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Di Chiara Marando – Domenica 23 Novembre 2014

La storia non è fatta solo di grandi uomini e delle loro imprese, esiste da sempre un mondo silenzioso e brulicante di energia senza il quale nulla sarebbe potuto accadere, pilastri  fatti di semplice quotidianità vissuta da gente  altrettanto semplice. Guareschi lo definiva “Il mondo piccolo”, una realtà apparentemente insignificante della quale è facile ignorare l’esistenza.

Ma è proprio questo il filo conduttore che lega i personaggi indaffarati con le loro vite tra le pagine scritte da Guido Fontechiari, pittore e restauratore, nel suo primo romanzo  “il Tesoro del Taro” (Ed. Fermento), presentato davanti ad un folto pubblico nella cornice della Libreria Feltrinelli di Parma.

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Un volo della memoria al suo passato di bambino, tra ricordi ed aneddoti della piccola comunità contadina di Guado, grazioso borgo a metà strada tra San Secondo e Fontanellato, nella Bassa Parmense.  Un angolo di mondo dove si intrecciano, tra passato e presente, le vite dell’autore e di persone comuni: dal sagrestano, al molinaro, alla maestra, fino  ad un cantante lirico a dir poco originale. Poi c’è il “Tesoro”, forse perduto o forse no.

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Una narrazione che si adagia sulle note musicali e si inoltra tra le nebbie della Bassa, tra le sue abitudini e tradizioni, in una vena malinconica di quel passato che fu e si è perso per sempre. Quello che traspare è l’acuta osservazione delle passioni intense, delle stranezze e delle brutture a cui viene sottoposta l’Arte, ovvero la limpida rappresentazione della dignità umana costruita sul lavoro, sulla cultura e sulle emozioni. Per farlo il linguaggio cambia, a tratti diventa ironico, quasi scurrile, con vicende a volte piccanti altre più bizzarre. Quello che si intraprende è un viaggio alla scoperta di questo “Tesoro”, un percorso che passa attraverso storia e fantasia, tra personaggi che sembrano solo frutto della mente ed altri più concreti, una strada che avvicina ad un tempo lontano, in un luogo reale fatto da persone reali. Certo, il nome “Guado” non lo troverete sulla cartina, ma se guarderete attentamente  ne riconoscerete il suggestivo paesaggio

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E’ iniziato il conto alla rovescia per il Web Show 2014, il convegno annuale organizzato da Zenzero Comunicazione, che quest’anno si snoderà  intorno al tema dell’ e-commerce e delle strategie di marketing per vendere online.

Il 28 Novembre 2014 presso l’Hotel San Marco di Pontetaro, dalle 10.00 alle 17.30, prenderà il via il Web Show 2014, la 6ˆ edizionedell’ormai consueto convegno autunnale organizzato da Zenzero Comunicazione dedicato a tutte quelle aziende ed esperti  del settore che desiderano ampliare le proprie conoscenze sull’argomento.

“WEB SHOW: E-COMMERCE EVOLUTION. Il cliente al centro della tua strategia di vendita. Trend, idee e casi pratici”, questo è il titolo dell’appuntamento di quest’anno il cui ricco programma sarà interamente indirizzato verso il tema dell’e-commerce, ed in particolare verso le strategie di marketing utili per sviluppare la fiducia nel cliente e vendere online.

Durante la giornata, gli esperti di Zenzero Comunicazione forniranno un quadro completo sull’andamento del mercato online anche attraverso case history di successo nel mondo dell’e-commerce. Nello specifico Valentina Pasquali, Digital Strategic Planner Zenzero Comunicazione, esporrà l’esperienza di Andrew’s Ties e della sua Chat Online, ovvero la voce del nuovo commesso digitale in grado di seguire il cliente esattamente come farebbe quello tradizionale.

Tanti gli interventi tenuti da relatori nazionali ed internazionali previsti nel corso della giornata, nomi di spicco come quello di Mario G. Messina, Presidente e Chief Creative Officer MgM Gold Communications di New York, che in call conference dal Texas prenderà in esame le possibili strategie per essere innovativi ed ottenere il massimo dal proprio e-commerce, soffermandosi sulle differenze di approccio e strategia tra mercato Italia e mercato USA.

Inoltre, si parlerà di multicanalità attraverso l’innovativo progetto promosso da OVS di integrare il mondo online e offline per reinventare il rapporto con i clienti, ed illustrando l’esperienza di Davines e della sua nuova filosofia omnichannel volta adaumentare la conoscenza del brand e le occasioni di visita al punto vendita.

Ma il successo di un e-commerce deriva anche dal suo sistema di pagamento e proprio per questo saranno presentate alcuni sistemi di pagamento alternativi, sicuri e certificati, capaci di  ampliare le opportunità di business. Anche l’indicizzazione sui motori di ricerca si conferma fondamentale per la buona riuscita di un’attività online e Giorgio Taverniti, Esperto SEO e fondatore Forum GT, spiegherà come poter raggiungere la Prima Pagina di Google. Infine, si esaminerà l’importanza della suggestione e del passaparola nella fase decisionale di acquisto e quanto questo possa essere determinante per la notorietà del brand.

La partecipazione al Web Show 2014 è gratuita per aziende, docenti, liberi professionisti ed enti. 
Per le Web Agency e gli operatori del settore è previsto un costo di partecipazione che comprende, oltre agli interventi in programma, un coffee break ed un light lunch a buffet.

E’ possibile iscriversi, scoprire tutti i dettagli ed il programma completo dell’evento visitando il sito ufficiale http://webshow.zenzerocomunicazione.it/

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

Sabato, 08 Novembre 2014 10:49

Tartufo: prelibata bontà

Di Chiara Marando – Sabato 08 Novembre 2014

Pioggia, cielo grigio e temperature più rigide, rappresentano le caratteristiche che per molti di noi meglio identificano il mese di Novembre. Ma in realtà, è nel corso di questa stagione che arriva uno dei prodotti più prelibati che la nostra gastronomia possa offrire: Il Tartufo. Già, perché la preziosa “pepita” viene raccolta proprio in questo periodo dell’anno. Non a caso fino al 16 di Novembre prossimo il paese di Calestano, in provincia di Parma, sarà in festa con la “Fiera Nazionale del Tartufo Nero di Fragno” (http://www.tartufonerofragno.it/), un evento che ogni anno anima le vie del suggestivo borgo con bancarelle enogastronomiche di piccoli produttori locali, e dove è possibile non solo degustare il Tartufo nei tanti locali che propongono squisiti menù ad hoc, ma anche acquistarlo freschissimo e di grande qualità secondo quanto dettato dal “borsino del tartufo”

Conosciuto e ricercato sin dall’antichità come simbolo di bontà e ricchezza, ancora oggi rappresenta una vera chicca per gli amanti della buona tavola che ne apprezzano l’aroma intenso. Tante sono le varietà presenti sul mercato, ma senza dubbio le più apprezzate sono quelle del pregiato Tartufo Bianco tipico della zona di Alba, in Piemonte, e del Tartufo Nero di Fragno, sull’Appennino Parmense. Nel primo caso va utilizzato in dosi minime perché la sua peculiarità è quella di trasmettere il profumo ai cibi, mentre nel secondo le quantità aumentano a causa dell’aroma meno penetrante.

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Il suo odore inebriante risulta un vero e proprio alleato in cucina quando si vogliono stupire gli ospiti oppure concedersi una coccola godereccia. Gli affezionati lo sanno, ne basta veramente poco per far risaltare qualsiasi piatto, dalle semplici uova all’occhio di bue, alle tagliatelle fino alla carne ed al pesce. Non esiste portata che non possa essere impreziosita con due scaglie di Tartufo. Il modo migliore per  preservarne il caratteristico sentore e sfruttarlo al meglio è quello di unirlo al Parmigiano Reggiano oppure al burro così da creare un condimento davvero speciale. Ovviamente l’essere accorti nell’utilizzo ben si adatta con i costi elevati del prodotto che molto spesso, infatti, non viene venduto fresco ma sotto forma di preparati come il tanto diffuso olio tartufato. Ecco, non illudetevi, non state mangiando il vero tartufo ma qualcosa di aromatizzato che può risultare anche di difficile digestione. Molto meglio concederselo una volta in meno ma essere sicuri di cosa viene proposto.

Anche saperlo scegliere, però, è un’arte. Per prima cosa un Tartufo che si rispetti non esiste senza il suo profumo, inoltre dovrà avere una consistenza dura e non gommosa ed una forma preferibilmente regolare. Al momento del taglio, poi, dovrà presentare la tipica venatura che ne confermi l’eccellenza ancora prima dell’assaggio.

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Grazie a questa piccola fonte di sapore la fantasia ai fornelli potrà spaziare dall’antipasto al dolce per dare vita a piatti da veri gourmet, perfetti per le occasioni speciali. Ricette gustose come la pizza bianca con uova e Tartufo, oppure la polenta  e la Tartarre battuta al coltello con scaglie di Tartufo, insomma vere godurie per il palato che potrete trovare facilmente consultando qui.

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Torna l’appuntamento con il convegno annuale organizzato da Zenzero Comunicazione volto ad approfondire i casi di successo di aziende che hanno investito sul web. Quest’anno gli argomenti ruoteranno intorno al tema dell’ e-commerce e delle strategie di marketing per vendere online.

Il 28 Novembre 2014 presso l’Hotel San Marco di Pontetaro, dalle 10.00 alle 17.30, si svolgerà il Web Show 2014, la 6ˆ edizione del consueto appuntamento autunnale organizzato da Zenzero Comunicazione, dedicato ad aziende ed esperti che vogliono rimanere aggiornati ed ampliare le proprie conoscenze su questo settore in costante crescita. Una giornata interamente dedicata all’analisi e approfondimento di tutte le tematiche legate alle strategie di marketing per vendere online. L’appuntamento di quest’anno, dal titolo “WEB SHOW: E-COMMERCE EVOLUTION. Il cliente al centro della tua strategia di vendita. Trend, idee e casi pratici”, si snoderà intorno al tema dell’e-commerce ed in particolare alle strategie di marketing da adottare per accrescere la fiducia del cliente e vendere online.

Un focus accurato sull’andamento dell’e-commerce B2C in Italia che nel 2014 ha registrato una crescita positiva con un 17% in più di vendite dai siti italiani anche verso consumatori stranieri, per un valore complessivo di 13,3 miliardi di euro, ed un +16% per gli acquisti complessivi dei clienti italiani con un valore totale di 14,6 miliardi di euro (Fonte Netcomm). Dati che evidenziano il considerevole salto in avanti effettuato dall’online anche grazie al sempre più diffuso utilizzo di dispositivi mobili.

Il ricco programma dell’incontro sarà caratterizzato da un susseguirsi di interventi tenuti da relatori nazionali ed internazionali, case history di successo, dibattiti e momenti riservati al networking. Tra gli altri, saranno trattati anche le varie fasi del percorso di acquisto online, gli elementi determinanti in questo processo, con un occhio attento alle differenze di approccio e strategia tra mercato Italia e mercato USA mediante testimonianze concrete fornite da esperti.

Il convegno Web Show 2014 è gratuito per aziende, docenti, liberi professionisti ed enti. 
Per le Web Agency e gli operatori del settore è previsto un costo di partecipazione che comprende, oltre agli interventi in programma, un coffee break ed un light lunch a buffet.

E’ possibile iscriversi, scoprire tutti i dettagli ed il programma completo dell’evento visitando il sito ufficiale webshow.zenzerocomunicazione.it

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

Di Chiara Marando – Sabato 11 Ottobre 2014

La Bassa Parmense è uno di quei paesaggi dal fascino coinvolgente, a tratti malinconico, con le sue distese di campi che si perdono all’orizzonte, i boschetti che nascondono fonti di acqua dolce e lui, il grande “Grande” Fiume Po che lento e silenzioso la attraversa dominandola. Che sia tra il rumore delle cicale in estate, oppure tra la nebbia di novembre, l’atmosfera che vi si respira profuma di storia e tradizione. Una tradizione contadina ed artigiana che si riflette in quelle tipicità ormai divenute dei veri pilastri della cucina parmigiana, primi fra tutti i salumi come il Culatello, lo Strolghino e la Spalla Cotta. Ma ci sono anche prodotti meno conosciuti, bontà da scoprire ed assaggiare come il Pesce Gatto o l’Anguilla. Chi non li ha mai mangiati storcerà il naso, ma perché non provare?

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A pochi chilometri da Sissa, in provincia di Parma, nel punto dove il fiume Taro incontra il Po, sorge il paesello di Gramignazzo. Qui, ormai dagli anni ’70, si trova il Ristorante “Laghi Verdi”, un piccolo locale affacciato sulle rive di due laghetti immersi nella natura. Nato dall’inventiva di Attilio Demaldè come allevamento di pesce d’acqua dolce, che veniva appositamente fritto per le merende pomeridiane di amici e pescatori, nel corso degli anni si è ampliato e sviluppato fino a divenire quello che è oggi, ovvero un punto di riferimento per gli amanti di queste antiche tradizioni. A portare avanti l’attività è sua figlia Mirella, da sempre presente durante le pause dal suo lavoro di insegnante, che con grande passione è riuscita a mantenere viva questa realtà nonostante le tante difficoltà. Proprio dai laghi adiacenti, dove si alleva e si può praticare pesca sportiva, arriva la materia prima totalmente controllata e sapientemente cucinata per preservarne la massima freschezza e genuinità. Regina indiscussa della cucina è Carla che, insieme a Mirella, ogni giorno gestisce fornelli e ingredienti magistralmente.

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Protagonista della tavola è sicuramente il Pesce Gatto presentato in molteplici varianti una più deliziosa dell’altra: fritto e croccante, in carpione con salsa di prezzemolo e cipolla rossa di Tropea, ed ancora come sugo di ottimi spaghetti, un vero cavallo di battaglia del ristorante, o al forno in aceto balsamico ed in umido con i piselli. Ma le bontà del menù spaziano dagli antipasti a base dei salumi del territorio, ai primi come i saporiti Pisarei e Fasoi ed classici Tortelli ripieni con erbetta o pesce persico. Poi ci sono la Frittura di Anguilla o quella mista con il pescato del Lago, il Merluzzo Fritto, la tradizionale Trippa alla Parmigiana e l’Anatra arrosto con le gustose patate al forno.

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Non vanno dimenticati i dolci, rigorosamente fatti in casa come la zuppa inglese e la golosa Sbrisolona, una sfoglia sottilissima accompagnata da uno strepitoso zabaione da mangiare al cucchiaio. Per finire, via libera ai profumati liquori casalinghi di produzione propria: Limoncino, Bargnolino e Fragolino sono solo alcuni esempi.

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Potrete degustare queste specialità tutto l’anno da marzo a novembre, ovvero nei mesi in cui il pesce gatto non va in letargo ed è possibile effettuarne la pesca.

 

Ristorante Laghi Verdi

Via Co' di Sotto, 74
43018 Gramignazzo di Sissa - Parma
Tel: 0521 87.90.28 - Cell: 339 19.35.502

www.laghiverdi.com

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Di Chiara Marando – Parma 20 Settembre 2014

Busseto, nel cuore della bassa parmense, è uno di quei luoghi che trasudano storia e tradizione, un patrimonio fatto di cultura, arte, musica ed enogastronomia. Questa è la terra di Verdi, maestro indiscusso del quale si respira l’influenza ed il genio in ogni angolo, un’aria carica di emozionanti note passate.

Proprio qui, tra le vie del centro abbracciate dall’antica Rocca, si trova la Salsamenteria Baratta, un angolo di memoria che del tempo passato racconta sapori e profumi, storie fatte di quelle tipicità che rappresentano le radici del territorio. Una bottega unica nel suo genere, che già dal 1873 ospitava tra i suoi tavoli nomi illustri come Arturo Toscanini, Gabriele D’Annunzio e, primo fra tutti, Giuseppe Verdi. All’interno del locale ogni cosa parla del maestro, sembra quasi di entrare in un museo, tra spartiti originali, stampe e quadri, il tutto completato da utensili antichi, distese di bottiglie e salumi che pendono dal soffitto. Un ambiente caldo ed avvolgente, nel quale l’atmosfera risulta come sospesa, e dove la semplicità ed il sorriso fanno da padroni sulle gentili arie verdiane in sottofondo.

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Fu Lino Baratta lo storico fondatore di questa realtà, un’eredità che la sua famiglia ha portato avanti fino allo scorso anno, quando l’attività è stata lasciata nelle fedeli mani di Abele, che da oltre quarant’anni vi lavorava instancabilmente. Oggi è proprio lui che prepara le famose ed irresistibili salse e sceglie accuratamente i salumi, un vero e proprio omaggio al territorio ed alle sue eccellenze gastronomiche. Già, perché come spiega sua figlia Martina, perfetta ed infaticabile aiutante, il nome “Salsamenteria” deriva proprio da salse e salumi, ovvero i cavalli di battaglia che vengono servizi durante la degustazione.

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Qui non esiste la cucina, quindi non troverete piatti caldi, un lungo menù oppure ricette complicate, ma preparatevi comunque ad uscire soddisfatti e satolli. Intanto è bene sapere che il Lambrusco si beve alla vecchia maniera, nella tazza, perciò non meravigliatevi se i bicchieri da vino non verranno contemplati, ma godetevi il sapore intenso e ruffiano dei vini locali. La degustazione inizia con le salse da accompagnare al pane, delizie come quella a base di prezzemolo e sedano, oppure carote, peperoni, e pomodoro, ed ancora pestato di lardo, alici sott’olio, pomodori secchi e peperoncini ripieni con acciughe e capperi, tutto rigorosamente fatto in casa da mani esperte. Poi si passa al tagliere, più che abbondante, con Parmigiano Reggiano 24 mesi, Pecorino ed ottimi salumi misti quali Prosciutto, Spalla Cotta, Salame di Felino, Strolghino, Culatello, Coppa e Mortadella.

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Per chi non fosse ancora sazio, ecco pronta la frutta secca per preparare la bocca alle squisite torte casalinghe che concluderanno il banchetto: dalle classiche crostate, a quella ricotta e cioccolato, alla Spongata di Busseto, fino alla Sbrisolona ed alla Crostata Spumina, una pasta frolla ricoperta da uno strato di meringa, con un cuore di marmellata di albicocche e scaglie di cioccolato. Ovviamente, per finire, non potevano mancare i tradizionali liquori Fragolino, Nocino, Sburlòn e Bargnolino.

 

 

Salsamenteria Storica e Verdiana Baratta

Via Roma, 76

43011 Busseto
Tel. 0524 91066

www.salsamenteriabaratta.it

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Sabato, 13 Settembre 2014 10:42

“Io mangio locale”: la bontà a Km zero

Di Chiara Marando  - Sabato 13 Settembre 2014

Com’è che si dice?  Siamo quello che mangiamo. Un concetto più che reale, forse anche per questo c’è sempre più la ricerca di quei cibi che diano non solo il gusto, ma anche la certezza e tranquillità che solo le cose genuine possono dare. Ecco allora che puntiamo verso quelle produzioni fatte con cura ed amore, quei prodotti che hanno una storia, quasi con un nome ed un cognome. La cultura delle piccole realtà agricole a Km0, la filiera corta che racconta il percorso di quello che portiamo a casa, che parla di sapori intensi e ricavati con la giusta pazienza ed attenzione.

Proprio dalla passione per il territorio ed i suoi prodotti, nonché dalla volontà di promuovere, valorizzare e supportare le piccole aziende locali, è nata l’Associazione “Io mangio locale”, ovvero la tua spesa a Km0 a Parma. Loro sono Andrea Belicchi, web designer di professione con una conoscenza approfondita verso le realtà produttive della zona, e Luca Maccanelli con sua moglie Laura, fondatori dell’Azienda Agricola Orti di Santa Flora, a pochi chilometri da Parma. Un’idea nata dalla consapevolezza che le cose buone vanno preservate e condivise, che la dedizione dimostrata ogni giorno dai produttori va premiata. Il tutto rendendolo facilmente fruibile dai cittadini.

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Fare la spesa, infatti, è molto semplice. Basta registrarsi all’associazione direttamente sul sito  www.iomangiolocale.com,  versare una quota associativa veramente simbolica, il prezzo di un aperitivo per intenderci, e successivamente accedere con il proprio nome utente  e password.  Et voilà, adesso potete scegliere tra i tantissimi prodotti del territorio presenti nella lista, una varietà di gustose bontà  biologiche che spaziano dalla frutta e verdura rigorosamente di stagione, carne di manzo, pollo e suino nero, marmellate e confetture, uova, farina di varie tipologie, birra, pane, pasta fresca e miele.

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Questi, però, sono solo alcuni esempi del lungo elenco di delizie tra le quali potrete perdervi  per ordinare la vostra spesa settimanale, ognuna delle quali proveniente da Aziende Agricole locali di grande fiducia. Date un’occhiata ai produttori cliccando qui

Gli ordini si chiudono ogni lunedì sera, e la spesa si può ordinare in qualsiasi giorno della settimana. Il giovedì  è pronta da ritirare nella sede degli Orti Santa Flora ma, se volete riceverla a domicilio, ci penserà la sempre attiva bicicletta de La Sajetta a portarvela fino a casa, una vera istituzione cittadina eco-sostenibile.

 

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Sabato, 02 Agosto 2014 10:56

Specialità parmigiane on the road

Di Chiara Marando – Sabato 02 Agosto 2014

Le specialità parmigiane sono diventate itineranti, il profumo della gastronomia del territorio lungo le strade di Parma e Provincia. Si chiama Val Baganza on the road, una cucina su quattro ruote che si sposta di luogo in luogo riempiendo l’aria di invitanti profumi e deliziando i palati con golosità dal sapore intramontabile. Loro sono Monica e suo fratello Roberto, due amanti della buona tavola che nel 2012 hanno creato questa originale attività, diventata ormai un appuntamento goloso per gli appassionati della tradizione culinaria locale.

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Come dire di no agli ottimi salumi della zona da gustare con la fragrante torta fritta appena fatta?

Ma la lista di leccornie è molto lunga, e preparata con eccellenti materie prime rigorosamente a chilometro zero. Cominciamo con le torte salate con ripieno di verdura oppure prosciutto e formaggio, e gli sfiziosi contorni come la polenta fritta e le verdure ripiene. Poi la pasta fatta in casa, una sfoglia preparata a regola d’arte per gli anolini di carne o di “magro”, ovvero con pangrattato e formaggio, le saporite lasagne ed i tortelli nelle varianti di erbetta, zucca, patate, castagne ed il particolare ripieno di mele con savor. Anche i secondi raccontano la parmigianità golosa dei cibi genuini: Rosa di Parma, Coniglio alla cacciatora o ripieno e Guancialini di maiale sono alcuni esempi tentatori.

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Le ricette di una volta rimangono sempre un richiamo irresistibile, profumi rassicuranti che raccontano l’anima di un territorio, ecco allora che Monica e Roberto sono andati a riscoprire una versione alternativa della torta fritta, quella ripiena, il cosiddetto “Pan di sjor” della Val Baganza, farcito con patate, speck e formaggio, oppure patate con gorgonzola o cipolla. Per provarli chiedete dei Baganzotti, una vera e propria prelibatezza d’altri tempi. Se non siete ancora sazi, allora preparatevi per una ricca scelta di dolci, una sorpresa per i più ghiotti.

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Ora che l’appetito comincia a farsi sentire, vi chiederete dove poter trovare questo fantomatico mezzo di Val Baganza on the road, quindi per prima cosa dovete sapere che non si sposta solo di strada in strada, ma che avrete la possibilità di ordinare direttamente a casa tutto questo per rendere particolare e stuzzicante un evento.  Inoltre, ogni bontà è disponibile anche nel laboratorio e punto vendita di Sala Baganza, quindi per qualsiasi tipo di informazione ecco www.valbaganzaontheroad.it.

 

Val Baganza on the road

Laboratorio e punto vendita

Via Provinciale 21, Sala Baganza (PR)

Tel. 0521/831590

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Imprenditori ed esperti del settore al primo appuntamento con E-Commerce Lab, la serie di convegni tematici organizzati da Zenzero Comunicazione, interamente rivolti al tema dell’e-commerce.

Parma - 17 Giugno 2014

Non un semplice workshop, ma un importante momento di analisi e confronto reciproco: questo è stato E-Commerce Lab, il primo appuntamento di convegni tematici organizzati da Zenzero Comunicazione dal titolo “Quale relazione tra punto vendita ed e-commerce? Esempi e strategie per amplificare il tuo business attraverso sinergie offline-online”, che si è svolto lo scorso 13 Giugno 2014 presso l’Hotel San Marco di Pontetaro.

Un pomeriggio intenso interamente rivolto al tema dell’e-commerce, affrontato attraverso un’analisi approfondita tra metodologie di business online ed offline, con particolare attenzione alla concreta possibilità di creare sinergie vincenti tra comunicazione tradizionale e  digitale.

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Tematiche più che mai attuali che evidenziano la necessità di conoscere e saper sfruttare le sempre maggiori potenzialità che questo mezzo può offrire. Gli ultimi aggiornamenti rivelano che l’Europa risulta essere al primo posto come fatturato online con un totale che si aggira intorno ai 358 miliardi di euro, e non è un caso se la previsione di crescita delle vendite dai siti italiani per  il 2014 è stata stimata intorno al 17%, su un totale di circa 13,2 miliardi di euro (fonte Netcomm). Dati significativi destinati a salire, che evidenziano quanto l’e-commerce sia sempre più considerato dalle aziende come un canale fondamentale per lo sviluppo del proprio business.

L’idea da cui è nato E-Commerce Lab è stata proprio quella di garantire un percorso di formazione qualificata, sia per quelle aziende proiettate al futuro, che a tutti coloro che desiderano approfondire le proprie competenze nel settore. Grazie all’utilizzo di case history di rilievo ed una conoscenza pluriennale sull’argomento, gli esperti di Zenzero Comunicazione hanno illustrato al pubblico presente un diverso approccio al business sia digitale che tradizionale. Un nuovo tipo di comunicazione che sottolinea il legame imprescindibile tra canali online e offline, due strade capaci di incrementare le rispettive potenzialità se utilizzate  e valorizzate congiuntamente.

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Durante l’incontro, imprenditori ed esperti del settore hanno avuto la possibilità non solo di osservare a 360 gradi il mondo dell’e-commerce, con le sue tendenze ed evoluzioni, ma anche di dialogare per esporre problematiche, curiosità ed esperienze, dando vita ad una  vera e propria “tavola rotonda”.

Il prossimo appuntamento con  il secondo convegno E-Commerce Lab è previsto per Ottobre 2014. Tutti i dettagli saranno disponibili a breve sul sito ufficiale: ecommercelab.zenzerocomunicazione.it

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

 


 Bruxelles punta ancora sul BIO. L’Italia é tra i leader europei e mondiali.

 

Parma 2 aprile 2014 

La sfida è di spessore, basti pensare che negli ultimi 10 anni la domanda di prodotti bio nell'Unione europea é quadruplicata, mentre la produzione interna é appena raddoppiata. A comunicarlo è EuroKom, un’Associazione no Profit avente sede nella Regione Calabria  che si occupa di informazione e comunicazione relativamente alle istituzione e alle politiche comunitarie, lo scorso martedi 25 marzo.

A beneficiare dell'aumento di domanda non sono stati quindi i produttori europei, ma quelli mondiali.  Un gap che evidentemente deve essere colmato anche in ragione della qualità delle produzioni. Non sempre, infatti gli elevati standard qualitativi imposti dall’UE sono rispettati dai paesi terzi con conseguente esitazione di prodotti fortemente concorrenziali. 

 Questa riforma,voluta dal Commissario europeo all'Agricoltura, Dacian Ciolos, dà quindi un forte giro di vite ai controlli, rafforzando e armonizzando le norme sia nell'Unione europea, che sui prodotti importati.

La stessa eliminerà molte deroghe, concedendo la possibilità ai piccoli produttori di produrre bio, iscrivendosi ad un sistema di certificazione di gruppo, introdurrà nuove regole in materia di esportazione e semplificherà la legislazione per ridurre i costi. Infine,come richiesto da più del 90% dei cittadini europei, il biologico può essere solo Ogm-free. Tuttavia, per quanto riguarda eventuali contaminazioni é accettata una presenza fino allo 0,9% di residui di Ogm autorizzati, come per i prodotti tradizionali.

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