il Consiglio dei ministri stanzia 210 mln di euro per i territori colpiti. Il commento del presidente Errani e dei sindaci di Bomporto e Bastiglia Borghi e Fogli e di Rete Imprese Modena.
Modena, 21 Aprile 2014 -- - -
“Un risultato importante, quello di oggi: con quest’atto sono state riconosciute le giuste ragioni di un territorio già duramente provato dal sisma del maggio 2012”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, insieme ai sindaci di Bomporto e Bastiglia, Alberto Borghi e Sandro Fogli, ha commentato il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri che stanzia 210 milioni di euro, per gli anni 2014-2015, per l’area del modenese colpita dall’alluvione.
Si tratta di risorse da destinare ai privati cittadini e alle imprese che hanno subito danni, ma anche per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza idraulica e per il ripristino di opere pubbliche. Parte delle risorse stanziate potranno anche essere utilizzate per garantire assistenza alla popolazione.
“Il decreto appena varato – concordano il presidente Errani e i sindaci Borghi e Fogli – rappresenta un altro passo importante rispetto alle richieste che avevamo presentato al Governo, in modo da assicurare nei tempi più rapidi possibili la ripresa di queste zone, così in sofferenza”.
Soddisfazione a Metà invece per le associazioni aderenti a Rete Imprese Modena: “Indennizzo danni, concreto passo in avanti. Ma occorre istituire anche le Zone Franche Urbane: il Governo si era impegnato”.
Rete imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, Lapam-Confartigianato e Cna – esprime soddisfazione ma a metà, per l'atteso Decreto Legge approvato venerdì 18 aprile 2014 contenente misure urgenti in favore delle popolazioni modenesi colpite dall'alluvione del 19 gennaio scorso. “I 210 milioni di euro stanziati dal Governo per l'indennizzo dei danni subiti, sono una risposta concreta al disagio vissuto da famiglie ed imprese, oltre al riconoscimento dell'eccezionalità del combinarsi degli effetti delle due calamità devastanti che hanno colpito il territorio modenese in soli venti mesi”. In merito al provvedimento Rete Imprese Modena vuole sottolineare anche il proprio ruolo dato che in proposito ha incontrato diverse volte i parlamentari e i senatori modenesi.
“Quanto approvato però – evidenziano le Associazioni di Rete - corrisponde a nostro avviso solamente ad un risultato parziale rispetto alle richieste avanzate. Non c'è infatti ancora alcuna traccia dell’intervento fiscale per le zone terremotate, nonostante l'impegno cui s'era fatto carico l'Esecutivo. L’istituzione di Zone Franche urbane è la risposta coerente ed adeguata alle pesanti difficoltà cui sono costrette a misurarsi le piccolissime imprese del cratere sismico. Le imprese devono avere certezze per programmare la propria attività e devono anche conoscere a breve su quali fiscalità di vantaggio potranno fondare le loro strategie per la ripresa. Ribadiamo pertanto la necessità di istituire le Zone Franche Urbane e le conseguenti misure di reale abbassamento della pressione fiscale e contributiva. Il modello da seguire dovrà essere quello adottato nel 2012 per la città dell’Aquila”, hanno concluso i rappresentanti modenesi di Rete Imprese Italia.