Dopo la denuncia di Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl, del blocco delle autorizzazioni a novembre, per il pagamento delle indennità della cassa integrazione guadagni in deroga, anche la Fim-Cisl di Modena esprime forte preoccupazione per il mancato finanziamento della cassa integrazione in deroga e chiede, oltre al rifinanziamento, la possibilità di prolungare la scadenza oltre l'attuale termine del 30 giugno 2014.
Modena, 29 maggio 2014 -
Il comunicato -
«Nel 2013 le ore di cig autorizzate a Modena per il settore metalmeccanico sono state 5,3 milioni, di cui il 30 per cento in deroga – spiega il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello - Nel primo quadrimestre di quest'anno siamo già a 2,5 milioni di ore, cui vanno aggiunte le sospensioni Eber, il fondo bilaterale Emilia-Romagna di sostegno al reddito per le imprese artigiane. Nei primi due mesi dell'anno Eber ha affrontato circa 500 crisi aziendali, 200 delle quali coinvolgono aziende metalmeccaniche. Questi dati confermano che la situazione è ancora grave e richiede misure straordinarie». Per il sindacato dei metalmeccanici della Cisl non è accettabile che migliaia di lavoratori modenesi non possano percepire l'indennità della cig in deroga, con l'aggravante di non sapere cosa li attende dopo il 30 giugno, quando scadrà l'accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga firmato a marzo da sindacati e Regione Emilia-Romagna. «Difficile pensare che si possano aspettare i tempi della legge delega sulla riforma degli ammortizzatori sociali depositata in Parlamento – aggiunge Mattiello - Auspichiamo un confronto tra sindacati e governo per dare subito una risposta concreta ai problemi dei lavoratori, non solo metalmeccanici, che in questa situazione – conclude il segretario provinciale della Fim-Cisl - non sanno come sostenere le loro famiglie».
(Fonte: ufficio stampa Fim Modena)