Mercoledì, 07 Giugno 2023 06:01

Palazzina occupata a Bologna. In evidenza

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Sono 12 i condannati.

Di Francesco Graziano Bologna, 6 giugno 2023 - Sono dodici le condanne stabilite in sede processuale per l’occupazione scattata nove anni fa, nel maggio del 2014 e protrattasi per oltre due anni, di un immobile in via Mura di Porta Galliera a Bologna: nell’estate del 2016 quando avvenne lo sgombero ci furono tafferugli e gli occupanti, alcuni di loro stranieri e attivisti del centro sociale Log, lanciarono acqua a secchiate alle forze dell’ordine dalle finestre.

Il giudice del tribunale monocratico Mazzino Barbensi  ha inflitto pene che vanno dai 13 ai 16 mesi, con la sospensione condizionale: gli imputati, difesi dall’avvocato Marina Prosperi, sono stati ritenuti direttamente responsabili del reato di invasione di edifici e del furto dell’acqua potabile fornita da Hera, dopo aver manomesso il contatore dello stabile.

Quattro sono stati condannati per getto pericoloso di cose, invece il reato di disturbo del riposo è caduto in prescrizione mentre per altri reati come il danneggiamento e la resistenza opposta dagli occupanti quando i tecnici andarono a tentare di chiudere il contatore, vi sono state delle assoluzioni.

Ad Hera, come stabilito dal giudice, dovranno essere risarciti 16mila euro.

L’istruttoria dibattimentale è andata avanti per oltre un anno e tra i testimoni a carico della difesa è stata sentita anche Amelia Frascaroli, all’epoca dei fatti assessore al Welfare del Comune di Bologna.

All’epoca l’occupazione di Mura di Porta Galliera provocò parecchie polemiche in città, in un periodo in cui erano presenti diverse palazzine occupate in simultanea.

Anche il primo cittadino Virgilio Merola venne indagato, in seguito ad un esposto dei residenti che lo accusavano di non aver chiesto lo sgombero quando avrebbe dovuto farlo, ma dopo l’inchiesta di natura penale venne archiviata.

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