L'ANCE, l'Associazione Nazionale Costruttori Edili l'ancia l'allarme: abbiamo toccato il fondo.
Le costruzioni stanno vivendo il momento più nero della loro storia: gli investimenti sono in caduta vertiginosa da 6 anni, i posti di lavoro persi hanno toccato quota 446 mila, se si considera l'indotto si arriva a quota 690 mila, come l'intera popolazione di Palermo, le imprese fallite sono 11.177.
Sono alcuni dei dati più salienti e drammatici dell'Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni, a cura del Centro Studi Ance, illustrati oggi dal presidente, Paolo Buzzetti e dal vicedirettore generale, Antonio Gennari, alla presenza del viceministro dell'Economia, Stefano Fassina.
"Siamo alla deindustrializzazione - ha dichiarato Buzzetti - bisogna immediatamente ridare credito alle famiglie e alle imprese e creare lavoro realizzando le opere pubbliche indispensabili. Bene ha fatto il Governo con questi primi provvedimenti – ha proseguito il presidente dei costruttori facendo riferimento agli ecobonus e alle semplificazioni per l'edilizia – ma bisogna avere piu' coraggio e immettere denaro con decisione sulle infrastrutture e la manutenzione del territorio".
Il viceministro Fassina ha affermato che dopo 5 anni di austerità nell'Eurozona il debito pubblico è aumentato di 30 punti percentuali: "non abbiamo centrato l'obiettivo di finanza pubblica per il quale sono state compiute azioni così pesanti in termini sociali". Fassina ha sottolineato, tuttavia, che con i primi tre decreti il governo ha fatto passi avanti per dare risposte alla grave emergenza del settore dell'edilizia. "Ovviamente bisogna andare avanti – ha concluso – e lavorare sul credito alle imprese e alle famiglie, ma siamo sulla strada giusta".