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INTENSIFICATI NEL PERIODO DELLE FESTIVITA' DI FINE ANNO GLI INTERVENTI A TUTELA DEI CITTADINI-CONSUMATORI. SEQUESTRATI 400 CAPI DI ABBIGLIAMENTO CONTRAFFATTI, OLTRE 2500 PRODOTTI NON CONFORMI ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA PER I CONSUMATORI ED EFFETTUATI NUMEROSI CONTROLLI PRESSO RIVENDITORI DI ARTIFIZI/GIOCHI PIROTECNICI.

Seguendo gli input pervenuti dagli Organi centrali (Comando Generale della Guardia di Finanza e Ministero dell'Interno), anche in provincia di Modena, i finanzieri hanno incrementato, nel periodo delle festività di fine anno, le attività in strada, anche per garantire una maggiore percezione di sicurezza da parte della collettività.

L'attività di controllo economico del territorio posta in essere, pianificata valorizzando gli elementi informativi raccolti nel corso delle diverse e trasversali iniziative operative istituzionali e realizzata con l'obiettivo di assicurare una sempre maggiore tutela dell'economia regolare e della salute dei consumatori, ha consentito alle Fiamme Gialle di individuare e sequestrare circa 400 capi di abbigliamento di una nota griffe d'oltreoceano che, dagli approfondimenti esperiti in loco anche grazie all'ausilio di un perito all'uopo intervenuto, sono risultati essere artatamente contraffatti e prodotti da soggetti non autorizzati che, indebitamente, avevano riprodotto il marchio originale. Inoltre, nel corso dei controlli sono stati sequestrati oltre 2500 adattatori elettrici da viaggio non conformi agli standard di sicurezza minimi imposti dalla specifica normativa per la tutela dei consumatori; materiale elettrico dichiarato pericoloso dopo essere stato sottoposto a numerosi test di collaudo.

Gli ulteriori analoghi controlli esperiti dai finanzieri modenesi hanno consentito di accertare che, oltre al sequestro operato, dal 2013 erano stati acquistati e poi rivenduti altri 70.000 pezzi dello stesso materiale elettrico pericoloso, di cui circa 50.000 unità ceduti all'estero, condotta per la quale sono state contestate le specifiche violazioni previste dal vigente codice del consumo. Al termine delle operazioni di sequestro i responsabili sono stati segnalati alle competenti Autorità.

Infine, sono stati effettuati, in prossimità dei festeggiamenti di fine anno, numerosi controlli presso rivenditori di artifizi/giochi pirotecnici dai quali è emerso che i prodotti messi in vendita rispettavano gli standard di sicurezza per i consumatori richiesti dalle leggi vigenti. L'azione dei finanzieri di Modena testimonia concretamente come la Guardia di Finanza, attraverso l'esercizio delle tipiche funzioni di polizia economico-finanziaria, presidi sistematicamente il territorio al fine di garantire sia la tutela dei consumatori che degli stessi commercianti dalle forme di illegalità che danneggiano il sano tessuto economico locale e nazionale, anche in riposta alle esigenze, più generali, di sicurezza e giustizia richieste dai cittadini.

Pubblicato in Cronaca Modena
Giovedì, 04 Gennaio 2018 11:43

La Polizia tributaria di Bologna cambia nome

Guardia di Finanza di Bologna: Dal 1° gennaio 2018 il Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna assume la denominazione di «Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna».

A far data dal 1° gennaio 2018, il Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna ha assunto la denominazione di «Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna».

Il cambio di denominazione dei Nuclei di Polizia Tributaria del Corpo, in Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria, disposto con il D.Lgs. 29 maggio 2017 n.95, rappresenta l'ulteriore contributo al processo di cambiamento e innovazione da tempo intrapreso dal Corpo, e corrisponde alla sostanziale esigenza di adeguamento del dispositivo di contrasto ai fenomeni illeciti ai compiti effettivamente svolti dall'Istituzione, così come riconosciuti dal D.Lgs.vo 68 del 2001.

La Guardia di Finanza è infatti oggi una forza di polizia ad ordinamento militare a competenza generale in materia economica e finanziaria, posta a protezione e a difesa della finanza pubblica da tutte le forme di illegalità che recano pregiudizio alle entrate ed alle uscite del bilancio nazionale ed europeo, ed impegnata a prevenire e reprimere possibili infiltrazioni della criminalità nel sistema Paese.

All'assolvimento di tali delicati compiti sono chiamati, tra gli altri, i Nuclei di Polizia Economico Finanziaria, articolazioni operative dell'Istituzione che, in ambito provinciale, eseguono le investigazioni economico-finanziarie più complesse.

Per la realtà felsinea, il "Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna" è chiamato ad operare non solo nella città metropolitana ma, sui fenomeni di illegalità più gravi e insidiosi, anche in ambito regionale, attraverso azioni che privilegiano il ricorso a moduli operativi e di indagine propri di un organo di polizia.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Nell'ambito della vigilanza effettuata dalla Guardia di Finanza per la tutela della salute pubblica, i Finanzieri della Tenenza di Correggio, su disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, hanno proceduto alla perquisizione locale di un magazzino gestito da una società con sede in Campagnola Emilia (RE), operante nel settore del commercio di prodotti alimentari ed articoli di profumeria.

Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro oltre 3.000 confezioni di prodotti cosmetici (creme) e farmaceutici, in quanto contenenti principi attivi di sostanze considerate pericolose per la salute ovvero classificate quali "farmaci" non autorizzati dall'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) all'immissione in commercio.

Il responsabile, un cittadino extracomunitario di anni 47, già deferito all'Autorità Giudiziaria, dovrà rispondere dei reati di detenzione per la vendita di prodotti pericolosi per la salute pubblica e/o non commercializzabili.

L'operazione delle Fiamme Gialle reggiane a tutela della salute pubblica assume particolare rilievo, soprattutto in considerazione della concomitanza con le prossime festività Natalizie, durante le quali, come noto, la commercializzazione di prodotti subisce un generalizzato e sensibile impulso.

Oltre 280.000 articoli pericolosi o con false etichettature sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bologna tra cui, migliaia di giocattoli e addobbi natalizi. Questo il bilancio di un duplice intervento effettuato dai Finanzieri del II Gruppo di Bologna che hanno individuato due esercizi commerciali all'ingrosso situati rispettivamente a Bologna e Castelmaggiore (BO), gestiti da due imprenditori di origine cinese, dove venivano venduti migliaia di prodotti senza alcuna indicazione circa i dati dell'importatore, la presenza di materiali o sostanze pericolose, le modalità di smaltimento e, non da ultimo, le precauzioni d'uso di sicurezza.

Ingente inoltre il sequestro di materiale elettrico e di dispositivi elettronici, anche per la cura della persona, tutti articoli sprovvisti della etichettatura di conformità oltreché della certificazione della qualità del prodotto.

Diverse le irregolarità riscontrate dai militari della Guardia di Finanza: violazione delle norme in materia di sicurezza dei giocattoli, false certificazioni di conformità e violazioni al codice del consumo.

Entrambi i soggetti sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Bologna per le relative sanzioni amministrative. L'operazione rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti in vista dell'approssimarsi delle festività Natalizie, finalizzato al monitoraggio nell'intera provincia degli esercizi commerciali che pongono in vendita giocattoli per bambini e addobbi natalizi a tutela dell'economia legale e finalizzate a preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell'Unione Europea.

Pubblicato in Cronaca Emilia

GUARDIA DI FINANZA, operazione "UNDERLI©ENSING 3" contro il software pirata: denunciati 62 responsabili e sequestrati prodotti software o hardware illecitamente utilizzati, per oltre 7 milioni di euro.

Roma, 01 dicembre 2017. Si è conclusa in questi giorni l'operazione di contrasto alla pirateria del software denominata UNDERLI©ENSING 3, coordinata dal Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza.

Le Fiamme Gialle hanno eseguito in contemporanea 121 ispezioni, presso le sedi di altrettante società dislocate sull'intero territorio nazionale, finalizzate al riscontro della regolare detenzione e utilizzo dei software impiegati nell'ambito delle varie attività economiche.

In ogni team operativo messo in campo dai Reparti territoriali, erano presenti gli "specialisti" della Guardia di Finanza, qualificati "C.F.D.A. - Computer Forensics Data Analysis", esperti nell'esaminare e rilevare anche i contenuti più remoti e nascosti nelle memorie virtuali dei supporti informatici.

Al termine delle ispezioni, sono state riscontrate diverse modalità di commissione delle violazioni: dalla più comune forma di pirateria informatica - l'underlicensing, ossia l'installazione di un software su un numero maggiore di "macchine" rispetto a quello previsto dalla licenza - al crack, cioè l'utilizzo di programmi illegali che, generando una chiave o codice di attivazione, permettono la conversione di una versione "trial/home" ad una versione "completa/professional", fino a casi di mislicensing, ossia l'uso inappropriato della licenza o del contratto acquistati, come ad esempio l'impiego imprenditoriale di un software in versione "education".

Nel complesso sono stati denunciati 62 responsabili. In alcuni casi, inoltre, in aderenza alle prescrizioni contenute nel decreto legislativo n. 231 del 2001, è stata contestata anche la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per i reati commessi nel loro interesse dagli amministratori aziendali.

Nonostante i frequenti (e spesso anche maldestri) tentativi di cancellare i programmi illegali dai computer, anche a pochi istanti dall'avvio dell'ispezione, nella vana speranza di nascondere le responsabilità, grazie alle tecniche investigative e di controllo forense sviluppate dai militari è stato possibile sequestrare oltre 900 programmi per elaboratore privi di regolare licenza e più di 350 apparati hardware, tra computer e hard-disk.

Il valore di mercato delle licenze relative ai software sequestrati si aggira intorno ai 7,5 milioni di euro.

In proposito si rileva come uno studio, diffuso lo scorso anno a livello mondiale dalla Global Software Survey di BSA, abbia assegnato all'Italia un tasso di pirateria in calo intorno al 45%, ma ancora fra i più elevati dell'Europa Occidentale (in cui ad es. la Francia si situa al 34%, Germania e Regno Unito al 22%, a fronte una media dell'intera area pari al 28%).

Per il reato di violazione della proprietà intellettuale la normativa vigente nel nostro Paese (la legge n. 633 del 1941) prevede, in aggiunta alla violazione penale, anche una contestazione di natura amministrativa pari al doppio del valore di mercato del software illecitamente utilizzato.
Pertanto, sono state contestate ai titolari delle imprese utilizzatrici dei software piratati, sanzioni amministrative pari a circa 15 milioni di euro.

L'operazione UNDERLI©ENSING 3 sottolinea l'attenzione rivolta dalla Guardia di Finanza alla tutela del diritto d'autore connesso ai prodotti informatici. I risultati dell'ultimo triennio vanno dai circa 300 software illegali sequestrati nel 2015, agli oltre 1600 programmi nel 2016.

Nei primi 10 mesi di quest'anno sono stati oltre 1000 i software illecitamente installati o utilizzati riscontratati nel corso delle attività di servizio.

L'operazione "UNDERLI©ENSING 3" ha preso forma nell'ambito della mission della Guardia di Finanza in tema di tutela degli IP rights, identificata con l'espressione "sicurezza partecipata", consistente nella collaborazione sinergica tra Istituzioni, Forze di Polizia e titolari dei diritti che trovano nel S.I.A.C. – il Sistema Informativo Anti-Contraffazione (https://siac.gdf.it), gestito dal Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale, il punto di raccordo fra queste realtà.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Giovedì, 30 Novembre 2017 11:02

Vendita illegale "online" di medicinali

Oscurati 128 siti web con server in USA, Gran Bretagna, Russia, Ucraina e Malesia. In alcuni casi utilizzati anche i "Bitcoin". 

Operazione del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, unità delle Fiamme Gialle specializzata nelle investigazioni tecnologiche, che, dopo un attento monitoraggio della Rete, ha portato all'individuazione di n. 128 siti web esteri, situati principalmente in Usa, Gran Bretagna, Russia, Ucraina e Malesia, ma che effettuano operazioni commerciali in Italia, ove sono posti in vendita medicinali online soggetti a prescrizione medica.

Oltre cinquanta i siti che vendono farmaci destinati a risolvere patologie fisiche (Sildenafil, Viagra), una quarantina quelli dediti alla commercializzazione di farmaci con composti anabolizzanti (Dianabol, Stanozol, Boldenodrol), ulteriori risorse web che promuovevano la vendita di farmaci eutanasici (Nembutal, Barbital) o contenenti sostanze oppiacee (Fentanil, Bromadol, Roxicodone).

L'analisi delle vetrine virtuali esaminate ha permesso di riscontrare, in alcuni casi, la possibilità di operare pagamenti in Bitcoin, la valuta virtuale che consente l'effettuazione di transazioni finanziarie in forma anonima.

L'operazione di servizio del Nucleo Speciale, che si inquadra nella più ampia azione di monitoraggio che il Corpo svolge a margine del Progetto Pangea di Interpol, effettuata con il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma – Procuratore Aggiunto Dott.ssa Nunzia D'Elia - ha permesso di riscontrare condotte di reato previste dagli agli artt. 112 quater ed 147, comma 4 ter del DLgs. 24 aprile 2006, n. 219, puniti con la reclusione da sei mesi a due anni. T ali norme sanzionano la messa in vendita al pubblico, abusivamente, di medicinali soggetti a prescrizione medica, attraverso i servizi a distanza della società dell'informazione.

I siti web sono stati sottoposti a sequestro preventivo (ex art. 321 c.p.p.) dalla Procura della Repubblica di Roma, inibendo così la vendita.

L'acquisto di medicinali al di fuori dei circuiti ufficiali pone in serio rischio la salute degli utilizzatori di tali prodotti poiché non sono certificati dalle strutture sanitarie a ciò deputate e possono risultare alterati o modificati rispetto agli originali, oppure contenenti percentuali di principio attivo non autorizzate nel nostro Paese. Senza dimenticare che tale attività finisce, poi, per finanziare le organizzazioni criminali.

Contrasto all'abusivismo commerciale: tra gli espositori di "Modena benessere 2017" scoperto un commerciante evasore totale dal 2000. 

Modena 28 novembre 2017 - Nella rete dei controlli eseguiti dai finanzieri di Modena è incappato un sessantenne trovato a vendere abusivamente capi di abbigliamento ed altri accessori presso la manifestazione fieristica "Modena Benessere" svoltasi nel comune geminiano lo scorso week end.

Già da tempo la Guardia di Finanza modenese, anche in risposta a segnalazioni pervenute da cittadini e/o associazioni di categoria in ordine a situazioni di irregolarità relative a fenomeni di commercio abusivo e di lavoro nero presenti nel tessuto economico locale, ha avviato specifiche e strutturate misure di contrasto volte a garantire una sempre maggiore tutela dell'economia legale, pianificando ed intensificando le attività di controllo economico del territorio. Attività che, per il forte richiamo di avventori ed il conseguente interesse a realizzare ingenti guadagni da parte di possibili venditori abusivi, sono estese anche ai grandi eventi fieristici che sono promossi nel capoluogo.

E in tale contesto, nel pomeriggio di sabato 25 novembre u.s., nel corso di una tipica attività d'Istituto a contrasto del sommerso da lavoro, i finanzieri del Gruppo di Modena hanno individuato presso i padiglioni del "Modena Benessere" un venditore di capi di abbigliamento privo del misuratore fiscale che, nella circostanza, si dichiarava titolare dell'omonima ditta individuale. Dai successivi approfondimenti esperiti in loco, le fiamme gialle modenesi scoprivano che la Partita Iva utilizzata dal "commerciante" era in realtà ricollegabile all'attività di agente in commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco, per la quale il soggetto in questione non aveva mai presentato alcuna dichiarazione fiscale dal 2000 ed era già stato sottoposto a procedura fallimentare nel 2003.

In ragione dell'accertata situazione di abusivismo commerciale, i militari hanno, da subito, proceduto ad interrompere la reiterazione della condotta illecita, ad inventariare tutti i beni nella disponibilità del medesimo, nonché ad indentificare una donna di nazionalità italiana, dichiaratasi sua collaboratrice, che assisteva i vari clienti, la cui posizione è in corso di approfondimento.

L'azione dei finanzieri di Modena testimonia concretamente come la Guardia di Finanza, attraverso l'esercizio delle tipiche funzioni di polizia economico-finanziaria, presidi sistematicamente il territorio al fine di garantire la tutela sia dei consumatori che degli stessi commercianti da tutte quelle condotte di illegalità e di abusivismo che danneggiano il tessuto economico locale e nazionale e che alterano le condizioni di libera concorrenza con gravi conseguenze per l'intera collettività.

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L'ennesima campagna di controlli sulla regolarità dei contratti di locazione in zona GAD svolta dalle Fiamme Gialle ferraresi nel corrente mese di novembre ha visto l'esecuzione di controlli mirati svolti in una ventina di appartamenti situati sia all'interno del Grattacielo che nell'area di via Oroboni e strade limitrofe.

Tali controlli, svolti con la proficua e fattiva partecipazione di unità cinofile del Comando Provinciale di Ravenna e con la collaborazione di agenti del Corpo della Polizia Municipale ferrarese, hanno condotto:
- alla scoperta di sei appartamenti (uno di proprietà di un cittadino di nazionalità pachistana e gli altri di proprietà di cittadini ferraresi) tutti locati in nero a cittadini extracomunitari;
- all'individuazione di un appartamento di proprietà di un cittadino ferrarese, locato con contratto a una donna di nazionalità nigeriana, occupato da quattro prostitute nigeriane, due delle quali clandestine e una immediatamente destinataria di un decreto di espulsione emesso dalla locale Prefettura;
- alla scoperta di circa 1,5 etti di sostanza stupefacente marijuana occultata in una intercapedine del vano scala della Torre A del Grattacielo.

Per quanto riguarda i risultati nell'ambito dell'evasione immobiliare, la metodica attività delle Fiamme Gialle, nonostante le difficoltà connesse alla ricostruzione delle basi imponibili – difficoltà dovute all'impossibilità, nella maggior parte dei casi, di ricostruire i periodi di locazione in nero, irregolare o in sub-affitto - ha condotto nel corso degli ultimi 2 anni, nel contesto dell'esecuzione di circa 180 controlli, all'individuazione di redditi non dichiarati per ca. 300mila euro e all'erogazione di sanzioni pecuniarie complessive (soprattutto relative all'omessa registrazione dei contratti di locazione e all'omessa comunicazione di cessione di fabbricati) per ca. 200,00 euro.

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La Guardia di Finanza di Reggio Emilia individua il centro di stoccaggio dei venditori ambulanti abusivi. Perquisizioni e maxi sequestro a Sant'Ilario d'Enza. Solo due giorni fa un altro sequestro a Brescello.

Un centinaio di borsoni pieni di pelletteria e abbigliamento già pronti per essere consegnati ai "vu cumprà" che dovevano porre in vendita la merce alle fiere di San Prospero e Santa Caterina.

Un'operazione a vasto raggio e con risultati importanti, quella conclusa proprio alla vigilia delle fiere di San Prospero e di Santa Caterina, dal Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che ha consentito di togliere dal mercato circa 1.000 tra capi di abbigliamento e accessori di prestigiose griffe, i quali, se immessi sul mercato, avrebbero consentito di realizzare profitti illeciti per oltre 30.000 euro.

Come di consueto, nei giorni che precedono la fiera di San Prospero, patrono di Reggio Emilia, allo scopo di prevenire il commercio ambulante abusivo, la Guardia di Finanza reggiana, ha incentivato le attività di controllo economico del territorio e l'attività di intelligence allo scopo di individuare i traffici illeciti di merci contraffatte. In effetti l'odierna operazione si inquadra nello stesso filone investigativo che ha portato al sequestro, appena due giorni fa in località Brescello e sempre a cura del Gruppo Guardia di Finanza di Reggio Emilia, di altra ingente partita di merci recanti marchi contraffatti, del valore di circa 10.000 euro.

Le pattuglie dislocate sul territorio e le investigazioni su soggetti sospetti hanno indotto i Finanzieri del Gruppo di Reggio Emilia a concentrare la loro attenzione a Sant'Ilario d'Enza e la successiva irruzione in un'abitazione adibita a deposito ha consentito di individuare quantitativi ingenti di merce, tutta recante marchi contraffatti.

25 portafogli, 20 pochette, 130 borsette, 55 piumini, 230 paia di scarpe, 70 paia di occhiali oltre a centinaia di cinte, maglie, pantaloni, accessori di vario genere, delle più prestigiose griffe (PRADA, BURBERRY, GUCCI, LOUIS VITTON, FENDI, ARMANI, NIKE, ADIDAS, DIOR, ecc.) erano infatti stipati all'interno di borsoni, pronti per essere presi in consegna da venditori ambulanti che dovevano porli in vendita in occasione degli imminenti eventi fieristici di Reggio Emilia, Guastalla e Scandiano.

Il tipo di materiale e le modalità di custodia inducono a ritenere che lo stesso materiale, se posto in commercio, poteva essere altresì nocivo alla salute, essendo carente dei più elementari standard prescritti in tema di sicurezza dei prodotti.

All'interno dell'abitazione – deposito, due cittadini di origini senegalesi erano intenti al confezionamento dei borsoni e, con ogni probabilità, essi stessi avrebbero curato la commercializzazione del materiale. Entrambi sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per la detenzione di merci recanti marchi contraffatti.

Uno di essi, un 24enne sprovvisto di documenti, aveva ricevuto diniego dello status di rifugiato ma, avendo fatto ricorso avverso tale provvedimento, è in attesa della definizione della sua posizione; mentre l'altro, ancora minorenne, è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna e non si esclude l'affidamento ai servizi sociali.

Tutto il materiale è stato sequestrato e posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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GDF REGGIO EMILIA: SEQUESTRATI PRODOTTI CONTRAFFATTI PER UN VALORE DI OLTRE 10.000 EURO. Nell'imminenza di vari eventi fieristici che interesseranno la provincia reggiana, come la "Festa di San Prospero", patrono di Reggio Emilia, e la "Fiera di Santa Caterina" in Scandiano (RE) e Guastalla (RE), che richiamano tradizionalmente molte persone nelle vie dei rispettivi centri cittadini, la Guardia di Finanza ha predisposto una serie di attività operative di controllo economico del territorio volte ad individuare e sequestrare forniture di merci illegali, in quanto recanti marchi contraffatti, destinate a commercianti abusivi intenzionati a porle in vendita proprio nel corso della predette ricorrenze.

La capillare attività delle pattuglie del Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha condotto ad individuare e sequestrare, in località Lentigione – Brescello (RE), una partita di prodotti contraffatti costituiti da accessori per l'abbigliamento (in particolare borse, borselli, occhiali, custodie per occhiali e scarpe) di note griffe, tra le quali "Prada", "Gucci" e "Armani Jeans".

Il responsabile, trentaduenne, di origini senegalesi, all'atto del controllo ha tentato, ma invano, una precipitosa fuga; fermato dai Finanzieri, è stato identificato e segnalato all'Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione, detenzione e vendita di prodotti recanti marchio contraffatto.

Si stima che il materiale sequestrato, una volta immesso sul mercato, avrebbe garantito incassi per oltre 10.000 euro. La tutela dei consumatori e dell'economia legale costituisce obiettivo prioritario della Guardia di Finanza, che continuerà ad operare un continuo, costante e capillare controllo economico del territorio.

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Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia