree tristemente note alla cronaca.
Proprio vero che la volontà dei cittadini non ha palesemente alcun peso sulle scelte governative; ci si chiede come sia possibile continuare ad ignorare i diritti di noi cittadini, diritti conquistati con il nostro lavoro, con il nostro contributo alla spesa pubblica, con il nostro amore per le tradiizioni ed il decoro della nostra città! Neppure la voce e le richieste dei consigli di quartiere, così decantati dalla nostra amministrazione, sono stati presi in considerazione.
Cosa ancora più inquietante è che questa situazione sia tollerata ed in alcuni casi anche incentivata non tanto per un interesse umanitario quanto piuttosto speculativo da parte di realtà che vedono in tutto qusto una fonte di enorme guadagno.
Noi di Prima Parma - Territorio & Autonomia non permetteremo a nessuno di sacrificare la nostra città con scelte infauste quandanche non etiche e forse solo speculative; non siamo insensibili alle richieste umanitarie legate al problema dei profughi ma vogliamo che si trovino soluzioni adeguate e soprattutto eque per i cittadini di Parma. I nostri rappresentanti all'interno dei Consigli di Quartiere sono pronti a dialogare con l'attuale amministrazione per addivenire a scelte condivise da tutti i cittadini di Parma
Controlli della Polizia Municipale
Piacenza 13 agosto 2015 - Durante gli abituali controlli del territorio effettuati dalla Polizia Municipale, nei giorni scorsi è stato rinvenuto in via Prevostura un motociclo, risultato rubato nei primi giorni di agosto. Dopo gli opportuni accertamenti, il mezzo è stato riconsegnato al legittimo proprietario.
In prossimità di via Pozzo, dove la pattuglia stava effettuando alcune verifiche sui veicoli in sosta, è stato individuato un ciclomotore la cui assicurazione era scaduta nel 2012, mentre la revisione era stata mancata due volte: di qui il sequestro, ai fini della confisca.
Infine, nella serata di mercoledì 12 agosto, poco dopo le 20, un 49enne residente a Piacenza, alla guida di una Fiat 500, dopo aver svoltato in via Caorsana provenendo dalla direzione di via Cremona ha perso il controllo della vettura, terminando la sua corsa contro l'aiuola spartitraffico a causa del suo stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcol. Sottoposto ad alcoltest dagli agenti intervenuti sul posto, l'uomo è risultato avere un tasso alcolemico quattro volte superiore a quello consentito.
La patente è stata quindi ritirata e il mezzo, danneggiato, recuperato dal soccorso stradale.
Sul tema profughi, anche a Parma stiamo assistendo a dibattiti e schermaglie mediatiche di pessimo livello che non aiutano nessuno a comprendere la realtà.
Mentre il Canale di Sicilia si trasforma di nuovo in un mare di morte, il negoziato in Libia, condotto dall'inviato delle Nazioni Unite Bernardino Leon sta procedendo.
Le istituzioni internazionali, ai più alti livelli, dibattono, si confrontano alla ricerca di soluzioni e noi abbiamo il dovere di accogliere profughi e migranti come fanno tutti gli altri paesi Europei, alcuni dei quali accolgono numeri di profughi ben superiori dei nostri per cercare di gestire un fenomeno che è e rimarrà strutturale.
Faccio mio il pensiero del nostro Sindaco Federico Pizzarotti: conoscendo le persone e le loro storie non si può rimanere indifferenti. Stiamo perdendo l'umanità e il senso di empatia e compassione per altri esseri umani. Parliamo di ragazzi, madri, padri, bambini che rischiano la vita per una speranza...
Caro Rainieri, lei parla di vergogna?
Io mi vergogno di lei e delle sue parole. Perché creare odio fra cittadini bisognosi siano questi Italiani o stranieri?
Nel momento in cui le istituzioni internazionali sono impegnate nella ricerca di soluzioni, le istituzioni locali, nel rispetto della legge, hanno l'onere e la responsabilità dell'accoglienza lottando contro mille difficoltà, lei, senza alcun imbarazzo, fomenta odio e ostilità nell'intento di raccogliere quell'irresponsabile ed incosciente consenso elettorale.
Lei mi fa solo tristezza, il primo dovere di un politico è dire la verità non cercare un facile gradimento facendo leva sulle ansie dei cittadini.
Tutti i servizi, case comprese, sono trasversali e destinati a tutti coloro che sono residenti e ne hanno bisogno mentre l'accoglienza dei profughi attinge risorse dedicate che nulla hanno a che fare con il bilancio comunale.
In attesa che gli accordi tra gli Stati possano leggere ed interpretare la realtà che stiamo vivendo, condivido anche le posizioni del Consigliere 5stelle di Torino, Vittorio Bertola, relative al fatto che dobbiamo velocizzare il meccanismo di riconoscimento dello status di rifugiato, garantendo accoglienza a rifugiati e richiedenti asilo e rimpatriare chi non lo è.
Così prevede la legge e così fanno anche gli altri paesi europei ma il rispetto della legge, dei trattati non contrasta con il dovere, prima di tutto umanitario, di accogliere con dignità chi chiede aiuto.
Laura Rossi
Assessore al Welfare del Comune di Parma