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Domenica, 31 Luglio 2016 10:23

OI Pomodoro: bio +42% rispetto 2015

Pomodoro da industria del Nord Italia. Cresce la produzione bio: + 42% rispetto allo scorso anno-

Parma 27 luglio 2016 - Cresce la produzione biologica del pomodoro da industria nel Nord Italia. I dati raccolti dall'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia mostrano un incremento di 548 ettari, dai 1.316 del 2015 ai 1.864 di quest'anno (+42%), delle superfici destinate alla produzione biologica con un lieve calo, rispetto al 2015, delle superfici totali.
Infatti le superfici a produzione integrata, ossia con un ridotto impiego di fitofarmaci e fertilizzanti, ricoprono nel complesso 36.730 ettari, in linea con le richieste del mercato.

Allo stato attuale la campagna 2016 fa registrare un lieve ritardo, di circa una settimana, rispetto alla programmazione abituale da imputare prevalentemente alle basse temperature di giugno, decisamente al di sotto delle medie stagionali, che hanno reso più complicata la maturazione del pomodoro, specie del precoce.

Dall'analisi dei contratti depositati all'Oi emerge che il 69% del pomodoro da industria del Nord Italia è coltivato in Emilia Romagna, il 21% in Lombardia, il 5% a testa in Piemonte e in Veneto.

IL QUADRO NAZIONALE

Nel frattempo in base ai dati resi noti dal Polo Distrettuale del pomodoro da industria del Centro Sud si stima che in Italia le superfici coltivate a pomodoro da industria siano complessivamente circa 68.500 ettari, con una riduzione di oltre il 6% su scala nazionale rispetto al 2015.

In allegato foto di campi con il pomodoro in fase di maturazione

Tra vulnerabilità, instabilità sociale e realtà distorta. Cereali e dintorni, mercati nervosi. Pomodoro, i nuovi vertici dell'OI Pomodoro. Zika e i casi in Svizzera. Ekoclub International. Emilia Romagna e Argentina sempre più vicine. Prezzi Agricoli e deflazione accentuata.

SOMMARIO Anno 15 - n° 29 24 luglio 2016 (allegato file scaricabile in pdf)
1.1 editoriale Tra vulnerabilità, instabilità sociale e realtà distorta
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercati nervosi e i fondi vanno all'incasso
3.1 Lattiero Caseario Formaggi DOP stabili.
4.1 pomodoro OI Pomodoro da industria. Alla guida i tre vicepresidenti.
4.2 cereali Cereali, Mercuri: soddisfazione per le risorse presentate al tavolo di filiera
5.1 clima e ttip Clima, si predica bene ma si razzola male
5.2 salute Zika, è allarme in Svizzera e non solo
7.1 ambiente Palazzolo, il workcamp quest'anno sarà coordinato dall'Ekoclub International
8.1 emilia romagna Agricoltura. Si rafforza la collaborazione tra Emilia-Romagna ed Argentina
8.2 latte crisi Calzolari. pacchetto anticrisi UE novità importante a disposizione del ministro Martina
9.1 prezzi agricoli Ismea, continua la discesa dei prezzi agricoli a giugno
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Dopo la scomparsa di Pier Luigi Ferrari saranno i tre vicepresidenti a guidare l'organizzazione interprofessionale del pomodoro del nord Italia.

Saranno gli attuali tre vicepresidenti Rossella Martelli, con il ruolo di vicario, Bruna Saviotti e Stefano Spelta a guidare l'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia nei prossimi mesi, a seguito dell'improvvisa scomparsa, lo scorso giugno, dell'ex presidente Pier Luigi Ferrari.

Da parte dei tre vice, come annunciato nel corso dell'assemblea dell'OI, l'impegno a portare avanti la gestione dell'organizzazione che conta oggi circa 2mila produttori agricoli e 29 stabilimenti di trasformazione per la lavorazione di circa 2,6 milioni di tonnellate di pomodoro ogni anno, metà della produzione italiana.

"Ci sarà il nostro massimo impegno – hanno dichiarato i tre vicepresidenti – per garantire l'attività ordinaria dell'OI nei prossimi mesi, almeno sino al prossimo autunno quando, una volta terminata la campagna 2016 ai nastri di partenza proprio in questi giorni, sarà possibile convocare una nuova assemblea per l'elezione del nuovo presidente dell'OI".

L'intervento di Martelli, Saviotti e Spelta è stato preceduto dalle parole del commendatore Giuseppe Rodolfi in ricordo dell'amico Pier Luigi Ferrari, alla cui memoria è stato osservato un minuto di silenzio seguito da un applauso prima dell'inizio dell'assemblea.
"Pier Luigi è stata una persona saggia, onesta ed umile che ha operato, per tutta la sua vita, al fine di ottenere il bene degli altri – ha dichiarato Rodolfi -. La dimostrazione l'abbiamo avuta tutti noi in occasione della commemorazione funebre durante la quale notevole è stata la partecipazione e il raccoglimento per la scomparsa di una persona che si è resa utile a tanti. Personalmente lo ricordo come sindaco per anni di Borgotaro, paese per il quale ha svolto una funzione importantissima, e poi ancora per i suoi incarichi in Provincia di Parma, come vicepresidente, nella Comunità montana e in un'infinità di enti a scopo benefico. Ha assunto tanti incarichi, sempre in maniera disinteressata". Poi in merito al suo impegno nel settore del pomodoro Rodolfi ha aggiunto: "se oggi l'OI è diventata l'importante realtà che tutti noi conosciamo, molti meriti vanno proprio a Ferrari, il nostro primo presidente, che è stato una guida senza la quale forse oggi l'OI non ci sarebbe nemmeno. Dobbiamo mettercela tutta per salvaguardare questa organizzazione e farla crescere ancora, considerata la sua importanza nel settore agroalimentare italiano e nello specifico per la filiera del pomodoro del Nord Italia".

In copertina foto dei tre vicepresidente: da sinistra Saviotti, Martelli e Spelta.

Lunedì, 20 Giugno 2016 08:35

L'improvvisa scomparsa di Pier Luigi Ferrari.

Unanime commozione. Il ricordo personale di una persona che ha vissuto la politica con la "P" maiuscola. Un uomo e un politico generoso appassionato di Parma e della sua Valtaro.

di Lamberto Colla, 19 giugno 2016 - Un lavoratore instancabile e disponibile per tutti. Una vita per la politica, stare al servizio del territorio era la sua politica di vita.

Sempre in prima linea, Pier Luigi Ferrari era un uomo concreto e diretto, aperto e con una grande capacità di ascolto.

Per undici anni Sindaco di Borgotaro (1989-2001) e dal 2004 al 2014 è stato vicepresidente della Provincia di Parma con delega all'agricoltura, infine la sua esperienza l'aveva posta al servizio della Organizzazione Interprofessionale Pomodoro da Industria Nord Italia.

Ho avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza bene per poter apprezzare tutte le qualità, umane e professionali che vengono accreditate a Pier Luigi Ferrari. Non era infrequente doverlo incontrare alle 7,00 del mattino nel suo ufficio in Amministrazione Provinciale e trovarlo già al telefono e, soprattutto negli ultimi anni di mandato, in piena crisi economica, pronto a convocare e gestire i tanti tavoli di crisi.

Ma Pier Luigi Ferrari c'era sempre. Educato e cortese, solare e determinato, non mancava mai un appuntamento.
Senza ombra di dubbio se ne è andato uno dei più autorevoli e stimati politici di Parma e le note di cordoglio ne sono una concreta testimonianza.
Ai familiari e ai suoi amici le più sentite condoglianze.

02 OI POMODORO DA INDUSTRIA DEL NORD ITALIA Presidente Pier Luigi Ferrari

Le testimonianze

Il ricordo di Ferrari da parte del Segretario provinciale Pd Gianpaolo Serpagli
"Pier Luigi, un amore sfrenato per la provincia di Parma".
Parma, 19 giugno 2016. "Quella di oggi è una giornata davvero triste per il Pd tutto, ma in generale per il mondo della politica, senza distinzioni. Pier Luigi aveva un amore sfrenato per la provincia di Parma e per la Val Taro, è stato una figura di spicco e di riferimento che ha sempre dimostrato grande correttezza, grandi capacità e un'assoluta onestà, sia come politico che come amministratore". Sono questi il ricordo e il commento del segretario provinciale Pd Gianpaolo Serpagli alla scomparsa di Pier Luigi Ferrari, ex Vicepresidente della Provincia, venuto a mancare nella mattinata di domenica all'età di 71 anni. "La perdita di Pier Luigi mi tocca da vicino, ho cominciato a fare politica battagliando con lui – ricorda con affetto Serpagli – abbiamo poi lavorato assieme portando avanti una sinergia d'intenti sulle crisi aziendali che hanno toccato il nostro territorio, buona parte delle quali si stanno risolvendo anche grazie al suo intervento. Un uomo e un collega che mancherà a tutti per le sue grandissime qualità".

Il ricordo del Senatore Giorgio Pagliari
Pierluigi Ferrari ha dedicato tutto se stesso alla Politica, e prima alla sua Valle e al suo Borgo. Ricordo come se fosse ieri l'agosto 1988, quando coronò il suo sogno di diventare Sindaco. Al telefono quasi glissò sui complimenti per parlare delle questioni da affrontare. La funzione pubblica non era, infatti, per Pierluigi l'onore, ma l'onere e la possibilità di dare un contributo concreto nell'interesse generale con dedizione totale. Ai familiari le mie più sentite condoglianze.

Il ricordo di Pier Luigi Ferrari da parte della parlamentare Patrizia Maestri
"Politico serio e preparato, ha lavorato tanto per il territorio"
Parma, 19 giugno 2016. L'onorevole Pd Patrizia Maestri ricorda la figura di politico e amministratore ricoperta da Pier Luigi Ferrari, scomparso domenica all'età di 71 anni. "Era un politico serio, preparato, che ha dato tanto alla provincia di Parma. Ho conosciuto e potuto apprezzare Pier Luigi soprattutto in occasione dei tavoli di crisi che sono stati istituiti presso l'ente provinciale con l'obiettivo di gestire le crisi aziendali che si sono verificate nella nostra provincia; in tale ambito il suo impegno e le sue capacità hanno spesso permesso di ricomporre situazioni difficili, portando un effettivo e reale giovamento a tutto quanto il territorio".

Il ricordo di Pier Luigi Ferrari da parte dell'onorevole Giuseppe Romanini
"Un politico a tutto tondo, l'impegno allo sviluppo del territorio, delle comunità della montagna e del mondo agricolo"
Parma, 19 giugno 2016. "Pier Luigi è stato un politico a tutto tondo, un amministratore capace che ha dedicato il proprio appassionato impegno al bene e allo sviluppo del suo territorio, delle comunità della nostra montagna e del mondo agricolo di questa provincia, dai quali è stato ricambiato con stima e considerazione". L'onorevole del Pd Giuseppe Romanini ricorda così l'amico ed ex collega Pier Luigi Ferrari, scomparso domenica all'età di 71 anni.

"Ho trascorso cinque anni di lavoro intenso insieme a lui nella giunta della Provincia ed ho avuto la possibilità di condividere con lui alcune battaglie per il rafforzamento del sistema scolastico della montagna e per lo sviluppo rurale - prosegue Romanini – sempre con l'obiettivo di operare per il riequilibrio territoriale. Perseguendo cioè la visione di una provincia dove nessun territorio, nessuna comunità, potessero sentirsi marginali o abbandonati ma parte integrante di un unico sistema territoriale nel quale vedere valorizzate le proprie caratteristiche e vocazioni".
"Il rapporto con Pier Luigi è proseguito anche in Parlamento con il lavoro in Commissione Agricoltura della Camera. Ci siamo spesso confrontati su temi importanti, come ad esempio la tutela e lo sviluppo della produzione del pomodoro e della barbabietola, prodotti di grande rilevanza per la nostra economia. Anche in quest'ultimo periodo, così, ho potuto ricevere e apprezzare i suoi consigli, sempre utili, dettati da una grande esperienza e dall'amore incondizionato che Pier Luigi aveva per Parma".

Lutto all'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia. E' scomparso il Presidente Pier Luigi Ferrari. Il Cordoglio di tutta la filiera.
È scomparso, improvvisamente, questa mattina, a 71 anni, il presidente dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia Pier Luigi Ferrari, alla guida dell'organizzazione nelle sue varie fasi di sviluppo per quasi dieci anni.

Ferrari – in passato sindaco di Borgotaro (Pr), assessore e vicepresidente della Provincia di Parma - ha seguito passo dopo passo il percorso di nascita e di crescita dell'OI favorendo il dialogo, non scontato e semplice, tra la componente agricola, quella di trasformazione industriale e il mondo istituzionale e della ricerca promuovendo la sinergia tra pubblico e privato.

Fu Ferrari, all'epoca assessore provinciale all'Agricoltura a Parma, a promuovere nel 2006, di fronte ad una situazione di crisi e ad una prospettiva di forte cambiamento nell'Ocm ortofrutta, una serie di incontri che spinsero le imprese e le Op del territorio di Parma, Piacenza e Cremona, a creare un'associazione tra i principali soggetti della filiera per iniziare un percorso comune.

Sempre Ferrari seguì in prima persona i passaggi successivi con il progressivo coinvolgimento di nuovi attori e l'allargamento del territorio di competenza a tutto il Nord Italia e in particolare alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e alla Provincia Autonoma di Bolzano
Nel ruolo di presidente era stato confermato, l'ultima volta, nel giugno del 2014 per la guida di un'organizzazione che conta oggi circa 2mila produttori agricoli e 29 stabilimenti di trasformazione per la lavorazione di circa 2,6 milioni di tonnellate di pomodoro ogni anno.

La parola d'ordine che ha ispirato l'operato di Ferrari è sempre stata quella della coesione. "Questa filiera deve restare unita – le parole che ha pronunciato in assemblea proprio giovedì scorso -. Deve dialogare, sapersi confrontare, quando serve anche aspramente, sui temi del settore. Ma poi deve ritrovare un'unità di intenti per agire compatta verso la valorizzazione di un pomodoro di grande qualità come quello prodotto nel Nord Italia".
Vicepresidenti, componenti del comitato direttivo, soci e personale dell'OI esprimono il loro cordoglio e vicinanza alla famiglia.

01 OI POMODORO DA INDUSTRIA DEL NORD ITALIA Firma protocollo Nord Sud

02 OI POMODORO DA INDUSTRIA DEL NORD ITALIA Firma protocolloo Nord Sud 03 OI POMODORO DA INDUSTRIA DEL NORD ITALIA Incontro con ass Caselli a Conserve Italia 2

03 OI POMODORO DA INDUSTRIA NORD ITALIA Ministro Galletti e presidente Ferrari OI POMODORO NORD ITALIA Ferrari e Rabboni

 

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Sabato 9 aprile l'inaugurazione della sala realizzata grazie alla ditta Rodolfi Mansueto. Giocare, leggere, disegnare e imparare saranno alcune delle attività ricreative che sarà possibile realizzare in uno spazio a misura di bambino, creato all'interno del Museo del Pomodoro della Corte di Giarola, grazie al contributo della Rodolfi Mansueto S.p.A.

Sabato 9 aprile alle ore 10,00 avrà luogo l'inaugurazione ufficiale del nuovo Spazio ludico didattico, che sarà tenuto a "battesimo" dalla classe 2^E della Scuola "D. Galaverna" di Collecchio, accompagnata dalla Prof. Michela Castiglioni. A seguire gli studenti collecchiesi prenderanno parte ad alcuni laboratori didattici sull'"oro rosso" protagonista del Museo, che proseguiranno fino a mezzogiorno. Apertura straordinaria poi nel pomeriggio, con ingresso libero e laboratori gratuiti per tutti i piccoli alle ore 15,00, 16,00 e 17,00 a cura di Esperta. Prenotazione consigliata: 0521 803017; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Libri illustrati, il Domino del Pomodoro, giochi di carte, di memoria o di velocità: tutti i materiali dello Spazio ludico didattico saranno a tema fattoria, frutta, verdura e altri alimenti. "L'idea – spiega Roberta Mazzoni, Responsabile della didattica dei Musei del Cibo – è che i Musei del Cibo siano vissuti come spazi pensati anche ai più piccoli, con ambienti a loro riservati nei quali approfondire l'esperienza fatta con i genitori durante la visita". Non solo dunque Musei come percorsi espositivi ma anche luoghi di svago in cui tornare e divertirsi con mamma e papà: "Qualunque oggetto può essere lo spunto per nuove scoperte e conoscenze e questo Spazio è allestito proprio per avvicinarsi ancor più alle tematiche dell'alimentazione ed in particolare al pomodoro e agli altri vegetali".

"Questo spazio – commenta Maurizio Ceci, presidente dei Musei del Cibo – sarà un luogo deputato a diffondere i temi dell'educazione alimentare, che non è limitata alla conoscenza della caratteristiche nutrizionali di un prodotto, ma si estende all'intera cultura che ci gira attorno. Desidero ringraziare Roberta Mazzoni, che con grande intelligenza ha ideato questa sala in modo da coinvolgere sia i bambini in visita con le famiglie che le scuole del territorio per rafforzare ancor più il rapporto scuola-museo. Ma un particolare ringraziamento va a Giuseppe Rodolfi e alla sua azienda per la sensibilità e l'attenzione che hanno dimostrato nel sostenere questo progetto".

"La sala didattica – dichiara Giuseppe Rodolfi, Presidente della Rodolfi Mansueto S.p.A – è intestata a Mansueto Rodolfi, mio padre, in quanto pioniere della coltivazione del pomodoro e della produzione di allora della conserva di pomodoro. Dalla fine del 1800, il pomodoro è parte integrante della nostra zona e dell'intera pianura parmense, dalla coltivazione alla lavorazione nelle fabbriche, ed ha creato una tradizione e una cultura del territorio che unisce agricoltura e industria e dà lavoro a migliaia di persone. Proprio in questa Corte di Giarola sorgeva una delle prime fabbriche per la lavorazione del pomodoro, della quale oggi purtroppo restano solo le mura diroccate.

La Sala ludico didattica va dunque ad integrare il Museo del Pomodoro ove le nuove generazioni, e specialmente i più piccoli, dopo la visita, possono sperimentare i vari prodotti che attualmente, grazie ad una razionale ed evoluta agricoltura e ad un'industria all'avanguardia, si producono e sono sinonimo di bontà, sicurezza e salute alimentare".

La Rodolfi Mansueto S.p.A sorge da 120 anni a pochi chilometri da Giarola. Un'azienda legata al territorio e al mondo agricolo, che proprio in occasione dell'Expo di Milano si è aperta a molti visitatori esteri ed italiani, nonché alla popolazione locale con il motto della tradizione e dell'innovazione.
(Fonte uff. stampa Museo del Pomodoro)

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Una Pasqua ben poco serena. Cereali, tra alti, bassi e alti ancora in attesa di USDA. E' nato il Parmigiano Reggiano di Montagna. Mucca pazza: scoperto un caso sospetto di BSE in una mucca in Francia. cereali, mais e soia- tendenze.

SOMMARIOAnno 15 - n° 12 27 marzo 2016
1 .1 editoriale Pasqua ben poco serena.
2.1 buona pasqua! Gli Auguri di una Serena Pasqua a tutti i nostri affezionati lettori.
3.1 cereali Cereali. Tra alti e bassi in attesa dell'USDA del 31 marzo
4.1 Lattiero Caseario Latte sempre più in rosso.
5.1 cereali tendenze Ismea, tendenze e dinamiche recenti dei cereali
5.2 mais soia tendenze Ismea, mais, soia. Tendenze e dinamiche recenti
6.1 Novità Parmigiane E' nato il Parmigiano Reggiano di Montagna.
6.2 biologico italiano Valfrutta, lancia la nuova alinea di legumi italiano Bio
7.2 mucca pazza Mucca pazza: scoperto un caso sospetto di BSE in una mucca in Francia
8.1 mais e soia Mais e Soia: marzo 2016 - USDA rivede al ribasso le scorte del Brasile
9.1 Cereali Cereali. Balzo in avanti dei prezzi in attesa dell'USDA.
10.1 pomodoro Pomodoro da industria. Export record per 1,5 miliardi.
11.1 promozioni "vino" e partners

(in allegato il file completo scaricabile - pdf)

cibus 12 27mar16 COP

Pomodoro protagonista nel made in Italy. Nel 2015 export record per 1,5 miliardi di euro. Valori in costante crescita da 5 anni.

La filiera italiana del pomodoro da industria - nonostante la forte competizione internazionale e le tensioni sul fronte interno - si conferma componente molto importante del made in Italy. A dimostrarlo è un'analisi del commercio estero italiano dei derivati del pomodoro a cura dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia, l'organizzazione interprofessionale che raggruppa i soggetti economici della filiera del pomodoro prodotto e trasformato nel Nord Italia.

"Il nostro studio elaborato su dati Istat relativi al 2015 – dichiara l'OI, al termine dell'ultimo comitato di coordinamento – dimostra non solo che l'Italia riesce a soddisfare largamente e da tempo la domanda nazionale di derivati del pomodoro, ma registra anche una crescita costante, evidente dal 2011 ad oggi, dei valori dell'export e del saldo commerciale. Non a caso proprio con le conserve di pomodoro e i pelati del 2015 le vendite sui mercati esteri hanno raggiunto il livello record di 1 miliardo e 536 milioni di euro, a fronte di importazioni che equivalgono a circa un decimo, ossia solo 157 milioni di euro. Il dato trova conferma, ovviamente, nell'analisi delle quantità visto che le esportazioni di conserve di pomodoro e pelati nel 2015 sono state pari a 1.883 migliaia di tonnellate a fronte di importazioni per 180mila tonnellate, anche in questo caso meno di un decimo delle esportazioni. Delle importazioni – aggiunge l'OI – la Cina ha rappresentato meno del 40%, ossia solo 67mila tonnellate, una quota davvero ridotta. L'OI, peraltro, ha sempre sostenuto la necessità di comunicare con chiarezza ai consumatori l'origine della materia prima. Questi dati sono la dimostrazione di un settore del pomodoro da industria italiano che, nonostante la forte e crescente competizione che si registra sui mercati internazionali, soprattutto da parte della Spagna, dimostra di essere ancora protagonista sui mercati mondiali. Il nostro Paese resta pur sempre il terzo produttore mondiale di pomodoro da industria".

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E come testimonial della storica marca italiana che quest'anno festeggia 160 anni è stato scelto Antonio Carluccio, celebrity chef di origine italiana, fondatore della omonima catena di ristoranti italiani, molto apprezzato dal pubblico inglese.

San Lazzaro di Savena (BO), 9 febbraio 2016 – Quella tra gli inglesi e la passata Cirio è ormai una vera e propria passione. La storica marca di pomodori italiani di proprietà del consorzio cooperativo Conserve Italia e che proprio quest'anno compie 160 anni di vita, è sempre più consumata ed apprezzata dagli anglosassoni. Lo dimostrano in primo luogo i numeri della crescita delle vendite Cirio nella distribuzione moderna che, confermando il boom dello scorso anno, hanno registrato a fine anno una crescita dell'8.2% (dati Iri, confronto dicembre 2015-dicembre 2014). "Il valore censito al consumo - sottolineano i due Managing Directors della sede inglese di Conserve Italia, Cesare Concilio e Diego Pariotti – è superiore ai 13 milioni di euro. E se lo scorso anno la quota di mercato di Cirio nella distribuzione inglese era pari al 5,7% (dati Iri), quest'anno ha toccato quota 9,2% con punte oltre il 10% su alcuni segmenti specifici come le passate. Insieme alla grande distribuzione – evidenziano ancora Concilio e Pariotti – portiamo avanti da anni la penetrazione nel comparto del foodservice e un lavoro capillare di distribuzione nel canale dettaglio o etnico, che portano ad un risultato complessivo aziendale che quest'anno è schizzato al +20%".

Il pomodoro Cirio inoltre è ormai conosciuto e recensito anche da blogger e chef molto seguiti nel Regno Unito: è molto frequente vederlo in programmi TV nelle mani di Jamie Oliver, o Nigella Lawson, o Marry Perry, celebrity chefs ben noti anche in Italia. In particolare, in un'indagine indipendente apparsa in questi giorni sul sito del The Guardian, eseguita da Kerstin Rodgers in collaborazione con lo chef Joe Hurd e lo scrittore Dino Joannides, Cirio è risultato il prodotto più apprezzato tra quelli a distribuzione nazionale, superando anche la leader di mercato Napolina.

Il successo e la notorietà crescente acquisita da Cirio è riconducibile, oltre a politiche commerciali mirate, anche alle azioni di marketing avviate da cinque anni nel Regno Unito. Sandra Sangiuolo, Responsabile Marketing Export del gruppo conserviero, spiega: "Ha premiato la consistenza nel tempo delle attività e un marketing mix che ben combina mezzi off e on line: da campagne stampa sui maggiori magazine e newspapers (Times, The Guardian, Daily mail), a campagne web su siti ad alto traffico, associate ad accattivanti concorsi. Molto seguite sono state anche le attività sui social e operazioni di visibilità con note bloggers locali".

"Da non sottovalutare poi – spiega Sangiuolo - il contributo alla notorietà di massa conseguita da Cirio grazie all'accordo con Antonio Carluccio, un celebrity chef di origine italiana, fondatore della omonima catena di ristoranti italiani (oltre 100 in tutta la Gran Bretagna), assai benvoluto e rispettato dal pubblico inglese, anche dai più giovani, che è stato felice di fornire il suo prezioso endorsement al nostro storico brand. Con lui sono in atto una serie di iniziative creative e di forte notiziabilità: da campagne web, radio e stampa, a concorsi e ricettari, sino ad eventi speciali, che nel 2016 troveranno massima espressione in coincidenza delle celebrazioni per l'anniversario del 160° del brand".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Mutti spa, azienda leader nel settore dell'industria conserviera, svela come essere azienda amica del territorio grazie allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche ed impiantistiche.
 Caldaie Melgari partner dell'impresa per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e impiantistiche. 

Parma, 22 gennaio 2016

Le Radici dei nostri prodotti affondano nella cultura del territorio. Da sempre Mutti spa.
Rispettare un territorio non significa solo preservarlo, ma contribuire attivamente al suo sviluppo. Con questa convinzione Mutti instaura da sempre relazioni attive con la società, le istituzioni, le università delle zone dove opera, dando così il proprio contributo a una visione del futuro condivisa. Sono numerosi i programmi di ricerca volti a controllare i consumi delle risorse e sviluppare metodi di coltivazione efficienti e di basso impatto ambientale.
 Quali tra questi?

L'ultimo progetto in ordine di tempo è quella realizzato con Horta, uno spin off dell'Università Cattolica di Piacenza specializzato nello sviluppo di sistemi per il supporto alle decisioni: i DSS (Decision Support System). Mutti, grazie alla collaborazione con l'Università, sta sviluppando "Pomodoro.net": un sistema in grado di simulare la crescita del pomodoro in funzione del clima, nonché di monitorare e prevedere in parallelo lo sviluppo di eventuali malattie o insetti dannosi e di individuare i fabbisogni idrici e nutrizionali. È dunque la forma più avanzata di assistenza tecnica in agricoltura. 
Grazie a questo DSS, di cui nel 2017 verrà rilasciato un primo modulo per peronospora (malattia delle piante) e irrigazione, sarà possibile intervenire in modo più tempestivo ed efficace, con un risparmio di mezzi tecnici ed il conseguente miglioramento delle performance quanti-qualitative, nonché, di quelle ambientali.

Mutti è, inoltre, coinvolto in un'altra importante collaborazione che interessa il Dipartimento Ingegneria Industriale dell'Università di Parma, con l'obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche/impiantistiche in grado di risolvere problemi tecnico-produttivi. 
Grazie a questa collaborazione, è già stato realizzato in laboratorio uno strumento capace di misurare la difettosità qualitativa di una categoria di prodotto finito.

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Caldai Melgari ha fornito a Mutti spa un nuovo impianto, un generatore di vapore da 20 ton/h dotato di economizzatore e sistemi di controllo dei fumi. Si tratta di una soluzione che consente di ridurre il consumo di combustibile e comporta risparmi uniti alla riduzione delle emissioni. Come azienda rappresentate un'eccellenza del territorio in grado anche di investire per preservarlo. Che tipo di risparmi avete avuto? Quanta riduzione di emissioni?

La nuova caldaia Melgari, a differenza delle altre caldaie esistenti, è stata dotata di alcuni accessori di notevole importanza ai fini della riduzione dei consumi energetici e del contenimento delle emissioni. Nello specifico, la caldaia è dotata:
Di un economizzatore, ossia di uno scambiatore di calore che, installato sul camino, è in grado di recuperare il calore residuo ancora presente nei fumi che vengono rilasciati in ambiente e di trasferirlo all'acqua che alimenta la caldaia stessa. Tale soluzione consente di ridurre la temperatura dei fumi, che scende dagli oltre 200°C fino a circa 110°C, permettendo al contempo di pre-riscaldare l'acqua che andrà ad alimentarla. Il risparmio di gas, associato a questo recupero, è notevole e si può stimare in circa 160.000 mc di gas annui. Tale riduzione ha dei benefici sia economici che ambientali. Infatti, oltre a garantirci un risparmio in termini economici, ci permette di ridurre le emissioni di CO2 di circa 192 ton/anno.
Di un sistema di analisi dei fumi, che ne rileva ad ogni istante temperatura ed il contenuto di ossigeno e CO2. Grazie a queste misurazioni, il sistema di gestione elettronico, che controlla il bruciatore, è in grado di correggere continuamente i parametri che ne regolano la combustione. In questo modo, diventa quindi possibile avere sempre il rapporto ottimale tra aria e gas, riducendo ulteriormente i consumi di metano con una riduzione dell'impiego di combustibile di circa l'1%.
Di un inverter - presente nella pompa che alimenta la caldaia - in grado di regolare la velocità, e quindi la portata, in funzione della reale necessità di acqua del generatore di vapore. Un meccanismo di regolazione di questo tipo, al contrario del sistema tradizionale (pompa a portata fissa con valvola di regolazione), consente un risparmio di energia elettrica necessaria al suo funzionamento dell'ordine del 30%.

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Climate Counts è l'associazione no profit che classifica le aziende mondiali sulla base della lotta ai cambiamenti climatici, pubblica sempre un report annuale. Da questo scopriamo con piacere che le aziende con migliori performance ambientali sono anche quelle i cui fatturati crescono di anno in anno. Possiamo dire la stessa cosa per Mutti grazie all'intervento di Caldaie Melgari?

L'intervento realizzato con Caldaie Melgari nasce dalla necessità di adeguare la capacità della nostra centrale termica, in seguito alla crescita dei volumi richiesti dallo sviluppo delle nostre vendite. La caldaia è stata scelta in base a precise specifiche legate all'efficienza energetica.

Oltre a questo intervento, ci sono altre azioni che avete fatto per risultare "impresa green"?

A partire dal 2010, Mutti si è volontariamente impegnata, a fianco del WWF, in un progetto di riduzione dell'impronta idrica attraverso misure per migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'irrigazione nei campi e per ridurre l'uso di fertilizzanti. Grazie a strumenti di monitoraggio dell'umidità del terreno, è stato possibile valutare le esatte esigenze di irrigazione del pomodoro, con un risparmio sui volumi di acqua usati in irrigazione e una conseguente riduzione dell'impronta idrica totale. 
Grazie ad un monitoraggio annuale, il calcolo viene inoltre aggiornato tenendo conto del regime climatico e delle pratiche agricole. L'esperienza di Mutti dimostra come attraverso tali azioni sia possibile ridurre l'impatto di un settore strategico come quello agricolo, rendendo la filiera produttiva sempre più coerente con obiettivi ambientali misurabili e tangibili.
Un virtuosismo ambientale che ogni anno si arricchisce di pratiche sostenibili e di nuovi sistemi.
Un impegno che si trasforma in una responsabilità di business ma, soprattutto, in una promessa nei confronti dei consumatori e, nel suo piccolo, del pianeta.
Ulteriori interventi di riduzione dei consumi energetici si sono focalizzati su:
la centrale termica, con l'installazione sia di economizzatori sia del sistema di analisi in continuo dei fumi su altre caldaie;
l'installazione sul tetto dello stabilimento di un impianto fotovoltaico di 1 MW di potenza;
l'installazione di nuovi impianti di concentrazione del pomodoro dotati di un sistema di recupero e di ricompressione meccanica dei vapori di acqua estratti dagli stessi succhi di pomodoro, in luogo di quelli tradizionali e più energivori che funzionavano con vapore di caldaia;
la sostituzione progressiva di tutte le lampade e le plafoniere con i più efficienti sistemi di illuminazione a LED;
l'installazione progressiva di motori con classe di efficienza più alta (IE3) e dotati di regolatori di giri (inverter);
l'installazione di nuovi compressori per l'aria compressa più efficienti e anch'essi dotati di inverter per la regolazione della portata di aria in funzione delle reali necessità del sito.

(Fonte: ufficio stampa Binario Immagine e Comunicazione)

Conserve Italia FoodService si conferma grande protagonista alla 4a edizione di "RHEX– RiminiHorecaExpo". A RiminiFiere dal 23 al 27 gennaio insieme al Sigep. Cirio Alta Cucina e Valfrutta Granchef protagonisti di degustazioni e numerosi show cooking.

Bologna, 22 gennaio 2016 –

Conserve Italia FoodService si conferma grande protagonista alla 4a edizione di "RHEX– RiminiHorecaExpo" che dal 23 al 27 gennaio 2016 riunisce a Rimini il mondo della ristorazione professionale nel più completo appuntamento sulle tendenze e i consumi del "fuori casa", e che si svolge in contemporanea alla 37ma edizione di Sigep.
Nell'area espositiva di Conserve Italia (stand C021-Pad. D7) verranno illustrate con degustazioni e show cooking le ultime novità dedicate ai professionisti dell'Horeca, a conferma del suo carattere innovativo e sempre propositivo.
Cirio Alta Cucina, marchio sinonimo del miglior made in Italy alimentare in tutto il mondo e che quest'anno celebra il 160° anniversario della fondazione, partecipa all'appuntamento presentando l'ultima grande novità, Cuor di Pelato.
Dedicata agli amanti del pomodoro lungo per eccellenza, Cuor di Pelato Cirio Alta Cucina è l'esclusiva polpa già pronta, dalla consistenza densa e cremosa, che racchiude tutta la fresca e dolce bontà tipica del vero pomodoro pelato 100% italiano, selezionato e lavorato con estrema cura. Eccellente come il pelato e pratico come la polpa, Cuor di Pelato assicura una resa impeccabile in ogni preparazione ed un notevole risparmio di tempo.
Fiore all'occhiello di Valfrutta Granchef – marca da sempre protagonista della ristorazione e linea top del FoodService Conserve Italia – è la gamma di vegetali Cotti a Vapore, ottenuta attraverso un processo delicato e tecnologicamente avanzato, in grado di preservarne tutto il gusto autentico, il colore naturale ed il profumo intenso. Buoni, genuini e subito pronti senza bisogno di scolarli, i Cotti a Vapore offrono una qualità incomparabile e benefici ineguagliabili per la massima riuscita in cucina. Al Rhex i Cotti a Vapore presentano l'ultima novità della gamma, i Fagioli Red Kidney, dal caratteristico colore rosso intenso, il gusto dolce ed una consistenza tenera e compatta.
I prodotti di Cirio Alta Cucina e Valfrutta Granchef saranno utilizzati anche per l'evento Food Factor Cost (Pad. D7) "Il costo del menu: come costruirlo, come comunicarlo, i grandi chef si confrontano", con la partecipazione di stelle di prima grandezza della cucina italiana, organizzato da Rimini Fiera in collaborazione con La Madia Travelfood.
Inoltre la gamma di Cirio Alta Cucina sarà al fianco di NIP food (Sigep - stand 141 – PAD. D3) nell'ambito di numerosi eventi in programma, tra cui il primo World Pizza Contest and Innovative Cuisine, un campionato che nelle giornate del 25 e 26 gennaio vedrà concorrenti pizzaioli provenienti da tutta Italia cimentarsi in vari contest, come Pizza Classica e Gourmet, Pizza Kamut, DietPizza e Pizza Senza Glutine, Vegan Pizza e il Campionato Italiano Nuovi Pizzaioli, anche questo con tematica vegan.

(Fonte: ufficio stampa Conserve Italia)