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Parma, 19 Settembre 2018 – A poco più di un anno dalla sua nomina alla guida della rinnovata Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po che oggi, a seguito della recente riforma di accorpamento, governa un Distretto Idrografico superiore ai 87mila Km quadrati dalla Val d'Aosta alle Marche, il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale Meuccio Berselli è stato nominato nel ristretto Comitato di Indirizzo dell'Osservatorio dei Contratti di Fiume del Ministero dell'Ambiente.

Oltre a Berselli, nell'organismo che si occupa della programmazione strategica e condivisa da soggetti pubblici e privati del territorio, sono entrati a far parte altri 6 membri in rappresentanza delle istituzioni, dicastero e delle regioni come Piemonte, Lombardia e Veneto in cui i contratti di fiume si stanno ritagliando ruolo di evidenza nella programmazione idraulica territoriale.

"Il Contratto di Fiume – ha commentato il Segretario Berselli - è uno strumento straordinario che il Ministero dell'Ambiente sta valorizzando in modo intelligente e utile. L'accordo sul territorio infatti concerta le esigenze delle comunità con quelle ambientali ed ha diverse funzioni molto rilevanti come mitigare il rischio idrogeologico, migliorare la qualità ed il bilancio idrico, riqualificare e tutelare l'ambiente e il paesaggio, valorizzare il territorio migliorandone accessibilità e fruibilità complessiva, rigenerare la componente socio-economica del bacino idrografico, informare, formare e coinvolgere i cittadini nei processi decisionali".

Emilia Centrale, ecco cosa è stato fatto nei 31 mesi di Commissariamento straordinario. Alla vigilia delle elezioni il Commissario uscente Franco Zambelli traccia il bilancio delle azioni portate a termine a beneficio del territorio reggiano e modenese. Rifacimento dell'impianto di Mondine dopo il sisma, apertura della prima centrale idroelettrica a Castellarano, nuovo piano di classifica degli immobili e soprattutto l'eccellente progetto di riutilizzo delle acque reflue che regalano all'agricoltura 5 milioni di metri cubi di risorsa idrica in più. E tanto altro...

Reggio Emilia – Mercoledì 19 Settembre 2018 – E' un bilancio operativo di tutto rispetto, andato oltre ogni più rosea previsione, quello che il Commissario regionale Franco Zambelli, approdato oltre 30 mesi fa alla guida della Bonifica dell'Emilia Centrale, traccia al termine del suo incarico di governo straordinario dell'ente.

A pochi giorni dalle elezioni consortili per il rinnovo delle cariche istituzionali che si svolgeranno la prossima settimana (da lunedì 24 Settembre al 30 Settembre 2018) con un regolamento statutario - recentemente approvato dal Consorzio - più stringente e selettivo rispetto a quello precedente, Zambelli - insieme al direttore generale Domenico Turazza - guarda con soddisfazione all'intenso periodo trascorso negli uffici della bonifica e soprattutto alle cose concrete realizzate.

Un impegno - quello svolto con dedizione dal Commissario bolognese - che ha visto un'attività incessante su tutti i fronti da parte di tutto lo staff del Consorzio che ha portato a termine opere di rilievo e ammodernamento a beneficio di tutta la comunità e i produttivi, ma pur sempre molto delicati, equilibri economici del comprensorio gestito che si estende per 314mila ettari tra le province di Reggio, Modena e Mantova. Nella lunga e articolata lista delle opere concluse in tempi rapidi si evidenziano in particolare tra le altre: la risistemazione e ripristino potenziato del funzionamento dell'impianto strategico di Mondine danneggiato dal sisma emiliano, il contributo decisivo al Tavolo tecnico per la crisi irrigua in Val d'Enza a causa della siccità a cui il Consorzio ha fornito straordinari elementi tecnici aggiornati sui fabbisogni irrigui e sulle possibili soluzioni praticabili, il nuovo regolamento irriguo per le imprese del territorio, il nuovo statuto elettorale, l'ultimazione e attivazione della centrale idroelettrica sul Secchia a Castellarano insieme al Gruppo IREN e per ultimo, ma non certo per rilevanza, il progetto per il riutilizzo delle acque reflue di Reggio Emilia a Mancasale che assicura 5 milioni di metri cubi in più al comparto agricolo del comprensorio; un progetto già operativo che viene citato come esempio da emulare anche in grandi realtà metropolitane del paese. Oltre a queste opere ultimate naturalmente va segnalata la quotidiana azione dell'ente contro il dissesto idrogeologico nell'Appennino e nell'area pedemontana e il progetto di riqualificazione fluviale degli alvei e delle aree circostanti ai rii minori.

Insomma il quadro si presenta come molto colorito in grado di offrire ai nuovi amministratori una macchina oliata a dovere capace di affrontare anche le prossime sfide più ambiziose per la difesa e lo sviluppo del territorio gestito sotto il profilo idraulico. " Sono molto soddisfatto di quanto fatto in questi mesi – ha commentato il Commissario Zambelli – è stata davvero una esperienza straordinaria a contatto con le esigenze primarie delle comunità di questa terra che ho imparato ad amare. Vado fiero di molte cose realizzate, ma su tutte mi preme ribadire la concertazione e la trasparenza con i consorziati, i portatori di interesse, le amministrazioni ed in particolare con le associazioni agricole con cui ho intessuto un rapporto costante e pragmatico. Oltre a questo le due emergenze, quella dell'alluvione a Lentigione e la siccità epocale del 2017, mi hanno regalato ulteriore consapevolezza e ricchezza di rapporti umani che conserverò nel tempo". In occasione dell'incontro presso la sede del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale anche il Direttore Generale Domanico Turazza ha espresso un sentito ringraziamento al Commissario: "Quella di Franco Zambelli – ha detto il direttore – è stata una guida sapiente e concreta. Tanti interventi sono stati realizzati, molti ultimati altri innovativi già avviati, in un percorso virtuoso che ci ha consentito di completare un'azione forte a servizio e beneficio del nostro comprensorio oggi più esteso e quindi bisognoso di opere e cure costanti di manutenzione".

 

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Editoriale: - Ci mancava solo l'intervento dell'ONU - Lattiero caseari. Perde il burro e il latte spot. - Cereali e dintorni. Le reazioni dei mercati post USDA - Uova fresche, allerta del ministero della salute per la salmonella -

SOMMARIO Anno 17 - n° 37 16 settembre 2018
1.1 editoriale
Ci mancava solo l'intervento dell'ONU.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Perde il burro e il latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Le reazioni dei mercati post USDA
4.1 salone del gusto Il "Parmigiano" a "terra Madre Salone del Gusto"
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato interno in via di stabilizzazione e estero ancora incerto.
6.1 sicurezza alimentare Uova fresche, allerta del ministero della salute per la salmonella
7.1promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

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