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Sabato, 06 Gennaio 2018 10:49

Auguri alla Befana del Poliziotto

"Questo giorno di festa vuole essere un momento di apprezzamento e di sostegno al lavoro che, quotidianamente, tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato svolgono per assicurare la sicurezza e la serenità delle nostre comunità e garantire i valori fondamentali della nostra Costituzione repubblicana di cui, proprio in questi giorni, stiamo festeggiando i primi 70 anni di vita".

Così, in un messaggio inviata ai vertici del sindacato, Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, si rivolge al Sap, il Sindacato autonomo di Polizia che proprio oggi, in occasione della Festa dell'Epifania, ha organizzato la tradizionale "Befana del Poliziotto".

Giunta ormai alla 31° edizione, la "Befana del Poliziotto" ha come scenografia il Teatro dell'Antoniano a Bologna con la partecipazione di attori e comici di livello nazionale che hanno allietato la giornata per gli iscritti Sap e i loro famigliari, in particolare i più piccoli.

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Gioco d'azzardo. L'Emilia-Romagna promossa dall'Osservatorio nazionale, via libera al Piano regionale da 3,7 milioni di euro: più prevenzione, assistenza e recupero dalla dipendenza, salvaguardia dei luoghi sensibili come le scuole. I fondi ripartiti ai territori

Fra le quattro Regioni il cui Piano è stato approvato integralmente dall'Osservatorio, via libera che autorizza l'utilizzo della quota del Fondo nazionale. L'assessore Venturi: "Il nostro obiettivo è favorire un approccio consapevole e critico. Vogliamo tutelare le persone più deboli e vulnerabili"

Bologna – Ancor più prevenzione, avvicinando le persone a rischio e le loro famiglie ai servizi sanitari, sostenendo progetti e iniziative con ragazzi e studenti e tutelando i luoghi sensibili come scuole e ospedali. E rafforzare la qualità dell'assistenza per i soggetti con problemi di dipendenza dalgioco d'azzardo patologico, rendendo definitivamente omogeneo, efficace e di qualità il percorso diagnostico e terapeutico. Sono solo alcuni degli obiettivi contenuti nella proposta di Piano d'azione regionale contro la ludopatia approvato dalla Giunta dopo il via libera ottenuto dall'Osservatorio nazionale per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo.

L'Emilia-Romagna è infatti tra le quattro regioni italiane - insieme a Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Umbria - il cui Piano regionale contro il gioco d'azzardo è stato approvato integralmente dall'Osservatorio, ottenendo così l'autorizzazione da parte del ministero della Salute all'utilizzo della quota del Fondo per il gioco d'azzardo patologico già attribuito alla Regione: 3 milioni e 712 mila euro per il periodo 2017-2018. Le risorse serviranno in gran parte (3,6 milioni) a realizzare interventi di carattere territoriale, e per questo verranno trasferite alle Aziende Usl dell'Emilia-Romagna sulla base della popolazione residente al 1^ gennaio 2017 (in quanto titolari di competenze in tema di prevenzione e cura del Gioco d'azzardo). A livello territoriale, le risorse vengono distribuite tra le Aziende sanitarie nel seguente modo: Romagna 909.512 euro; Bologna 708.661 euro; Modena 568.092 euro; Reggio Emilia 431.065 euro; Parma 362.221 euro; Ferrara 282.605 euro; Piacenza 232.140 euro; Imola 107.915 euro. La Regione si riserva una quota residua delle risorse - 110 mila euro – per le attività di formazione dei soggetti che a vario titolo si occupano del problema.

"Si tratta di un atto fondamentale, che permetterà sia di promuovere azioni di prevenzione contro il gioco d'azzardo patologico sia di potenziare quelle di cura- spiega l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Il piano ha la finalità di tutelare le fasce più deboli e maggiormente vulnerabili. Non solo, puntiamo anche ad aumentare la consapevolezza sui fenomeni da dipendenza e a favorire un approccio consapevole e critico al gioco, con particolare riferimento al mondo della scuola e alle famiglie. Si tratta di uno strumento che oltre a confermare le azioni già adottate dalla Regione per la prevenzione, il trattamento delle persone con dipendenza, la riduzione dei rischi correlati all'uso e la riduzione del danno, mette in campo percorsi differenziati per popolazione e tipo di dipendenza. Fondamentale- chiude l'assessore- è il lavoro di rete tra le istituzioni e il territorio, che nel tempo abbiamo rafforzato e diversificato, senza mai abbassare la guardia su un problema vero, che mai va sottovalutato".

Dipendenza patologica dal gioco d'azzardo, quasi 1.400 persone seguite dai Servizi in Emilia-Romagna

Nel 2016, le persone affette da tale dipendenza patologica seguite dai Servizi per le dipendenze sono state 1.382: una attività assistenziale fortemente cresciuta se si pensa chenel 2010 i giocatori trattati erano 512. Vanno poi considerati quelli che si rivolgono direttamente ai gruppi di auto-mutuo-aiuto dei 'Giocatori anonimi' e i familiari che frequentano i gruppi 'Gamanon'. Con queste due associazioni la Regione ha sottoscritto un protocollo di collaborazione che riconosce loro il ruolo di risorsa per il sistema dei servizi di cura.

Gli interventi

Promuovere tra i cittadini, compresi gli esercenti di locali, la cultura del gioco responsabile, la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alle pratiche del gioco patologico e il loro recupero sono gli obiettivi principali delle azioni che verranno realizzate a livello locale. Rientrano tra queste le azioni di avvicinamento delle persone con dipendenza da gioco d'azzardo e delle loro famiglie ai servizi sanitari, la promozione del marchio etico SlotFreeER, voluto dalla Regione per gli esercizi commerciali liberi da slot, la collaborazione con le scuole che sperimentano progetti di prevenzione, la limitazione dell'offerta di giochi d'azzardo, anche salvaguardando i luoghi sensibili quali scuole e ospedali. L'applicazione del Piano di azione regionale riguarda, per i progetti di natura regionale, l'attività di indirizzo, sostegno e coordinamento alle Ausl e ai Comuni, l'organizzazione di eventi formativi su base regionale per diversi target, l'elaborazione di strumenti di monitoraggio sui progetti locali e il collegamento con i Centri anti-usura e gli altri soggetti che si occupano di sovra indebitamento. /Ti.Ga.

Turismo. La Regione investe 640 mila euro per i porti turistici dell'Emilia-Romagna. Le nuove risorse stanziate dalla Giunta regionale per spese di manutenzione e interventi urgenti nei porti di Boretto, Cattolica, Cesenatico, Comacchio, Goro e Rimini. Tutte le risorse investite nel 2017.

Bologna – Via libera a 640 mila euro per la gestione, la manutenzione e la messa in sicurezza dei porti regionali e degli approdi fluviali in sei comuni dell'Emilia-Romagna.
Sono le nuove risorse messe a disposizione dalla Giunta regionale. La quota più consistente, complessivamente 540 mila euro,resi disponibili in assestamento di bilancio, servirà a finanziare interventi urgenti nel porto regionale di Cattolica (Rn) e nell'approdo fluviale turistico di Boretto (Re) per scongiurare rischi di chiusura, danni alle imbarcazioni, all'attività ittica e al diportismo turistico (delibera 2142/2017).

A questi si aggiunge il contributo di 100 mila euro (delibera 1931/2017) per le spese di illuminazione, la pulizia degli ambiti portuali - compresi i segnalamenti ottici per la navigazione e la segnaletica stradale - e il verde pubblico, nei porti regionali di Rimini, Cattolica, Cesenatico (Fc), Comacchio e Goro (Fe).

"Queste nuove risorse ci permettono di garantire la sicurezza dei nostri porti e si aggiungono ai 400 mila euro già stanziati nel 2017 per interventi in diverse strutture. In parte contribuiscono a garantire la gestione e il funzionamento degli approdi e delle aree di pertinenza dei porti – afferma l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-, mentre una quota rilevante del finanziamento ci permette di affrontare e risolvere le emergenze. Il nostro obiettivo è migliorare sempre più l'accessibilità dei porti a beneficio del turismo e delle imprese ittiche che operano nel territorio".

Complessivamente nel riminese ammontano a 562 mila euro le risorse stanziate: per la gestione e il miglioramento delle strutture, il finanziamento è di circa 62 mila euro ai porti turistici di Rimini (€ 38.320) e Cattolica (€ 23.130). A Cattolica, inoltre, sono destinati i 500 mila euro per le opere urgenti necessarie a realizzare il prolungamento del molo di levante in modo da facilitare la navigazione. Relativamente a questo intervento la Regione ha previsto di effettuare monitoraggi, preventivi e successivi alla realizzazione, sui litorali di Cattolica, Misano e Riccione.

Anche a Boretto, nel reggiano, sono previsti lavori urgenti di dragaggio e manutenzione al fine di movimentare e asportare materiali sabbiosi nell'asta di navigazione fluviale per migliorare l'accessibilità e funzionalità della struttura, finanziati con 40 mila euro.

Nel ferrarese, ammontano a circa 20 mila euro le risorse che andranno a sostenere le spese di illuminazione, pulizia, segnaletica e verde pubblico nei porti di Comacchio-Porto Garibaldi (€12.160) e Goro (€ 7250).

Infine, per la provincia di Forlì-Cesena il finanziamento regionale è di circa 20 mila euro per le opere nel porto di Cesenatico (€ 19.140).

Le risorse già stanziate nel 2017
I provvedimenti approvati dalla Giunta completano il Programma di investimenti 2017 per i porti turistici della Regione Emilia-Romagna. Le risorse già assegnate alle strutture portuali per diversi tipi di interventi ammontano a circa 400 mila euro.
In provincia di Rimini sono andati complessivamente più di 250 mila euro per tre strutture: al porto turistico regionale di Cattolica 50 mila euro per il dragaggio dei fondali del porto Canale e altrettanti a quello di Rimini per la pulizia dell'imboccatura del porto. Inoltre sono stati finanziati interventi per oltre 82 mila euro di dragaggio dei fondali lato mare nel porto comunale di Bellaria-Igea Marina e di Riccione (70 mila).
A Cesenatico (Fc) con 100 mila euro sono stati finanziati lavori di dragaggio e il conferimento in discarica del materiale.

Infine, nel parmense, più di 38 mila euro di investimenti della Regione hanno reso possibili le opere di dragaggio anche per l'approdo turistico fluviale di Torricella a Sissa-Trecasali./Eli.Co.

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Uno Bianca. Il presidente Bonaccini sul 27^ anniversario della strage del Pilastro a Bologna: "Il male si combatte anche con il ricordo. L'Emilia-Romagna si stringe in un abbraccio ai familiari"

Il ricordo dei tre Carabinieri caduti la sera del 4 gennaio del 1991 e l'impegno della Regione contro la criminalità organizzata

Bologna - "Mauro, Andrea, Otello erano in servizio al Pilastro la sera del 4 gennaio del 1991. Avevano poco più di vent'anni, erano giovani servitori dello Stato e furono uccisi con ferocia, mentre stavano facendo il loro lavoro, per garantire la nostra sicurezza. È nostro dovere ricordarli con profonda gratitudine e rispetto".

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in occasione del 27^ anniversario della strage del Pilastro, ricorda i tre Carabinieri uccisi a Bologna dai killer della cosiddetta Banda della Uno Bianca.

"È l'abbraccio di tutta l'Emilia-Romagna con cui stringo i loro familiari- prosegue il presidente-. Lo dobbiamo a loro e a tutte le persone per bene di questa comunità. Oggi le parole rischiano di essere inutili se non partono dal presupposto che il male si combatte anche con il ricordo, perché così si tiene alta la soglia di attenzione delle coscienze. In questa giornata rendiamo omaggio alle vittime del Pilastro, ma il nostro impegno come Regione- spiega ancora Bonaccini- va oltre il ricordo. E lo onoriamo, questo impegno, combattendo per la legalità con atti concreti, come la legge regionale – primi in Italia – che ha rafforzato il nostro 'no' a tutte le mafie e alla criminalità organizzata".

"È un dovere anche verso le nuove generazioni- conclude il presidente- perché devono sapere che la legalità e i valori della civile convivenza sono un bene che va difeso, come questa città e questa regione hanno sempre fatto e continueranno a fare con forza e determinazione". /Ti.Ga.

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Il consigliere chiede alla giunta "misure urgenti" per tutti e quattro gli Atenei regionali: Bologna, Ferrara, Modena e Reggio, Parma.

"La difficoltà, da parte della Regione Emilia-Romagna, di coprire al 100% le borse di studio per tutti gli studenti universitari idonei (sarebbero oltre tremila le borse mancanti) danneggerebbero tutti e quattro gli Atenei dell'Emilia-Romagna, Università di Bologna, di Ferrara, di Modena e Reggio, di Parma".

Lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta per sapere "quali misure urgenti intenda porre in essere per assicurare la copertura al 100% delle borse di studio per gli studenti universitari idonei nei quattro Atenei dell'Emilia-Romagna e se e in che modo l'assessorato competente intenda agire per fare in modo che gli stanziamenti non si basino esclusivamente su un riparto di tipo storico ma tengano anche conto del costante aumento delle immatricolazioni premiando gli atenei più virtuosi". (Cesare Cicognani)

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Il presidente Bonaccini all'intitolazione del Tecnopolo di Mirandola (Mo) a Mario Veronesi, padre del distretto del biomedicale: "Un grande uomo e un grande imprenditore, capace di farsi da solo. E' con geni come lui che la nostra terra dimostra la sua straordinarietà".

Mirandola, 18 dicembre 2017

"Oggi intitoliamo il Tecnopolo di Mirandola a una figura di primissimo piano della nostra terra, dell'Emilia-Romagna e del Paese. Un omaggio doveroso, certo, ma credo sia bello e suggestivo associare il nome di Mario Veronesi a un luogo di ricerca, studio e sperimentazione, per un grande uomo e un grande imprenditore, scienziato capace di farsi da solo, arrivando a creare il distretto biomedicale mirandolese, centrale nel sistema economico regionale e nazionale, fra i più importanti al mondo. Con intuito, talento e tenacia, col saper fare e intraprendere di questa nostra terra, che proprio attraverso geni come lui dimostra la sua straordinarietà".
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che sabato pomeriggio ha partecipato all'intitolazione del Tecnopolo del Comune modenese a Mario Veronesi, fondatore del distretto biomedicale di Mirandola scomparso lo scorso 12 giugno all'età di 85 anni.

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"Siamo in un territorio che grazie soprattutto alla forza di volontà della sua gente ha saputo risollevarsi dopo il sisma del 2012, uscendone ancora più forte di prima, e il biomedicale è il comparto che più di ogni altro rappresenta l'Emilia che non si è fermata un solo istante dopo quelle terribili scosse, ripartendo subito e facendo registrare oggi dati di crescita superiori a quelli di cinque anni fa- aggiunge Bonaccini-. Un distretto che ha visto affermarsi aziende e nascere migliaia di posti di lavoro, e il Tecnopolo, realizzato anche con risorse regionali, è l'emblema di quel connubio fra ricerca e innovazione che sono da sempre i propulsori del nostro tessuto produttivo. Qui ci sono professionalità, conoscenze e idee che creano le giuste occasioni di sviluppo e attrattività. Il biomedicale e Veronesi- conclude il presidente della Regione- sono la storia di questi luoghi e raccontano di una scommessa vincente che continua a premiare questo territorio e le sue imprese nella competizione globale".

(fonte: Regione ER)

Venerdì, 15 Dicembre 2017 15:13

Maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna

Maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna, il presidente Bonaccini incontra a Roma il sottosegretario Bressa e il presidente Maroni: "Determinatissimi a raggiungere un accordo col Governo entro gennaio". Fatto il punto sul negoziato in atto e sulle prossime tappe. A inizio gennaio nuovo vertice delle delegazioni trattanti mentre è proseguito in queste settimane il lavoro di approfondimento tecnico fra le strutture ministeriali e quelle regionali. 

Bologna, 15 dicembre 2017

Accordo entro gennaio sulla maggiore autonomia per l'Emilia-Romagna. Obiettivo ribadito ieri in un incontro a Roma, al Dipartimento per gli affari regionali, che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha avuto con il sottosegretario per gli Affari regionali, Gianclaudio Bressa e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.

Prosegue dunque il negoziato che il Governo ha avviato con Emilia-Romagna e Lombardia sulla base dell'articolo 116 della Costituzione, che al terzo comma consente l'attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori "forme e condizioni particolari di autonomia" attraverso una legge dello Stato approvata a maggioranza assoluta, sulla base di un'intesa fra il Governo e la Regione interessata. Ieri è stato fatto il punto sul confronto in atto e sulle prossime tappe.

Dopo i primi due appuntamenti a Bologna (17 novembre) e Milano (30 novembre), le delegazioni trattanti - composte dai presidenti delle Giunte regionali, quelli delle Assemblee legislative, i presidenti regionali di Anci e Upi, gli organismi che rappresentano i Comuni e le Province, e gli assessori competenti – si rivedranno a inizio gennaio mentre è proseguito in queste settimane il lavoro di approfondimento tecnico fra le strutture ministeriali e quelle regionali sulle singole materie di cui Emilia-Romagna e Lombardia chiedono la gestione diretta e con risorse certe.

Inoltre, entro la prima metà di gennaio Bonaccini relazionerà in Assemblea legislativa sul negoziato in atto.

"Siamo determinatissimi a chiudere l'accordo con il Governo entro gennaio- afferma il presidente della Regione-. Ribadisco che si tratterebbe di un fatto storico, mai accaduto prima in Italia e che il prossimo Parlamento non potrà certo ignorare. Voglio ringraziare il Sottosegretario Bressa per la disponibilità che sta dimostrando e il presidente Maroni: il tavolo per un negoziato comune sta lavorando bene e come ho detto fin dall'inizio, quando accettammo di aspettare la Lombardia per l'avvio di un confronto col Governo al quale come Emilia-Romagna eravamo già pronti, al di là delle differenze politiche a noi interessano i fatti, ovvero che venga premiata una Regione virtuosa e con i conti in ordine come l'Emilia-Romagna, per continuare a crescere senza che venga messa in discussione l'unità nazionale. Un traguardo che vogliamo raggiungere in maniera condivisa con l'intera società regionale: a inizio gennaio convocherò nuovamente i componenti il Patto per il Lavoro per aggiornare parti sociali, categorie economiche, territori, enti locali, atenei e associazioni del Terzo settore e in Assemblea legislativa, dalla quale ho ricevuto un mandato unanime,- chiude Bonaccini- va avanti il lavoro nelle singole commissioni e ci confronteremo con tutti i Gruppi consiliari sulle competenze che abbiamo richiesto, decidendo insieme se aumentare le 12 già individuate".

Le 12 materie che l'Emilia-Romagna ha già definito sono: rapporti internazionali e con l'Unione Europea; sicurezza del lavoro; istruzione (fatta salva l'autonomia delle politiche scolastiche); commercio con l'estero, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno all'innovazione per i settori produttivi; governo del territorio; Protezione Civile; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; tutela della salute; norme generali sull'istruzione; tutela dell'ambiente, dei beni culturali; organizzazione della Giustizia di pace. Se ne potrebbero aggiungere su cultura, sport e agricoltura.

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Questa mattina presso Florim Gallery di Fiorano (Modena) la cerimonia di premiazione della 3a edizione del premio per la responsabilità sociale d'impresa. Si tratta di un riconoscimento della Regione alle aziende emiliano-romagnole impegnate sugli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

6 dicembre 2017 

Investire sul talento dei giovani, l'inclusione e il benessere delle persone, promuovere cibo di qualità e lotta allo spreco, comunicare il valore sociale dell'impresa. Sono questi i temi che emergono dai progetti vincitori di "ER.RSI innovatori responsabili", terza edizione del premio, voluto dalla Regione e finanziato con 60mila euro, per le migliori iniziative realizzate dalle imprese emiliano-romagnole che nei loro piani aziendali uniscono valori etici e sostenibilità. La premiazione si è tenuta questa mattina a Fiorano Modenese (Mo) all'interno dell'azienda Florim Ceramiche, impresa premiata nella passata edizione.

"Devo evidenziare con soddisfazione- commenta l'assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi- che il numero dei partecipanti al premio si è ampliato di anno in anno, così come i settori di intervento e le partnership. Elementi questi che hanno fatto nascere nuove idee e moltiplicare le iniziative. E realizzare progetti legati al core business delle imprese. Un fermento che immette nel circuito dell'economia regionale energie, esperienze, risorse umane e finanziarie, creando opportunità di lavoro, generando innovazione, competitività e che dà conto di un sistema produttivo fatto di uomini e di donne che hanno una visione chiara: generare profitto, insieme ai loro dipendenti, mantenendo ben fermi i valori etici e l'attenzione alle persone. Con passione e amore per il proprio lavoro e per il proprio territorio che rende la sostenibilità una direzione obbligata".

Le imprese vincitrici avranno la possibilità di partecipare al programma Go-Global di promozione e internazionalizzazione della Regione Emilia-Romagna, come ambasciatori ER.Rsi in Italia e nel mondo.
Nato nel 2015, il premio intende valorizzare il contributo delle imprese per il raggiungimento dei 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile (Global Goals) indicati dall'Onu con l'Agenda 2030, l'impegno sottoscritto da 193 nazioni per la creazione di un mondo più attento all'ambiente, all'equità sociale ed economica, all'educazione e al rispetto delle diversità.

I risultati

Startup innovative

Si è aggiudicata il primo premiola bolognese Local To You, una piattaforma di e-commerce per la vendita di prodotti agricoli biologici locali e di alta qualità, coltivati da realtà sociali che supportano inserimenti lavorativi di persone a bassa contrattualità.
Secondo classificato il progetto della piacentina By-entO, per l'allevamento di insetti a scopo alimentare attraverso il riutilizzo di serre dismesse e l'inserimento lavorativo di migranti. Terzo posto il modello per il contenimento dei consumi energetici condominiali, realizzato da Smart City and Buildings, sempre di Piacenza.

Imprese con meno di 20 dipendenti

 Vincitrice il Consorzio Rimini Mare, che col progetto "Marina C'entro" avviato in 8 stabilimenti balneari, promuove l'inserimento professionale di persone con disabilità nel mondo del turismo.
Secondo classificato "Pillole di Economia Circolare", un progetto di Regenesi e Alma Mater Studiorum di Bologna, in collaborazione con il Politecnico di Torino, per la creazione di oggetti di alta gamma provenienti dai materiali di scarto delle aziende.
Terza "White Energy Week" di Seaside di Bologna, un progetto di alternanza scuola-lavoro per avvicinare i giovani alle nuove figure professionali nel campo dell'energia.

Imprese con meno di 250 dipendenti

Ha visto la vittoria del progetto di Stafer S.p.A., impresa metalmeccanica di Faenza (Ra), che con il suoReport Integrato propone uno strumento di rendicontazione rivolto agli stakeholder per comunicare il valore immateriale generato dall'impresa in relazione agli gli obiettivi dell'Agenda 2030. Al secondo posto il "Centro di recupero ambientale" di Edil Esterni di Meldola (Fc) per il recupero e la riqualificazione dei materiali di scarto dei cantieri edili. Terzo, il progetto del Consorzio Integra di Bologna che propone un sistema di gestione integrato qualità-ambiente-sicurezza-etica, che ha incluso la Certificazione anticorruzione ai sensi della norma ISO 37001/2016.

Imprese con più di 250 dipendenti

Si è aggiudicata la categoria Yoox Net-A-Porter Group (Bologna) con "Talent in the Net", un progetto alternanza scuola-lavoro fondato su un approccio didattico innovativo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Golinelli. Un incubatore di talenti che accompagnerà 60 studenti degli Istituti Salvemini e Belluzzi di Bologna per il triennio 2017-2019.
Secondo il progetto "Barilla Sustainble Farming" (Parma) che promuove pratiche agronomiche sempre più efficienti e sostenibili presso gli agricoltori.
Terzo posto, "Il riciclo ti premia" di Coop Reno (Bologna), che attraverso l'installazione di compattatori per la plastica presso i propri punti vendita sensibilizza i consumatori sulla riduzione dei rifiuti.

Cooperative Sociali

Primo posto Work and Services (Comacchio, Ferarra), che con il progetto "I Marinati di Comacchio" unisce la riqualificazione produttiva della storica Manifattura dei Marinati all'inclusione lavorativa di persone in difficoltà, grazie al coinvolgimento delle Amministrazioni pubbliche e degli operatori sociali del territorio.
Secondo posto alla Cooperativa Tangram di Forlì per il progetto "Cavarei Lab", un laboratorio per la produzione di oggetti con tecnologie digitali, per la formazione di persone con fragilità sociale sulle nuove competenze.
Terzo posto per "Capacità in Slow Production" della bolognese Open Group, un progetto di produzione, promozione e vendita di manufatti artistici realizzati dagli ospiti delle strutture della cooperativa.

Associazioni

Premiato"RicibiAMO", un progetto presentatoda Confesercenti di Piacenza e coordinato dall'Associazione PiaceCiboSano, in collaborazione con l'Università Sacro Cuore di Piacenza e con enti ed associazioni organizzazioni dei territori di Parma e Piacenza, che coinvolge istituti scolastici e 60 aziende ristorative delle due provincie nella prevenzione e la riduzione dello spreco alimentare, attraverso pratiche virtuose condivise da ristoratori e avventori.
Seconda ConfCooperative di Forlì e Cesena con il progetto Workers Buy-Out, per la salvaguardia dei posti di lavoro in aziende in difficoltà attraverso la costituzione di nuove imprese cooperative da parte dei dipendenti.
Terza, Impronta Etica con il progetto "Laboratorio tra Imprese, un percorso di formazione e condivisione di buone pratiche per lo sviluppo di progetti di welfare aziendale.

Ulteriori menzioni sono state assegnate a 12 progetti che nelle diverse categorie si sono distinti per originalità e coerenza con gli obiettivi dell'Agenda 2030.

Assegnate 4 Menzioni speciali dall'Assemblea legislativa della Regione alle imprese che si sono distinte con azioni per il superamento dei differenziali di genere. I riconoscimenti, consegnati dalla consigliera Roberta Mori, presidente della Commissione regionale per la parità e diritti delle persone, sono andati a C.M. Sistemi informatici di Ravenna, per il progetto "Women for Women", a Marchesini Group di Bologna, per il progetto "Marchesini Wellness - Ci Pensa la Mensa & Local To You", a Co.L.SER Servizi di Parma per il progetto WEL#COME - Welfare cooperativo" e a CoopSelios di Reggio Emilia per il progetto "Promozione della figura del Fattorino Sociale".

 

(Fonte: Regione ER)

di Luca Molinari 29 novembre 2017 - Mentre in Europa rombava il cannone e i vari nazionalismi depositavano quei semi da cui sarebbero sbocciati nazismo e fascismo, con il loro carico di violenza e di orrore, un "Maestro" si ostinava a suonare "la musica del nemico": ovvero si rifiutava di cancellare dai propri programmi musicali le grandi opere della musica tedesca. Bach, Mozart, Wagner: mai, nelle tante "orchestre dirette al fronte", Arturo Toscanini si rifiutò di non far suonare i grande classici della musica austro-tedesca.

Un modo, spiegava lui stesso, per ricordare ai popoli d'Europa che si stavano assassinando vicendevolmente nelle trincee della Grande Guerra che, cessato il fragore delle armi, lo spirito universale di amore fra i popoli avrebbe dovuto tornare ad affratellare gli europei.

Un monito, che se ascoltato, avrebbe evitato Auschwitz e Fossoli.

"Arturo. Un Maestro in prima linea" è in primo luogo questo: un appello alla pace tra i popoli e una condanna dell'orrore della guerra. Realizzata dall'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna in occasione del 150° della nascita e il 60° della mostre di Toscanini, "Arturo.

"Un Maestro in prima linea" racconta, in 12 pannelli realizzati dallo storico Pino Agnetti, l'impegno del grande direttore d'orchestra negli anni della Prima Guerra Mondiale, dei suoi concerti di beneficenza, della medaglia al valor militare conquistata per l'essere stato vicino alle truppe. Del non aver mai ceduto alle sirene del nazionalismo.

La mostra sarà inaugurata, alla presenza dell'autore e del presidente della Fondazione Toscanini, alle ore 11 di domani giovedì 30 novembre prossimo al Piano Ammezzato dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, dal vicepresidente del Parlamento di viale Aldo Moro Fabio Rainieri e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 fino al 20 gennaio 2018.

Tra le personalità che hanno confermato la propria presenza all'inaugurazione: il Generale B. Cesare Alimenti, Comandante militare Esercito "Emilia-Romagna", il Professor Marco Antonio Bazzocchi, Delegato alle iniziative culturali dell'Università di Bologna, il dottor Luigi Ferrari, Sovrintendente della Fondazione Arturo Toscanini, e la professoressa Jadranka Bentini, Presidente del Conservatorio di Musica "Giovan Battista Martini" di Bologna.

"Questa mostra è un modo per rendere omaggio a un grande autore e alla sua umanità: Toscanini - scrivono, nell'introduzione del catalogo della mostra, Simonetta Saliera e Fabio Rainieri, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna - fu un grande artista perché seppe coniugare il suo 'essere genio' con un rigore di vita semplice e coerente con i suoi ideali".

(Foto: da Wikipedia - Arturo Toscanini from "Hymn of the Nations".
And playing the "La forza del destino" Overture - United States Office of War Information
Create a screenshot by Ogiyoshisan (Last edited May 7, 2013)

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E-commerce. Il presidente Bonaccini incontra a Pechino i vertici del grande portale cinese Jd.com. I rappresentanti del colosso commerciale (260 milioni di utenti) sono stati invitati in Emilia-Romagna per incontrare imprese, associazioni e istituzioni

Bologna - Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha incontrato, lo scorso 25 novembre, a Pechino presso la sede dell'ambasciata d'Italia in Cina, Jerome Ma, vice presidente di Jd.com, colosso di e-commerce del Paese asiatico e il più grande dettagliante cinese di 'business to consumer', attivo anche sul mercato europeo.

Jd.com conta attualmente 260 milioni di utenti attivi e un fatturato di 15 miliardi di dollari, caratterizzandosi per la rigidissima selezione dei prodotti in vendita, puntando a mantenere il primato dell'alta qualità sul mercato dell'e-commerce cinese.

Il presidente Bonaccini, che all'incontro era accompagnato dall'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, ha invitato i vertici di Jd.com a venire in visita in Emilia-Romagna per poter incontrare imprese, associazioni di categoria e istituzioni.

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