Il Comando della Polizia Municipale di Parma rende noto il programma di collocazione delle postazioni mobili autovelox per la settimana da lunedì 25 a venerdì 29 Agosto 2014:
• Lunedì: via Traversetolo e via Zarotto
• Martedì: viale Mentana e viale Fratti
• Mercoledì: via Roma e San Pancrazio
• Giovedì: via Montanara e Gaione
• Venerdì: via Baganzola (da Tangenziale a Fiere) e Baganzola
Nessuna conseguenza sull'assistenza attualmente erogata. Da lunedì prossimo saranno messe in atto le azioni per eliminare in tempi rapidi le criticità emerse in materia di sicurezza antincendio. Per la struttura era già previsto un investimento di riqualificazione di 7milioni di euro.
Modena 23 agosto 2014 --
L'Azienda Usl di Modena informa che a seguito di un controllo ordinario svolto dai Vigili del Fuoco di Modena presso la struttura ospedaliera di Castelfranco Emilia il cui esito è stato consegnato oggi, 22 agosto, sono state riscontrate alcune criticità in materia di sicurezza antincendio; queste ultime sono riconducibili alla necessità di ridurre la mole di documenti, in particolare cartelle cliniche e pellicole radiografiche, presenti in alcuni degli archivi, e di aggiornare parte della documentazione riguardante la normativa tecnica sugli impianti e il piano di emergenza.
L'Azienda Usl al fine di garantire la massima trasparenza, sia interna che rispetto all'opinione pubblica, comunica che si è già attivata per eliminare, nel rispetto dei tempi indicati le criticità indicate nel verbale d'accertamento.
È importante prima di tutto sottolineare che gli adeguamenti richiesti non andranno ad incidere sull'assistenza sanitaria attualmente erogata, mentre sarà necessario uno slittamento dei tempi per la ripresa a pieno regime, precedentemente prevista a settembre, per eseguire i lavori richiesti.
A ciò va aggiunto che, nell'ambito dei progetti di riqualificazione e miglioramento della struttura, l'Azienda Usl di Modena aveva già previsto una serie di lavori, per un importo complessivo di circa € 4.000.000 di euro, destinati agli interventi per adeguare nel suo complesso la struttura alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro e prevenzione degli incendi. Alcuni dei lavori erano già stati avviati nel corso del 2012 ma, a causa del fallimento dell'impresa che si era aggiudicata l'appalto, l'attività ha registrato una dilatazione dei tempi di esecuzione. Nei mesi scorsi, a seguito anche del confronto con gli Enti Locali, l'AUSL ha presentato in regione il "Piano Direttore" per l'Ospedale di Castelfranco Emilia che prevede nei prossimi anni ulteriori investimenti per circa 3.000.000 di euro, per cui la somma complessiva destinata ai lavori di riqualificazione della struttura di Castelfranco Emilia ammonta a circa 7.000.000 di euro.
(Ausl Modena)
"La Polizia Municipale di Boretto sempre in prima linea anche sul grande Fiume"
Boretto, 22 agosto 2014 --
- Giunta in Comando una presunta segnalazione di una macchia oleosa tra il ponte che conduce nel Viadanese e il Lido di Boretto, il Comandante Dott. Davide Grazioli nonostante la scarsità di personale dovuto anche dal periodo di ferie, si è attivato immediatamente, unitamente alla Presidente delle GGEV prof. Luisa Borettini predisponendo un sopralluogo utilizzando un natante messo a disposizione dalle "Infrastrutture Fluviali".
Non è stato riscontrato fortunatamente nessun tipo di sversamento in acqua, anche se non è stato possibile entrare nell'Enza a causa della profondità insufficiente, la vista di una patina oleosa di colore verde, potrebbe essere riconducibile ad alghe.
E' stata coinvolta l'ARPA territorialmente competente per le campionature del caso, nonchè la Provincia di Reggio Emilia relativamente la pulizia e manutenzione dei piloni del ponte, dove erano presenti diversi ammassi di grossi tronchi d'albero.
Resta attivo il pattugliamento P.M./GGEV relativamente al controllo dei natanti ed al rispetto delle regole sulla pesca.
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - SOMMARIO Anno 13 - n° 33 18 agosto 14
(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
SOMMARIO Anno 13 - n° 33 18 Agosto 14
1.1 editoriale Emergenza Ebola E Etica
2.1 salute Spellature e arrossamenti? Il fitoterapeuta consiglia,
4.1 frutta Crisi frutta estiva.
5.1 tornado modenese Tromba d'aria modenese. Le domande entro il 22 settembre
5.2 finanziamenti Dalle regione finanziamenti alle Cantine
6.1 lattiero caseario "Parmigiano Reggiano" in flessione
7.1 pera Pera di qualità. La scelta dell'OI Pera
7.2 vino "Casabella" raddoppia in sudamerica
8.1 frutta La posizione di Fedagri
(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
Creare allarme sociale per giustificare interventi d'emergenza.
di Lamberto Colla - Parma, 17 Agosto 2014 -
Sale la febbre del virus EBOLA. Il contatore dei morti viene aggiornato a ogni telegiornale. Il contagio si muove e il rischio di pandemia sta diventando reale. Giorno dopo giorno i giornali e le televisioni svelano qualcosa sulle conseguenze di questo tremendo virus. Ciononostante, l'Italia prosegue a dare ospitalità, senza particolari precauzioni, ai migliaia di disperati che, guarda caso, provengono prevalentemente da quelle zone contagiate.
IGNORANZA O RISCHIO CALCOLATO?
Dai barconi a qualche giorno nei centri di accoglienza e infine liberi di muoversi in Italia e poi in Europa di Shengen. Nessuna quarantena quindi (periodo di incubazione del virus tra 2 e 21 giorni) ma liberi di muoversi e contagiare l'Europa.
O il rischio EBOLA è veramente basso o il nostro Governo non è assolutamente informato di tale rischio così come pure gli altri stati UE che non intervengono in merito al programma d'accoglienza "Mare Nostrum".
GENEROSITA' O BUSINESS?
Eppure già da marzo è conclamata la epidemia di Ebola nei paesi africani dove sta consumandosi la tragedia. Da qualche settimana però l'attenzione mediatica si è fatta sempre più insistente e allarmata al punto da indurre il Presidente Obama e l'OMS a intervenire. Il primo mettendo a disposizione il Vaccino non testato sull'uomo e il secondo, di fatto, autorizzandone l'uso.
Quel che sconcerta è che la Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo il vertice ginevrino di ben 36 ore, ha sancito che e' "etico" l'uso di un farmaco sperimentale per combattere il virus incurabile di ebola, che in 4 Paesi dell'Africa Occidentale (Liberia, Sierra Leone, Guinea e Nigeria) ha causato finora 1.013 morti (conteggio al 12 agosto).
Un assist perfetto per un golden goal a favore delle lobby farmaceutiche che "generosamente" metterebbero a disposizione vaccini da testare su un significativo campione di "scimmie umane" centroafricane. Una ricerca sul campo gratuita e scientificamente monitorata che, se andasse a buon fine, c'è da scommetterci, diventerebbe profilassi obbligatoria per molti paese occidentali e non solo.
ALLARME SOCIALE E INTERVENTI D'EMERGENZA
E così, come ormai abbiamo imparato sin dalla guerra in l'IRAQ, la strategia è sempre la solita: creare allarme sociale, montare dei casi verosimili e lasciare ai media il compito di alimentare la psicosi collettiva per giustificare interventi che in clima ordinario nessuno avrebbe ragionevolmente approvato e concesso.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Dalla Libia al "Nuovo Califfato". Nei Paesi dove si è intervenuti a "portare un nuovo ordine" sotto la pressione dei servizi investigativi statunitensi il caos e le tragedie umane si stanno consumando con ancor maggior virulenza e, quel che è peggio, in modo assolutamente incontrollabile.
In fatto di sanità come non ricordare, a esempio, quel vaccino contro l'influenza suina, troppo frettolosamente creato, che come effetto collaterale imprevisto generò molti casi di narcolessia qualche anno fa.
CONCLUSIONI
E se il vaccino EBOLA invece dovesse avere degli effetti collaterali sconosciuti o ancor peggio noti, intenzionali, e coerenti a una strategia di consolidamento di qualche superpotenza? Fantapolitica? Forse, ma a leggere il curriculum di uno dei ricercatori del vaccino c'è da rabbrividire. Il dottor Charles Arntzen, dirigente del The Biodesign Institute for Infectious Diseases and Vaccinology, sarebbe un sostenitore dell'agenda per lo spopolamento della terra. Ha lavorato per DARPA e per industrie biotech private lavorando, ad esempio con Mitch Hein nel progetto sugli antigeni del vaccino bioterroristico
Guarda caso il dr. Mitch Hein è il fondatore della Epicyte, l'azienda biotech che ha creato gli anticorpi spermicida cresciuti nel mais per rallentare la riproduzione umana. Tutto ciò può essere frutto solo di fantasia ma per quale motivo non indagare meglio prima di prendere decisioni così importanti?
Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio!
... ma lui trova te o meglio la tua auto in divieto di sosta.
di Lamberto Colla, Parma 12 agosto 2014 --
Sono colpevole, lo confesso, ho fatto il furbetto e per di più ho pure scommesso, con i nostri ospiti tedeschi, che avremmo preso la multa per divieto di sosta nonostante nessun rappresentante della Polizia Municipale fosse nei paraggi a quell'ora di sera. Scommessa vinta. Con orgoglio sollevo il trofeo che certifica l'arrivo del vigile alle 21,25 in Via Verdi. Ben 23 minuti dopo avere parcheggiato l'auto in uno dei tantissimi stalli vuoti tra la CCIAA e il monumento.
Inflessibile e silenzioso il "gabelliere" escute quanto dovuto a favore del suo datore di lavoro.
Intanto, a vigilare sulla sicurezza dei pochi passanti di Piazzale della Pace c'è solo una "garitta vuota" come vuoto è il senso di sicurezza dei cittadini parmensi.
Nelle due ore di relax trascorse al chioschetto dei salumi, all'ombra della Pilotta, di un vigile manco l'ombra s'è vista.
Una ventina di giovani di colore hanno improvvisato un allenamento di calcio, alcuni avventori del locale si godevano le prelibatezze della salumeria tradizionale accarezzati da una leggera, quanto rinfrescante, brezza scacciando qualche zanzara e non solo.
Ci vuole una passeggiata per smaltire la sbornia della scommessa vinta. Da appassionato parmigiano racconto le bellezze dei miei luoghi d'infanzia e i monumenti sembrano apprezzare così come gli ospiti.
Per fortuna, nonostante tutto e tutti, Parma è bella. Le calde luci che adornano le vie, i monumenti e i palazzi storici riconciliano con le amarezze quotidiane. Ti avvolgono in teneri abbracci anche se, nonostante sia nato in "Borgo Giacomo", sia ormai difficile sentirsi ancora figli di questa città narcotizzata e avvinghiata su sé stessa.
L'AUSL di Reggio Emilia comunica la chiusura degli uffici e i recapiti per le emergenze.
Reggio Emilia 12 agosto 2014 -
La Direzione del Distretto di Reggio Emilia informa i cittadini che sabato 16 agosto 2014
i seguenti servizi resteranno chiusi al pubblico:
• Tutti gli sportelli CUP del Distretto di Reggio Emilia;
• Consultori Familiari - Salute Donna;
• Servizio di Neuropsichiatria Infantile, sede di via Amendola, 2 a Reggio Emilia
• Ufficio Protesica (via Monte San Michele);
• Servizio di Diabetologia.
Per eventuali urgenze del servizio di Diabetologia è attivo il numero telefonico
S.O.S. diabete: 3311927071 dalle ore 19.00 di giovedì 14 agosto alle ore 7.00 di lunedì 18 agosto (24 ore su 24).
L'attività riprenderà regolarmente lunedì 18 agosto 2014.
Per informazioni: Ufficio Relazioni con il Pubblico tel. 0522 335168, dalle 8.00 alle 12.00
Uffici comunali chiusi a Rio Saliceto (RE) il 16 agosto. Come fare in caso di emergenza.
Rio Saliceto 11 agosto 2014 -
L'Amministrazione Comunale di Rio Saliceto comunica che gli uffici rimarranno chiusi il giorno sabato 16 agosto.
In caso di emergenze legate al territorio, l'Amministrazione invita a contatattare la CENTRALE OPERATVA DELLA POLIZIA MUNICIPALE al numero 0522 - 746265.
I vigili dovrebbero essere l'occhio delle forze dell'ordine. In occasione della "Tavola Rotonda", istituita da Civiltà Parmigiana, sono stati illustrati i risultati del sondaggio realizzato da Territorio e Autonomia nei primi 4 mesi di quest'anno. Avanzata una proposta operativa per una città più sicura prima che sia troppo tardi.
di LGC - Parma 18 maggio 2014 -- - -
C'è sicuramente da distinguere tra la percezione e la mancanza di sicurezza oggettiva. Quello che i dati rilevati da "Territorio e Autonomia" hanno messo in evidenza è che in alcune zone della Città la percezione diventa addirittura paura.
"Noi tra le nostre priorità, sottolinea Cecilia Zanacca coordinatrice di Civiltà Parmigiana introducendo i lavori della tavola rotonda, abbiamo da sempre posto la "qualità della vita" tra le più alte priorità della politica locale. Sino a 10 anni fa chi veniva a risiedere a Parma avvertiva un forte senso di sicurezza. Al contrario negli ultimi due anni si registrano sensazioni molto diverse. La mancanza di sicurezza ormai la si avverte sulla pelle. Non ultimo la Festa antiproibizionista che ci sarà tra poco in Piazzale Picelli che, a nostro modo di vedere non avrebbe dovuto ricevere il patrocinio dell'amministrazione comunale soprattutto perché il piazzale è diventato, negli ultimi anni, tristemente famoso per spaccio di droga e così via."
L'indagine illustrata da Giampaolo Lavagetto, non ha preso in considerazione esclusivamente il problema della sicurezza bensì ha cercato di raccogliere il sentiment dei cittadini su molteplici aspetti che riguardano la vita sociale e i servizi offerti dall'amministrazione. Dal sondaggio emergono fattori di positività soprattutto sulla qualità dei servizi come, ad esempio, quelli connessi ai servizi educativi, alla sanità alle strutture sportive e anche al trasporto pubblico. Ambiente, decoro urbano, e i parcheggi invece cominciano ad avvicinarsi alla zona "rossa" ovvero a raccogliere giudizi di sufficiente criticità. Alcuni dei servizi erogati con buona qualità rientrano addirittura nella classe dei giudizi di insufficienza quando si passa alla valutazione del rapporto costi benefici o della disponibilità. E' il caso appunto dei servizi educativi dove alla insufficiente disponibilità si affianca una barriera di costi che sta diventando insormontabile per molti. La stessa mobilità crolla nel regno delle insufficienze soprattutto al riguardo della "severità" degli addetti al controllo (vigili) e riguardo ai costi dei parcheggi. E poi c'è la "Bomba rifiuti", non intesa come "termovalorizzatore" e nemmeno nella complessità di costi, bensì come gap tra costo e qualità del servizio erogato. Una preoccupazione che sta montando ancor più con l'approssimarsi della stagione calda. "Passiamo all'allarme "Rosso scuro", spiega Giampaolo Lavagetto. Sono due i temi che rientrano nel più ampio tema del benessere della persona. Uno è il sociale. Se è vero che tra i cittadini che ne usufruiscono sono percepiti positivamente, c'è invece una percezione negativa per la sensazione di sperequazione tra autoctoni e emigrati. Siamo al limite della sopportazione." Molti altri sono i fattori di preoccupazione e di disagio rilevati che vanno dalla mancanza di conoscenza di come accedere ai servizi di assistenza per quella fascia di famiglie che sta arrivando alla soglia del disagio sociale, quindi alla insufficiente capacità di tutela della famiglia e, infine, una forte preoccupazione legata alla mancanza di azioni destinate alla prevenzione del disagio giovanile.
Ma il vero dato drammatico emerge dalla analisi alla risposta della domanda "Ma lei alle 8 di sera esce per fare una passeggiata?". "Il 90% risponde "no perchè ho paura" - sottolinea il coordinatore di Territorio e Autonomia - Quando siamo partiti per questo percorso avevamo la percezione dei problemi ma non mi sarei assolutamente aspettato questo tipo di risposte. In certi quartieri, come Piazzale Pablo, siamo al disastro in termini di percezione di sicurezza. La gente è disperata. Ormai è, a detta dei commercianti e degli abitanti, preda della delinquenza di giorno e di notte. Addirittura il fenomeno delle baby gang si sta espandendo a macchia d'olio". In queste zone la paura è per la propria incolumità fisica e di essere oggetto di furto. I cittadini, secondo i risultati dell'indagine, imputano nella mancanza di presenza delle forze dell'ordine uno dei principali motivi di questa situazione di degrado.
A Carlo Ferrari il compito di introdurre altri elementi da porre all'attenzione della discussione sul tema della sicurezza. "L'Italia, afferma Ferrari ideologo del ciclo di conferenze, è il secondo Paese in Europa, dopo Cipro, per numero di addetti alle forze dell'ordine per abitante. Nonostante il grande impegno personale degli addetti alle forze dell'ordine è evidente che queste forze sono mal governate". Il punto di debolezza, secondo Carlo Ferrari, sta quindi nella mancanza di coordinamento tra i 7 principali corpi di polizia. "Esiste un Decreto Ministeriale n° 6 del 23 maggio 2008 - prosegue Ferrari - che ha esteso il potere di ordinanza del Sindaco, quale ufficiale del Governo, anche alla sicurezza urbana per consentire, con atto motivato, provvedimenti urgenti al fine di prevenire l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Inoltre il DM 5 agosto 2008 - Incolumità pubblica e sicurezza urbana - definisce gli ambiti e i criteri di applicazione della legge che ho citato prima. Inoltre è stato previsto l'intervento del Sindaco per prevenire e contrastare situazioni urbane di degrado, spaccio di stupefacenti, prostituzione, accattonaggio, danneggiamento di patrimonio pubblico, ovvero in tutti quei casi in ove viene turbato il libero utilizzo degli spazi cittadini. Ora, qui non vedo nessun rappresentante della nostra municipalità nonostante il consueto ufficiale invito, secondo voi a Parma esistono delle azioni messe in campo dal Sindaco secondo quanto indicato dalle norme sopra esposte? Si sarebbe risolto, secondo l'assessore Casa, con il Vigile di quartiere. Voi l'avete visto il "Vigile di quartiere". Io sinceramente No. Oltre a qualche sporadica comparsa in centro non si capisce bene quali compiti debba avere." Una soluzione organizzativa ci sarebbe, stando a quanto riportato da Carlo Ferrari sulla base del contributo di esperti, adottando una "polizia di prossimità" con due specialità distinte, una dedicata alla "Security" e una alla "Safety", tra loro coordinate, dove la prima è demandata ai corpi di polizia mentre la seconda alle polizie municipali. E' un percorso comunque lungo, sottolinea Ferrari, per il fatto che deve passare attraverso specifici momenti formativi e, nel complesso, da organizzare con cura per consolidarlo nel tempo. "Aggiungo, chiosa Ferrari, devono essere pagati bene per il mestiere che fanno; perché quelli rischiano la vita tutti i giorni". La polizia locale è quindi chiamata alla quotidiana domanda di sicurezza del cittadino. Un corpo specializzato al controllo del territorio, utile in fase di prevenzione e indispensabile in fase di indagini delle forze dell'ordine.
E la conferma di ciò viene dalle stesse parole di Giuseppe Tramuta, per 35 anni alle dipendenze delle Questure avendo seguito importanti casi cronaca dalla strage di Bologna al caso del "Piccolo Tommy". "Il vero poliziotto di quartiere è il Vigile Urbano, sottolinea Tramuta, che collabora con le forze dell'ordine. Ricordo che quando dovevamo catturare qualcuno o acquisire informazioni su qualcuno d'altro, noi ci rivolgevamo al Vigile di quartiere che sapeva vita, morte e miracoli di tutti. Questa è già una buona partenza." Ma Tramuta è molto critico soprattutto sulle attuali leggi, troppo a favore di chi delinque. "Sono degli incentivi a delinquere. Vi faccio solo degli esempi. L'articolo 382 del Codice penale prevede, per i reati minori, che chi non viene preso in flagranza di reato non viene arrestato. L'altra porcheria è lo "svuota carceri". Questa è una cosa gravissima. Escono persone che, una volta fuori, il 70-80% tornano a delinquere e il cittadino non è tutelato. In più danno i permessi premio agli ergastolani. La pena invece va scontata sino alla fine. A questo punto occorre fare molta prevenzione." Sulla prevenzione l'esperto insiste e suggerisce che debba essere svolta principalmente dalla polizia municipale con personale meglio gestito. La Prevenzione potrebbe essere sostenuta anche elettronicamente innestando delle telecamere di sicurezza ai varchi d'ingresso del centro storico e della città portando a implementazione del sistema anche tutte quelle telecamere private le quali, oltre a sorvegliare l'ingresso del negozio o dell'abitazione potrebbero ruotare per riprendere anche l'area pubblica. Tornando al ruolo che dovrebbe avere la polizia municipale sarebbe utile attivare le vecchie sedi circoscrizionali come "commissariati di zona" e recuperare il maggior numero di personale per il presidio di strada "in divisa". "La polizia municipale dovrebbe andare a controllare i parchi, le scuole, devono essere addestrati e collaborare con le forze dell'ordine. I Vigili di Quartiere dovrebbero essere l'occhio delle forze dell'ordine."
Per Tramuta la vera prevenzione passa attraverso un controllo stretto e costante, h24, del territorio con personale in divisa e una strettissima, quotidiana collaborazione tra forze di polizia e polizia municipale.
In sintesi, la proposta che scaturisce dagli organizzatori della tavola rotonda e che sembra assolutamente condivisa dai presenti, molti dei quali intervenuti a dare personali testimonianze, si tradurrebbe nella attivazione di "commissariati" di quartiere ripristinando allo scopo le vecchie sedi delle circoscrizioni. Riproporre quindi la figura del "Vigile di Quartiere" specificamente addestrati e formati per lo specifico compito e perfezionando il coordinamento tra forze dell'ordine e polizia municipale. Infine il coinvolgimento diretto dei cittadini introducendo un sistema di connessione tra forze dell'ordine e i cittadini mutuando esperienze già in atto in molti Paesi.
Si intensificano i servizi di prevenzione e vigilanza in piazza della Pace e nella zona antistante il Teatro Regio; da oggi presidio giornaliero di una pattuglia della Municipale -
Parma, 15 maggio 2014 -
Nuovo servizio di prevenzione e vigilanza in piazza della Pace a partire da oggi, giovedì 15 maggio. Ne hanno parlato nel corso di una conferenza stampa l'assessore alla sicurezza Cristiano Casa e il comandante della polizia municipale Gaetano Noè.
"Interveniamo – ha spiegato l'assessore Casa – in nome di una visione della città che prevede lo sviluppo del progetto di polizia di prossimità, i cosiddetti vigili di quartiere. I vigili svolgeranno una funzione di presidio del territorio in senso lato, dalla prevenzione alla raccolta degli esposti, fungendo da punto di riferimento".
"Questo servizio – ha spiegato il comandante Gaetano Noè – nasce dal fatto che l'Amministrazione considera piazza della Pace strategica da un punto di vista turistico e di aggregazione per i giovani. Il presidio costante vuole essere un momento di osservazione e prevenzione per fenomeni che possono comportare degrado, ma anche per fornire informazioni, raccogliere esposti e per segnalare episodi illeciti. Un servizio che ha quindi anche una valenza educativa. Si tratta di un vero e proprio laboratorio di ricerca e sperimentazione in un'area strategica che sarà utile nell'ambito della stesura del nuovo Regolamento di polizia urbana e verrà applicato in futuro ad altre zone della città"
Piazzale della Pace rappresenta il biglietto da visita per la città e ricopre un ruolo strategico nel tessuto urbano di Parma: un punto cardine a cui è legato il contenitore culturale del palazzo della Pilotta che ospita la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico, il Teatro Farnese e la biblioteca Palatina. Piazza della Pace è anche punto nevralgico attorno a cui ruotano le attività commerciali della Ghiaia, di via Garibaldi e del quadrante in essa compreso. Un punto di snodo, quindi, in cui i turisti che arrivano dalla nuova stazione ferroviaria transitano e fanno tappa. E proprio nell'ottica di fare di questo luogo uno spazio ordinato, sicuro e decorso l'assessorato al turismo ha inteso potenziare il servizio di sorveglianza della zona.
Un modo per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela ordine pubblico grazie all'intensificazione l'azione di controllo e presidio del territorio da parte degli agenti del corpo di polizia municipale, in modo da scoraggiare comportamenti scorretti e operare attraverso un'azione di prevenzione puntuale.
L'assessorato alla sicurezza, guidato da Cristiano Casa, ed il comandante del corpo di polizia municipale, Gaetano Noè, hanno concordato una linea di azione che prevede, a decorre da oggi, che una pattuglia dei reparti di zona svolga il controllo del piazza e della zona antistante il Teatro Regio. Il pattugliamento si svolgerà a piedi tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19. Il provvedimento è stato adottato sulla base di alcune considerazioni legate, appunto, al maggiore numero di fruitori della piazza nel periodo estivo.
L'obiettivo è quello di intensificare le azioni volte alla prevenzione di potenziali illeciti tramite una puntuale azione di osservazione e monitoraggio della zona in modo da intervenire prontamente nelle situazioni che potrebbero essere fonte di disordini.
Nello specifico, gli agenti, in base a quanto disposto dal vigente regolamento di polizia urbana, potranno intervenire con azioni sanzionatorie con particolare riguardo all'abbandono di rifiuti in genere o in caso di abbandono di bottiglie e cartacce da parte di coloro che si fermano per consumare un panino o bere una birra. Verrà ovviamente sanzionato chi intende soddisfare le propri esigenze fisiologiche al di fuori dei servizi igienici appositamente predisposti. Nella Piazza, inoltre, non è consentita l'attività sportiva.
A questo si aggiunge la repressione dell'abusivismo commerciale, il controllo delle norme sulla conduzione dei cani, il controllo dei gruppi con atteggiamenti che arrecano disturbo ed anche il corretto utilizzo dei beni appartenenti al patrimonio pubblico.
Un ruolo strategico verrà, poi, svolto dalla Centrale Operativa che fungerà da supporto all'azione degli agenti attraverso l'utilizzo del sistema di videosorveglianza, coinvolgendo, nel caso, le altre forze dell'ordine operanti sul territorio.
(Fonte: Comune di Parma)