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Sette eventi, una rete internazionale di partner e centinaia di studenti e studentesse insieme per la 'Settimana mondiale contro il razzismo'.

 

Reggio Emilia, 19 marzo 2014 - di Ivan Rocchi

La Fondazione Mondinsieme del Comune di Reggio Emilia, con la rete delle scuole superiori di Reggio e provincia, dal 17 al 22 marzo organizza ogni giorno un evento per dire no alle discriminazioni, con il tema conduttore "Open Your Mind. Non ti chiedo di cambiare la tua opinione, ma di poterla considerare".
Le iniziative fanno parte del calendario italiano della Settimana mondiale contro il razzismo dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) e del programma di "Aspettando i Mondiali", campagna di Uisp per promuovere i 'Mondiali Antirazzisti'. I primi due appuntamenti si sono svolti lunedì 17 e martedì 18, a Sassuolo e Bologna, dove Mondinsieme ha presentato a ragazze e ragazzi i documentari sulle seconde generazioni "Conversazioni a tema" e "Il paese di papà". Da oggi hanno preso il via anche a Reggio Emilia una serie di iniziative che uniranno arte, teatro, educazione interculturale e innovazione tecnologica.
Le iniziative reggiane della Settimana mondiale contro il razzismo sono state illustrate questa mattina dall'assessore comunale alla Cura della comunità e all'Immigrazione Natalia Maramotti, da Marwa Mahmoud della Fondazione Mondinsieme, da Antonio Lucano, presidente della Consulta studentesca provinciale e da Antonella Pellegrino, dell'Istituto Scaruffi-Levi-Tricolore e consigliera dell'associazione giovanile NovaRes. All'incontro hanno partecipato inoltre Fabienne Audureau, della compagnia 'Transe en Danse' di Bruxelles e Shuko Ebihara, responsabile del progetto 'Shinjuku Art Project' di Tokyo.
"Reggio Emilia, 'Città delle persone' e perciò dei diritti di tutti – ha detto Maramotti – conferma il proprio impegno nei confronti di tutte le differenze, che intendiamo come valori. Le differenze convivono tra loro grazie al valore della democrazia, che viene alimentato attraverso le culture di tutti i cittadini di una comunità. Il razzismo, invece, viene alimentato dall'assenza di cultura, che porta a vedere il diverso come una minaccia. É dunque molto importante lavorare su questi temi, in particolare coi giovani. Alle parole dell'assessore si è collegato Lucano, quando ha affermato che "noi studenti conosciamo e siamo abituati alla diversità, perché la viviamo ogni giorno".

Ecco il calendario completo.

Mercoledì 19 e giovedì 20 marzo sarà il momento dello spettacolo 'Non è sabbia, ma lo sapremo solo dopo', riflessione sotto forma di danza sulle radici comuni delle religioni nel mondo. La produzione è parte del progetto europeo "Nos Terres", promosso dalla compagnia belga-burkinabè "Transe-en-Danse" e da Mondinsieme, con la collaborazione della Fondazione nazionale della danza e il sostegno del programma Cultura dell'Unione europea. Sono previste tre repliche: mercoledì mattina per le scuole superiori, mercoledì e giovedì sera per tutti. L'ingresso è gratuito.
Venerdì 21 marzo, invece, Giornata mondiale contro il razzismo, dalle 9.00 alle 13.00 nell'auditorium del Centro Loris Malaguzzi torna 'Primavera senza razzismo', sesta edizione della manifestazione promossa con la collaborazione dell'Ambasciata Americana di Roma e della Consulta provinciale degli studenti e delle studentesse e il sostegno della Regione Emilia Romagna. Tra le presentazioni degli studenti, che raccontano con linguaggi creativi le attività realizzate durante laboratori di educazione interculturale, hip-hop e danza, prenderanno parola anche i rappresentanti della Robert Kennedy Foundation Europe, con un intervento sul ruolo della famiglia Kennedy nella battaglia per i diritti civili negli Stati Uniti, e Shuko Ebihara, giunto dal Giappone per conoscere i progetti di Mondinsieme e parlare del Shinjuko Art Project, iniziativa che unisce giovani e arte in uno dei quartieri più popolosi e vitali di Tokyo.
Infine, sabato 22 marzo sarà il momento del lancio della app 'MultiWalks', che offre gratis su 'AppStore' e 'GooglePlay' tour urbani creati da artisti e giovani creativi a Reggio, Londra e Oslo, coordinati da Mondinsieme, Motiroti e Oslo Museum, con il finanziamento di European Cultural Foundation e Arts Council England. Dalle 16.30, partenza dallo Spazio Gerra in bici per il quartiere di Santa Croce, dove gli street artist del 'Collettivo FX', insieme ai giovani di 'Mondinsieme Reporters', hanno realizzato il tour dal titolo "Let's Go Out". Una serie di murales danno vita alle storie delle persone che vivono tra le due stazioni dei treni, trasformati in animazioni digitali disponibili gratis sul proprio smartphone. Dopo il tour guidato, alle 18.30, sempre nello Spazio Gerra, evento con live-painting, musica live, dj set e collegamenti video con l'estero per presentare MultiWalks e chiudere la Settimana mondiale contro il razzismo.

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Rimarrà aperta fino al 30 marzo "Woman is life and colors", la doppia personale delle pittrici Elisabetta Manghi e Francesca Basinghi.

Correggio, 19 marzo 2014 -

È aperta da ieri, martedì 18 marzo, a Correggio, "Woman is life and colors", la doppia personale delle pittrici Elisabetta Manghi e Francesca Basinghi. L'esposizione è ospitata nella sala espositiva di Palazzo Contarelli nell'ambito del calendario di mostre ed eventi organizzato da "Angolo Arte - Circolo degli Artisti di Correggio" e patrocinato dal Comune di Correggio.
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 30 marzo e avrà un'inaugurazione ufficiale sabato 22 marzo, alle ore 17,30, con la partecipazione della scrittrice Marzia Schenetti.
Gli orari: dal martedì alla domenica, 10-12,30 e 16-19,30. Chiuso il lunedì.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.– 333.2073387/333.4472671.

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

 

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L'evento moda made in CNA, arriva a Parma dal 20 al 23 marzo dedicato ad artigiani, designer di moda e professionisti riuniti all'interno del prestigioso Tcafè nel centro culturale di Parma, splendida location situata in Piazza Duomo -

 

Parma, 19 marzo 2014 -

Centimetri di moda è un evento ideato e sviluppato da CNA Federmoda Parma, realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Parma, Ecipar, La Verde, Prefina e CPR , che vedrà venti realtà creative del nostro territorio confrontarsi in un allestimento fresco e nuovo progettato ad hoc per consentire la massima libertà di espressione del singolo, ma in grado di recepire la forza di comunicazione di una vera e propria collettiva di idee. 

 

“L’evento del primo week-end di primavera - afferma Giulia Ghiretti, responsabile del settore moda di CNA Parma - sarà dedicato ad artigiani, designer di moda e professionisti riuniti all’interno del prestigioso Tcafè nel centro culturale di Parma, splendida location situata in Piazza Duomo. Ad ogni fashion maker è stato richiesto di esporre un unico oggetto, capo o provocazione che lo stesso reputi ottimale per meglio rappresentare il proprio mood ed esposto in modo tale da essere percepito dal pubblico come un gioiello, all’interno della sala espositiva che sarà aperta dal 20 al 23 marzo”.

 

L’evento avrà inizio giovedì 20 marzo alle ore 18.00 con un aperitivo food & drink a base di prodotti artigianali per proseguire venerdì 21 alle ore 10.00 con la conversazione “Progettare moda, artigianato, futuro” che avrà come ospiti personaggi di alto livello: Antonio Franceschini, Responsabile CNA Federmoda Nazionale, Gloria Bianchino, Direttrice di CSAC, Centro Studi e Archivio Comunicazione, Carlo Prandi, docente della Fondazione Bruno Kessler, Marzio Dall’Acqua, storico dell’arte, Franco Piunti, Presidente dell’Associazione Tessile e Salute, Stefano Saccani, beauty expert. Mentre dalle ore 15.00 gli artigiani della moda si racconteranno in curiose storie di successo. Il compito di presentare e condurre gli interventi sarà dedicato alla giornalista di moda Nicole Fouquè. La giornata di sabato 22 marzo sarà interamente dedicata ai defilé di moda, ai laboratori e alla musica live con la presenza di LeDiesis in concerto. 

 

In Borgo San Biagio, all’interno del Temporary Store del TPalazzo si troverà la “fashion bookshop” dell’evento, uno spazio di lettura e consultazione realizzato in collaborazione con le Biblioteche del Comune di Parma e il Mercatino del Riusato Loppis, al cui interno verrà ricreato il percorso storico culturale della moda.

 

Centimetri di moda è realizzato con il patrocinio dell’Istituto Secoli di Milano, Parma Popup Location e con il sostegno tecnico di Greenery, Morgan Visioli Make Up, Personalità Hairstyle, Birrificio Toccalmatto, Dolceria Zanlari, Dolce e Salato,  Nuova Pasticceria Lady, Crocizia Vini, Gelateria K2 e Associazione PGS Don Bosco. L’ingresso è gratuito, non mancate!

 

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

 

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La vicepresidente della Regione Simonetta Saliera e l'assessore regionale Patrizio Bianchi hanno incontrato una delegazione maltese guidata dal presidente di Gozo, Samuel Azzopardi -

Bologna, 19 marzo 2014 –

Più scambi culturali ed economici, a partire dall’offerta turistica e di viaggi di studio, tra le regioni Emilia-Romagna e quella maltese di Gozo. Ma anche maggiore collaborazione in altri settori economici, in primo luogo nell’agroalimentare e nell’enogastronomia. Questi i temi al centro degli incontri istituzionali che si sono svolti ieri nella sede della Regione Emilia-Romagna, dove prima la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera e poi l’assessore regionale a Scuola e formazione Patrizio Bianchi hanno ricevuto una delegazione di amministratori locali e imprenditori di Malta, guidata da Samuel Azzopardi (sindaco di Victoria e presidente della Regione di Gozo) e Joseph Sultana (sindaco di Munxar e vice presidente di Gozo).
La delegazione, composta da diversi sindaci maltesi e da rappresentanti delle categorie economiche dell’isola del Mediterraneo, è giunta in Emilia-Romagna il 16 marzo scorso e ripartirà oggi dopo aver avuto una serie di incontri anche con associazioni economiche di diverse città.
Durante l’incontro si sono poste le basi per una collaborazione tra istituzioni e sistemi educativi e formativi finalizzata alla mobilità di studenti e formatori, al rafforzamento dei partenariati tra i soggetti formativi come strumento per accedere alle risorse comunitarie e allo scambio di buone prassi di metodologie di insegnamento e apprendimento, con particolare riferimento alle competenze linguistiche.
L’incontro in Regione è stata anche l’occasione per porre le basi per una futura intesa tra Emilia-Romagna e Gozo per promuovere il turismo, intensificare gli scambi culturali e cooperare in specifici settori economici.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Lo spettacolo fa parte del ciclo di iniziative di “Percorsi al femminile” e si svolgerà sabato 22 marzo -

 

Boretto, 18 marzo 2014 -

Uno spettacolo dedicato a una figura femminile carismatica e straordinaria del Novecento, la grande Frida Kahlo. Si svolgerà sabato 22 marzo 2014 al Teatro del Fiume lo spettacolo "Frida" di e con Marina Coli, liberamente tratto dal romanzo di Pino Cacucci. Una serata che si inserisce nel ciclo di incontri  “Percorsi al femminile fra arte, cinema e letteratura”, la rassegna organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni e le organizzazioni del territorio nel corso dell’intero mese di marzo.

 

Lo spettacolo di Marina Coli è un affresco sulla vita di una vera e propria icona femminile, un esempio di libertà, tenacia, coraggio: anticonformista e femminista in anticipo sui tempi, la Kahlo è stata musa e artista, pronta a spezzare le regole, a triturarle, purché il suo essere potesse esprimere quel caleidoscopio di sentimenti che in lei si susseguivano. Soprattutto è stata una donna che, in nome della vita, ha affrontato ogni battaglia, ogni sofferenza. 

 

Marina Coli, accompagnata sul palco dal duo di musicisti mariachi "Los Higones", interpreta l'appassionata esistenza dell'artista messicana attraverso un monologo intenso, restituendo "la sintesi infuocata di un’esistenza, la parabola di una grande pittrice".

 

In occasione dello spettacolo, nel foyer del Teatro saranno esposte un gruppo di opere di Azeglio Bertoni dedicate a figure femminili dell'arte e della civiltà contemporanea per la mostra "Tracce di Novecento”. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con la Galleria Napoleone Cacciani, che ospita una mostra personale dell'artista: lo spazio espositivo, inoltre, sarà aperto dopo lo spettacolo per una visita guidata a cura del prof. Ivan Cantoni.

 

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

 

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All'iniziativa aderiscono a Reggio Emilia anche i Musei Civici e Credem con una serie di proposte realizzate con gli studenti di scuole medie superiori, volte a favorire la conoscenza le memorie di Augusto presenti in città nei musei e nelle strutture del foro -

 

Reggio Emilia, 18 marzo 2014 -

Figlio adottivo di Giulio Cesare e primo imperatore della storia di Roma, i suoi 40 anni di principato modificarono profondamente anche la storia culturale e politica d'Italia e d'Europa. In occasione della 22° edizione delle Giornate del Fai (Fondo Ambiente Italiano), anche a Reggio quest'anno si celebrerà il bimillenario della morte di Augusto (Roma, 23 settembre 63 a.C. – Nola, 19 agosto 14 d.C.). Sabato 22 e domenica 23 marzo verranno aperti al pubblico due siti legati alla figura del grande imperatore e più in generale al periodo romano.

"Il programma reggiano - ha detto Roberto Macellari, ispettore archeologo dei Musei Civici - prevede il percorso Memorie di Augusto Imperatore nelle Collezioni Archeologiche dei Musei Civici, che permetterà di approfondire la conoscenza delle memorie di Ottaviano nelle collezioni archeologiche, che sono distribuite fra la sala dedicata alla Reggio romana, il Portico dei Marmi, il Chiostro dei Marmi romani, l'Atrio dei Mosaici". Di particolare rilevanza il torso marmoreo di una statua loricata rinvenuto nel 1939 in una cantina di via Caggiati a Reggio Emilia, nel quale una recente proposta di lettura di un giovane studioso di Bologna riconosce lo stesso imperatore.
Sempre nel corso delle giornate Fai si potrà visitare la mostra Ritorno a Pianosa, che espone i reperti provenienti dagli scavi della villa di Agrippa Postumo, nipote di Augusto, effettuati da Don Gaetano Chierici tra il 1874 ed il 1875. Questi reperti, di proprietà dei nostri musei, non sono mai stati esposti al pubblico se non per una recente mostra sull'isola di Pianosa.
Il secondo sito aperto prevede l'accesso al piano interrato del palazzo che attualmente ospita la sede del Credem. Il Palazzo Spalletti Trivelli si colloca in una posizione privilegiata sulla via Emilia San Pietro, cioè sull'asse del decumano, e permetterà la visione degli imponenti resti della Reggio romana recuperati nel restauro dell'edificio a partire dal 1980. L'importante scavo stratigrafico, diretto dal dottor Luigi Malnati, diede risultati straordinari e contribuì ad allargare notevolmente le conoscenze sull'antica città.
Anche quest'anno è stato portato avanti il programma dedicato ai giovani studenti e noto come Apprendisti Ciceroni, che porterà i ragazzi a illustrare ai visitatori i beni aperti in occasione delle due giornate. Inoltre, per la prima volta a Reggio Emilia, quest'anno alcuni ragazzi condurranno anche delle visite in lingua inglese, rivolte alla comunità dei cittadini stranieri che vive nella nostra città. Quest'anno sono 4 le scuole che hanno aderito al progetto (il liceo scientifico Moro, il liceo classico scientifico Ariosto-Spallanzani, il liceo artistico Chierici e il liceo europeo Iess).
"Lo scopo delle Giornate Fai di Primavera - ha detto Lorenzo Ferretti Garsi, capodelegazione del Fai di Reggio Emilia - è aprire al pubblico un bene, un monumento, un sito paesaggistico che normalmente non è per niente o facilmente visitabile. Far conoscere il nostro patrimonio, far conoscere la bellezza, diffondere la cultura, far amare i tesori dell'arte e della natura del nostro straordinario paese: questa è la nostra mission. Incidere sulla conoscenza significa incidere sulla coscienza, e solo un cittadino che conosce, che ha coscienza di ciò che lo circonda potrà fare, agire, incidere, solo un cittadino che ama i suoi monumenti e il suo paesaggio potrà prodigarsi per restaurarlo, per salvarlo, per valorizzarlo, per lasciarlo alle future generazioni".


GLI ORARI DI APERTURA :
1. Sabato 22 e Domenica 23 marzo - Ore 10.00\13.00 e ore 16.00\19.00 Memorie di Augusto Imperatore nelle collezioni archeologiche dei Musei Civici. Via Spallanzani, 1
2. Sabato 22 e Domenica 23 marzo - Ore 10.00\12.30 e ore 15.00\17.30 Il Sito archeologico del Credem in Reggio Emilia – Via Emilia San Pietro, 6
Le visite guidate APPRENDISTI CICERONI. In entrambi i siti VISITE IN INGLESE in entrambi i giorni ore 11.00 e ore 16.00.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Un enorme successo testimoniato anche dalle numerose frasi sul libro delle presenze lasciato all'ingresso della Chiesa di San Carlo, splendida cornice seicentesca che, non dimentichiamolo, ospiterà la mostra fino al 23 marzo 2014.

Modena, 17 marzo 2014 -

Un viaggio nella storia della tv italiana, dagli anni Cinquanta ad oggi, attraverso gli abiti realizzati dalla maison Gattinoni. E' con questo obiettivo che la mostra "Gattinoni: la televisione è di moda", curata da Stefano Dominella, ha aperto i battenti solo 17 giorni fa registrando fin dai primi momenti uno spettacolare tutto esaurito.

"Oggi ci affacciamo alla terza settimana e già 7.200 persone hanno raggiunto il centro storico di Modena per visitare questa affascinante esposizione di quaranta abiti che omaggiano i Sessant'anni della nascita della Televisione Italiana" afferma soddisfatta Maria Carafoli, organizzatrice dell'evento e Direttrice di Modenamoremio, società di promozione del centro città.

Un enorme successo testimoniato anche dalle numerose frasi sul libro delle presenze lasciato all'ingresso della Chiesa di San Carlo, splendida cornice seicentesca che, non dimentichiamolo, ospiterà la mostra fino al 23 marzo 2014.

La mostra, allestita nel cuore della città antica, testimonia il connubio e l'interazione tra la maison Gattinoni, una delle più longeve case di moda del panorama internazionale, e il suggestivo mondo del piccolo grande schermo.

I complimenti per il successo di questo evento vanno anche alle studentesse, al corpo docenti e al Preside dell'Istituto Cattaneo – Deledda Indirizzo Moda che ha partecipato all'iniziativa realizzando 4 eleganti abiti. I capi sono stati realizzati utilizzando i materiali offerti da alcune aziende del distretto tessile modenese, che ringraziamo: l'azienda Messori di Fiorano Modenese e l'azienda Maria Grazia Severi di Casinalbo di Formigine.

Orari di apertura al pubblico della Mostra:
da Martedì a Venerdì 16.00-19.00
Sabato e Domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00

Un ringraziamento particolare al Comune di Modena e all'Istituto Scolastico Regionale per il patrocinio, a Progettarte, all'Istituto Cattaneo e Deledda e alla Fondazione San Carlo per la collaborazione.

Si ringraziano inoltre per il sostegno: Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Casa Modena, Camera di Commercio, Lapam, Cna e 14esima ora italiana.

 

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

 

Appuntamento dedicato alla scoperta e valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale. Omaggio all'imperatore Augusto nel bimillenario della morte. In Emilia-Romagna i beni aperti sono 46 in 20 località, con 1440 studenti dei licei a fare da guide. Visite guidate speciali in lingue straniere.

Bologna, 13 marzo 2014 -

Augusto nella terra della via Emilia: è il filo conduttore della 22esima edizione delle Giornate Fai di Primavera, sabato 22 e domenica 23 marzo, organizzate dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) in Emilia-Romagna.
La ricorrenza del bimillenario dalla morte del primo imperatore romano (19 agosto 14 d.C), celebrato dal Fai in tutta Italia, acquista un valore particolare nella terra della via Emilia che va da Rimini a Piacenza, da Ariminum a Placentia. E attorno alla quale i legionari congedati ebbero in dono terre da coltivare, formando un tessuto agricolo particolare le cui tracce sopravvivono ancora oggi.

Le Giornate Fai di Primavera sono due giorni dedicati all'arte e alla cultura, in cui vengono aperti al pubblico in tutta Italia palazzi, musei, residenze, parchi e siti solitamente chiusi ai visitatori. Spazi sconosciuti e chicche segrete.

La manifestazione è stata presentata questa mattina nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, presenti tra gli altri l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, la presidente regionale Fai Marina Senin Forni, la referente regionale Fai Barbara Rossi, Renata Curina e Paola Desantis della della Soprintendenza ai Beni archeologici dell'Emilia-Romagna.
Mezzetti ha tra l'altro sottolineato come "iniziative come quella del Fai, con la loro positiva insistenza, vanno nella giusta direzione di un approccio non mercantile ma valorizzante il nostro patrimonio di beni culturali, in Italia in uno sciagurato quanto esecrabile stato di abbandono".

In Emilia-Romagna i beni aperti sono 46 in 20 località con 1440 studenti dei licei a fare da guide, "aspiranti ciceroni", in uno scambio e un incontro fra generazioni. E il "Ponte fra culture" è costituito da speciali visite guidate in lingue straniere dedicate a chi non conosce la lingua italiana o desidera seguire le visite in un'altra lingua.
Augusto è il riferimento primo delle Giornate di quest'anno: dall'Arco a lui dedicato a Rimini, dal Ponte di Tiberio a Savignano sul Rubicone, il distendersi verso Ravenna, il Teatro Romano di Bologna, i passaggi per Modena e Reggio fino al porto fluviale di Piacenza.

Le visite Fai si allargano però come sempre anche a uno spettro più largo. Così a Bologna sarà aperto, oltre che il palazzo comunale in piazza Maggiore, il palazzo Gaudenzi di via Galliera, architettura classica con successivi affreschi di Gaetano Gandolfi e Serafino Barozzi. A Forlì visite all'Asilo Santarelli, prima scuola laica per l'infanzia nella Romagna papalina e a Modena al complesso monacale delle Suore Domenicane, gioiello nascosto nel cuore della città. A Salsomaggiore alle Terme Berzieri e a Brisighella al Teatro M. Pedrini. A Comacchio, si potrà percorrere l'affascinante tragitto dalla Loggia del Grano ai Treponti, al Duomo. A Ferrara aperta l'Opera Pia Braghini-Rossetti e a Cesena un viaggio nella cultura fra Casa e Biblioteca Comandini.

Il Fai, in Emilia-Romagna, è rappresentato da una Presidente Regionale, una Referente Regionale e da 10 Delegazioni, 10 Gruppi Fai, 10.646 aderenti e più di 200 ragazzi aderenti ai Gruppi Fai Giovani Emilia-Romagna.

 

 

Delegazione di Modena

 

Modena

Il complesso monacale della Suore Domenicane. Gioiello nascosto nel cuore della Città

Via Belle Arti (ingresso della Chiesa)

Sabato 22 e Domenica 23, ore 9.00 – 12.30 / 14.00 – 18.30 (ultimo ingresso ore 18.00)

Visite guidate

Apprendisti Ciceroni®: Istituto superiore d’Arte “Adolfo Venturi”

 

In Onore di Augusto nel bimillenario della morte, il FAI Giovani propone

 

Augusto 

Mostra: Quando Augusto passò da Modena. Dal Bellum mutinense ai simboli del suo potere

Palazzo dei Musei - Piazza Sant’Agostino, 337

Venerdì 21, ore 18.30, apertura straordinaria riservata agli Iscritti FAI

Sala del Fuoco 

Palazzo Comunale - Piazza Grande

 

Per questi due luoghi: Sabato 22 e Domenica 23, ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)

Visite guidate

Apprendisti Ciceroni®: Liceo Ginnasio Statale “L. A. Muratori”; Liceo Scientifico Statale “Wiligelmo”

 

Delegazione di Parma

 

Salsomaggiore (PR)

Palazzo delle Terme Berzieri

Piazza Lorenzo Berzieri

Domenica 23, ore 10.30 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)

 

Apprendisti Ciceroni®

Visite anche in lingua straniera: Allievi dell’Istituto di Istruzione Superiore (Alberghiero e Tecnico Turistico) “G. Magnaghi” di Salsomaggiore

Visite guidate in inglese: ore 14.30 – 16.00

 

Agli Iscritti FAI (e coloro che si iscrivono in quella data) oltre alla corsia preferenziale per l’accesso al palazzo, viene offerta la visita ai “camerini del lusso” e la mostra Tributo a Galileo Chini. Gioielli della decorazione: formelle, altorilievi, sculture, vasi, fregi, disegnati e prodotti dall’artista per il Berzieri. I pezzi, di straordinaria suggestione e recentemente oggetto di una mostra a Bangkok, vengono riesposti per l’occasione in esclusiva per gli Iscritti FAI

 

Delegazione di Piacenza

 

Piacenza

Augusto - Sulle Orme dei romani: Piacenza, città romana “Urbs Aemiliae Princeps”, Veleia “Augusta Veleia”

Palazzo Farnese. Mostre “La nascita del Museo di Piacenza tra antiquaria e archeologia”; “Abitavano fuori porta. Gente della Piacenza romana”*

Piazza Cittadella, 29

Venerdì 21 dalle ore 15.00 alle ore 16.00 (ultima visita), presso il Museo Archeologico: visite alla mostra permanente “Abitavano fuori porta. Gente della Piacenza romana” con la guida della prof.ssa Mimma Berzolla Grandi. Ingresso riservato agli Iscritti FAI su prenotazione: segreteria Delegazione – cel. 347 5414633 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – c/o Punto FAI – Libreria del Corso, C.so Vittorio Emanuele 160 – Piacenza

ore 17.00, presso il Salone Pierluigi: inaugurazione delle Giornate FAI di Primavera 2014 e della mostra “La nascita del Museo di Piacenza tra antiquaria e archeologia” alla presenza delle autorità cittadine, della Soprintendenza e del Capo Delegazione FAI, presentazione della mostra a cura delle dott.sse Anna Maria Carini e Mimma Berzolla Grandi

Iniziative collaterali

Venerdì 21, ore 18.30 conversazione “La cucina dei romani, tra frugalità e opulenza” a seguire una “gustatio” e una “secundae mensae”, riservata agli Iscritti FAI su prenotazione al numero 347 5414633 o all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o presso il Punto FAI c/o Libreria del Corso, c.so Vittorio Emanuele; 160 – Piacenza

Sabato 22 e Domenica 23, ore 9.00 – 17.00 (ultima visita), visite guidate alle due mostre permanenti a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Classico “M. Gioia”

Sabato 22 e Domenica 23, ore 9.00 – 17.00 (ultima visita), a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo “G.M. Colombini”: “Il porto fluviale di Placentia”, installazione e studio, “Calpurnia: chi era costei?” video, gossip e notizie storiche, visite al “Fegato etrusco” custodito in una sezione del Museo Archeologico

Sabato 22, Sala dei Teatini, ore 10.00 – 16.00 “Letture di brani di autori classici e moderni” sui temi riguardanti

Antiquarium Santa Margherita*

Via Sant’Eufemia, 12

Area Archeologica di Via Monte di Pietà*

Via del Monte di Pietà, 3

Area Archeologica*

Via Trebbiola, 44

 

Per questi tre luoghi Sabato 22 e Domenica 23, ore 9.30 – 16.30

Visite guidate a cura degli accompagnatori culturali delle Delegazione

 

“Veleia, area archeologica: i luoghi e la carità”

Sabato 22 e Domenica 23, ore 10.00, inaugurazione; ore 10.30 – 16.30 visite guidate all’area archeologica e al Museo a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo “E. Mattei” di Fiorenzuola d’Arda

 

Iniziative collaterali

Maggiori informazioni sul sito www.giornatefai.it 

Giovedì 27 Febbraio; Giovedì 6 Marzo e Giovedì 13 Marzo; ore 17.30; conversazioni/dibattito aperte a tutti su temi attinenti la romanità presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese

Sabato 22 e Domenica 23, ore 9.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00; visite guidate al Museo Archeologico della Val Tidone di Pianello V. T., a cura dei volontari dell’Associazione Pandora. Maggiori informazioni sul sito www.archeomuseovaltidone.it

Domenica 27 aprile, ore 9.30 – 16.30; nell’area del Forum; letture dall’“Aulularia” di Plauto e visite guidate all’area archeologica e al Museo a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo “E. Mattei” di Fiorenzuola d’Arda

 

Il programma dettagliato delle Giornate FAI di Primavera sarà disponibile a Piacenza presso i Punti FAI: Libreria del Corso; c.so Vittorio Emanuele; 160; Planetario Viaggi; Piazza Cavalli

 

 

Delegazione di Reggio Emilia

 

Reggio Emilia

Augusto - Memorie di Augusto Imperatore nelle collezioni archeologiche dei Musei Civici*

Via Spallanzani, 1

Sabato 22 e Domenica 23, ore 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00

 

Augusto - Il sito archeologico del Credem in Reggio Emilia

Via Emilia San Pietro, 6

Sabato 22 e Domenica 23, ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 17.30

 

Per questi luoghi: 

Visite guidate 

Apprendisti Ciceroni®: Liceo Scientifico “A. Moro”; Liceo Classico Scientifico “Ariosto Spallanzani”; Liceo Statale d’Arte “Gaetano Chierici”; IESS Liceo Europeo

 

Un particolare ringraziamento 

Concessionaria BMW e MINI Reggio Motori

Si ringrazia per il supporto locale

Musei Civici (logo); Credem (logo)

Hanno inoltre collaborato

Liceo Scientifico “A. Moro” (logo); Liceo Classico Scientifico “Ariosto Spallanzani” (logo); Tuttiinbici (logo); Liceo Statale d’Arte “Gaetano Chierici”; IESS Liceo Europeo (logo); Tuttinbici (logo)

 

In allegato il documento scaricabile con l'elenco di tutte le aperture in Emilia Romagna

 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

"Angelo della gravità (un'eresia)", di Massimo Sgorbani, con Leonardo Lidi, regia Domenico Ammendola, produzione Nove Teatro.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, nell'ambito della rassegna 'Progetto in scena, idee per il futuro' organizzato dalla Fondazione I Teatri, sabato 15 (ore 20.30) e domenica 16 marzo (ore 18).

Reggio Emilia, 12 marzo 2014 -

Stati Uniti: un detenuto nel braccio della morte in attesa dell'impiccagione.
Colpo di scena: esecuzione sospesa per obesità. Il condannato, troppo grasso, avrebbe spezzato la corda del boia. Paradossi tragici della pena di morte.
Da questo fatto di cronaca Massimo Sgorbani ha tratto un monologo dal punto di vista del detenuto, imprigionato, oltre che nella sua cella, in una situazione surreale quanto verosimile.
Il testo, che si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria Riccione 2001 "Bignami-Quondamatteo", viene ora portato in scena con la regia di Domenico Ammendola, fondatore di NoveTeatro, e l'interpretazione di Leonardo Lidi.

Ne l''Angelo della gravità' la personale ricerca registica di Domenico Ammendola si arricchisce attraverso il sodalizio artistico con Massimo Sgorbani. La scena ricrea uno spazio asettico e il regista inserisce un collage di emissioni sonore e luci, enfatizzando lo scorrere del tempo e la potenza della parola, quasi a voler schiaffeggiare il pubblico. La scenografia è l'appiglio per l'attore-personaggio per non lasciarsi trascinare dalla corrente della morte: è una cella, ma potrebbe essere un qualsiasi luogo davanti o almeno nelle vicinanze di Dio.

Il fatto di cronaca originario è rimasto un semplice spunto. "Angelo della gravità" è la storia di un obeso, un uomo con evidenti problemi di disordine alimentare e di immaturità psicologica, un animo infantile intrappolato in un corpo cresciuto a dismisura la cui sola consolazione è il cibo. E proprio inseguendo il cibo l'uomo approda nel paese da favola dove i supermercati sono aperti a tutte le ore e i panini sono come quelli dei fumetti: gli Stati Uniti. Qui, in terra straniera, consuma l'efferato ma candido delitto per il quale viene condannato all'impiccagione. Il monologo è il resoconto che l'uomo fa delle sue vicende mentre attende di essere appeso alla corda del boia.
"Angelo della gravità", però, è soprattutto la storia di un'eresia. Eresia paradossale, figlia di una cultura essenzialmente laica e materialista, nella quale lo slancio religioso è sempre mischiato a elementi profani. Eresia di un'epoca in cui il consumo stesso è diventato la più diffusa delle religioni.

Da qualche anno NoveTeatro porta avanti un percorso di ricerca sulla drammaturgia contemporanea. "Angelo della gravità" è il primo testo scritto da un autore italiano mentre i testi precedentemente affrontati erano di autori anglosassoni. La scelta è ricaduta su questo testo per due motivi: la sua grande forza drammaturgica che si sposa perfettamente con un'idea di teatro vicina alla Compagnia e il grande impatto sociale di un testo che non volendo esserlo è, suo malgrado, di forte denuncia sociale e riflessione collettiva. In questo lavoro in particolare NoveTeatro ha condotto una ricerca attoriale tra attori e nuovi talenti usciti dalle accademie. Dalle note di regia: 'Non è solo un attore che stiamo cercando, ma un corpo che lo contenga e trattenga. Un Angelo tra quelli meno volatili'.

Si segnala che lo spettacolo non è consigliato ai minori di 16 anni

Note dell'Autore Angelo della gravità è un testo nato in seguito alla lettura di una notizia riportata anni fa dai giornali: negli Stati Uniti, un detenuto nel braccio della morte era in attesa che la sua condanna venisse eseguita tramite impiccagione. L'esecuzione, però, era stata sospesa perché il condannato in questione era grasso al punto che il suo peso avrebbe spezzato la corda del boia.
Da qui l'idea di mettere in forma di monologo un fatto che, accostando in modo così bizzarro tragedia e paradosso comico, travalicava da solo la realtà e si poneva nella dimensione del verosimile.
Il fatto di cronaca originario è rimasto un semplice spunto. "Angelo della gravità" non è la storia di quell'obeso, ma di un obeso, un uomo con evidenti problemi di disordine alimentare e di immaturità psicologica, un animo infantile intrappolato in un corpo cresciuto a dismisura.
La sua sola consolazione è il cibo. Il cibo, un tempo ricevuto dalla madre, è il solo, più alto dono d'amore che lui conosca. E proprio inseguendo il cibo l'uomo approda nel paese da favola dove i supermercati sono aperti a tutte le ore e i panini sono come quelli dei fumetti: gli Stati Uniti. Qui, in terra straniera, consuma l'efferato ma candido delitto per il quale viene condannato all'impiccagione.
Il monologo è il resoconto che l'uomo fa delle sue vicende mentre attende di essere appeso alla corda del boia.
"Angelo della gravità", però, è soprattutto la storia di un'eresia. Eresia paradossale, figlia di una cultura essenzialmente laica e materialista, nella quale lo slancio religioso è sempre mischiato a elementi profani. Eresia di un'epoca in cui il consumo stesso è diventato la più diffusa delle religioni.
Nel corso del monologo, il condannato a morte costruisce la sua personale visione del mondo, la sua cosmogonia, e lo fa utilizzando i soli elementi di cui dispone: cresciuto nel culto delle merci e della televisione, disegna una delirante concezione dell'ordine universale e morale nella quale la pornografia coincide con l'agape e l'indigestione con l'eucaristia. Forte di questa fede, l'obeso approda alla visione celeste degli "angeli della gravità" che grazie alle loro ali vincono il peso della materia e si elevano verso Dio. Nella certezza di entrare a far parte della schiera di questi angeli, il condannato affronta con serenità la sua morte imminente e si consegna a una paradossale ma autentica santità. (Massimo Sgorbani)
Il testo ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione Teatro ed.2001)

 

Così la Stampa


La regia attenta e misurata di Domenico Ammendola sottolinea i passaggi di tempo e di spazio, ricorrendo, grazie all'abilità di Lorenzo Savia, ad un suggestivo gioco di luci e di suoni diffusi. (...) Una parola scenica che scorre come un fiume in piena. Un testo surreale che racconta la storia di un uomo con evidenti problemi di disordine mentale, ossessionato dal cibo.(...) E l'angelo che era in scena, Leonardo Lidi, con gesti pacati e misurati, attento a tutte le sfumature, ha saputo dare corpo e voce alle visioni, ai pensieri scenici, dell'autore e del giovane regista. (Angela Villa, Dramma.it)
La messa in scena pone l'accento sulla fragilità di questo individuo, solo in un mondo che lo sovrasta e di cui non capisce le dinamiche (...) Le musiche e le luci creano una dimensione di straniamento, rimandando qua e là all'influenza dei media. La scenografia crea una dimensione non realistica (...) La narrazione si svolge su due piani, abitando due spazi scenici differenti, quello sussurrato al microfono e quello dei ricordi, resi vivi dai movimenti e dalla mimica di Lidi. (Serena Lietti, Sipario)

Cibo a dismisura, pornografia, religione si muovono in un iperspazio ideale in cui la gravità è assente (...). Il testo di Massimo Sgorbani è un monologo dai toni forti, traduce in fondo l'ossessività consumistica di un mondo distratto e distorto dal potere mediatico, in cui tutto pare galleggiare allo stesso livello, ed è interpretato da uno straordinario Leonardo Lidi che sa coniugare, nel racconto della vita del protagonista, i momenti di tragicità e quelli di una candida quanto disarmante follia. La scelta registica di addobbare il palco di palloni bianchi, cangianti al pari del costume dell'attore, conferisce l'aspetto protettivo del grasso come la levitazione degli angeli agognata dal condannato consentendo, attraverso un adeguato disegno luci, di tradurre cromaticamente gli stati d'animo del personaggio al centro. (Claudio Elli, PuntoeLinea Magazine)

(...) Quel che c'è è la spiazzante contradditorietà fra eventi di una grevità tale da sconsigliarne la visione ai minori di 16 anni e una leggerezza ed oniricità. Quasi, del registro narrativo. Da riportare l'ossimoro ad un livello altro. Così qui a stridere – in senso intenzionale e costruttivo – è l'efferato candore con cui vengono raccontati i fatti. (...) La tragedia reale è il suo essere goffamente inadeguato ad un mondo da cui, pur tutti i suoi 'spessi strati di ciccia' non riescono a proteggerlo, quella sua scolla inconsapevolezza, quel suo pensiero bambino intrappolato in un corpo morbido ma possente. (Francesca Romana Lino, PlateaLmente)
Confrontarsi con un testo di questa portata è un'impresa eroica e il regista è riuscito nell'intento, e così anche l'attore che ha tenuto testa al flusso di parole, emozioni, immagini e odori di questa perla della drammaturgia contemporanea. (Francesca Sangalli, GIOVIO15)

MASSIMO SGORBANI, drammaturgo e sceneggiatore, si è diplomato in drammaturgia alla Scuola Civica P.Grassi. In teatro ha collaborato con Franco Branciaroli, Antonino Iuorio, Ivana Monti, Sabrina Colle, Patrizia De Clara, Lucia Ragni, Ruggero Cara, Federica Fracassi. Nel 2001 ha vinto il Premio Speciale della Giuria Riccione 2001 "Bignami-Quondamatteo", con il testo Angelo della gravità. Nel 2003 si è classificato secondo al Premio Fersen con il testo Il tempo ad Hanoi. Sempre nel 2003 ha ottenuto la "segnalazione di continuità" al Premio Riccione per il testo Le cose sottili nell'aria. Nell'agosto del 2008 ha ricevuto il premio Franco Enriquez per la drammaturgia. Nel maggio 2008 il Teatro Franco Parenti ha organizzato il "Focus su un autore: Massimo Sgorbani", dieci giorni nel quale sono stati rappresentati sette suoi spettacoli a cura di Andrée Ruth Shammah. Nel marzo 2013 il suo testo Blondi è andato in scena al Piccolo Teatro Studio di Milano mentre nel settembre è andato in scena lo spettacolo Fuck me(n), scritto insieme a Giampaolo Spinato e Roberto Traverso, e vincitore del premio Giovani Realtà del Teatro. I testi di Massimo Sgorbani sono pubblicati da Ubulibri, con il titolo di Teatro di Massimo Sgorbani, da Editoria&Spettacolo con il titolo Due pezzi quasi comici, e da Titivillus con il titolo Innamorate dello spavento.

DOMENICO AMMENDOLA, frequenta il D.A.M.S. di Bologna indirizzo lettere, filosofia e disciplina dello spettacolo. E' assistente alla regia di G. Cobelli per Un patriota per me di J. Osborne prodotto da ERT e assistente alla regia di Gigi Dall'Aglio per La bottega del caffè di C. Goldoni prodotto da ERT e dal Teatro Stabile della Sardegna. Nel 1998 diventa direttore artistico del Centro internazionale ART, ed è assistente alla regia di Cesare Lievi per The Rake's progress prodotto dal Teatro Comunale di Modena. Nel 2004 fonda il Centro Teatrale MaMiMò, centro di formazione permanente per Reggio Emilia e provincia in qualità di presidente e direttore artistico. Nel 2007 fonda e tutt'ora dirige NoveTeatro. Nel 2008 cura la regia dello spettacolo Clizia prodotto dal Teatro Stabile di Sardegna. Nel 2009 cura la regia dello spettacolo Bianca Morte, spettacolo semifinalista al Premio Scenario–Ustica 2009. Nel 2011 dirige ed interpreta Processo a Giulio Cesare spettacolo con Paolo Bonacelli e Urbano Barberini.

LEONARDO LIDI, giovane attore (1988), diplomato al Teatro Stabile di Torino, ha lavorato al cinema con Francesco Paladino ('Where the Rivers runs 'Miglior Thriller Psicologico" New York International Indipendent Film e Maurizio Losi.( 'In direzione Ostinata e contraria' - Prix du meilleur scénario al Festival " Les Mureaux" – Parigi ).
A teatro è stato diretto da registi quali Andrea De Rosa, Valter Malosti, Carmelo Rifici, Paolo Rossi.

NoveTeatro, che ha sede a Novellara (Reggio Emilia), è centro teatrale fondato nel 2007 dal regista Domenico Ammendola che ne è anche il direttore artistico. E' ente di produzione di spettacoli di prosa con professionisti diplomati alle principali accademie nazionali, coinvolge personalità importanti del panorama teatrale italiano. All'attività di produzione si affianca la scuola teatrale di NoveTeatro e un'intensa attività di teatro civile. Tra le produzioni annovera Processo a Giulio Cesare con Paolo Bonacelli per la regia di Domenico Ammendola.
Info e prenotazioni
0522 458811
Biglietti: Intero 15 euro – ridotto 12 euro over 65 – ridotto Tessera Zeroventisette e universitari 10 euro

 

(Fonte: ufficio stampa leStaffette)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Dal 15 al 28 marzo giovani provenienti da Europa e USA parteciperanno al festival giunto quest'anno alla quinta edizione. Malavasi: "La cultura è una leva importante per ripartire" -

 

Reggio Emilia, 12 marzo 2014 -

Libertà, lavoro e democrazia. Sono queste le parole chiave del Festival internazionale Teatro Lab, giunto quest'anno all'edizione numero 5, che dal 15 al 28 marzo coinvolgerà centinaia di giovani in un percorso di creazione/formazione teatrale. Ad ospitarlo saranno il Teatro di Novellara, il cortile della Rocca dei Gonzaga e tutto il territorio del comune della Bassa. La rassegna, che è promossa dal Centro teatrale europeo Etoile in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia e il comune di Novellara, quest'anno si arricchisce ulteriormente ospitando delegazioni provenienti da Francia, Olanda e, per la prima volta, Romania e Stati Uniti. L'apertura del festival è prevista per sabato 15 marzo, alle 20,30 al teatro Tagliavini con lo spettacolo "Deep in the heart", per la regia di Deborah Jung, progetto per il 25° anno di Kids Who Care, gruppo teatrale proveniente da Forth Worth nel Texas.

"Saperi, cultura, scuola, crescita devono essere le parole chiave da cui ripartire per dare ai nostri giovani un'opportunità e una visione per creare futuro – afferma l'assessore provinciale all'istruzione Ilenia Malavasi -. Ecco perché la nostra Provincia sostiene il progetto Teatro Lab. Cosa c'è di più importante in questo Paese in difficoltà economica, sociale e morale che sostenere i giovani, la loro creatività e il loro talento come unica leva strategica per far ripartire il Paese? La risposta sembra scontata, ma non ovvia".
Il festival, nelle intenzioni degli organizzatori, rappresenta un progetto per far confrontare i giovani su alcuni temi fondamentali che rappresentano il filo rosso di questa edizione: lavoro, democrazia e libertà.
"La libertà e la democrazia sono un bene prezioso – prosegue l'assessore Malavasi - che va custodito da parte di ogni cittadino con impegno quotidiano. Dobbiamo ripartire da questa certezza e tornare ad essere una Repubblica all'altezza dell'articolo 1 della Costituzione, fondata sul lavoro, se vogliamo costruire giorno dopo giorno una società coesa, responsabile, consapevole, che si prende carico dei problemi della collettività e bandisce l'individualismo. Il teatro dunque non rappresenta solo un luogo culturale e artistico, ma un'arte al servizio di una crescita consapevole, di un percorso formativo che è fatto di competenze che possono essere acquisite dentro e fuori la scuola, con quella curiosità, quella passione e quel senso civico che deve stimolare ad essere protagonisti della nostra vita!"

Anche l'assessore alla cultura del comune di Novellara, Paolo Santachiara, vede il teatro come un luogo culturale chiave per la vita di una comunità "perché aiuta l'uomo e la comunità a conoscersi, oltre a svolgere un "sottile" ma efficace ruolo terapeutico per gli attori e per gli spettatori".
"Ora sono davvero chiave per il futuro del nostro paese e per la nostra comunità i temi scelti per quest'anno – prosegue Santachiara - Il lavoro da senso alla vita dell'uomo, dona dignità in quanto lo rende partecipe della costruzione della comunità, del bene comune oltre ad essere fonte di sostentamento per la propria famiglia. A Novellara, dal luglio 2013, l'Amministrazione Comunale, ha attivato un importante progetto chiamato "Cultivar", che si propone di cogliere le energie nascoste presenti in ogni giovane, in ogni attore del territorio, e in ogni azienda, e attivando cammini interattivi, far emergere, scrutare e individuare nuove fecondità, nuove vie, nuovi lavori.
Sono certo che questo Festival troverà feconde sinergie con il progetto Cultivar e, sarà una grande occasione di stimolo, di gioia e di bellezza per i nostri giovani e per tutta la nostra comunità".
Soddisfazione per il festival è stata espresso anche dal direttore artistico Daniele Franci: "Vedere come negli anni il festival si sia modificato e abbia ampliato il proprio programma e la proposta culturale per la città che lo ospita, è certamente una grande soddisfazione; come del resto sono molto orgoglioso delle scuole e delle compagnie che hanno deciso di prendere parte all'iniziativa. Incredibile il coinvolgimento delle scuole del territorio e dei commercianti che, sempre attenti, saranno i primi a dare il benvenuto ai tanti ragazzi e ragazze che arriveranno a Novellara dal 15 al 28 marzo. Un festival che vuole sempre creare momenti di incontro e scambio tra i vari partecipanti attraverso i laboratori teatrali e le attività collaterali pomeridiane".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

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