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Le iscrizioni si chiudono il 6 maggio. 90 vini selezionati nel 2013 -

 

Reggio Emilia, 2 maggio 2014 -

E’ scattato il conto alla rovescia per le imprese che intendono partecipare alla nuova edizione del Concorso enologico “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco”. Scadono, infatti, martedì 6 maggio i termini per l’iscrizione all’appuntamento annuale proposto dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per valorizzare e promuovere la miglior produzione di lambrusco: una rassegna che nel 2013 ha visto in selezione finale ben 90 vini (l’esatta metà erano reggiani), protagonisti al Vinitaly nei primi giorni di aprile e, ora, pronti per essere esposti e degustati al Cibus di Parma (5-8 maggio).

Il Concorso enologico “Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco”, giunto alla quinta edizione, è patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed è dedicato alle aziende produttrici di Lambrusco delle province di Reggio Emilia, Modena, Mantova e Parma, alle quali è offerta l’opportunità di veder premiato il loro impegno sulla qualità delle produzioni, che saranno poi presentate alle più prestigiose rassegne agroalimentari internazionali. Tra queste spicca, per il 2014, il SIAL di Parigi, il salone leader mondiale dell’agroalimentare in programma nell’ottobre 2014 nella capitale francese. 

Le operazioni di selezione si svolgeranno dal 22 al 23 maggio presso la sede della Camera di commercio di Reggio Emilia a Mancasale; saranno curate da commissioni formate per pubblico sorteggio e composte da 6 tecnici, di cui almeno 4 residenti in Emilia, e da 1 sommelier, sempre in base al metodo di valutazione “Union Internationale des Oenologues”. 

Il concorso riguarda tre categorie di vini: Vini Lambrusco frizzanti a denominazione di origine controllata (Dop), Vini Lambrusco frizzanti designati con indicazione geografica tipica (Igp) e Vini Lambrusco spumanti a denominazione di origine controllata (Dop).  

La proclamazione ufficiale dei vini premiati è prevista per fine giugno. 

 

Per iscrizioni e informazioni: www.concorsolambrusco.it o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

 

Si apre venerdì il Monterosso Val d’Arda Festival, una tre giorni ricca di eventi, dal 25 al 27 aprile, per celebrare e conoscere il Monterosso, vino tipico della Val d’Arda, protagonista dell’omonimo festival che vede unirsi un intero territorio sotto la rocca merlata di Castell’Arquato. 

 

Piacenza, 22 aprile 20145 -

 

La rassegna, organizzata da Avis di Castell’Arquato ed associazione culturale La Goccia, in collaborazione con la Provincia di Piacenza, Comuni di Castell’Arquato, Lugagnano, Alseno, Vernasca, Carpaneto e Gropparello, Regione Emilia Romagna, Associazione Italiana Sommeliers di Piacenza, la Fisar di Piacenza e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino di Piacenza, prevede un programma denso di appuntamenti tutti legati al vino ed a questo tipico prodotto locale, storicamente apprezzato dal grande pubblico. Fu, infatti, il pontefice Paolo III Farnese, ad apprezzarne i leggeri sentori ed a “pubblicizzarli” nelle corti rinascimentali del Cinquecento italiano: 

Castell’Arquato fa vini perfettissimi e in gran pregio che è un gran peccato che questa collina non sia tutta vigna, che qui sono di così delicati vini quanto sia in tutta la Lombardia, tanto rossi quanto bianchi. Et qui afferma sua beatitudine si forniva per il suo viaggio anche che fosse a Ferrara e a Bologna” scriveva il cantiniere del pontefice. 

E proprio a Paolo III, ed alla sua venuta a Castell’Arquato, in visita alla figlia e Signora del borgo nel 1541, sarà dedicato il giorno di chiusura della manifestazione, domenica 27 aprile, quando nella piazza municipale si rievocherà, con i costumi storici, la sua presenza. 

Il calendario prevede incontri tematici sul vino, degustazioni di prodotti locali, intrattenimento musicale, mostre d’arte dedicate al vino ed alle etichette antiche. 

Per l’occasione molte aziende agroalimentari del territorio parteciperanno con i propri prodotti o addirittura aprendo le porte delle aziende per assaggi e degustazioni mirate e guidate da esperti. Il programma completo è visionabile sul sito del festival: www.festivalmonterosso.it.

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Per il primo anno all’appuntamento di Veronafiere, la cantina di Guiglia ha attirato l’attenzione di importatori italiani e esteri presentando alcune tra le sue etichette più significative -

 

Modena, 22 aprile 2014 –

Interesse e curiosità al Vinitaly 2014 per l’interpretazione di Lambrusco e Pignoletto firmata TerraQuilia. L’azienda vitivinicola di Guiglia, nel corso della 48esima edizione dell’appuntamento di Veronafiere, ha illustrato il processo produttivo che caratterizza la sua produzione, il Metodo Ancestrale.

 

La cantina, presente nell’area espositiva della F.I.V.I. - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, ha presentato alcune etichette del proprio catalogo vini, che sono state degustate e apprezzate da un pubblico di visitatori e importatori, sia italiani che esteri. Si tratta del Falconero Zero Lambrusco dell’Emilia IGT e de L’Ancestrale Nativo Bianco dell’Emilia IGT, frizzanti secchi a Metodo Ancestrale, e il Falconero Lambrusco Selezione 24 mesi, vino a rifermentazione naturale in bottiglia con sedimento realizzato con il medesimo processo produttivo.

 

Il Metodo Ancestrale è un sistema che grazie all’utilizzo di tini a temperatura controllata permette di rallentare e infine bloccare la fermentazione, conservando un contenuto di zuccheri sufficiente a garantire la ripresa della stessa dopo l’imbottigliamentosenza ulteriori aggiunte di zuccheri e lieviti. Tutti i vini frizzanti di TerraQuilia sono rifermentati in bottiglia secondo questo metodo; ad essi si affiancano inoltre vini frizzanti e spumanti denominati “Zero” nei quali, dopo una maturazione di diversi mesi sui lieviti indigeni, il sedimento viene eliminato mediante sboccatura “à la volée”.

 

“La nostra prima volta al Vinitaly è stata sicuramente una esperienza positiva – spiega Romano Mattioli, titolare di TerraQuilia – in linea con le nostre aspettative, soprattutto considerando il fatto che per questo anno abbiamo deciso di appoggiarci allo spazio espositivo della F.I.V.I. anziché partecipare con uno stand proprio. Domenica pomeriggio, momento in cui abbiamo avuto l’opportunità di presentare i nostri vini e il nostro metodo produttivo, siamo riusciti ad attirare l’interesse di alcuni importatori italiani e inglesi”.

 

Situata sulle colline di Guiglia, in provincia di Modena, TerraQuilia nasce dieci anni fa per volere dell’imprenditore Romano Mattioli. I vigneti TerraQuilia si estendono su un terreno misto di argilla e sasso arenario a 450 metri sul livello del mare, nelle vicinanze del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, massima espressione di un micro territorio incontaminato perfettamente in sintonia con la filosofia produttiva della cantina, che concluderà quest’anno il processo di conversione in azienda biologica avviato nel 2012.

 

Per maggiori informazioni: www.terraquilia.it 

(Fonte: Ufficio Stampa TerraQuilia c/o Fruitecom)

 

Il salone internazionale dei vini e dei distillati, ha confermato che, nonostante la crisi, il Lambrusco resta uno dei vini più apprezzati e richiesti sui mercati internazionali -

 

Modena, 11 aprile 2014 -

Anche la 48 esima del Vinitaly ha regalato soddisfazione alle cantine modenesi aderenti a Confcooperative. Il salone internazionale dei vini e dei distillati, chiuso mercoledì 9 aprile a Veronafiere, ha confermato che, nonostante la crisi, il Lambrusco resta uno dei vini più apprezzati e richiesti sui mercati internazionali. Sono positivi, pertanto, i commenti delle quattro cantine aderenti a Confcooperative Modena, le quali lavorano il 60 per cento dell'uva coltivata in provincia di Modena.

«Il padiglione dell'Emilia-Romagna e, in particolare, lo stand dei Consorzi dei lambruschi modenesi e reggiani, ha registrato una forte affluenza di pubblico – conferma Carlo Piccinini, vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara – Abbiamo parlato con molti operatori stranieri, soprattutto extraeuropei, interessati a promuovere il Lambrusco nei loro Paesi». «Dopo il ProWein di Duesseldorf, anche il Vinitaly ha confermato il grande interesse per il Lambrusco – dichiara Matteo Torelli, export manager della Cantina Formigine Pedemontana – Abbiamo allacciato rapporti con importatori svizzeri, della Repubblica Ceca, Corea del Sud e Vietnam; si tratta di operatori specializzati che riconoscono la qualità dei nostri prodotti. Continua, poi, il successo del Lambrusco in Giappone, paese nel quale vanno bene il Grasparossa secco e il Pignoletto». «Il Vinitaly è sempre una bella vetrina per il Lambrusco – aggiunge Fabrizio Amorotti, della Cantina Settecani di Castelvetro – Ci conoscono e apprezzano dalla Spagna al Messico al Giappone, anche se abbiamo il problema del prezzo. Per questo dobbiamo spiegare bene le differenze tra i prodotti e far capire agli operatori stranieri che le nostre zone garantiscono il massimo della qualità. Ci chiedono il Lambrusco anche enoteche toscane e lombarde». «Anche per la nostra cantina Vinitaly ha avuto un esito positivo – conclude Villiam Friggeri, direttore della Cantina S. Croce di Carpi – Non sono mancati i contatti con agenti interessati sia al mercato nazionale che ai mercati esteri. La formula che riteniamo vincente per il Lambrusco è l’adesione congiunta delle cantine emiliane che, sotto il patrocinio dei Consorzi del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia, ha permesso a molti visitatori, grazie a un clima accogliente e professionale, di conoscere, degustare e apprezzare liberamente senza limitazioni i nostri Lambruschi nelle loro più differenti proposte territoriali e qualitative».

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

 

Un percorso tra le vie cittadine degustando piatti di chef stellati accompagnati dai migliori vini dei Colli di Parma proposti dai sommelier.

 

Parma, 11 aprile 2014 -

Domani, sabato 12 aprile e domenica, nel centro di Parma le eccellenze gastronomiche del territorio saranno protagoniste. Arriva l'edizione di esordio di "Ingrediente Parma", in cui Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello saranno elaborati ed interpretati da nove chef stellati, affiancati dagli studenti di Alma, ed accompagnati dai migliori vini dei Colli di Parma proposti dai sommelier.
Degustazioni in quattro punti strategici della città per un menù che proporrà prelibatezze gastronomiche dall'antipasto al dolce.

Quattro location: lungo l'asse della via Emilia, i Portici dell' Ospedale Vecchio di via D'Azeglio, piazza Ghiaia, piazza Garibaldi, Barilla Center presso l'Academia Barilla.

Presso la cassa di ognuna delle quattro postazioni si potranno acquistare il bicchiere da vino con la sua sacca da appendere al collo, i piatti degli Chef e le degustazioni delle eccellenze di Parma proposte in purezza dai Consorzi: bicchiere con sacca porta bicchiere € 3,00, piatti e degustazione eccellenze di Parma €3,00, vini al bicchiere € 2,00, bottiglietta d'acqua € 1,00.

 

Merende ed aperitivi: sabato dalle ore 16 (Biscotti al Parmigiano Reggiano, Mousse di Prosciutto di Parma e ricotta profumata al lime, Farfalle di pasta sfoglia al Parmigiano Reggiano) e domenica dalle ore 10 (Crostini del Casaro con crema di Parmigiano Reggiano profumata alla grappa, Cestini di pasta Fillo con insalatina di Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma croccante), con gli Chef di Academia Barilla presso il Barilla Center;

Antipasti: sabato dalle ore 18 e domenica dalle ore 11.30 sotto i Portici dell'Ospedale Vecchio di Strada D'Azeglio con gli Chef Augusto Farinotti (Tris d'ass: finta torta fritta e culatello, involtino di prosciutto di Parma, bignè di parmigiano) ed Andrea Ribaldone (uovo pochè prosciutto, parmigiano e piselli);

Primi piatti: in piazza Ghiaia sabato dalle ore 18 con gli Chef Davide Censi (Ravioli di pasta bianca, Parmigiano cremoso, battuta di Prosciutto, salsa di spinaci) e Fabio Barbaglini (Passatina di piselli con asparagi crudi, olio, menta e Parmigiano Reggiano) e domenica dalle ore 11.30 con gli Chef Alberto Rossetti (Riso rosso italiano ai funghi freschi, Prosciutto di Parma dop croccante, polvere di melone ed infuso di Parmigiano di collina) e Franco Madama (Gnocchi al Prosciutto di Parma e gnocchi dorati di Parmigiano Reggiano su salsa di pomodoro);

Secondi piatti: in piazza Garibaldi sabato dalle ore 18 con gli Chef Massimo Spigaroli (Il filettino di porcelletto nero intramezzato di Tosone e Culatello) e Marco Sacco (Cipollone di Montoro cotto al sale, morbido di Parma dop, fonduta di Parmigiano Reggiano) e domenica dalle ore 11.30 con gli Chef Davide Censi (Puntine di maiale, Prosciutto soffice, indivia dorata e giardiniera di cipolla rossa) e Marco Sacco (Cipollone di Montoro cotto al sale, morbido di Parma dop, fonduta di Parmigiano Reggiano), oltre allo stand istituzionale dei Consorzi di Tutela dei Vini dei Colli di Parma, del Prosciutto di Parma, del Parmigiano Reggiano e del Culatello;

Dolci: sabato dalle ore 18 e domenica dalle ore 11.30 in piazza Ghiaia con lo Chef Accursio Craparo (Dolce pane di carote, Parmigiano Reggiano, fragole e miele).

 

Coloro che parcheggeranno le proprie automobili ai parcheggi Goito, Toschi e Kennedy e che effettueranno l'acquisto di almeno due piatti e un assaggio di vino (costo complessivo di €8,00) presso la stessa cassa di una delle tre location (Portici dell'Ospedale Vecchio di Strada D'Azeglio, piazza Ghiaia, piazza Garibaldi) nelle giornate di sabato 12 aprile e domenica 13 aprile, potranno richiedere, direttamente alla medesima cassa, un buono parcheggio di importo pari alle prime due ore di sosta per i parcheggi Goito, Toschi e Kennedy. Il buono, insieme al ticket del parcheggio, deve essere presentato alla cassa del parcheggio, per poter usufruire dello sconto.
Dalle ore 20.30 fino alle 24 di sabato, le quattro tappe saranno, inoltre, servite da un servizio di bus navetta gratuito che si farà sosta alle limitrofe fermate degli autobus, identificabili dalle locandine dell'evento.

 

(Fonte: Comune di Parma)

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Sono in vetrina al Vinitaly i vini selezionati nell'ambito del Concorso enologico "Matilde di Canossa - Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio. Operatori australiani e il Team Grissin Bon nello stand della CCIAA -

 

Reggio Emilia, 7 aprile 2014 -

La Camera di Commercio rilancia gli investimenti per diffondere la conoscenza del Lambrusco, che si conferma il vino più venduto in Italia con 15 milioni di bottiglie (precedendo così il Chianti) e uno dei prodotti trainanti l’export italiano di vini, che nel 2013 ha fatto segnare un incremento di oltre il 7% in valore, superando i 5 miliardi di euro.

I vini selezionati nell’ambito del Concorso Enologico “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco”, promosso proprio dall’Ente camerale, sono, infatti in vetrina da ieri, nell’ambito della più prestigiosa kermesse mondiale per il vino: il Vinitaly, in corso a Verona fino al 9 aprile (www.vinitaly.com) e pronto a battere le cifre del 2013, che parlano della partecipazione di oltre 4.000 espositori e 148.000 visitatori, di cui 53.000 dall’estero.

Lo stand camerale dedicato al concorso è  situato nel padiglione dell’Emilia Romagna – il n. 1  stand A9 - ed ospita l’intera selezione dei lambruschi dell’edizione 2013 del “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco”.

Sommelier professionisti permettono agli operatori, al pubblico o ai semplici curiosi di fare un viaggio nelle terre del Lambrusco di qualità da Parma a Reggio Emilia, da Modena a Mantova,  per conoscere le varie tipologie delle bollicine rosse.

All'interno dello stand della Camera di Commercio, i visitatori possono degustare i lambruschi selezionati dall'ultima edizione del concorso e, grazie all'ausilio della guida “Terre di Lambrusco” (la pubblicazione multilingue che riporta i nomi, i produttori e la descrizione dei vini vincitori), acquisiscono informazioni sul territorio e sulle sue eccellenze vinicole.

Tra le tante iniziative rivolte a operatori commerciali e consumatori, spiccano sicuramente tre eventi che si muovono tra promozione economica e spettacolo.

Il primo – tenutosi il 6 aprile, giornata inaugurale del Vinitaly – ha avuto per protagonisti una decina di operatori commerciali australiani, che nello stand della Camera di Commercio di Reggio Emilia (con la partecipazione di esponenti di Veronafiere e della Camera di Commercio italiana a Melbourne, coprotagonisti dell’evento) hanno potuto degustare i lambruschi selezionati nell’ambito del Concorso Camerale (90 etichette, complessivamente).

Nel pomeriggio di domani, 8 aprile, poi, nello stand camerale è atteso l’intero Team Grissin Bon, che parteciperà alla presentazione della nuova edizione del Concorso “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco” con annessa degustazione.

Dieci aziende vinicole reggiane, infine, sono state  protagoniste del grande workshop che si è svolto oggi, 7 aprile, con incontri b2b tra produttori di vino emiliano romagnoli e 40 importatori provenienti da 11 Paesi extra UE (Birmania, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Russia, Stati Uniti d’America, Sud Africa e Thailandia) e 7 nazioni Europee (Belgio, Danimarca, Germania, Olanda, Polonia, Regno Unito, Svizzera). L’iniziativa rientra nell'ambito del più ampio progetto regionale (denominato “Deliziando”) promosso da Unioncamere, dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna e finanziato anche dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia.

Agli incontri con gli operatori commerciali stranieri hanno partecipato la Cantina sociale di Puianello e Coviolo, l’azienda agricola Podere Giardino, la Società agricola Storchi di Storchi Gianni, la tenuta La Piccola Società Agricola, Rinaldini-azienda agricola Moro, Ferrarini spa, la Tenuta di Aljano-società agricola di Marco Ferioli, Casali Viticoltori, Lini Oreste & Figli e la cantina sociale di S. Martino in Rio.

 

 

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

Cantine Casabella: il "Duca di Ferro 2010", gutturnio doc riserva, è premio speciale "Denominazione di Origine 2014" nel centenario della cantina -

 

Piacenza, 7 aprile 2014 -

Si chiude con un premio prestigioso, lo speciale "Denominazione di Origine 2014", la 48.esima edizione Vinitaly delle Cantine Casabella di Castell'Arquato per il "Duca di Ferro" gutturnio doc riserva, cavallo di battaglia della casa. Un grande riconoscimento che si è andato ad aggiungere alla Gran Menzione.
A ritirare il premio, nella sala Rossini del padiglione conferenze di Vinitaly, a Verona, il direttore delle Cantine Casabella Gianfranco Rossi. A consegnare l'attestato all'interno delle premiazioni del 21 Concorso Enologico Internazionale, Damiano Berzacola, Vicepresidente di Verona Fiere, e Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi e presidente del Comitato Nazionale Vini del Ministero dell'agricoltura. A vincere il "Duca di Ferro 2010", gutturnio doc riserva, che ha conseguito, in assoluto, il miglior punteggio quale vino di denominazione di origine italiana, giudicato da una giuria, severissima, che ha lavorato in 15 sessioni per oltre 40 ore di valutazione su circa 3 mila campioni pervenuti alla rassegna per essere degustati dalle 21 commissioni giudicatrici.
Un vanto per le Cantine Casabella che, proprio nell'anno del centenario, vedono riconosciuto un lavoro che dura da anni ed a cui partecipano tutti gli operatori che si muovono attorno questo marchio: dagli agricoltori agli operai, dagli export manager agli impiegati, sino ai commerciali ed agli enologi. Una squadra di primo livello, con nomi importanti nel mondo dell'enologia: tra tutti gli enologi Stefano Testa ed Antonio Maccieri, creatori dei vini di questa cantina. Ed è un premio doppiamente gustato se si considera che il gutturnio riserva 2010 è stato scelto dalla cantina quale rappresentante di questo primo secolo di vita e che quindi esce dalla produzione in una veste grafica d'eccezione, con tre etichette scudate ed in serie limitata a cento per ricordare questi cento anni di vini. Un traguardo nelle terre del Ducato. E la rassegna veronese è stata per Casabella la conferma di un messaggio di tradizione ed innovazione, che sta portando la cantina nel mondo, con una produzione di circa 6 milioni e mezzo di bottiglie.
«Vinitaly è per noi un appuntamento irrinunciabile- ha confermato il direttore Gianfranco Rossi- a cui giungiamo sempre con piacere perché è una delle vetrine più prestigiose a livello internazionale, con una rigida selezione dei riconoscimenti. Inoltre è un momento di conoscenza, di marketing e di comunicazione verso chi già ci conosce e chi ancora non ha avuto modo di incontrare Casabella. Il premio speciale è solo una tappa del percorso di qualità che abbiamo intrapreso. È un premio di squadra, di tutta la famiglia Casabella, che ringrazio e che sprono a proseguire su questa strada».

Nelle foto: il direttore di Cantine Casabella con la Gran Menzione ed al ritiro del premio speciale.

 

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

 

Sono sei i premi conquistati dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena al 21esimo concorso enologico internazionale di Vinitaly, svoltosi alla Fiera di Verona dal 27 al 31 marzo.

 

Modena, 4 aprile 2014


Sono sei i premi conquistati dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena al 21esimo concorso enologico internazionale di Vinitaly, svoltosi alla Fiera di Verona dal 27 al 31 marzo. La Cantina S. Croce di Carpi ha ottenuto tre gran menzioni: una per il Lambrusco Igt Emilia frizzante secco "Il Castello" 2013, una per il Lambrusco Salamino di Santa Croce doc frizzante secco e una per il Lambrusco Salamino di Santa Croce doc frizzante amabile 2013. La Cantina Formigine-Pedemontana ha vinto una medaglia di bronzo con il Lambrusco Igt Emilia rosato frizzante "Tramontino" 2013 e una gran menzione con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc frizzante amabile "Rosso Fosco" 2013. Infine la Cantina Settecani di Castelvetro, che ha ottenuto una gran menzione per il Pignoletto di Modena doc spumante brut "7 note" 2013. I vini premiati potranno fregiarsi di una speciale etichetta identificativa. Sono quasi 3 mila i campioni di vini (tranquilli, frizzanti e spumanti) arrivati da trenta Paesi e sottoposti al vaglio di 21 commissioni di valutazione presiedute da Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi e presidente del Comitato nazionale Vini del Ministero dell'Agricoltura. Intanto le quattro cantine aderenti a Confcooperative Modena (Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina S. Croce di Carpi, Cantina Formigine-Pedemontana e Cantina Settecani di Castelvetro) partecipano alla 48 esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona da dopodomani - domenica 6 aprile - a mercoledì 9 aprile.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Nel primo bimestre gennaio/febbraio le vendite di bottiglie da 75cl sono più dinamiche e guadagnano 3 punti percentuali sul 2013, facendo segnare un -0,3% a volume rispetto a ad una chiusura 2013 del -3,4% -

Verona, 31 marzo 2014 

 

Migliorano le vendite di vino nei supermercati nei primi due mesi del 2014. Nel primo bimestre gennaio/febbraio le vendite di bottiglie da 75cl sono più dinamiche e guadagnano 3 punti percentuali sul 2013, facendo segnare un -0,3% a volume rispetto a ad una chiusura 2013 del -3,4% (vedi tabella allegata).

“In realtà già l’ultimo trimestre 2013 aveva dato segnali positivi, cioè di un rallentamento del calo delle vendite  - ha spiegato Virgilio Romano, Director Cliente Service di IRI – ed ora i primi due mesi del 2014 mostrano un netto miglioramento. Recupera anche il brik con un -2,1% (rispetto al -9,4% del 2013). Probabilmente abbiamo lasciato alle spalle le difficoltà del 2013, in linea con l’andamento dell’economia e dei consumi, e possiamo essere fiduciosi per il 2014”.

Il dato positivo ha creato interesse nel mondo delle cantine che cercano di capire quali saranno le strategie future della grande distribuzione, come ha sottolineato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere: “Si tratta di un dato che potrebbe rappresentare l’inversione di tendenza rispetto al continuo calo dei consumi interni registrato negli ultimi anni. A questo punto sarà ancora più importante il convegno del 7 aprile a Vinitaly su ‘Cantine e grande distribuzione: nuove strategie per il mercato italiano ed estero’, cui parteciperanno Federdistribuzione, Coop, Conad, Federvini, Unione Italiana Vini, Eataly, perché da lì scaturiranno idee e proposte per stimolare il mercato domestico”.

 

In attesa del convegno di Vinitaly, le prime indicazioni stategiche arrivano dai buyer vino delle catene distributive che partecipano all’ormai tradizionale evento B2B “Gdo Buyers’ Club” di Vinitaly: Coop, Conad, Selex, Carrefour, Despar, Billa, Sisa, Agorà Iperal.

Per rilanciare le vendite di vino nei supermercati le catene distributive stanno valutando diverse leve potenziali: la ristrutturazione degli scaffali, una maggiore comunicazione, una riduzione o un aumento delle promozioni, una maggiore enfasi su prodotti a marchio del distributore, vino biologico e vino bag in box.

 

"Il cambiamento dei consumi e delle logiche di acquisto apre a nuove prospettive di mercato - ha dichiarato Luigi Rubinelli, moderatore del convegno a Vinitaly e Direttore di RetailWatch.it - bisogna comunicare il valore del prodotto, la sua funzione d'uso, la sua cultura locale. Indispensabile un riferimento all'Italia per chi esporta. Infine il prezzo: attenzione alle nuove confezioni come il bag in box che recano in sè l'esigenza alla disponibilità immediata di prodotto sfuso con un buon rapporto valore-prezzo".

 

La spinta promozionale è già troppo alta secondo la Coop che ha un programma ben definito: “La strategia per il 2014 riguarderà una riduzione marcata delle promozioni sul vino tipico mentre replicheremo le stesse dello scorso anno sugli spumanti. Riguardo i vini tavola faremo promozioni più profonde dovute al calo del prezzo di acquisto degli stessi” ha riferito Francesco Scarcelli, buyer vino di Coop Italia.

Diversa la strategia del Gruppo Selex (insegne come Famila, A&O), come ha spiegato il Category manager Flavio Bellotti: “Per il 2014 prevediamo di aumentare la pressione promozionale a fronte del mantenimento del prezzo nominale dei singoli prodotti e di ristrutturare lo scaffale aumentando lo spazio dedicato ai marchi privati e ai vini spumanti”.

 

Bisogna parlare di più al consumatore, aiutarlo ad orientarsi tra gli scaffali sempre più pieni di vini tipici, come sostiene Valerio Frascaroli, buyer vino di Conad: “Siamo impegnati a definire un’adeguata comunicazione a scaffale. Coi prodotti a nostro marchio cerchiamo di dare una risposta adeguata alle esigenze del consumatore, ma non sarà mai totalmente esaustiva”.

 

La comunicazione è tra le leve strategiche di Carrefour, che lancia l’etichetta parlante: “Presenteremo una nuova etichetta "parlante" che dettaglierà al cliente tutte le informazioni sul vitigno, la tipologia, la provenienza e l'abbinamento di cibo consigliato – ha riferito Paolo Colombo, Category manager di Carrefour - Continueremo lo sviluppo iniziato lo scorso anno di prodotti ad etichetta esclusiva e l'organizzazione di eventi/attività di degustazione e valorizzazione dei prodotti, oltre a un maggior presidio del localismo e del territorio con la selezione di piccoli produttori”.

 

La composizione e la ristrutturazione dello scaffale è la chiave della strategia per il 2014 di Despar, Gruppo Sisa e Billa.

Per Simone Pambianco, Product manager prodotti a marchio Despar :“Questo 2014 dovrebbe rappresentare l’anno del riposizionamento a scaffale dopo due anni di esplosione dei prezzi. Questo contribuirà sicuramente a riportare i consumi entro binari diversi, soprattutto per la fascia di consumo entry level”.

Per Germano Ottone, buyer vino del Gruppo Sisa: “Tra gli obiettivi del 2014 c'è la revisione del format assortimentale nella categoria vini, ogni centro distributivo del Gruppo  proporrà ai punti di vendita un cluster specifico; nell'ambito di questa revisione è previsto l'inserimento di vini di alta gamma”.

 

Per Alfonso Ruffo, buyer senior bevande di Billa: “Il 2014 sarà per Billa l’anno di consolidamento della strategia espositiva e assortimentale implementata nel 2013: vini esposti per fascia prezzo con attenzione alla comunicazione al cliente”.

 

 

VINO BIOLOGICO E BAG IN BOX TRA GLI SCAFFALI

 

Un contributo alle vendite arriva anche, oltre che dalle bottiglie a marchio del distributore, anche dal vino biologico e dal vino bag in box, cioè di quelle confezioni da 3/5  litri di vino conservato senza ossigeno, spillabile dal rubinetto.

 

Tra chi punta decisamente sul biologico c’è Carrefour, come ha spiegato Colombo: “Abbiamo già in assortimento 15 etichette e tra queste 5 sono vini biologici senza solfiti aggiunti. Sono esposti a scaffale sia nella corsia del vino che in quella riservata al settore biologico, in particolare nei punti vendita dove è previsto uno spazio dedicato al BIO (planet)”.

 

Guarda con interesse al biologico anche Coop, che non dispone di corner anche se sta testando corner specifici, e Conad, come ha raccontato Frascaroli: “Il Vino Biologico sta cominciando ad essere richiesto dal consumatore e le vendite presentano trend in crescita, ma si parla sempre di numeri bassi; ad oggi non è previsto un corner specifico”.

Attenzione al biologico anche in Billa anche perché le vendite potrebbero beneficiare “delle ultime modifiche in termini di regolamento comunitario (legge 203), per cui è possibile scrivere sull’etichetta del prodotto che il vino è biologico (e non più solamente le uve)”.

Anche Agorà Network gioca la carta del biologico, come ha riferito il buyer Massimo Cavaleri: “Testeremo sui punti vendita più grandi tre referenze di vino ottenuto con l'impiego di un sistema agricolo biodinamico di un'azienda siciliana. Al momento non prevediamo di creare un corner a parte, ma di inserire le referenze sul lineare o al massimo di posizionarle nella cantinetta evidenziandole opportunamente”.

 

Ancora sotto esame delle catene distributive l’eventuale investimento sul vino bag in box.

“Il vino in bag in box si sta evolvendo da solo prodotto basico, di prezzo, a prodotto di maggior pregio, includendo anche vini Doc e per il 2014 prevediamo di aumentare l'offerta di questo tipo di prodotto” ha spiegato Bellotti del Gruppo Selex.

In Coop, al contrario, non si prevede uno sviluppo immediato del bag in box: “L’unica valutazione che stiamo facendo riguarda se cambiare il formato venduto oggi passando dall’attuale 5 litri a un più piccolo e comodo 3 litri”.

Anche alla Conad osservano che il bag in box non sta avendo per ora un grande successo in Italia, a differenza di quanto avviene in Europa.

  • Le dichiarazioni complete degli 8 buyer vino delle catene distributive presenti a Vinitaly saranno presenti nella cartella stampa del convegno Vinitaly su vino e Gdo e saranno pubblicate sul sito di Vinitaly

 

 

(Fonte: ufficio stampa Servizio Stampa Veronafiere) 

 

 

 

La ricerca IRI per Vinitaly 2014: diminuisce nel 2013 il consumo di vino degli italiani nei supermercati. Resistono la bottiglia doc ed il vino da tavola, calo del vino in brik, avanza il vino biologico -

Verona, 12 marzo 2014 –

Lambrusco, Sangiovese e Pignoletto sono i vini più venduti nei supermercati dell'Emilia Romagna. Il 2013 è stato l'anno dei vini emiliani che conquistano con il Lambrusco la prima posizione nella classifica nazionale a volume (secondi solo al Chianti nelle vendite a valore) e col Pignoletto la prima posizione nazionale dei vini "emergenti", cioè con tasso di crescita maggiore (vedi tabelle allegate).
Nel 2013 gli italiani hanno bevuto meno vino in quantità, cercando contemporaneamente sia la qualità che il risparmio. Si sono orientati sulle bottiglie "doc" ed hanno iniziato ad apprezzare il vino biologico, ma si sono spostati anche su formati meno costosi come quello del vino da tavola ed il vino con la marca del distributore, cioè del supermercato stesso. I vini bianchi crescono più dei rossi ed i frizzanti vanno meglio dei fermi; spumante italiano e prosecco sono sempre più acquistati. Questo il quadro emerge dalla ricerca svolta dall'IRI per Vinitaly 2014 (a Verona dal 6 al 9 aprile) sulle vendite di vino nei supermercati, un canale che distribuisce circa il 63% del vino.

"L'indagine sugli acquisti di vino nella grande distribuzione che Vinitaly commissiona ormai da 10 anni – ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere - conferma una tendenza che si può riassumere in una maggiore consapevolezza della qualità e soprattutto del giusto rapporto qualità/prezzo da parte del consumatore medio quando deve scegliere. Questo richiede alla grande distribuzione una maggiore attenzione nella proposta, che deve essere anche in grado di assecondare le nuove richieste, come quella dei vini biologici".

La grande distribuzione ha venduto, nel 2013, 517 milioni di litri di vino confezionato per un valore di 1 miliardo e mezzo di euro, con una sensibile flessione in volume del 6,5% rispetto all'anno precedente (nel 2012 era stata del 3,6%), certamente condizionata dal sensibile aumento dei prezzi: + 10,2% al litro, tanto che le vendite in valore fanno segnare un + 3,1%.
Il formato più venduto nel 2013 rimane quello delle bottiglie da 75cl a denominazione d'origine (Doc, Docg e Igt) che nel 2013 ha fatto registrare un volume di oltre 213 milioni di litri per un valore di quasi 1 miliardo di euro. Questo formato ha subito nel 2013 una flessione del 3,2%, calo sensibile ma pur sempre minore del - 3,5% del 2012, risultato più apprezzabile se si considera l'aumento di prezzo del 5,6% in un anno che ha portato il prezzo medio della bottiglia a 4,5 euro.
Il formato che presenta invece un drastico calo è quello del vino in brik, le cui vendite scendono nel 2013 del 9,4%, influenzate da un aumento di prezzo del 20,5%. Resiste invece il tradizionale vino da tavola in bottiglia da 75cl, sostanzialmente stabile con una lieve flessione a volume dello 0,3%, che diviene di fatto il formato più performante del 2013.
Sul fronte della ricerca della qualità da parte dei consumatori, va segnalata la crescita del 4% in volume delle vendite di vini biologici nei supermercati, con 1 milione di litri venduti per un valore di 5 milioni di euro.

"Difronte alla crisi, le imprese della grande distribuzione hanno incrementato la leva promozionale – ha commentato Alberto Miraglia, rappresentante di Federdistribuzione a Vinitaly, Direttore Marketing Auchan - ma oltre non si può andare perché i margini sono già troppo erosi. Cercheremo quindi di diversificare, puntando ancor di più sulla marca del distributore, dando attenzione a produzioni come quella del vino biologico e sviluppando ulteriormente la presenza di piccoli produttori legati al territorio".

E quali sono i vini più amati dagli italiani? La classifica elaborata da IRI per Vinitaly 2014 presenta delle conferme con interessanti sorprese se si analizzano i tassi di crescita. I vini più venduti in assoluto sono: Chianti, Lambrusco, Vermentino, Barbera, Bonarda, Montepulciano d'Abruzzo, Nero d'Avola, Muller Thurgau, Morellino, Dolcetto ed altri. Tra i vini emergenti, cioè quelli con il maggiore tasso di crescita troviamo il sorprendente exploit del Pignoletto e del Cannonau, il primo sospinto da una presenza sempre maggiore sugli scaffali di tutta Italia ed il secondo favorito anche da una considerevole spinta promozionale. In questa particolare classifica troviamo anche il Prosecco, il Vermentino (che non a caso compare nella classifica dei vini più venduti in assoluto), il Pecorino, l'Aglianico.

(Fonte: ufficio stampa Verona Fiere)

 

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