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In un mondo dove ogni giorno si moltiplicano episodi di razzismo, di intolleranza, di xenofobia è importante ricordare ogni anno il “Giorno della Memoria”.

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- Nonna che fai?

La  trovo seduta in giardino  a fissare la sua tartaruga.

Gliel’ha regalata mio zio ed è diventata subito uno dei suoi pensieri fissi dal giorno in cui è arrivata.

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Nella nostra regione sono decine di migliaia provenienti da centinaia di associazioni, i volontari che si mobilitano, per fare fronte ai bisogni della popolazione più vulnerabile.

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Giovedì, 09 Aprile 2020 19:55

Buono spesa in Pedemontana: oltre 500 domande

Da lunedì a mercoledì a mezzogiorno sono state presentate 506 richieste: 363 quelle già verificate, 113 i contributi erogati per un totale 43.810 euro.

Hanno un sapore agrodolce i numeri dei buoni spesa richiesti agli Sportelli sociali dalle famiglie che vivono nei cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense. Perché se da un lato confermano il successo dell’iniziativa, dall'altro mostrano quanto sia profondo il morso della crisi economica a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Le domande pervenute tra lunedì 6 e mercoledì 8 aprile sono state infatti 506, di cui 140 presentate a Collecchio, 139 a Traversetolo, 90 a Felino, 75 a Montechiarugolo e 62 a sala Baganza. Di queste, 363 (71,74%) sono state verificate dalle assistenti sociali e i contributi già erogati sono 113, per un totale di 48.810 euro sui 265.183 complessivamente disponibili (78.017 a Collecchio, 47.623 a Felino, 58.868 a Montechiarugolo, 30.107 a Sala Baganza e 50.566 a Traversetolo).

Un lavoro di analisi attento, quello degli operatori di Azienda Pedemontana Sociale, per far sì che i destinatari dei contributi fossero veramente i nuclei familiari più colpiti dal lockdown per contenere la diffusione del Covid-19, quelli cioè che abbiano subito una riduzione del reddito a seguito della sospensione o chiusura di attività commerciali, artigianali e industriali, oppure composti da persone che non abbiano incassato regolarmente lo stipendio.

E a testimoniare quanto la misura di sostegno fosse rivolta a nuove famiglie in difficoltà, sui 113 buoni spesa erogati soltanto 5 sono finiti a persone che hanno percepito dei contributi economici da parte di Azienda Pedemontana Sociale negli ultimi 5 anni. Niente “distribuzione a pioggia” in fretta e furia: l’intervento è stato mirato alle situazioni di reale necessità.

"È noto che i Comuni non hanno risorse di bilancio per garantire aiuti diretti in questa fase così delicata – premette il presidente dell’Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Sala Baganza Aldo Spinaqueste prime risorse trasferite dallo Stato ci mettono in condizioni di dare un importante segnale di attenzione, che vogliamo indirizzare fortemente verso le famiglie che si trovano ad affrontare nuove e impreviste difficoltà legate alla pandemia – sottolinea – abbiamo attivato una procedura tempestiva di ascolto e valutazione dei singoli casi, attraverso i professionisti di Pedemontana sociale, che in pochi giorni sta già dando risultati significativi".

Come e dove ottenere il buono spesa.
Per ottenere il buono spesa, anche sotto forma di contributo economico, fino ad un massimo di 650 euro, occorre inviare il modulo di autocertificazione debitamente compilato, unitamente alla copia di un documento d’identità valido, all'indirizzo mail dello sportello sociale del proprio comune di residenza.

Nel caso in cui si fosse sprovvisti di posta elettronica, o di difficoltà nel redigere l’autocertificazione, si può telefonare direttamente allo sportello e, dopo aver lasciato i propri dati, si verrà richiamati da un operatore che vi guiderà nella compilazione.

Si dovrà fornire, in particolare, informazioni sulla composizione del nucleo familiare e sulla sua situazione reddituale, avendo cura di avere a portata di mano la documentazione necessaria e, nel caso si fosse titolari di un conto corrente, del codice IBAN.

Le richieste verranno successivamente sottoposte a un’istruttoria che approva o meno l’erogazione e l’entità del contributo.

Gli Sportelli sociali dei Comuni dell’Unione Pedemontana possono essere contattati ai seguenti numeri telefonici o indirizzi email, nei seguenti orari:

  • Collecchio (Tel. 0521 301239 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) , dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17;
  • Felino (Tel. 0521 336392 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e il mercoledì dalle 14 alle 17;
  • Monticelli Terme (Tel. 0521 687706 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 14 alle 17.30;
  • Sala Baganza (Tel. 0521 331350 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 14 alle 16.30;
  • Traversetolo (Tel. 0521 344551 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13.15 e il giovedì dalle 14 alle 17.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.unionepdemontana.pr.it.

Venerdì, 06 Marzo 2020 09:14

Le babysitter dell'Urgenza

Di Marco Alfredo Arcidiacono 5 marzo 2020 - La misura di prolungamento della chiusura delle scuole, a mio parere sacrosanta, mi induce essendo anche coinvolto in prima persona a lanciare un suggerimento alla nostra Amministrazione.

Fortunatamente molti genitori hanno un lavoro che però oggigiorno risulta difficile conciliare con la gestione della Famiglia. Data la particolarità di questa situazione è importante affrontare questo problema con tutte le armi a disposizione.

In aggiunta ai congedi parentali e vari permessi che sono normati dai vari contratti nazionali, l'Amministrazione Comunale potrebbe offrire
un' attività di accudimento dei bambini al proprio domicilio attraverso babysitter dedicata , come una forma sostitutiva dei Servizi educativi per l'Infanzia e anche della Scuola Primaria.

L' Amministrazione ha a disposizione le figure necessarie che sono state accreditate in un apposito albo ed inoltre ha anche a disposizione le risorse che sono state stanziate per il Progetto "Una casa in più".
Sarebbe una piccola variante del progetto ma la ragione per cui attuarla sarebbe la stessa.

Naturalmente questo supporto dovrebbe essere concesso limitatamente a chi ne ha realmente bisogno.
Bisognerebbe dare priorità a coloro che sono realmente impossibilitati da questa situazione ad essere autonomi, in modo da poterli mettere in condizione di onorare il proprio lavoro per fronteggiare questa emergenza.

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Pubblicato in Costume e Società Parma
Sabato, 29 Febbraio 2020 16:35

Esplora è diventata Aps

Il presidente Pierangelo Pettenati presenta i nuovi progetti
Tante le attività in programma per il 2020, anno di Parma Capitale Italiana della Cultura


L’Associazione Esplora nasce nel 2016 come associazione culturale dedicata a sviluppare e realizzare progetti musicali, tra cui il premio annuale ParmAwards che permette ai talenti emergenti di farsi conoscere in ambito artistico musicale.

Poi negli anni ha preso sempre più corpo una progettazione che si è via via sviluppata attraverso l’ingresso di nuovi associati con competenze e backgrond diversi: Francesca Caggiati, vice presidente, giornalista e motivatrice, specializzata in comunicazione, ufficio stampa, brand image e relazioni pubbliche; Antonio Iamiglio, segretario e tesoriere di Esplora, specializzato nel campo turistico-alberghiero, pubbliche relazioni nel settore organizzazione di meeting, eventi e fundraising; Alexandra Cadoppi, ha maturato invece la sua esperienza in ambito televisivo, in particolare sul canale musicale Sky Match Music e si è specializzata in eventi musicali ed aziendali; Massimo Bonini, già presidente di Lunae Nuove, ha organizzato per anni rassegne culturali e grandi manifestazioni per enti locali, amministrazioni e altre realtà del territorio.


“Oggi Esplora – spiega il presidente Pierangelo Pettenati - adeguandosi alla nuova normativa che regola il terzo settore, è diventata Associazione di Promozione Sociale e si è data un’organizzazione interna che le permette di portare avanti con maggior forza i progetti già realizzati in passato e svilupparne di nuovi in un ambito culturale e sociale allargato grazie alle risorse e competenze degli associati. Un’associazione fatta di persone per le persone, in particolare i giovani, senza tralasciare progetti sociali e di inclusione rivolti ad un pubblico più adulto, che coinvolgano a vario titolo le diverse comunità”.


Per l’anno in corso le iniziative in cantiere sono diverse e includono attività socio-culturali, esperienziali e formative: si tratta di progetti importanti per le scuole, un contest a livello locale e uno di livello nazionale, la costruzione di una rete di professionisti a supporto di artisti e organizzazioni, corsi e seminari di alta formazione e varie rassegne e festival in città e provincia.

“Il programma di Esplora APS – prosegue Pettenati – è volutamente ampio e porta avanti interessi collettivi differenti che vanno ad integrarsi con le politiche sociali del nostro territorio, che proprio attraverso le diverse realtà associative hanno la possibilità di svilupparsi. Per poter realizzare e far fruire il più ampiamente possibile le varie attività, l’associazione sta partecipando a bandi locali e regionali per l’assegnazione di fondi specifici per la realizzazione delle iniziative e si sta presentando alle aziende del territorio sensibili a sostenere progetti di valore sociale.”

Il programma di Esplora, in costante aggiornamento, può essere consultato sulla pagina Facebook “Associazione Esplora Aps”.

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L’attività degli educatori proseguirà oltre il periodo scolastico. Il presidente dell’Unione Spina: «Crescita e affiancamento senza soluzione di continuità»

Centri estivi per tutti. Da quest’anno, le famiglie che avranno la necessità di usufruire di questo prezioso servizio per i loro figli con disabilità nei comuni dell’Unione Pedemontana Parmense, potranno contare sul supporto di educatori specializzati, anche al di fuori del periodo scolastico.

Azienda Pedemontana Sociale ha infatti attivato questa innovativa opportunità, approvata con apposito regolamento dal Consiglio pedemontano, che ha per obiettivo la continuità degli interventi educativi e di inclusione a favore dei minori certificati dalla legge 104/1992, permettendo così alle mamme e ai papà di conciliare ulteriormente i tempi di vita e di lavoro.

Il regolamento prevede che l’educatore possa essere a disposizione dei minori con disabilità esclusivamente nei Centri estivi qualitativamente garantiti, quelli gestiti direttamente dai Comuni o accreditati.
Entro il 31 marzo, l’Azienda del welfare provvederà a richiedere direttamente alle famiglie delle ragazze e dei ragazzi che già fruiscono di interventi educativi sia a scuola che nei doposcuola, una formale domanda di adesione al servizio, nella quale si dovranno indicare gli orari e il numero di settimane di frequenza previste. Domanda che dovrà poi essere completata con l’iscrizione al Centro estivo entro il 7 maggio.

La priorità di accesso al servizio verrà determinata sulla base di tre parametri: il piano sanitario e socio-educativo di ciascun minore, la situazione lavorativa dei genitori e l’indicatore ISEE.
«Tre parametri oggettivi – sottolinea il presidente e assessore ai Servizi alla persona dell’Unione Aldo Spina –. Il regolamento approvato rende trasparenti alle famiglie quelli che sono i meccanismi di accesso al servizio, che consentirà ai minori con disabilità di proseguire un percorso di crescita e affiancamento anche nel periodo in cui le scuole sono chiuse, senza soluzione di continuità. Il regolamento stabilisce inoltre le regole necessarie per sviluppare queste attività in una logica di progetto, garantendo risultati positivi. Tra gli aspetti più significativi c’è ad esempio il fatto che, oltre ad essere nel territorio dell’Unione, i Centri estivi dovranno essere gestiti direttamente dalle Amministrazioni comunali o essere accreditati – prosegue il Presidente –. Caratteristica che garantisce la qualità dei servizi erogati. Non meno importante è il termine del 7 maggio per la formalizzazione della richiesta – conclude Spina – che permetterà alle famiglie e agli uffici di muoversi in una logica di dialogo, anche per la personalizzazione dei progetti».

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È innegabile che la conformazione delle città sottoposte a estesi fenomeni di immigrazione ed emigrazione siano soggette a costanti cambiamenti; tali cambiamenti sono conseguenti agli spostamenti migratori che da generazioni e generazioni hanno interessato non soltanto l’Italia, ma il mondo intero. Parma stessa ha conosciuto importanti mutamenti della sua struttura demografica. 

Secondo i dati Istat del Comune di Parma, aggiornati al 1° gennaio 2018, i cittadini non italiani residenti nel capoluogo sono circa 32.306 e rappresentano il 16,5% della popolazione residente.

La formazione di un mondo sempre più globalizzato, se da una parte ha portato con sé importanti possibilità di scambio culturale, ha anche amplificato un certo sentimento di dispersione che, come afferma Bauman nella sua La società dell’incertezza (1999), può divenire un’opportunità o un rischio per tutti gli attori sociali che, attraverso il fenomeno migratorio, esperiscono cambiamenti radicali di contesto e di stile di vita. In questo senso il concetto di identità diventa materia complessa e difficilmente cristallizzabile, soggetta a studi di carattere sociologico, antropologico, psicologico etc.. Ed è proprio in questo contesto in cui tante realtà, storie e tradizioni si incrociano  in una città come Parma, con la sua storia secolare e particolarità, che entra in gioco il concetto di multiculturalismo. Per multiculturalismo si intende la concezione secondo cui all’interno della società sono presenti più culture e più comunità che convivono nello stesso ambiente rispettandosi reciprocamente, senza assimilarsi – direttamente o indirettamente -  alla cultura dominante. Il termine vuole definire un tipo di società caratterizzato dalla presenza simultanea di una pluralità di gruppi differenti che fungono da base di riconoscimento per tutti i loro membri. Il tema rimanda inevitabilmente al contatto e confronto con le varie culture che, nel convivere, si conoscono e si rispettano. Il concetto ha sicuramente bisogno di ulteriori approfondimenti di carattere sociologico, soprattutto per quanto riguarda il tema dell’identità che, come già definito, è un concetto di una complessità difficilmente inquadrabile. Ciò che però si vuole esaltare con questo articolo è come ogni comunità porti con sé tradizioni, usi e costumi con la volontà di valorizzare e conservare la propria peculiarità in uno scambio reciproco arricchente e costruttivo. 

A questo proposito, Il Forum di Solidarietà organizza anche quest’anno la Festa Multiculturale nel Parco Nevicati di Collecchio - evento diviso in sei giornate, tra la fine di giugno e inizio luglio - nato ventitré anni fa insieme a quattro comunità migranti. Oggi partecipano tra le 27 e 33 comunità ogni anno. Come si può leggere nel sito della Festa Multiculturale: “certamente la festa è cresciuta negli anni ma il numero dei partecipanti, soprattutto coloro che provengono da diverse parti del mondo, è rappresentativo di ciò che oggi è la provincia di Parma: un meticciato che costruisce, su questo territorio, il proprio progetto di vita, anche solo per un pezzettino”. Le associazioni che aderiscono alla Festa sono tante e, tra queste, ci saremo anche noi con uno stand del Punto Parma Terre des Hommes. Venerdì 5 luglio, inoltre, alle 21.30 sul Palchetto di Parco Nevicati, Paolo Ferrara, Responsabile Comunicazione di Terre des Hommes Italia Onlus, introdotto da Antonella Darcante, coordinatrice del Punto Parma Tdh, presenterà la settima edizione del dossier “La condizione delle bambine e delle ragazze nel Mondo 2018”, presentato in concomitanza con la campagna TDH Indifesa. Il Rapporto, valido strumento informativo e di sensibilizzazione - utilizzato da Istituzioni, giornalisti, organizzazioni e studiosi – vuole affrontare il tema delicato e sempre attuale della difficile condizione in cui milioni di bambine e giovani donne si trovano nei vari paesi del Mondo. 

La Festa Multiculturale rappresenta dunque l’occasione per confrontarsi con l’alterità e capire quanta ricchezza può nascere dal reciproco scambio. 

 

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A fronte della crisi dei valori che sta attraversando la nostra società, valorizzare le buone pratiche - genuine ed educative - acquisisce sempre più importanza. Una di queste buone pratiche è indubbiamente lo sport. Non a caso, proprio perché l’associazione Intesa San Martino di Parma crede fortemente e si spende per l’obiettivo di far crescere la comunità attraverso la cultura, domenica 2 giugno, ha preso vita - in collaborazione con il punto Parma Terre des Hommes - Sportinfanzia, l’evento per i bambini e le famiglie all’insegna dello sport, della cultura ma anche di una buona dose di divertimento

All’interno dell’evento, in occasione della II edizione del Memorial Roberta Venturini - nato per ricordare la socia fondatrice e moglie del Presidente Pasquale Leone Galimi - abbiamo organizzato con la UISP un Torneo under 8 tra sei storiche squadre del territorio parmigiano: San Leo, Circolo Inzani, Inter Club, Montanara, Audace e Montebello. La scelta di organizzare un torneo tra bimbi è nata proprio dalla volontà di incentivare il valore educativo dello sport attraverso una sana competizione e il gioco di squadra. Sempre più spesso capita che i malumori degli adulti vengano trasmessi ai piccoli giocatori che, invece di godersi la partita, la gara o l’esibizione come momento di divertimento e confronto, si concentrano solo su un unico obiettivo: la vittoria.

Il messaggio che abbiamo voluto lanciare attraverso l’inserimento del premio Fair Play ‘Roberta Venturini’-  grande novità di quest’anno - non è stata tanto quello di premiare il “più bravo, il più forte, il più veloce” - che innegabilmente sono doti da valorizzare e riconoscere - ma quello di premiare “il più corretto”, il piccolo giocatore o piccola giocatrice che meglio avrebbe interpretato i valori di correttezza, spirito di squadra e genuino contatto con gli altri. A vincere questo riconoscimento è stata la giovane calciatrice Brenda Osemwingie, dell’Inter Club, che ha sollevato la coppa tra gli applausi dei suoi compagni e di tutti i giocatori delle altre squadre.

La potenza comunicativa ed educativa dello sport, soprattutto a partire dai primi anni dell’infanzia, risiede proprio nella sua capacità di trasmettere e insegnare ai bambini cosa significa sentirsi liberi nel rispetto dell’altro attraverso il rispetto delle regole che, nel gioco e nella vita, sarà in grado di guidarli nei vari contesti. L’intento dell’iniziativa non è di far scendere in campo i piccoli con l’idea di essere o diventare presto campioni, ma quello di lasciarli divertire e imparare, perché come si suol dire “per crescere c’è tempo”.  

Pier Paolo Nulli, Responsabile eventi sportivi di Intesa San Martino

 

 

 

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