Troppi imperdonabili errori e deformazioni della realtà storica nel docu-film sul Manzoni del Centro Nazionale Studi Manzoniani.
Lettera aperta che il Centro Studi Abate Stoppani ha inviato il 21 settembre 2017 alla Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli.
La lettera chiede alla Ministra di valutare l'idoneità didattica o meno del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola», prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani, di cui è stata preannunciata la diffusione a 230.000 studenti delle Scuole Medie di Primo e Secondo grado del Comune di Milano.
"A supporto della nostra richiesta alla Ministra - scrive il Centro Studi Abate Stoppani - abbiamo elaborato una motivata analisi critica relativa a 20 episodi del docu-film in oggetto, recanti errori di fatto o interpretazioni superficiali di importanti momenti del nostro Risorgimento.
Il testo della LETTERA APERTA alla Ministra dell'Istruzione Senatrice Valeria Fedeli e a tutte le strutture interessate alle tematiche manzoniane
Milano, 21 settembre 2017
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Osservazioni critiche sulla adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola».
Un film di Pino Farinotti con la regia di Andrea Bellati. Scritto da Angelo Stella e Pino Farinotti.
Prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani, con il contributo di Fondazione Cariplo.
Ministero Istruzione Università e Ricerca
Cortese attenzione
Ministra Senatrice Valeria Fedeli
Milano, 21 settembre 2017
Oggetto: Osservazioni critiche in merito all'adeguatezza didattica del docu-film
«Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola»
Gentile Ministra Fedeli,
con la presente il nostro Centro Studi Abate Stoppani Le chiede di valutare l'adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola», la cui diffusione nelle Scuole medie del territorio di Milano, è stata annunciata dalla circolare "MIUR.AOOUSPMI.REGISTRO UFFICIALE(U).0002884.27-02-2017" della USR Lombardia - Ufficio X - AT di Milano.
Dal marzo 2017 è in vendita su DVD (14 Euro) il docu-film "«Alessandro Manzoni, milanese d'Europa– L'immagine della parola». È una proposta editoriale di Pino Farinotti (noto per il suo "Dizionario di tutti i film"), con la regia di Andrea Bellati (regista, documentarista, Responsabile Formazione e Progetti Educativi presso Fondazione Eni Enrico Mattei).
È prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani (d'ora in poi CNSM) con il contributo di Fondazione Cariplo; di MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; di MIC – Museo Interattivo del Cinema (progetto di Fondazione Cineteca Italiana e di Regione Lombardia). Il testo è firmato dal professor Angelo Stella (Presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani) e dallo stesso Pino Farinotti.
Nella confezione di vendita al pubblico, il docu-film si presenta con queste parole (in nota la nostra traduzione*): «This documentary about Alessandro Manzoni means to show to the public each aspect of the writer's life and works. Starting from his house, it shows all the places where Manzoni had lived. Everybody already knows them in a certain way, because those images, those cities, were fictionally recreated by the author in his poems. Throught many different interviews, comments and readings, this documentary gives opportunity to learn more about the importance of Alessandro Manzoni in the history of Italian literature as well as in the Italian language.»*
* Nostra traduzione: «Questo documentario su Alessandro Manzoni vuole presentare al pubblico ogni aspetto della vita e delle opere dello scrittore. Partendo dalla sua casa, il documentario mostra tutti i luoghi nei quali visse Manzoni. Ognuno in qualche modo già li conosce, perché quelle immagini, quelle città, furono dall'autore riproposte artisticamente nelle sue opere. Attraverso interviste, commenti e letture, questo documentario offre l'opportunità di saperne di più sull'importanza di Alessandro Manzoni nella storia della letteratura e della lingua italiane.»
Il docu-film è quindi da considerarsi a tutti gli effetti un'opera documentaristica.
Il docu-film è stato presentato in anteprima il 17 dicembre 2016 allo "Spazio Oberdan" di Milano. Emanazione della "Fondazione Cineteca Italiana", lo "Spazio Oberdan" è un riconosciuto centro di cultura, la cui attività cinematografica gode del sostegno, tra gli altri, di Provincia di Milano Settore Cultura, Regione Lombardia Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Comune di Milano. La sinossi di promozione dell'evento del 17 dicembre si concludeva con queste parole: «Ospite d'eccezione è infine papa Francesco, che in un prezioso intervento in video esorta i giovani a leggere i Promessi sposi, "capolavoro della letteratura italiana."».
Nel quadro del positivo accoglimento del docu-film presso le più prestigiose sedi della cinematografia milanese, e dell'implicito apprezzamento delle Istituzioni a ciò collegate, su iniziativa dell'Ufficio Scolastico Lombardia, il 31 marzo 2017, il docu-film è stato presentato presso Casa del Manzoni in Milano (Via Morone 1), ai docenti degli Istituti secondari Statali e Paritari di I e II grado del territorio di Milano.
Nella circolare di invito alla presentazione, si dice che il docu-film "sarà successivamente distribuito alle nostre scuole". Ricordiamo che si tratta di un bacino di riferimento di 213.000 giovani dagli 11 ai 18 anni, per 640 scuole.
Gentile Ministra Fedeli,
riteniamo che, a dispetto degli ampi consensi di cui gode, il docu-film "Alessandro Manzoni, milanese d'Europa" del CNSM non sia adeguato sotto il profilo didattico e quindi non possa essere distribuito nelle scuole medie di Milano.
Il film, prodotto dal Centro Nazione Studi Manzoniani con testo del Presidente dello stesso, professor Angelo Stella, e di Pino Farinotti, presenta infatti a nostro avviso, e sulla base di elementi di fatto che andremo ad esporre, aspetti di superficialità; dimenticanze; deformazione di dati storici; minimizzazioni di elementi fondanti della vita di Manzoni (per esempio, il suo rapporto con Lecco); tutti elementi che impongono al nostro Centro Studi Abate Stoppani di non rimanere silenziosi.
Il perché della nostra analisi critica – Il nostro Centro Studi ha in generale come obiettivo la conoscenza della vita e delle opere dell'Abate Stoppani, di cui stiamo predisponendo l'Opera Omnia. Nel 1873 l'Abate Stoppani pubblicò un libro «I Primi Anni di A. Manzoni» che fece scuola nell'analisi della formazione psicologica dello scrittore e della sua biografia giovanile.
Nel quadro delle ricerche per contestualizzare questa particolare opera dell'Abate Stoppani, ci siamo imbattuti in questo docu-film del CNSM, che, come abbiamo già evidenziato, contiene a nostro avviso elementi pregiudizievoli, sul piano culturale, sia della figura di Manzoni sia (seppure indirettamente) delle personalità che operarono attorno alla figura del poeta, tra cui l'Abate Stoppani.
Da qui la nostra attenzione e impegno perché, anche con riferimento a questo particolare prodotto editoriale, la ricerca storica sia tenuta al riparo da facili "effetti cinematografici", e sia conservata nella sua integrità metodologica.
Di seguito troverà gli elementi di analisi a sostegno delle nostre affermazioni e della richiesta che Le avanziamo di valutare l'adeguatezza didattica di questo documentario su Manzoni.
La struttura del docu-film – Il docu-film del CNSM si sviluppa attraverso nove capitoli (durata in minuti:secondi): 1. Milanese d'Europa (5:58) / 2. La vita (8:31) / 3. Gli ospiti di Casa Manzoni (10:04) / 4. I Promessi Sposi (6:55) / 5. L'immagine della parola (5:54) / 6. Il cinema (3:05) / 7. Le opere (5:57) / 8. Storia della Colonna Infame (4:04) / 9. I grandi manzoniani (5:30).
Il tempo di trasmissione è di 55 minuti. Il "parlato" si compone di 6.900 parole, quasi esclusivamente pronunciate da Pino Farinotti. Vi sono anche sette brevi interventi di operatori della cultura. Quattro di essi riteniamo siano da considerarsi organici al progetto: Angelo Stella, Presidente del CNSM (1:23); Jone Riva, Segretaria del Centro Nazionale Studi Manzoniani (1:54); Fernando Mazzocca, critico d'arte, supervisore del recentemente rinnovato allestimento del Museo Manzoniano di Casa del Manzoni di Milano (1:50); Rossella Farinotti, critico d'arte, figlia e collaboratrice di Pino Farinotti (1:12), per un tempo complessivo di 6:19. Per la brevità o il carattere dei loro interventi, le altre tre personalità, apparirebbero essere state incluse più come testimoni di prestigio che come co-autori del progetto: Francesco Alberoni, sociologo e scrittore (1:00); Emilio Isgrò, artista (1:32); Andrea Camilleri, scrittore (0:45), per un tempo complessivo di 3:17.
La struttura della nostra analisi – Abbiamo estrapolato dal docu-film esclusivamente le parti che a nostro avviso contengono errori e travisamenti di fatti storici ben verificabili, lasciando ad altra sede il dibattito sui modelli di analisi storica adottati dal docu-film. Di queste parti / episodi del docu-film che riteniamo non idonei sul piano didattico, abbiamo estrapolato le "scene" relative nonché il testo integrale del commento narrante. Le nostre osservazioni sono poste in immediata e inconfondibile vicinanza agli elementi estrapolati.
Questi i venti "episodi" analizzati
Segnaliamo che l'analisi critica è riportata – con maggiore completezza iconografica e con i corrispondenti spezzoni del docu-film – anche sul nostro sito http://abatestoppani.it/manzoni-lettera-ministra-fedeli/ Ognuno degli episodi sotto indicati reca – in colore blu – l'indirizzo della corrispondente pagina del sito (cliccandovi sopra si attiva il collegamento).
Episodio 1 – Conversione a Saint-Roch / Il luogo indicato come di Saint-Roch a Parigi è un ambiente che a detta dei suoi
amministratori NON è di quella chiesa. Sulla conversione si ripete un racconto puramente aneddotico, lontano dai dati storici, pag. 5. >> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/manzoni-conversione-saint-roch/
Episodio 2 – Incontro con Papa Francesco / La consequenzialità delle scene e del parlato potrebbe essere suggestivo
e indurre così a ritenere che il Papa abbia elogiato «I Promessi Sposi» con un video realizzato appositamente per il docu-film
e come riflesso immediato di un "incontro" avuto dal Papa con il professor Stella, pag. 8.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/papa-francesco-udienza-stella/
Episodio 3 – Storia della Colonna Infame / La disposizione di immagini e parole potrebbe indurre lo spettatore
a pensare che la «Storia della Colonna Infame» sia stato stampato da Manzoni come "racconto autonomo", pag. 11
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/storia-colonna-infame/
Episodio 4 – Lapide della Colonna Infame / Non si dice che la lapide della "colonna infame" è esposta al Castello Sforzesco di Milano; si recita un testo mentre le immagini ne propongono un altro, pag. 13.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lapide-colonna-castello-sforzesco/
Episodio 5 – Addio, monti / Si recita il brano "Addio, monti" de "I Promessi Sposi" con tre errori di lettura,
uno dei quali con effetti goliardici, pag. 14.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-addio-monti/
Episodio 6 – Stessa attrice ma film diversi / È scambiato il film «Conquest-Maria Walewska» con il film «Ninotcka», pag. 15.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-conquest-ninotcka/
Episodio 7 – Edizioni 'pirata' / La consequenzialità delle immagini di edizioni 'pirata' de «I Promessi Sposi» potrebbe
indurre lo spettatore a ritenerle come pensate da Manzoni e realizzate da Gonin, pag. 16
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-edizioni-pirata/
Episodio 8 – Filmografia mutilata / Non vengono indicate opere importanti del cinema muto dedicate a "I Promessi Sposi", pag. 17
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-filmografia-muto/
Episodio 9 – Geografia falsata / Per il passaggio dell'Adda di Renzo si presenta un luogo diverso. pag. 18
da quanto indicato con voluta precisione da Manzoni.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/trezzo-renzo-passaggio-adda/
Episodio 10 – Località manzoniane / Si presentano come "manzoniane" località non collegabili a "I Promessi Sposi", pag. 19
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/luoghi-manzoniani-garlate-abbadia/
Episodio 11 – Lui veniva da qui, anche / Si minimizza, fino ad ometterne ogni preciso riferimento, il rapporto esistenziale
e biografico tra Manzoni e Lecco, pag. 20
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lecco-citta-manzoni/
Episodio 12 – Contorsioni topografiche / Con una non motivata deambulazione per Lecco, si dà un'immagine
dei "luoghi manzoniani" che potrebbe apparire riduttiva, pag.21
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lecco-luoghi-manzoniani/
Episodio 13 – La casa del giovane Manzoni e il suo Monumento / Non si attribuisce l'opportuna importanza a due importanti testimonianze a Manzoni in Lecco, tra cui un Monumento Nazionale, pag. 22
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/caleotto-lecco-la-casa-di-manzoni/
Episodio 14 – Come era la Milano di fine '700 / Si indicano per la Milano in cui nacque Manzoni tecnologie e topografie
posteriori di cinquant'anni. Si indica come Palazzo Blondel (demolito nel 1872) l'edificio realizzato da Pascoletti nel 1952, pag. 29
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milano-teresiana-fine-700/
Episodio 15 – "Illuminismo" di Maria Teresa d'Austria / Si presenta come condizionata dalle idee di Beccaria l'arretrata e inumana realtà giuridica della Milano asburgica, pag. 31
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/barbarie-del-codice-teresiano/
Episodio 16 – Vittorio Emanuele II a Milano / Errore documentario sull'incontro tra Manzoni e il Re Vittorio Emanuele II nel 1860; riduttive interpretazioni su un importante episodio del nostro Risorgimento, pag. 33
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/clero-conciliatorista-milanese/
Episodio 17 – Stesso nome ma Imperatori diversi / Si attribuisce a Manzoni una supplica di cui ha scritto solo il testo; all'Imperatore Francesco I (1768-1835) si da il volto di un altro Imperatore, Francesco Giuseppe I (1830-1916), pag. 37
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/due-franceschi-imperatori-austria/
Episodio 18 – Incontri, o mai avvenuti, o in date diverse / Si colloca al 1856 e in Milano un incontro con Gladstone avvenuto nel 1838 e a Brusuglio; si dà per dato un mai avvenuto incontro con Newmann, pag. 38
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/gladstone-newmann-manzoni/
Episodio 19 – Perché Giulia Beccaria sposò Pietro Manzoni? / Dei fratelli Verri si mostra Pietro per Giovanni; si presenta come obbligo ineludibile per salvare i Beccaria un matrimonio che convenne a entrambi gli sposi; la posizione sociale di Pietro Manzoni sembra essere minimizzata, pag. 39
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/giulia-moglie-pietro-manzoni/
Episodio 20 – Di chi fu figlio Alessandro Manzoni? / A riprova dell'attribuzione della paternità biologica a Giovanni Verri si porta un "si sapeva" e un quadro forse regalatogli da Giulia Beccaria. Che però potrebbe non essere quello che conosciamo, pag. 41
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/padre-alessandro-manzoni/
Gentile Ministra Fedeli,
ringraziandoLa per la cortese attenzione, a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, nell'auspicio di una Sua autorevole riflessione circa l'adeguatezza o meno del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola» sul piano pedagogico-didattico, Le porgo i più cordiali saluti.
Fabio Stoppani – Presidente Centro Studi Abate Stoppani
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 335 135.44.57
Via A. Soffredini 39/A – 20126 Milano – MI
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Allegato
• Analisi e commento del docu-film «A. Manzoni, milanese d'Europa», scaricabile cliccando sul collegamento sotto riportato:
http://abatestoppani.it/wp-content/uploads/2017/09/manzoni-mi-eu-osservazioni-critiche02.pdf
Attenzione: l'intera analisi critica è esposta anche sul sito del Centro Studi Abate Stoppani
http://abatestoppani.it/manzoni-lettera-ministra-fedeli/
Dal 5 ottobre al 31 dicembre il "Teatro Nazionale Che Banca!" di Milano verrà esaltato dal ritmo di Flashdance, musical basato sull'omonimo film della Paramount Pictures. Un titolo che già ha elettrizzato la piazza, in attesa della prima. La traduzione e gli adattamenti sono stati affidati a Chiara Noschese. Si tratta di un allestimento teatrale completamente inedito e, per questo, avvolto da quella curiosità e quel mistero che ne aumenta l'attenzione mediatica. La nuova produzione Stage Entertainment e Full House Entertainment è pronta a stupire.
INDIMENTICABILE - Flashdance è da sempre un vero punto di riferimento della cinematografia anni '80: indimenticabili le sue scene di ballo e la sua straordinaria colonna sonora: un susseguirsi di hit internazionali che sono diventate veri e propri videoclip. Impossibile non emozionarsi già alle prime note di brani come Maniac, What a Feeling, Manhunt, I Love Rock and Roll e Gloria. Scelta apprezzabile: anche nel musical le canzoni più note saranno proposte in lingua originale inglese.
LA REGISTA - La regia dello spettacolo è affidata a Chiara Noschese, affermata attrice di teatro, casting director per Stage e regista di family show quali "Il Piccolo Principe" e "Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie". Con Flashdance firma anche la prima regia di un importante titolo internazionale: "Ho curato l'adattamenti di testi e liriche. Sono fiera del risultato finale, molto più simile al film che alla precedente produzione teatrale. La mia missione: trasmettere ciò che ho imparato nel corso di tanti anni di carriera. Penso di esserci riuscita. Abbiamo investito su dei "non nomi". Valeria Belleudi é alla prima esperienza da protagonista. Siamo orgogliosi di averle offerto questa opportunità".
LA STORIA - Flashdance è la storia di Alex, una ragazza che ha un grande sogno da realizzare: entrare nella prestigiosa accademia di ballo di Pittsburgh riscattandosi così da un passato difficile. E' determinata, ha una voglia di raggiungere i suoi obiettivi al di sopra della media ma la vita non l'aiuta. Lavora come operaia saldatrice di giorno e come ballerina in un locale notturno la sera. E' una giovane donna indipendente e forte che combatte e lavora in un mondo di uomini. Alex scoprirà anche l'amore e imparerà che per sognare in grande si deve credere in se stessi e non temere le sfide.
I PROTAGONISTI - Protagonisti dello spettacolo, Valeria Belleudi e Lorenzo Tognocchi che hanno raccontato le loro emozioni durante la conferenza stampa di presentazione: "Inizialmente non è stato semplice. Non avevo mai recitato: ho ascoltato con grande attenzione le indicazioni di Chiara Noschese sin dal primo giorno. Io sono nata nel 1985, il film è precedente. Tuttavia penso che Flashdance sia immortale: si parla dei sogni di giovani che si mettono in discussione con il loro bagaglio di paure e di incertezze. Questi messaggi sono sempre attuali", ha affermato la Bellaudi seguita a ruota da Tognocchi: "Molte situazioni capitate al mio personaggio, sono successe anche a me. È la prima occasione da protagonista di una produzione così importante. Sono opportunità da non lasciarsi scappare".
Pietro Razzini
Nigerian Association in marcia per dire NO. Domenica 1 ottobre la Comunità Nigeriana invita a marciare contro razzismo, illegalità, stereotipi, degrado e violenza. Partenza alle 17 dal Barilla Center.
Oltre gli stereotipi per dimostrare con forza quanto anche agli immigrati stia a cuore lo stesso bene comune. La Nigerian Association di Parma e provincia, coglie al volo la ricorrenza dei 57 anni di Indipendenza della Nigeria, per celebrarla con una marcia alla quale invita ogni cittadino.
Appuntamento è domenica 1 ottobre alle 17 al Barilla Center. Da lì, il gruppo si muoverà verso piazza Garibaldi, passando dalla stazione ferroviaria.
Il senso della manifestazione emerge dalle parole di Emmanuel Iyanda Femi, portavoce dell'associazione: "sappiamo che ci sono alcuni immigrati che delinquono, alcuni sono Nigeriani, ma è anche vero che ci sono immigrati, tra cui i nigeriani stessi, che lavorano duramente, che sono onesti e rispettano la legge; purtroppo le persone tendono a etichettare tutti negativamente. Per questo abbiamo organizzato questa marcia, per far capire una volta per tutte che non tutti gli immigrati sono criminali o delinquenti".
L'invito è a unirsi per dire un NO forte e chiaro a: illegalità, razzismo, stereotipi, violenza, tratta e spaccio.
A una manciata di giorni dall'apertura della Casa di accoglienza di Corcagnano, la comunità Nigeriana offre un'ulteriore testimonianza di quanto possa essere determinante l'impegno sociale degli stranieri per cambiare lo stato delle cose e costruire una città dove il bene comune è lo stesso per tutti.
Astrattismo, arte analitica e concettuale alle Fiere di Parma. Dalle farfalle, metafora dell'uomo, dell'italoamericano Michele Gambino, alle suggestioni analitiche di Paolo Cotani. Dal formalismo di Piero Dorazio alle creazioni in Top Lot di Giorgio De Chirico, Andy Warhol e Amedeo Modigliani. Oltre 80 gallerie nazionali e internazionali provenienti anche da Iran e Cuba.
Parma 27 settembre 2017
Dopo il successo dell'edizione primaverile, torna la 7ª edizione di ArtParma Fair, la fiera dedicata all'Arte Moderna e Contemporanea, che si svolgerà nelle date 30 settembre - 1 ottobre e 6 - 7 - 8 ottobre 2017 alle Fiere di Parma (Padiglione 7), in concomitanza con Mercanteinfiera.
Con oltre 80 espositori e 5.000 mq di superficie, la manifestazione rappresenta un importante palcoscenico sia per firme di prestigio che per quelle emergenti. Molto più dunque di una mostra-mercato di Gallerie, ma una ragionata e approfondita vetrina di tutte le correnti artistiche più influenti o emergenti – dall'Astrattismo alla Metafisica, passando dalla Pop Art all'Arte Concettuale, sino all'Arte Analitica, solo per citarne alcune, con un focus speciale posto proprio sulle ultime tendenze e sugli artisti che meglio le rappresentano. Il tutto senza mai perdere di vista e dimenticare l'importanza dell'Arte in senso tradizionale.
Con il mercato che nelle aste è tornato a crescere, registrando una crescita del 5,3 % del fatturato nelle vendite di opere nei primi sei mesi dell'anno, ArtParma Fair rappresenta un importante appuntamento per i collezionisti da tutta Italia e non solo.
La manifestazione presenterà un'accurata scelta dei lavori di artisti importanti del 900 come Carla Accardi, Mario Sironi, Mattia Moreni, Giacomo Balla, Renato Guttuso, Tano Festa, Franco Rognoni e Trento Longaretti, scomparso recentemente. Ancora: Pino Pinelli, Paolo Cotani, il francese Victor Vasarely, fino ai più contemporanei Gioni David Parra e Achille Perilli.
Il pubblico potrà intraprendere un vero e proprio viaggio nel padiglione 7, ammirando le creazioni in Top Lot di mostri sacri come Giorgio De Chirico, Andy Warhol e le acqueforti di Amedeo Modigliani. Non mancheranno ovviamente Mario Schifano, il cui margine di crescita alle aste è ancora alto, e Alighiero Boetti, uno degli artisti più desiderati dal collezionismo che continua a registrare un trend positivo: sono pochissimi infatti i lavori rimasti invenduti e il loro valore è in forte accelerazione.
In scena inoltre firme affermate come quelle di Agostino Bonalumi, Enrico Castellani e Mario Sironi, gli italiani post war che rappresentano un investimento sicuro.
Parlando di secondo dopoguerra, occhi puntati sui lavori di Piero Dorazio, artista romano che ha contribuito all'affermazione dell'astrattismo in Italia, da quando nel 1947 redasse il manifesto del "Formalismo-Forma 1", insieme ai compagni di spicco Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato.
Fra gli analitici, Art Parma Fair propone un altro romano, Paolo Cotani, mancato nel 2011 e attorno al quale si è registrato fermento in questo primo semestre del 2017.
La kermesse parmense è un appuntamento da non perdere anche per chi vuole intercettare e scommettere sulle nuove tendenze: c'è molta attesa quindi per la bolognese Francesca Pasquali, artista contemporanea classe 1980, che si caratterizza per aver saputo creare nuove forme di comunicazione con il pubblico, che da osservatore diventa protagonista attraverso un'esperienza multisensoriale. Influenzata dalle tematiche dell'arte povera, la poetica di Francesca Pasquali parte dall'osservazione microscopica dei tessuti negli organismi viventi e ne riproduce l'essenza utilizzando materiali plastici. Non mancherà inoltre l'italoamericano Michael Gambino, che regala ai suoi spettatori un linguaggio basato sulla farfalla come metafora della storia dell'uomo.
Fra gli altri artisti contemporanei presenti alla kermesse ci saranno Sara Varvello e Nadir Montagnana, passato alle aste la scorsa primavera; Carla Bedini, che si caratterizza per lavorare il legno e la garza; Agostino Ferrari, esponente di spicco di quello che fu negli anni '60 il Gruppo del Cernobio.
Infine, verranno esposte le fotografie in bianco e nero di Fabrizio Garghetti, figura Fluxus del panorama italiano, attraverso scatti che l'autore ha realizzato a grandi interpreti del jazz internazionale come Miles Davis, John Coltrane, Charles Mingus, Ella Fitzgerald, Duke Ellington.
Per quanto riguarda il contemporaneo emergente, si potranno contemplare i lavori di Stefano Brunello, artista ferrarese protagonista in diverse mostre sul territorio nazionale, come Milano e Genova.
ArtParma Fair, con opere la cui fascia di prezzo varia dai 500 Euro alle centinaia di migliaia di Euro, rappresenta un importante momento di scambio e di confronto tra galleristi e pubblico, un appuntamento per i collezionisti alla ricerca di un investimento, un'occasione per esperti del settore alla scoperta di nuovi talenti.
A questi è dedicata la sezione Contemporary Art Talent Show, il progetto di Arte Under 5000 Accessibile di Nord Est Fair, riservato a gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentino opere dal costo inferiore ai 5000 Euro. Contemporary Art Talent Show è un'allettante opportunità per tutti gli emergenti che ambiscono a entrare e affermarsi nel mercato dell'arte, godendo del feedback mediatico che solo le grandi fiere assicurano.
La rassegna si caratterizza inoltre quest'anno per l'alto tasso di adesione internazionale: oltre alla consueta partecipazione di un gruppo di gallerie turche, quest'anno i visitatori potranno assistere al debutto di una prestigiosa galleria iraniana, una cubana e una svizzera.
Una Fiera la cui grandezza espositiva si sta espandendo attraverso la folta platea di Gallerie d'Arte riunite dall'Italia e dall'estero, che riporta la città emiliana ad essere centro di gravità delle più autorevoli correnti della pittura, del design, della fotografia, delle arti grafiche e scultoree.
Sabato 23 settembre, dalle ore 16, al Museo Guatelli l'inaugurazione della nuova edizione di Guatelli contemporaneo.
Parma, 22 settembre 2017
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 23 settembre si inaugurerà, presso il Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro, la seconda edizione del progetto culturale "Guatelli Contemporaneo".
Protagonista del pomeriggio sarà il frutto della residenza artistica svolta presso il Museo Guatelli dai tre artisti vincitori di "OWIO – museum's residency", bando di concorso volto a promuovere momenti di studio e sperimentazione dedicati a giovani artisti.
La giornata si aprirà alle ore 16 con la tavola rotonda "Chi ha paura dell'arte?". Intorno all'interrogativo sull'intenzionalità dell'opera d'arte e sulla natura dell'essere artista, si incontreranno le voci di Franco Ferrero (Master Artist della residenza artistica OWIO – museum's residency) e Giorgio Zanchetti (Docente di Storia dell'Arte Contemporanea dell'Università Statale di Milano) insieme a quelle di Mario Turci (Direttore della Fondazione Museo Ettore Guatelli) e Michela Zanetti (Assessore alla Cultura del Comune di Collecchio).
Il tema trattato introdurrà, alle ore 18, la presentazione delle opere realizzate da Aurora Biancardi, Mimì Enna e Cosimo Veneziano, i tre artisti selezionati tra i 135 partecipanti al bando "OWIO – museum's residency" per vivere un percorso residenziale di ricerca all'interno del Museo Guatelli. L'approfondito studio del luogo, della sua storia e del territorio circostante ha portato alla realizzazione di opere site specific negli spazi del Museo. La mostra rimarrà aperta dal 23 settembre al 22 ottobre 2017. In occasione dell'inaugurazione non mancherà la possibilità di visitare il Museo insieme alle guide dell'associazione Amici di Ettore Guatelli e del Museo. Sarà, inoltre, offerta la possibilità di degustare vini naturali rifermentati in bottiglia, grazie all'azienda agricola Crocizia.
Dal 22 settembre al 23 ottobre molte altre interpretazioni nasceranno grazie a conferenze, esposizioni e laboratori dedicati, senza dimenticare momenti ludici e conviviali. Tra le numerose sfaccettature di cui è composta l'opera di Ettore Guatelli, l'indagine del progetto si focalizza infatti sul suo continuare ad essere presente, attuale e afferrabile ma alla stesso tempo perspicace, lungimirante e imprevedibile.
In una parola: contemporanea.
Ecco il programma completo delle iniziative:
sabato 23 settembre 2017 | 16:00 | Museo Ettore Guatelli
Chi ha paura dell'arte?
Tavola Rotonda.
Intorno all'interrogativo sull'intenzionalità dell'opera d'arte e sulla natura dell'essere artista, si incontreranno le voci di Franco Ferrero (Master Artist della residenza artistica OWIO – museum's residency) e Giorgio Zanchetti (Docente di Storia dell'Arte Contemporanea dell'Università Statale di Milano), insieme a quelle di Mario Turci (Direttore della Fondazione Museo Ettore Guatelli) e Michela Zanetti (Assessore alla Cultura del Comune di Collecchio). Evento organizzato in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Ingresso libero.
sabato 23 settembre 2017 | 18:00 | Museo Ettore Guatelli
Owio – Museum's Residency | Interpretazioni
Inaugurazione mostra.
Aurora Biancardi, Mimì Enna e Cosimo Veneziano, i tre artisti vincitori del concorso OWIO – museum's residency, presenteranno il frutto della loro indagine svolta durante la residenza presso il Museo Guatelli, restituendo così la loro interpretazione dell'opera del Maestro Ettore. A seguire degustazione di vini naturali rifermentati in bottiglia offerta dall'azienda agricola Crocizia. La mostra rimarrà aperta dal 23 settembre al 22 ottobre 2017. Ingresso libero. Durante la giornata, sarà possibile visitare il museo insieme all'associazione Amici di Ettore Guatelli e del Museo.
mercoledì 27 settembre 2017 | 21:00 | Museo Ettore Guatelli
La Notte del Guatelli
Workshop fotografico a cura Fogg – art photo gallery.
Passeggiata notturna con il fotografo Alberto Ghizzi Panizza, che condurrà un tour fotografico all'interno del Museo soffermandosi su luci e dettagli del paesaggio guatelliano per immortalare con scatti le evocative suggestioni insieme ai partecipanti. Su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Costo: 40 euro.
venerdì 29 settembre 2017 | 18:00 | Centro Culturale Villa Soragna
Sassolini
Inaugurazione mostra a cura di Ricredo, in collaborazione con l'Azienda USL di Parma.
Mostra-racconto ispirata al maestro Guatelli, frutto delle esperienze espressive dei laboratori promossi dal Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'Azienda USL di Parma, e gestiti dalla Associazione Ricredo. La mostra rimarrà aperta dal 29 settembre al 21 ottobre 2017. Ingresso libero.
sabato 7 ottobre 2017 | 15:30 | Centro Culturale Villa Soragna
Il Paese delle Cose
Laboratorio per bambini e famiglie a cura di Educarte.
Un percorso speciale all'interno della mostra "Sassolini" dove gli oggetti raccontano numerose storie, guidandoci alla scoperta di nuovi modi di guardare il mondo. Età consigliata: 5 – 9 anni. Su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 0521 301281. Partecipazione gratuita.
domenica 8 ottobre 2017 | 17:00 | Museo Ettore Guatelli
Sogno Infranto n.1
Sfilata di moda di Fabrizio Corbo, a cura di Nadia Saccardi.
Lo stilista Fabrizio Corbo presenterà con una sfilata la sua collezione di moda ispirata al Museo Ettore Guatelli. Il linguaggio dell'evento si avvicinerà a quello della performance, accorciando la distanza tra moda e arte. Gli abiti e i bozzetti rimarranno esposti al Museo dall'8 al 21 ottobre 2017. A seguire aperitivo e servizio ristoro a cura del Circolo Rondine. Ingresso libero.
venerdì 13 ottobre 2017 | 21:00 | Museo Ettore Guatelli
La Fotografia Brut E Materica
Workshop fotografico a cura Fogg – art photo gallery.
Tour fotografico dallo stile informale all'interno del Museo Guatelli insieme a Roberto Petrolini, artista neofita della fotografia materica. Il workshop verrà inaugurato con un aperitivo offerto da Fogg – art photo gallery. Su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Partecipazione gratuita.
sabato 14 ottobre 2017 | 16:00 | Castello dei Burattini
Baracche ad Arte
Laboratorio per bambini e famiglie a cura di Educarte.
Un luogo magico che accoglie pupazzi di antichi spettacoli per un laboratorio dedicato ai giochi di una volta dove costruire una vera baracca dei burattini. Età consigliata: 4 – 9 anni. Su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 0521 508184. Partecipazione gratuita.
sabato 14 ottobre 2017 | 18:00 | CUBO Gallery
Giving Power To Young People! 17 sguardi rivelano Juarez
Inaugurazione mostra a cura di Marc Ibáñez, Guim Tió e Marcel Cururella, in collaborazione con CUBO Gallery.
Le fotografie di 17 ragazzi di Ciudad Juárez sveleranno la realtà dei margini della loro città attraverso uno sguardo rivelatore. Un progetto fotografico e pedagogico che ci permetterà di vedere sotto occhi nuovi ciò che ci circonda. A seguire live music per tutta la serata. Evento organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI. La mostra rimarrà aperta dal 14 ottobre al 18 novembre 2017. Ingresso libero.
venerdì 20 ottobre 2017 | 18:30 | Pinacoteca Stuard
"Ceci N'est Pas Une Pipe". La straordinaria avventura degli oggetti nell'arte
Conversazione con Elisabetta Pozzetti in collaborazione con il Comune di Parma.
In compagnia della curatrice Elisabetta Pozzetti, una narrazione divertita e divertente del felice incontro tra gli oggetti e il mondo strampalato dell'arte contemporaneo, all'interno del suggestivo spazio della Pinacoteca Stuard. Ingresso libero.
sabato 21 ottobre | 17:00 | Centro Culturale Villa Soragna
Guatelli, Archivi, Sassolini
Conversazione con Bianca Tosatti a cura di Ricredo, in collaborazione con l'Azienda USL di Parma.
Presentazione del catalogo di "Sassolini" con l'intervento dalla storica dell'arte Bianca Tosatti che si soffermerà sulle storie che gli oggetti e le opere possono narrarci, in un confronto tra i racconti rappresentati dai ragazzi dei laboratori promossi dal Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'Azienda USL di Parma e quelli di alcuni oggetti presenti nel Museo Guatelli. Ingresso libero.
domenica 22 ottobre | 17:30 | Museo Ettore Guatelli
Oggetti e Creature Fantastiche. Dal Museo Guatelli al cinema di animazione
Proiezione cortometraggio e brevi letture a cura di Sequence.
Gli oggetti del Museo Guatelli, legati al nostro passato ed arricchiti da storie di mistero e magia, raccontati attraverso le immagini dell'animatore parmigiano Francesco Vecchi e le cronache inattese e fantastiche di Giuseppe Pederiali. A seguire aperitivo e servizio ristoro a cura del Circolo Rondine. Ingresso libero.
Guatelli Contemporaneo, promosso dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli e dal Comune di Collecchio, è organizzato da spazio entropia, Educarte, Made in Art e curato da Stefani Cognata con il patrocinio del Comune di Parma, Comune di Sala Baganza, International Council of Museum - Italia, Università degli Studi di Parma, Azienda Usl di Parma, Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici. Il progetto è sostenuto dall'Istituto dei Beni Artisti Culturali e Naturali – Emilia Romagna e vanta, inoltre, del contributo di illustri sponsor: Bodino Engineering, COOP Alleanza 3.0, Iren, Bioearth, Soqquadro e VisionLed. In questa seconda edizione importanti sono anche le collaborazioni che vedono come partner: BAM! Strategie Culturali, Istituto Comprensivo "E. Guatelli" di Collecchio, Associazione degli Amici di Ettore e del Museo, Fogg - art photo gallery, Ars Ventuno, CUBO Gallery, Sequence, Ricredo, Gallani, Ceramica del Ferlaro, Azienda Agricola Crocizia, Giacomo Mha, Romanini Fundraising, Circolo Rondine.
Con la donazione di 2mila Euro alla Cooperativa Sociale Il Giardino si è concretizzato un altro obiettivo importante nella mission che la compagnia teatrale amatoriale "Quelli di Noveglia" e l'associazione Quelli di Noveglia per gli altri portano avanti come finalità principale, che è quella di raccogliere fondi da destinare ad associazioni ed enti impegnati in attività a favore di persone in difficoltà, attività di ricerca sulle malattie rare e in genere verso il variegato universo di chi ha bisogno di sostegno e cooperazione.
Veramente numerose le iniziative che la compagnia concretizza in maniera sistematica sul territorio del parmense e non solo: spettacoli teatrali, mercatini del riuso, oggetti commemorativi, attività culturali e di sensibilizzazione sui vari ambiti nei quali operano.
Diciassette anni di risate, musica ed amicizia, questa in sintesi la storia di Quelli di Noveglia, il cui percorso è stato segnato nel 2015 dalla grande svolta di costituirsi nell'associazione Quelli di Noveglia per gli Altri, in modo da poter donare gli incassi degli spettacoli a più associazioni.
E sono proprio la perseveranza, l'entusiasmo e l'impegno dei volontari che fanno parte dell'associazione e della compagnia teatrale il motore dell'associazione, sistematicamente premiate dal pubblico che le segue con interesse e passione in teatro e nelle varie attività sociali.
Fra gli obiettivi principali c'è anche quello di collaborare con altre associazioni del territorio, da questo è nato il fruttuoso incontro con la cooperativa il Giardino di Noceto, profondamente radicata sul territorio , di cui costituisce indubbio valore aggiunto. In particolare l'11 giugno 2017 è stata una giornata di festa per entrambe le associazioni , vista la collaborazione e l'impegno congiunti, è stato in questa occasione che Quelli di Noveglia per gli Altri hanno donato 2000 euro al Giardino da destinare all'organizzazione di attività per gli ospiti della Cooperativa, elargizione resa possibile grazie al ricavato degli incassi delle rappresentazioni teatrali esse in scena. Sinergica la collaborazione ed il sostegno da parte dell''Amministrazione Comunale che ha sempre concesso alla compagnia l'utilizzo del Moruzzi a titolo gratuito accollandosi anche per il 50 per cento il costo delle spese della gestione tecnica delle serate.
La programmazione delle rappresentazioni si è aperta come di consueto a marzo di quest'anno al Moruzzi e si concluderà sempre nella stessa location nocetana a marzo 2018¨ Lo spettacolo ha il nome di Dogs "Uno spettacolo fatto da cani" ed è particolarmente ricco il calendario delle repliche
Sabato 23 settembre a Traversetolo
Sabato 21 ottobre a Rozzano (MI)
Sabato 4 novembre a Olginate (MB)
Sabato 18 novembre a Collecchio
Domenica 3 dicembre a Corcagnano
Domenica 14 gennaio a Parma
Domenica 25 febbraio a Fidenza
Domenica 10 Marzo 2018 ultima replica a Noceto
Prevendita e informazioni Stefania Doselli 3387074033 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Da sottolineare anche l'impegno che l'associazione sta portando nelle scuole dell'Istituto Comprensivo di Medesano, delle rappresentazioni didattiche, in collaborazione con una psicologa ed una logopedista, relative al fenomeno del bullismo e dei disturbi dell'apprendimento (dislessia).
Il Sindaco Fecci << E' con grande piacere che accogliamo iniziative come queste, i nostri rapporti con la compagnia Quelli di Noveglia risalgono a tanti anni fa, quando erano ancora agli esordi. Da quel momento si è portata avanti una collaborazione fruttuosa, a sostegno della preziosa attività benefica che portano avanti, ed è con piacere che concediamo l'uso gratuito del nostro teatro Moruzzi. Sottolineo che questo contenitore culturale, inaugurato nel 2003, è stato realizzato, oltre che per essere sede di stagioni importanti, come quelle che siamo riusciti a riproporre negli ultimi tre anni , - per accogliere le scuole ed i giovani e per essere la sede di iniziative di solidarietà >>
Il presidente dell'associazione Quelli di Noveglia per gli altri Gianluca Nevicati << Ringrazio l'Amministrazione Comunale di Noceto per il sostegno, sottolineo l'importanza del legame con la Cooperativa Il GInrdino, per noi un punto di riferimento sul territorio, con la quale abbiamo gettato le basi per un rapporto che sono certo sarà fruttuoso e collaborativo. Da parte nostra lavoriamo con impegno ed entusiasmo e la grande partecipazione del pubblico ai nostri spettacoli ci testimonia apprezzamento e condivisione delle finalità con le quali ci muoviamo >>
L'assessore Verderi << Come diceva il Sindaco risale a tanti anni fa il nostro incontro con questa compagnia che poi ha dato vita all'omonima associazione. Abbiamo assistito ad una crescita costante ed una sempre maggiore qualificazione di questo gruppo, che registra il tutto esaurito negli spettacoli e che ogni anno arricchisce anche numericamente il calendario delle rappresentazioni ed allarga l'ambito territoriale in cui opera >>
La vicepresidente della Cooperativa Il Giardino Simona Giubellini << Ringrazio l'associazione per questa donazione di duemila Euro, che al di là dell'aspetto economico è molto importante per noi e testimonia una condivisione di progettualità ed obiettivi. Il contributo si lega al progetto "Case ritrovate " , che porterà a breve una nostra ospite a sperimentare un'esperienza di autonomia in un alloggio del territorio nocetano. La filosofia di fondo che unisce noi e la compagnia Quelli di Noveglia è portare avanti pensieri positivi, veramente preziosi nella realtà in cui viviamo >>
Rainieri (Ln): "basta concerti di Bello Figo, vietarne le esibizioni". Il consigliere regionale si appella all'articolo 21 della Costituzione e chiede che la giunta non sostenga i circoli o gli enti che organizzano le esibizioni del rapper.
I concerti di Bello Figo nel mirino di Fabio Rainieri, consigliere regionale della Lega Nord, che ha presentato un'interrogazione perché la Giunta intervenga per bloccare altre sue performance.
Dopo lo spettacolo organizzato a Parma lo scorso 9 settembre, ora il rapper ha annunciato la sua intenzione a organizzare un nuovo concerto in uno spazio più ampio in città.
"La maggior parte dei testi- spiega Fabio Rainieri - contengono frasi volgari, allusioni ingiuriose e provocazioni che oltrepassano il limite della libertà di espressione, in quanto oltraggiose per le istituzioni pubbliche. Questi testi - aggiunge Rainieri- strumentalizzano spesso le problematiche inerenti all'immigrazione e hanno destato vivaci proteste sia da parte di diversi rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del mondo politico sia da parte di immigrati e loro associazioni".
Per questo, Rainieri interroga l'esecutivo regionale per sapere "se concorda che i testi di Bello Figo siano eccessivamente offensivi per cui gli spettacoli pubblici in cui sono recitati non siano da considerarsi espressioni artistiche, ma vadano considerati contrari al buon costume e quindi manifestazioni da vietare, attuando l'articolo 21 della Costituzione. Se ritiene inopportuno che Bello Figo si esibisca nuovamente a Parma e su tutto il territorio regionale e se, infine- conclude il consigliere- intenda togliere ogni sostegno diretto e indiretto a tutti gli enti, i circoli e le associazioni che promuovono e organizzano spettacoli pubblici di Bello Figo".
(Fonte Regione Emilia Romagna - Margherita Giacchi)
Il Lido di Venezia sembra essersi rifatto il trucco per l'occasione durante il 74esimo Festival d'arte cinematografica. Edifici, percorsi, zone ristoro e lounge bar si presentano in modo molto diverso rispetto alla scorsa edizione. Ci troviamo infatti di fronte a edifici bianchi, luminosi ed elegantissimi che separano le varie zone. Lo stile italiano si vede anche in questo. Ma al di là delle differenze estetiche ritroviamo tutto ciò che contraddistingue il festival di Venezia, come ad esempio le esclusivissime zone all'interno del lussuoso hotel Excelsion che ospita l'Italian Pavillion e numerose feste che accompagnano le serate del festival. Non mancano, come sempre, i numerosissimi fan lungo le barriere del red carpet in attesa dei loro miti del cinema, con ombrelli e addirittura scalette.
Inoltre, non meno importante, la presenza di forze dell'ordine è aumentata, con numerosi posti di blocco, controllo bagagli e appostamenti per garantire la sicurezza a tutti i partecipanti.
Articolo di Federico Meneghini
Foto di Ludovico Casalone e Federico Meneghini
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E' in corso il 74esimo Festival d'arte cinematografica al Lido di Venezia, iniziato il 30 agosto che durerà fino al 9 settembre. Un'edizione carica di novità, a partire dal nuovo look del Palazzo del Casinò che ospita il festival e del red carpet che quest'anno rappresenta meglio che mai l'eleganza italiana. Ma del nuovo aspetto e delle nuove regole di sicurezza ne parleremo in un articolo dedicato. Quello che salta però subito all'occhio è la presenza di attori americani e inglesi, a questa edizione del festival del cinema italiano più amato al mondo.
Già l'anno scorso, il 2016, avevamo notato un'aumento di celebrità internazionali ma quest'anno la fanno decisamente da padrone. Da George Clooney, Julianne Moore e Matt Damon con il loro "Suburbicon" a Jennifer Lawrence, Javier Bardem e Michelle Pfeiffer diretti da Darren Aronofsky in "Mother!", un film fischiato ma che ha comunque attratto l'attenzione di molti. Presenti anche Jim Carrey e Michael Caine con i rispettivi documentari.
Ma non solo, ci sono anche attori americani e non che sono stati diretti dall'italianissimo Paolo Virzì. Stiamo parlando di Helen Mirren e Donald Sutherland in "The Leisure Seeker". E tantissimi altri tra cui Judy Dench, Guillermo del Toro e John Landies con il video restaurato di Thriller di Michael Jackson che nel 2017 vanterà anche una versione 3D.
Articolo di Federico Meneghini
Foto di Ludovico Casalone e Federico Meneghini
Tutta la galleria immagini qui sotto! Tocca di lato della foto per passare alla successiva.
Diretta Rai e 12 mila paganti per lo spettacolo in occasione del decimo anniversario della morte del grande tenore. Sul palco tutto il "mondo" del tenore, dagli amici artisti delle varie edizioni del Pavarotti & Friends al premio Nobel Rigoberta Menchu. In platea la moglie Nicoletta con la figlia Alice e la nipote Caterina.
Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi - Modena 6 settembre 2017 – C'era tutto il mondo di Luciano Pavarotti all'Arena di Verona per lo spettacolo in onore del tenore modenese, di cui proprio ieri, 6 settembre, è ricorso il decimo anniversario della morte.
Un ricordo, quello di Luciano Pavarotti, ancora vivo e indelebile nei ricordi di chi lo ha conosciuto, ha avuto l'onore di lavorare con lui e di condividere le emozioni del palcoscenico, ma anche di chi lo avuto come maestro, come mentore e come benefattore.
Leit motiv della serata i duetti. Con i grandi nomi della lirica, con le giovani promesse del bel canto e con le stelle del Pop italiano, che hanno cantato "virtualmente" con il tenore, alternando la loro voce alla sua, forte, potente e inconfondibile. Perché Pavarotti, proprio attraverso i "duetti" era riuscito nell'impresa di fare uscire la lirica dai teatri, dove era appannaggio della stretta cerchia di melomani, e l'ha portata al grande pubblico, prendendo a braccetto il Pop e sublimandolo nelle indimenticabili edizioni del Pavarotti & Friends.
Esordiscono sul palcoscenico dell'Arena i ragazzi de Il Volo, con la soprano Angela Gheorghiu con Granada. L'attacco è timido, ma poi il trio si riprende. Carlo Conti introduce il primo collegamento esterno, quello con il regista Ron Howard, direttamente dal set del prossimo episodio di Star Wars.
L'indimenticabile Richie Conningham di Happy Days parla a ruota libera e contagia con il suo entusiasmo. Sta girando il documentario sulla vita di Luciano Pavarottti e traspare la sua affascinazione per il personaggio.
Altro momento di grande emozione, il ritorno dei Tre Tenori. Josè Carreras e Placido Domingo si esibiscono insieme alla voce di Pavarotti in . Josè Carreras e Placido Domingo si esibiscono insieme alla voce di Pavarotti in My Way, rievocando il successo di Los Angeles del 1994. "Luciano Pavarotti è stato un grande ed indimenticabile amico di vita e professionale. Ricordo quella straordinaria serata, alle terme di Caracalla, con i tre tenori, ha segnato una svolta nel mondo della lirica", ha detto del Maestro Placido Domingo emozionato.
È poi il turno di Zucchero, che ricorda la lunga amicizia con il tenore, nata quando il cantante di Reggio Emilia ebbe l'ardire di telefonare al Maestro per proporgli quel Miserere registrato con la voce di un giovanissimo Andrea Bocelli, che diede origine alle undici fortunate edizioni del Pavarotti & Friends. E proprio di Miserere, preceduto da Così celeste è il duetto virtuale con Pavarotti che emoziona l'Arena.
Torna in scena la lirica pura, con la voce potente di Vittorio Grigolo che si esibisce in Lucean le stelle dalla Tosca di Puccini, e con Domingo e Carreras, che insieme alla Gheorghiu intonano Non ti scordar di me.
Un emozionatissimo Eros Ramazzotti fa una piccola gaffes e confonde Pavarotti con Jovanotti, ma ci pensa Carlo Conti a correggere il tiro, con i nervi saldi di chi sa che sta conducendo una serata ricca di emozioni. "Questo è un pezzo molto importante della mia carriera, quando il Maestro Pavarotti la scelse per fare il duetto mi rese non felice... di più", ha detto Ramazzotti introducendo il duetto virtuale con Pavarotti di Se bastasse una canzone, "Rifarla adesso mi viene il groppo in gola".Secondo collegamento esterno, a metà serata, con Andrea Bocelli, che da una terrazza romana intona Ah, mes amis da La fille di Régiment.
Scorrono le immagini della scuola che Luciano Pavarotti ha contribuito ad aprire in Guatemala per i bambini vittime della guerra, mentre sul palco sale Rigoberta Menchu, Premio Nobel per la Pace 1992, che lo ricorda come "uomo straordinario, grandissimo, che ha amato tantissimo i bambin e che ha fatto tanto per loro". Parole semplici, ma che vengono dal cuore, che ricordano l'impegno e la generosità di Luciano Pavarotti per le cause umanitarie, alle quali il Maestro si è dedicato con impegno. I bambini guatemaltechi si sono esibiti con lui nell'edizione 1999 del Pavarotti & Friends. "Ora sono grandi, e insieme a tutto il Guatemala, lo ricordano con affetto. Pavarotti è vivo in tutto il mondo", ha concluso la Menchu.
Un'eterea Giorgia intona Imagine, ricordando l'emozione degli esordi e i consigli del tenore. Sul palco sale poi Alessandro Del Piero, indimenticato capitano della Juventus, squadra del cuore di Luciano Pavarotti. Placido Domingo dirige l'amico Josè Carreras in Passione. Da brividi il duetto di Massimo Ranieri con la soprano Angela Gheorghiu in Te voglio bene assaje.
Bravissima Fiorella Mannoia, che accompagnata al flauto da Andrea Griminelli, pupillo del Maestro, ripropone il duetto in Caruso dell'edizione 2001 del Pavarotti & Friends e ricorda: "Nelle prove lo sentii cantare e la sua voce mi sembrava normale. Sul palco, durante il concerto, rimasi stupita: non potevo creder a una voce così potente. Aveva una potenza impressionante, davvero divina".
Tocca a Nek, al secolo Filippo Neviani, da Sassuolo, interpretare l'Ave Maria scritta dallo stesso Luciano Pavarotti. Nonostante l'emozione, supera brillantemente la prova, complice la dolcezza del flauto di Griminelli.
Nel preludio del gran finale, torna in scena la lirica, che in questo concerto dell'anniversario ha forse messo in ombra il Pop, a sottolineare quando Luciano Pavarotti, nonostante le sue incursioni nella canzone commerciale, sia sempre rimasto in fondo, il più grande tenore del Novecento, la voce divina in grado di radunare 500 mila spettatori a Central Park nel concerto a ingresso gratuito del 1993, come ricordato del video dove Angela Buttiglione decanta durante il TG della sera lo straordinario successo dell'evento.
Ancora lirica "pura", dicevamo, con Francesco Meli, che libera le potenti corde vocali in Una furtiva lagrima da L'elisir d'amore di Donizetti. I giovani Cantanti della Fondazione Pavarotti salgono sul palco e incantano il pubblico dell'Arena con Libiamo ne'lieti calici dalla Traviata di Verdi. Sale poi sul palco Nicoletta Mantovani, con le piccole donna amate da Luciano, la figlia più piccola, Alice, e l'unica nipote Caterina, figlia di Cristina Pavarotti. Siamo alle battute finali, mentre si avvicina la mezzanotte. Sul palco salgono i 2cellos che si esibiscono nel medley di La donna è mobile e O sole mio, e Fabio Armiliato, con la romanza di Ruggero Leoncavallo Mattinata.
Nel finale, il maestro Nicola Piovani dirige Vittorio Grigolo nell'inedito Luciano, una romanza dedicata a Pavarotti e commissionata dalla famiglia per omaggiare il grande tenore. E siamo tutti d'accordo con il Maestro Piovani quando ricorda la voce di Pavarotti come "quella scintilla emotiva che confina con l'eternità".
(Con Galleria Immagini)
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