Il fatturato al consumo si conferma sui livelli 2019, superando di poco quota 75 milioni di euro. Crescono la materia prima lavorata, le produzione etichettate e il prodotto pre-affettato. La contrazione del canale horeca è compensata dalla crescita in GDO, dove il Salame Felino IGP è premiato nel libero servizio. L’83% delle esportazioni riguarda l’area UE. Cauto ottimismo per il 2021: si confida nella graduale riapertura di bar e ristoranti e nell’ulteriore crescita del segmento della marca del distributore.
L’offerta enogastronomica di Fidenza Village si arricchisce di una nuova esperienza: grazie a Signorvino, il Villaggio offre ai suoi ospiti un nuovo percorso di scoperta delle eccellenze vinicole e alimentari italiane.
Venerdì 12 febbraio ore 19, in diretta streaming, Giovanni Battista Mantelli, anima creativa di Venchi, terrà la masterclass “DREAMING CHOCOLATE”, guidando i partecipanti in una esclusiva degustazione di cioccolato per un 14 febbraio di dolcezza
Confronto, dialogo, avvio di nuove sinergie e progettualità: sono queste le parole chiave che tracciano il via ai lavori dell'Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano.
Il presidente Parma Quality Restaurants, Andrea Nizzi, esprime preoccupazione e sgomento sul futuro del comparto dopo l’ultimo decreto firmato dal Governo.
Appuntamento al Gastronomy Hub di Parma lunedì 21 dicembre, in diretta sulle pagine Facebook e YouTube dell’Associazione Gastronomi Professionisti.
Lo Chef Massimo Spigaroli ha ideato uno speciale panettone per l'Associazione Parma Per gli Altri. Il ricavato della vendita sarà devoluto al Progetto “Sale iodato” per migliorare la salute delle donne etiopi gravide e dei neonati.
La cifra, integrata da una donazione da parte della sezione parmense di AIS Emilia, è stata raccolta durante le cene benefiche “Parma incontra Bergamo” e “Parma incontra Genova”. Grazie a questo denaro, Emporio Solidale Parma, che aiuta attualmente 1.335 nuclei familiari, pari a oltre 4.600 persone, potrà aumentare il numero dei carrelli destinati alle persone bisognose e diversificare il paniere dei prodotti.
Disponibili in duplice versione, hanno validità di un anno e sono complete di elegante cofanetto che costudisce al suo interno una preziosa sorpresa.
Presentata la 66esima edizione della Guida Michelin Italia 2021: 26 nuovi indirizzi con una stella Michelin, 3 nuove 2 stelle e confermati gli 11 tristellati. Fa il suo debutto il nuovo pittogramma della Stella Verde che premia la sostenibilità in cucina.
Di Chiara Marando -
Anche in questo 2020 dalle tinte fosche sono arrivate nuove stelle e numerose conferme a illuminare il firmamento della ristorazione. Nella mattinata del 25 novembre la Michelin ha presentato la sua Guida Italia 2021. Una presentazione certamente diversa e insolita, svoltasi a porte chiuse, ma come sempre ricca di sorprese. Perché inutile negarlo, ogni anno gli annunci della “Rossa” sono quelli più attesi, tra dubbi, critiche e il misterioso fascino che aleggia intorno agli “invisibili” e tanto temuti Ispettori.
“È un anno molto particolare e carico di emozioni per tutti, abbiamo voluto fortemente essere qui a presentare la nostra Guida. E lo facciamo perché, nonostante tutto, l’Italia è andata avanti – spiega in apertura Marco Do, Responsabile Comunicazione Michelin Italia - I ristoranti hanno lavorato, anche in condizioni difficili, così come in condizioni difficili hanno lavorato i nostri ispettori. Quindi perché non dare risalto a tutto questo, la giusta visibilità e il merito a chi comunque non si è fermato?”.
Parole che esprimono la realtà di un’annata tutt’altro che normale, alla luce della quale la Michelin sottolinea “È noto che tra i 5 criteri di giudizio figura anche la costanza delle prestazioni nel tempo, ciò significa che non sarà un solo anno o una singola prova tavola a determinare cambiamenti sostanziali”.
Così ecco che questa 66esima edizione ha arricchito il suo ventaglio di nuove 1 stella, ma anche di 2 stelle, mentre il numero dei riferimenti presenti nell’empireo dei 3 stelle rimane invariato a 11.
Questi quindi i numeri: 26 nuove 1 Stella Michelin e 3 nuovi 2 Stelle Michelin. Salgono quindi a 371 i ristoranti stellati dislocati sul territorio italiano, con 323 una Stella, 37 due Stelle e 11 tre Stelle.
A questi si aggiungono 1 nuovo bib gourmand e 13 nuove Stelle Verdi. Quest’ultimo pittogramma fa il suo debutto e viene assegnato agli chef che promuovono una cucina più sostenibile.
LE STELLE VERDI 2021
Tra le 26 novità che hanno preso la prima stella in questo 2021, sedici sono under 35, quattro dei quali under 30.
NUOVI 1 STELLA MICHELIN
Sono tre le new entries che portano i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le 2 Stelle Michelin, a 37:
Ristorante D’O - San Pietro All’Olmo (MI), il regno di Davide Oldani che ha percorso nuove strade e spopolato con la sua “cucina pop”. Non solo, tanta è l’attenzione nei confronti dei giovani, della formazione e dei valori del territorio.
Ristorante Harry’s Piccolo – Trieste, dove la straordinaria cucina di Matteo Metullio racconta un riuscito incontro tra classicità e innovazione.
Santa Elisabetta – Firenze, dove a esprimersi ad altissimi livelli tra ricchezza di colori e fantasia è Rocco De Santis.
Come già detto, confermati gli 11 Tre Stelle Michelin che “valgono il viaggio”: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
Infine, in occasione della presentazione, sono stati conferiti anche premi speciali, 4 per la precisione:
Come sempre, purtroppo, c’è chi sale e chi scende. Anche in questo anno così particolare la Guida Michelin ha tolto qualche stella, glissando elegantemente sulle numerose chiusure che hanno caratterizzato gli ultimi mesi.
Quindi ecco chi non ha confermato la Stella Michelin: