Visualizza articoli per tag: agroalimentare

Quote latte: stabilite restituzioni per 96,89 milioni di euro per oltre 10 mila aziende. 115.000 tonnellate di esubero nazionale. Sono 1.266 le aziende in più ammesse a compensazione. I criteri della restituzione.

Roma, agosto 2015 - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che Agea ha provveduto alla quantificazione delle restituzioni dovute agli allevatori a seguito della definizione del prelievo nazionale da corrispondere all'Unione Europea per il superamento delle quote latte per l'ultima campagna. In base ai calcoli secondo i parametri della normativa europea la produzione di latte è stata pari a 11.000.841,389 tonnellate, sulla base della quale è stato calcolato l'esubero nazionale.

"Grazie all'intervento stabilito a luglio con il decreto agricoltura - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - abbiamo restituito oltre 19 milioni di euro a 1266 allevatori, che in base ai vecchi parametri di compensazione della Legge Zaia del 2009 sarebbero stati esclusi. In complesso sono state oltre 10 mila le aziende che beneficiano delle compensazioni per un importo totale di quasi 97 milioni di euro. Il resto dei prelievi che non è stato possibile compensare, sempre in base ai criteri definiti dalla Legge Zaia, andrà a finanziare ulteriori interventi per il settore lattiero, in questa fase delicata del dopo quote. Continuiamo a lavorare per la tutela del reddito dei nostri allevatori, anche in vista del Consiglio Ue straordinario del 7 settembre dove chiederemo all'Europa nuove misure a sostegno del settore".

ESUBERO NAZIONALE 2014/2015: 115 MILA TONNELLATE
All'esubero nazionale pari a 115.206,57 tonnellate hanno contribuito individualmente 10.879 aziende che hanno prodotto oltre la propria quota per un quantitativo pari a 721.213,48 tonnellate, mentre 19.649 aziende sono risultate senza esubero, con una quota non commercializzata di 286.265,97 tonnellate. La parte degli esuberi individuali che supera l'esubero nazionale confermato è stata dunque pari a 606.006,91 tonnellate.

RESTITUZIONE PER 96,89 MILIONI DI EURO A 10.126 AZIENDE
Le operazioni di restituzione hanno complessivamente interessato 10.126 aziende per un prelievo corrispondente ad un esubero pari a 348.553,949 tonnellate, per un importo pari a 96,89 milioni di euro.

I CRITERI DELLA RESTITUZIONE IN BASE AL NUOVO DECRETO AGRICOLTURA: 1266 AZIENDE IN PIÙ AMMESSE A COMPENSAZIONE
Questo è il quantitativo massimo per il quale è possibile non confermare il pagamento del prelievo e che è stato distribuito secondo le priorità previste dal nuovo "decreto agricoltura" a beneficio, cioè, delle aziende in regola con il versamento del prelievo mensile che:
1. sono titolari di quota e sono ubicate in zona montana, per l'intero esubero realizzato. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 3.410 con un esubero pari a 93.964,379 tonnellate.
2. sono titolari di quota e sono ubicate in zone svantaggiate per l'intero esubero realizzato. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 622, con un esubero pari a 14.022,989 tonnellate.
3. hanno subito, da parte della autorità sanitaria competente, il blocco della movimentazione dei capi per almeno 90 giorni nell'arco della campagna. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 46, con un esubero pari a 311,918 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 20% della quota disponibile, è pari a 246,326 tonnellate.
4. non hanno superato il livello produttivo 2007/2008. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 906 con un esubero complessivo pari a 42.456,674 tonnellate.
5. non hanno superato di oltre il 6% il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 3.878 con un esubero complessivo pari a 129.147,703 tonnellate.
6. hanno superato di oltre il 6 per cento e fino al 12 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 651, con un esubero pari a 54.101,065 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 37.709,473 tonnellate.
7. hanno superato di oltre il 12 per cento e fino al 30 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 416, con un esubero pari a 71.054,864 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 23.127,088 tonnellate.
8. hanno superato di oltre il 30 per cento e fino al 50 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 99, con un esubero pari a 30.371,930 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 5.002,889 tonnellate.
9. hanno superato di oltre il 50 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 100, con un esubero pari a 44.810,529 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 2.876,428 tonnellate.

I CASI DI ESCLUSIONE
Inoltre, per effetto della legge 33/2009 non si procede neanche ad annullare la richiesta di prelievo nei confronti dei produttori non in regola con i versamenti mensili. A seguito dei calcoli eseguiti restano confermate 372.659,535 tonnellate di esubero, realizzate da 2.040 aziende che:
1. non sono risultate in regola con il versamento mensile del prelievo. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 678, per un esubero pari a 229.614,885 tonnellate;
2. pur essendo in regola con i versamenti mensili, hanno superato sia il livello produttivo della campagna 2007/2008 che il 106% della quota disponibile (ed hanno pertanto avuto diritto alla restituzione entro il 6% della quota disponibile). Le aziende in questa situazione sono risultate essere 1.266 per un esubero pari a 200.338,388 tonnellate, di cui viene confermato il prelievo corrispondente a 131.622,51 tonnellate;
3. non hanno subìto l'imputazione del prelievo mensile a causa di una omissione nelle dichiarazioni mensili di consegna (accertata dalle Regioni) o per effetto del trasferimento di quota non disponibile in quanto già utilizzata attraverso consegne di latte già dichiarate. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 96, per un esubero pari 11.422,14 tonnellate.

LA RIPARTIZIONE DEL PRELIEVO CONFERMATO
L'importo complessivo del prelievo confermato, che ammonta a 103,71 milioni di euro, risulta così ripartito:
- 30,53 milioni di euro sono pagati alla UE per il superamento della quota nazionale;
- 1,53 milioni di euro sono accantonati ai sensi della legge 119/03;
- 71,65 milioni di euro una volta effettivamente incassati saranno destinati al fondo per gli interventi nel settore lattiero-caseario istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi della legge 33/2009.

Domande entro il 13 novembre 2015. Caselli: le api presidio fondamentale della biodiversità

Bologna - Oltre 467 mila euro dalla Regione per sostenere l'apicoltura emiliano-romagnola. E' la terza ed ultima annualità del Programma 2014-2016, cofinanziato dalla UE nell'ambito dell' Organizzazione comune di mercato e dallo Stato italiano, che assegna complessivamente all'Emilia-Romagna circa 1 milione 400 mila euro per migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e degli altri prodotti dell'apicoltura.

Il bando scade il 13 novembre 2015 e le domande vanno presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea.

"Sono risorse che servono a qualificare un settore importante da un punto di vista economico, ma anche ambientale – spiega l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli - le api sono un importante presidio della biodiversità, insetti fondamentali per l'impollinazione e oggi sappiamo che la loro presenza è minacciata". Verranno finanziati l'acquisto di arnie anti varroa (un acaro che provoca la distruzione delle famiglie di api) e di arnie ed attrezzature per la razionalizzazione della transumanza (lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire le fioriture). Risorse anche per l'assistenza tecnica e l' aggiornamento degli operatori, l'acquisto di sciami per il ripopolamento del patrimonio apistico, le analisi del miele, la ricerca. Potranno presentare domanda: gli apicoltori, singoli o associati, comprese le Associazioni dei produttori, l'Osservatorio Nazionale Miele ed il CREA-API, Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura.

I contributi andranno dal 20 al 100% in relazione alla tipologia di intervento, così come stabilisce il Programma regionale ed il bando di attuazione.

Il bando (determina n. 1154 del 3 agosto 2015) è pubblicato sul BUR n. 214 (parte seconda) del 13 agosto 2015.

(Fonte regione emilia romagna 17 agosto 2015)

Domenica, 30 Agosto 2015 10:15

Mais e Soia - Agosto 2015

Mais e Soia: agosto 2015. La produzione di Mais è in contrazione dello -0,2% rispetto alle previsioni di luglio mentre segna un +0,4% la produzione di Soia sulla base delle maggiori produzioni statunitensi e dell'Ucraina. 

MAIS: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 985.61 Mio t, -0.2% rispetto alle previsioni di Luglio, con riduzioni in Cina (-4 Mio t) e UE (-3.5 Mio t) parzialmente bilanciate da incrementi negli Stati Uniti (+4 Mio t) e Brasile (+2 Mio t).
 La produzione statunitense è stimata a 347.64 Mio t, con una resa dei terreni di 168.8 bushels/acro (+2 bushels rispetto alle stime precedenti). Si prevede un aumento dell'impiego di Mais nella produzione di etanolo.
 Le scorte del "vecchio raccolto" 2014-15 sono previste al ribasso con un maggior utilizzo del Mais nei dolcificanti.
 Si prevede una riduzione del Mais ad uso zootecnico in Cina, Unione Europea e Ucraina. Infatti, mentre in Cina è previsto un maggior utilizzo di sorgo, in UE e Ucraina è atteso un maggior utilizzo di frumento nell'alimentazione animale.
 L'export è previsto in crescita per Ucraina, Brasile e Russia, parzialmente bilanciato da riduzioni per UE, USA e Serbia. L'import Europeo è stimato in aumento.

SOJA: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è attesa a 320.05 Mio t, +0.4% rispetto alle previsioni di Luglio, riflettendo maggiori raccolti previsti negli Stati Uniti e in Ucraina.
 Negli USA la produzione prevista è di 106.59 Mio t, grazie ad un incremento della resa dei terreni, che bilancia la riduzione delle aree coltivate. La resa è attesa a 46.9 bushels/acro (+0.9 bushels rispetto al mese scorso, -0.9 bushels rispetto alla resa record della stagione in 2014-15).
 Si prevede un aumento della trasformazione in farina e olio (crush) in Cina, UE e USA, determinando una diminuzione degli stock finali globali (-4.9 Mio t), che si mantengono comunque a livelli record (86.88 Mio t).
 Le esportazioni di Soia sono attese in rallentamento per gli USA, e in aumento per il Brasile e l'Argentina. Le importazioni della Cina, che importa un quarto della produzione mondiale di Soia, sono previste in aumento a 79 Mio t.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 30 Agosto 2015 09:07

Pomodoro, nel segno della qualità

Pomodoro da industria, una campagna nel segno della qualità e del rispetto delle programmazioni. L'assessore Caselli: dal Psr risorse per favorire l'aggregazione e i progetti di filiera.

Bologna 25 agosto 2015 - È una campagna nel segno della qualità del prodotto e di rese produttive nella norma, seppur disomogenee da provincia a provincia, quella del pomodoro 2015. È questa la fotografia scattata in occasione della visita dell'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, allo stabilimento di trasformazione Conserve Italia di Pomposa (Ferrara), uno degli impianti più grandi e moderni d'Europa in grado di lavorare oltre 4.500 tonnellate al giorno di "oro rosso" per produrre passate, polpe ed altri derivati.

Visita Caselli Gardini Ferrari

All'incontro erano presenti il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini, accompagnato dal direttore generale Angel Sanchez, oltre ai presidenti dell'Organizzazione interprofessionale pomodoro da industria Nord Italia, Pier Luigi Ferrari, e dell'Op Apo Conerpo, Davide Vernocchi.
"Pur in presenza di un'annata caratterizzata da forti anomalie climatiche, con piogge abbondanti nei primi cinque mesi dell'anno ed intense e prolungate ondate di calore da luglio in avanti - ha detto l'assessore Caselli - i risultati di questa prima parte della stagione evidenziano l'importanza di una filiera coesa e ben organizzata, che fa leva sull'efficacia della programmazione produttiva e sulla trasparenza e il rispetto delle regole contrattuali. Proprio per questo è fondamentale che anche il Ministero riconosca il ruolo e l'attività delle Oi già costituite come quella del pomodoro del Nord Italia".

Secondo le prime stime nell'Italia settentrionale saranno prodotte quest'anno intorno ai 2,6 milioni di tonnellate di pomodoro da industria, sostanzialmente in linea con l'obiettivo di produzione 2015 fissato tra i 2,45 e i 2,65 milioni di tonnellate, su una superficie complessiva di quasi 39.000 ettari in tutto il Nord Italia, di cui poco meno del 70% in Emilia-Romagna (+6,5% sul 2014).

All'incontro l'assessore Caselli ha annunciato importanti novità riguardo la politica di sostegno al settore. "Il nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 - ha sottolineato - sarà certamente un canale privilegiato da cui attingere risorse per gli investimenti per l'innovazione e l'ammodernamento tecnologico delle aziende agricole e delle strutture di lavorazione, stoccaggio e commercializzazione. I bandi saranno attivati dal prossimo autunno, con l'obiettivo di favorire le aggregazioni e i progetti di filiera". L'assessore ha ribadito inoltre l'importanza del modello cooperativo per lo sviluppo del sistema agroalimentare, che trova in Conserve Italia un esempio di eccellenza.

"Sono tante le sfide che attendono il nostro settore, ma è fondamentale affrontarle come filiera unita per essere competitivi su scala globale – ha commentato il presidente dell'Oi Pier Luigi Ferrari -. L'esperienza della nostra organizzazione si contraddistingue per essere un buon modello nazionale che ci auguriamo possa essere d'esempio per altri territori sotto il profilo della programmazione e della governance di filiera, dell'attenzione alle tematiche ambientali e della ricerca e sviluppo".

Il quadro produttivo provincia per provincia
La provincia con la maggiore estensione colturale in regione è Piacenza, con più di 9.800 ettari, seguita proprio da Ferrara, al secondo posto con oltre 6.850 ettari. La provincia estense, che peraltro vanta la maggior estensione di superfici bio, pari a circa 980 ettari, è quella che quest'anno sta risentendo di più dell'avverso andamento meteo. Il risultato sono rese produttive al di sotto della media anche di un 15-20%, mentre la situazione si presenta discreta nella zona di Parma e Piacenza. Buone performance produttive nel Modenese, mentre anche il Ravennate è in sofferenza.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Venerdì, 28 Agosto 2015 12:02

Il sale in vetrina al Museo del Prosciutto

Sabato 5 settembre, alle ore 17,00, la presentazione del nuovo allestimento a Langhirano (PR). Con ingresso gratuito e visita guidata Senza sale non esisterebbe il Prosciutto (dal latino "perexsuctum" ovvero "prosciugato"). E se il Prosciutto di Parma è così dolce, il merito va al sale nostrano ricco di bromo e iodio e più concentrato rispetto a quello marino, tanto che ne basta poco per conservare perfettamente le carni suine.

Alla storia e alle caratteristiche del sale di Salsomaggiore Terme, il Museo del Prosciutto e dei salumi di Langhirano – inserito nel circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma – dedica una nuova vetrina e una sezione rinnovata che vuole celebrare "Il sale di Salsomaggiore e l'antica arte dei Lardaroli parmensi".

Nel calendario del XVIII Festival del Prosciutto, sabato 5 settembre alle ore 17,00 all'ex Foro Boario di via Bocchialini è in programma la presentazione del nuovo allestimento con visita guidata a cura del Coordinatore dei Musei del Cibo.

Dopo i saluti del Presidente dei Musei del Cibo Maurizio Ceci, avrà inizio la passeggiata illustrativa durante la quale Giancarlo Gonizzi racconterà la fondamentale importanza del sale nello sviluppo dell'arte salumiera parmense, attraverso aneddoti e notizie inedite che culminano nel percorso espositivo con la visione di un antico video degli anni Trenta sull'estrazione del cloruro di sodio.

Nella nuova vetrina si trovano in esposizione campioni di sali dal mondo – tra i quali il rosa e il verde delle Hawaii, il nero di Cipro, il grigio di Bretagna, il rosa dell'Himalaya e il sale di Salisburgo – oltre a documenti e materiali forniti in esclusiva dalle Terme di Salsomaggiore per testimoniare la storia delle saline della città termale.

L'evento è pensato in particolare per curiosi ed appassionati di gastronomia, professionisti della ristorazione e allievi degli istituti alberghieri. Per l'occasione l'ingresso al Museo sarà gratuito dalle ore 17,00 alle 18,00.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Mercoledì, 26 Agosto 2015 09:15

Ancora discredito sulla pasta Barilla

Bufale trite e ritrite e già sbufalate dal 2012 che, come il singhiozzo, tornano ciclicamente alla ribalta per gettare nubi oscure sulla Barilla. Questa volta il lancio parte dal profilo facebook Azione di Popolo del 18 agosto scorso e sta diffondendosi in questi giorni.

di Lamberto Colla Parma 26 agosto 2015 -
A chi giova? E' la domanda che occorre porsi quando l'accanimento mediatico, convenzionale o social, contro quella o quell'altra azienda si scatena senza alcuna apparente motivazione. Certamente non al buon nome conquistato da Barilla sin dal 1910 quando divenne una vera a propria industria (anno di fondazione 1877), non ai lavoratori fieri di servire un marchio forte e nostrano, tantomeno ai consumatori che sulla qualità e sicurezza alimentare fondano buona parte della decisione d'acquisto.

Abbiamo levato gli scudi in difesa della Ferrero quando, nel giugno scorso, venne tirata in ballo addirittura dalla Ministra per l'Ecologia Francese, ex moglie dell'attuale Presidente, Ségolène Royal, che invitava a non mangiare la "Nutella" perché a suo dire «Contiene l'olio di palma che è corresponsabile della deforestazione». In quell'occasione persino l'insospettabile Greenpeace intervenne a difesa della multinazionale italiana dichiarando che "Ferrero, il produttore della Nutella, è uno dei gruppi più all'avanguardia in termini di sostenibilità per quanto riguarda l'approvvigionamento di olio di palma". Scuse presentate dalla Ministra Francese e nell'arco di 5 giorni l'incidente si chiuse e il consumatore si poté tranquillizzare.

Diverso invece il caso di Barilla che, ormai da diversi anni entra nel tritacarne delle bufale via social in grado di diffondersi pericolosamente come un virus andando a infettare le convinzioni dei consumatori.

Il contenuto, con qualche variante, è sempre lo stesso e fa leva su due elementi emozionalmente coinvolgenti: la proprietà non più italiana e, quel che è peggio, la pericolosità dei prodotti per inquinamento da micotessine e OGM. Elementi questi ben conditi da incomplete e fuorvianti informazioni di natura tecnica e falsamente firmate da una ipotetica docente universitaria piemontese, la quale poi ha smentito e controfirmato un comunicato congiunto con Barilla.

Post viralizzato2

Il piatto è pronto per i boccaloni del web pronti a bersi ogni cosa, ancor più se ben romanzata, impazienti di viralizzarla fieri di avere fatto una "scoperta omessa" dai grandi media convenzionali (quotidiani e TV).

La questione era già stata "sbufalata" nel 2012 e poi ancora una volta nel 2014 ma ora torna a galla nella medesima forma e con analoghi contenuti.

Comunicato-congiunto-barilla-icardi 20121116

Non mi dilungherò a illustrare la sequenza di errori e di falsità contenuti nel post che potrete invece, e lo consiglio vivamente, apprendere collegandovi al sito di "Bufale un tanto al chilo" ma portando la mia diretta testimonianza sulla serietà e attenzione alla sicurezza alimentare di "Barilla".

Premetto che non ho interessi personali seppure, come è ovvio essendo parmigiano, abbia diversi amici che lavorano per l'azienda ma, avendo lavorato ai vertici di una grande impresa che cedeva il grano duro dei propri associati alla Barilla, ho potuto verificare di persona la struttura e l'impostazione tecnica atta a garantire la qualità e la sicurezza delle materie prime in entrata e dei prodotti finiti in uscita.
Sistemi tecnici all'avanguardia, procedure rigorose e alto tasso di professionalità degli operatori addetti al complesso processo di lavorazione rappresentano la vera garanzia per i consumatori.

Credo che la sua leadership Barilla l'abbia conquistata non solo per le sue memorabili campagne pubblicitarie ma soprattutto per la qualità dei prodotti.

La pasta può piacere o non piacere, ma questo non è un buon motivo per infangare un'impresa e mettere a rischio migliaia di lavoratrici e lavoratori fieri e fedeli di appartenere a un Gruppo importante, guidato da una famiglia che, a partire dal compianto Pietro, ha sempre tenuto al centro delle proprie attenzioni i propri dipendenti, ovvero il capitale umano indispensabile per ottenere il successo.

Ragioni queste che valgono per Barilla e per tutte le altre imprese e che dovrebbero essere prese in considerazione da tutti gli internauti prima di schiacciare il tasto "condividi" diventando, di fatto, complici di una campagna denigratoria.

Non tutto quello che è presente su WEB è vero. Basterebbe spendere qualche minuto in più, proseguire nella navigazione, acquisire altre informazioni e forse ci si potrà avvicinare alla verità spesso frantumata in tanti e celati anfratti dell'immenso e democratico mondo del web.

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Alla riapertura delle borse dopo la pausa ferragostana si è assistito a un nuova rovinosa caduta del burro fatto salvo per la crema di latte alimentare che ha guadagnato il 5,97%. Latte spot e i duri mantengono le quotazioni.

di Virgilio, Parma 26 agosto 2015

LATTE SPOT Nessuna variazione ai listini del latte spot sia nazionale sia estero. Nello specifico il latte crudo spot nazionale è quotato tra 37,12 e 38,15€/100 litri di latte alla borsa di Verona. Il latte intero pastorizzato estero invece conferma la quotazione compresa tra 35,05 e 35,57€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA 5 centesimi lasciati sul campo da tutte le referenze prese in esame. Unica eccezione la crema a uso alimentare che a Milano registra un incremento di 5,97% portando i listino a 1,42/kg.
Borsa di Milano 24 agosto:
BURRO CEE: 2,55€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,75€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,75€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,55€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,42€/Kg.

Borsa Verona 24 agosto:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,35-1,40 €/Kg.

Borsa di Parma 21 agosto:
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 25 agosto
BURRO ZANGOLATO: 1,15 1,15€/kg.

Burro 26ago15

GRANA PADANO La perdita registrata nella settimana precedente la chiusura della borsa in virtù della festività dell'assunzione, non ha avuto seguito lo scorso lunedì. Confermate quindi le quotazioni sia per il 9 mesi sia per il 15 mesi di stagionatura. Tra 6,30 e 6,40 €/kg la quotazione del 9 mesi e tra 7,05 e 7,70 il 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Come per il Grana Padano anche il Parmigiano Reggiano non ha avuto variazioni di listino alla riapertura della borsa parmense. In particolare i listini sono confermati tra 7,40 e 7,75 €/kg. relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi.

(In allegato i grafici CLAL)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Martedì, 25 Agosto 2015 15:25

Torna Vidiciatico street food

Sabato 29 agosto dalle 11 a tarda notte e Domenica 30 agosto dalle 11 alle 15.30. Torna con grandi novità l'evento che per primo ha portato sull'Appennino bolognese le specialità "da passeggio" della tradizione italiana. A cornice della due giorni allestita per le vie del paese concerti, spettacoli e iniziative per tutta la famiglia.

Dopo il grande successo della "prima" dello scorso agosto torna a VIDICIATICO, località turistica fra le più rinomate dell'appennino bolognese, il VIDICIATICO STREET FOOD, che porterà per le strade del paese alcune delle specialità "da passeggio" più golose della tradizione italiana e non.

SABATO 29 AGOSTO (dalle 11 a tarda notte) e ancora DOMENICA 31 AGOSTO (dalle 11 alle 15.30) le vie del Borgo Antico si riempiranno dei profumi e dei sapori degli autentici cibi di strada, serviti e raccontati dai produttori provenienti da varie parti d'Italia: alla squadra dello scorso anno – fra cui il panino con il lampredotto e l'insalata di trippa di Luca Cai da Firenze, il panino con la porchetta e le famose "coppiette" di Ariccia di Egidio Cioli dal Lazio, il fritto misto e le olive all'ascolana firmate Ze' Migliori da Ascoli Piceno, e ancora i borlenghi al pesto e il gnocco fritto di Modena e gli spiedini alla petroniana di Bologna, tanto per citarne alcuni – si affiancheranno nuovi golosi protagonisti, come il pesce fritto e gli spiedini di pesce da Rimini e ancora gli Hamburger versione classica e vegana.

Ad accompagnare i cibi una imperdibile selezione di birre di qualità italiane e straniere a cura da La Frasca On The Road (https://www.facebook.com/lafrascaontheroad?ref=hl), versione itinerante della storica osteria bolognese di Via Andrea Costa 8/a.

Vicidatico street food 2014

Il tutto da gustare come ormai da tradizione in completo relax, comodamente seduti ai tavoli che verranno posizionati in giro per il paese.. La due giorni vedrà inoltre un ricco calendario di iniziative pensate per tutta la famiglia, con spettacoli per grandi e piccini, appuntamenti di fitness gratuiti e ancora musica dal vivo fino a tarda notte..

VIDICIATICO STREET FOOD è organizzato dalla Pro Loco di Vidiciatico. La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo.

Per info e aggiornamenti è possibile visitare la pagina facebook dell'evento:
https://www.facebook.com/vidistreetfood?ref=tn_tnmn

Vidiciatico Street Food

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Stuzzicare la creatività con Pasta & Pomodoro LAB. Domenica 30 agosto il laboratorio didattico-degustativo alla Corte di Giarola (PR). I carboidrati della pasta e le vitamine del pomodoro. Dietro al binomio principe della dieta mediterranea c'è una lunga storia che vede Parma protagonista.

Per scoprirla, si potrà partecipare domenica 30 agosto alle ore 16,00 a Pasta & Pomodoro LAB, un evento proposto al Museo della Pasta di Giarola (Parma) dall'Associazione "L'Osservatorio Gastronomico" con il patrocinio del Master COMET - Cultura, Organizzazione e Marketing dell'Enogastronomia Territoriale dell'Università di Parma.

I partecipanti – dopo la visita al Museo della Pasta e al Museo del Pomodoro, guidata da Alice Rossi, Guida turistica di Explora Emilia Travel and Taste e Docente del Master COMET dell'Università degli Studi di Parma – prenderanno parte al laboratorio polisensoriale che stimola la creatività in cucina attraverso la degustazione dei prodotti ai quali la Corte di Giarola ha dedicato due dei Musei del Cibo della provincia di Parma. Il percorso esperienziale, condotto da Marco Furmenti, gastronomo professionista, toccherà i principi della corretta alimentazione tra storia, coltivazione e trasformazione dei due frutti della terra che si sposano perfettamente nel piatto così come nella location espositiva. Dulcis in fundo si avranno la Degustazione e l'Aperitivo creativo, per un'esperienza stuzzicante che coinvolge i sensi.

Pasta & Pomodoro LAB è inserito del ciclo di laboratori Food LAB Valley, un progetto incluso nelle proposte culturali del Club di Prodotto Parma nel Cuore del Gusto e ogni laboratorio propone un'esperienza didattico-degustativa che permette di entrare in contatto direttamente e conoscere a tutto tondo i prodotti tipici della Food Valley.

La prenotazione è obbligatoria entro il 27 agosto presso il Parma Point (Tel. 0521/931800).

L'appuntamento con Pasta & Pomodoro LAB prevede la visita guidata all'interno dei Musei della Pasta e del Pomodoro (40 minuti circa), uno speciale laboratorio polisensoriale con Degustazione finale e Aperitivo creativo. La durata prevista è di circa due ore, dalle 16,00 alle 18,00 e il costo a persona, comprensivo di tutto, è di 15,00 euro.

Pasta e PomodoroLAB

(fonte Associazione "I Musei del Cibo della provincia di Parma")

Martedì, 25 Agosto 2015 08:35

Il crollo delle borse trascina le commodities.

Scoppia la bolla finanziaria in Cina trascinando con sé tute le borse asiatiche e coinvolgendo poi anche quelle occidentali. Il crollo di Shanghai (-8,5%) scatena la valanga delle vendite sulle Borse europee. Colpiti soprattutto minerari, energia e utility - Il crollo del Greggio che tocca anche i 38 $.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 agosto 2015 -

Le tre svalutazioni consecutive dello yen di metà agosto avevano fatto temere l'inizio di una fase critica per i mercati finanziari che, in effetti, si è pienamente manifestata lunedi 24 agosto. Shanghai ha perso  l'8,5% e le borse europee hanno ceduto dal 5 al 6%. Maglia nera la borsa milanese con un -5,96% ma Londra e Francoforte non sono poi molto distanti con perdite del 4,6 e 4,7% rispettivamente.
Solo Wall Street riesce a contenere le perdite al 1,6%.

Nel vortice di questa tempesta perfetta a farne le spese sono state soprattutto le commodities e i settori dell'energia, minerari e il petrolio che arriva a toccare anche i 38 dollari al barile.

I fondi, in questo frangente, hanno alleggerito le loro posizioni con cospicue perdite.

In questa situazione a preoccupare di meno, il che è tutto dire, sono le condizioni meteo nonostante il NOOA (National Oceanic and Atlantic Atmospheric Administration) nei giorni scorsi avesse evidenziato una situazione di stress largamente diffusa in tutto il continente confermata dall'estate più calda degli ultimi 135 anni.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è intanto sceso ulteriormente a 994 punti, il petrolio quota crolla a 39,5 dollari al barile, il cambio risale sensibilmente sino a toccare 1,1486

Sul mercato interno gli operatori stanno vivendo una situazione di difficile interpretazione e alla psicosi del danno che investe il mais e i semi oleaginosi, girasole e soia, si aggiunge la questione finanziaria legata alla volatilità del cambio €/$.

Da non sottovalutare il problema della contaminazione del mais da Aflatossina b1, ragione per la quale già si sono manifestati spostamenti di consumi dal mais verso il grano e il sorgo.

Il mercato delle Bionergie sta facendo il pieno di Trinciati (spesso magri di granella) e di granella da pastone ormai al limite della umidità necessaria, in quando sta passando a stato di granella semi vitrea.

MP 24ago15

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"