Sistema che non regge, servono misure che incidano sull'attuale spesa pensionistica -
Modena, 14 marzo 2014 -
Pensioni: "Fondamentale sarà ridurre da subito la pressione contributiva ed evitare lo scontro tra generazioni, primi passi per garantire il futuro pensionistico della categoria". È la riflessione di FIARC-Confesercenti Modena, a margine della presentazione di uno studio relativo alla tenuta del sistema previdenziale degli agenti di commercio e le sue prospettive. La ricerca "Il sistema pensionistico degli agenti di commercio oltre la riforma del 2011" realizzata dall'Associazione, in collaborazione con le Università La Sapienza e Tor Vergata di Roma, è stata oggetto di dibattito oltre che di confronto in occasione del convegno regionale di FIARC a Modena che ha visto la partecipazione di oltre 70 agenti.
Le varie riforme negli anni succedutesi, hanno modificato radicalmente il precedente sistema pensionistico degli agenti di commercio che ora è totalmente contributivo. La pensione viene calcolata in base ai contributi versati e l'età per accedervi si allontanerà sempre più. "Modifiche, le ultime, che hanno ulteriormente appesantito la contribuzione previdenziale, INPS ed Enasarco, con aumenti che in taluni casi hanno raggiunto il 41% dei ricavi – ha evidenziato Umberto Calizzani presidente provinciale e regionale della FIARC - La situazione adesso è tale che lo spazio per ulteriori interventi sugli agenti di commercio attivi è del tutto esaurito. Occorrono provvedimenti straordinari che incidano direttamente sull'attuale spesa pensionistica perché il cosiddetto sistema a ripartizione, non regge più. C'è necessità di trovare una via d'uscita prima di far esplodere un conflitto generazionale".
Per il prof. Michele Faioli, studioso ed esperto di previdenza sociale nonché coordinatore insieme al prof. Raitano del team di studio che ha realizzato la ricerca, è sulla tenuta del sistema previdenziale che occorre prestare attenzione. "Le preoccupazioni sono più che giustificate. In un sistema come quello italiano caratterizzato da un modello a ripartizione, con impostazione di promessa intergenerazionale delle tutele da garantire, l'attuale crisi economica incide in modo determinante sia sul lavoro che sostiene attualmente le pensioni, che quello futuro. A ciò si aggiunga che l'invecchiamento demografico della popolazione comporterà un aumento della spesa con la conseguenza che le entrate contributive non saranno sufficienti a coprire la domanda crescente paventando il collasso dell'equilibrio finanziario del sistema".
"La categoria degli agenti di commercio, nell'attuale situazione è tenuta a contribuire in modo obbligatorio, sia all'INPS, che all'ENASARCO. Da notare che "l'ENASARCO, così come gli altri enti previdenziali dotati di autonomia gestionale, è stato sottoposto dal decreto "Salva Italia" del 2011 al vincolo di equilibrio delle gestioni mediante bilanci tecnici volti a considerare un arco temporale di 50 anni. La ricerca dell'equilibrio finanziario nel medio-lungo periodo - ha precisato Faioli - per ENASARCO significherà esplorare soluzioni che colgono altresì le possibilità di estendere la platea degli iscritti all'obbligo di contribuzione o, ancora, quelle di modificare l'attuale assetto istituzionale, basato sulla ripartizione, trasformandolo in istituzione a capitalizzazione (tipo, fondo pensione/previdenza complementare). Nei sistemi a capitalizzazione per ciascun iscritto sono previste posizioni individuali, in cui l'ente annota i versamenti effettuati dalle ditte preponenti unitamente a tutti gli altri accrediti effettuati dagli iscritti. I fondi disponibili sono poi investiti secondo regole di prudenza definite dalla legge che tengono conto della finalità previdenziale e non speculativa dell'investimento".
"Ciò, con l'ulteriore peculiarità di un sistema di erogazione delle prestazioni sulla base di un modello di calcolo di tipo contributivo che tenga conto della contribuzione versata, della durata del periodo di versamento dei rendimenti ottenuti, al netto dei costi, con l'investimento sui mercati finanziari dei contributi versati. Aggiungo inoltre – ha poi continuato Faioli – che non sia da escludere la valutazione di una "reductio ad unum" del sistema ENASARCO, con confluenza consequenziale verso l'ente degli obblighi contributivi attualmente posti a favore dell'INPS. O, in alternativa, l'istituzione in INPS di una gestione speciale unica per gli agenti capace di assorbire ENASARCO, con estinzione contestuale del sistema ex d.lgs. 30 giugno 1994, n. 509".
"Questa ricerca – evidenzia Domenica Cominci presidente nazionale FIARC-Confesercenti - rappresenta un punto di partenza di un percorso che intendiamo affrontare insieme alle altre organizzazioni sindacali, alle forze politiche e parlamentari, affinché insieme si trovino soluzioni adeguate, pensando soprattutto alle nuove generazioni. Per superare le attuali difficoltà e dare alla nostra categoria un futuro pensionistico certo, dignitoso ed equo".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Mo)