il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in collaborazione con il Consorzio della Bonifica Parmense, agisce in qualità di soggetto attuatore, in virtù dell’accordo a monte che vede la partnership tra l’ente competente in materia di pianificazione nell’area del distretto del Po l’Autorità di Bacino del Fiume Po (soggetto beneficiario del finanziamento ministeriale) in accordo con Regione Emilia Romagna, Consorzi di bonifica coinvolti (Emilia Centrale e Parmense) e ATERSIR.
Si evidenzia che la recente modifica sostanziale delle regole del codice degli appalti, di recente approvazione ed entrato in vigore in estate, ha cambiato in corsa l’iter legislativo in atto introducendo l’obbligo di redigere un propedeutico “documento di fattibilità (doc fap)“ volto a svolgere, in anticipo e secondo canoni previsti per legge, analisi e potenziali condizioni generali di fattibilità delle opere; dunque è un documento preliminare, da realizzare rapidamente nei tempi richiesti e nel pieno rispetto della road map indicata dal decreto e per non incorrere in palesi violazioni che potrebbero mettere a repentaglio il finanziamento stesso.
Si ribadisce inoltre che, l’obiettivo primario del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è agire convintamente per la realizzazione dell’opera, secondo le nuove normative e nei tempi previsti dalla legge con la massima trasparenza possibile. E spiace leggere gravi illazioni, a pochi giorni dall’insediamento della nuova governance sul proprio operato nel momento in cui l’impegno profuso è quotidianamente il massimo possibile e volto a raggiungere gli obiettivi che il territorio richiede.