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Sabato, 25 Aprile 2015 10:27

La tradizione è di casa al Vèdel

Di Chiara Marando – Sabato 25 Aprile 2015

La tradizione profuma di casa, assorbe l’essenza di un territorio, le radici contadine e popolari. La sua vera forza si trova nel rimanere fedele a sé stessa, rappresentare la cultura di un luogo senza lasciarsi alterare dallo scorrere del tempo. Famiglie che portano avanti di generazione in generazione gli insegnamenti del passato, preziosi baluardi di genuinità che non finiscono mai di sorprendere, soprattutto a tavola.

Ne è un perfetto esempio il Ristorante “Al Vèdel”, definizione dialettale della località Vedole, a pochi chilometri dal paese di Colorno, in provincia di Parma. Una attività nata nel lontano 1780, quando l'anziana zia Cleofe, decise di trasformare il proprio rustico in piccola bottega e luogo di ristoro. Da allora non ha mai cessato di esistere, si è evoluta grazie alla passione e costanza  della Famiglia Bergonzi  spinta da un’innata vocazione per la buona cucina. Una continua crescita che è riuscita a conservare l’anima dell’antica trattoria adattandola ad una modernità che non riesce ad intaccarla.   

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L’atmosfera che si respira è quella calda ed accogliente delle realtà di campagna che si sposa con l’eleganza di particolari ricercati, cura del servizio e della presentazione.  Il menù è un perfetto mix tra piatti della tradizione e rivisitazioni ricercate dal sapore intenso e bilanciato. Agli eccezionali salumi locali, rigorosamente di produzione propria, si affiancano antipasti più particolari come Tartarre di Bue Piemontese battuta al coltello su crema di patate, uomo in camicia e tartufo nero, oppure Spiedini di polpo pugliese grigliati in zuppetta di pomodoro San Marzano, ed ancora Scaloppa di fegato grasso d’anatra con mele caramellate e pan brioche.

Tra le proposte dei primi non possono mancare i grandi classici come i Tortelli di erbetta con burro fuso e Parmigiano di collina e gli Anolini in brodo di manzo e gallina. Ma ci sono anche le saporite Tagliatelle al cacao con ragù di cervo, il cremoso Risotto vialone nano agli asparagi e tocchetti di burrata pugliese, i delicati Ravioli alle mele renette, pecorino di fossa e tartufo nero, oppure gli Spaghetti fatti in casa con ricci di mare.

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Anche i secondi si dividono tra mare e terra: Coscia d’oca cotta in confit con la sua salsiccia ed il suo petto affumicato accompagnato da taccole saltate, Pollo dorato cotto in padella in due tempi e servito con patate arrosto e Tagliata di Tonno con panatura aromatica, maionese alla paprica dolce e crudità di verdura.

Insomma, un viaggio che passa dai sapori della pianura, a quelli del Po fino alle tipicità delle colline e dell'Appennino. Il tutto con un grande rispetto del naturale corso stagionale così da poter offrire prodotti di grande qualità.

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Una ricca carta dei vini potrà soddisfare anche i veri intenditori nonché esaltare ulteriormente le pietanze da assaporare.  Ed effettivamente la Cantina  vanta circa millecinquecento etichette selezionate, dal Lambrusco ai vini francesi, senza dimenticare i grandi whisky di malto scozzesi, rhum caraibici, una collezione di grappe, e ancora porto, cognac, armagnac.

I dolci, poi, meriterebbero una descrizione estremamente accurata, esattamente come la loro preparazione  e presentazione, piccole opere d’arte nel piatto. Per chi non si fosse tenuto un posticino niente paura, potrete concludere con un buon caffè e piccole bontà di pasticceria casalinga.

Infine, il consiglio è quello di visitare la cantina di stagionatura dei salumi, una vera e propria esperienza sensoriale. Sarete avvolti da un ovattato silenzio, profumi intensi che cambiano a seconda delle diverse stanze ed altrettante delizie appese al soffitto a riposare. Puro fascino della tradizione.

 

Ristorante Al Vèdel

Località Vedole, 68, 4

3052 Colorno PR

Tel. 0521 816169

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Sabato, 21 Marzo 2015 10:27

Una Fiorentina da leccarsi i baffi

Di Chiara Marando – Sabato 21 Marzo 2015

La Fiorentina è uno di quei tagli di carne considerati tra i più prelibati, un piatto godereccio che da solo è capace di rendere un pasto completo ed appagante. Il suo successo non è dato solo dalla qualità della carne, ma anche dal suo spessore e dalla cottura che deve essere affrontata con tutti i crismi. C’è chi la ama al sangue, chi più cotta e chi ancora la preferisce in purezza, senza olio e sale, per assaporarne completamente il gusto. Una vera leccornia insomma, una coccola per il palato prediletta dai veri carnivori e non solo.

Ed è stata proprio la Fiorentina il motivo di tanta curiosità per un ristorante a pochi chilometri da Parma, in località Casaltone di Sorbolo, un locale di paese semplice e rustico noto per la prelibatezza della carne e per la genuinità dei piatti tradizionali: la Trattoria Sagittario.

A gestire l’attività, ormai da 24 anni, è l’infaticabile ed ospitale Elena, che ha deciso di iniziare quest’avventura per poter crescere i figli da sola e lavorare senza essere di peso alla famiglia. La sua è una storia fatta di gioia, pianti, tempi favorevoli e momenti duri, ma Elena è riuscita ad affrontare tutto questo mantenendo intatti la sua intraprendenza, il suo sorriso e la sua energia.

Ogni mattina si inizia alle 7 con la preparazione della pasta fresca, vero e proprio cavallo di battaglia, che richiama numerosi affezionati avventori desiderosi di assaporare le oltre 16 tipologie di tortelli proposte a seconda della stagionalità: ci sono quelli di erbetta alla parmigiana oppure alla reggiana, di patate, zucca, carciofi, asparagi, peperoni conditi con un ragù di cavallo, radicchio trevigiano oppure basilico con scaglie di pecorino e pomodoro fresco.

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Poi ci sono altri primi del territorio come chicche della nonna, gnocchi di patate, tagliatelle e cappelletti in brodo. Anche i secondi richiamano le tipicità locali quindi ecco il guanciale di vitello al forno, il cinghiale con funghi porcini, la trippa ed il più montanaro capriolo con le olive. Chi non vuole esagerare, può iniziare con il gustoso antipasto a base di salumi della zona come Spalla Cotta e Culatta, serviti insieme al gorgonzola ed alla stuzzicante polenta fritta.

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Il vero must però è la Fiorentina, un tripudio di bontà presentato in tavola sulla pietra ollare, una cottura fatta ad hoc che riesce a preservarne tutto il sapore ed i profumi. Solo la presentazione mette allegria, ma già dal primo boccone si rimane colpiti dalla morbidezza della carne e dal suo gusto intenso e delicato. L’abitudine è quella di servirla con patate al forno, dolci e dorate al punto giusto, cipolle saltate ed un condimento a base di olio, sale e pepe da utilizzare a piacere.

Quella che mangerete sarà una carne scelta accuratamente ogni giorno per garantire il massimo risultato e la scioglievolezza che la caratterizza. Proprio per questo, se si desidera una serata all’insegna della Fiorentina, il consiglio è quello di prenotare perché Elena prepara solo il quantitativo richiesto.

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Infine eccoci ai dolci, ovvero peccati di gola dall’anima casalinga a cui è molto difficile dire di no: il tiramisù e la sbrisolona innaffiata con la grappa bianca sono vere tentazioni.

Dato che dopo aver provato queste leccornie è molto difficile rinunciare ad una seconda ed anche ad una terza volta, dovete sapere che, dopo 24 anni, la storia di questa trattoria continuerà in una location diversa. Infatti, intorno alla prima metà di maggio, il locale si sposterà a Sant’Ilario D’Enza, in via Fellini 47, portandosi dietro tutte quelle caratteristiche che da sempre lo hanno contraddistinto, non da ultimo la bontà della sua cucina.

 

 

Trattoria Sagittario

Via Canale 92

Casaltone di Sorbolo (PR)

Tel. 0521 1812162/320 2182335

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Di Chiara Marando – Sabato 07 Marzo 2015

Sempre più spesso si cerca di stare attenti a ciò che si mangia, alla ricerca di alimenti biologici coltivati e prodotti con cura e rispetto per animali e natura. Un modo diverso di nutrirsi, meno favorevole agli eccessi e più attento alla qualità. Una nuova filosofia che non si lega strettamente a regimi alimentari particolari, ma piuttosto al concetto di una salute personale e del pianeta da preservare e proteggere.

Certo, applicare questi principi tutti i giorni non è semplice, richiede pazienza e volontà, soprattutto in cucina dove, complici il continuo correre e gli impegni, spesso ci limitiamo a pasti veloci e poco curati.

E se invece ci concedessimo qualche attimo in più?

Proprio queste sono le basi che hanno ispirato Francesco e Chiara nella loro nuova avventura: “Jaki”, un locale dall’aspetto luminoso e confortevole dove fermarsi per mangiare qualcosa di appetitoso, allegro e genuino, per una colazione o pausa pranzo in totale relax dimenticando l’orologio.

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Le proposte del menù di “Jaki” sono la sintesi golosa della “Cucina Naturale”, idee che seguono la stagionalità e prendono forma da materie prime di grande qualità, accuratamente selezionate e lavorate ogni giorno per garantire il massimo della freschezza.

Ad occuparsi dei clienti, accoglierli con il sorriso e coccolarli è Francesco, mentre la regina ai fornelli è Chiara. Un lavoro nato quasi per caso, dalla curiosità e passione per il cibo che l’ha portata a studiare e sperimentare sempre nuove combinazioni. Le sue sono ricette appetitose ed equilibrate preparate principalmente con verdura, frutta, legumi, cereali, soia e suoi derivati. In altre parole perfette per i vegani, ma altrettanto stuzzicanti per chi non rinuncia a nulla. Un trionfo di colori e profumi che esplodono nel piatto, tavolozze che danno allegria ed appagano il palato.

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Ogni giorno potrete mangiare qualcosa di diverso, specialità al cucchiaio come la Vellutata di topinambur e finocchi, oppure quella con cavolo cappuccio viola, cipolla rossa e quinoa, ideali per le giornate più fredde. Ed ancora piatti unici come gli Spaghetti integrali con pesto di tofu, basilico e noci, lo squisito Strudel di farro integrale con ripieno di scarola accompagnato da finocchi carote e mele, le Lasagne a colori con verdure miste e lo Sformatino di quinoa e zucca. Ma la creatività in cucina non ha limiti ed anche le ricette più tradizionali possono essere rielaborare in una chiave più curiosa: la classica pasta e fagioli per Chiara si è trasformata in tortelloni ripieni di fagioli.

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Poi ci sono i dolci, tutti senza uova, latte o burro. Delizie come la Torta di carote e cocco, la Panna cotta di miglio con crema di castagne, la Crema alla vaniglia con pan di spagna di carote oppure quella di Zucca con granella.

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Infine, dato che il buongiorno si vede dal mattino, anche la colazione deve avere i suoi dolci, tutti golosi e cucinati con la stessa filosofia: muffin, torte e fette biscottate da assaporare con un ottimo cappuccino preparato con latte di soia, riso o mandorle.

E quando il tempo stringe, e non potete allontanarvi dall’ufficio o da casa, si può sempre ordinare  a domicilio.

 

Jaki – Caffè e Cucina Naturale

Strada Aurelio Saffi 78/B

43121 Parma

Tel. 339 4798020

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Di Chiara Marando – Sabato 21 Febbraio 2015

La scoperta casuale di posti che sorprendono è sempre una bella esperienza, sono quelle piccole cose capaci di trasformare una giornata e di farti ricordare momenti apparentemente comuni. Proprio sulla scia di questi avvenimenti mi viene in mente una sosta a Roncobilaccio, ovvero il luogo che si sente sempre nominare nei bollettini autostradali sullo stato della viabilità, l’uscita che si incontra percorrendo l’A1 ma che spesso si supera senza nessuna attenzione. Ecco, proprio in una di quelle giornate di lunga percorrenza mi è capitato di imboccare quel casello ed immergermi in qualcosa di inaspettato, in un paesaggio di montagna che si apre magicamente appena fuori dal viavai delle macchine e dei camion.

Una vallata costellata di poche case che si arrampicano seguendo l’andamento del terreno  fino a formare piccole frazioni, una conca immersa nella luce e nel silenzio. Assolutamente inverosimile, ma altrettanto reale. E poi vieni a scoprire che in primavera ed estate la zona si popola di turisti che si fermano per visitare il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio, un’oasi di pace immersa nella natura, e per intraprendere passeggiate nei boschi. Il tutto unito al piacere di una tradizione gastronomica che si fonde con le radici di un territorio di confine sull’Appennino Tosco-Emiliano assorbendone le tipicità.

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Proprio a proposito di cucina, ecco che la pausa culinaria improvvisata al “Ristorante Bellavista” ha riservato piacevoli sorprese al palato. Una realtà a conduzione familiare aperta dal ’68, che ancora oggi conserva tutto il sapore di casa e di tradizione di una volta. Dal ’92 a gestire l’attività creata dai genitori, con la stessa passione e costanza, sono Tina, suo fratello Roberto e la cognata Noemi. Un ambiente che riesce a mixare lo stile rustico di un tempo insieme ad una semplice ed elegante accoglienza. La cucina è quella tradizionale, ricette antiche che Tina ha appreso osservando ed aiutando la madre, vere e proprie testimonianze di storia della zona.

Qui la sfoglia fresca si tira ancora a mano, con il mattarello, perché non c’è nulla come il sapore della pasta casalinga. Infatti, sono proprio i primi un cavallo di battaglia del ristorante, piatti della tradizione bolognese come i Tortellini di carne in brodo, Le Tagliatelle con funghi oppure tartufo, ottimi prodotti del luogo, ed i Tortelloni di patate conditi con il ragù alla bolognese, oppure con noci o funghi. E parlando dei Tortelloni, sono riuscita a carpire un segreto che ben spiega la bontà di questo piatto: la preparazione del ripieno prevede che le patate siano condite con un sugo di salsiccia così da esaltarne ulteriormente il gusto.

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I secondi, invece, si rifanno alla toscanità più pura puntando sulla carne con Fiorentine, Grigliate e Tagliate di Manzo che si sciolgono in bocca, accompagnate da un contorno di fagioli cannellini conditi solo con ottimo olio extravergine di oliva.

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Ma prima ancora di pensare a primi e secondi, non perdetevi l’antipasto della casa: Crostoni toscani con cavolo nero e fagioli borlotti e con Lardo e cannellini, assaggini di polenta con funghi e gorgonzola, parmigiana di melanzane, melanzane ripiene con mozzarella, ed ancora voulevant con un cuore di funghi.

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Per finire, chiedete a Tina di servirvi i suoi fragranti Cantucci caserecci da assaporare con un buon bicchiere di Vin Santo… vi sentirete totalmente soddisfatti.

Che ne dite, non male per una pranzo inaspettato?

 

Ristorante Bellavista

Via S. Antonio, 8

40035 Baragazza, Castiglione dei Pepoli (BO)

Tel: 0534 898166

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Sabato, 07 Febbraio 2015 11:03

San Valentino secondo lo chef Mattia Poggi

Di Chiara Marando – Parma 07 Febbraio 2015

San Valentino è alle porte e, come spesso accade, gli innamorati stanno pensando in quale modo trascorrere la serata più romantica dell’anno. La cenetta a lume di candela è sempre una soluzione molto gettonata ma se al romanticismo dell’atmosfera si aggiunge il fascino di una struttura maestosa come quella di un castello secolare, allora il successo è assicurato. Stiamo parlando del Castello di Cortanze, in provincia di Asti, un maniero medievale magistralmente ristrutturato che conserva tutto il sapore delle epoche passate in una suggestione quasi magica.  Struttura maestosa ed accogliente, nonché location perfetta per eventi ma anche per un momenti di relax lontano dal caos cittadino. Un totale di 9 camere e 3 suite eleganti e raffinate che ben si adattano con l’arredamento circostante, perfette per trascorrere un weekend in totale tranquillità ammirando la vallata circostante e lasciandosi coccolare dalle delizie del ristorante.

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Il suggerimento arriva direttamente da uno chef d’eccezione come Mattia Poggi, volto noto nel mondo dell’alta cucina e conduttore di programmi culinari sul canale Alice TV, che si occuperà di gestire il ristorante del Castello e rendere la serata di San Valentino indimenticabile. Mattia non svela i particolari del menù ma ci anticipa quello che sarà il suo stile ai fornelli: ingredienti di alta qualità preparati con cotture poco elaborate così che i sapori possano “esplodere” in bocca rivelandosi a poco a poco nel palato. Non un semplice pasto, ma una vera e propria esperienza sensoriale che ben si completa con l’offerta della ricca carta dei vini, un mix tra rinomate etichette della zona, specialità italiane e del Nord Europa.

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Per tutti coloro che decideranno di trascorrere il 14 febbraio a casa, lo chef consiglia qualche ricetta facile ma di sicuro effetto, utili per dare prova di grande abilità in cucina. Un menù completo firmato Mattia Poggi: si inizia con un antipasto di Calamari crudi al profumo di timo, si continua con dei Gnocchetti agli scampi per poi passare ad un secondo di carne a base di Agnello in crosta di pistacchi.

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Per l’antipasto è necessario tagliare i calamari a listarelle sottili così che assorbano il condimento che deve essere preparato con olio, sale, timo e succo di limone.

Ed ora il primo: stufare 8/10 scampi con olio, aglio e burro, farli tostare, sfumarli con il cognac e coprirli di acqua facendo cuocere il tutto per 10 minuti. Una volta pronti, mettere da parte gli scampi e filtrare il liquido in una padella di acciaio. Nel frattempo, cuocere i gnocchetti in acqua salata per un minuto terminando la cottura nel brodetto precedentemente filtrato. Quando avranno assorbito il liquido, mantecare con olio ed aggiungere gli scampi.

Il secondo è ancora più semplice: rosolare le costolette di agnello con un filo di olio, spennellarle poi con un velo di senape e passarle nei pistacchi tritati. Infine, infornare per 10 minuti a 190°/200°.

Il dolce poi non può mancare, rigorosamente afrodisiaco e rinvigorente come una soffice Mousse al cioccolato e caffè.

 

Castello di Cortanze

Via Marchesi Roero, 1

14020 Cortanze (AT)

Tel. 0141 901410

www.castellodicortanze.com

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Sabato, 17 Gennaio 2015 10:47

“A casa di Camilla” si mangia romano

Di Chiara Marando – Sabato 17 Gennaio 2015

Tutto il sapore della tradizione gastronomica romana in pieno territorio emiliano. Difficile da immaginare? Eppure è proprio così.

La location è quella del piccolo centro storico di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, territorio che della cultura culinaria ha tanto da raccontare. La storia, invece, è quello di una famiglia di origini romane che ha deciso di cambiare vita e trasferirsi in questa terra che li ha così affascinati, trasportati dalla passione per le atmosfere che più volte sono riusciti ad immaginare ascoltando le canzoni del  “Liga”. Il resto è un insieme fortunato di incontri e casualità dovuti al fato, l’essere nel posto giusto al momento giusto, il credere nei sogni.

Loro sono Raffaella e suo marito Claudio, lei nel mondo della ristorazione praticamente da sempre, lui cuoco esperto  con una carriera ventennale alle spalle. La cucina li ha uniti ed ancora oggi li unisce in quella che è diventata una seconda casa, il ristorante “A casa di Camilla”, una dedica alla loro bimba di 7 anni che già si diletta a prendere le ordinazioni e parlare con la clientela. L’ambiente delle sale è vestito con uno stile provenzale ricercato ma nello stesso tempo familiare, un clima confortevole ulteriormente esaltato dalla giovialità e simpatia di Raffaella, che segue tutti gli avventori e si occupa di gestire il servizio. La semplicità fa da padrona, un elemento vincente che contribuisce a far gustare al meglio le tante portate proposte dal menù.

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E poi ammettiamolo, non si può resistere alle bontà della cucina romana, quella genuina e fatta secondo tradizione. Claudio è un vero esperto nel preparare delle vere leccornie capaci di farti ricordare i sapori tipici della Capitale.

Specialità come i Carciofi alla Giudea, i Bucatini all'amatriciana, i Rigatoni alla Carbonara ed i Tonnarelli cacio e pepe, ma anche secondi appetitosi  quali l’Abbacchio allo Scottadito, un vero e proprio cavallo di battaglia dello chef, oppure come la Coda alla Vaccinara e la Trippa alla Romana, due intramontabili prelibatezze. Il tutto accompagnato con contorni sfiziosi, che già da soli valgono il pasto: le ottime Puntarelle, i Carciofi alla Romana e la Cicoria ripassata in padella. Poi c’è l’ormai famoso piatto di fritti con carciofi e  fiori di zucca ripieni con mozzarella ed alici, un must per gli affezionati golosi.

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Infine i dolci, delicati e goderecci peccati di gola: Tiramisù, Fagottino alle mele profumato alla cannella servito con gelato alla vaniglia e Sfogliatina con crema allo zabaione  e lamponi.

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Oltre al menù alla carta, per chi desidera fare un pranzo veloce la formula è molto semplice e conveniente: si mangia scegliendo da un ricco buffet che spazia tra primi, carne, pesce, verdure e zuppa, si beve acqua e per finire caffè, il tutto a 10 euro. Quasi impossibile da credere vista la qualità e la varietà del cibo preparati, ma molto piacevole da provare e riprovare.

 

Ristorante A Casa di Camilla

Via Bernieri 3 - 42015 - Correggio (RE)
Tel: 0522 643084  Cell: 348 6012104

www.ristoranteacasadicamilla.com

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Di Chiara Marando  - Parma 03 Gennaio 2015

Penso che ormai tutti conoscano “Slow Food”, il marchio che identifica l’eccellenza alimentare, quella che si impegna a ridare valore al cibo nel rispetto di chi lo produce, quella che opera in armonia con l’ecosistema e le tradizioni di ogni singolo territorio. E penso anche che più o meno tutti abbiamo sentito parlare, oppure visitato, uno dei tanti “Eataly”,  punti vendita portabandiera della filosofia Slow Food all’interno dei quali poter trovare ogni sorta di delizia gastronomica tipicamente italiana, piccoli tesori della tradizione.

Ecco, proprio sulla scia di questo credo alimentare, dal 2011, stanno nascendo i franchising de “L’Hamburgheria di Eataly”, ovvero fast food di alta qualità dove i sapori genuini della nostra terra e l’esperienza dei produttori si fondono per dare vita ad un nuovo modo di concepire il gusto. Dopo Milano, Roma, Novara, Bergamo, Verona e Torino, anche a Parma ha aperto i battenti da poco più di un mese questo spazio interamente dedicato  alla cosiddetta “hamburger experience”.

Gli ingredienti di punta sono un mix tra carni pregiate come quella di pura razza Piemontese dell’Azienda “La Granda”, salumi eccezionali firmati “Antica Ardenga”, birre artigianali del “Birrificio Baladin” oppure di “Birra del Borgo”, ed ancora pane, piadine e focacce accuratamente selezionate, formaggi DOP, olio extravergine  Taggiasco ROI,  insieme a Parmigiano Reggiano e verdure fresche di stagione rigorosamente italiane. Il tutto servito in un locale giovane, moderno ed elegante.

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Il menù parte con gli Hamburger, dal più semplice “Giotto” fino al “Tropeagiotto” che alla carne aggiunge cipolla rossa di Tropea, oppure il “Cis-Pangiotto” fatto con l’aggiunta di Formaggio Raschera DOP e pancetta affumicata naturale. Poi ci sono le versioni con l’hamburger di pollo oppure il più elaborato “Lo Strolghino”, dove l’impasto è realizzato con strolghino di culatello, sale di Cervia, Lambrusco e spezie naturali. Ma troverete anche il “Kebabun” in tante piacevoli varianti, ovvero carne avvolta in una fragrante piadina romagnola presentata con molteplici abbinamenti. E per finire ecco le focacce con i salumi del territorio, mozzarella di bufala e verdure.

La formula è quella di un self service: si sceglie il piatto dalla carta, si va ad ordinare e si aspetta che arrivi la conferma dell’avvenuta preparazione. Vi è la possibilità di optare per i menù, ossia l’hamburger o il Kebabun prescelto accompagnato da patatine fritte lavorate fresche ogni giorno, insieme a birra, vino o bibita.

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E fin qui tutto bene. Certo, ma nonostante la qualità del cibo non sia minimamente in discussione, in realtà mancano alcuni elementi a mio parere basilari. Mi spiego meglio. Leggendo le delizie della lista è impossibile non farsi assalire dall’acquolina, però questa impressione non viene confermata a pieni voti al momento dell’assaggio in quanto  sembra che la preparazione sia carente in fatto di gusto e ricercatezza. Inoltre, non esiste fast food senza la velocità del servizio, caratteristica piuttosto altalenante in questo caso.   Infine, prezzi e porzioni non sono proprio quelli tipici di  un locale della categoria. In altre parole, il costo a singola portata è troppo alto, ma si bilancia se si decide di prendere il menù, ed il detto “bisogna alzarsi da tavola ancora con l’appetito” viene prontamente rispettato.

 

L’Hamburgeria di EATALY

Via Fausto Bocchi 7/A,
c/o Barilla Center Parma
Tel: 0521 247632

www.hamburgheriadieataly.it

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Sul sito MyBusiness di Bormioli Rocco nasce una nuova idea interamente dedicata alla ristorazione: la rubrica “Lezioni a cinque stelle”

 - Parma 25 Novembre 2014

E' partita lunedì 17 Novembre 2014 la nuova iniziativa promossa da Bormioli Rocco MyBusiness "Lezioni a cinque stelle", nella quale  o chef stellato Massimo Spigaroli svelerà segreti, metodi e piccoli accorgimenti per gestire al meglio un ristorante. Ogni mese un appuntamento per un totale di dieci pillole video, tutte interamente realizzate nella suggestiva cornice della rinomata Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, vero e proprio regno dello chef che sfrutterà il suo locale per mostrare come ottenere e valorizzare una ristorazione di qualità, fatta di ingredienti freschissimi, di stagione ed a chilometro zero.

Ma un locale d’eccellenza è anche lo specchio di chi lo gestisce. Ecco allora che verranno illustrate alcune tecniche capaci di rendere più attenta ed oculata la guida dell’attività. Non da ultimo, saranno forniti preziosi consigli su come esaltare la tradizione della cucina regionale e proporsi nel modo più accattivante ad una clientela sempre più esigente.

Questi sono solo alcuni degli argomenti che verranno affrontati, un progetto che Bormioli Rocco MyBusiness ha voluto dedicare interamente ai professionisti della ristorazione per fornire loro un supporto di livello verso il mondo dell’alta cucina. Tramite questi appuntamenti si desidera sottolineare e promuovere l’importanza  e la varietà della gloriosa tradizione culinaria italiana, riscoprire le antiche ricette ed impreziosirle con prodotti per la tavola di grande qualità ed impatto estetico. Un connubio capace di rendere perfetta la presentazione dei piatti e conciliarne la degustazione.

Una rubrica mensile nata con lo scopo di esaltare la condivisione dei valori legati al Made in Italy ed al territorio. Non a caso, per l’occasione, all’esperienza della storica vetreria Bormioli Rocco si unisce quella di un vero maestro della gastronomia come Massimo Spigaroli.

La sua è una storia ventennale costruita sulla costanza e la passione per il lavoro, elementi che hanno reso l’Antica Corte Pallavicina un punto di riferimento dell’eccellenza alimentare italiana. Non solo ristorante stellato, famoso con il nome di “Cavallino Bianco”, ma anche Azienda  Agricola nella quale vengono prodotti i salumi considerati tra i più buoni al mondo.

La prima lezione si è soffermermata sulla pasta fresca, per conoscerne formati e peculiarità, con un’attenzione particolare verso i tortelli d’erbetta, piatto classico della cucina italiana nonché specialità del territorio emiliano tanto caro allo chef. 

L’appuntamento con la rubrica “Lezioni a cinque stelle” è ogni terzo lunedì del mese all’interno del sito Bormioli Rocco MyBusiness

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

Di Chiara Marando – Sabato 22 Novembre 2014

Il paesaggio che contraddistingue la campagna toscana è fatto da un susseguirsi di sfumature dai colori vivi, un rincorrersi di colline e campi costellati da macchie di bosco e cascine eleganti dal fascino antico. Ciò che si disegna  davanti agli occhi sorprende ogni volta e regala sensazioni di benessere immediato. Ma non è solo la natura il vero patrimonio di questa terra coinvolgente, anche la tradizione gastronomica si può considerare una di quelle tentazioni a cui è difficile dire di no. Piatti della cultura contadina dal sapore prelibato, salumi dalla sapidità marcata e strepitose carni tra le più apprezzate.

Un’eccellenza culinaria che si può gustare e scoprire nei tanti ristoranti e agriturismi che popolano il territorio deliziando gli avventori, piccole realtà che conservano tocchi di genuina ed accogliente semplicità. Questa è la filosofia sulla quale si fonda la “Fattoria il Pulcino”, azienda agricola biologica a conduzione familiare dove vengono prodotte e vendute le tipicità del territorio. Siamo a pochi chilometri da Montepulciano, in una casa poderale del ‘500 ristrutturata ad arte che conserva un’anima rustica  e rassicurante anche negli interni, ampi e dallo stile semplice e pulito, che si affacciano sul verde del giardino.

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Un’attività nata da un sogno, quello di Sergio e sua moglie Gabriella, portato avanti con il duro lavoro e la passione. Ad aiutarli oggi ci sono i loro sei figli, ma a gestire il Ristorante e preparare le prelibatezze che escono dalla cucina è Gabriella, unica padrona ai fornelli. Le sue sono ricette intramontabili della tradizione, con cotture alla brace oppure in tegami di terracotta, dove all’esperienza gastronomica si unisce la bontà delle materie prime provenienti direttamente dall’Azienda Agricola. Proposte come le cremose Zuppe di cereali, la Ribollita ed i corposi Pici al ragù, ed ancora le imperdibili Grigliate Miste di Carne, rigorosamente di produzione propria, succulenti tagli di Chianina dal gusto intenso. Per finire, ci sono le classiche torte casalinghe ed i cantucci accompagnati dal Vin Santo oppure dagli amari della casa.

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L’Azienda Agricola oggi è cresciuta e produce vino, olio extravergine di oliva, pecorino, salumi, miele, marmellate e dolci caserecci, leccornie e specialità tutte da assaporare nel ristorante e da acquistare per portare a casa un pezzo di questa splendida terra (www.pulcinoprodotti.com).

Ed è proprio questo il successo  della “Fattoria il Pulcino”, rispecchiare pienamente le proprie radici culturali rimanendo fedeli al proprio territorio ed alla sua storia.

 

Fattoria Il Pulcino

Strada Statale 146

53045 Montepulciano (SI)

Tel. 0578 758711 - 339 140 3162

www.fattoriapulcino.it

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Sabato, 15 Novembre 2014 10:48

Bavarese: cremosa golosità al cucchiaio

Di Chiara Marando  - Sabato 15 Novembre 2014

Delicato, cremoso e dalla morbidezza irresistibile. Stiamo parlando della Bavarese, un dessert dal gusto delizioso, che riesce sempre a conquistare qualsiasi palato. La sua lontana origine settecentesca deriva dalla regione tedesca “Baviera”, ed in realtà non nasce come vero e proprio dolce, ma piuttosto come una sorta di “mangia e bevi” servito e preparato con tè, latte e liquore. Solo nell’Ottocento, con il nome di  bavarois,  comincia ad assumere una consistenza più densa e vicina a quella attuale.

Che sia nel passato oppure ai giorni nostri, quello che rimane è la sicurezza di assaporare una golosità al cucchiaio raffinata e squisita. Molteplici sono le ricette che ne propongono varie rivisitazioni, una per ogni gusto ed occasione, ma quella che consigliamo oggi è stata preparata da uno chef d’eccezione, Fabio Romani del Ristorante Romani, a pochi chilometri da Parma, luogo dall’atmosfera calda ed accogliente, considerato una  tappa obbligata dagli amanti della buona cucina tradizionale parmigiana.

Fabio ci ha svelato tecniche e dosi per dare vita ad una spettacolare “Bavarese al cioccolato aromatizzata al caffè ed al rhum”, una vera chicca per concludere in dolcezza il pasto e stupire gli ospiti.

Ecco gli ingredienti per 6/8 persone:

250 gr. di cioccolato fondente

2  tuorli d’uovo

100 gr. di zucchero

1 caffè espresso

20/25 gr di rhum

3 gr. di colla di pesce

300 gr. di panna da montare

Ed ora la preparazione:

Per prima cosa mettere la colla di pesce in una ciotola con dell’acqua per farla ammorbidire e nel frattempo montare la panna stando attenti che mantenga una consistenza cremosa. Montare poi i tuorli d’uovo con lo zucchero ed aggiungervi il cioccolato fondente precedentemente sciolto a bagnomaria.

risto

In una casseruola mettere il caffè, il rhum e la colla di pesce, farli amalgamare a fuoco basso ed unirli al composto con il cioccolato, i tuorli e lo zucchero. Quando il tutto sarà omogeneo, incorporare la panna montata, che nel frattempo andrà tenuta in frigo, per terminare il procedimento.

risto 2

La crema ottenuta potrà essere suddivisa in ciotoline monoporzione, oppure posta all’interno di una tortiera, su una base di pan di spagna  appena bagnato con il rhum.

risto 3

Dopo circa due ore e mezza in frigorifero, il dolce sarà pronto per essere impiattato e servito con una salsa inglese oppure alla vaniglia che ne esaltino i sapori ed i profumi.

A voi il piacere del primo assaggio!

E se volete vedere tutta la preparazione , allora date un'occhiata al video.

 

 

Ristorante Romani

Strada Dei Ronchi, 2

Vicomero, 43030 Torrile (PR)

Tel. 0521 314117

www.ristoranteromani.it

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