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Al comico di Monza e al suo irresistibile pupazzo è andato anche il Premio della Critica. Secondo posto per i musicisti della Disturbanda, che vincono anche il Premio Radio. Terzo classificato il salernitano Vincenzo d'Andretta. Premio "Si fa per ridere" al mimo Ciro Cavallo. -

Modena, 13 maggio 2015 - di Manuela Fiorini – in galleria tutte le foto -

E' Andrea Fratellini, ventriloquo di Monza, il vincitore assoluto dell'edizione 2015 del Festival del Cabaret Emergente. Una vittoria meritatissima, che dovrà spartire con "Zio Tore", il petulante e irriverente pupazzo che lo ha fatto prevalere sugli altri sei finalisti, arrivati al Teatro Storchi di Modena, dopo una selezione durissima: ben 204 i partecipanti iscritti. Il vincitore si è aggiudicato 2500 euro in contratti di lavoro con l'Agenzia Riccardo Benini Spettacoli e parteciperà di diritto, come Ospite d'Onore, al Premio Lunezia di Marina di Carrara, al Premio Walter Chiari di Cervia, al Festival delle Arti di Bologna e al Sganassau Oscar del Cabaret di Bellaria. A Fratellini è andato anche il Premio della Critica.

Secondo posto, con soli 5 voti di differenza, per La Disturbanda, composta dei musicisti lucchesi Lorenzo del Pecchia, Marco Caponi, Emanuele Gaggini, Massimo Marconi, Marcello Angeli e Cristian Pepe, che hanno proposto un raffinato e divertente cabaret musicale. A loro è andato anche il Premio Radio, per l'esibizione più "radiofonica". Il terzo classificato, infine, è il salernitano Vincenzo d'Andretta con il suo esilarante monologo sull'infanzia. Durante la serata sono stati assegnati anche il Premio della Stampa, andato al napoletano Emiliano Petruzzi, già nel cast di Colorado Cafè, che ha presentato uno stralcio del suo spettacolo "L'amore è una cosa meravigliosa...che non esiste". Il Premio "Si fa per ridere", assegnato dalla redazione dell'omonima trasmissione di TRC, è andato invece a Ciro Cavallo e al suo numero mimico che ha stupito tutti con inediti colpi di scena.

Disturbanda rid

Magistralmente condotta da Riccardo Benini, patron del Festival da ben 22 anni, la serata è stata caratterizzata dall'alta qualità delle proposte in gara, che si sono alternate ai super ospiti. Come Roberto de Marchi, che ha divertito il pubblico con il suo show surreale e demenziale, alternando poesie improbabili a lezioni di "altropologia" , durante le quali ha mostrato agli spettatori come si fa pipì nei diversi luoghi del mondo. Stupore in sala, invece, quando nel teatro è risuonata l'inconfondibile voce di Renato Zero. A interpretare alcune delle più famose canzoni dell'artista romano era invece Mario Gaggiano Zero, perfetto anche nelle movenze e nel look. Più che un sosia, un vero e proprio clone. Mentre si spogliano le schede e si attendono i vincitori, si ride con Demo Mura, sardo di origine e americano di formazione, e il suo raffinato monologo, nel quale alterna parodia, satira e imitazioni. In 20 minuti, si alternano sul palco "ospiti" come Maurizio Costanzo e Maria de Filippi, Silvio Berlusconi, Bruno Vespa ed Emilio Fede e, addirittura, una carrellata di papi, da Paolo VI a Francesco, tutti magistralmente interpretati dalla voce del comico.

Il Festival del Cabaret Emergente comincerà ora a girare le piazze di tutta Italia con lo spettacolo FCE in Tour, che prevede la presenza dei comici usciti dalla finalissima. La tappa modenese è prevista per il prossimo 30 giugno in Piazza XX settembre.

Pubblicato in Cronaca Modena

Un musical capace di coinvolgere ed entusiasmare a suon di rock. L' importante produzione internazionale è fino al 20 maggio al Teatro della Luna di Assago e dal 22 al 24 maggio al PalaCredito di Romagna, a Forlì. -

Parma, 13 maggio 2015 - di Pietro Razzini -

Partiamo dalla fine: l'ovazione inonda il Teatro della Luna di Assago, gremito di fan che non riescono proprio a rimanere incollati alle sedie mentre gli artisti del Rocky Horror Show interpretano brani resi noti dagli oltre 40 anni che questo musical porta con sé.

LO SHOW - Nell'aria si respirava la voglia di assaporare di nuovo, dal vivo, le celebri note di Time Warp, I Can Make You a Man o Sweet Transvestite. L'attesa è stata ampiamente premiata dalla performance di alto livello del cast originale, affiancato dalla sicura presenza scenica di Maurizio Lombardi, voce narrante locale che ha introdotto e accompagnato il percorso di Brad (David Ribi) e Janet (Harriet Brunton) con interventi chiarificatori per coloro che avevano bisogno di qualche "ragguaglio" sulla storia del Rocky Horror Show. Ben presto, tuttavia, anche i non fedelissimi hanno distinto i bizzarri caratteri e le incredibili estensioni vocali del Dottor Frank'n Furter (Rob Fowler), di Riff Raff (Stuart Matthew Price), di Columbia (Hannah Cadec), di Rocky (Vincent Gray), di Magenta (Maria Franzén) e del Dott. Scott (Charles Brunton).

MUSICA - A coronare una scena già ricca di proposte singolari e stravaganti, al piano superiore dello stage compaiono loro, gli scatenati musicisti: la colonna sonora che dà vita a un vero concerto rock. Le note entrano nelle vene del pubblico che si sente piacevolmente coinvolto e si unisce alla festa senza troppe sollecitazioni.

SORPRESE E MORALE - Piccole sorprese durante lo show e personaggi particolari si aggirano in platea, tengono sempre alta l'attenzione degli spettatori. Fuori da qualsiasi schema e spaventosamente brillante, il Rocky Horror Show porta con sé un sotto testo di non poco valore che, al di là della maestria del suo ideatore, ha contribuito a far superare a questo musical la prova del tempo: "don't dream it, be it".

DATE - Uno spettacolo che, nonostante l'età, non mostra nemmeno una ruga, ma, al contrario, sprigiona tutta la sua potenza nelle due ore in scena. The Rocky Horror Show sarà al Teatro della Luna fino al 20 maggio. A dieci anni di distanza dalla sua ultima apparizione nel capoluogo lombardo, e in concomitanza con l'inaugurazione di Expo 2015, "The Rocky Horror Show" torna protagonista a Milano.

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Pubblicato in Cultura Emilia

Uno spettacolo singolare, che coinvolge brillanti giovani imprenditori e artigiani creativi insieme a grandi imprenditori e personalità del mondo della cultura. Il tema portante che accomuna queste storie è l'innovazione e quella certa "rigenerazione culturale" che rende possibile creare imprese di grande successo (nonostante tutto). 

Parma, 12 maggio 2015 - in allegato il programma scaricabile

Dopo aver parlato di mutazioni (economiche, sociali e culturali) e di nuovi sentieri negli eventi pubblici degli scorsi anni – dai diversi "ParmaCamp" al più recente "CNA Next" – CNA vuole ora focalizzare l'attenzione su quelle storie di persone che questa mutazione l'hanno governata e che, attraverso di essa, hanno saputo costruire qualcosa di grande. Il titolo #impresapossibile lascia intendere molto chiaramente lo spirito di questo momento, che si terrà nel pomeriggio di giovedì 14 maggio alle ore 15 presso lo Spazio Bignardi del Teatro Due di Parma.

Sul palco si alterneranno grandi e affermati imprenditori, giovani talenti del territorio che hanno reso concreto e tangibile il proprio sogno d'impresa di successo e alcuni ospiti speciali che porteranno all'attenzione dei presenti la loro storia e la loro esperienza.
Ad aprire formalmente il pomeriggio saranno i saluti di Gualtiero Ghirardi, Presidente CNA Parma, e di Paola Donati, Direttore Fondazione Teatro Due.

A seguire il panel "La grande bellezza" che ospiterà grandi personalità del mondo imprenditoriale del nostro territorio quali Andrea Pontremoli, Dallara Automobili Spa, e Gianpaolo Ghilardotti, FoodLab Srl. Successivamente le storie delle "imprese (davvero) possibili" narrate dagli stessi protagonisti, Eleonora Deidda (Loppis), Stefano Guizzetti (Ciacco), Chiara Allegri (Fogg Art Photo Gallery), Sonia Valente, Luigi Pizzuti (Studio AFA), Paolo Cerri (MEET Hamburger Gourmet), Maria Lamanna (Maria Lamanna Handbags), Alessandro Mercadanti (Ciclofabbro Bagaj), Chiara Berta (Laboratorio Crea), Luca Cavina (Social Cities), Giorgia Barabaschi, Carlo Pignatti (Freekar). Dieci storie esemplari di successo e di passione, una risposta forte e chiara per tutti coloro che si stanno chiedendo se Parma può ancora essere il territorio fertile da cui possono germogliare percorsi imprenditoriali di grande successo.

Successo che CNA augura ai quattro "sogni d'impresa" che si racconteranno attraverso i visionari Alex Salvarani, Leonardo Benecchi (Maringò), Luca Rebecchi (Tank U), Giorgio Toderi, Marco Monegatti (UniPR Racing Team), Francesco Cibati, Matteo Scalfani (C.a.c.c.a.).
Tutti questi racconti saranno interrotti, di tanto in tanto, da interventi tenuti da ospiti speciali, portatori di altre storie positive da cui trarre ispirazione: Matteo Fini, giornalista e scrittore, con l'intervento "Che fine hanno fatto i bamboccioni?", Barbara Fragogna, artista, curatore ed editore, con l'intervento "Maneggiare con cura", Alessandro Tassi Carboni, Presidente Ordine degli Architetti di Parma, con l'intervento "Abitare la città dimenticata" per chiudere con il talento di Mirko Leraghi, Rico Montanini, Danilo Barozzi, Luca Conti, con l'intervento "Io Parlo (e mangio) Parmigiano".

A tirar le somme e a concludere questo pomeriggio speciale sarà Stefania Milo, Presidente Nazionale CNA Giovani Imprenditori, che – insieme a Andrea Mareschi, Responsabile Comunicazione CNA – tesserà le fila di tutti gli interventi con la conduzione dell'evento.
#impresapossibile è realizzato grazie al prezioso sostegno di Banca Popolare di Lodi, Hera Comm, concessionaria Citroen Chierici.

Info: www.cnaparma.it/news/items/impresapossibile-le-storie-di-impresa-in-scena-al-teatro-due.html 

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma

A Habitat Pubblico 2015 il frutto performativo della pluriennale collaborazione di Lenz Fondazione con il Dipartimento Assistenziale integrato di Salute Mentale dell' Ausl di Parma. Adelchi vede in scena persone "affette da disturbi dello spettro autistico", che Lenz preferisce chiamare "attori sensibili". Da martedì 12 a sabato 16 maggio alle ore 21. -

Parma, 12 maggio 2015 - foto nella galleria immagini -

«Adelchi è il secondo esito del progetto biennale che abbiamo dedicato a Manzoni. È il lato oscuro de I Promessi Sposi: una tragedia-blind spot, un'area cieca, una zona di non visione a luminosità intermittente. In questa macchia scura, a tratti illuminata dalla presenza di Dio, si compie il comune destino luttuoso dei due fratelli - Ermengarda e Adelchi. Questi due piani si rispecchiano nel buio/luce interiore dell'interprete Carlotta Spaggiari (Ermengarda), attrice con sindrome dello spettro autistico, e coincidono con la sua più intima natura: duplice nel suo assoluto desiderio di presenza e bisogno di ritiro, nella ipersensibilità emotiva dispiegata in silenzio espressivo, nella straordinaria densità artistica silenziata dalla fobia comunicativa. La sua duplicità assume nella creazione scenica forme misteriose; scardinando i processi logici e analogici, le prevedibilità comportamentali, ci avvicina al sublime: forza distruttrice e rigeneratrice dell'atto performativo» - Maria Federica Maestri introduce Adelchi, il denso progetto performativo di Lenz Fondazione di cui ha curato regia, installazione ed elementi plastici.

In Adelchi si sostanzia la ricerca pluriennale di un "verbo" pedagogico che renda le persone affette da disturbi dello spettro autistico in grado di esprimere le emozioni silenziate attraverso le stimolazioni drammaturgico-sensoriali dell'esperienza teatrale. «Attraverso questo processo si ribalta la prospettiva dalla quale guardare alla sensibilità» - aggiunge Francesco Pititto - «gli apparenti limiti cognitivi e comportamentali delle persone sensibili non sono più considerati unicamente sintomi di un deficit patologico, ma divengono elementi da elaborare e tradurre in linguaggio estetico contemporaneo. Attraverso il confronto e l'agone -anche fisico e vocale- con i classici».

In scena attori con sensibilità psichica formati nel corso degli anni all'interno del laboratorio permanente realizzato da Lenz in collaborazione con Ausl di Parma – Dipartimento Assistenziale integrato di Salute Mentale. Tutti gli interpreti di Adelchi collaborano da lungo tempo con l'ensemble guidato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: Ermengarda è la giovane attrice sensibile Carlotta Spaggiari, già Monaca di Monza bambina ne I Promessi Sposi, Carlo Destro, già Fra' Cristoforo ne I Promessi Sposi, affronta il difficile ruolo del giovane Adelchi, eroe "morale", figura fondamentale nella poetica manzoniana; insieme a lui, Franck Berzieri, interprete di numerose creazioni di Lenz, impegnato nel duplice ruolo del padre Desiderio e di Carlo Magno.

Dopo il debutto, avvenuto al Festival Natura Dèi Teatri nel dicembre scorso, che ha riscosso un profondo interesse da parte della critica nazionale, Adelchi torna ad abitare gli spazi di Lenz Teatro nell'ambito del progetto annuale Habitat Pubblico 2015. Lo spettacolo va in scena da martedì 12 a sabato 16 maggio alle ore 21.00. Nel mese di giugno, Habitat Pubblico prosegue con il colossale progetto di Lenz Fondazione dedicato all'Orlando Furioso. Stay tuned.

Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.lenzfondazione.it

(Fonte: Ufficio stampa Lenz Fondazione)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

I musical più celebri di sempre interpretati dalle principali star del musical italiano. Sino al 17 maggio al Teatro Nazionale di Milano. -

Parma, 11 maggio 2015 - di Pietro Razzini -

Amate il mondo dei musical? Siete catturati da quelle magiche note che vi accompagnano ore e ore al termine dello show? A Milano è arrivato lo spettacolo che fa per voi. Il Teatro Nazionale, in piazza Piemonte, vi aspetta fino al 17 maggio con "The Best of Musical": sarete immersi nelle colonne sonore delle rappresentazioni che hanno fatto registrare sold out in tutto il mondo, rese magistralmente sul palco da professionisti capaci di modulare la voce al di là delle umane possibilità.

LA REGIA

La regia di Chiara Noschese porta sul palcoscenico le star del musical italiano esaltando le produzioni "Stage Italia", realizzate dal 2009 al 2013: "La Bella e La Bestia", "Mamma Mia!", "SisterAct" e "La Febbre del Sabato Sera" vi faranno trascorrere un'ora e mezza ricca di ricordi e adrenalina, in un crescendo di emozioni e partecipazione.

I PROTAGONISTI

Quanta qualità in scena al "Nazionale". A partire da Arianna Bergamaschi (da brividi nel duetto con Michel Altieri) e Michele Carfora, artista completo, grande trascinatore all'interno dello show. Brillanti anche le performance di Gabrio Gentilini (da Dirty Dancing a The Best of Musical in un crescendo di sicurezza e presenza scenica), Simona Di Stefano (magnetica agli occhi del pubblico ogni volta che sale sul palco), Francesca Taverni (eclettica nella sua vocalità) e Giulio Benvenuti (piacevole sorpresa in un cast stellare). E ancora, Elisa Lombardi, Chiara Materassi e Samuele Cavallo: dieci artisti capaci di regalare il sorriso a tutti coloro che sceglieranno questo concert live show.

LO SPETTACOLO 

Come resistere al ritmo di Stayin' alive, You should be dancing, Dancing queen, Night Fever, Disco Inferno? Mission impossibile. Inevitabile, quindi, che anche i presenti in sala si alzino dalle proprie postazioni durante lo spettacolo per shakerare i bacini e lasciarsi contagiare dalle emozioni che si disperdono nella sala. Gli artisti, in maniera intelligente, rompono il muro tra palco e pubblico, ballando e cantando tra le file della platea. Il risultato? "Simply the best"... the best of musical.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 09 Maggio 2015 10:30

Da Modena a Firenze sul set con Tom Hanks

La modenese Lucia De Carlo ha appena girato alcune scene a Firenze per il nuovo film di Ron Howard ispirato al romanzo di Dan Brown "Inferno" che vede protagonisti il celebre attore americano nei panni di Robert Landgdon, affiancato da Felicity Jones. "Anche se al cinema mi si vedrà per pochi secondi", dice Lucia, "è stata un'esperienza indimenticabile". Che qui ci racconta. -

Modena, 9 maggio 2015 - di Manuela Fiorini - tutte le foto "rubate" sul set in galleria -

Quando le è arrivato via mail un invito per fare un casting a Firenze, per un non ben specificato "film di un noto regista americano", Lucia De Carlo, 35 anni, attrice, musicista e cantante modenese, non si è fatta troppe domande ed è subito partita alla volta del capoluogo fiorentino. Una volta arrivata a destinazione, però, si è resa conto dalla folla e dai media presenti che si trattava niente meno che di "Inferno", terzo film di Ron Howard, dopo "Il Codice da Vinci" e "Angeli e Demoni", ispirato ai best seller di Dan Brown.

Il protagonista, Robert Langdon, è un professore di Harvard, esperto internazionale di simbologia religiosa, che viene coinvolto in vicende che, di volta in volta, minacciano la sicurezza mondiale. Anche per questo terzo film, girato quasi tutto in Italia, il professore ha il volto del celebre attore americano Tom Hanks, affiancato nel ruolo di protagonista da Felicity Jones.

Per prima- Lucia De Carlo rid

Lucia, come è iniziata questa "avventura"?

Al casting ci hanno scattato una paio di fotografie e ci hanno fatto compilare dei moduli dove dovevamo indicare la taglia degli abiti, la conoscenza delle lingue e se avevamo avuto altre esperienze cinematografiche o teatrali. Dopo circa un mese, mi hanno detto che ero stata presa. Dovevo presentarmi sul set a Firenze alle 4.30 del mattino. Nelle indicazioni ci hanno anche detto di portare tre cambi d'abito in linea con il nostro ruolo, quello di turisti in visita a Palazzo Vecchio in agosto, mese in cui era ambientata la scena che dovevamo girare, che era quella dell'evacuazione dell'edificio. Eravamo circa in 300. Ci hanno prima radunato in un cinema, ci hanno fatto firmare il contratto, poi i costumisti hanno approvato le nostre tenute. Chi aveva bisogno di una sistemata passava dai parrucchieri e dai truccatori. Alle 5.30 ci siamo trasferiti in Piazza della Signoria e abbiamo impiegato tutta la mattina per le riprese esterne. Dovevamo camminare, entrare e uscire da Palazzo Vecchio in tutti i modi e da tutte le angolazioni possibili. Quello che mi ha colpito è stata la meticolosità con cui ogni singola scena, che magari al cinema si vedrà per pochi secondi, è stata preparata e girata. Nulla era lasciato al caso.

Quindi hai girato direttamente con Ron Howard?

Sì, Ron Howard ha girato personalmente le scene. E' stato con noi dalle 5 del mattino fino a tarda sera, da vero professionista. E' una persona molto tranquilla, disponibile, mai un segno di impazienza. Lavorare con lui è stato un piacere, nonostante la stanchezza.

Hai avuto modo di girare anche con i protagonisti Tom Hanks e Felicity Jones?

Diciamo che li ho visti da molto vicino. Anzi, probabilmente li ho anche "urtati" un paio di volte. La nostra era una scena di evacuazione, dove dovevamo scappare da Palazzo Vecchio e spingerci gli uni con gli altri. Loro erano tra la folla. Quindi a stretto contatto con noi. Tom Hanks è una persona estremamente alla mano e molto professionale, gli piace scherzare ed è legato da una sincera amicizia al regista Ron Howard. Aveva sempre accanto una guardia del corpo che impediva di scattargli foto, ma qualcuna sono riuscita a farne comunque.

Questa esperienza che cosa ti ha lasciato?

E' stata molto istruttiva dal punto di vista personale e professionale. Ho potuto vedere da vicino come lavorano le grandi produzioni di Hollywood. Avevo già partecipato a fiction italiane e l'atmosfera era molto diversa, così come il modo di lavorare.

Quando ti vedremo al cinema?

Non prima del 2016. Dopo Firenze, il set si sposterà a Istanbul. Anche il titolo "Inferno" è ancora provvisorio e nel ciak non era nemmeno indicato, quindi non sappiamo se si chiamerà precisamente così.

I tuoi progetti per il futuro?

Sicuramente porterò avanti le mie passioni, la musica, il canto e il teatro. Continuerò le lezioni di arpa celtica, che studio da quattro anni, poi partirò per i concerti con i Belthane, il gruppo di musica irlandese in cui canto e suono. Poi, dipende dalle occasioni che mi si presenteranno e se ci saranno altri casting interessanti come questo. Anche se devo correre avanti e indietro per l 'Italia, è un "sacrificio" che faccio volentieri, perché ogni volta è un'esperienza differente che mi arricchisce e mi fa crescere.

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Pubblicato in Cultura Modena

Nasce la campagna di crowdfunding per finanziare il nuovo progetto del Festival ValcenoArte 2015: un cammino dagli Appennini al Mare, con concerti e spettacoli teatrali nei luoghi più belli dalla Valceno sino alla Liguria. -

Parma 09 Maggio 2015 -

Dal 26 giugno al 4 luglio 2015, il Festival ValcenoArte invita il suo pubblico a camminare con lui: un percorso che dagli Appennini porti fino al mare. Il Festival, organizzato dall'Associazione Utinam e diretto dal Trio Amadei, ha il suo centro nevralgico nella Valle del Ceno, sull'Appennino Parmense, ma propone anche un viaggio lungo «La Via degli asini» seguendo la carovana di artisti che, partendo dal piccolo paese di Vianino, in provincia di Parma, salirà sui crinali per poi ridiscendere verso il mare.

Antonio rid

Un cammino lungo nove giorni che farà tappa in alcune delle località più suggestive dell'Appennino e della Liguria, portando concerti di musica classica, jazz, popolare, spettacoli teatrali ed incontri culturali.

Un sogno che per diventare concreto ha bisogno di essere sostenuto. Proprio per questo è nata la campagna di crowdfunding «La Via degli asini» su Becrowdy www.becrowdy.com/la-via-degli-asini. Una scelta resa necessaria dalla diminuzione delle fonti di finanziamento pubblico, che ha messo a rischio la continuità del Festival.

Se il progetto andrà in porto, si potranno ripercorrere, camminando a passo lento ed ammirando i paesaggi, le strade che in passato hanno messo in comunicazione tra loro persone e culture differenti ma vicine.

Per informazioni:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.facebook.com/valcenoarte www.facebook.com/TrioAmadei 

Trio festival valceno rid

 

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Un progetto promosso da Federalimentare e Fiere di Parma, con la regia grafica e creativa di Felice Limosani, per presentare una visione innovativa della realtà agroalimentare italiana. Le opere realizzate dagli artisti presenti all' Expo saranno poi esposte in occasione di Cibus 2016. -

Parma, 9 Maggio 2015 -

L'Italia è tradizione, cibo, un lavoro quotidiano che richiama il valori contadini e lo stretto legame con la terra. Federalimentare e Fiere di Parma hanno voluto portare ad EXPO 2015 una loro visione della realtà agroalimentare italiana, e per farlo hanno scelto la creatività del digital storyteller Felice Limosani.

Da questa collaborazione è nato il progetto "Cibus in Fabula" che, attraverso una live exhibition, porta in scena 13 murales, realizzati da street artist internazionali, ciascuno dei quali verrà "mixato" in una video installazione con animazioni digitali. Il tutto per dare vita ad una performance live, visibile sulla facciata esterna del padiglione "Cibus è Italia – Federalimentare Expo 2015", che racconti in modo coinvolgente e suggestivo i temi portanti dell'Esposizione Universale.

"A Federalimentare e Fiere di Parma – ha dichiarato Felice Limosani – il merito di avermi lasciato la libertà di interpretare con "Cibus in Fabula", i grandi temi legati al cibo, alla nutrizione ed al pianeta. Il cibo italiano è cultura ma anche progresso e futuro. Ho potuto coinvolgere altri creativi e in modo disinvolto. Il nostro progetto ci porterà ad essere ambasciatori, innovatori e visionari nel mondo del "saper fare" italiano.

Cibo, nutrizione e pianeta sono, infatti, narrati attraverso due differenti linguaggi contemporanei che prendono forma in un' unica live performance per la quale Felice Limosani ha invitato ad esprimersi 13 nomi del panorama internazionale ( Giappone, Irlanda, Spagna, Francia, UK solo per citarne alcuni) operanti con tecniche molto diverse. Ogni singolo murales prenderà vita con la Video Art, codice espressivo dello stesso Felice Limosani.
Arte urbana e povera si affiancano alla tecnologia per stupire, provocare e far riflettere sugli eccessi, i paradossi ed i malesseri del nostro pianeta.

Il padiglione "Cibus è Italia" per tutta la durata di EXPO, oltre ad essere lo spazio espositivo delle eccellenze alimentari, sarà anche luogo di creatività, sperimentazione e cultura contemporanea.
Il progetto sarà arricchito da un corposo calendario di eventi che si terranno sia all'interno dello stesso padiglione di Federalimentare, che in show room milanesi. Un viaggio tra l'industria dell'agroalimentare e quella del design accomunate da una stessa storia di tradizione e artigianalità.

Le opere realizzate dagli artisti presenti saranno poi raccolte in una mostra collettiva allestita in occasione di Cibus, il Salone internazionale dell'alimentazione, in programma alle Fiere di Parma dal 9 al 12 maggio 2016, per poi diventare un evento culturale nel mondo.

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Sette finalisti provenienti da tutta Italia si contenderanno la vittoria. Sono stati selezionati tra i 204 iscritti al concorso. In palio un minimo di 2500 euro in contratti di lavoro con l'Agenzia Riccardo Benini Spettacoli, promotrice dell'evento. Appuntamento alle ore 21. -

Modena, 7 maggio 2015 -

Ciro Cavallo da Lucca, Silvia Cicognani da Ravenna, Vincenzo D'Andretta da Salerno, Dario D'Angiolillo da Latina, La Disturbanda da Lucca, Andrea Fratellini da Monza ed Emiliano Petruzzi da Napoli. Sono questi i sette finalisti che si contenderanno la vittoria nella finale del Festiva del Cabaret Emergente, in programma martedì 12 maggio, alle 21, al Teatro Storchi di Modena.

Sono stati selezionati tra i 204 iscritti alla 22° edizione del concorso, che ha dimostrato negli anni grande competenza nello scoprire talenti comici e avviarli al successo in tv, cinema, teatro.
Gli ospiti fuori gara sono invece Demo Mura (showman e imitatore), Roberto De Marchi (da Colorado Cafè), Mario Gaggiano Zero (praticamente un'avatar di Renato Zero) e Gian Piero Sterpi (sempre esilarante, già vincitore del Festival), scelti rinunciando esplicitamente alla logica del "nome di richiamo" ma con attenzione massima alla qualità comica garantita.

"Quella di quest'anno è stata un'edizione da record – sottolinea Riccardo Benini, ideatore, organizzatore e presentatore della manifestazione – con un numero di iscritti da tutta Italia mai raggiunto finora, tra i quali delle 'promesse' che hanno tutte le caratteristiche per essere mantenute. Le due Prefinali di Vignola, hanno registrato il tutto esaurito al Teatro Fabbri con tanta gente che non è riuscita a entrare. E anche nel corso delle selezioni a Maranello il percorso per arrivare alla finale dello Storchi è stato entusiasmante".

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A decidere il vincitore dell'edizione 2015, ci sarà, oltre alla consueta giuria fissa, composta da Guido De Maria, Francesca Galafassi, Gian Pietro Sterpi, Enrico Giampietruzzi, Giuliano Grani e Stefano Barbolini, anche una Giuria radio- tv-media composta da protagonisti di primo piano del mondo della comunicazione. Alla finalissima del 12 maggio saranno assegnati anche altri riconoscimenti, tra cui il "Premio Si Fa X Ridere", conferito dalla redazione dell'omonimo programma in onda su TRC, che ha raccontato tutte le fasi del festival. Saranno assegnati, inoltre, il "Premio Radio" al cabarettista più "radiofonico"; il "Premio della Critica" conferito da una Giuria specializzata e il "Premio della Stampa" attribuito dai Giornalisti modenesi.

Il Vincitore del Festival 2015 parteciperà di diritto, come ospite d'onore, alle serate finali di: Premio Charlot a Salerno; Premio Lunezia a Marina di Carrara; Premio Walter Chiari a Cervia; Sganassau Oscar del Cabaret a Bellaria Igea Marina; Festival delle Arti a Bologna; La Voce che Ride a Varese; La Fabbrica della Comicità.com a Firenze. Infine, si aggiudicherà un compenso minimo di 2.500 euro in contratti di lavoro con l'Agenzia Riccardo Benini Spettacoli.
Inoltre, i comici usciti dalla finalissima gireranno le piazze di tutta Italia con uno spettacolo. La tappa modenese si svolge il 30 giugno in piazza XX settembre.

INFO
I biglietti per la finalissima costano 15 euro per platea, balconata e palchi, 10 euro per gli altri posti e si possono acquistare, senza maggiorazioni di prevendita, da Riccardo Benini Spettacoli in via Rainusso, 130 Modena, tel. 059 331355 ( www.riccardobenini.it ); alla Biglietteria del Teatro Storchi in Largo Garibaldi, 15 a Modena (martedì dalle 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19; da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 14; sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19; www.emiliaromagnateatro.com ).

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Sviluppi positivi per il progetto di recupero del Casino e del Parco dei Boschi di Carrega a Sala Baganza, resta però l'ostacolo di natura economica per avviare il lavori di restauro. -

Parma 06 Maggio 2015 -

Il progetto promosso dall'Associazione Amici del Parco del Casino dei Boschi di Carrega per salvaguardare e ristrutturare il suggestivo Casino dei Boschi sta finalmente raggiungendo un'importante successo. Proprio nei giorni scorsi, infatti, Raffaele Carrega Bertolini, principe di Lucedio, ha dato la sua disponibilità, qualora non vi fossero altre possibilità, a cedere il 60% della proprietà al Fai (Fondo ambiente italiano) proprio per favorire il suo recupero ed il ritorno all'antico splendore.

Una novità più che positiva per Paolo Bussi, presidente dell'associazione - "Così verrebbe a cadere uno dei due ostacoli. Rimane l'altro di natura economica, che secondo una prima stima ammonta a 25 mila euro necessari per avviare il lavori di restauro – ed aggiunge - L'obiettivo è quello di recuperare anche il giardino monumentale, oggi abbandonato. Abbiamo partecipato al censimento 2014 del Fai 'I Luoghi del cuore' nella categoria "Ville e palazzi di pregio" ottenendo oltre cinquemila voti, punteggio che ci ha permesso di presentare un progetto che sarà esposto entro il 9 giugno".



Un'iniziativa estremamente sentita che ha già coinvolto numerosi esperti ed addetti ai lavori, tra cui l'architetto Carlo Mambriani, uno tra i più rinomati studiosi in materia. Lo scopo è quello di poter arrivare a valorizzare questi luoghi ricchi di storia e bellezza naturale, dotando anche la struttura di una parte museale ad oggi inesistente.

 I passi avanti fatti fino ad ora sono stati tanti, ma tutto questo ancora non basta: "E' fondamentale che anche le istituzioni diano il loro contributo – dichiara Paolo Bussi - in primis l'ente Parco, attuale gestore degli oltre 900 ettari di storico bosco, e parte integrante degli antichi territori "delle cacce e delle delizie" del Ducato di Parma dell'epoca dei Farnese. La nostra idea è unire in una rete Sala, Parma e Colorno, collegando in tal modo i parchi del territorio. Si tratta di un progetto culturale e turistico ad ampio respiro che può cambiare e rilanciare l'intero territorio".

Pubblicato in Cronaca Parma
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