Il match di andata dei playoff di Lega Pro finisce in parità senza troppe emozioni. Chi passerà al turno successivo lo vedremo mercoledi sera tra le mura amiche ducali dove il Parma avrà dalla sua due risultati su tre.
di Luca Gabrielli
Parma, 22 maggio 2017
Si vede veramente poco nella trasferta piacentina in cui si nota l'ennesimo esodo di massa stagionale dei tifosi gialloblu. I tifosi sono da Serie A dal primo all'ultimo minuto ma non altrettanto si può dire della squadra di D'Aversa che mostra trame di gioco nebulose, prive di concretezza. I crociati danno l'impressione fin da subito di accontentarsi del pareggio e per assistere al primo tiro in porta passano ben 70'. La partita vive davvero di poche emozioni e solo negli ultimi dieci minuti il Parma ha una fiammata d'orgoglio e sfiora la rete in due occasioni senza trovare però il goal del vantaggio. Un pareggio assolutamente giusto che una volta di più manifesta le grandi difficoltà palesate dalla squadra di Viale Partigiani D'Italia in questa stagione. Troppo poco quello visto al Garilli ieri sera per poter aspirare alla promozione nella serie cadetta. I crociati dovranno mettere maggior determinazione e alzare decisamente i ritmi di gara per proseguire nei playoff che li chiamerà immediatamente al riscatto mercoledì sera al Tardini, nella gara di ritorno. Due risultati su tre a disposizione per passare il turno dove un altro zero a zero basterebbe grazie al miglior piazzamento in classifica del Parma.
Il Parma sfiora il colpaccio nel finale dopo una gara insufficiente
È la formazione tipo quella che calca il terreno di gioco del Garilli. Davanti a Frattali la linea a quattro formata da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia; cerniera di centrocampo composta da Munari, Scozzarella e Scavoni deputati a imbeccare le punte Baraye, Nocciolini e Calaiò. Il primo tempo vede due squadre bloccate, prive di inventiva e timorose di scoprirsi per paura di subire goal. Questo rende il match veramente noioso dove i portieri non sono minimamente chiamati in causa.
Ad inizio ripresa non si assiste a nessun cambio e al 56' un brivido percorre la schiena dei quasi 2000 tifosi crociati: Frattali salva miracolosamente il risultato su una conclusione ravvicinata di Cazzamalli. La partita prende finalmente un po' di ritmo e al 78' Baraye cerca il goal con una conclusione a giro. Passano pochi minuti e il Piacenza colpisce il palo esterno su calcio piazzato con Taugordeau. D'Aversa decide di buttare nella mischia Edera e Mazzocchi per dare più brio alla manovra e al 90', prima Iacoponi di testa sfiora la rete con un colpo di testa bloccato sulla linea di porta e poi Edera si vede ribattere in angolo un sinistro insidioso. La gara d'andata termina così zero a zero e i crociati avranno solo tre giorni per recuperare le energie.
Trattativa sotto traccia da mesi che è giunta ad una svolta nelle ultime ore: Jiang Lizhang, proprietario dell’agenzia di marketing Desport, rileverà il 60% delle quote da Barilla, Pizzarotti e Dallara, per poi salire al 90%. L’annuncio una volta terminati i playoff di Lega Pro.
Parma, 14 maggio 2017
di Luca Gabrielli
Se ne parlava da qualche settimana ma parevano solo chiacchiere da bar tra tifosi. E invece il Parma sta per parlare cinese. La trattativa per la cessione della quota di maggioranza è in dirittura d’arrivo e l’annuncio verrà dato solo al termine dei playoff di Lega Pro dove i crociati saranno impegnati tra dieci giorni agli ottavi. Una notizia bomba che regala incredulità e allo stesso tempo entusiasmo ai tifosi del Parma, curiosi di conoscere le intenzioni di Lizhang, proprietario del colosso di marketing Desport che controlla già il Granada e sta anche per rilevare la società inglese Crystal Palace. Nei prossimi due anni verranno investiti 10 milioni di euro, secondo l’accordo siglato l’altro giorno negli uffici del Tardini e l’obiettivo sarebbe quello di rilevare il 90% delle quote per poi dare inizio al nuovo “Progetto Parma”.
Progetto ambizioso: stadio di proprietà e “modello Atalanta” nell’arco di 5 anni
La trattativa non è stata delle più semplici, mediata da Hernan Crespo che ha messo in contatto i cinesi con gli imprenditori parmigiani. Proprio l’ex bomber argentino, nei piani di Lizhang, dovrebbe diventare vicepresidente esecutivo con delega per l’area tecnica, senza però entrare in conflitto con l’attuale staff tecnico composto da Faggiano e D’Aversa. Questi ultimi sarebbero confermati per la prossima stagione, indipendentemente dal risultato finale dei playoff. Le intenzioni della nuova proprietà cinese sono chiare, a medio termine e ambiziose: l’obiettivo è seguire il “modello Atalanta”,costruendo un settore giovanile all’avanguardia che produca possibili campioncini e riportare la società ducale in Serie A nell’arco di 5 anni. Per raggiungere ciò il primo passo sarà l’acquisizione totale del centro sportivo di Collecchio, punto nevralgico per la crescita del progetto e la possibilità di avere lo stadio di proprietà per fornire nuovi introiti nei prossimi anni.
Il presente dice playoff per la Serie B: oggi si saprà chi affronterà il Parma negli ottavi di finale
Questa inaspettata notizia non deve però distogliere la squadra dal reale obiettivo attuale, il raggiungimento della Serie B attraverso i playoff che hanno inizio oggi. Proprio alle 18 ci sarà il fischio d’inizio della partita secca tra Piacenza e Como che decreterà il prossimo avversario del Parma negli ottavi di finale il 21maggio (andata) e il 24 maggio (ritorno). I quarti di finale si giocheranno il 28 maggio e il 4 giugno,le semifinali il 13 e 14 giugno in una partita unica, così come la finalissima in programma all’Artemio Franchi il 17 giugno.
I ragazzi di D’Aversa battono gli “odiati” cugini grazie a un goal di Baraye in un campo ai limiti della praticabilità. Secondo posto conquistato e mini vantaggio in vista dei playoff. Scontri con la polizia prima della gara in Borgo Felino.
Parma, 7 maggio 2016
di Luca Gabrielli
Missione compiuta. Il Parma batte la Reggiana e porta a casa gli ultimi tre punti fondamentali della stagione per il secondo posto del girone B di Lega Pro. Sotto una pioggia battente, in un campo quasi impraticabile, i crociati affrontano i cugini al Tardini esattamente vent’anni dopo l’ultimo successo, firmato Grun, Zola, Chiesa. La squadra scende in campo con il consueto 4-3-3 composto in difesa da Frattali, Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia; cerniera di centrocampo con Munari, Scozzarella, Scavone e tridente d’attacco formato da Nocciolini, Calaiò e Baraye. Nonostante le condizioni climatiche, la Curva Nord è un muro gialloblu ma anche il settore ospiti conta 2000 tifosi giunti da Reggio e l’atmosfera che si respira è quella delle grandi occasioni.
Primo tempo bloccato sullo zero a zero nonostante una espulsione ed un rigore
La partita si mette subito bene per il Parma con Sabotic che al 13’ si fa espellere per fallo da ultimo uomo. I ritmi inevitabilmente si alzano e al 34’ Calaiò dopo una magia viene steso in area di rigore e si conquista il penalty. Lo stesso attaccante si presenta dagli undici metri ma si fa ipnotizzare dal portiere Perilli e sulla ribattuta Scaglia manda il pallone alle stelle. Il pressing crociato continua nonostante l’errore dal dischetto e al 41’ Munari colpisce la traversa di testa. Il primo tempo finisce zero a zero dopo che Calaiò fallisce un’incredibile occasione davanti al portiere.
Baraye segna il goal della vittoria e il Tardini esplode
Le condizioni del campo continuano a peggiorare ma il Parma continua a spingere e al 66’ minuto Baraye approfitta di un pasticcio difensivo dei reggiani e trafigge il portiere. I tifosi crociati impazziscono di gioia e dagli spalti partono cori e sbeffeggi tipici da derby. Non si contano più grandi occasioni da rete e i crociati vincono quella che per i tifosi di Parma è “La” partita per antonomasia. Il tanto agognato secondo posto è raggiunto e gli uomini di D’Aversa potranno così saltare il primo turno eliminatorio dei playoff e prepararsi al meglio per la competizione.
Nel prepartita scontri in centro e impazzano le polemiche sulla sicurezza
Verso le 11 sono stati segnalati ultras, sembra parmigiani, con spranghe e bottiglie tra via Saffi, borgo Giacomo Tommasini e via Farini. Sono state saccheggiate anche le campane di vetro per recuperare bottiglie ed in borgo Felino sono avvenuti scontri con la polizia. Nel frattempo un gruppo di tifosi reggiani, arrivati in treno, sono sfuggiti al blocco di polizia e sono entrati nella zona vietata del “centro storico”. Attimi di tensione con i tifosi della Reggiana che hanno lanciato fumogeni davanti al Teatro Regio e danneggiato alcune auto e negozi. Le forze dell’ordine sono poi riusciti a incanalarli verso il Lungoparma e costringerli a prendere il bus navetta diretto verso lo stadio.
Guarda tutte le foto della partita nella galleria qui sotto, ph. Francesca Bocchia
I crociati si giocano la stagione nel match più complicato dell’anno contro gli “odiati” cugini della Reggiana. La Curva Nord sarà colorata di maglie crociate e gialloblu per spingere la squadra al raggiungimento del secondo posto, vitale per i successivi playoff.
Parma, 6 maggio 2016
di Luca Gabrielli
Tutti uniti per dare un significato alla stagione
Non è una partita come le altre. Domani alle 14.30 si affronteranno due squadre che da sempre vivono di rivalità e sfottò tra i tifosi. Da una parte le “Teste Quadre” e dall’altra i “Bagoloni”. Tra le due città non vi sono nemmeno trenta chilometri di distanza ma ogni tifoso è orgoglioso delle proprie origini e se gli si chiede cosa c’è “Oltre l’Enza”, un ghigno gli si dipinge sul volto e parte la punzecchiatura. Questo è il derby tra Parma e Reggiana che al Tardini non si vedeva da esattamente 20 anni, da quel 3-2 in Serie A firmato da campioni del calibro di George Grun, Gianfranco Zola ed Enrico Chiesa. Era il Parma guidato da quel Carlo Ancelotti che oggi può permettersi di dire di aver vinto dappertutto in Europa. Era il Parma che a fine stagione arrivò a soli due punti dal sogno scudetto dietro a un’altra squadra non proprio amata da queste parti, dalle strisce verticali bianconere. Oggi la sfida si gioca nei campi di Lega Pro con in campo valori tecnici nettamente inferiori ma lo spirito della gara non cambierà e il Tardini sarà in fibrillazione per un match dal sapore di altri tempi. All’andata, al Mapei Stadium, tremila tifosi crociati seguirono al seguito la squadra e tornarono vincitori grazie alle reti di Baraye e Giorgino. Da quel momento la squadra ha avuto un ruolino di marcia incredibile, a parte le ultime partite e chissà che una vittoria domani non possa sbloccare i giocatori in vista dei fondamentali playoff.
Biglietti esauriti in Curva Nord e ampliata la zona del blocco del traffico
Fino a ieri sera i tickets venduti erano 5900 e ci si aspetta di vedere il pienone al Tardini. La Curva Nord è esaurita da due giorni e non accenna a calare la voglia dei parmigiani di assistere ad uno scontro storico per la città. Importanti modifiche anche per la viabilità dove la zona del blocco del traffico sarà ampliata rispetto alle altre partite per motivi di sicurezza dalle ore 11 di domenica fino a cessata esigenza. Qui il link per vedere le zone coinvolte.
Per i crociati quarta gara consecutiva senza segnare e lotta per la seconda piazza che si deciderà nel derby di domenica prossima contro i “cugini” reggiani al Tardini. Perde il Pordenone in casa contro la Feralpisalò, regalando un mini vantaggio alla squadra ducale.
Parma, 1 maggio 2017
di Luca Gabrielli
Ci si gioca tutto all'ultima giornata nel derby del Tardini
Un finale thrilling quello che si preannuncia per l’ultima giornata di Lega Pro. Le sorti del Parma per riuscire a raggiungere il secondo posto, fondamentale per i playoff, si decideranno domenica pomeriggio allo stadio Tardini contro il peggior avversario possibile, per pathos e significato dello scontro. La squadra di Viale Partigiani d’Italia si giocherà una stagione affrontando la Reggiana in un derby d’altri tempi che vedrà sicuramente lo stadio pieno come nelle migliori occasioni. I crociati dovranno assolutamente vincerlo senza fare calcoli di alcun tipo visto che il Pordenone dista ad un solo punto e andrà a giocare a San Benedetto in un match non troppo complicato. Si preannuncia una settimana di passione a Collecchio, con i ragazzi di D’Aversa che dovranno al più presto ritrovare freschezza atletica e sicurezza mentale per non arrivare scarichi all’appuntamento contro gli odiati “cugini”. La partita di ieri ha visto timidi segnali di ripresa con un Parma che ha creato più del solito ma che ha evidenziato una poca concretezza che da quattro giornate non permette alla squadra di trovare la via del goal. Gli attaccanti sono stati poco lucidi non solo nelle conclusioni ma anche nell’ultimo passaggio e il predominio territoriale non ha portato a nulla di decisivo. La crisi del Parma continua e in vista dei playoff i segnali non sono dei più incoraggianti ma la svolta potrebbe proprio arrivare grazie al derby che in caso di vittoria, farebbe probabilmente scattare qualcosa nella testa dei giocatori, come all’andata.
Solito 4-3-3 di stampo D’Aversa
Il mister non varia il modulo ma decide di cambiare alcuni interpreti, sorprendendo tutti lasciando in panchina il capitano Alessandro Lucarelli e il regista titolare Scozzarella. Davanti a Frattali viene proposto come terzino destro Mazzocchi, spostando Iacoponi al centro della retroguardia al fianco di Di Cesare e Scaglia; a centrocampo Corapi viene coadiuvato ai lati da Munari e Scavone e davanti tridente pesante formato da Baraye, Nocciolini e Calaiò.
Possesso palla sterile e poche occasioni al “Bonolis” di Teramo
I crociati partono bene con Baraye che al primo minuto sfiora il goal con un tiro a giro. Al 18’ Munari colpisce la traversa di testa dopo un batti e ribatti e al 27’ viene annullata una rete a Scavone per un dubbio fuorigioco. Non succede più nulla nella prima frazione di gioco, con un Parma che dà la sensazione di un leggero miglioramento sul piano del gioco ma evidenzia anche grosse difficoltà nel creare azioni pericolose. La ripresa è molto simile al primo tempo con i crociati che sfiorano il goal del vantaggio più volte con Baraye e Calaiò, imprecisi al momento di concludere ma con il Teramo che si affaccia pericoloso dalle parti di Frattali. Il portiere ducale prima salva su Sansovini, compiendo un ottimo intervento e poi rischia di capitolare all’ultimo minuto ma viene graziato dall’imprecisione dello stesso attaccante abruzzese. Il Parma archivia l’ultima trasferta stagionale con un pareggio importante dopo la cocente sconfitta di una settimana fa contro il Sudtirol e si prepara ad affrontare l’ultima, decisiva battaglia nel derby di domenica.
I crociati perdono ancora al Tardini contro il Sudtirol con una rete segnata al 90’ da Gliozzi. Per gli uomini di D’Aversa è il terzo ko di fila e in classifica vengono raggiunti al secondo posto dal Pordenone. Faccia a faccia nel post gara tra i tifosi e Faggiano.
Parma, 25 aprile 2017
di Luca Gabrielli
Gliozzi gela il Tardini. Squadra vuota e priva di carattere al cospetto del pubblico di casa
Il Parma scende di nuovo in campo contratto, facendo acquisire già dai primi minuti fiducia nel Sudtirol, venuto a Parma senza troppe pretese di classifica. Proprio gli ospiti sfiorano il vantaggio con Bertoni che impegna Frattali in un difficile intervento. Al 15’ D’Aversa perde Giorgino per infortunio e inserisce Simonetti e solo al termine della prima frazione di gara i crociati si rendono pericolosi prima con un’acrobazia di Nocciolini e poi con un diagonale di Calaiò. Nella ripresa si vede un Parma più volitivo ma sempre confusionario nelle trame di gioco. Baraye dopo una buona azione personale, si fa murare il tiro dai difensori ma l’occasione più ghiotta capita sui piedi di Nocciolini che dopo un buon triangolo con Calaiò, spara addosso a Marcone. Il match sembra avviarsi verso uno scialbo zero a zero e invece arriva la doccia fredda al 91’ con Gliozzi che approfitta di una disattenzione difensiva e batte un incolpevole Frattali. Il Sudtirol vince e il Parma viene giustamente sommerso dai fischi dei propri tifosi.
Lotta serrata per il secondo posto a due giornate dal termine
E’ davvero crisi profonda. Il Parma sta gettando via quanto di buono fatto per buona parte del girone di ritorno dove ad un certo punto del campionato era riuscito anche a giocarsi le carte per la promozione diretta con il Venezia. In un mese si è assistito a una involuzione inspiegabile dei giocatori, nel gioco e nella testa, con l’aggiunta dello scandalo calcio scommesse per la partita con l’Ancona che ha creato un ambiente ostile a Parma. I tifosi non ne possono più e dopo la terza sconfitta consecutiva a favore del modesto Sudtirol, arrivano gli impietosi fischi dei tifosi dagli spalti. Poco dopo il termine del match un gruppetto di trenta persone chiede spiegazioni fuori dallo stadio al Ds Faggiano, sopraggiunto per chiarire le posizioni e fornire spiegazioni riguardanti le ultime impietose prestazioni. Il Pordenone nel frattempo pareggia contro l’Albinoleffe, raggiungendo quindi i crociati al secondo posto, ancora in vantaggio grazie agli scontri diretti. Anche il Padova si rifà sotto a tre punti, pareggiando contro l’Ancona e a due gare dal termine del campionato tutto è possibile. Mancano personalità e serenità e se non si troverà presto una soluzione si rischia davvero di fare una figuraccia ai playoff e dire addio alle speranze di Serie B. Non tutto è perduto, anzi, di tempo per preparare al meglio queste ultime due gare (l’ultima è il derby in casa contro la Reggiana) ce n’è ma a questo punto i giocatori stessi devono capire che figuracce di questo tipo, dopo quella di una settimana fa contro il Bassano, a Parma difficilmente se ne erano viste e che stanno indossando la gloriosa maglia di una città che negli ultimi vent’anni ha vinto coppe e fatto stupire il calcio europeo. E’ giunto il momento di tirare fuori gli attributi e dare tutto per il Parma. Poi si può anche perdere e uscire dai playoff ma dopo aver speso ogni singola goccia di sudore in campo.
Dopo la settimana piena di polemiche per la situazione calcio scommesse, i crociati perdono anche contro il Bassano per uno a zero con una prestazione incolore e senza attributi. Sono ora tallonati dal Pordenone a -1, vittorioso a Padova.
Parma, 16 aprile 2017
Luca Gabrielli
Una settimana di vera e propria "Passione" per i crociati allenati da D'Aversa. Le illazioni sull'incontro disputato domenica scorsa al Tardini contro l'Ancona si è ripercosso sul match pasquale a Bassano dove il Parma esce sconfitto senza appello. La partita di ieri ha visto scendere in campo undici giocatori svuotati mentalmente e turbati dalle vicende del calcio scommesse che vede la società di Viale Partigiani d'Italia sotto la lente d'ingrandimento della procura. Ma dal punto di vista sportivo gli ultimi sei punti regalati nelle ultime due partite riaprono il campionato per la seconda posizione fondamentale del girone B di Lega Pro. Il Venezia è ufficialmente e meritatamente in Serie B mentre il Pordenone, vittorioso ieri a Padova, si avvicina pericolosamente ad un solo punto dal Parma, sulle ali dell'entusiasmo rispetto ai ducali.
Fabbro condanna un Parma molle e in totale confusione
Formazione tipo per D'Aversa che si affida ai migliori per cercare di uscire da una situazione di classifica da campanello d'allarme. Davanti a Frattali ritorna Scaglia come terzino sinistro, centrocampo muscolare con Munari e Scavone ad agire ai fianchi di Scozzarella; solito tridente offensivo con Calaiò al centro dell'attacco, assistito da Baraye e Nocciolini.
Primo tempo noiosissimo dove l'unico tiro in porta della prima frazione di gioco lo firma Laurenti, mentre il Parma, con poche idee e confuse, non riesce a costruire alcuna occasione da gol ma reclama nel finale di tempo un chiaro rigore su Calaiò.
Rispetto alla prima frazione di gioco il Parma sembra scendere in campo più determinato e con un piglio diverso ma senza mettere in difficoltà il portiere di casa e al 58' il Bassano trova il meritato vantaggio con Fabbro, bravo a trafiggere Frattali con un preciso tiro da fuori area su assist di Laurenti.
I crociati subiscono vistosamente il colpo e solo nell'ultimo quarto d'ora sfiorano il pareggio per tre volte con Baraye, Lucarelli e Calaiò ma senza fortuna.
Il match termina con la vittoria meritata del Bassano che addirittura rischia di raddoppiare nel finale con Gashi ma Frattali è prodigioso. I crociati subiscono la seconda sconfitta consecutiva dopo la figuraccia contro l'Ancona, riaprendo di fatto i giochi per la seconda piazza a sole quattro giornate dal termine del campionato.
Il quotidiano "Il Mattino" di Napoli stamani ha pubblicato un articolo secondo il quale ci sarebbe stato un accordo, domenica scorsa, tra le due società che avrebbe portato a vincite sospette, da100mila a 225mila euro a testa. Immediata la risposta della Società a queste accuse infamanti.
Parma, 13 aprile 2017 - di Luca Gabrielli
Non bastava la delusione per la pessima figura dei crociati di domenica scorsa contro l'Ancona, ora arrivano dal quotidiano "Il Mattino" di Napoli forti accuse rivolte alla società di Viale Partigiani d'Italia. L'ombra del calcio scommesse colpisce Parma che però non ci sta e tramite un comunicato stampa risponde senza indugio a queste gravissime calunnie e diffamazioni.
Il Comunicato stampa del Parma Calcio 1913
Il Parma Calcio 1913 esprime profondo stupore e totale disgusto in merito all'articolo pubblicato oggi dal quotidiano "Il Mattino" di Napoli e integralmente ripreso e rilanciato da altri organi di stampa, attraverso il quale si adombrerebbe – senza mezzi termini – l'insopportabile sospetto di una combine relativa alla partita Parma-Ancona.
La scialba prestazione di domenica scorsa è stata senza giustificazioni dal punto di vista calcistico.
Ma tanto quanto la società è rimasta arrabbiata e delusa dal comportamento sul campo dei propri tesserati, tanto quanto è totalmente al loro fianco e difesa rispetto a voci, sospetti, accuse assurde e infamanti per uno sportivo.
Un conto è tollerare che certe cose vengano scritte su Facebook, regno delle leggende urbane e degli sfoghi di pancia.
Un conto è che le "voci" da Facebook passino ad avere spazio e rilevanza su quotidiani nazionali.
Riportando soltanto alcune frasi dell'articolo, vi si afferma che "a Pozzuoli centinaia di scommettitori hanno azzeccato il risultato esatto e hanno sbancato, incassando cifre che oscillano da 100mila a 225mila euro a testa".
Ragionando per difetto, si tratterebbe di decine e decine di milioni di Euro vinte a Pozzuoli in un weekend. Una cifra enorme. L'autore dell'articolo ha qualche riscontro oggettivo di questo fatto?
Nell'articolo a supportare questa tesi si riportano inoltre le voci di un "gestore di un circolo ricreativo", di "un ragazzo di Arco San Felice", di "un condominio", di "un noto ristoratore".
Chi sono queste persone? C'è qualche riscontro alle loro presunte affermazioni su fatti così gravi?
Non si possono trattare argomenti così delicati e gravi con così tanta superficialità.
Se ci fossero riscontri oggettivi e prove di quanto affermato, si denunci senza alcun indugio alle autorità competenti. Il Parma Calcio sarebbe il primo soggetto interessato e vittima di un abominio simile.
Ma se queste notizie clamorose altro non fossero che il venticello della calunnia e dei sospetti gratuiti, conditi con un po' di sensazionalismo da social network, ci troveremmo di fronte a gravissime calunnie e diffamazioni a mezzo stampa a fronte delle quali il Parma Calcio 1913 evidentemente non può restare inerte, sia nei confronti di chi le produce sia nei confronti di chi le rilancia.
Squadra ducale irriconoscibile e Ancona che espugna Parma con un meritato due a zero. Fischi al termine della partita e attesa per il match di domani sera tra Venezia e Padova, molto importante per le sorti dei crociati.
Parma, 9 aprile 2017
di Luca Gabrielli
D’Aversa opta per il turnover dopo le fatiche di Padova
La squadra che scende in campo contro i marchigiani viene ritoccata per molti elementi dal mister D’Aversa, con l’intento di far rifiatare diversi titolari e dare spazio ad alcuni giovani come Mazzocchi e Ricci. Scavone, Munari e Nocciolini vengono risparmiati e i ducali vengono disposti in campo con un inedito 3-4-3. Davanti a Frattali ci sono Iacoponi, Lucarelli e Di Cesare; centrocampo che vede la coppia inedita centrale Scozzarella-Corapi affiancati sulle fasce da Ricci e Mazzocchi; tridente offensivo formato da Baraye, Calaiò e Scaglia che viene proposto in avanti nel suo ruolo naturale di ala.
Ritmi molto bassi e Ancona che fa il colpaccio
Il Parma incomincia bene la partita creando subito una palla goal con Scozzarella che, dopo aver ricevuto palla da Mazzocchi, impegna il portiere Anacoura con una conclusione potente. I ritmi di gioco sono davvero bassi fin da subito, complice anche il primo caldo di stagione e il primo tempo scivola via senza troppe azioni degne di nota, con un Ancona che non fatica ad arginare la compagine ducale. Solo nel finale di primo tempo il Parma sembra cambiare marcia e prima Calaiò, che non trova lo specchio della porta con un tiro al volo su assist di Scozzarella e poco dopo Baraye, con delle finte ubriacanti finalizzate da un tiro neutralizzato dal portiere ospite, non portano per un pelo i crociati in vantaggio. Sembra il preludio ad una ripresa all’arrembaggio per i gialloblu con l’onnipresente Scozzarella che sfiora il goal con un tiro da fuori e il neoentrato Nocciolini, al posto di uno spento Ricci, che mette paura all’ Ancona con un tiro di controbalzo che termina di poco fuori. Invece gli ospiti, a sorpresa, passano in vantaggio al 63’ con Frediani che con un tiro preciso beffa Frattali. E’ un fulmine a ciel sereno per la squadra di D’Aversa che non riesce reagire al colpo e tenta con azioni confuse e poco pericolose di raggiungere il pareggio. L’Ancona amministra senza problemi il gioco e trova addirittura il due a zero nel recupero con Del Sante che approfitta di un’incertezza del capitano Lucarelli e infila ancora Frattali chiudendo di fatto la contesa. Il Parma esce tra i fischi meritati del Tardini, mostrando la consueta fragilità psicologica che accompagna la squadra da inizio stagione. Oggi, dopo la buona prestazione di mercoledì a Padova, si è perso contro una squadra che nei precedenti 12 incontri aveva portato a casa un solo punto. Questo deve far riflettere D’Aversa e il suo staff in attesa del verdetto di domani sera dell’importantissimo match tra Venezia e Padova per il secondo posto. La promozione diretta è ormai è irraggiungibile e bisogna quindi sperare che i liguri, guidati da Inzaghi, battano il Padova, a soli quattro punti di distanza dal Parma.
Nello scontro diretto infrasettimanale i crociati sconfiggono il Padova due a zero e vanno a +4 dagli stessi veneti. Dopo soli 28'' Baraye porta in vantaggio i ducali e Calaiò chiude di fatto il match alla fine del primo tempo. Prestazione cinica del Parma che domina nei 90 minuti di gioco ma che rischia di vanificare tutto negli ultimi secondi.
di Luca Gabrielli
Parma, 6 aprile 2017
Squadra tipo nel big match serale
Nonostante pochi giorni per recuperare dalle fatiche contro la Maceratese, D'Aversa per la seconda gara consecutiva manda gli stessi undici visti domenica scorsa al Tardini. Davanti a Frattali, linea difensiva composta da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia; cerniera di centrocampo formata da Munari, Scozzarella e Scavone; le ali offensive Nocciolini e Baraye ad accompagnare la punta Calaiò.
Pochi secondi ed è subito grande Parma
Bastano una manciata di secondi, per l'esattezza ventotto, per veder gioire i quattrocento tifosi crociati venuti a Padova per sostenere i propri beniamini; Munari con un lancio preciso trova sull'out di sinistra Baraye che con una finta si libera del marcatore e batte il portiere veneto. Parma in vantaggio immediatamente e partita subito in discesa. I ritmi di gara si alzano vertiginosamente e il Padova cerca di raggiungere il pareggio senza creare però grossi pericoli per Frattali. I crociati infatti sembrano tenere sotto controllo la partita e al 33' la chiudono di fatto con un missile di sinistro dell' "arciere" Calaiò.
Il primo tempo non regala ulteriore emozioni e conferma l'ottimo stato di forma del tridente offensivo del Parma.
Dominio crociato con il brivido finale e secondo posto a portata di mano
La ripresa mostra un Parma maturo e sicuro dei propri mezzi governare il gioco amministrando il doppio vantaggio sugli avversari. Nocciolini ha sul piede il goal del tre a zero ma colpisce in pieno il palo. Tutto fila liscio fino all'87' quando l'ex Mandorlini accorcia le distanze con un tiro dalla distanza sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Inizia una partita nella partita negli ultimi minuti di gioco che vede un Padova all'arrembaggio e un Parma in bambola che rischia di farsi raggiungere all'ultimo secondo su una mischia. Il tiro per fortuna termina fuori alla sinistra del portiere gialloblu e l'arbitro manda tutti negli spogliatoi.
I crociati volano a +4 dallo stesso Padova e consolida il secondo posto a cinque giornate dalla fine. La capolista Venezia invece, nel pomeriggio, vince contro la Feralpi avvicinandosi sempre più alla promozione diretta. Per i ducali un'altra prestazione convincente dopo quella di domenica scorsa contro la Maceratese e una condizione fisica più che buona in vista dei prossimi playoff.
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