La risposta di IREN Ambiente è stata immediata e, in una nota ha precisato che "Allo stato attuale il PAI è in fase di esercizio provvisorio.
Tale fase viene realizzata proprio allo scopo di condurre tutte le verifiche che è necessario e doveroso effettuare per provare gli apparati e le strumentazioni dell'impianto, anche in condizione di stress, e testare il corretto funzionamento di tutti i sistemi automatici di sicurezza.
Questo è lo scopo delle prove che si ritiene opportuno effettuare per condurre tutte le verifiche e le tarature necessarie.
É un'attività che deve essere svolta proprio a garanzia dell'ottimale futuro funzionamento del PAI a regime e che, come sempre accade nell'avvio di nuovi impianti, deve essere realizzata quando tutti gli apparati sono ultimati e funzionanti. Non sono invece ancora necessari, in questa fase di realizzazione, elementi accessori al funzionamento impiantistico che dovranno invece essere del tutto completi per l'avvio dell'esercizio a regime.
Tanto è che la fase preliminare di accensione già effettuata alla fine di aprile, era stata autorizzata da tutti gli Enti di controllo.
Ribadiamo che è inutile strumentalizzare situazioni che rientrano nella normalità dell'iter costruttivo. Tutti gli impianti, a maggior ragione se di elevata complessità, devono effettuare attività di verifica e test preliminari alla messa in esercizio.
Non si tratta quindi di accelerazioni nell'avvio dell'impianto, ma del dovuto scrupolo e della dovuta responsabilità tecnica da parte di chi con professionalità sta costruendo un impianto a tecnologia avanzata a servizio del territorio provinciale.
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